domenica 26 ottobre 2008

Interventi dal 26 ottobre 2008 al 31 gennaio 2009

186 commenti:

  1. Della serie 'Usi e Costumi':

    “Daily Cards”.
    (ovvero i "Pensierini del giorno", o anche le "Perle di saggezza quotidiane").

    Sin dagli inizi dell’esistenza dello zoo fof, il capobranco ha usato come mezzo di propaganda i "Pensierini" usando dei cartoncini di forma quadrata con in testa differenti emblemi dorati; il piu’ famoso formato da due leoni rampanti, poi rimpiazzato dall’occhio di Horus (non piu’ dorato per risparmiare).
    I "Pensierini" hanno da sempre rappresentato la sintesi dei momenti piu’ brillanti del capobranco che dopo averli pensati, li detta ancor’oggi, secondo la tradizione, agli scribi-membri-studenti. Fino ad oggi se ne contano piu’ di seimila.
    Alla fine del ‘pensierino’ il capobranco si firma: “Love Robert”.
    Un collega della redazione, mai stato membro-studente, ha trovato questo fatto curioso spiegando quest'espressione non tanto come “Con amore, R.” ma piuttosto “Amate R.!” Sottolineando la natura subliminale del messaggio.

    Tutto il materiale sottoelencato e’attinto direttamente dagli archivi dello zoo fof e fedelmente tradotto in lingua italiana. Ci scusiamo in anticipo per la lunghezza di questa edizione.

    Questa prima parte e’ dedicata a quei sostenitori della teoria che in passato lo zoo fof era alquanto diverso da come e' oggi.

    17/12/1993
    “Le donne nella scuola hanno giustificato la mia fede in loro. L’influenza C le ha collocate in posizioni prominenti dell’intera scuola e loro hanno mantenuto le aspettative.”
    (Ndr. Gli esemplari femminili dello zoo fof sono sempre stati considerati dal capobranco come esseri inferiori.)

    30/1/1994
    “L’influenza C genera atrocita’ sul pianeta Terra per risvegliarci.”
    (Ndr. Tutta la sofferenza del Mondo e’ creata per il solo beneficio dello zoo fof.)

    10/10/1995
    “La vita sulla terra viene sacrificata per fornire forza contraria per la nostra scuola. Non sentitevi in colpa – cio’ e’ domonio femminile e non ricordo di se’”
    (Ndr. ovvero: “Non e’ certo colpa nostra se gli Dei hanno scelto proprio noi.”)

    7/11/1994
    “Le particelle di nobilta’ che l’Assoluto ci ha regalato sono generose in relazione all’ammontare limitato che attualmente esiste nell’universo.”
    (Ndr. Lo zoo fof e’ l’eletto dall’essere supremo in persona.)

    12/9/1995
    “Apollo e’ l’unico posto sul pianeta ad essere su una scala ascendente. E’ un inizio umile; dobbiamo esssere pazienti.”
    (Ndr. Vedi sopra.)

    22/6/2001
    “Non sprecate tempo a giudicare le persone che sprecano tempo”
    (Ndr. Una delle tante famose contraddizioni del pensiero del capobranco.)

    7/8/2001
    “Non aspettatevi nulla dalla vita, e non giudicatela.”
    (Ndr. Vedi sopra.)

    25/7/1995
    “E’ un paradosso: la vita e’ morta.”
    (Ndr. Vedi sopra.)

    3/10 1994
    “Cio’ che rende la vita felice e’ l’essere infelice”
    (Ndr. Ennesimo esempio usato dal capobranco per spiegare che la vita al di fuori dello zoo fof non vale niente.)

    14/2/1999
    “Le anime buone diventano migliori, quelle cattive diventano peggiori.”
    (Ndr. Le uniche 'anime buone' si trovano all’interno dello zoo fof.)

    5/12/1995
    “La nostra scuola riempira’ un intervallo per l’umanita’, e alterera’ il corso della storia.”
    (Ndr. Vedi sopra.)

    8/3/1995
    “L’obbiettivo della Fellowship of Friends e’ molto piu’ grande di cio’ che uno possa intendere o fraintendere.”
    (Ndr. Vedi sopra.)

    4/9/1995
    “Le scuole devono essere persguitate, spesso a spese del maestro.”
    (Ndr. Es: quando fu denunciato per molestie sessuali a minori, dovette pagare fior di milioni per non finire in tribunale. Tutti soldi pagati di tasca propria, a lui donati dai sudditi-studenti.)

    29/4/1995
    “La terra e’ il posto di gran lunga piu’ pericoloso nell’universo per le scuole.”
    (Ndr. Nel resto dell'universo il comportamento del capobranco e' perfettamente normale.)

    11/12/1994
    “Il sesso e’ bello, eppure mantiene l’umanita’ addormentata. La natura usa l’umanita’ per i suoi propri scopi: la riproduzione della specie e il mantenimento dei tipi planetari sulla terra.”
    (Ndr. Solamente lo zoo fof non e’ soggetto a tale legge, e solamente il sesso col capobranco e’ “ roba dell’altro mondo.”)

    20/9/1994
    “Non pensate mai che la virtu’ l’obbedienza e il rispetto per gli Dei vada mai fuori moda”
    (Ndr. Il capobranco si considera un Dio, per cui la sottomissione a lui non avra’ mai termine.)

    31/3/1995
    “Gli Dei non devono piu’ convincermi che nell’universo ci sia poca o alcuna giustizia; noi siamo stai graziati nel ricevere quel poco che c’e’.”
    (Ndr. Quel poco di giustizia che c’e’ e’ gestita dal capobranco.)

    28/9/1995
    “Il mio ruolo e’ una grossa opportunita’ per rimanere piu’ piccolo possibile.”
    (Ndr. Ovvero: “Sono un Dio... ma umile.”)

    20/3/1995
    “Si rimane eternamente studenti, in questa vita e nella prossima.”
    (Ndr. Ovvero “Voi altri”. Vedi sopra.)

    9/4/1995
    Qualsiasi cosa credi che tu stia facendo, ti stai preparando per la prossima vita.”
    (Ndr. Ovvero: “In questa vita siete sudditi... e’ andata cosi’, ma vedrete che nella prossima vita non cambiera’ nulla.” )

    10/7/1995
    “No potrei essere conscio e allo stesso tempo preoccuparmi di quello che la gente pensa delle mie azioni.”
    (Ndr. Ovvero: “Essendo un Dio faccio come mi pare.”)

    14/3/1994
    ”Quando non capisci qualcosa, cio’ rivela inevitabilmente la mancanza di scala e relativita.”
    (Ndr. Ovvero: “Se non hai ancora capito che sono un Dio, allora non capisci proprio nulla.”)

    12/4/1995
    “Oggi mancano tre anni al 12 Aprile 1998.”
    (Ndr. data stabilita dal capobranco quando predisse la -mancata- caduta della California. Ci riprovo' anche nell’anno 2000.)

    23/4/1995
    “Nella nostra era la Luna e’ particolarmente affamata, e si sta accingendo a divorare dieci bilioni di persone quando scoppiera’ la guerra all’idrogeno.”
    (Ndr. Altra predizione mancata. La data era stata fissata per il 15 novembre 2006. Resta il fatto che lo zoo fof non e' incluso nella dieta lunare.)

    28/4/1995
    “Gli Dei sono i soli veri UFO nell’universo.”
    (Ndr. Altro esempio della fervida immaginazione del capobranco.)

    5/2/1994
    “Spesso un problema e’ responsabile per una felice soluzione. Avremo bellissimi muri di pietra a Renaissance, e mangeremo piatti prelibati preparati persino a base di coniglio.”
    (Ndr. Lo zoo fof arrivera' ad un livello mai raggiunto prima dal genere umano.)

    14/9/1995
    “La vera personalita’ e’ sinfonica, la falsa personalita’ e’ cacofonica.”
    (Ndr. La vera personalita' e' essere un suddito-studente-bravo.)

    30/8/1995
    “La via piu’ facile e’ la piu’ difficile, la via piu’ difficile e’ la piu’ facile.”
    (Ndr. No comment.)

    2/11/1995
    “Gli stati Uniti d’America sono il frutto di Atene.”
    (Ndr. No comment.)

    “Pensierini”, Fine prima parte.

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  2. Questa osservazione trovata nei "Guru Papers" eventualmente mi aiuto'a capire cosa volesse dire essere la 'figlia' di Carlos:

    "Ricompensare le donne per la loro sessualita' va a rinforzare un profondo condizionamento. Tradizionalmente il potere delle donne e' legato al sesso. Per cui le donne, specialmente quelle piacenti, di solito scelte dai guru, hanno un profondo condizionamente che lega la loro auto-stima e i loro potere al sesso.
    I Guru, come le figure paterne, sono in un contesto che, visti i bisogni, le dipendenze e la fiducia dei discepoli, da' loro un enorme potere.
    Una delle ragioni per cui l'incesto e' un tradimento della fiducia e' dato dal fatto che quello che una figlia chiede al padre e' un senso di auto-stima che non sia legato al sesso.
    Il sesso con un guru e' simile all'incesto; il guru ha un ruolo, per definizione, di padre spirituale, a cui viene affidata la propria crescita.
    Una relazione sessuale con una figura paterna rinforza l'idea del sesso usato come strumento di potere.
    Questo non e' quello di cui donne, o uomini, hanno bisogno per il loro sviluppo.
    Quando il guru le lascia, il che di solito accade, ne consegue una sensazione di vergogna e tradimento che lascia ferite profonde."

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  3. Come vedete, adesso si può commentare direttamente sulla pagina. Poiché ci sono stati alcuni problemi nell’inserimento del nome, ecco le istruzioni:

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    La prossima volta che vuoi postare, sarà sufficiente scegliere il nome che hai impostato dall’elenco a discesa Commenta come: perché lo troverai nella lista.

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  4. Nella FoF ho conosciuto molte persone con molte delle quali, nel corso degli anni, si è stretta un’amicizia. Non so se saremmo divenuti amici al di fuori di quello strano ambito, però di fatto lo siamo diventati.

    Molti amici sono usciti dalla FoF, come me. Più o meno, le motivazioni si assomigliano, anche se mi pare di essere più critica di altri. Ad esempio, non nego di essere stata in una sètta e mi interessa cercare di capire come certi meccanismi mi abbiano tenuta imbrigliata per ben 20 anni. Mi interessa e non disdegno di capire come il condizionamento mentale abbia operato su di me (come sugli altri) e non mi vergogno di affermare di esserne stata vittima. Trovo estremamente utile ragionare su quello che è stato, non solo per non ricaderci un’altra volta, ma anche perché penso sia un’occasione per praticare una di quelle cose magiche che mi hanno portato a cercare e poi a entrare in quella che credevo essere una scuola: vedere se stessi.

    (Bene fa National Geographic, ad esempio, a dire che la FoF è sempre stata così. Questo è uno dei “respingenti” che ancora vedo in tanti, me compresa: “non è sempre stata così, un tempo era diversa” ... Non è vero. È sempre stata così, adesso è peggiorata scivolando nel delirio, ma le basi erano già quelle. O forse, era proprio già così...)

    La cosa più incredibile – e credo che per qualsiasi psicoanalista non ci sarebbe bisogno di molti commenti – è che quando incontro alcuni amici, con i quali ho condiviso per 10, 15 o 20 anni la stessa assorbente esperienza e le stesse speranze, NON NE VOGLIONO PARLARE....
    Sembra strano, no?
    Non dico che si debba continuare per sempre a parlare della FoF, né che se ne debba parlare in un certo modo disperato. Ma santo cielo!, ci abbiamo vissuto 20 anni, ci siamo conosciuti lì, non ci saremmo nemmeno incontrati se non fosse stato perché eravamo nella stessa setta... Perché avete paura di parlarne? Perché non si può parlarne?

    Questo fatto per me la dice lunga. E credo sia un fatto specialmente “italiano”, ossia tra ex-studenti di qui. Il risultato è che si costruiscono dei rapporti stereotipati come lo erano nella FoF, con dei paletti su ciò che si può dire e ciò che non va bene dire, con un giudizio di fondo sul fatto che parlare della FoF sia sbagliato, che sia stata “una fase della nostra vita”, “un’esperienza conclusa”, o peggio ancora e tanto per continuare a parlare con il linguaggio della setta (aprite bene le orecchie....!!!!) “è servita a portarci qui....”. Quindi, in realtà, dovremmo ringraziare la FoF e Robert. Tutto è risolto, è il solito meccanismo.

    Quindi, va a finire che ci si vede e si recita, ci si guarda e si cerca di capire come sta l’altro senza approfondire e si finisce con un dialogo di questo tipo (nomi del tutto immaginari):

    EX-MEMBRO 1 - “E Antonio? È ancora “dentro” o è “fuori”?
    (NDR: mi raccomando, bisogna dire “dentro” o “fuori”, ma senza nominare il diavolo ...!)
    EX-MEMBRO 2 – “È dentro, è dentro ... “
    EX-MEMBRO 3 – “Si vede che per lui è ancora utile ... Ognuno deve fare la sua strada, ogni cosa arriva quando deve arrivare.”
    (NDR: eccola lì la setta che ritorna o non se ne è mai andata ... Va sempre TUTTO bene, non mettiamo in discussione!)
    EX-MEMBRO 1 – “Invece, sai chi mi ha telefonato che è uscita? Anna!”
    EX-MEMBRO 2 – “Nooo!!! Davvero? Che bello, sono contenta! E ... come sta?”
    EX-MEMBRO 1 – “Ah, sta benissimo! Benissimo! L’ho sentita proprio serena, tranquilla, abbiamo parlato del più e del meno, non abbiamo nemmeno parlato della FoF!”
    EX-MEMBRO 3 – “Ma infatti! Guarda, per me è una cosa lontana lontana NDR: Ha lasciato tre mesi fa dopo 23 anni ...), come .... un’altra vita, ecco! NON ME NE RICORDO PIU’, UNA STORIA FINITA, CANCELLATA!”
    EX-MEMBRO 1 – “Ma certo! Così dev’essere. E tu Giovanna come stai?”
    GIOVANNA – “Beh, io sto meglio ... Avete visto che c’è un blog italiano? Io ci scrivo ogni tanto, mi aiuta a capire cos’è successo ...”
    EX-MEMBRO 3 – “Ma no! Non devi andare sul blog! Ti fa male! Devi girare pagina, lasciar perdere, non pensarci più!”
    Suona il telefono dell’EX-MEMBRO 1 – “Pronto? Ah ciao ... Sì, sì, stasera ci sono, certo! Ci vediamo dopo. (riattacca). Che bella persona! Non vi ho parlato di questa cosa ... “

    Vi risparmio il resto e riassumo: EX-MEMBRO 1 è entrato in una nuova setta. EX-MEMBRO 3 ne ha aperta una ...
    Già, parlarne non serve a niente ...

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  5. È interessante - e anche divertente - rivedere i video adesso che la mia libertà ha quasi due anni. L'altra sera me ne sono rivisto uno - non tutto, ma una buona metà.
    La prima cosa che ho notato è che potevo leggere espressioni e atteggiamenti di Robert in maniera diversa. Lo vedevo buffo, simpatico, bambino, furbo.
    L'atteggiamento dei partecipanti all'incontro era di sottomissione. Era evidente che le persone vestivano espressioni ora di beatitudine conscia, ora di grave serietà eccetera, a seconda di che cosa il direttore d'orchestra subliminalmente suggeriva.
    Nel vedere poi il gesto con cui Robert concedeva la parola, mi sono ricordato che io quel gesto lo avevo fatto mio e lo usavo a mia volta nel dirigere gli incontri per concedere la parola.
    Parte di ciò che si impara nella Fellowship è semplicemente l'imitazione del leader, e viene fatto proprio senza molto vaglio critico (meccanicamente, si sarebbe detto).
    A un certo punto ho sentito che Robert inscena esteriormente l'umiltà, quando in realtà dentro umile non lo è affatto. Si veste così per imbrogliare meglio. E in qualche modo e in qualche misura, voi e io, abbiamo imparato da lui anche questo.

    Ciao a tutti
    Michele

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  6. Andrea ha detto:
    Pensando, quando mi sveglio la notte in preda agli incubi, a quello che ha detto Lisa riguardo ad un certo tipo di atteggiamento riscontrato in altri sopravvissuti, mi e' venuto in mente che e' in parte il training ricevuto e in parte l'arroganza acquisita e mantenuta nel lavoro.
    Mi sembra di aver notato in tutti gli interessati nella quarta via, dapprima una certa timidiezza e incertezza sulla forza dei propri mezzi, superata pero' nel tempo da una certa vanita' del saperne piu' degli altri, di aver trovato l'unica vera via, di essere gli unici a conoscere se' stessi.
    Da qui il passo all'arroganza totale e' breve.
    E' per questo, credo, che alcuni ex non vogliono investigare il passato, preferiscono concentrarsi sul futuro (seguendo altri guru o diventandolo loro stessi). E' per mantenere questo senso di aver ottenuto comunque qualcosa (possibile), di voler salvare la sensazione che, per quanto l'insegnamento non fosse esattamente quello cercato, si e' trattato solo di una breve svista a cui si puo' facilmente rimediare.
    E' la vanita' a cui non si vuole rinunciare. L'investigazione della nostra psicologia, se fatta con l'adeguata profondita' (?), porta a mostrarci gli errori e la vanita' intrinseca di tutti gli sforzi fatti in una certa direzione. Ma tutti riportano ad uno principale, mantenere a tutti i costi una certa idea di noi stessi. Osservare tutte le nostre azioni compiute sotto l'influsso della fof, porta allo smantellamento totale della nostra psicologia di un tempo. Non tutti sono interessati a farlo, e se ne capisce facilmente il perche' se si pensa al nostro attaccamento ad un maestro dell'assurdo come Pink bob, giustificabile solo se si realizza che la cosa piu' importante all'epoca era la salvezza della nostra arroganza.
    Se non si vuole conoscere il funzionamento di certe meccaniche, e' perche' non si vuole confrontare la motivazione che e' stata dietro a tutte le nostre azioni per un certo numero di anni.
    E' duro ammettere che si e' stati vittima della propria arroganza (in mancanza di un nome migliore) per cosi' tanto tempo, dandole i nomi piu' disgustosi (influenza c, centri superiori, corpo astrale). Ma e' cosi'.
    Per chi e' interessato a capire il perche', e' un viaggio interessante, ma per chi non lo fosse, be'....buona fortuna!

