lunedì 31 dicembre 2007

da Laura


Tanti auguri per il nuovo anno!

domenica 30 dicembre 2007

da Gabriella e Michele

Grazie grazie grazie, Pensate un attimo !
E anche da noi, grazie a tutti voi che siete intervenuti qui e che interverrete, e anche a voi che leggete e non favellate mai.... Un grande abbraccio, davvero.
Iniziamo un anno migliore, andiamo avanti, ci si sente meno soli, adesso. E via con la nuova civilizzazione di uomini e donne LIBERI!
Un abbraccio con tutto il cuore a tutti.

da Pensate un attimo

Tanti auguri a tutti amici,
che l'anno a venire porti serenità, libertà e amore , che poi sono la stessa cosa, a tutti noi! Baci baci baci e forti abbracci a tutti! Grazie per la vostra compagnia, seria, scherzosa, profonda, ironica, tagliente, intelligente, emozionale, grazie per la vostra gioia e il vostro dolore, in questo delicato passaggio dal noto all'ignoto, dalle certezze all'incertezze, dalla chiusura all'apertura. Spero che altri amici arrivino presto in questa grande comunità dove nessuno sarà allontanato per avere un 'diverso' pensiero spirituale!
Le frontiere sono aperte per la vera nuova civilizzazione!

lunedì 24 dicembre 2007

Frammenti di Un Insegnamento Scombinato (3)

Dal diario di Mi ritorni in mente

Giovedì 6 dicembre 2007
Il Fattore V ha indicato chiaramente, attraverso l'estratto conto bancario, che non desidera che prendiamo la Reggia a Portofino, come sembrava che volessero. Comunque ci spostiamo nel Lazio, in una provincia che non posso dire ma che è caratterizzata dalle lettere VT (sempre la V che ricorre…). Lì abbiamo trovato un sito interessante......


Sabato 8 dicembre 2007

....ci siamo trasferiti. Si tratta di una vecchia centrale nucleare abbandonata. All'interno c'è un grande spazio per gli incontri. Presto vi farò vedere un video che ho girato. È incredibile, c’è un’energia pazzesca. Pensate che, come per un incantesimo, quando scende la sera la pavimentazione emette una tenue luce. E non c'è neanche bisogno del riscaldamento, nonostante fuori faccia un freddo polare... Dopo un po’ di tempo che ci si trova in questo magico sito, ci si comincia a sentire veramente diversi! La mia psoriasi, che mi assillava da sempre, è scomparsa. Dev'essere merito dei successi nella lotta con il nemico interno.

Martedì 11 dicembre 2007
Abbiamo cominciato un allevamento (pecore, capre, maiali etc.) sicchè presto avremo formaggi e vestiti. L’Illuminato ha scelto due caprette che lo accompagnano sempre. Le ha chiamate Bè e Mbè. Questo fatto delle caprette provoca non poco attrito, a conferma che il Fattore V ci ha dato proprio ciò di cui avevamo bisogno.

Mercoledì 12 dicembre 2007
Da ieri l’Illuminato si veste tutto di bianco, per “raggirare il nemico interno”. Gli ho fatto questa foto con il telefonino. Il medaglione che porta al collo raffigura l’enneagramma.

Venerdì 14 dicembre 2007
Pratica collettiva di 1-2-3 Presenza!. Si procede come segue: L’Illuminato è voltato verso ovest (unico punto cardinale contenente la magica lettera V) e noi discepoli siamo dietro di lui, voltandogli le spalle. Bisogna stare immobili, finchè l’Illuminato comincia a scandire i numeri del magico esecizio. Al che bisogna avanzare rapidamente e senza farsi accorgere. Quando l’Illuminato arriva a Presenza!, si volta repentino, e tutti si devono fermare. Se l’Illuminato vede qualcuno in movimento, lo consegna al nemico interno, tra strazianti grida di orrore dei malcapitati e le grasse risate degli altri. Chi invece è arrivato più avanti di tutti senza farsi vedere in movimento, si rivela come uomo di livello 9 e viene venerato dagli altri.

Giovedì 20 dicembre 2007
Nelle ultime due settimane abbiamo praticato il Rallenty, un esercizio apposta per noi comunicato direttamente all’Illuminato dal Fattore V. Come avrete immaginato, il Rallenty lo si pratica facendo tutto al rallentatore. Il nemico interno ne rimane spiazzato, sbianca in volto e si ferma, spalle al muro. E così siete liberi dal nemico interno. Che bello! Non ci posso credere che sono proprio io ad avere avuto l’inconcepibile fortuna di incontrare l’Illuminato!

Venerdì 21 dicembre 2007
Oggi ho avuto un colloquio con l’Illuminato. Il Maestro mi ha affidato il seguente insegnamento. Il nostro gruppo, che dovrà affrontare presto l’apocalisse la quale avverrà il giorno 12 giugno 2008 è l’unico al mondo a essere connesso con il Fattore V. Entrare in connessione con il Fattore V è il più clamoroso evento che possa accadere nell’Universo. Guai a quelli che abbandonano il Fattore V! innominabili e terribili sono le conseguenze! Ma per fortuna abbiamo l’Illuminato, che ci ama e ci offre il suo aiuto. Dobbiamo solo seguirlo sempre, senza fare mai problemi di soldi o frapporre inutili opinioni personali su questo o su quell’altro.

……….
L’Illuminato non sa che riporto tutto in questo blog, diciamo che è un segreto tra me e voi… so che non mi tradirete, perchè comincio a pensare che l’Illuminato non sarebbe mica tanto contento…Buon Anno, care pecorelle mie, ci sentiamo l’anno prossimo (urk! L’Apocalisse è vicinissima!).

domenica 23 dicembre 2007

Saldi di fine stagione

da Cogito ergo sum

Ieri sera una mia cara amica che vive ad Isis ma ha lasciato la FoF quest’anno, mi ha raccontato un fatto interessante e ho deciso di raccontarlo qui sul blog italiano.
Uno studente da molti anni nella FoF, professionista di successo e quindi molto ben “pagante” - voi sapete che la retta negli Stati Uniti è molto più alta che non da noi, parliamo di 495 $ mensili di minimo + 2 donazioni da 775 $ l’anno + tutto il resto che sappiamo - ... dicevo che questo studente si è reso conto che pagare così tanto non valeva più la pena e ha deciso di telefonare a chi di dovere per comunicare che non voleva più (non che “non poteva”) pagare quella somma.
Inizialmente, dall’altra parte del telefono gli è stato detto quello che è sempre stato detto in questi casi e cioè “arrivederci”. Nulla di soprendente in questo.
Senonché, dopo un paio di settimane è stato richiamato e gli è stato offerto di fare un pagamento molto più basso, come 100 o 150 $ ...

Ho saputo personalmente altri casi di persone, anche qui in Italia, che avevano manifestato il desiderio di lasciare e alle quali è stato offerto di abbonare dei pagamenti, o di ricevere qualche mese in “regalo”.... Inutile dire che, poiché non siamo anime in vendita, nessuno di quelli che conosco ha accettato la “messa in saldo” di quello che un tempo era un insegnamento.
È triste, no? O è buffo? Forse, tutti e due.
Un suggerimento dalla mia amica: amico nella Fellowship, se vuoi ridurre i tuoi pagamenti, adesso sai come fare.
Un caloroso augurio di Buon Natale a tutti quanti!!!

sabato 22 dicembre 2007

Stati confusionali

da Michele
Elogio della Fellowship of Friends? Usare al meglio quel che di buono abbiamo preso dalla fof.
Una delle cose che più sinceramente mi hanno convinto che fosse una scuola vera era la conoscenza riguardo ai centri inferiori. Non poteva esserci quella conoscenza se non perchè c’era vero lavoro. Anche la conoscenza riguardante i tipi doveva venire da menti più sveglie.
Un aspetto molto bello della Fellowship of Friends era l’educazione umana che si riceveva. Si imparava a fare attenzine agli altri, a rispettarli, si cercava di raffinarsi nei rapporti, nella musica, nell’arte, nella letteratura, nel vestire.
Si veniva spronati a migliorare lavorativamente, anche perchè così si era più capaci di sostenere la scuola finanziariamente.
La legge del tre e la legge del sette sono vere. La conoscenza che se ne aveva era basata sul lavoro. Negli incontri si praticava la presenza, era molto bello. A volte arrivavo all’incontro ed era la prima volta nella giornata in cui “riuscivo a essere presente”, un’espressione un po’ approssimativa, ma che dà l’idea. Il fatto di essere circondato da persone che facevano quello stesso sforzo di fermare l’immaginazione, di essere positivi, di essere percettivi, mi aiutava molto. Alzava il mio stato di coscienza. Resta da capire meglio se si trattasse sempre di “uno stato più alto”.

Una cosa che veniva detta era che se sei nella confusione, se sei confuso, sei in uno stato più alto.

In noi, normalmente, si genera un flusso continuo di immaginazione e di pensieri (vengono chiamati "io") prodotti dalla “mente formatoria”. Ciò fornisce un modo sperimentato e sicuro per rapportarsi al mondo. “Fermare l’immaginazione” e “bloccare l’attività della mente formatoria” è nell’esperienza di molti un passo necessario per accedere a uno stato di coscienza più alto.
Bisogna anche notare che il semplice fermare queste attività “automatiche” non garantisce affatto di accedere a uno stato più alto. Si può infatti fermare l’immaginazione e rimanere come vuoti, catatonici.
L’idea di fermare i pensieri la si ritrova in molti gruppi e sette (ma come, non eravamo i soli?). La sospensione del pensiero è un elemento importante per esercitare il controllo mentale. Anche la Fellowship of Friends esercita il controllo mentale sui suoi adepti.
Se sei confuso, non sei in uno stato più alto. Sei semplicemente confuso, e quando sei confuso è abbassata la difesa della mente critica. Mente critica. Praticamente il diavolo, nella Felloship of Friends.
Nella Fof viene insegnato a spegnere la mente critica quando si riceve l’insegnamento. Si dice che essa sia l’ingannevole attività messa in atto da re di fiori, falsa personalità e quant’altro c’è di mostruoso e diabolico all’interno per impedire alla tua vera anima di essere presente.
La mente critica ha un sacco di risposte pronte, un repertorio che normalmente difende la persona. Va quindi calcolato che nella detronizzazione della mente critica ci si trova in qualche modo indifesi. Bisogna indagare su a che cosa ci si trova indifesi e in che misura.
Quando viene disattivata la mente critica, ci si trova in uno stato di indiscriminata ricettività, ossia si è predisposti ad accettare indiscriminatamente tutto, e si può venire facilmente manipolati.
Un modo per disattivare la mente critica è convincere le persone dell’utilità di farlo.
Un altro modo per disattivarla consiste nel disorientare la vittima inondandola di informazioni assurde, illogiche, incoerenti come fa RB nei suoi angles.
Mi ricordo l’incontro in cui Robert disse che Gurdjieff, Ouspensky e Collin non erano completi uomini numero sette. Spiegò come l’influenza C ci aveva rivelato questo. Mostrò una targa automobilistica.... Potete immaginare.
Messaggi come questo ti allontanano bruscamente dalla mente logica. Diciamo che staccano la spina della mente logica, che non sa più cosa dire, cosa pensare, come reagire. Si resta come un foglio bianco. Il maestro, quindi, procede all’indottrinamento, senza resistenze. Questa tecnica potrebbe anche essere usata a fin di bene, non è necessariamente mistificatoria. Anche l'ipnosi può essere usata a fin di bene. Ma nessuno di voi si lascerebbe ipnotizzare senza prima approfondire da chi e perchè l'ipnosi viene usata....

martedì 18 dicembre 2007

Una vita degna?

da Gabriella F. (d'ora in poi mi ordino libera dalla F. e sarò solo Gabriella...)
Bentornato Karnhack!!!! Brindo con te davanti al mio computer ...

Frater Lucius,
Per rispondere alla tua domanda, mi permetto di riportare qui due pezzi di miei precedenti post, dato che non ho nulla di più da dire riguardo a cosa intendo per “vivere una vita degna”.

