mercoledì 2 aprile 2008

Non era un sogno

da Vlad
Non era un sogno! Siamo stati vampirizzati!
Ricordo bene di aver passato notti cercando di scappare dalla Galleria senza riuscire a trovare la via d'uscita.... C'era uno spaventoso essere (di solito orrendamente acconciato con la vestaglia bianca) che si aggirava per la lugubre magione succhiando (ecco, non proprio sangue...) dalle povere vittime. La maggior parte soffriva in silenzio, ma alcuni gridavano, in lingue che (nel sogno) sembravano straniere, ricordo soprattutto terribili urla (non so se di piacere o di dolore) in russo!
Per codardia non riuscivo a fare nulla (colpa del sogno, ovviamente). Il vampiro/a non soddisfatto di succhiare fluidi vitali dalle sue vittime, voleva anche essere sicuro di essere considerato un essere superiore, succhiando così anche quelle poche cellule cerebrali rimaste attive. Se non poteva succhiare fisicamente i succhi vitali e mentali, allora succhiava le risorse economiche fino all'ultima goccia, tramite diaboliche ed incomprensibili richieste alle vittime non appartenenti alla cerchia dei succubi.
Si potevano riconoscere le vittime dall'espressione perennemente ebete stampata sul volto (altrimenti devastato dal dolore), e lo sguardo perso nel vuoto; un'espressione con la quale i succubi si riconoscono dappertutto (qualora non bastassero i vestiti del secolo precedente e le catene d'oro).
I vampirizzati dopo un po' smettono di urlare e di cercare la via d'uscita, anzi sono contenti, e con il tempo diventano vampiri a loro volta.
Che incubo spaventoso, meno male che era solo un sogno terrificante da cui (eventualmente) ci si sveglia.....
Vlad (o meglio Andrea. facilmente riconoscibile dai buchini sul collo...)

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.