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  7. Posso finalmente confessare di non essere mai stato un buon seguace, e quindi non me la posso
    prendere con il capo per le sue carenze. Non ho mai “provato”, “sentito”, nulla nei confronti dell’americano.
    Un paio di volte, nel mio primo anno, ho “confessato” di provare tale sentimento, e mi sono beccato
    tutto quello che conviene in questi casi, tanto che mi son convinto che è meglio tacere, ma non è stato
    possibile cambiare l’impressione. Ero troppo un cattivo membro, tutto preso dalla sincerità con me stesso
    “-ke mi piaceva la gnocca e basta.” E a livelli tali che anche la checca più calcificata ne avrebbe avvertito
    la tendenza , è anche vero che non ho avuto molte possibilità di incontrarlo non facendo i dovuti “sforzi”,
    ma quando è successo mi ha sempre generato perplessità l’atteggiamento di molti praticanti, che mi
    sembravano decisamente poco sinceri, mi sorgevano sospetti di ruffianamento e in generale di “devo farmi
    vedere…”, che così mette una buona parola per la mia povera anima ?! Bo!.
    Non si può escludere che la mia poca avvenenza abbia influito, dato che le foto ( con la macchinetta) le hanno
    fatte pure a me, e non ho mai ricevuto inviti ad andare di qua o di là da egli…ma non sono mancati altri
    stimoli. Per fortuna?

    Poi, come dire, sempre riguardo al passato ancora recente che era ornato di regole aggiuntive, come mi sono
    regolato con gli esercizi: il mio pezzo forte è stato quello del fumo, ci sono riuscito più di trenta volte, anche
    di più, e voi?
    Poi la regolina del sesso, quando ho iniziato minimamente a pensarci, l’hanno abolita e me la sono pure presa,
    e voi?
    ………( eventualmente vedere elenchino di N.G. )
    Poi era lì che ho scoperto che andava ricercata e sviluppata l’anima, no? Si! Naturalmente l’ho capito a modo mio
    e si è così materializzata quella che comunemente viene definita l’anima gemella, e presto ha iniziato a proliferare.
    È giusto è sbagliato è uguale …
    Si è vero sono arrogante, lo ero anche prima per difesa ma non lo sapevo e ora che lo so, so che non serve a niente
    ora con arroganza faccio il calmo e tranquillo padre, se mi girano le scatole con grande vanità le fermo, e se non
    cera questo posto per dirlo nessuno l’avrebbe mai saputo…
    Però appena dopo qualche mese ch’ero uscito mi sono imbattuto in un altro giro, e neanche tanto per caso, è durata
    pochi mesi e al momento me ne guardo bene dal riprovare ancora. In ogni modo sono rimasto colpito dalla enormità
    del fenomeno delle scuole, gruppi, corsi, seminari ecc. che prima non mi fregava di considerare, tanto era solo
    influenza Bassa, e mi sembra enormemente vero come è vero che c’è una grande quantità di gente che cerca.
    Cercano cosa? Secondo me cercano tutti la stessa cosa, ma questo viene perché sono colorato cosi.?
    Penso anche ai Santi, agli esseri illuminati vecchio stile ai quali credo ancora e malgrado i tanti peccati mi sento
    in buona compagnia, come un po’ da qualche mese anche nel blog, perché Voi almeno in qualche modo rispondete
    mentre i Santi…
    ciao.

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  8. Ho fatto parte della FoF per diverso tempo. La mia storia l'ha presa in carico la dott.sa Radoani dell'ASAAP.
    www.asaap.org
    Forse per alcuni potrebbe essere un aiuto ulteriore.

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  9. Ciao anonimo di qualche giorno fa
    se ti va, raccontaci il tuo punto di vista. Per alcuni di noi la Fof è stata un trauma, per altri meno. Io personalmente non sento il bisogno di ricorrere a uno specialista, anche perchè non voglio drammatizzare troppo, ma capisco che non si esce tutti nello stesso modo e che farsi aiutare può essere un'ottima idea.

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  10. I “Pensierini” (Parte Seconda)

    Il capobranco e il sesso.

    Come vedremo anche dai numeri successivi, ogni cosa, evento o persona e’ vista e filtrata dal capobranco attraverso la sua contorta e morbosa relazione col sesso. Il sesso si rivela quindi come fondamentale chiave di lettura per analizzare i “pensierini”

    22/5/2001
    “L’uomo come microcosmo ha la possibilita’ di diventare un Dio, come Platone. Ogni spermatozoo e’ in pratica una stella, e l’eiaculazione media produce una galassia (sessanta milioni di spermatozoi). L’orgasmo maschile ricorda la creazione dell’universo – una potente, mistica ed erotica esplosione.”
    (Ndr. Far eiaculare un suddito-studente regala al capobranco il suo senso di onnipotenza.)

    27/10/2001
    “Il nudo maschile, il microcosmo-uomo, sara’ sempre il migliore soggetto d’arte, perche’ lui solo e’ capace di produrre un corpo astrale e diventare un Dio immortale.”
    (Ndr. Qui sottintende la sua repulsione per il sesso femminile, solo il pene e’ divino. Il resto gli prova disgusto ed e’ una perdita di tempo.)

    2/9/1995
    “L’anatomia delle sculture greche sottolinea l’ovvio.”
    (Ndr Qui ‘l’ovvio’ e’ il pene.)

    26/5/2002
    “La trasformazione della sofferenza e’ un’opportunita’ che non puoi lasciarti sfuggire. Rilke disse: “Perche’ non mi sono inchinato con piu’ grazia per riceverti?”
    (Ndr. Qui e’ possibile che il capobranco si riferisse a qualche ‘abboccamento’ spirituale fallito e che gli ha portato grande sofferenza. Con la citazione che segue si ripropone di essere molto piu’ mellifluo nell’ottenere ‘l’ovvio’ dai sudditi-studenti.)

    29/9/2007
    “Il mio scopo e’ quello di dare piu’ amore possibile prima che me ne vada – piu’ presenza possibile. In seguito, saro’ ancora con voi, ma sara’ diverso.”
    (Ndr. Con ‘Amore’ il capobranco si riferisce naturalmente al ‘coito orale’ e con ‘presenza’ allude alle varie malattie veneree. Il messaggio che manda di seguito e’: “Approfittatene ora perche’ quando saro’ morto, come spirito non saro’ piu’ in grado”.)

    7/2/2000
    “Se gli Dei mi trattassero cosi’ bene come mi trattano i miei studenti, non avrei nessun bisogno di andare in paradiso.”
    (Ndr. Per il capobranco il suo zoo E’ il Paradiso, per cui tiene duro fino al giorno della sua morte.)

    3/3//2008
    “Ci sono molti misteri nell’universo, ma nessuno paragonabile al completamento della sequenza*, ed essere un uomo conscio.”
    (Ndr. Nulla e’ paragonabile alla raggiunta eiaculazione e di conseguenza a sentirsi il padrone dell’universo.)

    “Pensierini”. Fine Seconda Parte

    (*) Nel prossimo numero.

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  11. Come le religioni, i culti offrono uno scopo, un proposito, identita' e comunita'.
    Il senso di comunita' e' piu' intenso nei culti perche' la loro coesione interna dipende dal proteggere la purezza del gruppo dalle influenze esterne. Cosi' c'e' una pressione continua del gruppo alla lealta' e al conformismo. I culti offrono una matrice molto forte che va' al di la' dei limiti individuali e amplifica l'energia.
    Quello che affascina l'individuo, alle volte non e' il leader o l'ideologia, ma piuttosto la configurazione di emozioni che e' parte dell'abbandono di se'.
    I guru possono suscitare emozioni fortissime in quanto c'e' un intenso coinvolgimento nel concedersi a quello che viene percepito come un dio vivente.
    Anche il potenziale per la violenza e' enorme. Se il guru dovesse diventare paranoico, avido, o annoiato, come capita a molti, possono far fare ai loro discepoli quasi qualsiasi cosa....

    ....Le religione orientali, oltre ad offrire l'esperienza della coscienza cosmica, offrono anche tre elementi che sono particolarmente ghiotti:
    1) Una prospettiva distaccata dal coinvolgimento nella vita individuale che alla fine vede tutto come perfetto;
    2)pratiche che portano al distacco dalle emozioni e dai desideri mondani;
    3) con il karma e la rinascita, un sistema che fornisce una giustizia morale, il potenziale per un miglioramento continuato, ed una esistenza senza fine.

    Noi stiamo prendendo in considerazione ogni tipo di visione rinunciataria del mondo, le cui soluzioni ai problemi mondani che considerano quello che succede in questo mondo e nella nostra vita, secondario ad una esistenza di un qualche altro tipo, piu' importante e sacralizzata. Questo puo'-dal nostro punto di vista-, alleggerire la disperazione personale, ma storicamente non ha aiutato a risolvere i problemi che rendono la rinuncia interessante.
    Ritirarsi dal mondo e' molto piu' gratificante quando c'e un posto in cui rifugiarsi.
    Ma diventa sempre piu'ovvio che non c'e' un posto in cui si puo' scappare dal disordine interno o esterno. La fuga attraverso un credo di supporto non e' un buon modello per sopravvivere.

    to be continued.....

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  12. L'altra sera ho visto un vecchio film bellissimo, "La via lattea" di Luis Bunuel. Parla proprio del meccanismo della fede. (Non me ne vogliano i cattolici, non li voglio assolutamente offendere).
    Nel film si intrecciano epoche diverse, ma il soggetto è sempre quello: presumere una divinità, qualcosa di vero in assoluto (come Dio o la Madonna) in cui BISOGNA credere; tutto il resto viene in funzione di questo, modo di pensare, atteggiamenti, modo di vivere, interessi e così via. Ossia, prima stabilisci la verità (anzi, qualcuno la stabilisce a monte, sia la Chiesa o sia un guru) e poi vivi in funzione di quella.
    Non vi sembra TERRIBILE? Dov'è il libero arbitrio in un meccanismo di questo tipo?

    Si vedeva, per esempio, una scena in cui un gruppo di bambine vestite tutte uguali, venivano imbeccate dall'insegnante fondamentalista cattolica, ed ecco cosa facevano: una alla volta dovevano uscire dal gruppo, dire a voce alta e a memoria una frase del tipo "A chi dice che ha bisogno di verificare l'esistenza di Dio...", ecc. Poi, la bambina rientrava nel gruppo e tutte insieme dovevano urlare: "Su di lui anatema!" e così via. Le frasi da urlare e condannare (con l'anatema) riguardavano tutte eventuali dubbi che possono venire a un cattolico fervente.
    Insomma, è un meccanismo in cui viene creato un pensiero comune entro il quale bisogna stringersi, mai eludere o, peggio ancora, evadere; pensare sì, elaborare sì, ma SEMPRE E SOLO all'interno di quel recinto. Non vi ricorda niente?

    Quando hai la fortuna, chissà perché e chissà come, di uscire dal recinto, anche solo per un attimo, ti si para innanzi la verità: sono tutte palle, o comunque cose astruse, non verificabili, che qualcuno ha detto e che io devo ripetere, imparare a memoria, affermare e ri-affermare. Mi illudevo di pensare, ma non era così.
    E quando questa verità ti si para innanzi, cominci a pensare liberamente. Nel libero pensiero - che forse è il grande segreto - trovi domande, dubbi, incertezze ... è più scomodo della fede e forse molti non sono interessati a questa fatica. Ma in quel mare di dubbi, io ci sto bene e sento che quella è vita.

    Mi piace quello che dice l'ultimo Anonimo: "Quello che affascina l'individuo, alle volte non e' il leader o l'ideologia, ma piuttosto la configurazione di emozioni che e' parte dell'abbandono di se'.
    I guru possono suscitare emozioni fortissime in quanto c'e' un intenso coinvolgimento nel concedersi a quello che viene percepito come un dio vivente".
    È detto così bene ed è così vero.

    Voglio dire anche che noi che abbiamo avuto (questa volta davvero) la "fortuna" di uscire dal recinto, e che siamo disposti a parlarne e a vedere quello che ci è successo ... Beh, io penso che possiamo fare molto con la nostra vita.

    Un bacio a tutti

    P.S. Entro sera metto il filmatino delle bambine di cui ho parlato sopra.

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  13. Come guarire una fiducia in se’ malandata….

    Molte persone che si sono affidate ad un gruppo autoritario (con un cult leader senza freni o limiti, in pratica un dio) e che poi si sono distaccate, finiscono per avere poca fiducia in se’ stessi.
    Essendosi affidati ad un’autorita’ esterna, evidentemente un problema con la stima di se’ doveva gia’ essere presente.
    Questo include il pensare di non poterci ‘arrivare’ da soli (indipendemente da cosa si volesse raggiungere). Ironicamente la maggior parte delle persone si fida della propria capacita’ di giudicare la figura autoritaria che potrebbe portarci alla meta prefissata.
    Sfortunatamente, visto come sia facile avvantaggiarsi della paura e del desiderio, questa dovrebbe essere l’ultima cosa di cui dovremmo fidarci.
    Piu’ ci si affida ad una struttura autoritaria, piu’ e’ difficile staccarsene, in quanto la propria identita’ e’ strettamente correlate alla stessa, le proprie emozioni, la propria immagine, il modo di vedere il mondo, i nostri rapporti con gli altri ecc…
    Infatti il gruppo diventa, con la figura autoritaria nel mezzo, la fondazione di tutto cio’ che significhi qualcosa per noi, cose intime, ed anche tutto quello che riguarda il nostro futuro.

    Quelli nel circolo interno o nei circoli piu’ elevati, hanno anche maggiori difficolta’ nel lasciare il gruppo. Hanno raggiunto un potere maggiore ed una sensazione di essere speciali, superiore alla vita precedente al gruppo.
    Ognuno e’ diventato una piccola autorita’ per quelli sotto di loro. Lasciare un gruppo dopo esservicisi ‘dati’ puo’ ricreare la situazione di confusione e di insufficienza, che sono state la ragione per cui ci si e’ avvicinati al gruppo in un primo momento.
    Inoltre, alle volte, un’altra forma di dubbio paralizzante puo’ apparire – il dubbio che non si riesca ad uscire dalla confusione da soli -.
    Il proprio senso di realta’ e’ delicato perche’ molte cose credute precedentemente sono ora il contrario di quello che erano apparse essere.
    Quello che sembrava buono e giusto e’ ora sbagliato e pessimo.
    L’amore senza condizioni del guru era in realta’ solo il volere un potere totale; la sua mancanza di ego, solo egocentrismo mascherato; la sua purezza, corruzione.
    La domanda bruciante e’:”Come mi sono potuto far prendere cosi’?” “Come posso fidarmi di nuovo di me stesso nel giudicare cosa sia giusto o sbagliato per me?”

    La difficolta’ del ‘lasciare’ e’ abbinata al fatto che all’inizio la sensazione non e’ piacevole affatto. C’e’ stupore, rabbia mista a depressione, sensi di colpa.
    La paura e’ una componente importante che tiene molte persone ‘dentro’ – non solo la paura di tornare all’ incertezza di essere in proprio, ma anche di essere travolto da tutto senza potersi fidare di se’ stessi. Questo intacca anche la nostra fiducia negli altri, la delusione nei confronti di certi principi fondamentali, crea un cinismo generale.
    Per questo il credere o meno in una figura autoritaria mette in gioco molte cose…..

    ….La dipendenza in un gruppo autoritario e’ molto simile alla dipendenza da sostanze stupefacenti o alcol.
    Lasciare un gruppo del genere crea molto di piu’ che non una semplice crisi d’identita’, perche’ coinvolge la sfiducia nelle nostre emozioni piu’ profonde, e la percezione base del se’, gli altri e l’universo.
    In piu’ si mette in discussione la saggezza del seguire le proprie passioni. Se prima una passione riguardo una causa era vista come prova d’autenticita’, ora, anche di questo non ci si puo’ piu’ fidare.
    Il mondo dell’ex-discepolo si e’ capovolto: quello che il gruppo ed il leader chaimavano amore senza condizioni, era condizionato dall’accettare la loro autorita’; il guru privo di egoismo era solo alla ricerca di bieco potere. Per coloro che si erano affidati completamente al guru, scoprire che il “re non ha i vestiti!” puo’ essere devastante. Per questo non e’ sorprendente che resistano tremendamente qualsiasi cosa li faccia dubitare della veridicita’del leader. Arrendersi ad un leader rende piu’ facile ignorare o minimizzare quello che normalmente sarebbe considerato immorale.
    Ancora piu’ problematico, ci si sarebbe potuti trovare a compiere o essere disposti a compiere azioni che avrebbero potuto causare danno ad altri.
    Ex-membri di culti hanno ammesso con enormi sensi di colpa ed imbarazzo, che avrebbero ucciso in nome del leader se questi glielo avesse chiesto.
    Avendo osservato la capacita’ di mantire a se’ stessi e la facilita’ con cui si sono fidati di un altro, non e’ sorprendente che non solo non si fidino piu’ di se’ stessi, ma anche del mondo in generale.
    Hanno visto altri fare quello che il leader chiedeva senza porsi molti problemi; per cui hanno realizzato che le persone possono fare quasi qualsiasi cosa, il che rende il mondo un posto spaventoso.
    Ex-membri descrivono se’ stessi come danneggiati anche una decina d’anni dopo l’abbandono del gruppo. La parte danneggiata e’ la capacita’ di fidarsi della propria opinione, capacita’che, una volta persa, e’ difficile da riguadagnare.
    Questa e’ una sfida seria per coloro che hanno abbandonato un gruppo autoritario…..

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  14. Caro Anonimo,
    Encomiabile lavoro il tuo post, interessante e ben scritto. Tuttavia, personalmente ti inviterei a non drammatizzare così perché non aiuta, almeno io non ho nessuna voglia di sentirmi come dici e, in effetti, non mi sento così.
    I problemi derivanti dall’aver subito abusi o condizionamento mentale sono sicuramente notevoli; sicuramente, uscire da un culto non è cosa da poco: ci vuole un certo coraggio. Va però anche ricordato che noi ne siamo usciti e che siamo qui a scrivere e a voler capire. Inoltre, personalmente mi sento molto meglio da quando sono fuori dalla FoF.
    Secondo me, quello in cui ci troviamo è un punto di partenza positivo da cui ripartire. Non serve crogiolarsi nel rimpianto di tempo perduto perché se non avessimo farto parte della FoF avremmo fatto un’altra cosa. E in ogni caso, abbiamo VISSUTO (e anche intensamente) questa esperienza. Ciò porta sicuramente con sè lezioni di vita, così come sarebbe accaduto in altro ambito, se degli anni trascorsi nella FoF ne avessimo fatto qualcos’altro.

    La tua descrizione lascia senza speranza: eravamo senza fiducia in noi stessi prima di entrare (perciò siamo entrati) e adesso è anche peggio ... Beh, io non credo aiuti molto un atteggiamento di questo tipo.
    Sento profondamente la connessione con chi scrive qui perché sento che stiamo crescendo a partire dall’esperienza che abbiamo vissuto. E non credo proprio che chi è nella FoF stia meglio... anzi.
    Quindi, forza e coraggio e SU COL MORALE.
    Un abbraccio da Lisa

    P.S. Non è che sei uno o una psicologa?

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  15. Cara Lisa,
    mi sembra che hai preso le parole di Anonimo motlo sul personale, credo che la sua sia una analisi molto corretta ma come ogni cosa da non prendere come un assoluto. Sicuramente ognuno di noi è passato attraverso quello che Anonimo descrive o una sua parte, e il fatto che lui lo metta in luce non significa che non si possa farci qualcosa, è una cosa che è bene consocere ed osservare per poter, nel caso in cui ci troviamo immersi in essa, riuscire ad usare in maniera positiva. Sapere, per quanto in certi momenti può essere difficile e doloroso, è sempre meglio che non sapere e questo lo sappiamo tutti molto bene (scusate il gioco di parole) anche se scopriamo che in un momento ci siamo ingannati possiamo sempre usare questa esperienza per continuare a costruire noi stessi e la nostra comprensione delle cose.
    A presto, un amico.