Dopo tanta riflessione, a me sembra che non si possa più (ex-studenti o studenti o altro che si sia) prescindere da un fatto: un uomo, per poter evolvere, dev'essere almeno un uomo, un uomo degno di questo nome.
Ci sono esseri che hanno lasciato al genere umano un segno profondo: un segno di bellezza, di purezza, di coraggio, di onestà e di generosità; esseri umani che sanno farci sentire migliori ogni volta che veniamo in contatto con le loro parole, la loro opera, la loro vita. Parlo di Goethe, di Whitman, di Montaigne, di Cristo, di Meher Baba, di Leonardo, di Buddha ... e di tanti altri.
E mi chiedevo in base a cosa ci riferiamo a questi esseri come ad esseri superiori. Perché hanno lasciato un segno così profondo, che rimane ancora fresco, a noi sempre disponibile? Io credo che ciò che ci parla non siano solo le loro opere, le loro poesie, le loro parole, ma sia l'esistenza che hanno vissuto. Erano prima di tutto "esseri umani" degni di questo nome. Il che sarebbe già un obiettivo non da poco per chiunque.
Sono sicura che siamo tutti d'accordo sul fatto che non sia possibile essere una persona avida di denaro e di sesso, preda delle passioni, capace di mortificare gli altri, capace di aprofittare del proprio potere (di ruolo o psicologico che sia) per soggiogare gli altri, ma soprattutto incapace di sacrificio (quello vero, quello che deriva dalla rinuncia a un piacere materiale, per esempio) ed essere al tempo stesso un essere evoluto.
NO, NON È POSSIBILE.
Spesso nella Fellowship ho visto usare l'idea del "dominio femminile" per giustificare comportamenti amorali. Il dominio femminile ha una sua valenza, tutto lo ha, ma io credo che nello specifico della FoF sia stato usato soprattutto per giustificare comportamenti accentratori ed amorali. Ci sarebbero tanti episodi da raccontare al proposito, questo blog ne è pieno (in particolare, vedi il post di Cogito ergo sum di qualche tempo fa È davvero una scuola d'amore? oppure, in generale, la sezione Tutto quello che avreste dovuto sapere della FoF, qui a sinistra). Certo, è comodo cambiare il senso di quello che dice Cristo o la Filocalia, attribuendo a cose molto chiare un significato occulto che non hanno: quando si parla di povertà o di rinuncia è proprio ciò di cui si vuole parlare. Non prendiamoci in giro.
Io credo che l’etica morale sia un valore. Montaigne lo dice molto meglio di me:

“Avete saputo meditare e regolare la vostra vita? Avete compiuto l’impresa più grande di tutte.
Comporre i nostri costumi è il nostro compito, non comporre dei libri, e conquistare non battaglie e province, ma l’ordine e la tranquillità della nostra vita. Il nostro grande e glorioso capolavoro è vivere come si deve.
... Non c’è nulla di così bello e di così legittimo come far bene e dovutamente l’uomo, né scienza tanto ardua quanto quella di saper vivere bene e con naturalezza questa vita; e la più bestiale delle nostre malattie è disprezzare il nostro essere ...
... È una perfezione assoluta, e quasi divina, saper godere lealmente del proprio essere.”

M. de Montaigne

Penso di avere a lungo creduto di essere speciale: prima perché “ho cercato”.. Poi, perché ho creduto di aver trovato. E poi, perché sono stata capace di “disilludermi”, di capire che non avevo trovato niente.
Già. Perché non c’è niente da trovare. È tutto qui. È tutto già qui e c’è sempre stato. Non c’è bisogno di essere speciali, né ‘più fortunati’.I poeti sanno parlare in musica di quello che vedono, “con parole profonde che ci parlano” (non sarà "presenza" ...?)
Baci a tutti.

L'influenza K

da Karnhack


Ragazzi, stamattina l'influenza K mi ha mandato un segnale forte e chiaro:
Non c'è bisogno di commenti... come potete ben vedere, l'influenza "K" che aiuta gli ex studenti che frequentano questo blog, usa qualsiasi cosa per svegliarci. Nell'immagine della copertina del cd(*) che mi è arrivata stamattina per email il messaggio è chiaro: "Fuori Ora!!!" dall'immaginazione... "KIAVE 7 respiri" quì il messaggio è chiaro, è raro che i tipografi influenzati dall'influenza "K" esprimano le chiavi in maniera così chiara e diretta. Siamo veramente fortunati ad essere in contatto con l'influenza K. Un ultima cosa... non lasciate mai questo blog... che è il legante diretto con l'influenza K.

Brindisi fatto in camera mia sulla sedia davanti al computer: Brindiamo tutti all'influenza K

lunedì 17 dicembre 2007

I sodo-mistici

da Edson
Fiu... meno male... ero preoccupato per voi poveri peccatori... credevo già che aggiungeste alla lista ufficiale i sodo-mistici....

da Frater Lucius

"Ho lasciato perché oggi penso che l'obiettivo di vivere una vita degna sia un grande obiettivo".
Gabriella cosa intendi per vita degna?
Gassho F.L.

Sull'umorismo e sul perché si è lasciato

da Gabriella F.

È bello, salutare, non dannoso mai, usare il senso dell'umorismo.
Fa bene scherzare e, personalmente, non voglio aver paura di "dissacrare". Anche per me, come penso per tutti noi, era uno scherzo la lista, ovviamente, e grazie ancora a Pensate un attimo e a Michele.
Bentornato Edson!

Janvier, non è chiaro perché tu abbia lasciato la FoF, ma non importa, va bene se per te è semplicemente un bel ricordo; anch'io ho bei ricordi. La FoF attuale, tuttavia, te lo assicuro, non è la stessa che hai lasciato.
Pur avendola amata in passato, ho lasciato la FoF perché si è trasformata in un culto religioso, senza possibilità di verifica; perché ho scoperto che Robert vive una vita dissoluta, di sesso, lusso, abuso, e non degna. Ho lasciato perché la FoF non mi dava più nulla e io non potevo più dare nulla. Ho lasciato perché oggi penso che l'obiettivo di vivere una vita degna sia un grande obiettivo.

Abbracci, Gabriella

Stavo scherzando

da Pensate un attimo
Edson
Quando ho fatto la lista stavo scherzando.... possiamo divertirci un po'? :)
In o out siamo tutti uguali, c'è chi se ne rende conto e chi no!

Ti ritrovi a pensare a lei

da Janvier
...non c'erano motivi particolari per cui lasciai presto la fof.
Forse allora non avevo "capito" l'importanza di quel tipo di esperienza; ne percepivo il calore, ma non il valore.
Ricorda un po' il sapore di una canzone di De Andrè, "le passanti": lei ti passa vicino, gli occhi si incontrano, lo scambio è breve ma intenso...
E così, magari dopo tanto tempo, ti ritrovi a pensare a lei, a tutto quello che avresti potuto fare e dire e ti rammarichi di non averlo fatto.
ciao

Non abbiamo perso tempo

da Edson
Confermo, anche per quanto mi riguarda non mi sembra di avere perso del tempo, anche se non è un meccanismo automatico di per sè entrare in una scuola e ricevere qualcosa o almeno estrarne qualcosa di utile.
Mi sembra che a volte si tenda ad estremizzare un poco alcuni concetti..
Scuola e quarta via non sono la stessa cosa (almeno per la mia comprensione) quindi le due cose possono coesistere oppure fare parte della vita di chiunque in modo indipendente.
Si può anche stare in una scuola di quarta via e non usare il sistema, oppure uscire e continuare ad usare gli strumenti del sistema che riteniamo ancora utili in base alle nostre necessità (se siamo abbastanza sinceri con noi stessi da valutare le nostre vere necessità e il grado di utilità reale delle soluzioni adottate).
Possiamo addirittura esplorare territori nuovi e provare tecniche e rituali piuttosto che pensieri diversi... se no che libertà abbiamo trovato?
Tutto questo preambolo per dire che forse non è necessario accanirsi a creare delle categorie (ex studenti,seguaci della quarta via , risvegliati, scampati, fuggitivi, rinsaviti, rigenerati, miracolati... sodo-mistici pentiti... etc.) anche se può essere utile fare il punto con se stessi per vedere dove si è e dove si vuole andare.
Il pericolo è rientrare nel gioco senza fine delle definizioni e della mente formatoria che ci induce a dire: "OK ora sono un ex studente quindi tutto nel water"... oppure "se provo a ricordare me stesso sono ancora uno imprigionato in una setta?"... "ma no ex studente è brutto dunque ora sono....si... uno scampato"
Qualsiasi cosa siamo... cerchiamo di scoprire quanto è reale e quanto ci offre delle possibilità e una strada percorribile...
Un abbraccio a tutti e tanti auguri di una buona Ri- nascita ed un Nuovo Anno veramente NUOVO.

domenica 16 dicembre 2007

da Il nostro caro Angelo

Grazie Pensate un attimo.
Avevo la stessa domanda per Janvier. E non solo per lui.
Baci

da Pensate un attimo

Janvier,

non ho capito perché hai lasciato la Fellowship dopo un breve periodo se ti è stata così utile. Puoi spiegarlo?
Ciao, grazie.

A proposito di Guru

da Janvier

Caro J.K.,
viene da chiedersi quando dici "un dito che indica la strada" se ti riferisci alla strada che porta alla conoscenza o alla strada per la comprensione.
Il nostro stato ci porta a vedere nella conoscenza una possibilità di uscita da qualcosa che ci pare non funzioni bene; qundi un guru, un libro, un film, esercitano su noi un'attrattiva direttamente proporzionale al nostro bisogno latente di trovare un mezzo, una soluzione al nostro disagio di persone che vedono inespresse le proprie potenzialità vitali.
Rispetto a questo benvengano i guru! Per quanto riguarda la comprensione non sono d'accordo con te. Nel difficile percorso della comprensione, in cui la conoscenza si fonde con l'essere, siamo soli. Il lavoro di riconoscere la struttura psichica che si è spontaneamente installata in noi e che ci porta a leggere il mondo con lenti deformanti, è un lavoro individuale. Così come nei tentativi che facciamo di cercare stati di consapevolezza o se preferisci di risveglio: siamo soli.
La breve ma intensa esperienza che ho avuto frequentando la sede di Roma della fof mi ha fatto capire, a distanza di anni, che il vero vantaggio per noi, per il nostro lavoro, è di frequentarci. Il ricordo dell'effetto che provocavano su di me gli incontri con gli amici della fof mi spingono a dire che il concetto della scuola è bene per noi.
Per questo vi leggo, per questo spero di incontrarvi presto.
Abbraccio tutti

sabato 15 dicembre 2007

Se incontri un Guru

da J.K.
Se incontri un Guru uccidilo. Prendiamo Gurdjief per esempio. Non era certo un santo uomo. Fumava come solo i turchi sanno, beveva Armagnac come un ossesso, fornicava con studentesse con regularità svizzera. Pretendeva somme esorbitanti dagli studenti con il vecchio adagio se non paghi non valorizzi l'insegnamento. Insomma faceva tutta quello che la maggiorparte dei guru fanno. Esercitano potere. Dove vi è potere l'amore cessa di esistere. È possible fare affidamento solo su se stessi senza aver bisogno di un "dito" che indica la strada? Personalmente credo sia l'unico modo per liberarsi da milioni di anni di condizionamento post-ipnotico. Certo non è molto stimolante per il proprio ego. Ma come dicono i saggi la migliore medicina è molto cattiva al gusto.
Un abbraccio.
Jiddu Krishnamurti

Sulla Terra e sulla quarta via

da Michele
Caro Moreno, trovo il paragone terra/atmosfera con essenza/personalità molto calzante. Dà l’idea di una parte più superficiale, più falsa (personalità/atmosfera) e più interiore, più vera, più solida (essenza/terra). Questa idea è aperta anche alla possibilità di un nucleo ancora più interiore, sotto leggi più “alte”. L’atmosfera/personalità è un prodotto abbastanza casuale dato che tutti i passanti occasionali ci imbrattano qualcosa. Cambia facilmente e non si fa scrupolo di mentire senza rendersene neanche conto. È fatta di ‘mi piace’ e ‘non mi piace’ privi di fondamento, aleatori. La terra/essenza è una parte più vera, più reale. È solida. I ‘mi piace’ e i ‘non mi piace’ vengono dalle specificità del corpo. Potrei dire che vengono dal tipo di essenza, ma mi sembra un po’ riduttivo. Essere uomo o essere donna gioca un ruolo, per esempio, e giocano un ruolo tante specificità che sono nel catalogo ma che noi non conosciamo. Mi sembra però che anche l’essenza abbia una certa natura ‘casuale’. Si nasce in un certo modo, oserei dire dentro un certo involucro, che non si è scelto e che determina in modo preciso come percepiamo, come ragioniamo, come intendiamo il mondo e come ci comportiamo.
Forse, dentro di noi – più verso il centro della terra – vi è una parte più essenzialmente umana e più libera da queste leggi.

