mercoledì 21 novembre 2007

da MIchele

Caro Karnhak,
Ho apprezzato molto il tuo ultimo intervento, soprattutto per i "commenti sul blog" da te ascoltati di persona. Credo siano molto significativi. Anch'io, quando ero nella Fellowship, ho avuto atteggiamenti simili verso gli ex-studenti. Mi ricordo in particolare che nella mia prima visita a Renaissance, mi venne detto che una ex-studentessa, Stella Wirck, aveva una casa vicino alla proprietà e faceva guerra alla scuola. Perciò era etichettata come "nemica". In seguito, ho osservato che in generale tutti quelli che lasciano la scuola vengono difatto etichettati come "reietti" oppure come "nemici". Questo aiuta gli studenti a porre gli ex-studenti in un mondo separato, dal quale è più facile non voler ascoltare le loro ragioni.
Le frasi che tu riporti sono proprio su questa linea. Solo mi chiedo come si faccia a pensare che sia un blog "studiato a regola d'arte" quando tutti possono intervenire...
Chiedi, retoricamente, "cosa vi aspettate?". Io vorrei che si aprisse un canale di comunicazione con gli attuali studenti della fof. Ce n'è bisogno. Non voglio danneggiare la scuola, voglio solo che emerga la verità, qualunque essa sia. E ho rispetto per le persone, non per la setta. Se le persone intervenissero mi dimostrerebbero che la setta non è poi così forte - non è poi così setta. Attualmente, invece, la Fellowship of Friends appare come un culto che esercita sugli adepti un controllo mentale, emozionale, del comportamento, fortissimo. Mi sbaglio? Vi prego, dimostratemelo!
Tu dici che il 50% di quanto è scritto in questo blog sono solo distorsioni. Può darsi, e allora sarebbe meglio scendere nel dettaglio e chiarirci tutti quanti meglio le idee. Quali sono secondo te queste distorsioni? Vorrei tanto essere smentito nelle conclusioni cui siamo giunti in questi mesi. Pensi ci siano state delle esagerazioni? Quali? Le tue considerazioni di qualche giorno fa su Robert-Hasnamuss rientrano in questa categoria?
Un'ultima considerazione. La Fellowship in Italia - ossia i membri italiani della Fellowship, presi nel loro insieme - stanno attualmente adottando la famosa "tecnica dello struzzo" che, come tutti sappiamo, consiste nel mettere la testa sotto la sabbia per non vedere e non sentire - e così essere più comodi nel fare finta che non ci sia nulla di cui preoccuparsi, nel fare finta che vada tutto bene. Come puoi pensare che "la Fellowship" stia così facendo la cosa giusta? Io penso di no, che non stiano facendo la cosa giusta, ma non è colpa loro. Si comportano così per omogeneità al culto, come hanno fatto tutti quelli che li hanno preceduti, come ho fatto io. Probabilmente un giorno, guardando indietro, vedranno l'auto-limitazione cui si costringevano.

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