giovedì 22 maggio 2008

Tutto fa parte del viaggio

da Edson
Per aggiungere la mia "testimonianza"...
Mi è capitato di commentare nel dopo FOF, rischiando di essere frainteso, in termini che possono essere assimilabili a quanto detto da Andrea la mia convinzione che l'esperienza FOF stessa è stata quello che doveva essere.
Mi spiego meglio: lo scopo che mi ha portato nella scuola è stato quello di volere vivere la mia vita nel modo più consapevolmente "utile" a me stesso e a quello che poteva essere un eventuale progetto generale.
Ho cercato di fare del mio meglio ed in vera buona fede e sincerità... se i miei limiti mi hanno fatto intraprendere determinate strade non posso certo "pentirmene" e credo che tutto faccia parte del viaggio in se..
I vari " avrei potuto...avrei dovuto chissà" non sono contemplabili perché sono ancora più immaginazione e a questo punto se abbiamo qualcosa di utile da trattenere dalla nostra esperienza FOF è arrivato il momento di assumerci la responsabilità di adulti emancipati (se no sarebbe stato inutile lasciare la FOF dicendo ora siamo liberi ... per poi ricominciare dicendo..."sono incapace di.. perché la FOF mi ha fatto perdere tempo".. sembra confuso.. mmm "non so se mi sono capito"!?!?.) e accettare che molti strumenti che abbiamo avuto a disposizione sono utili e possiamo usarli ora con nuova consapevolezza e con la libertà di sperimentare..
Anni ad osservarsi per arrivare poi a dire non sono più nulla e ho buttato via tempo, sono un doppio spreco.
Credo anche (almeno per me è stato così) che alcuni strumenti che ci hanno permesso di vederci e di capire che era l'ora di uscire, paradossalmente li abbiamo affinati proprio nel "Lavoro".
Certo, la mia esperienza è stata abbastanza breve da permettermi di trarne alcuni benefici con il minimo degli effetti collaterali (5 anni). Ma anche in questo, ognuno ha solo la propria esperienza con la quale misurarsi.
Apprezzo l'approccio di Andrea e lo condivido dato che chiunque abbia trascorso l'esperienza FOF sinceramente e con attenzione, nonostante gli errori ha anche costruito qualcosa di reale attorno alla propria vita mentre quelli che ora si trovano seduti a terra nello sconforto, forse in qualsiasi altra esperienza avrebbero accumulato difficoltà.
Ora forse è il momento anche per questi ultimi di accogliere le proprie "responsabilità" (accettate benevolmente il termine nella sua accezione meno pesante) e vedere da dove e come ricominciare senza focalizzarsi troppo su fantastici se... ma... colpa di... colpa mia... colpa di Robert..., etc..
Tutto questo discorso non vuole deresponsabilizzare la FOF o Robert o nessuno per gli errori e i crimini, ma è solo un punto di vista alternativamente spostato in altro focus.
Scusate se il commento appare lungo e forse in alcuni paragrafi, sconnesso... ma fa parte dei miei limiti di questo momento.
Saluti a tutti ed un abbraccio non formale.
Edson

mercoledì 21 maggio 2008

Grande!

Grandioso questo Maestro! Grazie Paola!
Lisa

Un uomo nr. 20

da Paola
Ragazzi....non disperate, sono sicura che molti di voi lo conoscono già perché la sua saggezza è immensa e l'energia che emana appartiene ad un livello d'essere direi almeno dell'uomo num. 20, eccolo:
http://www.youtube.com/watch?v=lpYSFPO7pqw

ps. se volete vi faccio un incontro prospettivo....a pagamento of course!

Dove si dovrebbe arrivare?

da Lisa Simpson
Lo pensavo anch'io in questi giorni: è possibile che siamo arrivati alla stazione giusta. Lo pensavo guardando le mie piante sul terrazzo risorgere a nuova vita un'altra volta, come tutti gli anni, senza l'autorizzazione di nessuno, solo perché è così che va.
Ma, per associarmi al ragionamento di Andrea: siamo poi sicuri che se non avessimo seguito il “maialino” per 10-15-20 anni avremmo fatto un'altra cosa miigliore? Forse sì, ma forse. Magari diventavamo impiegati alle poste, oppure dei bancari, oppure chissà. Insomma, come diceva un mio amico "se non era quello era un'altra cosa"... E oggi, se tutto fosse andato bene, avremmo la stessa età e forse saremmo soli lo stesso. E almeno, per dirlo ancora con Andrea, abbiamo le persone intorno a noi che ci amano.
Vedo con un po' di dispiacere gli amici che restano dentro nonostante tutto quello che è venuto alla luce, ma anche molti che appena usciti entrano da un'altra parte, subito, come si dovesse sempre correre verso nuovi maestri, sennò non si vive. Va bene, se va bene per loro, ma non riesco a restare indifferente. Mi lascia da pensare. Come si dovesse, appunto, risalire subito sul treno (che bella questa analogia del treno, mi ricorda qualcosa ...). Ma così non si arriva mai, è un viaggio senza fine. Mi fa paura e le stazioni mi piacciono più dei treni in corsa.
E poi, c'è qualcuno che sa o che ha capito dove diavolo si dovrebbe arrivare? Non può semplicemente essere una méta anche il vivere la propria vita degnamente?

Se mi chiedono "ti è servita a qualcosa la Fellowship", in fondo non so cosa rispondere. La cosa più sincera sarebbe dire che quegli anni li ho vissuti e quindi non posso dire che non siano serviti a niente, non perché abbia imparato qualcosa di particolare, semplicemente perché sono passati e c'ero anch'io.
Se non altro, adesso so che non devo cercare lontano e che non penso mi interessino altri maestri al di là della vita stessa e della natura.
Un grande bacio a tutti,
Lisa

martedì 20 maggio 2008

Tutto quello che puoi trovare lo hai già

Pensavo stamattina al fatto di essere andati a cercare l'oro nelle colline Californiane e aver trovato solo delle rocce!
La parte più bella è stata, sicuramente, lo scavare fianco a fianco con qualche altro matto come noi. Il fatto che non ci fosse l'oro diventa quasi irrilevante, quando scopri che tutto quello che vuoi trovare lo hai gia'.
I matti che hanno scavato con te sono i tuoi amici, e di questo ne puoi solo essere contento.
Avremmo potuto trovare qualcos'altro di meglio da fare in questi anni? Non è detto. Se devo proprio seguire un maestro per quanto pessimo e pervertito, ubriacarmi sotto le palme, e dire con grande serietà baggianate agli incontri, bè, allora non avrei potuto trovare di meglio!
Non credo che una carriera o uno stile di vita diverso ci avrebbe resi più felici che non il picconare rocce sotto il sole cocente, pronti a cambiarci in un attimo in eleganti abiti da sera....
Certo è un po' triste vedere gli amici che rimangono a cercare l'oro anche quando è ovvio che non ce ne sia! Ma quelli sono problemi loro, se preferiscono ascoltare Bombolo che suggerisce che devono solo andare più in profondità e che sono sempre più vicini....
Riguardo al rimborso del biglietto, non saprei, intanto, a chi rivolgermi.
Ammesso che ci sia qualcuno a cui rivolgersi, non potremmo essere, per puro caso, alla stazione giusta? (Ammazza quante analogie!)
Torniamo a noi. Cos'è, veramente, che non va in quello che abbiamo o siamo ora? Le persone intorno a noi ci amano (parlo per te Floria), siamo degli esseri umani decenti (qui non so per chi parlo), abbiamo figli adorabili (qui proprio non parlo per te), e, soprattutto, non cerchiamo più l'oro!
E se abbiamo dato troppe delle nostre responsabilità al vecchio maialino, non è forse ora di smetterla; pure fossimo saliti sul treno sbagliato, andando nella direzione sbagliata, non cambia assolutamente nulla; l'oro non si trova in nessuna delle stazioni, ma nel proprio scompartimento!(Lo so che è troppo positivo per te....hahaha)
Baci a tutti, ciao Adriana bello 'vederti qui' (....perchè quello che diciamo noi ti sembra abbia senso?)
grazie Paola.
Andrea

lunedì 19 maggio 2008

da Paola
Ciao A.
volevo solo dirti che hai scritto delle belle cose.
Ti ringrazio

Una scatola piena di cravatte

Caro A. (Andrea?),
e' un piacere partecipare degli onesti movimenti di una mente, dunque grazie! Avrei anche voluto aggiungere qualche mia pensata in proposito, ma di questi tempi alla mia mente non riesce di reggere alcun processo logico per il tempo necessario a formulare qualcosa di sensato. In ogni caso almeno voglio far pervenire a tutti i blogganti (o bloggisti? bloggici? bloggosi?) un sincero grazie per condividere anche con me gli onesti e amichevoli sviluppi della nostra evoluzione/ vita spirituale/ vita e basta. Aggiungo che anche Bruno possiede una scatola piena di cravatte di cui sarebbe ben lieto di sbarazzarsi, delle volte qualcuno ne volesse (magari le offro alla auction!).
Con molto affetto per tutti voi,
Adriana

Dici che ce lo rimborsano il biglietto?

da Floria
E certo che questo blog lo trovi "intimo", A, ...scrivi praticamente solo tu!!!!!
Io mi chiedo, pur essendo completamente daccordo con tutto ciò che hai scritto (qui c'è qualcosa che non va...), ma la paura se ne andrà mai?
Mi è abbastanza chiaro, A QUESTO PUNTO, il perchè ho raggiunto la "scuola" (idiozia e paura) , il perchè ci sono rimasta (idiozia, paura e pigrizia) e cosa mi ha permesso di lasciarla (beh, c'è un limite a tutto), ma a dir la verità, sotto molti aspetti sono più spaventata di prima; essere degli inetti a vent'anni lascia comunque più prospettive che esserlo a 40!!!
Pensi che ci aspetti un futuro più brillante (smetti di ridere, scemo) o ci siamo bruciati definitivamente tutte le possibilità?
Mi sento più libera,più equilibrata (e va bene, SCOMPISCIATI se proprio devi...) e"più" tante altre belle cose, ma in questa neo-vita non sò neanche da dove cominciare per poter ricominciare.
La sensazione che ho, per sfruttare ancora una volta la brillante analogia della propria vita vista come un viaggio, è che mi sia stato dato il mio biglietto, ma io invece di salire sul treno, ho passato il mio tempo seduta alla bachina, chiacchierando con un mucchio di matti, di cui uno giurava persino di vedere Leonardo Da Vinci volare sulle nostre teste e di fare la doccia con Gesù, e intanto il tempo passava ed io non me ne sono accorta fino ad ora.
Tu dici che ce lo rimborsano il biglietto?
F.

domenica 18 maggio 2008

La cosa più difficile per noi

Mi sembra che la cosa più difficile, per noi, sia il non avere più certezze.
Avendo abbandonato la scuola e, con essa, almeno molti di noi, anche la fiducia nella quarta via, ci siamo lasciati dietro un castello immaginario di certezze e ci siamo andati ad incontrare la realtà nudi.
Nudi come siamo, a volte piangiamo, ma più spesso ridiamo. Non sappiamo più il perché di quello che succede (a parte la sfiga).
Non abbiamo una filosofia che spiega per filo e per segno tutto quello che facciamo e soprattutto quello che fanno gli altri.
Non c´interessa più il body-type, preferiamo vedere le persone per quello che sono e quello che fanno.
Invece di osservare le caratteristiche, osservo gli esseri umani in quanto tali, e penso, anch'io sono così, sarà perché ho il naso lungo?
Molti ex-studenti... sarebbe bello dire ex-rivoluzionari eh? Ex-studenti suona un po' come ex-carcerati, un po' di fallimento nella parola stessa ex.
Diciamo neo-normali, noi neo-normali (questo suona molto meglio, come i bambini 'speciali'), insomma noi poveracci, abbiamo problemi a adeguarci ad una vita normale(?).
La mancanza di una guida (cieca) di un qualsiasi tipo, crea scompensi per coloro abituati, non solo ad avere sempre qualcuno che gli dica come vivere ed essere presenti al loro pollice, ma anche a non vedere le debolezze scaturite dall'aver passato una ventina d'anni in una camera senza finestra e le pareti ammortizzate.
Insomma essendo abituati a non prenderci troppe responsabilità, ora averle tutte insieme crea qualche problema. Alcuni sembra cerchino altri maestri per riempire il vuoto. Altri si proclamano consci. Altri si barcamenano come possono, vivendo giorno per giorno e non cercando risposte.
La paura ci teneva nella scuola, la paura di affrontare la vita nei suoi termini, la paura di scoprire chi siamo veramente senza la maschera del ricordo di sé perennemente stampata sul volto, la paura di essere come tutti gli altri!
Che poi si sia sfigati, questa è un´altra storia. Certo dovevamo proprio incontrare questa di setta. Con un po´ di fortuna saremmo potuti andare in giro cantando vestiti di arancione. Invece abbiamo bevuto, elegantemente, litri e litri di pessimo vino bianco, abbiamo sorriso molto (finché non è diventata una manifestazione del maligno!), abbiamo comprato un sacco di cravatte (almeno io) di cui non sappiamo proprio cosa fare.
Ora scriviamo un po' dappertutto, sulla GF, sul blog inglese, su questo (almeno questo sembra una cosa intima), una banda di pazzi scatenati con una moltitudine di´opinioni diverse sul mondo, divinità varie, filosofie. Alcuni molto arrabbiati, altri felici.
L´unica cosa che riesco a fare, è cercare di mantenere l'equilibrio sulla corda tesa, senza sapere se ci sia una rete sotto. Nel caso di caduta, cercare di godermi il volo!
Non so bene cosa volevo dire, ma spero di averlo detto.
Un bacio a tutti.
A.