Caro Heropas, non abbiamo perso tempo. Forse potevamo utilizzarlo meglio, certo. Io personalmente non ho rimpianti, anzi ho imparato tante cose. Non stiamo perdendo tempo. Alcuni di noi hanno portato fino in fondo la loro esperienza con la quarta via, altri no. La Fellowship of Friends è una setta – lo è sempre di più – e si avvia, dopo aver abbandonato la quarta via, a diventare una setta religiosa. Credo sia in atto l’inevitabile processo per cui una influenza viva diventa una influenza morta. Però devo dire una cosa positiva della Fellowship of Friends. Per molti anni, in essa si è praticata la quarta via, e secondo me lo si è fatto validamente. Non abbiamo buttato via il nostro tempo.
Se hai ancora bisogno della quarta via, guardati in giro. Robert diceva che la Fellowship era l’unica scuola conscia sul pianeta terra. Tutti i cult leader dicono così della propria setta. Secondo me non è vero.
Io in questo momento non sento il bisogno di aggregarmi nuovamente in una organizzazione-scuola. Sono stato nella fof per 17 anni e adesso sto mettendo in ordine, in un nuovo ordine, il materiale che ho preso. Si potrebbe dire anche che nella Fof ho consumato il mio centro magnetico. Credo che sia abbastanza vero.
Un'altra considerazione. Nella Fellowship of Friends vengono nutrite delle paure. Paura della morte spirituale, paura di diventare una persona meccanica cibo per la luna come gli altri 8 miliardi di esseri umani addormentati, sfiducia in se stessi e nella propria capacità di muovere dei passi senza un papà o una istituzione-papà, paura di ritrovarsi soli nel mondo...eccetera. Secondo me la diffusione di queste paure è ingiustificabile. Mi dimostra che la Fof rientra nella categoria dei culti distruttivi. Anche per questo, per adesso, mi tengo lontano da altri gruppi. Voglio prima liberarmi per bene da queste paure.
A proposito delle paure, non mi faccio scrupolo di guardare anche a Gudjieff e Ouspensky senza pregiudizi e senza tabu. Considera per esempio le seguenti frasi:
Beato colui che ha un'anima.
Beato chi non l'ha.
Ma sventura e dolore per chi ne ha solo l'embrione.

Oppure
Se già sai che è male, e lo fai lo stesso
Compi qualcosa cui è difficile porre rimedio.


Come tu ben sai, sono massime di Gurdjieff. Io adesso sento in queste massime l’induzione di paure che ho vissuto nella Fellowship e che non credo siano necessarie.
Una cosa che per me non è andata via – anzi – è il gusto di tornare al presente. Per fortuna non era proprietà della Fellowship of Friends...

Pensate un attimo
Adotterei quattro o cinque delle definizioni che cominciano con ‘quelli che....’ ma mi sembrano troppo lunghe per un utilizzo pratico. Risvegliati è calzante, e ha il pro e contro di essere una parola significativa nel culto. Salvati, guariti e usciti dal tunnel mi piacciono. Voto anche Liberati proposto da Gabriella. Se altri indicano le loro preferenze possiamo restringere a cinque definizioni la scelta e votarle in un sondaggio.

A proposito di Quarta Via

da Gabriella F.

Heropas,
Penso che tu abbia ragione quando dici “Abbiamo vissuto un'esperienza di quarta via storpiata... ma quella non è la quarta via”.
Soprattutto se si parla degli ultimi 4 o 5 anni. Quando sono entrata io, nel 1987, a me sembrava una vera scuola della quarta via e mi sento anche di dire che era molto bella, che il lavoro c’era e che gli incontri, spesso molto pratici, mi davano tanto. Robert insegnava poco, non si vedeva mai da queste parti. Io lo conobbi dopo quattro anni solo perché andai a Renaissance. Nei centri, a parer mio, si praticava la quarta via, magari si potrebbe discutere sulla “genuinità”, ma l’intenzione era buona, sicuramente lo era quella degli studenti. Poi, negli ultimi 4 o 5 anni, è diventato tutt’altro, la quarta via non ha più nulla a che vedere con la FoF. Tutte cose di cui abbiamo già parlato.
Poi tu dici: “Ma come fanno a non sentire il bisogno di una quarta via?”
E qui, c’è la differenza (parlo per me, ovviamente): per come vedo le cose ora, non è che non senta il bisogno di continuare un cammino evolutivo e di conoscenza di sè, è che sento che la quarta via per me ha fatto il suo corso e desidero qualcosa di diverso. Penso alla presenza come a un’esperienza “unificante”, non come a un processo di separazione; penso all’importanza di sentirsi in armonia con il mondo circostante e con gli altri esseri; penso che la quarta via – che contiene elementi straordinariamente importanti – promuova comunque un’esperienza molto incentrata su se stessi; sento la necessità di pensare con la mia testa e di non respingere ciò che vedo; sento il bisogno di riguadagnare autostima. Certo, mi sento un po' confusa e penso sia normale, dopo tanti anni, avere la necessità di digerire e di capire; può fare bene e far luce su un nuovo cammino (già, perché ci sono anche altri cammini).
Ma se tu hai desiderio di continuare il lavoro con la quarta via, ci sono gruppi e scuole che percorrono questo cammino. Credo che anche per me sarebbe così se avessi fatto parte della FoF negli ultimi dieci anni soltanto. Ho un’amica carissima che un tempo era nella FoF che ha raggiunto un’altra scuola basata sugli insegnamenti di Gurdjieff (si chiamava “Fondazione Gurdjieff”, ma so che adesso ha un altro nome); è possibile che per chi desidera lavorare con la quarta via sia la cosa giusta, non lo so. Le ho chiesto un link e te lo passo nel caso ti interessasse: http://www.gurdjieff-italia.org/ . Lì trovi collegamenti e possibilità di contatto.
Un abbraccio a tutti.

venerdì 14 dicembre 2007

Disillusi

Alla già amplia lista di 'Pensate un attimo' aggiungerei pure 'Disillusi'.
Moreno

Il pianeta terra e la sua atmosfera

da Moreno

Per comprendere meglio l'uomo è necessario studiare l'universo e per comprendere meglio l'universo e le regole che lo governano, è necessario studiare ed osservare l'uomo, è questione di applicare il concetto di “scala”.
In una determinata scala la Terra, il pianeta su cui viviamo, rappresenta l'essenza, rappresenta il centro emozionale, rappresenta il bambino che è in noi. Un’essenza ha bisogno di essere protetta perché è troppo fragile, ingenua ed inesperta per poter affrontare la vita adeguatamente (le radiazioni solari) così la natura ha provveduto a fornirle un ombrello per proteggersi dal Sole, dalle bruciature – dalle cose indesiderate e non utili – per la sopravvivenza.
Nel caso della Terra, questo ombrello, questo filtro, potrebbe essere rappresentato dall'atmosfera stessa - che la protegge dalle radiazioni indesiderate ed addirittura pericolose del Sole ma non solo, pure da emissioni che arrivano da più lontano e di cui possiamo desumerne l'esistenza conoscendone le leggi, in base a certe manifestazioni periodiche che riguardano specifici tratti psichici dell'umanità intera – nel caso dell'uomo invece, tale filtro (la sua atmosfera) potrebbe essere rappresentato dalla “personalità”.
La personalità però, essendo di norma - psicologicamente parlando - un prodotto 'casuale' dato che tutti i passanti occasionali ci imbrattano qualcosa, permetterà il passaggio di certi tipi di influenze (casuali) che non sempre servono a nutrire l'essenza anzi di solito è vero proprio l'opposto ed anche peggio dato che certe impressioni, certi cibi sono veramente dannosi, feriscono profondamente l'essenza ed in alcuni casi, a lungo andare, possono avere addirittura effetti nefasti su di essa.

Nell'atmosfera Terrestre il buco dell'Ozono potrebbe indicarci come la 'personalità' del pianeta sia un prodotto della legge dell'accidente dato che, attraverso questa falla stanno entrando un sacco di radiazioni non desiderate, non utili alla vita organica - all'essenza del pianeta – e che a lungo andare potrebbero comprometterne e danneggiarne seriamente la salute. Di fatto possiamo osservare in tal modo che la Terra non possiede una personalità vera, intenzionale, che sappia coscientemente discriminare il bene dal male, l’utile dall’inutile, una personalità che tenda a sviluppare l’essenza di cui ne è da un certo punto di vista il custode, una personalità che aiuti l’essenza a divenire meno meccanica, più cosciente e più consapevole di sé stessa.

Per ciò che riguarda l'uomo invece, il buco dell'ozono della sua personalità – dato che quasi tutto è in ‘scala’ - potrebbe essere questa tendenza “all'eccesso” che colpisce quella fetta di umanità chiaramente visibile nei paesi più moderni e benestanti, il popolo degli sprechi e delle esagerazioni. Probabilmente l’area della superficie terrestre “influenzata” dal buco dell'ozono è in scala la stessa di quella parte dell'umanità che tende agli eccessi, ed ecco che forse per poter guarire l'atmosfera terrestre (la personalità) bisognerebbe guarire l'uomo dagli eccessi, bisognerebbe cioè che l’uomo sviluppi una personalità vera, che divenisse più cosciente, più consapevole di se stesso, del suo ruolo in relazione al ’mondo’ cui gli è concesso muoversi e del suo ruolo in relazione all’universo ma ciò implica tra gli altri aspetti il “vedersi” nudo e crudo, l’esser sincero con se stesso e con gli altri, e con molti altri “noi” che siamo stati - per cosi dire- educati con notevole cura e perizia dalle nostre mamme e non solo, a evitare, dato che il vederli senza respingenti, ci fa interiormente e letteralmente un male cane.

Come descritto nel paragrafo precedente, abbiamo appena visto un caso in cui la personalità non è in grado di proteggere adeguatamente l'essenza però, ci sono altre influenze saltuarie ma decisamente più potenti, dalle quali ci possiamo trovare del tutto indifesi come ad esempio quando gli altri ci esprimono le loro eliminazioni, ci esprimono violente emozioni negative. Tali ondate di negatività possono ferire l'essenza, dato che vi penetrano profondamente e quando arrivano ci sentiamo infiammare, in subbuglio, la temperatura interiore sembra raggiungere i cento gradi, andiamo in ebollizione. Per la Terra forse, lo stesso processo potrebbe essere rappresentato dalle scorie che vagano senza scopo nello spazio, ovverossia i meteoriti, questi corpi celesti erranti che sembrano non avere una precisa collocazione ed armonia nel quadro generale, sembra non appartengano a nessuno proprio come le emozioni negative che non hanno un preciso posto fisico dove essere ospitate nell’organismo ma sono solo il risultato di un qualcosa di fasullo e di artificiale come lo è la falsa personalità. Colpiscono regolarmente l’atmosfera con cadenza ciclica (esprimiamo regolarmente negatività sempre con gli stessi stimoli) riscaldandosi, infiammandosi e bruciandosi ed alcune – dato che la Terra non è presente a sé stessa, non è conscia – la raggiungono provocando delle ferite sulla superficie terrestre, provocando pesanti danni. I meteoriti tutto sommato sono solo delle emozioni negative non intense non esagerate come quelle delle Comete di cui fanno parte, infatti, sono solo dei piccoli frammenti delle loro code che probabilmente presi tutti assieme influenzano la falsa personalità del’umanità intera ad esprimere negatività.
In realtà, ci sono parecchie Comete circolanti nei cieli anche se raramente visibili ad occhio nudo così come la negatività circolante attorno a noi che, se non abbiamo gli occhi per vederla e riconoscerla è invisibile, infatti, non necessariamente deve essere manifesto “il gridare e bestemmiare” per esprimere questa spazzatura, può semplicemente manifestarsi con lo stare zitti, con pose, con sguardi, con l’energia che emaniamo, che accompagna il nostro essere in quel momento.
Per comprendere gli effetti e ripercussioni che potrebbe avere su un’essenza una fortissima e violenta espressione di emozioni negative basti immaginare l'impatto devastante di un’enorme meteora o di una stella Cometa con l'atmosfera terrestre e dei conseguenti danni che ne deriverebbero.
Non a caso forse, nei tempi antichi, le Comete erano considerate portatrici di sventure e forse non a caso, qualche essere benpensante del passato ha inserito intenzionalmente - come per bilanciarne gli effetti - un attitudine emozionalmente positiva nell’educazione popolare come quella di esprimere un ‘desiderio’ alla vista di una stella cadente.