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  16. Scusa Lisa per non aver spiegato precedentemente che questa e' una traduzione dai "Guru papers". L'ultimo commento non e' ancora finito, il capitolo e' lungo e tradurro' la prossima parte a giorni. Penso sia utile e non troppo drammatico il vedere come molti gruppi e leader funzionino allo stesso modo.
    E soprattutto vedere il perche' si e' arrivati a fare certe scelte, e anche quanto sia importante il guadagnare nuovamente la fiducia in se' stessi.....

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  17. Caro Anonimo,
    penso che hai totalmente ragione, non volevo e non voglio assolutamente minimizzare, non ho mai scelto di farlo.
    È solo che ho sentito la voglia di “controbilanciare” un po’, mi sembrava che non ci fosse via d’uscita ... Scusa se sono apparsa “pompiere” come certi studenti della FoF. Non era mia intenzione. E so anche che tutto questo è soggettivo, e che c’è chi ha avuto nella FoF esperienze più devastanti di quelle che ho avuto io.

    A proposito di quello che dici, penso che il fatto di non voler parlare dell’esperienza e di non voler accettare l’idea di essere stati una setta dominata da un “cult leader” che come tanti altri del suo genere approfitta della buona fede degli adepti per derubarli profondamente, sia significativo almeno quanto l’esserci entrati e rimasti.
    È molto bello che qui ne parliamo: in un certo senso, il processo di autentica liberazione e ritorno alla fiducia in se stessi passa anche attraverso la presa in esame e l’accettazione di quello che è successo alle nostre menti-volontà.
    Almeno, me lo auguro.
    E riguardo alle “scelte” fatte nella FoF, cose che oggi possono apparirci non più comprensibili e a volte addirittura inaccettabili, non si trattava di vere “scelte” ... Erano più la conseguenza di un pensiero condizionato, di un mondo rarefatto e carico di ipnosi collettiva, dove tutto l’assurdo sembrava logico e viceversa (tutto dietro il velo del famigerato “pensiero psicologico”...).

    Parlavo oggi con un amico caro; mi parlava della sua sofferenza nel non riuscire a giustificare con se stesso cose che aveva fatto nella FoF e diceva di sentirsi un idiota. Mi è sembrato giusto dirgli che piuttosto che scegliere aveva “aderito” a un comportamento forzato ... Se non l’avesse fatto, avrebbe lasciato la FoF molto prima ... Bisogna anche darsi la colpa?
    Quello che mi sembra giusto mettere in luce è che alla fine una vera scelta è stata fatta e ha richiesto un coraggio che supera e fa piazza pulita dei comportamenti che visti oggi possono fare stare male: lasciare la FoF e passare attraverso tutto questo.
    Un abbraccio affettuoso, Lisa

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  18. Mi ricordo che qualche anno fa Robert diceva che per restare nella scuola era necessario "verificare l'influenza C". Un'idea che poteva essere in linea con il principio della quarta via per cui bisogna verificare tutto. Quando sentii questa affermazione, provai un certo disagio, perchè io l'influenza C non l'avevo verificata, specialmente l'influenza C di cui parlava lui: esseri invisibili a tutti tranne a lui, che gli mandavano dei segni e gli comunicavano profezie, data e ora di crisi economiche, crolli in borsa, terremoti devastanti e fini del mondo.
    Anzi, la verifica dell'influenza C assomigliava alla verifica dell'esistenza di dio: alcuni se ne dicono certi, ma quando vai ad approfondire non si capisce bene su cosa tale certezza si fondi.
    Spesso, nei miei anni nella scuola, ho discusso con altri studenti di questa fatidica verifica dell'influenza C. Devo dire che erano moltissimi quelli che ritenevano sinceramente di averla verificata, ma i loro racconti non mi hanno mai convinto. La loro esperienza era simile a quella di Robert, la cosiddetta verifica consisteva soprattutto nell'isolare e ritenere arbitrariamente significativi alcuni avvenimenti delle loro vite. A volte i racconti erano chiaramente pieni di immaginazione galoppante. Che in certi casi dovevi stare a sentire senza poter dire nulla.
    Siccome sono testardo, spesso mi mettevo ad approfondire e mettere in discussione le loro affermazioni - come mi pareva giusto dovesse essere in una scuola della quarta via. E spesso in quelle occasioni ho sentito repressione, un atteggiamento che lasciava intendere che quelle cose non dovevano essere pensate. Chi pensava quelle cose non era un buono studente. C'era quindi una certa pressione del gruppo che faceva sentire che cosa era corretto e cosa no, e spingeva così ad uniformarsi "al bravo studente" sia nel comportamento che nel pensiero.
    Anche l'affermazione di Robert che raccontavo all'inizio fa parte di questa linea di pressione, ed è un piccolo tassello della manipolazione cui si è soggetti nella fof.

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  19. seguito del capitolo precedentemente tradotto dai "Guru Papers", continua li' dove l'altro finiva:

    "...Alcune persone cercano di controbattere questa tendenza con la decisione di non farsi mai piu' 'fregare'. Purtroppo questa presa di posizione rende la persona cinica e chiusa. Al di sotto del cinismo c'e' paura di prendere un impegno e di essere aperti- entrambe cose che hanno precedentemente procurato dolore. Dietro al cinico si trova spesso un'idealista deluso.
    Questa posizione protettiva puo' rendere le persone piu' capaci di funzionare, ma diventando pero' rigide, emozionalmente distanti, esposti alla depressione a causa di una profonda riserva di rabbia e paura.
    E' difficile trovare una connessione profonda con il mondo quando si ha paura di esssere ingannati, truffati, o di seguire la propria passione.
    Questa sfiducia puo' anche colpire la propria vita emozionale, in alcuni casi ci si puo' spaventare nell'essere coinvolti in una situazione di reale intimita'. La delusione con la natura dell' 'abbandonarsi e della devozione', puo' limitare la capacita' d'amare, perche' quello che si era creduto essere amore, si e' rivelato essere solo una farsa, una bugia.
    Il proteggersi dal trovarsi coinvolti puo' lasciare gli ex-membri con limiti maggiori di quelli che si avevavno prima di entrare nel culto.

    Una cura deve includere il ricostruire fiducia in se' stessi. Non e' cosa facile, l'essere stati sedotti dall'esperienza del culto non ci da' molte ragioni per aver fiducia in noi stessi. Certamente e' possibile, con l'amore di una persona a noi vicina, rompere il ghiaccio e l'auto protezione, permettendo cosi' l' apertura alla fiducia. Tuttavia la disponibilita' ad aprirsi ad un'altro/a non necessariamente aiutera' a rimuovere la paura di essere di nuovo aggirati da figure carismatiche, gruppi o cause, o qualche altro tipo di attivita'dello stesso genere.
    In pratica si puo' ancora essere spaventati da se' stessi.
    La forma piu' estrema di controllo mentale accade quando si crede completamente all'autorita' e questa diventa il centro della nostra identita'.
    Purtroppo la societa' e i genitori sin dall'infanzia c'insegnano che gli altri sanno cosa sia meglio per noi. Molti sono profondamente condizionati nell'aspettarsi aiuto e speranza da fattori esterni, persone o entita'.
    Abbandonare questa idea e' difficile perche' l'unica cosa che rimane e' noi stessi, con tutte le nostre debolezze e limitazioni.
    Ma andare al di la' della grande delusione che non cia sia una autorita' finale che sappia cosa sia meglio per gli altri, puo' permettere un'apertura verso quello che gli altri hanno da offrire, senza paura di essere presi in giro.

    La capacita' reale di poter raggiungere questo stadio e' strettamente collegata alla fiducia in se'. La capacita' di credere in se' stessi aumenta piu' la si riesce ad avere; cosi' come i dubbi creano altri dubbi su se' stessi.
    Una volta che si e' stati feriti profondamente, come si fa a tornare come prima?
    La vera guarigione puo' essere accellerata dal comprendere il profondo meccanismo di quello che e' accaduto, e delle dinamiche autoritarie in generale. Allora si guadagnera' la fiducia che le stesse cose non ci potranno capitare di nuovo.
    Parte della maturazione e' il realizzare che nessuno puo' sapere con certezza quello che e' giusto per gli altri. Quando si diventa il giudice finale per quello che ci riguarda, si puo' ricevere ed utilizzare quello che gli altri hanno da offrire senza paura di dipendenza.
    La delusione in se' non e' il vero problema. La consapevolezza include il rompere alcune illusioni, e questa e' di per se' una delusione.
    Spesso il vero ostacolo e' l'essere cosi' attaccato alle emozioni o ragioni connesse alle illusioni, che il lasciar andare certe illusioni puo' sembrare piu' una perdita che un guadagno. Vedere che alcune delle nostre emozioni piu' felici contenessereo delle illlusioni e' una pillola amara da ingoiare. Ma anche se il condividere e l'affetto nel contesto autoritario erano meccanici ed effimeri, l'affetto e il condividere le sperienze con altri sono aspetti importanti della vita.
    L'illusione si trova nel credere nell'autenticita' dell'abbandono cieco e nell'intimita' che tale comportamento puo' arrecare.

    Parte della consapevolezza di se' e' anche osservare come sia velenoso ed isolante prendere una posizione difensiva. La voce dentro di noi che ci dice di non fidarci e' letale.
    Controllare rigidamente che non ci capiti piu' del male, chiude la porta alle emozioni, ma anche alla possibilita' di vivere senza avere paura di se' stessi. La paura e' che, senza auto-controllo, qualcuno potrebbe nuovamente farci fessi. Questo controllo crea una divisione ed un conflitto interno, perche' qualcosa di basilare ci viene negato.
    Una persona intera e' aperta all'amore, che vuol dire il rischiare nuovamente di essere presi in giro ed essere feriti.
    Se si 'e veramente delusi riguardo alle relazioni autoritarie (ossia la perdita delle proprie illusioni piu' che la delusione vera e propria), ci sono molte meno probabilita' di caderci di nuovo o di diventare cinici.
    Il cinismo indica che non si e' completamente abbandonato le illusioni, ma si accusa il mondo o gli altri di averci turlupinato.
    Spesso ci si attacca agli ideali che mascherano l'autoritarieta'(parola inventata ora, ndr.), anche se si e' stati delusi da un certo leader.
    Ecco perche' alcuni si sentono esposti ad essere raggirati di nuovo, perche' fino a che cercheranno di vivere secondo ideali irraggiungibili, saranno esposti ad essere raggirati. Sono gli ideali che sono l'illusione, non il fallimento degli altri od il nostro di vivere secondo quelli.
    Il lasciarli andare- e' proprio quello- lasciar andare la cosa nella sua totalita', incluse le emozioni e le aspettative che sia loro che la loro perdita possano creare.
    Allora si puo' essere aperti al tipo di amore che non e' un'illusione.

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  20. Cari Anonimi ex compagni…

    Gli ultimi post m’hanno fatto tornare in mente un comportamento che notavo in
    alcuni soggetti, brave persone ovviamente, ma ai miei occhi apparivano bigotte.
    Per diverso tempo son rimasto in bilico tra i due aspetti che sentivo contrapposti:
    “il verificare tutto” o “l’avere fede in un maestro”, nel primo mi devo attenere alle
    capacità personali di intendere, compresi i benefici del dubbio…il secondo appare
    più semplice e immediato; credo! Ho fede!…
    Per una naturale predisposizione a non fidarmi, che all’inizio era estesa anche a me
    stesso, mi sono iscritto al primo aspetto, e insomma cosi ho studiato come un prete.
    La morale ancora oggi mi torna che chi ha fatto il chierichetto, trova un sacco di
    problemi provenienti dal suo passato, mentre chi ha confessato magari si trova a
    gestire una parrocchietta di campagna….(alleluia…alleluia).

    Da “C’è quel che c’è “ di J.D.Rumi, cap.52
    …Poiché la miscredenza è una negazione, e il negatore necessita di qualcosa che possa
    venire negato; mentre, analogamente, chi professa una fede richiede una realtà che
    possa affermare”…

    Mi sembra impegolato alla stessa maniera…
    Bacioni Sauro

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  21. I “Pensierini” (Parte Terza)

    La “Sequenza”.
    (Ndr. Anche se argomento noioso ed inutile rappresenta il piu’ aggiornato esempio dell’ammaestramento impartito dal capobranco ai sui sudditi-membri.)

    "Sequenza": filastrocca inventata dal capobranco, composta da sei sillabe estratte, a seconda delle situazioni, da una lista di 30 che costituiscono le ‘imperiture stelle’. Anche se le sillabe sono recitate in inglese, inventate qualche anno fa da uno dei piu’ zelanti sudditi-membri e riordinate dal capobranco per formare la filastrocca, lo stesso capobranco ha inculcato nello zoo-fof la certezza che la sequenza risalga addirittura al tempo dell’uomo delle caverne. Infatti dopo un’ accurata traduzione dei geroglifici la sequenza e’ apparsa come il vero segreto ed il midollo dell’insegnamento dell’antico Egitto. Pare sia stata posseduta dalle culture precolombiane, e presente in India e nell’insegnamento Zen e Buddista. La sequenza e’ arrivata fino a noi attraverso i pittori rinascimentali e i vari artisti dei secoli precedenti.
    L’ossessione di trovare la sequenza si e’ trasposta nell’ossessione di trovare i numeri associabili con la sequenza. Il risultato e’ il contare ogni cosa, dalle lampadine del lampadario, ai bottoni della camicia; dai sassolini sul selciato, agli alberi del bosco.
    I numeri chiave sono: Uno (Presenza, Se’ superiore etc.) Due (Be-corto e Be-lungo), Tre (I tre “B”: Be-corto, Be-lungo e Back, parte centrale della sequenza), Quattro (I quattro respiri silenziosi) Cinque (Tre piu’ due, o anche “Cinque e’ Sei!”), Sei, (la sequenza), Sette (la sequenza piu’ uno, ovvero l’inizio della sequenza successiva) Otto (quattro piu’ quattro) etc, etc, etc. Anche forme e colori sono propieta’ possedute dalla sequenza.
    La sequenza affiora quindi ovunque, ovunque ci siano dei numeri, forme e colori, e cio’ la rende inconfutabile ed universale, e solo lo zoo-fof ne conosce il segreto. Cosi’ come fanno i bambini, il capobranco ha inventato il gioco e le sue regole, di conseguenza non potra’ mai perdere. Con questa invenzione derivata dalla sua megalomania il capobranco ha la certezza di passare alla storia, altro motivo per cui i sudditi-membri rimangono aggrappati alla sua follia.

    Pare che la sequenza sia estremamente semplice. Dovrebbe infatti portare direttamente alla presenza, per mezzo della stessa presenza. In se’ non e’ la presenza, ma solo la meta’ (parole del capobranco). Una volta pronunciate le sei sillabe, da Short-Be (Be –corto, o prima invocazione ad essere li dove si e’) a Long-Be (Be-lungo, ultima implorazione e sempre in inglese) passando atraverso il ‘soggetto’ ( come vedere, o ascoltare), la sequenza raggiunge la sua apoteosi nel respirare silenziosamente quattro volte.
    Esempio:
    Be-Hold-Look-Back-Look-Be. Dopo di che si e’ presenti e si prolunga la presenza con i quattro respiri silenziosi, per poi ricominciare da Be-corto.

    Nella personale sequenza del capobranco, il Be-corto rappresenta il pene in posizione di riposo, mentre il Be-lungo rappresenta il pene in piena erezione.
    Non a caso l’introduzione di sei sudditi-studenti nudi nella sua tana per aiutarlo a contare meglio.
    Si possono osservare i sudditi-studenti che praticano la sequenza quando guidano a tutta velocita’ contromano con la spesa sul tettuccio della macchina salutando in stato di trance. Per i sudditi-studenti la sequenza si e’ sostituita con successo ai sonniferi.

    Qui di seguito alcuni esempi tratti dalla propaganda dei pensierini.

    6/5/2007
    “La sequenza e’ irrefutabile verita’ oggettiva.”
    (Ndr. Altre domande?)

    30/6/2008
    “Rifiutare la sequenza e’ come rifiutare l’influenza C (gli Dei).”
    (Ndr. Ci sono ancora dubbi?)

    3/6/2008
    “Con la sequenza non dobbiamo morire; possiamo sfuggire alla morte.”
    (Ndr. ... ma se preferite la morte...!?)

    21/6/2008
    “La storia dell’arte e’ la storia della sequenza.”
    (Ndr. Da qui l’inesauribile fonte di ispirazione e conoscenza.)

    23/10/2007
    “La sequenza e’ il riflesso dell’uomo preistorico. E’ semplicita’ emersa da tale psicologia. Ci si puo’ svegliare senza la sequenza; comunque, la sequenza e’ un metodo di scuola perfezionato per il risveglio.”
    (Ndr. Ennesimo esempio delle contraddizioni del capobranco. Inoltre, storicamente ci si e’ sempre chiesto di cosa passasse per la testa dell’uomo della pietra quando infreddolito e coi piedi distrutti scappava inseguito da bestie feroci mentre combatteva infezioni di ogni tipo. Che facesse la sequenza in inglese si e’ rivelata una scoperta rivoluzionaria.)

    30/11/2007
    “Quando siete in immaginazione, non potete conoscere il futuro – non potete sapere quale ‘Io’ (pensiero) apparira’. Con la sequenza, comunque, potete conoscere il futuro.”
    (Ndr. Altro effetto delle dosi massicce di psicofarmaci che regalano la vitru’ di chiaroveggente al capobranco.)

    21/12/2007
    “Generalmente provo a completare tre sequenze di fila, e poi usare solo il tema della sequenza per un po’ per potermi riposare. Poi ritorno ancora alla sequenza.”
    (Ndr. La sequenza e’ estenuante. Avere orge con sei energumeni ogni giorno richiede una grande preparazione fisica e psicologica.)

    16/6/2008
    “Se non siete concentrati nell’usare la sequenza quando guidate, allora il vostro ‘se’ inferiore’ vi sta guidando oltre il presente.”
    (Ndr. Altra testimonianza di quale pessimo guidatore sia il Se’ inferiore.)

    17/7/2007
    “E’ interessante osservare che le mie sequenze comincino dalla presenza.”
    (Ndr. Anche se in effetti poco interessante, il fatto che la sequenza esista per arrivare alla presenza non si applica al capobranco. Lui e’ onni-presente,)

    22/8/2008
    “Qualche giorno fa ho raggiunto la fine della sequenza, e i quattro respiri silenziosi sono sembrati incredibilmente chiari e facili. Uno si domanda del perche’ non sia cosi’ ogni volta. E’ come rompere la barriera del suono.”
    (Ndr. la barriera del suono rappresenta l’ano del capobranco.)