martedì 13 maggio 2008

La paura

[Mi ritorna in mente] che per uscire dalla Fellowship of Friends ho dovuto attraversare una profonda e articolata paura: la paura della morte spirituale.
Tale paura non esiste per caso nella FoF: essa viene promossa e foraggiata deliberatamente dal maestro, che afferma che se si lascia la scuola

  • si finisce in fondo alla fila per il risveglio
  • è la più grande tragedia che possa capitare a un essere umano
  • si diventa semplice cibo per la luna
e via dicendo. Queste minacce Robert non le fa con volto minaccioso: le fa con volto angelico, benevolo, emettendo luce idilliaca. Risulta credibile (ancora strano ma vero) a persone semplici e sincere - le nostre essenze che sono state ad ascoltarlo.
Quando si è dentro alla Fellowship of Friends, strano ma vero, non ci si rende conto pienamente di questa paura. Se ne può avere qualche sentore, e subito si pensa che non è la giusta terza forza per stare nella scuola. Poi si affronta il lungo e doloroso processo che infine ti vede fuori. E guardando indietro, puoi vedere quanta paura ci fosse e quanta paura c'è in chi è ancora dentro. La paura della morte spirituale è la vera terza forza che tiene insieme la Fellowship of Friends.

sabato 10 maggio 2008

Verso un mondo nuovo

da Lisa S.
Andrea:
"La cosa a me più utile nell'abbandonare tutto ciò in cui avevo creduto, è stato non tanto l'analizzare il passato come fucina di errori da non ripetere, ma analizzare, profondamente, il mio modo di pensare che mi aveva portato a certe scelte. Da questo può nascere un modo nuovo di essere e di vedere le cose."
Mi sento così in sintonia con questo! Ed è proprio per questo che preferisco la solitudine e la riflessione piuttosto che uno scambio innaturale e artificioso (anche tra ex-studenti) dove si tenta di ricostruire qualcosa che forse, non c'è mai stato ... Magari, perdendo l'occasione di analizzare insieme, sinceramente cosa ci è successo, non nei termini, come dice Andrea, di condannare o denigrarsi, ma nei termini di un'analisi onesta e profonda di cosa pensavamo, sentivamo e come siamo arrivati fino a lì. Sento che è importante non bandire la discussione, smettere di reprimere, se necessario fare anche una sorta di "terapia di gruppo"; insomma, usare questa esperienza. E penso anche che se volevamo trovare un modo per "spogliarci" di falso in noi, è certo che l'abbiamo trovato. Dev'essere un po' come quando uno esce di prigione: con un sacchetto di cose, un portone che si chiude, fuori, verso un mondo nuovo di cui forse gli sfugge la dimensione reale ... come catapultato in un luogo dove puoi fare finalmente quello che ti viene in mente, ma non ti viene in mente niente ... Paura.
Tanti sistemi - forse tutti i sistemi che presumono di portare all'illuminazione - parlano di raggiungere uno stato in cui la tua fisicità non ha più peso. Beh, un po' mi sento così e forse proprio perché - di nuovo come dice Andrea - "non abbiamo più nessuna immagine da difendere! Siamo ovviamente stupidi ma almeno non dobbiamo far finta di essere sempre presenti (nel caso questa fosse una preoccupazione), e possiamo affrontare la nuova realtà di chi siamo veramente, in modo semplice e sincero".
E' vero caro Amico, anch'io penso che possa capitare che, nel distruggere dentro di noi quel mondo immaginario che abbiamo creato, si aprano porte dietro le quali scorgere quello che abbiamo sempre cercato, fin dall'inizio.
Quando cercavo la "verità" forse ho sbagliato a pensare di doverla trovare in qualcosa che poteva essermi dato. Forse, la "verità" è sempre stata qui accosto. In quel mondo immaginario che abbiamo costruito, facevo finta di conoscerla. Ma non sapevo di far finta, credevo che fosse vero (scusate se sembra macchinoso, ma non so come altro dirlo). Il processo di liberazione/rivelazione di questo, anche se difficile, può forse portare dove ho sempre voluto andare: alla semplicità, all'armonia, all'accettazione di se stessi.

ad Anonimo (ultimo post):
Grazie davvero. Quando dici, "Le persone intorno a voi cercheranno di farvi sentire meglio, fingendo di aver capito tutto e che voi siete il solo/a a non aver capito niente "... Cosa più di questo potrebbe rivelare la vera intenzione di quel mondo immaginario? Nessuno capisce nulla, nessuno prova nulla di autenticamente suo, ma insieme si riesce a convincersi di provarlo (vi ricordate frasi del tipo - le ho dette anch'io - "c'era un'energia che sembrava che si alzasse la stanza?"). Questo è il meccanismo in base al quale vivono le sette. E quando uno non riesce più a gestire o a sopportare questa contraddizione (sto facendo finta?...) è arrivato il momento di andarsene e inizia la liberazione. Strano che si entri in una setta per liberarsi dalla vacuità del mondo e della vita e poi ci si impantani in meccanismi ben più acutamente castranti ! Far sentire colpevoli coloro che nutrono dei dubbi è il meccanismo che tiene in piedi religioni e sistemi rigidi.
Ma io - almeno qui voglio dirlo - vedo questo meccanismo in parte ancora presente in ex-studenti, compresa me. Paura di esprimersi, paura di riconoscere quello che veramente è stato, forse dettata da "dubbi" (incredibile, ma vero) che ancora ci sono e che è assolutamente umano che ci siano ancora. Lo credo bene, dopo 10, 20, 30 anni di imbesuimento collettivo ... Si ricadrebbe in un errore pretendendo che in un baleno si possa voltare pagina, dimenticare tutto e continuare bel bello come niente fosse stato. Per me non è così, ma sorpattutto così non ne nascerebbe nulla di nuovo.
Anch'io ho provato a "voltare pagina", ma poi mi sono accorta che era una pagina trasparente ...
Un bacio a tutti,
Lisa Simpson

Come capire se siete sulla via dell'Illuminazione

Come capire se siete sulla via dell´illuminazione o se invece, lentamente, ve lo stanno mettendo nel $#&%?
Ossia la via dell´Idiota.
Avete trovato il gruppo ed il maestro giusto? Il modo migliore per sapere se avete trovato il maestro giusto, è molto semplice. Se potete affermare di essere idioti come sembrate, non preoccupatevi tanto con la vostra scelta, sarà comunque quella sbagliata. Pur essendo il gruppo/maestro sbagliato, sarà perfetto per voi. Consolatevi con il fatto che qualsiasi tipo d'insegnamento vi capiterà, sarà quello che vi meritate.
Anni dopo, trovandovi in una stanza semibuia con la vostra guida spirituale, i vostri pantaloni magicamente arrotolati intorno alle caviglie, una voce ultraterrena vi chiede d´inchinarvi, pensate di star per ricevere una grande lezione spirituale?
Sì, siete nel posto giusto. Putacaso ci fosse veramente un'abbondanza di lezioni spirituali disponibili nell'universo, pensate veramente che una la darebbero a voi?
Ponetevi spesso questa domanda negli anni a venire, soprattutto quando i prezzi cominceranno a salire. Alle vostre domande, per quanto stupide (d'altra parte le avrete formulate voi...), non viene mai data una risposta diretta e/o comprensibile (magari questa è anche colpa vostra....vedete ho ancora dubbi, haaarg).
Intanto saranno sicuramente scaturite dalla vostra parte più infima (ma perché?). Le risposte non avranno niente a che vedere con quello che avete chiesto, e dopo avervi confusi, l'unica cosa certa sarà che avreste fatto meglio a non fare domande (si vede che è la falsa personalità che è curiosa). Vi sentirete più stupidi di quanto non siate già. Le persone intorno a voi cercheranno di farvi sentire meglio, fingendo di aver capito tutto e che voi siete il solo/a a non aver capito niente (questo me lo ha confessato un'amica e temo che si sia sentita spesso così, penso se lo meritasse però). Potrebbero comunicarvi, in privato, durante uno dei primi incontri, che potreste piacere al Divino/a. Non crediate sia per il vostro bel carattere. Sarete anche stupidi, ma siete carini! La vanità potrebbe farvi pensare che le vostre indubbie qualità spirituali stanno per essere riconosciute, era pure ora che qualcuno se ne accorgesse. Non volete essere considerati solo per le ciglia lunghe! Avete mai pensato che le persone nel gruppo sono quelle che nella vita normale avreste evitato come la peste (a parte poche eccezioni)? Se foste stati costretti a frequentarli, li avreste volentieri picchiati, questo prova che è il posto giusto per voi, sia per il lavoro sul vostro ego (giudizio e cose varie), sia per imparare a controllare le vostre tendenze violente (anche se prima non le avevate).
I soldi che avete generosamente donato, vengono usati per opere apparentemente assurde. D'altra parte come dice un caro ex-amico studente "I veri maestri sono misteriosi (si vede che quelli falsi invece sono semplici), non possiamo capirli (infatti io non li capisco)!!". Era serio! Del tipo Anfiteatro Greco nel mezzo delle colline californiane (senza avere i permessi richiesti se possibile, così è inutilizzabile). Altra opera misteriosa... Completi rosa per gli studenti più meritevoli (immaginate quelli che non lo sono). Veramente un mistero... Viaggi all´estero, in modo che il Divino/a possa scegliere nuove reclute. Meno misterioso degli altri, almeno questo lo capisco. Sono soldi spesi bene se considerate che probabilmente li avreste spesi in qualcosa d'altrettanto stupido, tipo droghe o appartamenti.
Filosofia
Essendo idioti non capite un granché di filosofia. Tuttavia avrete pur dovuto leggere qualcosa prima di aver fatto la vostra scelta (chiamiamola così). Probabilmente uno dei baci perugina che avete scartato (senza sapere cosa fosse), conteneva una frase ad effetto di Gurdjieff. Da lì a leggere la quarta via il passo è breve, e niente è più pericoloso per voi di una filosofia che prometta una via rapida all'illuminazione (la via lenta non fa per voi), specialmente quando i vostri vi trattano come foste ritardati, è ora di far vedere chi siete!
La quarta via utilizza le altre tre vie per un risultato accelerato. Se siete fortunati la vostra scuola le incorporerà nel suo sistema, e in un batter d'occhio (una ventina d'anni) sarete esattamente al punto di partenza.
Ma veniamo alla vostra Via, che le supera tutte senza capirne nessuna: la Via dell'idiota.
L'unica cosa che conta nella vostra vita è il ricordo di sé. Non avete soldi perché li avete dati al vostro maestro. Avete abbandonato la vostra famiglia (o loro hanno abbandonato voi..). In quanto parte del cerchio interno, siete iniziati privatamente dalla Divina/o una volta a settimana. Se qualcuno ancora vi aspetta casa, lo picchiate (non scherzo) per la frustrazione di essere un'idiota (ad agosto volano un sacco di sganassoni!). Tutto questo non significa nulla! Vi ricordate di voi stessi! Magari solo per pochi secondi, ma è sufficiente a riscattare la vostra patetica vita. Siete gli unici al mondo (non so come fate a saperlo, ma ne siete così convinti!). Siete tagliati fuori dal resto del mondo e ne siete contenti. Siete costretti a guardare, inebriati, interminabili balletti russi, sul palco che è costato miliardi, voi vivete di nulla e ricordo di sé. Cosa vi consola? Un pensiero: "Loro saranno anche ballerini di fama mondiale... ma come sono addormentati!". E' la scuola perfetta per voi, e voi siete perfetti per questa scuola....Sì siete perfetti! Dei perfetti idioti!