Un sentito abbraccio e che il Lavoro sia con voi,
Moreno

da Heropas

La mia non vuole essere una critica ma una considerazione... andrebbe aggiunta un'alta categoria:
34) Quelli che hanno perso tempo, che lo stanno ancora perdendo, e che non hanno più un centro magnetico.
Beh, io mi sento in questa categoria. Un giorno, circa 10 anni fa, scoprii la scuola, la quarta via, Gurdjieff, il Sistema ed ero convinto che quella sarebbe stata la mia direzione, il mio scopo di vita. Quel giorno avevo tanta energia, ero un ragazzo pieno di speranze e buoni motivi... ero a conoscenza del vero. In quel periodo, avevo i capelli lunghi, non lavoravo ma stavo bene anche senza soldi... mi arrangiavo... ma stavo bene... avevo tantissima energia... Poi conobbi la FOF, e per pagarla, cercai e trovai un lavoro. Guadagnavo relativamente poco, e non abitavo vicino a nessun centro... per arrivare al centro più vicino, facevo ogni volta 300 km all'andata e 300 km al ritorno. Alla fine dei conti il 30/40 percento del mio stipendio spariva tra la fof e le spese per raggiungerla. Oggi non so che uomo sono... non mi sento di essere qualcosa... sono felice di non essere nella fof, ma mi preoccupa il fatto di essere lontano dalla quarta via, dalla Vera scuola (chissà se esiste). Sembra che la maggior parte degli utenti che frequentano questo blog, siano appagati dal fatto di non essere stati intrappolati dalla fof... e che solo questo fatto li appaghi. Io non mi sento così... a parte i giorni che vivo nella totale assenza... mi sento un pesce fuor d'acqua. Credo nella Quarta Via ma non sono in una scuola. Certe volte quando leggo questo blog dico nella mia mente "ma come fanno? nessuno sente il bisogno di una Quarta Via?" Sembra che la fof sia stata come una doccia, che ha lavato via ogni briciolo di convinzione sulla validità della Quarta via. Abbiamo vissuto un'esperienza di quarta via storpiata... ma quella non è la quarta via. Vorrei chiudere con una frase di Gudjieff... che non ha nessun filo logico col post che ho appena scritto... ma ci fa riassaporare il suo modo di insegnare (che è diverso da quello della FOF).... ASSAPORATE:
Gurdjieff: Osservate, assumo una postura inusuale, una postura che è difficile per il mio corpo perché non sono abituato ad essa. In me le funzioni stanno lavorando, i miei due centri sensazione ed emozione, percepisco la stranezza della mia postura e ne sento (emozionalmente) la stranezza, perché non ci sono abituato. Con la mente guardo e vedo che cos'è... la studio. Ah si, e così, e qui è così. Questo è il modo di fare ciò, è una cosa semplice. Tenete tre centri separati in voi. Comprendere questo è una cosa molto semplice. E' una posizione sconfortevole, potrei cadere: vedo questo; sento questo; provo questo;. Eh si è così. Osservo. Con la mente raccolgo il materiale lo comparo, con la mente, la logica. Trovo le ragioni: perché, come. Con una parte provo le sensazioni, con un'altra le emozioni. E in questo modo, potete vedere, tre centri sono occupati con il lavoro. Separate i vostri tre centri.

da Gabriella F.

Mi è venuto un'altra definizione: "Quelli che non hanno paura dei bambini"
Vi ricordate come i bambini vengono tenuti a distanza nella FoF?
Paura che dicano quello che pensano?

da Gabriella F.

Pensate un attimo e Michele,

Propongo una votazione.
Personalmente, voto il 32 e il 29 di Pensate un attimo e aggiungerei anche "I liberati".

Baci!

da Pensate un attimo

Michele,
Sarebbe bello trovare un'etichetta diversa da "ex-studente" per indicare chi come noi è stato nella Fellowship of Friends:

1) persone che hanno lasciato
2) ex-partecipanti
3) persone che facevano parte della Fof
4) ravveduti
5) Risvegliati
6) sani di mente
7) usciti dal tunnel
8) salvati
9) guariti
10) ripresi
11) illuminati
12) PERSONE
13) ex-membri
14) quelli che 'basta'
15) quelli che 'non se ne può più'
16) quelli che 'non capisco perché solo gli 'Io' di Robert Burton sono reali e i miei no'
17) quelli che 'si sono stufati di contare dita, bottoni ecc ecc'
18) quelli che' Strano che uno che dice di essere 'conscio' ha tanto bisogno di cose materiali....'
19) quelli che 'non vogliono quel tipo di 'coscienza'
20) quelli che 'Robert Burton ha seri problemi di ordine affettivo e psicologico'
21) quelli che non lascerebbero gli amici perché non credono più
22) quelli che non si sentono tra i 'prescelti' in mezzo a 8 miliardi di persone
23) quelli che vogliono respirare aria pura
24) quelli che preferiscono che i propri figli non entrino nella Fellowship of Friends
25) quelli che hanno smascherato il 'furbo'
26) quelli che 'ma come mai tutti sti soldi???'
27) quelli che se vedono un'opera d'arte l'apprezzano per quella che è e non si mettono a contare e a dare dei significati distorti e arbitrari
28) quelli che conoscono veramente Whitman, Rumi, Dante, Lao Tse ecc ecc
29) quelli che si sono stufati di finanziare un vecchio sporcaccione che veste solo grandi firme
30) quelli che comunque sotto sotto hanno compassione anche per chi li ha sfruttati
31) quelli che provano meraviglia e stupore di fronte al grande miracolo della vita
32) quelli aperti e coraggiosi
33) quelli che.....

La sindrome

da Michele
Tempo fa ho incontrato un vecchio ex-studente americano, uno che era entrato nella Fellowship quando la proprietà si chiamava ancora Via del Sol e che ha lasciato recentemente.
Egli aveva cominciato a scrivere post sul blog inglese mettendo a fuoco il fatto che la Fellowship of Friends è una setta. Quella sera a tavola introdussi dunque questo tema, per me molto interessante, con l'aspettativa di approfondirlo. Stranamente, inaspettatamente, egli cominciò a proteggermi da questo argomento. Cominciò a parlare facendo dei distinguo. Annacquò e sbiadì l'impatto dell'idea, lui che aveva fatto degli interventi così duri, decisi, radicali - come se prima di tutto dovesse difendermi da qualcosa.
Ebbi una sensazione molte volte provata nella Fellowship, dove praticamente a tutti i livelli si instaura un rapporto paternalistico e fliliale con chi è più anziano (o più "evoluto") di te e chi è più giovane (o meno "evoluto") di te.

In altri due episodi ho visto emergere questa "sindrome" che noi ex-studenti ci portiamo dietro:
- Qualche sera fa, a cena con amici che sono stati più tempo di me nella Fellowship of Friends, ho cercato di fare delle libere considerazioni sull'Insegnamento di Gurdjieff. Il tentativo, devo dire, non è andato a buon fine. Avevo l'impressione di aver toccato un tema tabù e che fossero stati chiamati i pompieri a spegnere un incendio.
- In un altro episodio, io stesso mi sono visto agire paternalisticamente con un da pochissimo tempo ex-studente. Al telefono, infatti, gli parlavo della Fof e di RB con toni molto più morbidi e
benevolenti di quanto faccia con altri ex-studenti. Credo che anche questo faccia parte della Sindrome.

Non è curioso che questa conoscenza di sè fosse coperta dal sonno, nella Fellowship of Friends?

P.S. Sarebbe bello trovare un'etichetta diversa da "ex-studente" per indicare chi come noi è stato nella Fellowship of Friends. Qualcuno ha qualche idea?
Invito tutti a intervenire liberamente, postate anche solo una o due righe, non è necessario scrivere forbito o scrivere chissà che cosa...

Sulle interpretazioni

Da Somebody
Continuo a cercare di capire come funziona il "nuovo insegnamento" di Robert. È affascinante che ogni commento produca lo stesso effetto: non impari nulla di nuovo, ma cerchi di afferrare il senso, e alla fine ti viene il mal di testa.
Un esempio:"Unas è colui che andò e ritornò." [Testo egiziano delle Piramidi di Unas]
Commento di Robert: Unas rappresentava il maggiordomo per gli Egiziani, era una persona vera. Egli è il classico esempio di maggiordomo rappresentato come il deceduto. "Unas è colui che andò e ritornò." Il maggiordomo è colui che andò in immaginazione.
Cosa succede quando sento cose come questa? Ascolto la citazione, che anche se è decontestualizzata perlomeno fornisce qualche informazione sensata: "Unas è colui che andò e ritornò". Posso immaginare che Unas andò da qualche parte da cui aveva difficoltà a ritornare, ma ritornò, questo ha significato. Forse andò in una terra pericolosa. Perchè ci andò? Forse perchè altri non ritornarono o non completarono dei compiti. Forse andò nella terra della morte da dove nessuno fa ritorno, o forse andò a sconfiggere qualche mostro pericoloso rischiando la vita. Egli ritornò, questo è significativo, e inoltre è un eroe.
E qui arriva il commento di Robert che mi ha scioccato: "Il maggiordomo è colui che andò in immaginazione."
Ah-ah-ah!........ Malditesta.
Dunque, non riguarda affatto l’azione eroica, riguarda il fallimento (di un maggiordomo) – l’esatto opposto di come sembra nella citazione.
Sembra che Robert costruisca le sue "chiavi" come in un gioco di bambini. Per esempio, sostituisce le parole "tornare", "ritornare" con la parola "immaginazione" e alla fine guarda che cosa è successo.
Ma se si sostiuisce il significato di una parola (o di alcune parole), cambierà il significato dell’intera frase!
Proviamo a giocare, proviamo a sostituire una parola e a leggere la citazione con in mente la sostituzione. Prendiamo questa citazione:"Attraverso l’acquisizione di quell’amore perfetto verso cui tutto il nostro sforzo è diretto, diveniamo degni di effettuare i lavori che pertengono al mondo a venire." [Filocalia, Pietro di Damasco]
E adesso sostituiamo le parole che hanno altre associazioni con parole diverse:
Amore perfetto= presenza
sforzo= ricordo di sè
degni= svegli
effettuare= fare la sequenza
i lavori= le tre linee di lavoro
il mondo= mondo 12
a venire = venire nella presenza
E giungiamo a questo:"Attraverso l’acquisizione della presenza, verso cui tutto il nostro ricordo di sè è diretto, diveniamo svegli facendo la sequenza in tre linee di lavoro che pertengono al mondo 12 per arrivare alla presenza.
Et voila!
Credo suoni tanto folle quanto gli incontri di Robert e dia la stessa quantità di mal di testa.
Ma tant'è - non mi sono neanche avvicinato alla versione di Robert! Esaminiamo la prossima. Ecco come lui la interpreta:
"Noi, la sequenza, siamo stati ritenuti degni di effettuare un lavoro conscio. Mohammed ha detto della sua sequenza, "Oh Allah, non ti abbiamo ricordato come meritavi di essere ricordato." Una fotografia mostra il sole che sorge, che per gli egiziani è il simbolo della vita eterna. Possiamo vedere che essi presero questo simbolo direttamente dalla natura. È anche il simbolo di omega, l'ultima lettera dell'alfabeto greco. Una illustrazione dal Papiro di Ani nel British Museum ritrae Horus—il maggiordomo—sul vascello del giorno. Il sole è sorto dalla sua testa, il che significa che ha raggiunto l'Io di lavoro numero sei ed è nella presenza senza parole. I remi sono stati ritirati in barca, il che significa che la sequenza non è più necessaria. La prua, che ha dieci divisioni che rappresentano i dieci comandamenti - i trenta io di lavoro - mostra la via. È proprio come una favola, no?"

