sabato 19 aprile 2008

Momenti di straordinaria futilità?

Memorie inutili:
Avrei dovuto avere dei dubbi sul presunto livello d'essere di R., quando mi fece provare il suo giubbino dorato.
Ero appena arrivato a Renaissance ed evidentemente l'Essere Superiore aveva deciso che avevamo un corpo simile (dio me ne scampi).
Dopo una serie spaventosa di giacche orripilanti (tipo Liberace), riuscii a scappare con un solo capo non troppo imbarazzante. (Che immediatamente regalai ad un altro schiavo...volevo dire studente).
Altro grave errore. Se sua Immensità vi fa un regalo è bene conservarlo, perché dovrete renderne conto, è come firmare un contratto.
(Se vi trovate seduti ad una reception in un completo rosa, non dite che non vi avevo avvertito ..lo so, lo so gli Dei ci chiedono questo ed altro...)

La strada numero 1 sulla costa californiana, strada normalmente considerata bellissima. Duetto pagato dai cari schiavi.
Tipo con sguardo mistico guida, giovanotto con sguardo ebete al fianco, si chiede cosa diavolo ci fa lì.
Il tipo mistico con una mano guida e con l'altra prende quella dell'ebete. Il mistico delirante canta qualcosa che non si può ben definire, ma la canzone è dolce come la melassa ed altrettanto appiccicosa.
Quando non canta il vecchio parla di un limbo in cui le anime riposano finché non vengono richiamate sulla terra. Un posto che fa pensare ad un'enorme groviera piena di anime....
L'ebete suda, anche se la capote è abbassata ed il vento è freddo.
Certo sarà conscio, pensa, però canta come un cane. Poi il folle chiede, mentre l'ebete sta valutando se sia più dannoso l'ascoltarlo o il buttarsi fuori dalla macchina in corsa:
"Non è questo il momento più felice della tua vita?"
Ammutolendo, l'ebete si stampa un sorriso idiota sulla faccia che in seguito diverrà il suo pezzo forte. Qualcosa gli dice che forse sarebbe meglio, per la sua evoluzione, se si buttasse fuori dalla macchina in corsa.....

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