P.S. A tutti i miei amici curiosi: anche Martha R. è stata abbandonata dall'Inluenza C e sembra abbia completamente perso il lavoro! C.V.S.(scusate l´abbreviazione ma non ho chiesto il permesso di usare il nome) anche sembra sia perduta, ha avuto un pensiero negativo nei confronti del lavoro e sta per perdere le speranze di poter accedere al paradiso. Ha lasciato oggi, o domani. Insomma presto. Notizia ancora più sconvolgente: T. è tornata all'ovile!! Rientra nella scuola dopo un anno di assenza?!? Come dire fuggo -dalla -prigione- e -no stavo -meglio- dentro. Che razza di vita deve aver avuto al di fuori per voler rientrare! Uniamoci in preghiera (o quello che vi pare) per la sua anima in pericolo. D'altra parte sta con H., studente modello... tanto vale stare nella scuola...
Non mi ricordo più chi sono, abbiate pietà.

venerdì 9 maggio 2008

Almeno non dobbiamo far finta

da Andrea
Continuando il ragionamento cominciato da Lisa in "Ci siamo stati...".
Non credo ci sia niente di cui sentirsi colpevoli o stupidi per essere stati nella Fof o in qualsiasi altra setta o culto. E' stato quello che è stato, ed il fatto di essere stati stupidi nel passato, non vuol dire che lo si sarà sempre! Anche il dolore ad un certo punto deve lasciare spazio a qualcosa di nuovo; quello che si è diventati durante il processo del distacco. Se riusciremo ad essere (brutalmente) onesti con noi stessi tutta l'esperienza potrà, addirittura, essere positiva!
La cosa a me più utile nell'abbandonare tutto ciò in cui avevo creduto, è stato non tanto l'analizzare il passato come fucina di errori da non ripetere, ma analizzare, profondamente, il mio modo di pensare che mi aveva portato a certe scelte. Da questo può nascere un modo nuovo di essere e di vedere le cose. Certo dobbiamo prima attraversare tutte le fasi del dolore-rabbia-negazione-accettazione prima di poter investigare onestamente chi siamo. Ma il bello è proprio questo. Avendo fatto tutte le stupidaggini possibili, non abbiamo più nessuna immagine da difendere! Siamo ovviamente stupidi ma almeno non dobbiamo far finta di essere sempre presenti (nel caso questa fosse una preoccupazione), e possiamo affrontare la nuova realtà di chi siamo veramente, in modo semplice e sincero.
Negare il passato non aiuta, nè preoccuparsene troppo. Era un mondo immaginario che abbiamo creato insieme; così come lo abbiamo creato lo possiamo distruggere, nel processo può anche capitare d'imparare quello che veramente volevamo sin dall'inizio.
Questa è solo la mia interpretazione al momento, e, avendo un passato di stupidita' professionale, sarebbe presuntoso pensare ora di poter dar consigli a nessuno....
Baci a tutti, Andrea

Eccone un altro!

da Lisa S.
Mi sono presa il tempo di guardare questo documentario che è stato realizzato dal National Geographic e che parla di una setta ... Mi ha veramente impressionato la similitudine con Robert e la FoF. È un po' lungo, ma si può anche guardare a pezzi, volendo, e assicuro che vale la pena. Credo che possa essere impressionante e rivelatore per un attuale membro della FoF vedere questo video, ancor più che sentire (e automaticamente respingere) le verità che sappiamo di Robert. Ma non vi sembrano tutte uguali le sette?

Perciò, ecco il link:
http://www.travesser.info/site/info/doc/doc.php

P.S. Il sedicente Dio è stato arrestato qualche giorno fa.

mercoledì 7 maggio 2008

Ma che bell'insegnamento!

Ecco una storia cui non è stata fatta molta attenzione e che mi è stata raccontata l'anno scorso da un medico professionista. Uno studente della Fellowship andò da un altro studente che esercita la professione medica e gli descrisse il suo problema. Gli disse di essere un pedofilo e di essere attratto dalle bambine (non ho idea fino a che punto ciò venisse messo in pratica, ma insomma era un suo problema).
A un certo punto era andato da Robert, gli aveva detto tutto e gli aveva chiesto consiglio. Il solo consiglio di Robert era di aspettare fino al 2006 (quando sarebbe dovuto avvenire l'Armageddon) e dopo non ci sarebbero più state restrizioni riguardo ai comportamenti sessuali...

Ma che bell'insegnamento da parte di Robert!
(estratto dal post 261 di Draco del 29 aprile 2008)

domenica 4 maggio 2008

da Edson

Grazie Lisa ....

Voi e io ci siamo stati

da Lisa S.
I seguenti sono estratti da post di Rear View Mirror sul blog inglese apparsi negli ultimi giorni

Mi stupisce che siano ancora in molti a sentire la necessità di difendere il loro passato nella FOF, o il loro passato di studente delle idee della Quarta Via. Questo è tipico degli ex-membri di una setta (compreso me stesso) che non vogliono affrontare il dolore di aver fatto uno sbaglio. Ciò indica che siamo ancora imbrigliati negli stessi schemi di pensiero che abbiamo imparato nella Fof e che non ne siamo ancora guariti. Abbiamo fatto uno sbaglio a entrare in quella setta, così come a rimanerci; rendersene conto richiede del tempo.
A proposito: è una setta, è una setta, è una setta. Il fatto che si metta in discussione questo dimostra che non ci siamo liberati dal "pensiero settario". Non è un gruppo. Non è un'organizzazione. È una setta. E voi e io ci siamo stati.


Comunque, voglio dire che sto gradualmente realizzando che il più serio errore della mia vita è stato 1) entrare nella setta, 2) rimanerci così a lungo, ma che 3) il passo più importante e positivo della mia vità è stato lasciarla.
Penso cha sia giusto non guardare a nulla nelle nostre vite come a uno “spreco”, ma penso che sia interessante il fatto che la maggior parte di noi che siamo stati nella FoF – così come coloro che sono entrati in altre sette – trovano estremamente difficile usare parole come SPRECO o ERRORE, così come molte, molte altre parole. La parola SETTA, per esempio, rientra in questa casistica. Nessuna parola meglio di questa può descrivere la natura della FOF. Semplicemente, è troppo doloroso per noi ammetterlo – o meglio, a volte lo è.
Per lo più, ci rendiamo conto, ma non vogliamo ammetterlo né a noi stessi, né agli altri, di essere entrati in una setta. E sapete una cosa? – questa è una profonda, profonda ragione per la quale è stato così difficile lasciare, e una profonda ragione per la quale è difficile per i nostri amici lasciare.
Ci sono parole che sono potenti. L’omissione di certe parole può essere ancora più
potente.
Dallo spreco, e dal grande errore che abbiamo tutti fatto nel seguire quella persona, può forse sorgere qualcosa. (E probabilmente, dovrei aggiungere un grosso punto di domanda a questa affermazione). Credo nella trasformazione – ed ho imparato per lo più su di essa qui fuori, nel mondo reale, non nella Fof.


In totale accordo, voglio solo aggiungere una mia opinione: credo che il fatto di riconoscere di essere stata in una setta, non mi riduca, non mi privi di un’esperienza, non mi faccia male. Non voglio avere così paura di sperimentare quello che abbiamo imparato a bollare come “negatività”, al punto tale da reprimere ogni pensiero “divergente” in noi. Voglio considerare questi sentimenti piuttosto come un’ape, o un insetto che ha la sua funzione nell’universo. Voglio provare a vivere questo intimo dolore senza respingerlo, siamo forti abbastanza. Preferisco sentirmi triste, o negativa, piuttosto che spegnere ogni fuoco dentro di me. E piuttosto che forzarmi ancora a pensare che la FoF è stata una “bellissima esperienza”. E chi se ne frega del resto.
Ammettere di essere stati in una setta, può liberarci davvero (oltre che aiutare altri a farlo) e, per parafrasare la conoscenza della Quarta Via, ci permette di chiudere qualcosa per poter passare a qualcosa d’altro, per lo meno dentro di noi. Ma sul serio, non per finta.
Aver ancora paura dimostra che non siamo ancora liberi.
Baci da Lisa Simpson

sabato 3 maggio 2008

E adesso cosa stiamo facendo

da Edson
Ciao Andrea,
forse "non mi sono capito" e data la scarsa collaborazione della mia connessione e la mancanza di tempo ho voluto condensare troppo il mio intervento e ne è uscito un discreto malinteso..
mi associavo non alla forma e tantomeno alla tirata di orecchi.. (sono tendenzialmente paterno et dominant ma non arrivo a tanto..)
Mi associavo alla parte in cui si richiedeva che fine avesse fatto il lato "e adesso cosa stiamo facendo" dato che sembrava passato molto in secondo piano o quasi sepolto sotto tutta la serie di commenti sul lato oscuro (nonostante ora sia molto illuminato) della FOF.
Non chiedo scusa per non aver commesso il fatto ma porgo le mie scuse straordinarie per essere stato poco chiaro nel mio commento ed avere lasciato spazio a fuorvianti interpretazioni.
Un abbraccio a tutti..
Edson

P.S. Andrea a proposito quoque tu? in che senso?
(sto facendo la faccia indignata ) ha ha ha..
Riabbraccio tutti.

venerdì 2 maggio 2008

Finalmente!

da Pensate un attimo
Cari Lisa Simpson e Perplesso II la vendetta (Andrea).
Finalmente! vi ringrazio per quello che avete scritto....e basta con quello che si deve fare o è meglio fare....
ma davvero Perplesso, le orecchie tirale 'a tu sorella'!!!
il vostro amico
Pensate un attimo.....

Viva la libertà

da Lisa S.
Mi ritorni in mente: sono d'accordo su tutti i fronti. Sono anche convinta che ci sia un sacco di gente bella in giro .... Per fortuna.

"Mi piace più quello che non dici che quello che dici! Perché non cominci tu a scrivere qualcosa di diverso invece di dire agli altri cosa fare?"
Grande Andrea, grazie. Di tutto quello che dici.

A Perplesso:
Che noia la gente che viene a dirci cosa dobbiamo fare e ancora frasi fatte non verificate. Che noia.
Ma possibile che ancora si aggirino per questi luoghi persone che hanno il solo scopo di spegnere ogni pensiero critico, soprattutto il proprio? Cosa vorresti, che ci sciogliessimo in smancerie riguardanti la quarta via o quanto è stata utile l'esperienza della FoF? Ci si dovrebbe sentire appagati, più furbi, più intelligenti, così facendo?
Se c'è una cosa che sento di aver imparato dalla mia esperienza di vita (compresa la FoF, ovviamente, ma compreso anche tanto altro) è che non voglio più mentire sull'argomento, almeno con me stessa, e ammettere chiaramente, senza paura, di essere stata in una SETTA - sìssignore - una SETTA. Nient'altro.
Che poi io possa aver guadagnato da quei 20 anni, questa è un'altra storia. Fa bene, è salutare parlare liberamente tra noi di quello che abbiamo vissuto e se a te non interessa, fai qualcosa d'altro.
E a proposito di quarta via, e di Gurdjieff, per quanto mi riguarda è un'esperienza chiusa. E si potrebbe finire di dare per scontato che sia l'unica via possibile. Credo anzi che abbia in sè cose assai discutibili. Spezziamo i TABU', per favore e viva la libertà.

Dimenticavo ... Le orecchie tirale a "tu' sorella"...!
Baci, Lisa Simpson

Perplesso II : La rivincita

Sorvoliamo sul paternalistico "Ragazzi", ma le orecchie è meglio che le lasci stare, ce le hanno tirate per anni e ce le siamo anche tirate a vicenda da bravi idioti. Ora è meglio lasciarle stare almeno per qualche decennio, poi se ne riparla....
Si potrebbe dire: "E a te che te ne frega di quello che Ratzinger o chi altri vuole sapere?"
Anche a me era sembrata una domanda curiosa, ma non per questo ho pensato che fosse sbagliata, è solo che non ho quel tipo di curiosità. Se devi essere perplesso, allora dovresti esserlo riguardo a molte altre cose.
Parli come se conoscessi veramente Gurdjieff, e non come qualcuno che, come tutti, ne ha solo una conoscenza di terza o quarta mano...
Non sappiamo veramente nulla di lui o di quello che veramente insegnasse. I suoi allievi si contraddicono e nessuno ne ha la stessa opinione. Ho letto quasi tutti i libri scritti da lui e su di lui (anche tre volte le storielle di Belzebù, come lui consiglia!). Ho anche 'lavorato' con queste idee per vari anni. Purtroppo ad essere onesto non ho la più pallida idea di cosa veramente facesse o di chi fosse.
Belle idee certo.
Ma sono anche la causa della dabbenaggine degli studenti della Fof. Se non si pensasse che tutti sono addormentati e che solo gli studenti della quarta via si risvegliano (attraverso terribili esercizi e sofferenze), non si cadrebbe facilmente vittima di scuole che promettono di insegnarti il risveglio con i trucchi segreti di G.
Senza parlare della segretezza e della separazione dalle famiglie.
Ovviamente di gruppi e scuole di questo tipo ce ne sono molte. Vogliamo essere speciali, i soli risvegliati. Tutto grazie al nostro grande amico G. (almeno nella quarta via), che tu veneri, senza neanche averlo mai visto! Come quelli che girano per strada con il cartello "Gesu´ vi ama" a San Francisco, ma che vuol dire? Cosa ne sanno?
Con la tipica arroganza dello studente della quarta via (o anche peggio della Fof) tu sai quale sia la strada migliore da seguire...
Abbiamo passato anni sapendo con certezza quale fosse la strada migliore da seguire e quali fossero le cose giuste da dire.
Ne abbiamo (o meglio ne ho) abbastanza.
E´ il momento di godersi la nostra beata e (verificata) ignoranza. Non sappiamo proprio niente! Non possiamo dare consigli perché non ne abbiamo. (E se ne avessimo sarebbero sbagliati, come dice Guru Guzzanti)
Ora ci dici quanto è vasto il mondo perché da soli non ce ne potevamo accorgere, anche qui mi ricordi il caro Bombolo Burton che ci ricordava di essere presenti a quello che ci stava di fronte....
Abbiamo ascoltato stupidaggini simili per anni. Se proprio siamo esperti in qualcosa, è proprio questo, riconosciamo le fesserie quando le sentiamo.
Che tu veda questo mondo vasto e meraviglioso è molto bello, per te. E se noi volessimo invece volerlo vedere come ci pare a noi? Che ne pensi? Ti sembra una bella idea?
Magari potremmo anche riuscire a farcela da soli. Senza un gran maestro come G. o Nisargadatta o Adyashanti, magari le nostre piccole testoline 'addormentate' possono, da sole, farcela ad apprezzare il mondo senza che qualcuno ce lo interpreti!