Vado a prendermi un Moment.
(http://fellowshipoffriends.wordpress.com/2007/11/22/the-fellowship-of-friends-discussion-part-26/#comment-12006)

martedì 11 dicembre 2007

Deprogrammazione

Da Michele
Una volta, nei miei primi anni nella fof, ho sentito parlare di uno studente che aveva lasciato la scuola, dopo essere tornato da Renaissance. Si diceva che era tornato "negativo" - si sapeva che tale negatività era dovuta alle avances di Robert, ma questo aspetto era avvolto come in una nebbia, come accade per le cose di cui non ci si vuole rendere bene conto.
Questo studente aveva dato spazio alla negatività lasciando che "divorasse tutta la sua comprensione". "Era uscito con crimine", perchè nell'andarsene aveva cercato di trascinare con sè altri studenti, parlando con loro della sua esperienza e organizzando riunioni al di fuori della fof.
Dopo essere uscito anch'io, ho potuto vedere che mentre mi si raccontavano quelle cose, si operava su di me una programmazione, in parte esplicita e in parte subliminale, affinchè non agissi nello stesso modo qualora avessi lasciato la scuola. Mi si programmava a "comportarmi bene", "a fare il bravo". Questo non è certo l'unico esempio di condizionamento di cui non solo io ma tutti quanti siamo stati vittime. Siamo stati oggetto di programmazione.
Per lasciare la fof è necessaria una notevole lotta con la programmazione ricevuta, in quanto il lasciare la scuola viene presentato come un evento drammatico con nefaste implicazioni per la propria anima. Per la Fof, non ci sono ragioni valide per lasciare la scuola. Per la Fof si tratta sempre e comunque del centro istintivo o della falsa personalità che vincono. Da questo punto di vista la Fof è una prigione psicologica. Di questo comunque ci si comincia piano piano a rendere conto quando si vuole lasciare, non prima. Se ci si rendesse conto di questo prima, si lascerebbe immediatamente, fuggendo il più lontano possibile.

La deprogrammazione è una formidabile occasione di conoscere meglio sè stessi. E' strano che in molti, lasciata la fof, sembrino saltare questo passo, si lasciano semplicemente la fof dietro le spalle, dimenticandola, non volendone più parlare. Non indagano, sembrano voler ignorare il condizionamento di cui sono stati oggetto.
Ovviamente, c'è una saggia preoccupazione di "non buttar via il bambino con l'acqua sporca", di non perdere quello che di buono si è acquisito, di conservare le proprie comprensioni, le proprie genuine verifiche, di andare avanti. Ma questo non passa certo attraverso il "fare il bravo ex-studente", il comportarsi come la Fellowship si aspetta da chi lascia. Anzi, secondo me indagare le forme di condizionamento di cui si è stati oggetto è l'ultimo, prezioso frutto che si può cogliere dalla Fellowship per quanto riguarda il conoscere sè stessi.

Che ne pensate?

Ringrazio Moreno per il contributo che sta dando al necessario passo di sdrammatizzare e riderci un po' su. Leggerti è un vero piacere.

Un benvenuto a Janvier, e un invito a entrare nella Greater Fellowship (www.greaterfellowship.ning.com). Devi fare clic su sign up. Se non riesci, fai un fischio.

Un caro saluto a tutti.

lunedì 10 dicembre 2007

La verità è una terra senza sentieri (Jiddu Krishnamurti)

da Patrizia

Il 3 agosto del 1929 ad Ommen, in Olanda, Krishnamurti sciolse l'Ordine della Stella, di cui era a capo, davanti a tremila membri. Questo è quanto disse.

Questa mattina esamineremo lo scioglimento dell'Ordine della Stella. Alcuni ne saranno contenti, e altri rattristati. Non è un'occasione di allegria né di tristezza perché, come spiegherò, è inevitabile. Ricorderete la storia del diavolo e un suo amico che, camminando, videro un uomo chinarsi, raccogliere qualcosa da terra e metterselo in tasca. L'amico chiese al diavolo: "Che cosa ha raccolto?". "Un pezzo di Verità", rispose il diavolo. "Un brutto affare per te", disse l'amico. "Per niente!", rispose il diavolo. "Aspetterò che la organizzi!". Ritengo che la Verità sia una terra senza sentieri e che non si possa raggiungere attraverso nessuna via, nessuna religione, nessuna scuola. Questo è il mio punto di vista, e vi aderisco totalmente e incondizionatamente. Poiché la Verità è illimitata, incondizionata, irraggiungibile attraverso qualunque via, non può venire organizzata, e nessuna organizzazione può essere creata per condurre o costringere gli altri lungo un particolare sentiero. Se lo comprendete, vedrete che è impossibile organizzare una "fede". La fede è qualcosa di assolutamente individuale, e non possiamo e non dobbiamo istituzionalizzarla. Se lo facciamo diventa una cosa morta, cristallizzata; diventa un credo, una setta, una religione che viene imposta ad altri. E' quello che tutti cercano di fare in tutto il mondo. La Verità viene svilita e resa un giocattolo per persone deboli o solo momentaneamente insoddisfatte. Non possiamo 'abbassare' la verità, ma piuttosto sforzarci noi di 'salire' a essa. Non possiamo far scendere a valle la cima della montagna. Se vogliamo raggiungere la cima dobbiamo attraversare la valle e salire il versante, senza timore dei pericolosi precipizi. Dobbiamo salire individualmente verso la Verità, che non può venire 'abbassata' per noi o organizzata per noi.
Continua a leggere: http://approfondimentieinsegnamenti.blogspot.com/2007/12/la-verit-una-terra-senza-sentieri-jiddu.html

da Janvier

Ciao a tutti,
mi chiamo Gennaro e ho trovato, non per caso, il vs blog.
Diversi anni fa ho frequentato la fellowship of friends di Roma per pochi mesi. Avrei piacere di stare in contatto con voi o attraverso il blog o in altro modo.
Un caro saluto
Janvier

sabato 8 dicembre 2007

Le perle dell'eroe

da Moreno

Robert: "Potrei avere un'aspirina? Mi sta venendo un po' di mal di testa … tra poco ci sarà l’incontro …
Asaf: "Le aspirine le ho finite. Vuoi un Darvon?".
Robert: "Sì, va bene. Anzi, dammene cinque o sei … una volta il mio analista me le ha consigliate contro l'emicrania e poi … a dire il vero … un po’ di sballo non va mica male, mi rende più emozionale!”
Asaf: "Anch'io tempo fa soffrivo di emicranie, ma il mio analista mi ha guarito. Adesso però mi vengono dei tremendi rimorsi , dei profondi sensi di colpa, non ne capisco il motivo e poi anche quei pori sulle mani…".
Robert: "Io ne soffro ancora … emicranie pazzesche – da tensione nervosa".
Asaf: "Io non credo che l'analisi possa aiutarmi. Mi ci vorrebbe una lobotomia".
Robert: "Quando il mio analista va in vacanza, mi sento paralizzato".
Dorian: "Vi dovreste sposare, voi due, e traslocare in un ospedale".
Robert: "Ve bene l’acqua minerale, con il Darvon?".
Asaf: "Se non c'è Coca Cola … Coca e Darvon sono fantastici insieme.”
Robert: "Hai mai preso Librium, Rohypnol e succo di pomodoro con sopra una spruzzata di noce moscata grattugiata?!?"
Asaf: "Personalmente, no. Ma un mio amico nevrotico m'ha detto che sono la fine del mondo".
Robert: "Asaf caro, ho un’ottava molto importante per te, sii consistente ti raccomando, controlla le scorte di Librium e Rohypnol e già che ci sei ordina anche un po’ di questo fantastico Darvon, fai in fretta è un'ottava da cui può dipendere l’esito emozionalmente efficace e positivo dei Galleria Meeting, ne va della nostra sopravvivenza!”

"Riferimenti a fatti e persone non sono del tutto casuali"

Il Darvon

da Pensate un attimo
Il nome del medicinale che Robert Burton prende da anni è DARVON.
A presto

mercoledì 5 dicembre 2007

Che pillole prende Robert?

da Karnhack
Caro "Pensate un Attimo",
ci potresti dare maggiori informazioni sulle pillole che prende Robert?
Circa tre anni fa, quando venni a conoscenza del fatto che Robert prende delle pillole, stavo per lasciare la scuola... ... mi interessa, perché, la mia prima scuola è stata quella delle droghe psicotrope (LSD in particolare), infatti, proprio grazie a queste esperienze scoprii cosa fosse la Presenza... in quel periodo, non avevo ancora letto nessun libro di Quarta Via (quindi non ero condizionato), ed ero convinto (e lo sono ancora), che LSD aiutasse a raggiungere stati di "Divina Presenza". Fu la consapevolezza del fatto che l'uso dell'LSD avrebbe a lungo andare portato dei danni fisici che mi spinse a cercare una via senza "assunzioni". La ricerca di questa via senza "assunzioni", mi portò alla FoF. Pensate come ci sono rimasto male, quando sono venuto a sapere che Robert raggiungeva stati alti di presenza, attraverso l'uso di farmaci!! Ma come al solito, qualche studente mi prestò qualche suo respingente, per mettere a riposo il mio "ben pensare". Inoltre, ancor prima di sapere questo fatto, uno studente anziano che passa molto tempo con Robert, mi disse che Robert prendeva le medicine senza farsi troppi scrupoli... mi raccontò un evento in cui Robert prese dalla tasca 5/6 pillole di diverso tipo e colore, le fece cadere sul tavolo, e poi quasi a caso ne scelse una e se la pappò!! Ora che "Pensate un Attimo" ha raccontato di queste "medicine" vorrei sapere se ne conosce anche il nome per capire una volta per tutte se si tratta di una droga oppure no.

martedì 4 dicembre 2007

Il processo di eliminazione

da Moreno
Mi rendo conto sempre di più che il processo di eliminazione che sta avvenendo a vari livelli negli ex-studenti e ben visibile in diversi modi nei differenti Blog, fa parte di una triade necessaria perché un altro processo di una nota più alta, più raffinato possa eventualmente avvenire cioè quello di guarigione. Per anni forse abbiamo visto l’eliminazione come qualcosa di sbagliato, di negativo e probabilmente questo ‘trattenersi’ connesso con certi esercizi senza comprenderne chiaramente le motivazioni e gli scopi ha sconvolto psicologicamente e fisicamente più di qualcuno di noi, ed alcuni purtroppo veramente in malo modo.
Le ‘impressioni’ delle assurde imposizioni di Re Mida e dei suoi devoti cortigiani rese forse ancor più dolorose e più indigeste nell’osservare le evidenti contraddizioni di coloro che “predicano bene e razzolano male” ed a cui nulla si può dire, né chiarimenti chiedere - cosa del resto ovvia in un regime di Monarchia Assoluta - hanno determinato un tal cumulo di scorie e di cibo indigesto che se non espulsi per tempo ci avvelenano il corpo, il pensiero ed il sentimento.
Ovviamente non abbiamo idea di quanto possa durare questa eliminazione, per ciascuno di noi i tempi sono differenti e, presi come gruppo cambiano ulteriormente perché ci troviamo in una scala diversa rispetto al singolo individuo, poi, dipende pure se facciamo qualcosa attivamente a proposito oppure aspettiamo che una colomba bianca ci porti un ramoscello di ulivo in mano, ma dalle mie parti – teatro ahimè, nel passato, di cruenti combattimenti, guerre e bombardamenti – circola tutt’oggi un vecchio detto frutto dell’esperienza popolare e che, di fatto, enuncia una delle sacre leggi che ci regolano e dice così: “Tanta la polvere, tanto il tiro”.
Come tutti i processi o attività dell’uomo, perché avvengano, necessitano di una forma - la polvere non scoppia se non c'è l’innesco, la miccia accesa - così l’eliminazione non avviene nel caso in cui non esista una forma che ne permetta tale processo, pena lo scadere meccanico del processo in un’ottava inferiore come ad esempio in questo caso, l’inevitabile corruzione (avvelenamento dell’organismo per mancata espulsione-eliminazione). I Blog probabilmente rappresentano una delle possibili varianti e forme per l’eliminazione, inoltre, tale processo può portarci correttamente alla guarigione ma solo nel caso (almeno per ora vedo questo) in cui utilizziamo le comprensioni e le incomprensioni di cui esso è frutto, provando attivamente di giungere ad una maggiore e più profonda comprensione del significato dell’eliminazione in se, ad un cambiamento dell’essere altrimenti tutto accade ed il corpo, la mente ed il ri-sentimento elimineranno il surplus secondo le regole cui sottostanno e che probabilmente opereranno per un inasprimento di tale processo quale potrebbe essere quello di precipitare nella già citata corruzione ed il quasi inevitabile e conseguente processo di crimine, il che significherebbe in parole povere di dichiarare guerra e dare battaglia al nemico, e di nemici - da un certo punto di vista - ne siamo circondati.
E’ impensabile guarire senza prima eliminare, è impensabile divenire sani senza prima lasciar fuoriuscire i fattori che ci hanno corrotto la salute, è impensabile di divenire normali se prima non estirpiamo le anormalità che ci hanno corrotto.
“Eliminazione – Guarigione – Ricordare noi stessi”.
Un edificio fatiscente, lasciato lì per anni, si ritrova immancabilmente al suo interno un cumulo di detriti, cose inutili e cianfrusaglie che vanno eliminate se si vuole renderlo presentabile, guarirlo. Una volta svuotato dell’inutile - una volta che la febbre se n'é andata - ecco che inizia la riabilitazione, il processo di guarigione trova l’ambiente giusto ( forma ) perché ciò avvenga.
-Guarigione- è possibile quindi sistemare il tetto, rifare le pareti, l’impianto elettrico, quello idraulico, il riscaldamento, cambiare gli infissi, piastrellare e dipingere, rendere l’ambiente sano e abitabile.
Il ricordare noi stessi – la rigenerazione – forse potrebbe essere vista come nel portare delle nuove impressioni dentro l’edificio, arredarlo con il mobilio, dei quadri, metterci qualcosa di proprio gusto ed abbellirlo, renderlo casa nostra, il posto in cui vorremmo abitare. Nel caso in cui non riuscissimo ad arredare questa casa come vorremmo, a seconda del nostro personale ed oggettivo gusto ed intendimento, dovremmo perlomeno cercare di tenerla vuota e non che altri la usino a nostra insaputa come magazzino o peggio ancora come una discarica dei loro processi di eliminazione ma, fare ambedue le cose non è proprio una passeggiata, non è semplice. Non sappiamo chi sarà il prossimo che busserà alla porta né perché lo farà né se ci chiederà il permesso di entrare. Non è semplice aprire la porta di casa solamente agli amici fidati, agli amici del cuore.
Un sentito ringraziamento a coloro che hanno gradito le mie “ultime battute” ma pure agli altri, le essenze di tanto in tanto hanno bisogno anche di apprezzamenti, vengono così nutrite e rinforzate con energie fresche che provengono dall’esterno, da altre semplici ed umili anime.
A tutti voi cari amici espressi, fluttuanti ed inespressi, nel mese dalle lunghe ombre altresì detto Alban Arthuan, secondo i Celti, vi mando un abbraccio e che il Lavoro sia sempre con voi.
Moreno