    3/10/2008
    “Al Se’ inferiore piace affondare i denti nella sequenza.”
    (Ndr. Qui il Se’ inferiore rappresenta il capobranco e la sequenza rappresenta il membro del suddito-membro)

    14/11/2007
    “Be, ti solleva.”
    (Ndr. Be e’ senza alcun dubbio l’erezione.)

    23/4/2007
    “E’ l’assenza di parole che da alle parole della sequenza il loro valore – il silenzioso stato della divina presenza.”
    (Ndr. La sequenza sono parole senza parole. Durante il coito orale oltre che maleducazione e’ impossibile parlare.)

    23/5/2007
    “Spesso durante la sequenza la macchina controlla l’orologio senza motivo.”
    (Ndr. Disinteressati ad avere coito orale col capobranco, i sudditi- membri spesso non raggiungono il Be-lungo, uno dei motivi responsabili dell’introduzione del Viagra.)

    4/2/2008
    “Nelle scuole dobbiamo contare i numeri perche’ gli artisti li hanno contati prima di dipingere i loro capolavori.”
    (Ndr. Come potrebbe essere il contrario?)

    22/5/2008
    Tutto cio’ che uno abbia mai letto e’ contenuto nella parola Be.”
    (Ndr. E’ cosi’ semplice, quanta fatica sprecata.)

    5/6/2008
    “Cose’e’ la sequenza paragonata alla presenza?
    Cosa sono i pianeti paragonati al sole?”
    (Ndr. Ennesimo inefficace uso delle analogie e puerili giochi di parole del capobranco.)

    28/10/2008
    “Una sequenza di successo ci rende capaci di evocare la presenza con sei enunciazioni, come il genio della lampada.”
    (Ndr. Vedi sopra.)

    10/01/08
    “Durante la sequenza, la presenza accumula forza sufficente per continuare senza parole dopo che la sequenza e’ terminata. E’ come andare in bicicletta: pedalare sei volte e andare a ruota libera per quattro.”
    (Ndr. Ci sono pareri discordanti su cosa significhi l’espressione: ‘andare a ruota libera per quattro’.)

    24/3/2008
    “Sei e quattro vi rendono presente.”
    (Ndr. No comment)

    I “Pensierini” (Fine Parte Terza)

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  22. Ciao a tutti...
    Per farsi due risate...guardatevi questo video...è un esempio carino..
    Buona Giornata!

    http://it.youtube.com/watch?v=reByNR8zFZA&feature=related

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  23. Chlotilde che s'impicca coi comandi


    Posto qui di seguito un brano del libro di Emanuele Severino "La Buona Fede - sui fondamenti della morale" leggerlo mi ha fatto pensare che un nesso con la/le vostre esperienze ci fosse , sperando di non prendere l'ennesima cantonata approfitto per abbracciare forte il mio lontanissimo meraviglioso fratellone :

    " Il 'dovere' di assumere come scopo la 'vera virtù' esprime, da un lato, il prevalere della volontà di verità su ogni altra forma di verità e, dall'altro, la necessità che la verità sia lo scopo ultimo dell'uomo, una volta che egli si mette sulla via della ricerca della felicità. L'uomo, incomincia col desiderare il piacere e la felicità. La felicità è il suo scopo. Poi comprende che per essere felici occorrono certe condizioni - tra le quali vengono in primo piano le 'virtù'. Ma soprattutto comprende che la felicità può appagarlo solo se è felicità 'vera'. La condizione fondamentale della felicità diventa pertanto la conoscenza della verità. Nasce la filosofia. La verità è il mezzo per raggiungere lo scopo, cioè la felicità.
    Tuttavia il mezzo è, essenzialmente, qualcosa di subordinato allo scopo, ossia è, essenzialmente, qualcosa di limitato, regolato e guidato dallo scopo. Se la conoscenza della verità, o episteme, è il mezzo per raggiungere la felicità e il piacere, tale conoscenza è limitata, regolata, guidata da altro, ossia da qualcosa che non è verità : la non verità regola e guida la conoscenza della verità. Usata come mezzo, la conoscenza della verità si altera, si modifica, si nega, si danneggia, si consuma.
    Ma in questo modo resta indebolito e distrutto il mezzo che dovrebbe consentire di giungere alla felicità. Affinchè questo non accada, è necessario che la conoscenza della verità - episteme della verità- non sia un mezzo ma lo scopo dell'uomo. Che non sia usata in vista di altro, ma in vista di se stessa.La si 'deve' volere al di sopra di tutto. Deve essere disinteressata. E' la 'vera virtù'. Tutte le altre 'virtù' sono la 'materia' che diventa vera virtù solo se è unita alla conoscenza della verità. "

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  24. Per chi non l'avesse visto, un interessante approfondimento riguardo "i misteri di Leonardo"...

    http://www.youtube.com/watch?v=OLuho6EEa5c

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  25. Appendice ai “pensierini”.

    Un’altra pratica di propaganda, divenuta abituale, e’ la pubblicazione dei “Notes” (Gli Appunti).Sotto forma di volantini, e con l’ausilio di immagini accuratamente selezionate, rappresentano l’ennesima espressione dell’aerofagia del capobranco dello zoo-fof.

    Qui sotto pubblichiamo la fedele traduzione di uno degli ultimi numeri.
    (Per mancanza di mezzi adeguati la redazione non garantisce la riuscita della pubblicazione dell’immagine qui di seguito.)



    “Il dipinto del Parmigianino, che si trova alla Galleria Nazionale di capodimonte a Napoli, ritrae Galeazzo Sanvitale (1524).
    Adagiata sopra il bracciolo a sei costole, possiamo vedere le quattro dita della mano sinistra di Sanvitale divise in gruppi di tre e una.
    Questo significa che i dieci comandamenti hanno compiuto la loro funzione, ed e’ giunto il momento di invocare l’ “undicesimo comandamento”: Be-corto, per cominciare una nuova sequenza.
    Incredibilmente Parmigianino mostra il soggetto mentre tiene in mano una moneta con sopra coniato il numero 72. Con questo trasparente stratagemma l’artista si riferisce alle 72 divisioni dei centri inferiori, suggerendo il controllo delle passioni.
    Durante l’equinozio d’autunno, la luce del sole colpisce il tempio di Yucatan sequenzialmente, illuminando le chiavi del 9, 18, 36 e 72.
    Che privilegio e’ il capire queste informazioni.”

    (La redazione ritiene inutile ogni tipo di analisi e/o commento.)


    Fine dell’appendice ai “pensierini”.

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  26. Meriterebbe capire meglio come accade che i seguaci rimangano fedeli al leader anche quando il leader è ormai preda del delirio.
    Che le enumerazioni di Robert Burton siano prive di senso è per me fuor di dubbio. È pazzo, ha le allucinazioni. Ma ciò che non è stato molto preso in considerazione è la possibilità che l'indottrinamento sia tanto infarcito di assurdità per un motivo preciso: ingenerare nei seguaci uno stato confusionale, anestetizzare la loro mente critica, e averli così più disponibili che mai per la loro vera funzione: pagare, lavorare gratis, donare il loro corpo, reclutare nuovi "membri", adorare il leader come un dio.
    Io penso che Robert sia un ipnotizzatore, e che questo fiume di assurdità con cui investe i seguaci sia una tecnica per rimbecillirli. Che ne pensate?

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  27. Scusate se mi intrometto. Non vi conosco ma sono capitato per caso su questo blog. Non so cosa sia la fof e rb ma ciò che mi sembra di vedere da quello che scrivete è questo:
    mi sembrate persone vuote. Persone che non hanno più una connessione con la vita che in teoria dovreste vivere. Persone che perdono il loro tempo giudicando altri che nemmeno possono replicare! Siete piuttosto represse e vi consiglio di fare qualche cosa di utile per voi stessi e la società in cui vivete, tipo andate a lavorare, studiate o fate qualcosa di più interessante di rimuginare sul vs. passato. Mi fate pena xchè mi sembra che la vs. vita non ha più un senso!

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  28. “Quando ero “DENTRO”, mi sconcertava andare sul Web e leggere cose come The Hell Letter (NDR: la famosa “lettera infernale” che Robert scrisse a una studentessa sul letto di morte dove le diceva che avrebbe dovuto fare i suoi pagamenti per rimanere nella “scuola”, prima di morire) e altre informazioni che non corrispondevano all’idea amorevole che avevo della Fellowship. Ricordo che una volta leggendo il Web ho cominciato a sudare freddo ... La dissonanza se ne andò dopo pochi giorni e sono rimasto dentro altri 10 anni, ma credo che se ogni giorno mi fossi dovuto confrontare con i fatti riguardanti la Fellowship, mi sarei stancato prima. Invece, potevo tornare al mondo FOF dove vedevo quello che volevo vedere ed evitavo di pensare agli aspetti della Fellowship che mi disturbavano, oppure trovavo il modo di razionalizzarli.”
    (Quella sopra è la traduzione di un brano estratto da un post di Old Fish sul blog inglese:)


    Anch’io credo che sia proprio questo che accade, sicuramente è accaduto così anche a me. Ad esempio, quando lavorai ad Apollo, il mio passato di sindacalista mi scuoteva, non potevo fare a meno di provare una sorta di ribrezzo per le condizioni di vita in cui si trovavano i “salariati”; ore di lavoro superiori al normale, a volte anche notturne, un salario da fame illegale negli Stati Uniti, gli studenti ricchi che andavano alle cene ed erano trattati con rispetto e devozione, gli studenti poveri che si arrabattavano a servire cene, o raccattare mance per comprarsi il necessario, magari a 40-50-60 anni, senza nemmeno i soldi per comprarsi gli antibiotici se ti veniva la bronchite ... E non sapevo ancora della losca attività sessuale di Robert. Capivo che non era giusto, non poteva esserlo, ma se dicevi qualcosa eri negativo, non avevi la giusta valutazione, oppure era colpa tua che eri un vagabondo ... (come è stato detto a me). E anch’io, quella dissonanza l’ho repressa, un po’ come si schiaccia qualcosa in una valigia per farcelo stare e sono rimasta altri 10 anni.

    Per me questo punto è di grande importanza per comprendere come si fa a cadere nel giogo di una setta e a rimanerci imbrigliati per così tanto tempo: si chiama dissonanza cognitiva e in questo blog già altri ne hanno parlato, ma a me piacerebbe approfondire ancora l’argomento, se qualcuno ne ha voglia.

    P.S. Anonimo/a ... ma guarda che caso! Impara a rispettare gli altri, se ti riesce ancora.

    PP.SS. So che sono in molti a guardare ogni giorno questo blog. Magari Walt decide di indicare dei numeri in questo senso.

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  29. Che bello un nuovo anonimo fresco fresco appena covato dalla gallinella. Ancora leggermente sporco di....

    Ma caro genialoide,
    noi saremmo anche anime perse, ma tu, che non sei (ci crediamo molto) connesso con la fof, che ci fai a leggere questo blog?

    Verrebbe da pensare che non hai una vita molto interessante!
    Suggerisco subito di entrare in un culto, farti succhiare quel poco d'intelligenza che hai, insieme ad un po' di soldi e di tempo (che tanto ne hai da perdere), poi torni qua, e, a cosi'farai parte della nostra piccola famigliola (che in fondo e' quello che vuoi, si vede...)

    p.s. era un po' che non scrivevo qua, grazie per lo spunto e l'intelligente conversazione!

    RispondiElimina
  30. Riguardo alla dissonanza cognitiva mi sembra che piuttosto sia una totale mancanza appunto di cognizione. Bisogna considerare il momento nel quale siamo entrati in contatto con le idee di un sistema, quale era il nostro vissuto fino a quel momento e cosa si credeva o voleva da quel
    nuovo modo di vivere…
    Mi sembra un po’ come quando sono arrivate le droghe pesanti, almeno nella mia area, fine anni
    sessanta, i giovani che si avvicinavano alla nuova esperienza erano totalmente ignari delle
    conseguenze e anzi sembravano i più furbi come avessero il mondo in mano, quella era la nuova
    libertà intellettuale, chi non usufruiva era fuori, era un fermo, come me. Non sono stato più
    furbo solo più fortunato ad essere contrario, e poi era un modo per prendere posizione. In
    seguito e molto presto si sono viste le conseguenze ma i fruitori continuavano accaniti nella
    loro “scelta”…Parecchi di questi conoscenti sono distesi al camposanto già da tempo ma sto
    rivedendo nel pensiero tre ex drogati che ne sono usciti passando tutto l’iter fisico e mentale
    per disintossicarsi, ecco il loro aspetto e comportamento oggi è calmo e sereno, quasi dolce
    come fossero degli ex studenti. Secondo me è perché loro oggi sanno di più, come dovrebbe
    essere per noi tutti, se siamo stati dei scuoladipendenti dobbiamo disintossicarci e credo che
    possiamo averne la capacità perché oggi dovremmo possedere l’esperienza cognitiva…almeno.

    RispondiElimina
  31. Caro anonimo del 2 dicembre che dice di essere capitato per caso su questo blog, per caso non sei anche Frank che ha scritto le stesse cose sul blog inglese #60 del 2 dicembre pagina 57?
    Che tristezza, pensi veramente che perche' non siamo piu' nella fof siamo diventati scemi?
    Io ho una vita, una famiglia e un buon lavoro. Sono riuscita a costruire la mia vita nonostante tutto. E tu che fai? oltre a raccontare bugie agli altri e a te stesso? Sei ancora dentro e intrappolato dalla tua scuola conscia, ti prego rimani dentro, non uscire, uno come te sta' bene dentro una setta, fa meno danni che nel mondo reale.
    C'e' voluto uno come te per farmi girare le p.... e scrivere di nuovo.
    Viva la vita loca
    Saluti a tutti.

    RispondiElimina
  32. Ciao sfigati, come reagite facilmente al bocconcino amaro che vi ho somministrato. Continuate a farmi sempre più tristezza.Questo è il mio ultimo messaggio perchè non voglio perdere più tempo con voi! Vi auguro che le cose per voi migliorino perchè se continuate così è meglio che vi spariate prima. Adiossss

    RispondiElimina
  33. P.S. viva la vita loca perchè quella che hai è pittosto triste vero?...ha ha ha

    RispondiElimina
  34. Vorrei avvertire l'Anonimo maleducato che d'ora in poi i post con insulti verranno eliminati. Non è che a te "brucia" la presenza di questo blog? Quanto alla reazione, personalmente ti ringrazio per aver rianimato il blog che viveva un momento di silenzio.

    Per soddisfare la richiesta che è stata fatta di fornire dei numeri, sono in molti a visitare quotidianamente questo blog (dalle statistiche cui posso accedere come amministratore sono circa 100) ed escludo che si tratti solo di ex-studenti ...

    il vostro Walt

    RispondiElimina
  35. "Persone che perdono il loro tempo giudicando altri che nemmeno possono replicare!"
    Lasciamo perdere il giudizio sugli altri. Sono nostri amici, con cui abbiamo condiviso anni di lavoro. Non li stiamo giudicando. Cerchiamo di tenere aperto un canale di libera informazione. La libera informazione non fa male a nessuno, può solo fare bene. E poi perchè gli studenti italiani non dovrebbero poter replicare? Al contrario, gli studenti italiani sono invitati a leggere questo blog e a intervenire esprimendo le loro opinioni senza minacce e senza insulti. E' veramente disdicevole che gli studenti della Fellowship of Friends non intervengano, non esprimano le loro ragioni. E' come una implicita ammissione di avere torto.
    In effetti, c'è un altro motivo per cui gli studenti italiani "non possono nemmeno replicare". Il motivo è che Robert Earl Burton, leader spirituale ("maestro") della Fellowship of Friends gli ha dato un "esercizio", ossia un compito, una regola, di non avere contatti con chi ha lasciato la Fellowship of Friends stessa. Quindi è Robert Burton a essere responsabile del silenzio dei suoi seguaci.
    Concludo con un invito a tutti gli studenti della Fellowship of Friends: parlate con noi, scrivete ciò che pensate - senza minacce e senza insulti - non guardateci come nemici. Non date retta a chi vuole controllare il vostro comportamento e le vostre fonti di informazione.

    RispondiElimina
  36. Caro anonimo, anche tu sei stato scoperto subito e la tua vita non deve essere troppo felice "dentro" la fof. Io ne so' qualcosa, e' per questo che scrivo su questo blog, per dare la possibilita' a quelli che pensano di farne parte di sentire piu' campane. Non ti sei mai chiesto perche' non ci sono piu' nuovi studenti? Che coincidenza vero?
    Dopo tante predizioni uscite dalla bocca del tuo capo, mi permetto di farne una io.
    Il tuo capo rb presto prendera' il volo per il Messico o altro paese del terzo mondo, per vivere lontano dai suoi studenti che gli rompono le scatole continuamente chiedendogli di interpretare i simboli e dare i numeri, scappando con soldi e giovani russi. Gli studenti che rimarranno si divideranno gli avanzi rimasti come avvoltoi. Alcuni di voi lo stanno facendo da molto tempo.
    Soldi e pezzi di valore gia' stanno sparendo, ci sono studenti che hanno fatto carriera e soldi alle spalle di imbecilli che come me hanno pensato di essere entrati in una scuola della quarta via.
    Non scrivo queste cose per te, tu gia' le conosci e ti fa comodo continuare cosi'. Come ho gia' detto scrivo per quelli che vogliono trovare informazioni sulla fof e rb.

    Si, si puo' essere felici anche dopo la fof. Non sono ancora all'inferno,anzi penso di averlo lasciato da quando ho smesso di pagare 200 euro al mese.

    Buona giornata

    RispondiElimina
  37. Vorrei invitare il moderatore a non censurare i fantastici post di anonimo/studente. Sono un esempio perfetto dell'ovvieta' del fallimento della fellowship. Piu' lui parla piu' noi ci rendiamo conto da dove siamo scappati.
    La codardia dello studente va di pari passo con la sua stupidita'.
    Ciao

    RispondiElimina
  38. ROBERT BURTON AL SATURDAY NIGHT LIVE!
    Beh …..no…. ma è su youtube!
    HAHAHAHA

    Clicca qui

    RispondiElimina
  39. DAI 'GURU PAPERS'

    Dietro la maschera del potere autoritario c'e l'idea che ci sia un'intelligenza superiore che sappia quale sia la cosa migliore per gli altri.
    Di solito finisce che questo vuol dire che o qualcuno dice di avere questo tipo di intelligenza, oppure una connessione diretta per riceverla. Questo puo' accadere in una qualsiasi dimensione e a livelli diversi. Nelle forme piu'estreme si vengono a creare quando la morale superiore e' collegata all'infallibilita'.
    L'immagine del guru rappresenta l'epitome di questa struttura.
    Spesso compresoa in questo c'e' l'idea che il guru sappia prendersi cura di te piu' di quanto non lo sappia fare tu, e questo perche' e' totalmente senza egoismo.
    Che lo stato di totale assenza di io o d'infallibilita' sia raggiungibile e' discutibile.
    C'e' sempre la domanda se sia possibile per qualcuno accertarsi che qualcun'altro abbia raggiunto un tale stato.
    Quello che e' ovvio comunque, e' che l'obbedire a qualcuno per una moralita' superiore o perche' ha trovato una scorciatoia alla verita', non solo crea corruzione e bugie, ma leva la responsabilita'alle persone.