"Se solo sapeste quanto farebbe bene a tutti, anche a lui, voltare pagina e riprendere lo studio probabilmente smettereste di firmarvi Ratzinger (come quello che imbocca la luna con un cucchiaio d'oro) e chiedere 'avete notizie', come se questa pagina fosse novella2000.blogspot.com."

Ancora generosi consigli. Come fai a sapere cosa farebbe bene a tutti, lui incluso? Sei forse la diciassettesima reincarnazione di Robert Tombolino (dice di essere stato qua sedici volte...)?

"Non vi sto dicendo "ringraziate e fate tesoro della vostra esperienza" (anche se potrebbe essere una buona idea, forse...), non vi sto nemmeno dicendo di tornare a studiare per poter cambiare il ieri (...c'era una volta un piano infallibile che fece un gran bel botto...) vi sto solo chiedendo di voltare pagina, tutto qui. Continuo a leggere questo blog perchè siete uno dei pochi gruppi di persone che conosce Gurdjieff ma che non posta sempre il solito riassunto di terza mano trito e ritrito della legge dell'ottava e degli idrogeni, solo che, oramai, si può tracciare la legge dell'ottava sull'argomento trattato da questo blog."

Qui faccio fatica a darti torto (purtroppo). Mi piace più quello che non dici che quello che dici!Perché non cominci tu a scrivere qualcosa di diverso invece di dire agli altri cosa fare?
Non sarebbe un buon modo di mostrare come si possa fare con questo blog, invece di dire agli altri cosa fare (da vero studente Fof)?
Un abbraccio a tutti, buoni o cattivi....
E tu come ti chiami?
p.s. Edson cosa combini? Tiri le orecchie quoque tu?
Ciao Andrea

Colpire ed essere colpiti

da Mi ritorni in Mente
In un famoso esperimento si è testata l'attitudine degli esseri umani a infliggere sofferenza agli altri sotto la spinta di ordini dell'autorità. Le persone che partecipavano a questo test dovevano porre una serie di domande a una persona e quando questa sbagliava le risposte, punirla con scosse elettriche di sempre maggiore intensità. La scossa elettrica veniva inflitta con la semplice pressione di un pulsante. La vittima era in realtà un attore, ma la scena era veramente realistica e si arrivava a grida e convincenti manifestazioni di dolore man mano che le "scosse elettriche" (in realtà finte) salivano di intensità.
Quasi tutte le persone sottoposte a questo test accettavano di infliggere le dolorose punizioni. Pochissimi si sono rifiutati, forse nessuno. Un certo numero tuttavia, quando vedeva le reazioni di dolore della vittima, cominciava a manifestare dissenso e poi chiedeva di abbandonare l'esperimento. C'erano però persone che "andavano fino in fondo", come se fosse normale (erano quelli gli ordini), e con grande tranquillità infliggevano scosse elettriche dolorosissime.
Una riflessione che scaturisce da questo esperimento è che tra di noi si aggirano dei potenziali aguzzini. Persone disposte a torturare e uccidere, e a farlo anche volentieri, se vengono messe dalle circostanze in condizione di soddisfare questo loro desiderio nascosto.
Un'altra riflessione è che ci deve essere qualcosa negli esseri umani, qualcosa di molto radicato nel centro istintivo, per cui c'è un certo piacere nel punire, censurare, colpire gli altri. Ieri al supermercato il commesso mi ha intimato di usare i guanti di plastica per prendere su la frutta. Mi è sembrato che non gli dispiacesse avere quella occasione dal regolamento per poter censurare il comportamento di un'altra persona. La vita nella società offre moltissime occasioni di colpire e ovviamente espone all'essere colpiti. per noi tutti, è normale. Per una comunità, è necessario. Nelle dittature e nelle situazioni di conflitto violento tuttavia si va oltre il livello del necessario.
Come si manifesta nell'ambito della Fellowship of Friends questo "colpire ed essere colpiti"?. La ghiotta occasione per colpire, reprimere, censurare viene data dalle regole e dagli esercizi, nonchè dai dogmi del gruppo - la linea ufficiale, il sistema, "Robert ci ha chiesto di...". Pensate a come vengono represse le letture non in linea (influenza b!). Le cosiddette "fotografie", guardate da questo punto di vista, sono il rapporto tra una persona che colpisce e una che è colpita. La posizione di potere nella gerarchia ti da occasione di colpire meglio e su più vasta scala, e ti mette in una certa misura al riparo dai colpi di chi è gerarchicamente inferiore (puoi infatti "non accettare fotografie dai giovani studenti"). I pagamenti sono un'altra occasione per colpire: c'è ogni tanto l'occasione di mandare via qualcuno perchè ha oltrepassato le sei settimane. In certi casi si possono far mandar via dalla scuola delle persone o infliggergli multe, se infrangono esercizi. Altri colpi possono essere inferti approfittando degli esercizi sul vestire, sul sesso, sul mangiare, sul bere, sull'ascolto di musica. La conversazione a tavola verrà interrotta da uno studente che ricorderà "abbiamo uun esercizio di....". Non c'è da stupirsi se come conseguenza si cominciano a dire solo frasi fatte e si perde la spontaneità.
Forse è giusto e forse no. Forse è utile, forse no. Ma, comunque, quella che viene colpita è la libera espressione dell'individuo. Alcune persone, in questa situazione di forte limitazione della loro libera espressione, possono ritrovarsi a essere infelici senza sapere il perchè, o a scivolare verso uno stato di depressione. A quel punto gli verrà detto di non credere agli io. Mica male come non soluzione.

Un po' di sano gossip

da Pensate un attimo
ok ok ok, a me un po' di sano 'gossip' è sempre piaciuto.... ecco alcuni nomi di persone che hanno appena lasciato l'organizzazione: Helen Z..e, Tina Bu...n. Julien H..t ed Emilio R..z.
Sicuramente ce ne saranno anche altri. Penso sia giusto sapere queste cose, del resto ci conosciamo tutti da tanto tempo..... un bell'abbraccio a tutti.

Il lato oscuro di Gurdjieff

da Ratzinger
Suvvia ragazzi, non prendiamoci troppo sul serio e non siamo bacchettoni!
E poi anche Gurdjieff nonostante se ne sia fatto un mito aveva il suo lato oscuro...
Buon divertimento, ovunque voi siate!

Mi associo

da Edson
In un certo modo mi associo al commento di Perplesso...

mercoledì 30 aprile 2008

Una tirata d'orecchie

da Perplesso
Ragazzi, permettetemi di farvi una tirata d'orecchie... ma che cosa ve ne frega? Di rodervi ancora su chi stoicamente rimane, chi ha lasciato... Cio' che mi rende... perplesso... è che avete avuto la fortuna di conoscere gli insegnamenti di Georges Ivanovich Gurdjieff, una persona che è riuscita a trascinare un gruppo di profughi per tutta l'Europa, e quindi a sfuggire alla persecuzione ed alla distruzione dell'insegnamento, ha lasciato quindi in vita la fiamma di una conoscenza che si sarebbe potuta perdere, lasciando via completamente libera alla luna e chi la mette all'ingrasso.
Se solo sapeste quanto molto più vasto sia il mondo di quanto immaginiate di vederlo, potreste arrivare a comprendere la realtà: siamo tutti prigionieri, ed il vostro ex maestro è il più prigioniero di tutti, di se stesso, del suo passato... è schiavo perchè ha voluto diventare uno dei secondini, in cambio di ricchezze e potere. Probabilmente non potete nemmeno immaginare quale sia l'orrore in cui vive la parte più nascosta della sua anima, quella che sa che dovrà pagare, perchè si ricorda che così è già avvenuto (ma chi ha detto che debba avvenire di nuovo?).
Se solo sapeste quanto farebbe bene a tutti, anche a lui, voltare pagina e riprendere lo studio probabilmente smettereste di firmarvi Ratzinger (come quello che imbocca la luna con un cucchiaio d'oro) e chiedere "avete notizie", come se questa pagina fosse novella2000.blogspot.com.
Non vi sto dicendo "ringraziate e fate tesoro della vostra esperienza" (anche se potrebbe essere una buona idea, forse...), non vi sto nemmeno dicendo di tornare a studiare per poter cambiare il ieri (...c'era una volta un piano infallibile che fece un gran bel botto...) vi sto solo chiedendo di voltare pagina, tutto qui. Continuo a leggere questo blog perchè siete uno dei pochi gruppi di persone che conosce Gurdjieff ma che non posta sempre il solito riassunto di terza mano trito e ritrito della legge dell'ottava e degli idrogeni, solo che, oramai, si può tracciare la legge dell'ottava sull'argomento trattato da questo blog. Non era nato come passo successivo ad un blog che parlava sempre della FoF? Toh, guarda, è tornato al punto di partenza! Ed il moderatore perchè non gli da' invece un altro bello shock?
Perdonate le facezie, ed in bocca al maestro by... perplesso!

sabato 26 aprile 2008

I nomi!

da Ratzinger
Qualche notizia in più, quanti e quali studenti hanno lasciato ?

Deliri dal "maestro"

da Pensate un attimo

Trascendere le Parole nella Presenza
Apollo, 13 Aprile 2008

Buonasera, miei tesori nascosti.

"Desidero abbandonare tutto ciò che posso pensare e scegliere come mio amore l'unica cosa che non può essere pensata, perché Dio può essere ben amato, ma non può essere pensato". [Monaco Anonimo Inglese]
"Desidero abbandonare tutto ciò che posso pensare" -desidero lasciare la mia sequenza interamente- "e scegliere come mio amore l´unica cosa che non può essere pensata" -scegliete l'amato, la divina presenza, l'unica cosa che non può essere pensata- " perché Dio può essere ben amato" -il lungo BE. Difatti, Dio è amore. "Ma non può essere pensato". Sofocle ha detto: "La vita più felice è quella senza pensieri" - senza la sequenza. * Un dipinto di Leonardo da Vinci, al museo del Louvre di Parigi, ritrae Giovanni Battista (1513). È una figura androgina, simbolo al tempo stesso del maggiordomo e del nove di cuori, con i capelli rossi che rappresentano la combustione, portati divisi segno del controllo delle passioni. Sta sorridendo, così come la Monnalisa, sostenendo i quattro respiri senza parole. Leonardo ha dipinto l'autoritratto del suo maggiordomo e del suo nove di cuori che "stanno vincendo". Originariamente, l'aveva dipinto senza raffigurare la croce, che è stata aggiunta più tardi, confondendo il messaggio. Sembra che il Battista mostri cinque dita nella mano che tiene sollevata, ma in realtà ne sta mostrando solo quattro - tre nocche e un quarto dito piegato, così che sembrano cinque. Leonardo è stato uno degli artisti più discreti in possesso delle chiavi.

"Quando la mente è silenziosa può entrare in un mondo che è al di là della mente stessa". [Upanishad]
Quando la mente è silenziosa il maggiordomo completa la sequenza - BE - ed entra in un mondo al di là di sé stesso. Maometto ha detto: "Sono solo un servo di Allah". * Una maschera persiana proveniente da una collezione privata, a Londra, ritrae un maggiordomo con occhi esagonali che richiamano l´Amduat (XVI secolo) e rappresentano l´inalazione e l´esalazione della preziosa sequenza. La sua bocca è coperta così che nessuna parola inutile ne può uscire. Nel King Lear, Shakespeare ha detto: "Di che cosa parla Cordelia? Ama e sta in silenzio". Che cosa dice il nove di cuori? BE e poi sta in silenzio.

"La deificazione attraverso l'assunzione nel divino è prodotta da un amore perfetto e da un intelletto volontariamente cieco alle cose create, in virtù del suo stato trascendente". [La Filocalia, Massimo il Confessore]
"La deificazione attraverso l'assunzione nel divino" -be- "è prodotta da un amore perfetto" -il lungo BE- "e da un intelletto volontariamente cieco" -un intelletto che è quieto e non vuole guardare ai quattro respiri silenziosi, così come per noi non è possibile guardare direttamente il sole- "in virtù del suo stato trascendente" -i quattro respiri senza parole- "alle cose create". * Un'incisione al Teylers Museum, ad Haarlem, in Olanda, ritrae un Vecchio (1639 circa), che rappresenta l' "io" di lavoro numero sei che sta meravigliosamente raggiungendo i quattro respiri silenziosi. Egli ha quattro dita in vista, simbolo del maggiordomo che sta partecipando ai quattro respiri. Tuttavia egli non può guardarli direttamente, perché la presenza senza parole è un´esperienza troppo incredibile per il maggiordomo.