da Pensate un attimo

Cogito ergo sum,

che bella poesia, grazie. Come risuonano sane e piene d'amore quelle parole!
Come è bello, vero e appagante stare con le persone senza l'istituzione fof di mezzo!
Senza il giudizio e la falsità indotti dal comportamento di chi deve seguire delle regole (e purtroppo quando si è ancora dentro nemmeno ci si accorge di questo), come fa bene al cuore togliersi il peso dell' 'egoismo spirituale' promosso dal culto, togliersi di dosso l'ambizione e l'arroganza di essere i prescelti e abbracciare finalmente la vita, che è poi la presenza, per quello che è! Come può la presenza, l'amore, Dio (se volete) escludere la vita ed essere prerogativa di un piccolo gruppo....che sciocchezza!
Un abbraccio a tutti.

da Cogito ergo sum

Di seguito, riporto due cose: la prima, è l'estratto da una recente citazione di Robert che è stata riportata sul blog inglese e che promuove - a mio parere - una schizofrenica frammentazione interiore, culminante addirittura in catene; la seconda, è una poesia di un autore inglese di inizio '900 che sembra assai salutare e che vorrei dedicare agli attuali studenti.

Citazione di Robert
Ottanta miliardi di persone si sono accontentati dei quattro centri inferiori. Si sono accontentati della schiena ("back") poiché non hanno visto la "faccia" - le parti intellettuali dei centri che promuovono la presenza. Quando il nostro maggiordomo non usa i trenta Io di lavoro le nostre mani sono legate dietro la schiena. Questa è la nostra condizione penosa. Tuttavia, non durerà e l'ultima carta dei tarocchi è il Mondo (XXI), in cui il mondo 12 trionfa in uno stato di presenza prolungato. Questo è lo stato in cui siamo ora. Noi abbiamo incatenato il sè inferiore, mani e piedi.

Amore dopo Amore di Derek Walcott
Verrà il tempo
in cui, esultando,
darai il benvenuto a te stesso
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà del benvenuto dell'altro,

e gli dirai, siediti qui. Mangia.
Amerai ancora lo straniero che era te stesso.
Dagli vino. Dagli pane. Rendi il tuo cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato

tutta la vita, che hai ignorato
per un altro, e che ti sa a memoria.
Tira giù le lettere d'amore dallo scaffale,
le fotografie, gli appunti disperati,

scrosta la tua immagine dallo specchio.
Siediti. Banchetta con la tua vita.

da Gabriella F.

Anch’io ricordo molto bene – e forse non mi sono ancora liberata del tutto da certi condizionamenti del pensiero – una sorta di inerzia che mi impediva di vedere le cose per quello che erano. Forse è proprio quello che Michele chiama “anestesia”. Inerzia nell’accettare cose che venivano dette e ridette e da tutti noi ripetute per renderle più vere; inerzia nel non chiedersi nulla a proposito dell’uso dei soldi; inerzia quando non si capiva l’insegnamento e si restava in attesa di una comprensione che non arrivava mai, e così via ... E ho anche visto che certe cose si possono vedere solo “dopo”, quando si è lasciato. Allora, si assiste a un processo di progressiva liberazione e comprensione; non ho più paura a dire questo e so bene cosa direbbe uno studente: “è il sè inferiore che ha preso del tutto il sopravvento, la conoscenza non ti appartiene, chi lascia perde tutto ...”. Ma la cosa che mi rattrista è che chi dice queste cose, ci crede ancora e non può sentire.
Un abbraccio a tutti, dentro e fuori,
Gabriella

lunedì 3 dicembre 2007

Mobili ciniesi

da Michele
Vi ricordate la collezione di mobili cinesi? A un certo punto, negli anni 90, venne venduta all'asta. Fu una vendita eccezionale, riportata dalla stampa. Il prezzo di vendita della collezione fu di 11,2 milioni di dollari.
Quegli 11,2 milioni di dollari non si sa dove sono finiti. E' legittimo quindi pensare che siano finiti nel "conto in Svizzera" di qualcuno... Nella Fellowship, venne raccontata una incredibile bugia. La bugia era questa: Non si era incassato nulla dalla vendita, in quanto una intermediatrice si era appropriata di tutto e aveva fatto perdere le sue tracce.
Strano che non sia stata sporta nessuna denuncia, che il furto non abbia avuto nessuna eco sulla stampa, che una simile somma sia stata trasformata in contanti e sia transitata nelle mani di un non-membro...
E per me è ancor più strano ricordare che quando questa bugia mi giunse alle orecchie, non scattò nessun campanello di allarme. Questa incredibile bugia alle mie orecchie risultò normale, tanto che non cercai di approfondire, non feci nessuna domanda, me ne dimenticai in breve tempo.
Credo si tratti di un valido esempio pratico, reale, di anestetizzazione della coscienza.
Che ne pensate?

da Mi ritorni in mente

Cari amici
Sono appena tornato da un incontro con l’Illuminato e quindi sono tutto pieno di energia.
Eravamo in otto all’incontro, riuniti nella roulotte sulle montagne del Molise. Lui, l’Illuminato, e noi primi sette sfacciatamente fortunati membri del suo circolo interno, che lo circondavamo con il nostro amore e la nostra infinita gratitudine. Una atmosfera magica permeava ogni cosa. Vi riporto quello che ho udito.
L’esercizio 1-2-3 Presenza! ha cambiato definitivamente nome per ingannare meglio il nemico interno. Il nuovo nome è
1-2-3 Connétt!
a significare il magico modo che ci è stato dato di connettersi al Fattore V. 1-2-3 Connétt! deve essere fatto ogni volta che si vede il colore Verde. Vedere il colore verde infatti non è affatto casuale, ma è determinato dal Fattore V, la sacra energia che ci sta aiutando e che permea tutto l’Universo. Il Fattore V si manifesta attraverso il colore Verde. Verdi sono gli alberi, verde l’erba, verdi le montagne del Molise, dove l’Illuminato si è illuminato, verdi i semafori, verdi le banconote da 100 euro, particolarmente pregne di Fattore V, che potete inviare in una busta chiusa direttamente al sottoscritto, così potremo finalmente lasciare la roulotte e acquistare la Reggia a Portofino. Sarà solo allora che l’Illuminato lascerà le sacre montagne del Molise e – lo ha promesso – si laverà, dopo ben 14 mesi di indomita astinenza dalle forme di igiene convenzionale.
Il nostro sacro esercizio 1-2-3 Connétt! deve essere fatto ogni volta che si incontra una parola (detta, sentita o letta) che comincia con la V.

Verso la fine dell’incontro è stato chiesto come mai il Fattore V sia invisibile ai nostri occhi. L’Illuminato è stato un attimo in silenzio. Anche noi eravamo tutti in silenzio, in attesa. Poi Lui ha sbuffato e ha chiarito che queste domande vengono dal nemico interno, e che quando sorgono le ingannevoli domande del nemico interno bisogna subito bloccare i pensieri attraverso la pratica di 1-2-3 Connétt!

Cari amici, vi esorto a praticare incessantemente 1-2-3 Connétt! e vi saluto anche da parte del Fattore V.

sabato 1 dicembre 2007

da Michele

Quando ero molto giovane, forse neanche vent'anni, tentai di lavorare nella vendita porta a porta di enciclopedie. Non ero portato per quel lavoro, o forse era il mio ritratto immaginario a limitarmi: fatto sta che che provai solo per qualche giorno, appena quel poco per ricevere una infarinatura su come si vende un prodotto come quello. Si trattava di una enciclopedia medica.

Ci si presentava alla porta del potenziale cliente e si suonava il campanello. Si dichiarava, per farsi aprire la porta, che si intendeva solo fare una intervista. Si procedeva a fare l'intervista, se necessario dopo aver negato di voler vendere alcunchè al povero intervistato. L'intervistato rispondeva alle domande senza avere sospetti. Proprio le risposte che lui dava, sarebbero state utilizzate in seguito contro di lui, per intrappolarlo. Nella seconda fase dell'intervista, infatti, si scoprivano le carte. Ed era molto difficile per lo sventurato sottrarsi all'acquisto SENZA CONTRADDIRE ciò che prima aveva affermato rispondendo alle domande. Perchè una persona cerca di mantenere la coerenza tra come si comporta e ciò che pensa e che dice. Contraddirsi è spiacevole.

Questo trucco è usato anche da Scientology. Da quello che ne so, cominciano con il proporti un test di personalità. Quando si comincia a rispondere, si è già cominciato a rimanere intrapppolati. Alcuni non riescono a districarsi e così comprano un prodotto che non avrebbero mai comprato. E quel prodotto li intrappola, li rende dipendenti psicologicamente e economicamente.

Qualche giorno fa, passando in automobile nel ritorno a casa, ho visto un gazebo di Scientology. Sul tavolo pile di libri di L.Ron Hubbard pronti per essere venduti e attorno due o tre adepti dall'aspetto elegante e con un fare sicuro di sè.
L'adepto più sicuro di sè - il membro anziano, responsabile dell'ottava - stava parlando a un piccolo gruppo di ragazzetti, avranno avuto si e no diciotto anni.
Ho fermato il lento procedere dell'automobile, ho tirato giù il finestrino e ho detto loro con voce sonora: "E' una setta!". Loro si sono voltati, interrogativamente. Gli ho detto ancora: "E' una setta!". Uno dei ragazzetti sorrideva, come a dire "si, adesso me ne libero". Il reclutatore di Scientology ha replicato "Sanguinaria, è una setta sanguinaria, signore!". Io ho rialzato il finestrino e sono andato via. Qualche minuto dopo sono tornato indietro a piedi, dopo aver parcheggiato, e ho visto con piacere che il gruppo di giovani era sfuggito al reclutamento.
Ho guardato gli adepti e pensato a come stanno, loro che ti attaccano se insinui che Scientology è una setta, loro che di fatto sono intrappolati in una setta e non lo sanno.