    RispondiElimina
  40. Un altro problema, di cui si sta discutendo con amici sulla GF, e' il continuare a credere, anche dopo aver lasciato la scuola,
    che qualcun'altro abbia una conoscenza maggiore di noi riguardo a materie spirituali.
    Nessuno puo' dirci o darci niente del genere.
    Siamo totalmente perfetti ed imperfetti al tempo stesso.
    Abbiamo stati che ci piacciono e che sono diversi dalla nostra vita ordinaria che ci fanno pensare che la vita dovrebbe sempre essere cosi'; o almeno e' quello che abbiamo pensato a lungo e che ci ha portato a raggiungere la scuola.

    La mia opinione personale in questo momento e' che il fatto di avere o no stati non abbia alcuna importanza.
    Se ce li abbiamo bene, se non li abbiamo, bene lo stesso. Non valuto uno stato al di sopra del bermi un cappuccino, o di leggere un bel libro. Tutte le esperienze hanno lo stesso valore. Giocare con mia figlia e' bello quanto vivere tra le stelle. La compagnia degli amici mi sta bene quanto l'avere un'esperienza divina.
    Qualsiasi cosa accade in qualsiasi momento e' lo stesso, per me.
    Non mi preoccupo se sono presente o meno,
    cosi' come non mi preoccupo quando sono felice se sono li' oppure no (e dove sarei comunque?).
    Se sono triste, sono triste, se depresso, depresso.
    Non ho bisogno di nessuno che mi spieghi come vivere la mia vita, e non lo vorrei neanche se fosse possibile o disponibile.
    Ci fosse Gesu'alla mia tavola, con Gurdjieff e Buddha, non me ne potrebbe fregare di meno (purche' pieghino il tovagliolo in un certo modo!)
    Se qualcuno ha una verita' piu' profonda della mia non m'interessa (non che non ascolti piu' nessuno, per carita'),
    m'interessa solo la mia e forse neanche quella.
    Baci a tutti

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  41. In questa edizione tratteremo di alcuni degli effetti che l’ammestramento del capobranco ha sulla psicologia dei fedeli-membri-studenti dello zoo-fof.

    L’essere parte di uno zoo, o branco qualsiasi, da’ una certa sicurezza per chi ne fa parte.
    L’assenza di dissenso rende il soggiorno in tale istituzione quieto, e senza grandi sobbalzi. I sudditi-membri sono costantemente rincuorati, sia dal capobranco in persona, sia dai condiscepoli e dagli “amici”, regalando la calda e comoda illusione di aver finalmente trovato un ambiente sano, positivo e pieno di significato.
    Le parole rappresentano il mezzo per il quale l’ammestramento viene elargito e propagato. Ascoltando i discorsi del capobranco, e dei fedeli-sudditi-membri, e’ lampante la scissione fra la vita reale e la vita “spirituale” dello zoo-fof. La diretta osservazione del comportamento di tali esemplari rende evidente il divario tra chi realmente sono il capobranco e i suoi fedeli-sudditi-membri, ed il ritratto celestiale che loro stessi romanticamente si dipingono con fiumi di parole vuote.
    Qui di seguito riportiamo qualche esempio di “comportamento” di alcuni fedeli-membri-studenti. (la redazione ha lasciato anonime le loro identita’)

    Dai Pensierini:
    “Caro Robert,
    Oggi celebriamo il tuo compleanno con la piu’ profonda gratitudine per i tuoi pazienti e amorevoli sforzi nell’insegnarci ad essere presenti alle nostre vite. Grazie per vedere il nostro Se’, aiutandoci cosi’ ad essere il nostro Se’”
    (Ndr. Il capobranco e’ ormai conosciuto in tutto il mondo animale come l’esemplare piu’ impaziente e meno amorevole in assoluto. Il fedele-membro-studente per se stesso non vede l’ovvio, e allo stesso tempo attribuisce al capobranco virtu’ chiaroveggenti sottomettendosi cosi’ al suo malato volere, arredando al meglio la propria gabbia ed eventualmente scavandosi la fossa.)

    Annuncio sui ‘media’ zoo-fof:
    “Regalo di natale per Robert:
    (Con l’ausilio di un’immagine di sei angeli di profilo piegati a novanta gradi)
    Cari amici, le feste sono arrivate e noi abbiamo tanto di cui essere grati. Stiamo andando piu’ frequentemente e profondamente nel presente con ogni nostro prezioso respiro. Robert ha recentemente detto che se si potesse dire qualcosa a suo riguardo, sarebbe che non ha mai smesso di fare costanti e sostenuti sforzi per instillare presenza nei suoi studenti.
    Se desiderate celebrare la vostra gratitudine per il nostro Maestro, potete mandargli un bel biglietto, e se scegliete di includere un assegno, fatelo pagabile alla: Fellowship of Friends.”
    (Ndr. L’ingenuita; del fedele-membro-studente e’ straordinaria e va di pari passo con la sua cecita’. Gli angeli, o anche membri-studenti prostrati a ‘pecorina’, sono infatti il regalo che il capobranco preferisce. La presenza, in questo caso il pene, le estremita’ o i ‘giocattoli erotici di vario tipo’, sono l’unica cosa che indefessamente il capobranco ha instillato nei suoi fedeli-membri-studenti.
    Notare anche l’uso dell’espressione:’essere grati’, micidiale trappola tessuta dal capobranco in cui per decenni ha inretito i suoi ignari sudditi-studenti.
    Il messaggio e’ il seguente:’ Chi non e’ grato non e’ d’accordo, percio’ giudica e per cui e’ un peccatore e peste lo colga. Quindi dovete essere grati.)

    Altro annuncio sui ‘media’ fof:
    “Siamo arrivati al cancello. Il nostro viaggio (la sequenza) ha felicemente superato l’intervallo con ‘Back’. Siamo nel momento (Be-lungo), ma il nostro Amato non e’ li ad accordarci l’aspettato bacio divino.
    Come possiamo trascendere questo stato del maggiordomo interinale da Gesu’ a Cristo?
    L’atteggiamento giusto, come arrendersi, ascoltare, amare, agire e non-agire e’ una sicura indicazione.
    Orsu’, condividiamo la saggezza di coloro andati prima di noi, cosi’ come le nostre esperienze di sostare di fronte al cancello.”
    (Ndr. Esempio evidente di come anni di addestramento e assuefazione all’aggregazione abbia portato al completo e forse irreversibile rimbambimento dei membri-studenti dello zoo-fof. Come detto in precedenza, i suddetti membri imparano per imitazione: essi infatti si fanno belli allisciandosi le piume nell’enunciare le stesse assurdita’ espresse dal capobranco. Imparando dall’esempio diretto delle sue azioni, la menzogna vissuta da capobranco e dai fedeli-sudditi-membri risulta innegabile.)

    Da questo stesso blog:
    Anonimo - “Scusate se mi intrometto. Non vi conosco ma sono capitato per caso su questo blog. Non so cosa sia la fof e rb ma ciò che mi sembra di vedere da quello che scrivete è questo:_mi sembrate persone vuote. Persone che non hanno più una connessione con la vita che in teoria dovreste vivere. Persone che perdono il loro tempo giudicando altri che nemmeno possono replicare! Siete piuttosto represse e vi consiglio di fare qualche cosa di utile per voi stessi e la società in cui vivete, tipo andate a lavorare, studiate o fate qualcosa di più interessante di rimuginare sul vs. passato. Mi fate pena xchè mi sembra che la vs. vita non ha più un senso!”
    (Ndr. Il risultato dell’ammaestramento dell’anonimo-membro-studente e’ chiaramente rivelato in questo passaggio.
    Dopo anni di addestramento le qualita’ del capobranco sono instancabilmente acquisite dai sudditi-membri; e sono le seguenti:
    Furbizia. L’anonimo-membro-studente pensa di poter fregare chiunque.
    Chiaroveggenza. L’anonimo-membro-studente puo’ conoscere e analizzare la vita di una persona alla prima occhiata e a volte anche senza averla mai incontrata prima.
    Assenza di giudizio. L’anonimo-membro-studente non etichetta mai un’altra persona in maniera negativa.
    Integrita’ e franchezza. L’anonimo-membro-studente, essendone possessore, dice sempre la verita’ e quando puo’ la elargisce al prossimo meno fortunato.
    Spigliatezza. L’anonimo-membro-studente puo’ operare con la massima disinvoltura in qualsiasi ambiente che non sia al di fuori dello zoo-fof.)

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  42. Da quando mi sono liberata dell’idea che avere degli stati più alti o essere presenti sia la cosa più importante, al di sopra di ogni altra, per cui vale la pena vivere o morire, posso serenamente vivere la mia vita così com’è e così come viene.
    I culti costruiscono la loro gabbia intorno a idee così e ci si resta imbrigliati perché porsi delle domande riguardo a certi tabù è come negare tutto quanto, o per lo meno, minarlo. Quando si è dentro, lo si vive come un sacrilegio, come un negare la vita stessa e i motivi per cui vale la pena viverla. Di conseguenza, si accetta tutto.
    Quando si è dentro, lo si vive come un sacrilegio perché se si questionano i pilastri intorno cui tutta la menzogna e la messinscena vengono edificate e fortificate, cade il velo dagli occhi e si intravedono barlumi di verità.
    Quando si è dentro, si pensa al fuori come all’inferno, e perdere tali “credenze” è temuto come la morte spirituale.

    E anche quando si esce, per un po’, la droga (bello il paragone che fai Sauro) continua a circolare dentro fino a quando non la espelli tutta.
    E quando l’hai espulsa, sei libero di vivere. La buona notizia è che si può espellere ...

    Andrea, il tuo post – dicevamo con un’altra persona che è qui con me – somiglia a una poesia di Whitman...

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  43. Ho voglia di condividere con voi una cosa che mi è capitata recentemente.
    Credo di aver fatto una verifica del tutto nuova per me, qualcosa che non avevo visto negli ultimi due anni, cioè da quando ho lasciato la FoF.
    Giorni fa, stavo veramente male, una sorta di depressione/disperazione da cui non riuscivo a uscire e che mi spaventava molto, come se non avessi mai provato prima sensazioni del genere.
    A un tratto, mi sono accorta che, in un certo senso, “mi mancava il sistema”. Scusate il termine, ma era proprio così. Nel senso che qualcosa dentro di me cercava quelle vecchie giustificazioni, spiegazioni, panacee, sostegni che erano tipici della Quarta Via e della FoF e che, quando occorreva, erano come un kit di salvataggio che potevi usare per nasconderti a qualsiasi dolore, disappunto o sofferenza di altra natura.
    Cose del tipo: “tutto serve”, “se vivo questo è perché ne ho bisogno”, “è un play per me”, penso che ve le ricordiate bene, senza che debba ricordarle io ...
    E allora non ho voluto usare queste cose. Ho scelto di vivere il malessere e di “attraversarlo” con le mie forze. E forse la sensazione di non aver provato prima cose del genere mi veniva dal fatto di averle sempre soffocate o respinte.
    Adesso sto bene e mi sento più forte, ma ho capito che quella era (ed è ancora per qualcuno) una delle cose che tiene strettamente imbrigliati in una setta.

    E mi sembra anche di aver capito quello che Andrea ha detto in questo blog un po’ di tempo fa: “Mi sembra che la cosa più difficile, per noi, sia il non avere più certezze”.

    La sensazione che ho adesso è che la vita mi appartenga, nella sua bellezza e nella sua durezza e che tutto quello che c’è da fare, la cosa più grande che si può fare è viverla davvero.

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  44. E' proprio cosi'.
    Dicevo da qualche altra parte che mi sembra come se fossimo andati in giro dentro una botte.
    Osservando le cose da un forellino nel legno. Certo eravamo protetti, ma una volta lasciata cadere la botte, si rimane nudi ed indifesi, ma la vista e' molto migliore....

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  45. Hai ragione caro Andrea "e' proprio cosi'", come ti citavi addosso da qualche altra parte.
    Doveva essere una botte enorme per andare in giro per anni a quella maniera. Secondo poi, dopo aver bevuto tutto il vino che la conteneva, le cose che osservavamo non erano poi cosi' spiacevoli, cosi' come lo stesso soggiorno nella botte. La cosa bizzarra e' stato il fatto che abbiamo lasciato cadere la botte con noi dentro... Eh? Cosa?
    Comunque' poi "e' proprio cosi'", si e' nudi, indifesi, la vista e' stupenda e il malditesta del dopo sbornia e' lancinante; e quando infine ti guardi allo specchio, l'unico ricordo della botte e' nella forma che hai mantenuto.

    Tanto per passare due momenti in allegria,
    L'Oscemo

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  46. Porca vacca, non c'era bisogno di rivelare tutti i dettagli scabrosi!
    A dire tutta la verita' allora devi ammettere che tu la botte non te la sei tolta....e' esplosa!
    Purtroppo non c'e' abbastanza legno in tutta la foresta amazzonica per fartene una nuova, per cui sei stato costretto a realizzare la tua vera natura!!!(che e' meglio non investigare)

    p.s. se avessi le braccia lunghissime ti abbraccerei!
    baci (a distanza vista la puzza di vino)

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  47. Soprattutto per Andrea e Lisa,
    vediamo se riesco ad arrivare ad essere compreso per una volta…
    compreso ,eh ! non condiviso.
    Che esista chi abbia raggiunto uno stato permanente (Buddha e Cristo per es) di vivere la vita senza identificazione, o come Khrishna per cui è eguale il risultato delle azioni, sciagura o successo lui è …equanime, compassionevole etc.. è un atto di fede , non è provabile. Ma essere certi che NON sia possibile che la vita sia solo questo alternarsi di alti e bassi è una fede più pessimistica come vedere il bicchiere mezzo vuoto. In più non accorgersi che l'aver fatto parte di un culto sia responsabile di questa visione mi sembra ... irragionevole.
    Uno può anche credere, come Freud che il bisogno religioso sia solo paura della morte e cattivo sesso, ma credere che la vita sia solo adattamento e tutti quanti i mistici ,i religiosi, fosseo illusimi sembra superficiale- Ma quello che mi sembra importante notare è che quando tu Andrea affermi che :
    “Qualsiasi cosa accade in qualsiasi momento e' lo stesso, per me.”

    O sei arrivato nella terra dei Buddha o stai dicendo una menzogna. Un conto è pensarlo un conto è viverlo. E se hai onestà verso te stesso proprio questo è quello che possiamo imparare. Da soli, da altri :questo lo vediamo dopo.
    Ah a proposito di droghe pesanti: strafatto di eroina Qualsiasi cosa accada in qualsiasi momento è lo stesso per me.Ma un conto è accorgersene, gustarla : Un conto... me rembalza.
    romanoppk

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  48. per Walt
    ho provato a postare dando un Open id or un hurl www.vattelapesca ma non l'ha preso <: dove sbaglio ? grazie a nome dei troppi anonimi

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  49. Ciao Romano ed altri pastori raminghi...
    ti prendo a piccole dosi...il perche' lo sai, dici:
    "Ma essere certi che NON sia possibile che la vita sia solo questo alternarsi di alti e bassi è una fede più pessimistica come vedere il bicchiere mezzo vuoto."
    Dico io: non ho mai detto che sia impossibile, ma solo che e' irrilevante. Come dici tu, e' impossibile verificarlo, per cui porsi il problema mi sembra una perdita di tempo. Che importanza ha il tuo livello di coscienza mentre mangi il gelato oppure ti diverti con gli amici? L'esperienza stessa e' quella che e'. Se credi che facendo uno sforzo tu te la possa godere di piu', nessuno te lo impedisce; l'ho creduto per anni, e ora, semplicemente, non e' piu' cosi'.
    Se questo mi rende un illuminato od un pessimista mi sembra un ennesima perdita di tempo investigare l'idea!
    Il pensare che l'essere stato nel culto sia una causa del mio essere come sono adesso e' forse vero e forse no, anche questo, che importanza ha? Come ha detto qualcuno sul Gf "non abbiamo un passato alternativo...", per cui il passato che abbiamo e' l'unico che abbiamo, che lasci una scia o meno nel presente e' un problema che non m'interessa piu', e' impossibile provare una cosa o l'altra.

    Dici:
    "O sei arrivato nella terra dei Buddha o stai dicendo una menzogna. Un conto è pensarlo un conto è viverlo. E se hai onestà verso te stesso proprio questo è quello che possiamo imparare."

    Io: (chiaramente parlando da una posizione superiore, cinica e conscia al tempo stesso...)
    magari c'e'una terza alternativa.
    E' possibile non essere nella terra dei Buddha e non mentire?
    Io spero di si'. Siccome non m'interessa essere nella terra dei Buddha (so che meditano 'na cifra e mangiano formaggio sardo!), e preferirei non mentire (fatto a lungo, anche se nelle migliori intenzioni della 4 via),
    magari posso vivere la mia vita senza cercare di raggiungere qualcosa e godermi/soffrirmi le cose che capitano.
    Hai interpretato male la frase. Il fatto che qualsiasi cosa sia uguale per me, non vuol dire che sono in uno stato di satori continuo. Al contrario, come qualsiasi essere umano (non nato isolano...scherzo)vivo gli alti e bassi per quello che sono; ossia la nostra vita cosi' come capita.
    Se per te non e' abbastanza, non ci posso fare nulla, ma per me lo e'!
    Dici un conto e' pensarlo e un conto viverlo. Perche'?
    Mi sembra proprio che la chiave sia proprio fare cosi'. Pensarlo ( se reputi sia necessario) e viverlo.
    "Accorgersene o me rembalza" e' un'altro concetto irrilevante. Perche' discriminare? Alle volte te ne accorgerai piu' di altre, e altre volte ti rimbalzera'!
    E' proprio la continua divisione (giudizio) tra un'esperienza e l'altra che impedisce il vivere le cose per quello che sono.
    Il se' inferiore e quello superiore, il diavolo e gli angeli... sono delle balle colossali!
    Perfette se il tuo scopo e' di sentirti in colpa per il resto della tua vita!!

    Il bicchiere non e' ne' mezzo vuoto ne' mezzo pieno. Se hai sete lo bevi e se non hai sete lo lasci li' dov'e'. Se questo non ti fa contento...bevine un altro!
    Un abbraccio dalla terra dei beoni!

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  50. Per Anonimo: non so se si tratti di un "bug" o altro, ma se viene visualizzato un messaggio che dice che non è possibile postare dopo aver inserito un nome a scelta (con finto URL), basta fare clic una seconda volta su Anteprima o su Pubblica (a seconda), ignorando il messaggio.
    Prova e poi fammi sapere se sei riuscito/a.
    Walt

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  51. La Fellowship of Friends ha messo online anche per l'Italia un nuovo sito Web che si chiama "la Presenza", probabilmente per ovviare al problema che cercando nel Web "Fellowship of Friends" si trovano solo i nostri blog.
    Ecco l'indirizzo: clicca per visitarlo

    È un tentativo un po' ridicolo di nascondere la verità e sembra che sia un comportamento tipico che le sette per continuare ad attrarre, ingannandoli, nuovi membri.
    Sarebbe divertente telefonare a quei numeri di telefono facendo finta di non sapere che si tratta della FoF ... Chissà se l'ex-amico studente che risponde non proverebbe un po' di vergogna ...