"Riposare nella quiete è una grande fortuna. Se non riposiamo là, significa che stiamo ancora correndo senza meta, anche se siamo tranquillamente seduti". [Chuang-Tzu]"
Riposare nella quiete è una grande fortuna" -il lungo BE. "Se non riposiamo là, significa che stiamo ancora correndo senza meta, anche se siamo tranquillamente seduti". Se non riposiamo sostenendo i quattro respiri senza parole, allora corriamo in immaginazione. * Una statua d'oro che ritrae una figura seduta, proveniente dalla Colombia, raffigura il maggiordomo con le braccia unite per formare un quadrato, simbolo dei quattro respiri silenziosi. Egli sta riposando in una "grande fortuna". * Un'altra statua d'oro, della stessa foggia, mostra il maggiordomo le cui mani unite questa volta ricordano un cerchio, simbolo del be breve e del BE lungo. * Una statua africana risalente al diciannovesimo secolo, esposta al Metropolitan Museum di New York, rappresenta il maggiordomo accovacciato che sta formando un quadrato con i suoi arti. È un'immagine unica.

"Metti da parte il batacchio che hai usato per bussare alla porta, lo strumento provvisorio che ti ha condotto fin lì, e non ci sarà assolutamente nulla ad occupare i tuoi sentimenti". [Maestro Zen, Yuanuw]
"Metti da parte il batacchio che hai usato per bussare alla porta" -alla porta del Paradiso, il lungo BE- "lo strumento provvisorio" -la sequenza- " che ti ha condotto fin lì, e non ci sarà assolutamente nulla ad occupare i tuoi sentimenti" -il nove di cuori completamente dedicato al terzo occhio. * Una statua mesoamericana raffigura un uomo con la figura di una donna nel petto. Questa meravigliosa opera ci mostra che il maggiordomo non è che una maschera, mentre la vera forza è il nove di cuori nel suo plesso solare. In modo simile, una delle illustrazioni originali di Alice nel Paese delle Meraviglie raffigura un albero con una porta. Rappresenta l'Albero della Vita, con la porta stretta come nove di cuori. È assolutamente unico.

"Il silenzio dell´essere interiore, il segreto, è l´abbandono di ogni occupazione riguardante il passato e il futuro". [Al-Farisi]
L'abbandono del passato significa stare con la propria sequenza e l'abbandono del futuro significa non pensare alla prossima sequenza mentre stanno avendo luogo i quattro respiri senza parole. * Un disegno a pastello di Edgar Degas alla Kunsthalle di Amburgo raffigura La Ballerina (1891). In modo meraviglioso, vediamo per la prima volta Degas con le chiavi. La donna con i capelli rossi in combustione e le mani alzate rappresenta il nove di cuori. Quando Mosè alzò le sue mani gli Israeliti -la sequenza- prevalsero. Sta oltrepassando il tempo. Dietro di lei si trova l'Isola di Mezzo, segno che è passata attraverso l' "io" di lavoro numero quattro. In primo piano troviamo due violoncelli, ciascuno con quattro perni e una voluta, che rappresentano le inalazioni e le esalazioni dei quattro respiri senza parole. Non è un caso. * Un altro pastello di Edgar Degas al Museo di Arte della Scuola di Design di Rhode Island, a Providence, (1885) raffigura Sei amici a Dieppe. Le sei figure rappresentano la sequenza. Cominciando dall'alto, l'uomo più indietro è be, quello a destra è hold, l'uomo piccolo che guarda fuori è il tema, mentre quello in piedi sulla sinistra con quattro dita sul suo cappello rappresenta un back molto deciso, in combustione. Il quinto è il tema, mentre l'uomo anziano davanti, che assomiglia a Bernard Berenson, lo studioso d'arte, è il lungo BE. Inizia con un uomo giovane e finisce con un uomo anziano. Degas amava il balletto più di ogni altro pittore.

ECCO CIO' CHE SI LEGGONO I MEMBRI DELLA FOF AGLI 'INCONTRI'. MA NON È MEGLIO ANDARE ALLA MESSA? I SERMONI SONO DI QUALITA' SUPERIORE, L'ATMOSFERA E' DECISAMENTE PIU' SPIRITUALE E POI....COSTA MENO!
SEMBRA PROPRIO CHE BISOGNA ESSERE DISPERATI PER STARSI A BERE TUTTE QUESTE ASSURDITA'...
PIU' CHE TRASCENEDERE LE PAROLE NELLA PRESENZA...SI TRASCENDONO NEL SONNO...VI IMMAGINATE DOPO UN'ORA DI QUESTA ROBA IN CHE CONDIZIONI VERSANO I POVERINI!!!
UN VERO PORTENTOSO SONNIFERO, FUNZIONA MEGLIO....PROVATELO!!!

La voce (stridula) di Oregon house

L'ennesimo gruppo di studenti ha lasciato la casa madre.
Il lavaggio del cervello si è rivelato non completo. I soggetti sembrano un po' malandati (tra l'ubriaco e il disorientato), almeno ad una prima analisi, ma godono di buona salute.
Con pochi anni di terapia e profonda de-programmazione, torneranno ad essere ottimi cittadini produttivi (o non), come prima.
Lo so che non vuol dire assolutamente nulla, ma d'altra parte anche io sono uscito da lì. Potete constatare dalle mie parole che i risultati della terapia non hanno ancora avuto effetto. Almeno sono produttivo come prima (ossia per niente...).
Tornando ai nostri amici "liberati", cosa li aspetta? Secondo le statistiche forniteci da fonti veramente poco credibili, le possibilità sono le seguenti:
a) Illuminazione improvvisa. Felicità tremenda e contagiosa, forte comunione con il resto del mondo, capacità di divertirsi di nuovo con semplicità, sguardo leggermente folle, alternanza di pianto e riso senza apparente motivo. Un gruppo che si diverte.
b) Ancora sforzi sovrumani (o subumani). Il maestro era la sola cosa sbagliata. La quarta via in fondo è una strada provata e verificata (da chi?). Bisogna solo trovare qualcuno che veramente conosca il sistema e sia pronto ad infliggerlo ad un gruppo di persone sufficientemente ingenue e volenterose. Per fortuna queste sono qualità di cui abbondiamo in Oregon House. Un gruppo di solito molto serio e vagamente depresso. Non si diverte per niente. Con la quarta via non si scherza.
c) Altri maestri e sistemi spirituali. Yogi, gurus, babas di vario tipo, induisti, buddisti, tantrici, zen. Ce n'è per tutti i gusti. Uno dei grandi vantaggi dell'aver lavorato a lungo con Bombolo (chiamato in questo modo dagli amici che non ha) si trova nel fatto che qualunque altro maestro o guru sembra un genio. Qui non ci si può sbagliare, sono tutti meglio di quello che abbiamo avuto. Nel peggiore dei casi potrebbe essere uguale (ossia un maniaco sessuale con il riporto che adora lo shopping). Certo si rischia di passare il resto della nostra vita cantando inni sacri con collane di fiori al collo. Comunque meglio di quello che abbiamo fatto qui.
d) Non seguire più nessuno, cercare d'essere se stessi con tranquillità. Non preoccuparsi più se si è svegli o meno. Lasciar perdere il sé inferiore e anche quello superiore. Amare le persone che ci pare e lasciare in pace le altre. Qui il divertirsi dipende dagli individui. E´ importante perdonarsi il tempo passato ad arrangiare i fiori per gli eventi.

Un abbraccio a tutti, dentro e fuori, con o senza camicia di forza.
(equal opportunity hug...)

sabato 19 aprile 2008

Momenti di straordinaria futilità?

Memorie inutili:
Avrei dovuto avere dei dubbi sul presunto livello d'essere di R., quando mi fece provare il suo giubbino dorato.
Ero appena arrivato a Renaissance ed evidentemente l'Essere Superiore aveva deciso che avevamo un corpo simile (dio me ne scampi).
Dopo una serie spaventosa di giacche orripilanti (tipo Liberace), riuscii a scappare con un solo capo non troppo imbarazzante. (Che immediatamente regalai ad un altro schiavo...volevo dire studente).
Altro grave errore. Se sua Immensità vi fa un regalo è bene conservarlo, perché dovrete renderne conto, è come firmare un contratto.
(Se vi trovate seduti ad una reception in un completo rosa, non dite che non vi avevo avvertito ..lo so, lo so gli Dei ci chiedono questo ed altro...)

La strada numero 1 sulla costa californiana, strada normalmente considerata bellissima. Duetto pagato dai cari schiavi.
Tipo con sguardo mistico guida, giovanotto con sguardo ebete al fianco, si chiede cosa diavolo ci fa lì.
Il tipo mistico con una mano guida e con l'altra prende quella dell'ebete. Il mistico delirante canta qualcosa che non si può ben definire, ma la canzone è dolce come la melassa ed altrettanto appiccicosa.
Quando non canta il vecchio parla di un limbo in cui le anime riposano finché non vengono richiamate sulla terra. Un posto che fa pensare ad un'enorme groviera piena di anime....
L'ebete suda, anche se la capote è abbassata ed il vento è freddo.
Certo sarà conscio, pensa, però canta come un cane. Poi il folle chiede, mentre l'ebete sta valutando se sia più dannoso l'ascoltarlo o il buttarsi fuori dalla macchina in corsa:
"Non è questo il momento più felice della tua vita?"
Ammutolendo, l'ebete si stampa un sorriso idiota sulla faccia che in seguito diverrà il suo pezzo forte. Qualcosa gli dice che forse sarebbe meglio, per la sua evoluzione, se si buttasse fuori dalla macchina in corsa.....

domenica 13 aprile 2008

Ricordi da un altro mondo

da Lisa Simpson
Caro Mi ritorni in mente, a proposito della ricorrenza del mancato crollo della California, mi hai fatto "tornare in mente" anche un altro paio di cose: quando si è visto che non cadeva, dopo aver passato giorni a fare cazzate - come chiudere ogni sera con un laccetto tutti gli armadietti di cucina, spostare mobili, preparare il tavolo vicino al letto in modo da potercisi riparare sotto, e altre cose di questo genere (chi c'era ricorda senz'altro), nonché trascorrere "l'ultima notte" tra l'11 e il 12 aprile a vegliare - quando ci si è accorti che non sarebbe successo nulla, si è cominciato a dire cose come "Meno male! Ci mancherebbe che mi dispiacesse!" oppure, "Certo che Robert ha avuto un bel coraggio a perseverare...", e cose di questo genere che aiutavano a rimuovere la contraddizione, a respingere insomma.
E poi, subito dopo, ci fu un incontro all'allora Town Hall in cui venne comunicato che Robert aveva tolto l'esercizio del sesso, vi ricordate? In occasione di quell'incontro, fummo convocati uno per uno e ci fu detto che Robert chiedeva che tutti partecipassimo all'incontro; non era mai successo. Ricordo che, mentre andavo all'incontro, pensai che Robert volesse chiudere la scuola ... ad essere sincera, davvero non so dire l'effetto che ciò aveva sul mio animo... So che non fui l'unica a pensarlo (o a sperarlo?).
E qualche tempo dopo, ci fu una cena ad Apollo in cui Robert disse che si era preparato: se la California non fosse crollata, avrebbe tolto l'esercizio del sesso per "metterci quieti"....! Che lenza!
Buona serata amici, Lisa

La fine del mondo

da Mi ritorni in Mente
Un po' di storia. Nel 1971, il Maestro e uno studente stavano andando in automobile sulla Highway 1, vicino a Carmel. Il maestro a quel tempo aveva 32 anni. Stavano ascoltando la radiocronaca di una partita di baseball dalla radio. Quando il contachilometri toccò il numero "1954″, stavano passando davanti a una cassetta della posta con il nome Thompson. Il Maestro indicò che questo era uno shock, poichè nel 1954, Bobby Thompson della squadra dei New York Giants aveva tirato un famoso home run in un playoff game. 44 miglia più avanti, quando il contachilometri toccò il numero 1998, la cassetta della posta a lato della strada aveva il numero 41211. Il Maestro disse che QUESTO era uno shock che significava che la California sarebbe crollata nell'Oceano Pacifico nel 1998, il giorno 12 Aprile alle 11 del mattino.
Passano 27 anni, durante i quali Robert si accredita come profeta. Egli afferma di parlare con esseri agli altri invisibili, esseri superiori che vengono chiamati Influenza C.
Man mano che la scadenza del 12 aprile 1998 si approssima, i preparativi diventano sempre più "seri". Agli studenti americani che vivono in California in località come Los Angeles e San Francisco viene chiesto di licenziarsi dai propri lavori e di trasferirsi ad Apollo. Chi non aderisce a questa richiesta viene allontanato dalla Scuola, Robert sentenzia che "non è un suo studente". Viene chiesto di dotarsi di generatori elettrici, armi, materiali e cibo di sopravvivenza, cassoni d'acqua, attrezzature anti-sismiche. Si fanno esercitazioni per quando arriveranno le scosse di terremoto. Cristo e la Madonna in persona vanno a trovare Robert mentre si trova in biblioteca. Si prevede che, dopo il crollo della California, Apollo si troverà sulla riva del mare e ospiterà l'Arca, la culla della nuova civiltà. Il catastrofico evento della caduta della California avrebbe messo economicamente in ginocchio l'America e ad Apollo si sarebbe potuti sopravvivere fino e oltre la catastrofe nucleare che sarebbe poi arrivata nel 2006 (ma questa è un'altra storia).
Ma alle 11 del mattino del 12 aprile 1998 la California non cade. Robert per un po' "rimanda l'evento" a due o tre date possibili successive. Una dopo l'altra, anche queste predizioni mancano di avverarsi.
Robert allora dice che l'Influenza C "ha voluto umiliarlo". Neanche per un momento dà mostra di rendersi conto che quei "segni dell'Influenza C" non sono altro che la sua fantasia.
La realtà dei fatti smentisce anni di deliranti affermazioni del leader, che continua a insegnare, accompagnato ovunque dalla compagnia di esseri superiori invisibili (44 per la precisione) che parlano solo con lui (ma solo per fargli fare delle colossali brutte figure....). In pochi lasciano la Scuola. Non è strano?
No. non è strano. O meglio, è strano, è incredibile ma succede in tutte le sette. L'incombente apocalisse è la predizione più amata dai cult-leader. Riporto l'esempio seguente, che è la testimonianza di un ex adepto della chiesa dell'Unificazione del Reverendo Moon:
.........