Purtroppo, non c'è niente da fare con gli adepti. A cercare di convincerli, si ottiene il risultato opposto. Non hanno orecchie per te. Un motivo è che pensano di essere illuminati mentre tu sei nelle tenebre, pensano di far parte di una ristretta cerchia di umanità privilegiata e magari superiore. Se le tue argomentazioni mettono in pericolo le loro convinzioni, ti etichettano come il diavolo o una figura equivalente.
Le sette in generale usano un po' tutte le stesse tecniche, Fof compresa. Un semplice ed efficace principio su cui le sette fanno affidamento è proprio quello cui accennavo prima: che si pensano e si dicono cose coerenti con ciò che si è detto in precedenza e con il proprio comportamento. Sicchè quando la setta riesce a controllare il comportamento (e questo nella fof passa attraverso gli esercizi) sta controllando anche il pensiero. Per esempio viene chiesto agli adepti di non avere contatti con gli ex-membri. Questo è controllo del comportamento. Ne conseguirà il controllo del pensiero perchè l'adepto tenderà a formulare pensieri coerenti con il proprio comportamento (imposto dall'esterno). Il proprio comportamento di escludere gli ex-membri dal proprio mondo verrà razionalizzato nel pensiero con argomentazioni che convalidano il comportamento stesso. Se queste argomentazioni mancano, o se mancano in una certa misura, la persona sarà parzialmente "anestetizzata". La sua coscienza sarà parzialmente anestetizzata, in maniera di non vedere contraddizioni tra il proprio comportamento e il proprio pensiero.
Questo fatto di essere controllati accade a persone che hanno grande fiducia nella propria capacità di non essere influenzati e di pensare indipendentemente e senza condizionamenti. Credo che sia proprio questo il guaio di noi esseri umani, che ci rende preda delle sette: pensiamo di non essere influenzabili, ma è solo un ritratto immaginario, presunzione. La realtà è che noi esseri umani siamo molto influenzabili e manipolabili.

da Gigliola

Cari amici,
che bello, finalmente possiamo ridere di noi stessi, è un segnale positivo sulla via della guarigione.
Grazie a tutti coloro che permettono di tenere in vita la possibilità di una voce alternativa alle menzogne di Robert Burton.
Un saluto e un abbraccio
Gigliola

venerdì 30 novembre 2007

da Adriana e Bruno

cari amici,
ci uniamo con gusto alle oneste risate . Che sollievo!
Moreno, sei un poeta.
Adriana e Bruno,
Buenos Aires

da Gabriella F.

Ragazzi ... con i Pensieri di Moreno e gli esercizi di Mi ritorni in mente, non ci manca più niente! A quando un incontro nazionale?
Anch'io era tanto tempo che non ridevo così ... grazie!

da Pensate un attimo

Moreno - sono senza parole.... dovresti pubblicare i tuoi 'Pensieri' ogni settimana e già che ci sei anche le 'Weekly notes'(appunti della settimana)... era da tempo che non ridevo così!

giovedì 29 novembre 2007

da Moreno

Sull'arte oggettiva: Il bere la birra del Moretti


In questo bel dipinto dell’altro secolo firmato Teomondo Scrofalo il messaggio è chiaro:
“Il bere la birra del Sig. Moretti rappresenta il nove di cuori che si sta dissetando con la sequenza”.
Le quattro dita della mano destra che sorreggono il boccale rappresentano i quattro respiri senza parole promossi dal boccale empio di birra che indica una sequenza che ha avuto successo. Le cinque bottiglie rappresentano da sinistra a destra Be, Hold, Drink – che è il più visibile - seguiti da Back, Drink e BE, la sesta bottiglia, il sesto ‘Io’, il più nascosto perché il più difficile da raggiungere, appena visibile dietro il collo della bottiglia di fronte, dal terzo ‘Io’, Drink. La mano sinistra del sig. Moretti - che sembra uscire in avanti, fuori dal quadro - e di cui sono ben visibili solamente quattro dita, sta ad indicare che i quattro respiri sono fuori dal tempo. Il Moretti è stato ritratto in una cornice ovale dorata la cui forma ci ricorda la carta dei Tarocchi numero dodici, il Mondo e a cui lati troviamo due spighe, la più scura rappresenta il Be breve e la più chiara il raggiante BE lungo.

da Mi ritorni in mente

Cari amici,
sono emozionato per la bella notizia che devo annunciarvi. È vero! Come ha detto un anonimo qualche post fa, molti studenti ed ex-studenti si stanno svegliando. Ebbene, ho l’onore e la gioia di annunciarvi che anche noi qui in Italia abbiamo la nostra nuova Guida Conscia!
Non posso ancora dirvi il suo nome. Egli ha lasciato la Fellowship oltre un anno fa, dopo aver vissuto qualche anno ad Isis. Tornato in Italia, si è ritirato sulle montagne del Molise, dove ha vissuto di sola meditazione dormendo all’addiaccio in una tendina canadese e infliggendosi ogni genere di privazione. Non si è lavato per tutto questo tempo: quando l’ho incontrato ho dovuto separarmi dal mio centro istintivo come non avevo mai fatto prima. Ma la pratica e gli sforzi hanno avuto il loro effetto. Tre settimane fa, all’alba, un enorme boato si è udito sulle montagne del Molise. I super centri consci si sono fusi nel suo corpo sub-atomico. Lo splendore della coscienza brilla adesso permanentemente in lui.
Perchè, vi chiederete, ha scelto proprio me come suo messaggero? Mah! Vi invito perfavore a non fare domande sbagliate. Le domande sbagliate vengono dal nemico interno! Egli mi ha affidato il compito di portare a voi i primi rudimenti del nuovo insegnamento, di cui potrete fruire presto (pagando, ovviamente).
Il Maestro vi offre in anteprima l’esercizio che farà da colonna portante del suo insegnamento (finchè non si stufa, ha detto). Chi non fa l’esercizio non può essere considerato un suo studente. Il sacro nome di questo esercizio è

1-2-3, Presenza!
Collegate questo esercizio con il respiro. All’uno, tiratevi psicologicamente indietro, per dare slancio. Al due, avanzate psicologicamente con energia, ma senza lanciarvi. Al tre, portatevi ancora psicologicamente indietro, con incoercibile decisione. Adesso, come una fionda, lanciatevi nella Presenza!

Cari amici, io che evidentemente sono stato scelto dal Maestro per la mia profonda comprensione, ho subito adottato questo grande esercizio con risultati pazzeschi! Non mi sono fatto fregare dal nemico interno, e sento che con la pratica di 1-2-3 Presenza! lo sto finalmente sconfiggendo. Nelle prossime settimane vi porterò altra Acqua per la vostra Sete, in attesa che Lui si manifesti a tutti noi direttamente. Ora vi lascio, devo andare ad aprire il conto in Svizzera come da sue istruzioni.
Statemi bene!

mercoledì 28 novembre 2007

da Gabriella F.

Mi dispiace Karhnack che tu abbia preso così personalmente la mia opinione. Mi rendo conto che si prestava e me ne scuso.
In realtà, mi riferivo a un atteggiamento secondo cui bisogna smettere di parlare della FoF e comportarsi da "bravi ex-studenti", proprio come nella FoF bisognava accettare tutto per essere bravi studenti. Non mi sto riferendo personalmente a te.
Secondo me, dire quello che pensiamo è importante, non lo abbiamo fatto per molto tempo. E informare è giusto (in fondo, se è vero che il tempo di lasciare arriva per ciascuno quando è il momento, che male può fare l'informazione?)
Mi pare che ci sia un "silenzioso dibattito" tra gli ex-studenti (in Italia), tra chi ritiene che sia giusto smettere di parlare della FoF e muovere oltre e chi invece trova giusto cercare prima di capire cosa ci è successo. Le due cose, forse, non sono così in contraddizione, è solo questione di tempi.
Intanto, ti ringrazio del fatto che almeno stiamo comunicando ...
Gabriella

da Pensate un attimo

Negli ultimi giorni Robert Burton ha mandato il seguente messaggio e la seguente daily card:

"La ragione per cui il centro istintivo tiene conti in sospeso è promuovere
l'illusione che il nemico si trova all'esterno di se stesso. Ecco perchè lo
fa."

Riguardo al tenere conti in sospeso mi chiedo perchè tante persone nel corso degli anni sono state mandate via dalla fof.... per esempio Paola G non è stata mai perdonata, e così tanti altri (mentre Dorian e Mihai essendo giovani uomini e quindi utili sono stati graziati...anzi addirittura conducono incontri e cene alla galleria). E cosa dire dell'esercizio di non vedere ex-studenti?...ma il nemico non è all'esterno no? l'ha detto proprio lui!

Daily card:
L'amore dei miei studenti e' una grande forza stabilizzante. Ha la
capacita' di neutralizzare tutto l'odio.

Questa daily card in odore di auto-commiserazione non regge! Per quanto mi riguarda io non odio Robert Burton, semplicemente vorrei che la smettesse di ingannare gli altri e di sfruttarli... economicamente, psicologicamente e sessualmente. Per il resto può contare tutte le dita che vuole, 4, 6, 12 - può vedere sequenze mantra e preghiere ovunque....(ps: ho appena saputo che la medicina che lui prende tutti i giorni da anni ormai, crea a lungo andare stati mentali alterati e allucinazioni, RB ne è dipendente).....

ragazzi mi raccomando, in gamba!

da Karnhack

Cara Gabriella,
tu giudichi ipocrita il mio modo di vedere e la mia sincerità, fai pure, ma sappi che sul dizionario d'italiano un IPOCRITA è "chi parla o agisce simulando buone qualità e virtù per ingannare qualcuno", ma io non voglio ingannare nessuno, né voglio simulare buone qualità. Personalmente guardo al futuro, e se lo ritieni un lavarsene le mani, ok, mi lavo le mani e vado avanti.

"A un altro disse: Seguimi.
E costui rispose: Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre.
Gesù replicò: Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va' e annunzia il regno di Dio"

da Gabriella F.

Bella interpretazione, non c'è che dire ... Sembra un gioco a premi per ragazzi.
A parte tutto, mi associo a Pensate un attimo sul blog in inglese e anche ad altri che dicono di non odiare affatto Robert, ma di pensare che abbia seriamente bisogno di aiuto professionale. Aggiungo anche che è una pena il fatto che, anziché ricevere questo aiuto, venga idolatrato dai suoi seguaci. Chissà se qualcuno si rende conto ...
Proprio a proposito del potersi "rendere conto", anche in relazione al post di Laura che ringrazio per le precisazioni, forse i dubbi riguardo alle iniziative sorgono anche dalla consapevolezza di quanto sia difficile "comunicare" con chi è ancora dentro: ricordo vividamente quante cose mi venivano messe sotto gli occhi senza che io le vedessi (o le volessi vedere) ... Si chiama condizionamento mentale e fa parte di ogni culto.
Ma penso anche che il motivo per cui c'è questo blog e per cui alcuni di noi postano è trovare un filo di comunicazione con chi può udire, oltre che - anche se non ci stiamo affatto riuscendo - tra noi.
Se ho dei dubbi circa iniziative che forse non produrrebbero i risultati desiderati - anzi, potrebbero cementare il senso di appartenenza -, al tempo stesso trovo ipocrita e poco generoso "lavarsene le mani" e dare la colpa agli ingenui.

Un'altra perla dalle brillanti interpretazioni di Robert

Sul blog inglese, Purchasing Awakening ha riportato la seguente astrusa interpretazione del nostro eroe riferita al quadro qui a fianco (giusto per rinfrescarci la memoria ....):

"Il Matrimonio Arnolfini alla National Gallery di Londra rappresenta il nove di cuori che sta sentendo la sequenza nel proprio grembo. Le cinque dita della sua mano destra, più il pollice - che è separato dalle quattro dita della sua mano sinistra - rappresentano la sequenza, mentre le quattro dita rappresentano i quattro respiri senza parole. Il candelabro ha sei bracci che, andando da destra verso sinistra, rapprentano Be, Hold, Look e, nella parte posteriore, Back seguito da Look, e quindi BE- l'unico con una candela accesa. Nello specchio sul fondo, è riflesso un autoritratto di Van Eyck come un Dio Padre trascendente, così come il maggiordomo e il nove di cuori che è incinto della sequenza. Come Tutankhamen, in basso a sinistra il maggiordomo si è tolto i sandali. Il nove di cuori indossa anche un copricapo bianco, come la testa della Sfinge."