    P.S. Ciao Romano, bentornato.

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  52. la-presenza Robert Burton Oregon House
    la-presenza Robert Burton Oregon House
    la-presenza Fellowship of friends
    la-presenza Fellowship of friends
    la-presenza Quarta via
    la-presenza Quarta via
    la-presenza solito maestro solita setta
    la-presenza solito maestro solita setta

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  53. Devo ritornare al post di Lisa del 12 dicembre…
    Quella “provocazione” mi dà l’opportunità di ribadire il partito
    a cui aderisco, il: N.C.A.L. ( in italiano!).
    Quindi non mi offendo se vedo usare termini derivanti dal sistema
    tanto più che è il linguaggio con il quale ci riconosciamo anche se
    mai incontrati prima… devo temere di puzzare di settario? Ecco di
    questo non me ne frega niente.

    Lisa ha fatto sapere di aver passato un brutto intervallo come accade
    ad un qualsiasi studente e che lo ha superato con le sue forze senza
    l’ausilio dei kit di salvataggio dati nella fof …è un messaggio
    interessante per chi legge nel blog ed è ancora dentro, può sembrare
    banale ma uno ancora studente crede di potersi mettere nei panni di
    uno “della vita”, uno addormentato, ma di un ex non ci riesce perché
    prova orrore o il terrore di provarci, mentre per quest’ultimo ( sulla
    base di quella teoria) ha la possibilità di mettersi nei panni dello
    addormentato come dello studioso e condividere gli stati d’animo
    con chi è ormai uscito, si spera, o con chi l’ha fatto da poco, magari
    anche con chi lo vorrebbe provare…

    Ho visitato “ la Presenza” ,, nuovo sito ecc. ecc.
    ( stato a cui tranquillo mi arrogo di poter accedere, gratis)
    e vi trovo subito scritto:” Per coloro che aspirano a trovare risposte
    in questo senso, esistono le Scuole Esoteriche, esattamente come
    esistono scuole di Medicina per chi desidera diventare dottore o
    scuole d’arte per coloro che hanno interessi nel campo artistico.”
    Tutti questi studenti alla fine o hanno imparato o devono ammettere
    di non essere tagliati per quella materia, diciamo…Però la S maiuscola
    è stata messa solo davanti a Esoteriche mentre gli altri insegnamenti
    sono ovviamente minori, già lo sanno tutti che solo i primi sono gli
    aspiranti “superiori”…Va be! Tutta questa melina per voler dire che
    sarebbe interessante uno scambio civile, aperto e coraggioso con gli
    amici sulla Via, proprio come sembra accada nella Gf o nei dintorni
    di Oregon House.

    “Mentre stiamo parlando il tempo invidioso sarà già fuggito:
    cogli la tua giornata, fiducioso il meno possibile nel domani.”
    Orazio
    Metto questo regalino dedicato dagli amici studenti perché loro non
    lo sanno che è solo da fuori che si mette in pratica quanto imparato.
    Passo e chiudo.

    RispondiElimina
  54. Caro Sauro meriteresti una medaglia solo per il fatto che scrivi!
    Figuriamoci se possiamo poi criticare il fatto che usi o meno il linguaggio del sistema...affari tuoi.
    A me non piace piu' farlo, e ho un paio di motivi: non e' il settarismo che mi preoccupa, ma lo stato mentale che devo assumere per usarlo.
    Devo tornre ad assumere l'atteggiamento mentale di colui che 'sa'. C'e' una certezza, insita, nel linguaggio della 4 via, per me, ingiustificata.
    La maggior parte delle volte non sappiamo di che stiamo parlando e l'uso del sistema sembra dare forze alle nostre parole.
    Molte delle idee del sistema sono inverificabili oppure inutili.
    Che si sia in un intervallo o meno, che differenza fa il nome con cui lo si chiama, e' un momento come un altro, una crisi? Un momento difficile?
    Non importa, lo si affrontera' come si affrontano tutte le altre evenienze della nostra vita.
    Si puo' forse non superare il cosiddetto 'intervallo'? Non l'ho mai visto accadere, a meno che non consideriamo i poveri studenti in un incredibile 'intervallo' nella loro vita da cui non riescono ad uscire...la scuola!!

    Un'altra ragione, sempre personale, sono i ricordi dolorosi associati al linguaggio sistemistico usato, a seconda delle circostanze per giustificare cose assurde.
    Inoltre, una volta uscito dal sogno/incubo 4 via, non ne voglio far parte neanche nei suoi aspetti piu' insignificanti.
    Quando usiamo un linguaggio invece di un altro, vuol dire che lo troviamo utile o intelligente, io non penso che il linguaggio del sistema sia ne' l'uno ne' l'altro. Ma non per questo impedisco agli altri di usarlo, e' solo che mi da' un po' la nausea!
    Non pensi che lo abbiamo gia' uno scambio aperto e coraggioso?
    (lascio stare il civile....)
    il fatto e' che, come avrai visto, non c'e', alle volte, uno scambio di alcun tipo.

    Uso le tue idee come punto di partenza delle mie, ma non sono una critica (almeno non lo vedo cosi'), e' solo che penso meglio quando qualcuno mi da' lo spunto.

    Anche l'idea di non preoccuparsi del domani ha creato (all'interno fof) problemi non indifferenti. Molti studenti hanno vissuto il 'carpe diem' troppo a lungo, ed ora, imprigionati ad oregon house, sono poveri, vecchi, tagliati fuori dal mondo (per loro scelta), e totalmente dipendenti dalla scuola.
    Il non vedere che l'idea di preoccuparsi solo del presente e' stata abilmente usata da RB per controllare le loro vite e' causa del 'loro mal'.
    Essendo ormai paranoico, vedo anche frasi 'innocenti' e poetiche come quelle di Orazio o
    Marco Aurelio, come fonte di dolori e problemi a non finire!
    Perche' non vedere il passato, il presente ed il futuro come ugualmente belli, ricchi ed interessanti?
    Un abbraccio a tutti, soprattutto a quelli che scrivono...hahahah
    (scritto di corsa)

    RispondiElimina
  55. Anche per me e' stato molto importante, quando sono uscita dalla scuola, aver deciso di non usare piu' il suo linguaggio .
    Avevo dimenticato l'uso e il significato delle parole "ordinarie". Non ero piu' in grado di comunicare con coloro che non avessero fatto parte della fof.
    Un'altro aspetto che mi fa' ancora girare le scatole e' l'uso delle CITAZIONI.......
    BASTA!!!! non se ne puo' piu'.
    Ho un'amica che non fa parte della fof da quasi due anni, eppure quando mi manda delle email e' in grado di comunicare con me solo attraverso citazioni e poesie. Che tipo di amicizia e' mai? Parlare con parole d'altri.
    Per troppi anni i centri di gravita', le caratterisiche principali, i tipi di corpo ecc.. e le ....citazioni hanno creato barriere fra noi, non si era piu' in grado di comunicare sinceramente con le nostre parole quello che si sentiva. Appena uscivi fuori binario, ti arrivavano subito fotografie.
    Anche quando telefonavi a qualche studente ti dovevi subire la citazione del giorno registrata sulla sua segreteria telefonica.....aiuto!!!!!
    Per me un grande momento di vera liberazione e' stato quando ho smesso di usare le parole "del sistema".
    Non rispondo alle lettere della mia amica finche' non smette di mandarmi cose scritte da altri.
    Alle cene d'insegnamento, meetings,ecc.. abbiamo sentito solo CITAZIONI..non abbiamo perso nessuna occasione di "cittarci" addosso, abbiamo pagato centinaia e centinaia di euro per poter sentire le "CITAZIONI".
    Per me l'uso delle citazioni e' una forma di pigrizia mentale ed emozionale. Robert ha riempito le sue tasche ripetendo in tutti questi anni parole altrui. Le citazioni da lui create non sono altro che citazioni rubate, deformate,manipolate per i suoi scopi.

    Scrivo su questo blog perche' credo che Robert B e' una persona molto malata oltre la possibilita' di guarigione. Voglio essere di aiuto a coloro che pensano di entrare nella scuola e di tutte le famiglie, amici, parenti che non sanno dove i loro cari sono finiti. Per me educare e informare e' la migliore forma di liberta'.

    Un abbraccio a tutti

    RispondiElimina
  56. Non c’è infatti più molto da dire, perché tolta o decaduta l’indignazione di declamare le opere infami del dittatore e mettere in evidenza le devastazioni provocate nella propria vita…non può restare che dedicarsi al “salvataggio” delle anime perse o in pericolo…
    Eppure sembra che siamo in diversi a leggere ciò che nessuno scrive, come dichiara il Mod. quasi cento contatti, anche di paranoici, secondo me fa almeno venti o trenta di questi, i quali ogni giorno buttano un ocio, io quando sono in forma almeno due volte al dì lo faccio da qualche mese, mi farà male??
    C’è però un aspetto che vorrei regolare usando l’esempio della botte, portato da Andrea poco fa, ed è che quelle sensazioni descritte dal contenuto (della botte), il Che vedeva il mondo attraverso un foro…ecco, io quelle le ho vissute tutte prima della esperienza cognitiva della quarta via. Questo per dire che abbiamo esperienze diverse della stessa cosa e naturalmente diversi sentimenti, sensazioni ecc.
    Unica cosa che accomuna è l’aver lasciato e probabilmente già da un po’, tanto che si potrebbe iniziare a parlare di vecchi ex-studenti .
    Bacioni a Tutti e buon Natale.

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  57. A tutti quanti, vicini e lontani, tanti auguri, soprattutto di Buon Anno!!!
    Un abbraccio,
    Lisa

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  58. ieri a Matrix hanno trasmesso un programma su l'immagine del Cristo storico e di quello spirituale. È da molto che non rivisitavo questi argomenti e la scuola aveva raffreddato, etichettato, svuotato e stravolto la bellezza di questo puro semplice rivoluzionario messaggio.
    Le parole DEL VANGELO DI LUCA risuonavano per la prima volta, pulite e straordinariamente gioiose, non sto attraversando un bel periodo ma
    credo che nessuno di noi ,se se la racconta giusta possa dirlo.
    Comunque....ecco il messaggio, in sintesi è sempre lo stesso: non abbiate paura. lasciate che la vita vi viva.
    e da parte mia tanti tanti auguri di un sereno natale e di un anno bello denso di dubbi .
    da Patrizia

    RispondiElimina
  59. Patrizia ma come!!!!Metti in dubbio i felici blogamanti. Hai ragione, considerando il periodo planetario in cui viviamo,non e' facile essere armonici. Il lasciare che la vita mi viva e' un progetto che ormai da tempo ho intrapreso. Cmq auguri e complimenti per la tua franchezza. Vercinge.

    RispondiElimina
  60. La metafora fatta da Andrea e menzionata da Sauro mi ha fatto riflettere. Ho l'impressione che usciti dalla botte piccola (agenzia spirituale,micro-setta, etc...)ci si ritrovi nuovamente nella botte grossa(Sistema, Establishment).che a parer mio e' la matrice di tutte le 7. A me sembra che il padrone della botte piccola (chiamiamolo R.B) non sia cosi diverso da Bush the Ape, lo Psico-Nano e molti altri neo-cons. Ho la netta sensazione che la tanto agognata liberta' sia un 'utopia. Certo che nella botte piccola essendoci meno spazio e' piu facile vedere i vari condizionamenti. Ma si lasciamo che la vita viva attraverso noi. Un forte Abbraccio. Vercinge

    RispondiElimina
  61. Essendo una metafora, puo' essere spinta solo fino ad un certo punto.
    Visto in altro modo, il levarsi un velo da davanti agli occhi (botte piccola...vino buono), potrebbe permettere di vedere tutto con una visione piu' chiara.
    Sia il micro culto che il macro.
    In effetti il mondo intero sembra un enorme culto.
    Il guru ha nomi diversi, ma le dinamiche sono le stesse.
    Auguri a tutti.

    RispondiElimina
  62. Ciao io sono sempre un vostro lettore, e anche ammiratore, per il coraggio che avete avuto nll'uscire da una setta che tanto vi avvolge e vi inviluppa che per allontanarvi dal mondo reale crea un suo linguaggio che solo gli adepti capiscono . Sono sempre l'ex di una donna che frequentava la fof di Milano ed è andata a convivere in Russia dove glihanno anche trovato un lavoro. Non è venuta neanche a Natale per stare con i suoi tre figli perchè doveva andare in America (e ove se non ad Apollo dove probabilmete sarà indottrinata e "istruita" per poi ritornare ancora a Mosca )
    E' questo che insegnano in questa setta ? A lasciare i mariti, ad allontnarsi dai figli con cui si fa sentire,se va bene, una volta a mese ?Ma cos'è che può avele fatta perdere a tal punto la testa ? Perchè andare tanto lontano, in Russia, lasciando i ragazzi ? E cosa c'è di tanto interessante e forte ad Aollo che ci deve andare ogni anno stando lontano dai ragazzi ?
    Ma è possibile che non capisca che hanno ancora bisogno d lei ?
    Ne approfitto per mandarvi un abbraccio e, anche se con un certo ritardo, farvi gli auguri per un sereno e vero Natale del Signore.
    Con affetto
    Orazio

    RispondiElimina
  63. Caro Orazio,
    quando ero nella scuola pensavo che tutto quello che facevo era per il "ricordo di se", invece stavo sviluppando la codardia e l'indifferenza. Mi sono nascosta dalla mia famiglia e dal resto del mondo per anni. Ho lasciato ad altri le mie responsabilita'.
    Ho seguito nella sua follia un folle. Solo il vero "risveglio" di tua moglie potra' riportarla alla ragione. Non ho mai abbandonato la mia famiglia e non ho mai preso decisioni cosi' estreme. La scuola, purtroppo, per molti di noi, e' una scusa per non affrontare la vita reale.

    Un abbraccio AB

    RispondiElimina
  64. Buon natale a tutti
    Il tuo ultimo commento di un paio di settimane fa, Romano, mi ha fatto riflettere. Essere stata dentro la Fellowship of Friends e aver conosciuto bene Robert Burton, averlo considerato per tanti anni il mio maestro e poi aver visto chiaramente quale fosse la sua vera natura non mi hanno certo lasciata indifferente. La delusione non riguarda solo il guru in questione, perchè in questi anni mi è divenuto chiaro che le religioni, le sacre scritture, sono state originate da circoli esoterici. Quindi il sospetto che i "grandi maestri" e i "grandi mistici" della storia fossero al fondo solo degli illusi, a me è venuto. Anche perchè, semmai, era solo una ipotesi da ammettere come possibile che queste persone fossero in contatto con una realtà superiore.
    Non sono giunto a questa conclusione, ma non mi sento dogmaticamente attaccato all'idea che Cristo, Budda, Gurdjieff e gli altri siano stati realmente quello che tutti credono. Forse erano degli illusi.
    Vercingetorige (bel nome!), non voglio mettermi a parlare di politica perchè questo non è il luogo giusto e finirebbe per creare divisioni fuori luogo. Tuttavia, dopo aver visto il meccanismo della setta Fellowship of Friends, vedo il mondo in un modo diverso. In particolare come funziona l'informazione, i mass media, la formazione del consenso. La botte grossa (chiamiamolo sistema) è la matrice di tutte le sette. L'umanità deve avere una qualche predisposizione etologica (si dice così?) in questo senso. Qualcosa che viene dal mondo tribale, chissà.

    Orazio, buon natale anche a te. Per la tua ex, la setta è la cosa più importante, il primo valore. Tutto il resto viene dopo. Un po' era così naturalmente (nel linguaggio in codice viene chiamato "un forte centro magnetico"), un po' il mettere la scuola davanti a tutto il resto viene promosso esplicitamente dal leader e dalla sua struttura di potere. Però non so se ti fa bene pensare a lei come a una persona cui hanno lavato il cervello: la realtà è più sottile di questa.

    Un buon natale e un felice anno nuovo fuori dalla setta agli studenti eventualmente in ascolto: lasciare la Fellowship of Friends è possibile! Lasciare la Fellowship of Friends è BELLISSIMO!

    RispondiElimina
  65. Caro Orazio,
    penso anch'io che non ti faccia bene pensare che il culto sia la cuasa di tutto. Non e' cosi' semplice.
    Nella scuola si puo' scegliere. Si puo' completamente perdersi nella follia di RB, oppure si puo' mantenere un minimo di umanita' e seguire le proprie idee, anche se vanno contro la politica settaria. Alcuni sono diventate spie di Robert quando gli erano vicini, altri no.
    Alcuni si sono prostituiti per un guadagno (spirituale o economico), altri no.
    Alcuni hanno lasciato le loro famiglie ed altri, al contrario, hanno deciso che le loro famiglie (o partner) contavano piu' del maestro.
    Per quanto ci sia una forte spinta a fare quello che il gruppo vuole, non e' obbligatorio. Molti hanno ignorato Robert e hanno continuato a vivere tranqullamente, dentro o fuori dalla scuola. Tua moglie ha fatto delle scelte. I motivi sono sicuramente piu' profondi del lavaggio del cervello o del menefreghismo.
    RB non mi ha mai chiesto di lasciare i miei figli, ma quando gli mostrammo la mia nuova nata disse:"La prossima volta andra' meglio."
    Perche' a lui interessano solo i maschi!
    Io pensai, (uno dei miei pensieri illuminati) "Ma vaffanculo! te e la prossima volta!"
    Chiaramente la stima che avevo una volta per RB stava gia' scemando....

    RispondiElimina
  66. Lasciare la botte piccola è stato difficile ma grazie all'Intelligenza ci siamo riusciti. La botte grossa che alcuni chiamano vita reale come si fa' a lasciarla?

    RispondiElimina
  67. Secondo me è possibile un po' di libertà nella botte grossa, proprio perchè è grossa. Certo, ci stanno condizionando mentalmente sempre di più, stiamo entrando dentro matrix senza rendercene conto, però si aprono anche spazi nuovi (questo blog è un modesto esempio) per il libero pensiero e per la comunicazione. Internet secondo me è una novità positiva per noi umani. Lasciare la botte grossa si può fare solo ritirandosi in eremitaggio, e per me questa è una prospettiva troppo noiosa...
    Lacrime e baci per tutti (Verci m'intriga il mistero della tua identità)

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  68. L'Eremitaggio è una soluzione anche perche' naturalmente se si vive a lungo si tende ad isolarsi. Qualche altra idea?
    Buone Vibrazioni a tutti

    Ps Postilla sono incuriosito anche io della tua ID. A volte usi il maschile a volte il femminile. Sei forse Androgino?