"Molti gruppi inducono a credere che l'apocalisse sia dietro l'angolo e di essere gli unici predestinati a sopravvivere al catastrofico evento....
In molti gruppi il capo sostiene di detenere il controllo, o quanto meno la conoscenza, degli avvenimenti che dovranno verificarsi. Egli sa come dipingere il futuro, rendendolo un paradiso o un inferno a seconda della direzione che vuole far prendere ai propri seguaci. Molti gruppi hanno scadenze precise che riguardano il verificarsi dell'apocalisse. Queste predizioni tendono a svanire nel nulla con l'avvicinarsi della grande data. In altri gruppi, invece, la scadenza è
considerata esatta finchè non si rivela errata.
In quest'ultimo caso, il capo non dovrà fare altro che annunciare una nuova data, posticipando di qualche anno il grande evento. Dopo avere agito così più volte, può accadere che discepoli anziani comincino a manifestare una certa dose di scetticismo. Nel frattempo, però, ci sarà stato un ricambio generazionale e saranno arrivati nuovi affiliati, completamente all'oscuro del fatto che il leader abbia spostato l'evento nel tempo.
Quando ero nei moonisti, nessuno sapeva che per ben due volte era andata a vuoto la profezia di Moon secondo cui il vecchio mondo sarebbe finito e il movimento dei moonisti avrebbe preso il potere, evento previsto una prima volta nel 1960 e poi nel 1967. Moon aveva anche predetto che nel 1977 sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale. Quando ciò non accadde, l'attenzione fu spostata su un'altra data: il 1981.
"
.......

In questi giorni ricorre il decimo anniversario della Non-Caduta della California. Nel frattempo, c'è stata anche la non guerra nucleare del novembre 2006. Mi ritorna in mente Robert che a quella cena a Milano affermava che la Città sarebbe stata colpita non da una bensì da due bombe atomiche. Glielo aveva detto Leonardo Da Vinci.
Sembra che Robert abbia ricominciato a fare predizioni. La fine del mondo nel 2012. E che abbia pure ricominciato a usare spregiudicatamente gli esseri invisibili che aleggiano intorno a lui e gli affidano i messaggi dai mondi superiori. E continua ad avere credito e adorazione da parte dei suoi seguagi, mentre avrebbe bisogno di cure psichiatriche.

sabato 12 aprile 2008

Potager Lunch

da Anonimo
Mi ricordo dei "Potager Lunch" a cui ho partecipato durante le mie visite ad Apollo. Avendo dei figli era l'unica occasione per poter spendere del tempo nella proprietà, con la mia famiglia e amici.
Sono uno dei pochi ricordi positivi che mi sono rimasti della FoF, anche per i miei figli è stata un'esperienza molto bella. Pranzare sotto l'ombra degli alberi, godersi la propria famiglia e amici nel giardino dell'Academy.
Che bei momenti.
Purtroppo, oggi, dopo aver letto il blog inglese, anche questo mio ultimo ricordo è stato corrotto. Il vero motivo del Potager Lunch non è quello di dare agli studenti e alle loro famiglie la possibilità di godersi tutto ciò. No, purtroppo, no. I soldi pagati per il pranzo (in contanti), servono a Robert Burton per pagare gli studenti che si prostistuiscono. Ora nella mia mente c'è questa visione che tutto ma proprio tutto, è organizzato per raccogliere fondi che in questo caso finiscono sotto la voce "Pompini al maestro".
La prossima volta che andrete al Potager Lunch, ricordatevi di questo.
Buona giornata a tutti

Ispirazione e sdegno

da Lisa S.
Mi sono svegliata all'alba con il pensiero che ci sono uomini come Whitman, Goethe, Gesù, Meher Baba, Leonardo, e tanti altri grandi esseri che ci dimostrano fino a quale livello un essere umano possa arrivare ... La loro esistenza è lì con le loro opere, e a volte l'opera è la loro stessa vita (come nel caso di Gesù o di Epitteto). E chissà quanti "artisti" della vita ci sono che non conosciamo!
Si capisce come si possa trarre ispirazione da loro e aspirare a divenire anche solo un pochino come loro.
E di colpo, mi veniva un paragone: Robert Burton che prove dà di se stesso? Come si può aspirare a divenire come lui (anche solo un pochino...)? Cosa parla di un uomo meglio della vita che vive o che ha vissuto e dei frutti che lascia? Cosa vuol dire "è conscio"? Conscio di che? della vita che vive...?
E non mi vengano a dire che anche Gurdjieff faceva cose giudicabili: ciò non giustifica affatto Robert, caso mai, e se è vero, a parer mio è un problema anche di Gurdjieff.

Con affetto, Lisa Simpson
P.S. Buona primavera Karnack!!!

Una strana coincidenza

da Karnhack
Avete notato? Sul sito di propylaia quando si cliccava sui centri nel mondo e si entrava in un centro, in fondo alla pagina c'era scritto il numero di studenti iscritti... "stranamente" da un po' di mesi (circa 2) è stato tolto. Probabilmente non si vuol dare a vedere il trauma che ha subito la fof... che in pochi mesi si è vista sparire mooooolti studenti. Questa si che è "la via dell'uomo astuto!!".
Questa è la prima primavera che assaporo senza fof... com'è bella la libertà!!

lunedì 7 aprile 2008

Credere oppure no?

da Karnhak
Personalmente ho scelto di non mentire a me stesso uscendo dalla fof... le riflessioni che mi hanno portato a questa scelta sono state pressapoco queste:
- Per prima cosa mi sono chiesto: "Perchè non lo chiedi a Robert se ha fatto o no queste porcate?".
La risposta è venuta da sola... mi sono subito reso conto che non avevo un vero rapporto intimo con lui (per intimo intendo "di essenza") da potergli chiedere una tale cosa, per seconda cosa ho pensato che nessun altro studente ha un rapporto di essenza con lui, perchè non ha il coraggio di dirgli "Robert ma tu cachi addosso agli studenti?"
- Robert non ha mai affrontato questo problema... furbamente lui sa che parlandone gli da "attenzione"... e l'attenzione sappiamo quanto è importante!.
- In ultimo mi sono detto: Se il 50% delle cose che so che ha fatto, sono vere.... mi basta... non è il modello di uomo al quale aspiro!
Sappiamo sempre quando una cosa è brutta o buona... basta guardare sinceramente in se stessi e credere alle proprie sensazioni ed ai propri sentimenti.

Non c'è modo di dubitare, purtroppo

Caro Anonimo (Non posso accettare un simile schifo),
Capisco il tuo stupore e la tua incredulità, li ricordo molto bene. La prima volta che un amico mi ha confidato certe cose ho cercato di "respingere". Dapprima ho pensato che forse la persona esagerava ... ma no, non esagerava, te lo assicuro.
Poi, ho pensato che ciascuno ha le sue debolezze, che nessuno è perfetto e che anche Robert è una macchina... Tutte cose che "avevo imparato a pensare". Infine, ho pensato che fino a quando il sistema avesse funzionato per me sarei comunque rimasta e che - in fondo - quei ragazzi non erano costretti ad avere certi rapporti con Robert... (Balle, non credi? sono più che costretti, dal momento che pensano a Robert come al loro padre spirituale ... come a un padre, appunto.) Quanti sono attualmente nella FoF che pensano o hanno pensato queste cose?
Forse, anche tu le stai pensando adesso.
Innanzitutto, apprezzo che tu abbia fatto questa domanda, moltissimo, perché è una domanda legittima e perché offre ulteriore spunto di riflessione. Era tanto che non postavo qui.
Sono uscita un anno fa non solo perché mi sono resa conto che le cose che venivano dette sui perversi comportamenti di vita e sessuali di Robert erano e sono vere, ma anche perché ho realizzato che l'insegnamento stesso ne era pregno, che promuove la divisione, l'autodeprecazione, la solitudine, l'elaborazione di pensieri folli e sconnessi, la fine di ogni pensiero critico. E non l'evoluzione spirituale.
Come ha detto Mi ritorni in mente nel suo ultimo post, anch'io ho riposto nel lavoro su di sè nella Fellowship of Friends le mie migliori energie. Come tanti altri qui e tanti ancora dentro.
Ma le testimonianze che ho avuto - tante, purtroppo - non mi lasciavano più modo di dubitare. Non voglio giurarti niente. Ti ripeto che trovo legittima la tua domanda. Anche per me è stato difficile e doloroso accettare; avrei preferito che non fosse vero. Ma a un certo punto la mia "coscienza" non mi ha permesso di continuare a sostenere qualcosa che - seppure può avere del valore individuale per chi la vive - porta con sè sofferenza e dolore, abuso e bugie. Robert avrebbe bisogno di cure psichiatriche, si tratta di disturbi gravi e se qualcuno gli volesse bene lo farebbe curare; ma, si sa, se così fosse, quel qualcuno non lo venererebbe più come un Dio e smetterebbe di essere un suo seguace.
Mi dispiace, lo so che è difficile, ma spesso le cose difficili, una volta digerite, possono aiutarci a crescere.
Un abbraccio, Gabriella

Non ci sono più scuse

da Anonimo
Caro Anonimo,
SVEGLIATIIIIIII, sono stata nella scuola per 20 anni, credimi a questo punto non c'è proprio bisogno della prova certa del DNA per sapere e tranquillizzare la coscienza. Sono stata complice per anni, non ho mai voluto crederci, non ho mai voluto verificare, non ho mai voluto vedere.
Era ed è tutto sotto i nostri occhi, ho lavorato ad Isis per la scuola, nell'ufficio, ci sono prove concrete, siamo tutti complici di questo Pazzo.
Robert fa sposare e mantenere i suoi Schiavi Sessuali da studentesse che hanno 30 anni più di loro, li sposano, li mantengono, gli fanno avere la carta verde o la cittadinanza Italiana, si scambiano questi ragazzi a letto con il compiacere di tutti.
Quante studentesse hanno sposato e risposato i Favoriti del Vampiro. Fai i conti, apri gli occhi, è tutto sotto il tuo e nostro naso.
Mi vergogno di essere stata per 20 anni nella FoF e di aver considerato Robert Burton mio maestro.
Non ci sono più scuse.

Non posso accettare un simile schifo

da Anonimo
Caro Pensate un attimo,
sono rimasto molto colpito dal tuo "Messaggio per stomaci forti". Veramente, da quando l'ho letto, a stento riesco a pensare ad altro. Se fosse vero, penso che dovremmo tutti uscire dalla Scuola. Non posso accettare un simile schifo.
Ma c'è una cosa che vorrei chiederti (e ti prego di non fraintendermi: lo chiedo sinceramente, senza alcun intento provocatorio). Perchè dovrei crederci? Come faccio a sapere che l'ex studente russo non sta semplicemente mentendo, magari per fare soldi accusando il Maestro di violenza e di abusi?

domenica 6 aprile 2008

Messaggio per stomaci forti

da Pensate un attimo

Cari lettori del blog, ci vuole proprio uno stomaco forte per stare nella Fof dopo tutto quello che è stato rivelato recentemente.
Ieri ho avuto moto di parlare con alcuni ex-studenti russi (ex da poco) , uno di loro si è messo a piangere raccontando che Robert Burton in alcuni incontri sessuali ha defecato sopra il suo corpo.
E sembra che questa cosa succeda abbastanza regolarmente da anni. Così come l'urinare sopra i corpi degli studenti.
Sembra anche che alcune persone del cosidetto cerchio interno ne siano perfettamente al corrente.
Non riuscivo a crederci, mi sono quasi messo a piangere anch'io dalla rabbia, dal dolore e dallo schifo.
Ma dove sono la coscienza e l'amore di cui parlano Rumi ed Hafiz, Buddha e Gesù, Whitman e Shakespeare?
Oggi mi sento triste.