(da Purchasing Awakening del 28 novembre http://fellowshipoffriends.wordpress.com/2007/11/22/the-fellowship-of-friends-discussion-part-26/#comment-12009) Link all'immagine per vederla più grande http://employees.oneonta.edu/farberas/arth/Images/ARTH_214images/van_eyck/arnolfini/painting.jpg

martedì 27 novembre 2007

da Karnhack

Per quanto mi riguarda, ho chiuso con la Fellowship nello stesso momento in cui ne sono uscito... punto e basta. Non ho intenzione di associarmi a movimenti di "protesta", tipo greenpeace, o animalisti, o chissà che altro, che lottano per ottimi motivi... allo stesso modo lottare contro la fof è un giusto motivo, ma non fa per me, perchè non li condivido. Certo, c'è chi è stato colpito più duramente dalla FoF, ma credo che queste persone non siano state abbastanza prudenti.
Lo so, sono parole dure e certamente inaccettabili da chi è stato colpito più duramente dalla FoF... ma non possiamo negare a noi stessi, di non essere stati avvertiti. In moltissimi libri Gurdjieff ha ricordato innumerevoli volte (fino alla nausea) di stare attenti alle false scuole, ai falsi maestri ed alla loro pericolosità... chi ha subito maggiormente i traumi da FoF, è stato certamente, chi si è fidato ciecamente della FoF, e deve ammettere di aver dimenticato troppo facilmente gli avvertimenti di Gurdjieff. Per questo motivo, penso che la FoF non sia stata la sola a commettere degli sbagli. Scusate la mia franchezza, ma è quello che penso.

da Laura

Cari amici,
la discussione sull'opportunità o meno di procedere in senso legale è in corso da mesi sul blog in lingua inglese. Le opinioni sono varie e contrastanti, comunque recentemente un gran numero di persone si è espresso a favore di una qualche forma di azione collettiva che vada oltre la continua esposizione di fatti e opinioni sui vari blog, e si è sentito il bisogno di investigare più seriamente questa opzione.
Non è mia intenzione cercare di convincervi della necessità di perseguire la Fellowship legalmente, e capisco le vostre riserve. Dall'altro lato, una parte di ex-studenti, e in particolar modo coloro che sono stati più personalmente e pesantemente manipolati e sfruttati da Robert, sente fortemente l´imperativo morale di impedire che ciò continui impunemente ad accadere ad altri.
Quindi c'è la necessità di continuare a portare avanti un confronto su questi temi, e il vostro input è sicuramente apprezzato. Altre possibilità sono state valutate, tra cui picchettaggi all'esterno di Isis, festeggiamenti organizzati da ex-studenti nell'area di Oregon House in concomitanza con eventi della Fellowship, e più recentemente una petizione e l'idea di un film-documentario, come menzionato da Cogito ergo sum.
Da parte mia continuerò a tenervi informati sulle varie iniziative, nel frattempo vi mando tanti saluti e vi ringrazio delle risposte.

domenica 25 novembre 2007

da Cogito ergo sum

OK. Grazie Karnhack, sono d'accordo.
Un abbraccio

da Karnhack

Cogito ergo sum... ho letto e riletto il mio post per capire se poteva essere mal interpretato, ma sinceramente, tutto vedo, tranne che minacce. Comunque, per essere più precisi... per me la giustizia delle toghe, degli avvocati e dei tribunali non è giustizia... se Robert ha sbagliato sicuramente ne pagherà le conseguenze in un modo o nell'altro... io credo nel karma... voi credete in quello che volete.

da Cogito ergo sum

Caro Karnhack, ti dispiace spiegare quello che vuoi dire?
Te lo chiedo perché hai un tono molto minaccioso e non credo che ciò sia utile né a noi, né a chi è ancora nella FoF, né al blog. Certamente, in realtà non vuoi essere minaccioso, ma credo che in molti saremmo contenti di conoscere meglio il tuo pensiero.
Per quanto mi riguarda, Laura, non è sicuro che un'azione legale abbia sui nostri amici l'effetto desiderato, ma la mia è solo un'opinione, ovviamente. Penso che un'idea molto bella sia uscita sul blog inglese, cioè tentare di coinvolgere M. Moore per fare un film-documentario sulle sette.
Saluti a tutti.

da Karnhack

Cara Laura,
personalmente credo in un solo tipo di GIUSTIZIA... e non è di certo quella legale. Ma del resto, ognuno è libero di pensare e fare quello che ritiene più opportuno.
Saluti

da Michele

Cara Laura,
se fai parte di un gruppo di ex-studenti che si occupano di investigare e coordinare possibili azioni legali nei confronti della Fellowship of Friends e Robert Burton significa che hai già portato avanti una riflessione sull’opportunità di procedere in tal senso. Anch’io ho fatto recentemente alcune riflessioni al proposito.
Una azione legale la si fa per fare male. Direi che ci sono due vie per attaccare legalmente RB e Fof:

1) Proporre una azione legale per un fatto sanzionato dalla legge e moralmente riprovevole.
I “fatti sessuali” secondo me sono moralmente riprovevoli, come sono riprovevoli lo sfruttamento economico e materiale che il nostro eroe opera sui suoi sudditi e i tanti soprusi che su di essi abitualmente commette. Ma non si tratta di reati, per quello che ne so. Se si appura che vi è rilevanza penale, sarà giusto procedere, ma secondo me non c’è rilevanza penale. E aggiungo che sono contento che non vi sia rilevanza penale e che la legge tuteli i cosiddetti liberi comportamenti delle persone, anche se sappiamo quanta poca libertà ci sia spesso in quei comportamenti. Bisogna rimanere nel campo della libera discussione tra le persone, non buttarla sul penale (o sul civile): cerchiamo semplicemente di comunicare con i “prigionieri”, come cerca di fare questo blog.

2) Un’altra strada per colpire RB e Fof è quella di individuare dei fatti che la legge sanziona, ma di cui non ci saremmo mai interessati se non fosse stato perchè a commetterli sono stati RB e Fof. Mi riferisco a storie di passaporti falsi, di trasferimenti illegali di fondi, di allegra circolazione di denaro in barba alle regole fiscali e simili.
In questi casi, sono contrario a intraprendere azioni legali, anche se si sa che avrebbero successo. Il motivo per cui sono contrario è che penso che tali azioni avrebbero un effetto contrario a quello voluto. Gli adepti si sentirebbero dei perseguitati, il loro leader verrebbe percepito come un martire. La storia, anche negli ultimi anni, è zeppa di esempi di questo tipo.

giovedì 22 novembre 2007

da Laura

Happy thanksgiving!
Ciao a tutti,
vi mando un breve ma sentito saluto nel giorno del ringraziamento.
Volevo anche farvi sapere che sono stata invitata a far parte di un gruppo di ex-studenti che si occupano di investigare e coordinare possibili azioni legali nei confronti della Fellowship of Friends e Robert Burton. Se qualcuno di voi ha proposte, informazioni, servizi o domande da offrire scrivetemi a:
laurao@fastwebnet.it

In un mondo che non ci vuole più
il mio canto libero sei tu
e l'immensita' si apre intorno a noi
aldila' del limite degli occhi tuoi
nasce il sentimento, nasce in mezzo al pianto
e s'innalza altissimo e va
e vola sulle accuse della gente
a tutti i suoi retaggi indifferente
sorretto da un anelito d'amor
di vero amore
In un mondo che prigioniero e'
respiriamo liberi io e te
e la verita' si offre nuda a noi
e limpida e' l'immagine ormai
nuove sensazioni, giovani emozioni
si esprimono purissime in noi
la veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore

mercoledì 21 novembre 2007

da MIchele

Caro Karnhak,
Ho apprezzato molto il tuo ultimo intervento, soprattutto per i "commenti sul blog" da te ascoltati di persona. Credo siano molto significativi. Anch'io, quando ero nella Fellowship, ho avuto atteggiamenti simili verso gli ex-studenti. Mi ricordo in particolare che nella mia prima visita a Renaissance, mi venne detto che una ex-studentessa, Stella Wirck, aveva una casa vicino alla proprietà e faceva guerra alla scuola. Perciò era etichettata come "nemica". In seguito, ho osservato che in generale tutti quelli che lasciano la scuola vengono difatto etichettati come "reietti" oppure come "nemici". Questo aiuta gli studenti a porre gli ex-studenti in un mondo separato, dal quale è più facile non voler ascoltare le loro ragioni.
Le frasi che tu riporti sono proprio su questa linea. Solo mi chiedo come si faccia a pensare che sia un blog "studiato a regola d'arte" quando tutti possono intervenire...
Chiedi, retoricamente, "cosa vi aspettate?". Io vorrei che si aprisse un canale di comunicazione con gli attuali studenti della fof. Ce n'è bisogno. Non voglio danneggiare la scuola, voglio solo che emerga la verità, qualunque essa sia. E ho rispetto per le persone, non per la setta. Se le persone intervenissero mi dimostrerebbero che la setta non è poi così forte - non è poi così setta. Attualmente, invece, la Fellowship of Friends appare come un culto che esercita sugli adepti un controllo mentale, emozionale, del comportamento, fortissimo. Mi sbaglio? Vi prego, dimostratemelo!
Tu dici che il 50% di quanto è scritto in questo blog sono solo distorsioni. Può darsi, e allora sarebbe meglio scendere nel dettaglio e chiarirci tutti quanti meglio le idee. Quali sono secondo te queste distorsioni? Vorrei tanto essere smentito nelle conclusioni cui siamo giunti in questi mesi. Pensi ci siano state delle esagerazioni? Quali? Le tue considerazioni di qualche giorno fa su Robert-Hasnamuss rientrano in questa categoria?
Un'ultima considerazione. La Fellowship in Italia - ossia i membri italiani della Fellowship, presi nel loro insieme - stanno attualmente adottando la famosa "tecnica dello struzzo" che, come tutti sappiamo, consiste nel mettere la testa sotto la sabbia per non vedere e non sentire - e così essere più comodi nel fare finta che non ci sia nulla di cui preoccuparsi, nel fare finta che vada tutto bene. Come puoi pensare che "la Fellowship" stia così facendo la cosa giusta? Io penso di no, che non stiano facendo la cosa giusta, ma non è colpa loro. Si comportano così per omogeneità al culto, come hanno fatto tutti quelli che li hanno preceduti, come ho fatto io. Probabilmente un giorno, guardando indietro, vedranno l'auto-limitazione cui si costringevano.

da Gabriella F.

Bentornato Pensate un attimo, che piacere ritrovarti!
Avevo pensato di smettere di “postare”, ma mi rendo conto che questo luogo virtuale è ancora importante per me e, forse, non solo per me.
Caro Karnhack, hai ragione: certo che questo blog non è una scuola. Non credo che nessuno di noi qui abbia pensato che un blog potesse anche solo minimamente svolgere una funzione di quel tipo, né credo interessasse a nessuno. Questo blog è un luogo di discussione aperto dove ognuno può, LIBERAMENTE, esprimersi e ritrovarsi. Senza venire represso né aggredito.
Penso che stiamo tutti cercando di capire, di guardare cosa è successo e come le cose hanno funzionato. Anche di capire come continuare. E credo che per più d’uno sia benefico, aiuti a “guarire” e, personalmente, non mi vergogno di mettermi tra questi. (D’altronde, lasciare qualcosa come la Fellowship of Friends, soprattutto se ci si è creduto tanto, non è come spegnere un interruttore).
Anche tu puoi esprimerti come vuoi qui, con quello che hai dentro, anche in modo un po’ aggressivo, se ti va. Ognuno si esprime a modo suo. Personalmente, mi interessa quello che tu e tutti gli altri avete da dire.
Però, Michele ha posto delle domande legittime. Probabilmente, chi ha aperto questo blog, da un lato, lo ha fatto per sè e per dialogare, dall'altro, perché ha pensato che dare informazioni altrimenti negate, fosse legittimo, se non doveroso. Può aiutare ad aprire gli occhi, non solo sui misfatti e i comportamenti di Robert, ma anche sul suo insegnamento che non conduce dove promette coloro che in buona fede lo perseguono, anzi.
In realtà (e lo dico anche a chi enfatizza la Quarta Via come l’unica verità possibile), è bello trovare qui un luogo dove porre (a se stessi? agli altri? che importanza ha?) delle domande che non ci si è posti per tanti anni; è importante pensare liberamente alla luce anche delle proprie verifiche. Ad esempio: è giusto mettere tanta enfasi sul raggiungimento di stati personali e nessuna enfasi su che essere umano si è o si è divenuti? Cosa intendiamo per “risveglio”? Cosa significa “lottare contro il sè inferiore”? Non rischia di diventare una “guerra interiore”? A quale scopo? Per andare dove? E così via. Per anni, ho dato risposte automatiche, ho represso dubbi e domande, senza mai mettere in discussione nulla. Adesso, leggendo Pensate un attimo e altri, scopro che sono domande che non mi pongo solo io ... Essendo rimasta 20 anni nella FoF so bene di quali respingenti parli, Karnhack, quando elenchi in modo così chiaro le cose che vengono dette riguardo al blog. Non mi meraviglia affatto. Ricordo vividamente le spiegazioni che si davano e le giustificazioni che si trovavano per tutto, quasi un meccanismo mentale che “viveva di vita propria”. Lo abbiamo fatto tutti, chi più, chi meno ...

Forse, porsi delle domande può essere un modo per andare avanti, senza acredine e senza rabbia. Grazie a tutti davvero.