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  69. No, l'eremitaggio proprio no!
    Non per contraddirmi, ma la botte piccola e quella grande non esistono affatto. Sono solo idee nella nostra mente. Ossia, esistono condizionamenti a livelli diversi, cosi' come esistono la politica, l'economia ecc...
    ma la nostra reazione/percezione cambia a seconda del nostro punto di vista.
    L'eremitaggio, come il culto o la religione, sono solo tipi di fuga. Non portano al superamento del condizionamento, ma anzi ne sono una prova. Se non ci fosse il condizionamento, perche' scappare?
    Mi sembra che le cose siano come sono, non so se sia possibile cambiarle, ma se fosse possibile, credo che il provarci, nel nostro piccolo, possa gia' essere una cosa buona.
    Nel caso non fosse possibile, cercare almeno di mantenere la nostra capacita' di pensare liberamente.
    Ossia mettere tutto in discussione.
    Il modo in cui educhiamo i nostri figli, a chi crediamo e perche', i film che vediamo, i libri che leggiamo; non credere a nessuno senza aver prima visto se ci crediamo anche noi oppure no. Siamo bersagliati continuamente da messaggi di diverso tipo.
    Invece di chiudere gli occhi, aprirli ancora di piu'.

    RispondiElimina
  70. Se l'eremitaggio è forzato sicuramente è una fuga. Dovrebbe accadere naturalmente senza sforzo. Gli sforzi e supersforzi sappiamo dove portano.
    Certo aprire gli occhi è di vitale importanza cosi come vedere che la botte piccola e quella grande fondamentalmente sono la stessa cosa.

    RispondiElimina
  71. Mi intriga ma non capisco il senso delle parole di Vercinge, ( ma che nome! Di certo non sei romano). Cosa intendi con lasciare la botte grande, la vita reale…
    Intanto per mettere ancora un po’ di confusione, che a volte genera chiarezza, metto questo pensierino tratto dalla presentazione del film “La storia infinita” che ho appena finito di vedere con le bimbe.
    “Si dice che è facile dominare chi non crede in niente, togliere alle persone la fiducia, far perdere gli ideali è il metodo più sicuro per conquistare il potere. Si è succubi, si è sudditi, solo quando non si spera più, quando non si coltivano sogni e aspirazioni…”
    Il mio sogno, la mia aspirazione è Essere padrone di me, sono andato pure a scuola…, ma per realizzare tale aspirazione mi è necessario tutto ciò che c’è intorno, compreso i dubbi. Alzare il velo è un modo gentile per dire: ma che coglione che sono. E poi vedere se si può ottenere di meglio…( è un esempio)
    Vi Abbraccio.

    RispondiElimina
  72. Trovare la colpa, trovare il bandolo, trovare il capro, scaricare barili, botti piccole, mastelli, tinozze, vasche da bagno e bagnarole, tenere il cervello sgombro con un bel lavaggio, giustificare, etichettare, stessa barca, barca a velo sugli occhi, credere, supporre, aver fede, illudersi, immaginare, scegliere, vivere, essere vissuti, armonia, consonanza, punto...
    Insomma, e’ molto semplice: Embe'?
    Andrea: accidenti a te e all’ennesima delle tue analogie.
    Postilla al Vercigettorige; A parte tutto, perche’ poi sfuggire alla vita reale? Per sfuggire alla vita reale basta morire. Non il morire “religiosesoterimasturbintellettuspiritualmente...” no, no, proprio morire!
    IntrigoSauro: La confusione che genera chiarezza e’ un’altra storia infinita.
    Essere? Padrone? Di chi?
    Poco intrigato ma comunque sempre Ignaro e Divertito,
    L'oscemo

    RispondiElimina
  73. Oscemo!! Nel tuo trattato sulla supercazzola prematurata tarapio tapioco dominus reveriscum blinda con scap a sinistra mi par di capire che solo Thanatos porta alla liberazione. Hmmmm

    RispondiElimina
  74. Già, caroSauro, perchè "padrone di te stesso"? A me non interessa più quella meta, anzi a fiuto mi sembra un'idea sbagliata...

    RispondiElimina
  75. Sauro!!!! Cosa devi capire ancora? La Padronanza cosi come la Luccicanza e' il tuo cammino. Padroneggia, padroneggia.
    Pace,Panzeri e Pilade
    Ps perche'commentare il mio nome

    RispondiElimina
  76. Oilà Verci, non mi frega niente commentare il tuo nomignolo anzi è meglio che il solito sig. Nessuno, anche se continuo a non capire il bisogno di pseudonimi, e qua potrai così meglio valutare il mio livello di comprensione…visto che in quanto a commenti ti sei già particolarmente distinto, ma dato che la parola scritta é ristretta a quello che uno intende chiedevo cosa Tu intendi con “vita reale”, in ogni modo l’ho vista come l’Oscemo…

    Cara/o Postilla magari il tuo fiuto segue una pista più interessante perché non parlarne? Dopo tutto il tempo impiegato per leggere e dare il proprio commento è quasi uguale.
    Secondo me è un idea innocua l’essere padrone di se stessi non prevarica nessuno ed è un modo per avere uno scambio al minimo della comune esperienza.
    Ciao.

    RispondiElimina
  77. Sono d'accordo con Sauro. Che c'e' di male nella padronanza di se'?
    In piu'qual'e' l'alternativa? La non padronanza di se' e' forse meglio?
    A parte gli scherzi, mi piace pensare che chiunque sia libero di fare/non fare/cercare/studiare quello che gli pare e parlarne a piacimento.

    Oscemo...sei come una freccia scoccata da un arco senza corda da un arciere cieco e ubriaco, che colpisce un bersaglio inesistente,
    un centro perfetto!

    RispondiElimina
  78. Ciao Sauro,
    Mi spiego un po' meglio a proposito dell'essere padroni di sè stessi. Mi ricordo che il primo a parlarne fu Gurdjieff. Come si racconta in "Frammenti", chiese ai suoi seguaci di formulare il proprio scopo. Uno di essi rispose:

    "Conoscenza o ignoranza dell'avvenire, certezza o incertezza di una sopravvivenza, m'importano egualmente poco, se resto ciò che sono ora. Ciò che io sento più fortemente, è che non sono padrone di me e se dovessi formulare il mio scopo, direi che voglio essere padrone di me".

    Grande successo del seguace nella formulazione dello scopo! Gurdjieff commentò:

    "Tra gli scopi formulati, il più giusto è senz'altro quello di essere padrone di sé, perché, senza questo, nient'altro è possibile. E, in con­fronto a questo scopo, tutti gli altri non sono che sogni infantili, desideri di cui un uomo non potrebbe fare alcun uso, anche se fossero esauditi.

    Da quel momento il diventare padroni di se stessi diventa un dogma della quarta via, una di quelle cose che si danno per scontate perchè le ha dette Gurdjieff. Ma comunque, dogma o non dogma, potrebbe trattarsi di una idea valida.
    Torno indietro nel tempo e cerco di ricordare perchè non mi ritenessi "padrone di me stesso". La prima cosa che mi viene in mente è che non potevo ricordare me stesso a volontà. Poi, che non avevo controllo sui miei pensieri e sulle mie emozioni. Questo era il senso che io attribuivo all'essere o meno padrone di me stesso. Altri avevano un senso un po' diverso di questa idea. Per uno era poter portare avanti un digiuno, per esempio.

    Adesso sento questa idea come molto centrata sull'ego. Assomiglia al desiderio di successo (che non condanno, ma neanche credo sia cosa di grande valore). Assomiglia a voler diventare un super-eroe, acquistare super-poteri, cosa notoriamente utopistica. Io da ragazzino avrei voluto diventare l'Uomo Ragno, adesso non più. Da adulto con la quarta via ho perseguito senza troppo interesse la meta di diventare padrone di me stesso, nel presupposto che padrone di me stesso non ero. Adesso questa prospettiva non mi interessa più, ma forse sbaglio: vorrei capire cosa intendi tu con "essere padroni di se stessi".

    Un abbraccio

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  79. Oh mio Er Postilla.
    Be guarda è molto semplice; prima di intraprendere gli “studi” ero molto ignorante e naturalmente argomentavo su tutto per non far sembrare la cosa così com’è, dopo aver ammesso il buco ho imparato a starmene più zitto con grande guadagno nel capire.
    Potere su di me, significa reagire agli stimoli dopo un minimo di pensiero e se non capisco me ne sto fermo, tanto non cambia niente.
    Non sembra la scoperta dell’acqua calda?
    E se non ne sei convinto… ti mando le coordinate di una banca dove Dovrai versare la decima, vedrai così che al quinto o sesto versamento forse si inizierà a capire.
    Un Abbraccio robusto ( al prossimo pseudo )

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  80. Forse lo conoscete già, ma mi piace condividerlo con voi

    ... Io Sono. A te che leggi, io parlo. A te, che per lunghi anni, vagando innanzi e indietro, hai con ardore cercato nei libri, negli insegnamenti, nelle filosofie, nelle religioni, non sai neppure tu che cosa la verità, la felicità, la libertà, Dio.
    A te, Anima stanca e scoraggiata, quasi senza speranza, che molte volte hai afferrato un barlume della verità cercata, solo per riconoscere che essa si dileguava come il miraggio nel deserto.
    A te che credesti d’averla trovata in qualche grande istruttore, capo riconosciuto di una Religione, Fraternità o Società, e che ti pareva un ‘maestro’ - tanto meravigliose erano la sua sapienza e le opere sue - solo per risvegliarti più tardi alla scoperta che quel maestro era soltanto una persona umana, con difetti, debolezze e colpe segrete, pur avendo potuto essere tramite di splendidi insegnamenti apparsi a te come la più alta verità.
    A te, di nuovo stanco e affamato, senza guida; a te io sono venuto.
    E sono venuto anche a te, che hai cominciato a sentire la presenza della Verità nella tua anima e cerchi la conferma di ciò che lotta vagamente dentro di te, per esprimersi.
    Si, a quanti hanno fame del vero "pane di vita" io sono venuto.
    Sei tu pronto a ricevere il mio cibo? Se lo sei, fa cuore. Siedi. Calma la tua mente umana e segui strettamente la mia parola qui pronunciata. Oppure forse ti allontani, deluso ancora una volta, con nel cuore il morso della fame insaziata?
    Io! Chi sono io, che sembro parlare con sì conscio potere e autorità?
    Ascolta, Io sono tu; quella parte di te che è e sa, che sa tutte le cose, che sempre seppe e sempre fu. Io sono tu, il tuo Sé; quella parte di te che dice Io sono. Io sono quella parte più alta di te stesso, che vibra entro di te mentre leggi; che risponde a questa mia parola, che ne percepisce la verità, che riconosce per sua natura tutta la verità e scarta ogni errore dovunque lo trovi. Ciò io sono: quella parte di te che sino a oggi s’è nutrita dell’errore.
    Poiché io sono il tuo vero Istruttore, il solo che tu conoscerai sempre, il solo Maestro; io, il tuo Sé divino ...
    M.Morya

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  81. Caro er Postilla,
    mi trovo in una posizione simile (volevo essere devil da piccolo), la prospettiva e' cambiata e le cose sono diverse.
    Quello che era la ricerca della padronanza di se', ora non lo e' piu'.
    Questo potrebbe far parte dell' averla raggiunta (senza volerlo) una certa padronanza di se'.
    In un certo senso, di solito, non si cerca piu' una cosa che gia' si ha, oppure che si scopre di non volere piu'.

    Penso che questo sia alla base dell'abbandono dei vari sistemi e delle varie ricerche.
    Il raggiungimento della meta, mi sembra, si puo' ottenere con l'abbandono della ricerca e, anche del solo voler ottenere qualcosa.
    Se non c'e' piu' un senso di vuoto, perche' riempirlo?

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  82. L'umanità è veramente divisa in tipi? La questione non è cosa da poco. Quando ci è stata spiegata la teoria dei tipi planetari e abbiamo cominciato a guardare noi stessi e gli altri da quel nuovo punto di vista, la teoria stessa ci è apparsa valida. I lunari erano veramente lunari, i marziali avevano proprio quell'aspetto e quelle caratteristiche, il tipo solare era puntualmente ingenuo... Avevamo verificato qualcosa di ignoto al resto dell'umanità, e condividevamo questa conoscenza nella nostra ristretta cerchia di fortunati.
    Per molto tempo, ritenendo di aver verificato in prima persona la teoria dei tipi, ho visto tale teoria come una prova che quel campo di conoscenza provenisse da esseri più svegli, che erano in grado di vedere ciò che ordinariamente la gente non vede.
    Recentemente mi sono interessato alla divisione in tipi che si fa nella PNL. Anche quei tipi vengono sistemati sull'enneagramma, e sono nove invece di sette. Sembra non vi sia una corrispondenza significativa tra i due sistemi.
    La teoria dei tipi usata nella PNL è probabilmente ancora più diffusa di quella usata da Rodney Collin e nella Fof. Studiandola, l'ho trovata anch'essa reale e ho potuto individuare il tipo cui appartengo; esaminarne le peculiarità è stato per molti versi illuminante, proprio come era stato con i tipi planetari.
    A questo punto credo che il mondo offra più di una valida teoria e sistema, da studiare e verificare e attraverso cui guardare. Uno di questi sistemi è l'astrologia, con i segni zodiacali e le caratteristiche specifiche assegnate a ciascun segno. Anche se io personalmente non mi sono mai interessato all'astrologia, ci sono probabilmente tangibili specificità collegate ai segni e le persone che hanno approfondito questo discorso sono a volte in grado di capire il segno zodiacale di una persona semplicemente osservandola. Il che dovrebbe essere sufficente per dire che quella teoria è valida e funziona.
    Poi ci devono essere chissà quante teorie in giro che io non conosco e di cui non conosco neanche il nome e l'esistenza. Eppure in tanti ne fanno uso, e le trovano valide e reali. I tipi nel medioevo avevano altri nomi. Per Jung (forse sbaglio, mi sembra di ricordare che fosse così) i tipi erano due, l'introverso e l'estroverso.

    Ma allora non siamo più nell'ottica del capire e portare alla luce una realtà che ordinariamente ci è occulta, bensì dell'adottare dei modi di vedere e spiegare le cose che sono più o meno validi e funzionali... E in questa seconda opzione vi è un pericolo incombente: che nessun "sistema" sia reale, e che mettendo insieme una certa quantità di asserzioni arbitrarie ma ben organizzate e proponendole a esseri umani consenzienti e volenterosi perchè le studino e guardino il mondo attraverso le nuove lenti, ne risulterebbe che una quantità variabile tra i summenzionati umani dichiarerebbe vera e verificata la teoria...

    Da parte mia, son divenuto più guardingo e cauto a dichiarare che qualcosa l'ho verificato veramente.

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  83. Mi sento molto in sintonia con quanto viene detto qui in questi giorni e ho la sensazione che siamo arrivati, ognuno a modo suo, un po’ nello stesso posto.
    Quello che dice Andrea, “se non c’è più un senso di vuoto, perché riempirlo?”, oppure quello che dice Postilla “son divenuto più guardingo e cauto a dichiarare che qualcosa l'ho verificato veramente”, sono cose che sento anche profondamente mie.

    Sembra una costante di buona parte dell’umanità voler distribuire "verità": oltre ai singoli, le religioni e le sètte, molti partiti politici e a volte persino le aziende, proclamano verità inconfutabili che ti spiegano perché quello è così e perché quello è cosà, cosa si dovrebbe fare e cosa no ... e chi più è sicuro, più dice di sentirsi felice sulla terra.

    E di nuovo torniamo a quel nostro “non avere certezze”, così più reale ... Penso che in fondo, non avere certezze, sia una fortuna.
    Primo, perché si rimane aperti a scoprire cose nuove; secondo, perché finalmente si ha la possibilità di accettare gli altri, se stessi e ciò che accade per quello che veramente è, senza filtrarlo attraverso le lenti di quelle “verità-tabù” attraverso cui viene spiegato ed eventualmente condannato o premiato tutto.

    Persomalmente, non credo più che sia così necessario dare spiegazioni su tutto, né suddividere e catalogare. L’esperienza di vivere onestamente le cose senza necessariamente spiegarle o sentirsi speciali, per me è già molto.

    Tanto per divertirsi, insieme a un’altra persona, stiamo stilando una lista di motivi per cui vale la pena lasciare la FoF, così come qualunque altra sètta. Eccone alcuni, sono elencati in ordine sparso. Se vi va di aggiungerne, o di correggere, fatelo.

    1. Risparmiare come minimo 200 Euro al mese (negli Stati Uniti ancor di più) e smettere così di finanziare la vita dissoluta di RB
    2. Riprendere a pensare con la propria testa
    3. Ritrovare la semplicità
    4. Smetterla di parlare per frasi fatte
    5. Sentirsi in armonia con gli altri, inclusi i propri cari (ossia, smettere di sentirsi superiori agli altri solo perché non sono nella FoF)
    6. Tornare a leggere senza interpretare (soprattutto la poesia)
    7. Vestirsi come ti pare
    8. Muovere un passo fondamentale di indipendenza
    9. Sentirsi responsabile della propria vita (smetterla di fare quello che ti dice un altro)
    10. Superare la paura, oppure, smettere di avere paura
    11. Imparare ad amarsi così come si è
    12. Ridere liberamente e giocare liberamente (sentirsi bene con i bambini)
    13. Liberare la fantasia senza sentirsi morti
    14. Poter fare “altro” il sabato sera o durante le vacanze. Gratuitamente
    15. Non rischiare che accada quanto segue (senza che tu lo voglia):
    * che tuo figlio si trovi ad avere rapporti sessuali con RB
    * se sei un ragazzo giovane, di avere rapporti sessuali con RB
    * se sei una donna, di condividere il tuo partner con RB
    16. Smettere di dover ascoltare un idiota che dice minchiate senza poter ridere, né controbattere.
    17. LIBERARSI DALLA SUPERTIZIONE
    18. Liberarsi dalla pesantezza della FoF
    19. RITORNARE ALLA REALTA’

    Un abbraccio, Lisa

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  84. 20. Smettere di bere del pessimo vino e di brindarci anche

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  85. Ho discusso con piu' di un amico riguardo all' utilita' dell'idea dei tipi.
    Non riesco proprio piu' a capirne il significato.
    Prima di tutto, pensando ai tipi dell'enneagramma, si riesce a spiegare tutto ed il contrario di tutto, alternando il tipo ed le varie caratteristiche.
    Ad esempio, si usava dire del venusiano che era passivo (tipo mucca!) e positivo.
    Incontrando venusiani attivi e incazzati, si diceva che era la caratteristica di potere (o giu' di li') a renderli cosi'. Oppure il mercuriale che essendo nelle vicinanze li rendeva bastardi invece che essere dolci e morbidi come dovrebbero essere!
    Un marziale che non andava in giro a spaccare le faccie e rompere le palle a tutti, doveva essere afflitto da paura o non esistenza.
    Per cui si potevano trovare nella stessa stanza, un venusiano incazzato e rompiballe, con un marziale buonissimo e silenzioso!
    Questo e' un esempio di come queste idee non vogliano veramente dire nulla.
    A parte un iniziale (forse)vantaggio nel giudicare meno noi stessi e gli altri, dopo un po' questo materiale diventa una scusa per essere ossessionati con il proprio tipo e col giustificare o fotografare le azioni altrui.
    Le persone non sono piu' viste come esseri umani, ma come tipi e caratteristiche.
    Anche se le azioni dovessero contraddire il tipo, non importa, troveremo il modo di giustificare l'incongruenza con una sottile differenziazione nel tipo o aggiungendo una caratteristica.
    In modo da non disturbare il nostro modo, ormai perfetto, di vedere le cose.
    Se, in fondo, sono solo le azioni che rivelano le persone per quello che sono, allora, perche' non valutare solo queste, senza attaccare un pregiudizio alla persona?
    In fondo, non sapremo mai con certezza se qualcuno e' un tipo oppure no. Possiamo mentire a noi stessi e catalogare quello che vogliamo, ma le persono sono molto piu' complesse di qualsiasi tipo astrologico o meno.
    Penso sia piu' come un gioco, e' divertente pensare a queste cose per un po' ma se diventano una realta', ci si puo' facilmente prendere in giro.