Altre somiglianze

da Mi ritorni in mente
Non sembrano Robert e Judith?

http://www.youtube.com/watch?v=uTATIvrOSG4

ciao

giovedì 3 aprile 2008

Inquietanti somiglianze

da Pensate un attimo

Solo un video....con 'inquietanti' somiglianze :

http://www.youtube.com/watch?v=Iuj9xuKBXTQ

mercoledì 2 aprile 2008

Non era un sogno

da Vlad
Non era un sogno! Siamo stati vampirizzati!
Ricordo bene di aver passato notti cercando di scappare dalla Galleria senza riuscire a trovare la via d'uscita.... C'era uno spaventoso essere (di solito orrendamente acconciato con la vestaglia bianca) che si aggirava per la lugubre magione succhiando (ecco, non proprio sangue...) dalle povere vittime. La maggior parte soffriva in silenzio, ma alcuni gridavano, in lingue che (nel sogno) sembravano straniere, ricordo soprattutto terribili urla (non so se di piacere o di dolore) in russo!
Per codardia non riuscivo a fare nulla (colpa del sogno, ovviamente). Il vampiro/a non soddisfatto di succhiare fluidi vitali dalle sue vittime, voleva anche essere sicuro di essere considerato un essere superiore, succhiando così anche quelle poche cellule cerebrali rimaste attive. Se non poteva succhiare fisicamente i succhi vitali e mentali, allora succhiava le risorse economiche fino all'ultima goccia, tramite diaboliche ed incomprensibili richieste alle vittime non appartenenti alla cerchia dei succubi.
Si potevano riconoscere le vittime dall'espressione perennemente ebete stampata sul volto (altrimenti devastato dal dolore), e lo sguardo perso nel vuoto; un'espressione con la quale i succubi si riconoscono dappertutto (qualora non bastassero i vestiti del secolo precedente e le catene d'oro).
I vampirizzati dopo un po' smettono di urlare e di cercare la via d'uscita, anzi sono contenti, e con il tempo diventano vampiri a loro volta.
Che incubo spaventoso, meno male che era solo un sogno terrificante da cui (eventualmente) ci si sveglia.....
Vlad (o meglio Andrea. facilmente riconoscibile dai buchini sul collo...)

martedì 1 aprile 2008

Minacce dal Maestro

da Traveler

"Coloro che hanno difficoltà con l'attuale forma della scuola, non sono in grado di prendere l'Influenza C nei suoi propri divini termini. C'è molta arroganza in questo. Chi siamo noi per mettere Loro in discussione?"
Robert Burton, Marzo 2008
Che splendido e succoso esempio di retorica. Robert Burton fa varie affermazioni, ma per comprendere bene questa daily card, devi credere in varie cose:
Esiste una gerarchia spirituale in cui Robert Burton è molto più evoluto di qualunque altro membro della Fellowship. Ciò è basato sul fatto che lui afferma questo. Perciò, egli può vedere delle verità e ricevere informazioni che gli altri membri della FOF non sono in grado di comprendere a meno che Robert non le interpreti per loro. Robert Burton afferma di comunicare direttamente con divini esseri immortali che lui chiama Influenza C e che sono invisibili agli altri membri della FOF. Egli afferma che questi esseri immortali sono allo stesso livello o a un livello ancora più alto di quella gerarchia spirituale di cui Robert parla. Si presume che questi esseri invisibili e immortali abbiano un piano speciale per la FOF e i suoi membri, e comunicano i loro piani e intenti esclusivamente attraverso Robert Burton.Robert Burton afferma che parte del loro piano per i membri della FOF è che essi pratichino una ripetitiva tecnica mentale chiamata "la sequenza" il più spesso possibile, per raggiungere uno stato che lui chiama "divina presenza".
Ciò premesso, la traduzione della daily card:

"Ci sono esseri invisibili e soprannaturali che hanno un piano per la vostra
vita che è molto più intelligente di quanto voi possiate comprendere. E io vi
dirò qual'è questo piano. Si tratta di ripetere "la sequenza" nella vostra mente
più frequentemente che potete. Se lo trovate difficile da accettare, state
stupidamente resistendo a ciò che le forze divine sanno che è meglio per voi.
Chi credete di essere per non accettare ciò che io dico che le forze divine
dicono che dovete fare nelle vostre vite? Come osate mettere in discussione ciò
che vi dico venire dagli esseri divini?"
Love, Robert; Marzo 2008

In poche parole, un leader autoritario che incoraggia dipendenza infantile nei suoi adepti. La fede in Robert Burton è definitiva. La genuina esplorazione spirituale, che ha condotto molti di noi a cercare un gruppo, è diventata una cosa del passato, o un'attività da nascondere e praticare di nascosto. Triste.

lunedì 31 marzo 2008

Vampirismo in Via Zanella

da Mi Ritorni in Mente
Qualche notte fa ho avuto un sogno un po' movimentato - quasi un incubo.
Ero convocato in Via Zanella. L'edificio era stato ristrutturato, e così anche la teaching house, ma i lavori non erano ancora terminati.
Nel sogno ero un ex-studente (come nella realtà), ma ero stato convocato nonostante questo perchè c'erano due nuove cult-leader nel centro. Si trattava di due donne russe, molto alte e autoritarie. La più importante delle due aveva i capelli rossi e ricci ed era vestita da cavallerizza. Mi venne detto che si trattava dell'erede di Gurdjieff. Discendente diretta in tutto e per tutto, importantissima. Adesso il centro di Milano seguiva lei - nel sogno non si parlava di che sorte fosse toccata a Robert e alla sua cerchia.
Venivo invitato nella biblioteca. Non sapevo perchè avevo accettato l'invito. Ero un po' titubante e un po' curioso. La casa era molto diversa, spoglia, più ampia. Nel seguire le inquietanti "maestre" intravedevo degli studenti del centro vestiti in livrea che impassibili e silenziosi facevano le ottave.
Dopo i primi momenti di colloquio in biblioteca mi rendevo conto che le due maestre erano in realtà due vampire. Iniziavo allora a fuggire nella casa. Mi avventuravo in un lungo corridoio, ma tutte le stanze erano senza finestre e senza uscita. Correvo, ma la vampira mi braccava.
Alla fine riuscivo ad arrivare alla porta di casa, ma sull'uscio c'era un adepto che aveva messo un aspirapolvere con la spina elettrica innestata sul pavimento bagnato. Sapevo che era una trappola mortale. Allora cercavo di costringere l'adepto a uscire prima lui. A sbloccare la situazione arrivava poi un altro adepto che staccava la spina dell'aspirapolvere per farmi uscire. Nel varcare la soglia sapevo che la spina elettrica sarebbe stata subito riattaccata per fulminarmi. Con un salto raggiungevo le scale, senza toccare il pavimento, e poi correvo giù verso la salvezza, ma sapevo che comunque ormai ero stato vampirizzato...
Ho lasciato la Fellowship da oltre un anno e ancora faccio sogni come questo. Pensandoci bene, non è strano. Ci vuole tempo. Il lavoro su di sè nella Fellowship è qualcosa in cui ho concentrato per quasi vent'anni le mie migliori energie. Non è strano che ancora mi ritorni in mente. L'elaborazione di una così lunga storia non può risolversi in un breve lasso di tempo.
Non ho più molto da dire, nel blog. Quando leggo degli ultimi deliri di Robert mi sembra assurdo che ci sia ancora qualcuno che lo ascolta, che non si rende conto che si tratta di un folle. E mi sembra assurdo che per così tanto tempo, a non realizzare che stavo seguendo un folle, ci sono stato io. Per fortuna "mi sono svegliato", ma veramente...
Un saluto a tutti quelli che ancora leggono questo blog.

La via del lavoro, secondo me

da Romolo
Leggo i commenti. Quel che avverto è che questa associazione di cui si parla ha sfruttato la buona fede di chi era in cerca di se stesso, di chi voleva "lavorare" per ritrovarsi, per scopi che nulla avevano a che fare con questo. E soprattutto, agendo in modo da condurre all'identificazione dei propri membri con il capo, con il leader, unico depositario della verità assoluta. Eppure lo stesso signor G. disse sempre ai suoi allievi di non avere fiducia in nessuno, nemmeno in lui stesso, ma di verificare sempre le sue parole nella vita, di sperimentare, di non smettere di sperimentare: ecco secondo me qual'è la via del lavoro, quello silenzioso, quello che vede il "gruppo" come la possibilità di un nutrimento, di ricevere un'influenza, che poi però occorre vivere e sperimentare nella vita, quella reale, quella di ogni giorno. Altrimenti, l'alternativa è una setta che violenta la mente delle persone e le allontana dalla realtà, come mi sembra sia avvenuto nel caso della felloship of friends. Dal loro sito statunitense vedo che stanno progressivamente abbracciando tutto lo scibile possibile in fatto di religioni e spiritualità. Almeno così un equivoco è terminato, ma purtroppo molti altri temo che possano nascere da questo nuovo orientamento. Per fortuna esiste ancora chi in modo lieve e non invasivo continua in silenzio la strada del lavoro su se stesso, nella vita.
Grazie di avere ospitato il mio commento.

lunedì 24 marzo 2008

Allora dolcemente mi svegliai

Allora dolcemente mi svegliai,
E fermandomi, per interrogare la musica del mio sogno,
E interrogare tutte le reminiscenze, la bufera nella sua furia,
E tutti i canti di soprani e tenori,
E le danze orientali, rapite in religioso fervore,
E i dolci strumenti diversi, il diapason degli organi,
E tutti gli innocenti pianti d'amore, dolore e morte,
All'anima mia curiosa, silente levandomi dal letto della stanza dove dormo, dissi,
Vieni, ho trovato il bandolo così a lungo cercato,
Riconfortati, usciamo nel giorno,
Accordandoci lieti con la vita, camminando nel mondo, nel reale,
Nutriti, d'ora in poi, del nostro sogno celeste.

E dissi, inoltre,
Forse quanto tu udisti, anima mia, non era il fischiare dei venti,
Non sogno di bufere scatenate, né il frullo d'ali o il grido aspro del falco,
Non solfeggi della solatia Italia,
Non maestoso organo tedesco, vasto concorso di voci, né strati d'armonie,
Non strofe di mariti e mogli, e neppure il suono di soldati in marcia,
Non flauti, arpe, né squilli negli accampamenti,
Ma, con un ritmo nuovo, che ti s'addice,
Poesie che lanciano un ponte dalla Vita alla Morte, vaghi ed erratici per l'aria notturna, non colti ancora, non ancora scritti,
Che noi, nel chiaro giorno uscendo, noi scriveremo.

da "Della bufera musica superba", Walt Whitman

martedì 18 marzo 2008

Setta o non setta

da Anonimo
Setta o non setta, qualsiasi regola o legge deve avere un suo scopo e chi la applica deve essere consapevole dello scopo, se no è inutile parlare di Via o metodo per promuovere la consapevolezza.
Quello che fa si che una scuola o setta che si voglia diventi una "religione" nel senso meno utile del termine è il formarsi di atteggiamenti non accompagnati dalla consapevolezza dello scopo ma spesso completamente reinterpretati nelle motivazioni.
Gurdjieff chiedeva di non mantenere contatti con gli "ex" per una forma di "compassione" e di sforzo a favore degli studenti che si allontanavano cercando di essere terza forza per superare un intervallo.
In molti studenti fof e nei messaggi che arrivano dalle alte sfere la mia impressione è che si abbia solo lo scopo di "isolare anime perdute di peccatori condannati" con lo scopo di non "contaminarsi" e quindi si è accettata una regola che è nata con uno scopo e la si applica in modo "deviato" a volte senza chiedersi perché.
Non tutti forse seguono questo trend e certamente alcuni hanno chiaro lo scopo "originale" ma il mio commento è relativo ad una tendenza generale.

A proposito di solitudine

da Pensate un attimo
Caro Anonimo,
visto che di solitudine si parla ti dico semplicemente che se una persona lascia l'organizzazione (FOF) e non è più sottoposta alle sue regole (esempio quella di non parlare a chi è uscito), io che sono uscito... mi sento meno solo, e quindi di conseguenza me ne rallegro.
Sono proprio organizzazioni, sette, forme di 'spiritualità' organizzate come la Fof che tendono a creare questa solitudine/separazione dal resto del mondo, basta vedere il continuo bombardamento mentale attraverso messaggi, pensieri, ecc ecc. la scuola/ la vita, persone in o out, studenti/non studenti, cerchio interno/cerchio esterno il senso di unità con la Vita è costantemente minato, ma non ti sembra un crimine contro l'umanità l'esistenza della regola di non parlare più alle persone che lasciano? Anche se sono tuoi amici? Non ti sembra una forma di sonno profondo e di egoismo spirituale?
A me fa molto piacere ogni volta che qualcuno si libera da tutto il fardello di credenze e limitazioni di ogni sistema, sia pure quello tanto sopravvalutato della quarta via.
Meno barriere tra noi, meno solitudine, ciao un abbraccio.

Un cuore vivo

da Anonimo
Da che mondo è mondo, l'evoluzione spirituale si consegue all'interno di quelle che il mondo vede come sètte. Chi ha fatto parte di una Scuola esoterica sa che la conoscenza e l'essere che in essa circolano non potrebbero esistere all'esterno, nel caos del mondo. Al livello della confusione delle lingue può esistere una religione, fatta da persone che seguono dei precetti esteriori. Ma il lavoro interiore di creazione della propria anima non può essere fatto a quel livello. Occorre lavorare in un ambiente speciale, sotto altre leggi, e se anche il mondo - non capendo e non potendo capire - vede una simile organizzazione come sètta, tuttavia noi sappiamo che al suo interno batte un cuore vivo, l'insegnamento del Maestro. Ovviamente, questo non significa che tutte le sètte siano delle scuole, tutt'altro. Significa che una Scuola Reale, inevitabilmente, prende la forma della sètta.Come riconoscere una Scuola Reale, dunque, resta il problema da affrontare, non se la fof sia o no una sètta. Il criterio che io personalmente ho seguito - sono d'accordo con Moreno - è molto semplice e da noi tutti ben conosciuto: verificare in prima persona l'utilità dell'insegnamento, verificare se l'insegnamento funziona sulla propria persona (non è detto che si sia trovata una scuola adatta, e forse se ne deve cercare un'altra). Io personalmente, se un giorno sentirò che l'insegnamento non funziona per me, semplicemente me ne andrò. Mi sento libero, non costretto a nulla.

domenica 16 marzo 2008

Siamo tutti soli

da Anonimo
A proposito del post "Prima o poi la verità trova la sua strada" del 21 febbraio, forse non è il caso di rallegrarsi alla notizia che alcuni studenti "storici" hanno lasciato anch'essi la scuola. Siamo tutti soli, fuori e dentro la scuola.
Un blog come questo e una scuola come quella non ci renderanno meno soli.

domenica 9 marzo 2008

Una precisazione per Robert

da Pensate un attimo
Sembra che Robert Burton abbia mandato un messaggio a tutti noi che abbiamo lasciato l'organizzazione (che lui chiama una scuola conscia…..!)
QUESTE sono le sue recenti parole sulla situazione:

"La quantità di tempo passata in una scuola conscia non è una polizza di assicurazione - dobbiamo tutti combattere i nostri centri istintivi fino al nostro ultimo respiro. In molti sarebbero ancora nella scuola se l'Influenza C non ci avesse dato la sequenza. Questo mostra che veramente non si può mai smettere di fare sforzi. Anche dopo la cristallizzazione, la presenza non accade da sè." Robert

Il mio messaggio per lui: Robert, non ho lasciato l'organizzazione a causa della sequenza, non m'importa della sequenza, non è nulla al confronto di tutte le tue false profezie di disgrazia per l'umanità e altre assurde storie che hai inventato (compresa quella del fumo e dei lampi di luce ……quel giorno..).
HO LASCIATO PERCHE' HO CAPITO DOPO MOLTI ANNI ….CHE PIU' CHE UN MAESTRO TU ERI UNA PERSONA AVIDA E CORROTTA e che il tuo SCOPO personale era ed è molto più importante di qualunque altra cosa…perchè tu come maestro usi il tuo potere per convincere i ragazzi a fare sesso con te…..ci hai mai pensato veramente a come stanno, loro?Non ho lasciato a causa del tuo insegnamento, benchè in realtà penso che sia SBAGLIATO!

giovedì 6 marzo 2008

Alla fine ho deciso di "esitare"

da Perplesso
Grazie a tutti. Alla fine ho deciso di "esitare" (soprattutto per dare spazio ad alcuni cambiamenti che stanno arrivando).
Michele:
Il gruppo con cui hai preso contatto potrebbe essere un gruppo distruttivo. Qualche elemento già sembra indicare questo. Dalle parole che riferisci trapela disprezzo per la "gente comune". Sono morti, o addormentati …
A dire il vero se interpretata in un certo punto di vista (male? ditemelo voi) la Quarta Via può essere vista come sufficientemente "sciovinista" da suffragare questo punto di vista. Ouspensky non fa mistero delle proprie osservazioni sulla gente e sugli avvenimenti (il camion pieno di protesi per gambe non ancora tagliate, vagabondi e lunatici, la sua esperienza sulla Nevsky)… ma bisogna aggiungere che la Quarta Via non é affatto lieve verso lo studente che tenta di risvegliarsi (se fai qualcosa che va contro il risveglio, tuo o altrui, compi "peccato")… Il mio problema, Michele, é forse tutto il contrario di quello che dici: cambiando lo schema dell'esoterismo di Ouspensky (includendo quindi l'umanità "normale" e non lasciandola nel cerchio di confusione delle lingue, lasciata ai "morti") dal mio punto di vista oltre a rendere meno grave la situazione rischia a lungo termine di dare adito ad un certo lassismo verso le proprie intemperanze o mancanze (eeeh, dai, che vuoi che sia, fai ancora parte della gente comune)... ma non riesco ancora a capire se queste siano solamente mie paranoie, e se alla fine oggi si permetta anche al pensiero della Quarta Via di evolvere in qualcosa di più leggero, oppure no.
Moreno:
Solo in relazione ad uno scopo ad un desiderio ad una tendenza ed attitudine interiore possiamo iniziare a distinguere ciò che nutre queste parti e ciò che le fa digiunare, altrimenti senza scopo e senza desiderio un Corso di Taglio e Cucito potrebbe essere la soluzione migliore, almeno svilupperemo un'abilità motoria che forse un domani ci potrà tornare utile per rammendarci i vestiti, possiamo essere certi però che se il desiderio è quello di imparare a conoscere, studiare e suonare uno strumento antico come l´ Oud, un Istituto Liceale o per Geometri sono delle Scuole sbagliate.
Ok, ma non mi sembrerebbe però una cosa furba diventare uno schiavo se io alla fine voglio diventare libero. Posso accettare delle regole, ma alla fine il punto della Quarta Via non é quello di diventare un mago (ricordi, anche quello é un ruolo degno per il teatrino del pastore ipnotista e delle sue pecorelle?), ma di liberarti... se vuoi diventare schiavo ti basta entrare in una azienda del terziario avanzato, almeno lì sei schiavo ma ti pagano.
D.

Ultimi deliri

da Pensate un attimo
Dagli ultimi pensieri del Maestro, (piuttosto direi dagli ultimi DELIRI di una persona con qualche 'problemino").
Ma c'è da diventare scemi? Ma l'insegnamento non doveva essere semplice, diretto... ma dov'è il TAO, BUDDHA?:

"Parlare con gli altri, o vederli solamente, può distruggere la quiete equilibrata della mente posseduta da coloro che praticano l'immobilità".
[La Filocalia, Gregorio Palamas]
'Parlare' si riferisce agli 'io' estranei alla sequenza; anche un solo sguardo su di loro causa problemi. I Papiri del Mar Morto dicono: 'Chiunque gesticola con la mano sinistra' - il maggiordomo che ascolta gli 'io' estranei alla sequenza - 'sarà punito per dieci giorni' - i Dieci Comandamenti non andranno a buon fine. * Un manoscritto miniato del XIII secolo, in una Bibbia Latina, raffigura un uomo che discute con il diavolo e gesticola con la mano sinistra. Nelle Scuole, conversare col diavolo significa conversare col sé inferiore - ascoltare gli 'io' estranei alla sequenza. È evidente che il Sistema è stato trasmesso oralmente, perché anche se il messaggio è lo stesso, il manoscritto è stato creato 1.700 anni dopo i Papiri del Mar Morto. "

"C'è il rischio che il nemico vi illuda mostrandovi qualche forma illusoria della verità".
[La Filocalia, Gregorio il Sinaita]
La 'verità' è il BE lungo. Mentre avviene, c'è il pericolo che il sé inferiore illuda il nove di cuori con pensieri che trova più interessanti della presenza divina. Robert Browning ha detto: 'Essere così falso, così in errore'. * Una statua nella Cattedrale di Norimberga, in Germania, raffigura il tentatore. In realtà, è l'imperioso nove di fiori, dietro il quale si nasconde il perfido intento di distruggere la sequenza e i quattro respiri silenziosi. Egli ha la mano destra sullo stomaco - è orgoglioso di se stesso. La sequenza intonata in immaginazione è un grosso problema per noi. È una delle incredibili tattiche del sé inferiore contro di noi. Maometto ha detto: 'Mio Signore! Consentimi di entrare e di uscire con fermezza'. Hafiz disse: 'Siete sicuri, siete davvero sicuri?' -siete certi che il be breve e il BE lungo abbiano agito?
Ibn Arabi ha detto: 'Non vi è alcuna innovazione nel mio insegnamento' -nella mia sequenza. È rimasto col tema della sequenza. La via del risveglio è perfetta e non occorre pensare di cambiarla creativamente; dobbiamo solo comprenderla personalmente e in profondità. Maometto disse: 'Beati coloro che non vengono sedotti dall´innovazione'; beati coloro che l´innovazione non seduce con 'io' estranei alla sequenza. Di recente, alcuni studenti hanno avuto l'idea di iniziare la sequenza con i quattro respiri silenziosi; questo, però, allontana l'energia necessaria per eseguire tre sequenze. È molto difficile completare una sequenza e siamo fortunati se possiamo farne due o tre di seguito. Se be -la stella del mattino - è saldo, segna l'entrata del terzo occhio in una sequenza ed è ben definito."

Vi prego amici ancora 'dentro' fate qualcosa!!!
Leggetevi il TAO, leggetevi Nisargadatta, leggetevi Ramana Maharashi, leggetevi chi volete ma smettetela di seguire questi vaneggiamenti, fanno male alla salute!
L'uomo non è piu' in se'.... non vi ingannate pensando che tutti quei pensieri assurdi siano il frutto di una coscienza più alta e che le chiavi siano il segreto esoterico....le chiavi non esistono, è tutto inventato... vi prego svegliatevi, ribellatevi anche dolcemente ma fatelo!! Smettetela di autoingannarvi, APRITE GLI OCCHI< IL PRESENTE E' GIA' QUI e non ha bisogno di nessuna stramaledetta chiave!
baci a tutti

martedì 4 marzo 2008

Pensavamo di essere speciali

da Floria
Mio povero Moreno, ma che farnetichi? "Giusta Scuola, ... gruppo...."???
Ma certo che lo sappiamo cosa è male per qualcun altro, ammesso che prima lo abbiamo realizzato su noi stessi. Mi sto ripulendo sangue, cuore e mente dall'influenza intossicante FoF ed il fatto che la tua esperienza forse non sia stata una delle più devastanti non cambia il fatto che il pericolo esista nelle viscere di qualsiasi associazione pseudo-religiosa/esoterica.
Vorresti dirmi che il fatto che ci siano persone che muoiono di cancro ai polmoni a 40 anni, mentre altri fumano apparentemente indisturbati per tutta la vita, neutralizza l'oggettiva tossicità del fumo?
Dovresti astenerti dal sottolinearne una casuale neutralità che è ingannatoria e non pertinente.
Pensavamo di essere così speciali, completamente unici e diversi dal resto delll'umanità.
Che tu ti stia ancora illudendo che la tua esperienza non sia comune ed ordinaria tanto quanto quella di milioni di altre persone che si uniscono ad un gruppo o Scuola ritenendola "IT" e mancando di riconoscerla semplicemente per quello che è, una volgarissima SETTA?
Siamo TUTTI dei prevedibili clichè.
Che umiliazione, lo so, anche io guardavo agli ALTRI gruppi, scuole ecc., convinta che solo la mia fosse vera, giusta ed UNICA, per poi realizzare che sono stati scritti centinaia di libri proprio su gente ESATTAMENTE come me...e te.
Let it go, caro Moreno, sei/siamo stati ordinariamente comuni, prima lo accetti e prima te ne liberi.
F.

lunedì 25 febbraio 2008

Ti sei accorto di essere stato in una setta?

da Michele
Caro Moreno,
ma tu ti sei accorto di essere stato in una setta?
Il tuo messaggio a Perplesso potrebbe essere quello di uno che sta ancora dentro. Fai addirittura una classifica: al numero 1 quelli che hanno tratto da un insegnamento un gran beneficio, e che quindi parlano bene del loro maestro; al numero 2 chi si affannava a raggiungere la sufficenza - quindi ne parla meno bene; al numero 3 e seguenti il non molto interessato, il ribelle, il delinquente.... e si parla male del maestro nella misura in cui si è posizionati nella classifica...
Per me questo è un retaggio della setta. È un ragionamento che ti serve per concludere: "se ti è utile, allora la scuola è OK". Per me no, non è tutto qui. Si può e si deve entrare nel merito della natura dell'insegnamento e delle condizioni cui si viene sottoposti nella "scuola" o "setta" o come vuoi chiamarla.
Il mondo è pieno di sette e di adepti cui è sembrato utile entrare. La gente che si trova dentro alle sette, da quelle più innocue a quelle più distruttive, da quelle più ancorate a una vera via a quelle più false, crede tutta che la propria setta gli sia utile. Magari poi non riesce più a uscirne e non se ne rende neanche conto, nè si rende conto del perchè.
Nelle sette si pratica il controllo mentale, che è costituito dal controllo del pensiero, delle emozioni, del comportamento e dell'informazione. Sai di cosa si tratta? Se ti interessa, puoi leggere il libro di Steven Hassan "Mentalmente liberi: come uscire da una setta". Scoprirai come queste tecniche siano praticate anche nella Fellowship of Friends.
Ti saluto con affetto
Michele