    Ora mi sembra assurdo catalogare le persone secondo tipi o caratteristiche. Gli esseri umani sono capaci di qualsiasi cosa, nel bene e nel male. Voler catalogare le varie possibilita', credo solo sia un modo di farci sentire piu' in 'controllo'sugli eventi e le persone nella nostra vita.
    ciao a tutti

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  86. Tutto è discutibile, un metro potrebbe non essere un metro come un chilo non un chilo, il rosso non è rosso ecc. non lo vedo un grosso problema, si può accettare. Come la teoria dei tipi la si può accettare o rifiutare, la mia impressione è che la gente ci perde troppo tempo, alcuni sistemi sono molto incentrati su argomenti simili perché appunto il “cliente” ci si appassiona.
    Quello che ho verificato personalmente è che questo è uno strumento pari pari come lo è il metro e in modo molto superficiale ne faccio uso anche per il mio lavoro, principalmente perché la gente ha sempre paura mentre preferisco che siano sereni nei miei confronti. Quindi smettendo di arrovellarsi lo si può usare per prendere delle misure o rigettarlo.
    L’altrimenti vero è che il tuo prossimo ti risulterà simpatico o impossibile solo in base al fatto che hai il mal di pancia o sei in buona giornata. Anche questo si può accettare o non…

    21 Lasciare la fof senza sentirsi offesi dalla fof.

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  87. caro Sauro,
    Il metro e' un sistema verificabile e preciso.
    I tipi sono soggettivi ed inverificabili.
    Come li usi in modo utile?
    Hai degli esempi?

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  88. Andrea,il metro è verificabile perchè è stato deciso da un certo tipo in un certo tempo e accettato, giustamente, dagli altri, ma non tutti, come è lì al tuo paese che usano un altro sistema altrettanto verificabile e preciso.
    I tipi sono inverificabili se presi in modo soggettivo, ma presi come un dato di fatto vedo che l'eccezione conferma una regola.
    Non so come dire ma continuo ad accorgermi, per esempio,che mi piacciono sempre una certa specie di tipe...Non tutte.
    non è che volevi fare un'altra domanda?
    Un abbraccione.

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  89. No caro Sauro la domanda resta, anche perche' non hai risposto....a meno che giudichi oggettivo il fatto che ti piacciono solo certi tipi.
    Sono esattamente uguali, fisicamente e psicologicamente?
    E perche' mai sarebbe oggettivo, visto che e' solo il tuo punto di vista?

    Per tornare al metro, e' verificabile, perche' e sempre la stessa misura, a Roma o in Africa, un metro e' sempre un metro.
    Purtroppo non ho mai incontrato due studenti (all'epoca) che la pensassero allo stesso modo su nessun tipo!!
    ciao
    p.s. sono curioso di vedere come eviti di rispondere questa volta...:)

    RispondiElimina
  90. Sì, anch'io ho trovato idee molto discordanti sull'idea "assolutamente oggettiva" dei tipi (se fosse davvero oggettiva, non sarebbe così personalizzabile... non è mica un software).
    Ad esempio, mi ricordo di aver sentito agli incontri prospettivi cose assurde, dette con l'espressione divina dello studente che la sa lunga: "il venusiano è sempre sudato, quando gli dài la mano senti sudore e calore ed è sempre tutto gualcito" (roba che, dato che a me davano della venusiana, mi mise un po' in imbarazzo), oppure, "il lunare è umido" (hummm... "umido?"), o ancora "il mercuriale è un ladro, non può fare a meno di rubare" ...

    E poi, ricordo di aver letto il libro sui tipi di Joel, che per anni è stata la Bibbia, poi quello di Susan Z. e poi Rodney Collin e di averci trovato cose opposte.

    Comunque, a parte queste palesi contraddizioni e assurdità, può darsi che l'idea in sè sia utile, ma credo che andrebbe semplicemente messa lì come una delle tante (come dice Postilla, ci sono altre teorie al riguardo), non certo utilizzata come un credo che aiuta a vivere, come dice anche Sauro "senza perderci troppo tempo".

    Personalmente, non credo che arrorgarsi il diritto di conoscere cosa sente e cosa prova una persona che ci sta davanti ci aiuti davvero ad avvicinarsi: piuttosto, ci costringe a etichettare e a guardare poi la persona sotto quella luce decisa da noi, anziché vederla come davvero è, senza pretendere di sapere nulla.

    Un abbraccio a tutti (Sauro: passa un abbraccio ad Antonietta da parte mia)

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  91. Notte di "Botti",notte di scoppi gli auguri sinceri non sono mai troppi...Buon Anno nuovo

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  92. Pensavo all'idea dei tipi e di come sia alla base dell'idea che siamo macchine.
    Un'idea sostiene l'altra.
    Se si pensa che siamo macchine, allora e' utile sapere che tipo di macchine siamo.
    Il sapere di essere macchine sostiene l'idea di essere meccanici e di non volerlo essere piu'.
    Ossia ci si vuole risvegliare.....
    Insomma non e' un ideucola qualsiasi.
    Nel momento che pensiamo di sapere quale tipo sia un'altro, e pensiamo cosi' di sapere il motivo delle sua azioni o psicologia, siamo alle solite.
    "Noi" piu' svegli e meno meccanici, possiamo vedere la meccanicita'(tipo) degli altri o la nostra.
    Se non c'e' il desiderio di svegliarsi, e quindi di osservare le meccaniche nostre od altrui, cosa rimane?
    A me sembra che cosi' rimangano solo le persone cosi' come sono, noi come siamo, le esperienze vengono vissute semplicemente cercando di fare del nostro meglio.
    Posso fare di piu' sapendo che tipo sono?
    Non vedo come, anzi il sapere le mie caratteristiche puo'o limitarmi, o farmi agire in modo diverso da quello necessario.

    Il sapere che qualcuno e' lunare, di solito, mi fa pensare che sara' ostinato senza ragione. Non ascoltero' i motivi, perche' gia' mi aspetto un rifiuto. Non solo, e' difficile pensare che le cose possano cambiare, e' lunare e lunare rimane!
    Vedi come diventa un'arma diabolica... non consente alle persone di cambiare (a meno che non si sveglino!).
    Dimmi se questo non fa paura:
    "Macchine sono nate e macchine moriranno..."
    e che e'!
    Sembra Savonarola che strilla a Troisi e Benigni:
    "Ricordati che devi morire..."
    Auguri di buon anno a tutti!

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  93. Biricchino di un Andrea, mi sento come da scolaro quando il prof. faceva la domanda per una risposta che lui conosceva e la dava giusta solo se uguale alla sua.( ho pensato che non sapesse di più).
    Il problema dei tipi è molto, molto discutibile anche troppo, ma il fatto che questa materia sia presente in varie forme in tante tradizioni, comprese quelle tribali, a fatto si che me ne interessassi ancora prima della fof, e forse non essendo per natura proprio un trivellatore intellettuale ho finito per ritenere la cosa molto probabile…Io ci credo ma non mi sento perso nello argomento che anzi mi genera una sorta di fastidio nel sentirne parlare fin dai tempi propri, quasi come se si trattasse di cosa intima. Veramente so il perché del fastidio che è strettamente legato proprio al troppo discutibile…
    L’uomo si è trovato delle cose da misurare ed ha stabilito delle unità di misura verificabili, sempre l’uomo ha trovato delle differenze nel suo genere ma non si è accordato su un codice verificabile, sintetizzando questa è solo un’opinione, la mia…
    e non t’arrabbiare.

    Ho una compagna che secondo quella teoria non sarebbe affatto il mio tipo ma anzi saremmo come il gatto e il topo, eppure ci piacciamo molto (fatto l’abbraccio per Lisa), lo ritengo più un fatto di vibrazioni, di esperienze del vissuto. Do importanza alla sincerità non al tipo.

    Quando a Maggio ho iniziato a leggere sul blog e ho visto i Tuoi post, mi è scappato di pensare “questo uomo è un po’ saturnino”
    Ma non ho mai pensato di prendere provvedimenti…(sorrido)!!!
    Un abbraccio
    E a tutti i quattro amici al blog
    BUON ANNO

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  94. Sauro, ho una sola parola per te...Disgraziato!
    Hai ragione su varie cose...hai notato come la parola saturnino suoni come un insulto?

    p.s. dominandomi costantemente, non mi arrabbio mai!!

    RispondiElimina
  95. caro Vercingetorius,
    quasi mi sfuggivi!
    L'eremitaggio deve accadere naturalmente?
    Non credi che l'uomo abbia bisogno dei suoi simili, naturalmente?
    Anche tu, che sei il piu' eremita di tutti, scrivi e leggi qui; hai famiglia e, spero, amici.
    Che ne pensi? (ammesso che questo messaggio arrivi nel tuo eremo).

    p.s. potrebbe essere una domanda a trabochetto come quella per Sauro!

    RispondiElimina
  96. Si, ma non per tutti i tipi fisici. Io essendo Saturnino (non ti arrabbiare) + figlio unico tendo naturalmente all'isolamento. La solitudine mi da' energia e forza per investigare questa misteriosa cosa che è la vita. Auguri a tutti. Lucius

    PS Ami la diatriba?

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  97. non mi arrabbio cosi' facilmente come si crede...

    Il mio dubbio sull'idea dei tipi, come molte altre idee, nasce dalla praticita' dell'idea stessa.
    Prendiamo questo che dice Lucius "..essendo staurnino....tendo naturalmente all'isolamento".

    A parte il fatto che molti saturnini (o ritenuti tali) amano la gente, ma a parte questo. Quello che mi lascia perplesso ultimamente, e' quante idee, ritenute pratiche, di fatto non aiutano nella percezione della realta'.
    Se amo la solitudine, il fatto di essere un tipo od un altro non fara' alcuna differenza;
    amo la solitudine, altri, che sembrano essere tipi diversi da me amano la solitudine.
    Perche' devo aggiungere a questa semplice osservazione, il fatto che ritengo che sia il mio 'tipo' a farmi piacere la solitudine?
    Ho bisogno di conferme esterne per un'osservazione ovvia?
    Amo la solitudine. Perche' sento il bisogno di catalogare questo semplice fatto con una etichetta?

    Ne parlo, perch' mi sembra che la quarta via, ed anche altre strade, facciano proprio questo. Etichettano fatti che sono gia' di per se' sufficienti a se' stessi.
    Non aggiungono niente alla realta' dell'esperienza.

    Diciamo che sono violento. Magari ritengo di essere marziale; questo giustifica la mia violenza? No. Mi aiuta a capirla di piu'? No, perche' ci sono marziali non violenti.
    Il mio sforzo (chiamiamolo cosi') sara' di cercare di essere meno violento, e di capire perche' lo sono.
    Se dovessi pensare di essere un lunare, dovrei pensare di essere un lunare atipico. Questo mi aiuterebbe a cambiare o capire il mio problema? Non mi sembra.

    Mi chiedo ora perche'abbia voluto credere cosi' a lungo al fatto che queste fossero idee pratiche.
    Mah!

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  98. …un po’ saturnino…
    No, non lo vedo offensivo ma semmai usato nei modi elencati in precedenza anche da Lisa, che sono veri, li trovo puerili direi proprio infantili mentre concordo, proprio come è stato detto:
    “(forse) un vantaggio iniziale nel giudicare meno noi stessi e gli altri”. E questo vantaggio (forse) lo si sarebbe potuto portare avanti anche dopo perché la macchina resta tale in ogni caso e(forse) solo catalogata può venire in un certo senso migliorata, anche se non era lo scopo, ne derivava(forse) per conseguenza, un affinamento.
    E (forse) non cera bisogno di sentire esercizi quali lavarsi almeno una volta al giorno, perché (forse) cera qualche russo che lo faceva solo nelle feste comandate…
    E in questo e altro (forse) intravedo un errore di interpretazione della fof, dove molto era incentrato sull’esteriore, sull’apparire ben vestiti, sull’apparire…
    Forse ho preso un abbaglio ma la mia buona fede e l’impegno
    ha incontrato molte buone fedi, e (forse) qualche buontempone
    come quel tale in cima alla collina…
    Ma ( forse) è meglio che saluto.
    Ciao

    RispondiElimina
  99. caro Sauro,
    e' sempre (forse)un piacere parlarti e leggerti.
    Io (forse) scherzavo sul sentirmi insultato.
    infatti sono(forse)lunare/marziale!

    Sono sempre curioso (forse) di sapere le applicazioni pratiche di queste idee dagli amici ex-studenti.
    Un abbraccio a tutti.

    RispondiElimina
  100. Andrea

    Come probabilmente sai, il sior R.E.B. ha militato per un anno (+ -) nel gruppo di Alex Horn. Ha aperto una Scuola dopo aver speso poco piu' di un anno, santo iddio!!! Cosa puo' aver realmente imparato in cosi poco tempo?
    La scienza dei tipi è un isegnamento che viene tramandato sin della notte dei tempi. Fino a qualche secolo fa' veniva applicata per diagnosticare malattie(i medici rinascimentali erano astrologi) e prevenirle per esempio.

    Rodney Collin sembra essere stato il solo responsabile della integrazione dei Tipi nell'insegnamento Gurdjiieffiano. Nella G.Foundation non vi e' alcuna traccia .(per quanto ho potuto riscontrare)
    Non ho avuto l'opportunita' di conoscere nessur gruppo di Collin ma credo alquanto improbale che l'insegnamento dei tipi sia divulgato nella modalita' in cui la FoF lo rappresenta.

    Avendo studiato astrologia per molto tempo ti posso assicurare di non aver mai fatto conoscenza con un marziano non violento. Ho trovato marziani “ costipati” che per via di certi condizionamenti infantili non esprimevano tale violenza all'esterno ma che inesorabilmente applicavano tale forza all'interno facendosi molto male. In questo caso la conoscenza dei tipi potrebbe avere una azione propedeutica. Ad esempio suggerendo alla persona di utilizzare tale energie per la coltivazione delle Arti Marziali.

    Auguri ancora. Abbracciandovi Lucius

    RispondiElimina
  101. Sempre a proposito dei tipi, pensavo che una motivazione che inizialmente mi attreva di questa idea era che avremmo “imparato ad accettare maggiormente gli altri e noi stessi”, non giudicandoli/ci più perché, grazie a questo “strumento pratico”, avremmo compreso che non potevamo fare nulla di diverso da ciò che facevamo. E quindi perché giudicare? Della serie: “come potrebbe un frigorifero giudicare una lavatrice?”. Ovvio che, come già detto dagli altri, questa concezione ha come presupposto il fatto di essere meccanici...

    All’inizio e per un po’, mi sembrava un’idea nuova e utile (anche perché non avevo, come Lucius, studiato astrologia o altri sistemi). Ma poi mi sono accorta che non era vero che si imparava ad accettare, né se stessi, né gli altri. Più che accettare si pre-giudicava, si giustificava e, ad esempio, se qualcuno mi stava sinceramente sulle scatole o non mi piaceva qualcosa di me stessa, cercavo di spiegare attraverso la teoria dei tipi e, se proprio non funzionava, dicevo che era un problema di programmazione, o di tipo di essenza, o di alchimia. Tutto a posto.

    Ma non è forse questo un modo per annacquare l’esperienza della vita in uno dei suoi elementi più ricchi che è proprio l’interazione con gli altri e con se stessi? Oggi mi rendo conto che questa è una delle cose che aveva anestetizzato ogni senso critico e poetico dentro di me durante gli anni nella FoF...!
    Preferisco litigare con un amico, ma avere la possibilità, magari in un altro momento, di entrare in contatto davvero ...

    Se almeno la teoria dei tipi (che tra l’altro come teoria è un po’ confusa ... almeno come l’ho conosciuta nella FoF) venisse proposta solo come una grossolana divisione, molto generica e poco approfondita, del genere umano ...! ma invece viene proposta come una regola inequivocabile, attraverso cui interpretare le proprie e le altrui azioni, comportamenti e tendenze.

    Suvvia, com’è possibile catalogare a priori un’esperienza prodonda, misteriosa e così complessa come quella di un microcosmo umano? La verità è che sappiamo ben poco anche delle persone a noi più vicine e a me non dà fastidio affatto, anzi, rende le cose molto più interessanti.
    Penso che abbia ragione Rilke quando dice “L’amore consiste in questo, che due solitudini si proteggono a vicenda, si toccano, si salutano”. Per me, ciò si può estendere anche all’amicizia.

    Buon anno e un altro abbraccio!

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  102. Ciao a tutti!La mia visione dell'idea dei tipi allo stato attuale è che se la si prende come molte "leggi fisiche" e quindi senza estremo accanimento dogmatico può essere utile in alcuni ambiti (magari per ricordarci che alcune "tendenze" fanno parte di una serie di caratteristiche non esclusive e non definitivamente vincolanti...ma appunto "tendenze"...così come il fatto che una particella "tende" ad essere in un dato momento in una probabile posizione ma nessun fisico può giurare dove sia esattamente e quando.
    Anche io da bravo "saturnino" mi sento portato per l'ascetismo e per l'isolamento...ma accetto il fatto che poi il risultato del mio isolamento (che sia anche solo interiore) sia bello condividerlo con altri...(credo che l'uomo sia indubbiamente un "animale sociale" ed anche i grandi asceti della storia ad un certo punto si sono ricongiunti al resto dell'umana mandria..)
    Accetto anche il fattoche alcune persone che mi conoscono dicano che sono un clown piacione ed altre persone che mi conoscono dicono che sono una persona seria e profonda con grandi doti introspettive...per me mi conoscono bene tutti...e non me la sento di smentire nessuno.
    Mi sento bene ora e sono contento di tutte le mie fasi...e non potrebbe essere altrimenti..dato che non cambierebbe lo stato attuale delle cose...ma forse potrebbe cambiare il futuro..!?
    Credo anche che la validità di alcune idee decade tanto quanto si crede che le idee debbano essere "SOLIDE" e purtroppo la scuola tende a solidificare troppo tutte le idee che tocca.
    un fluido abbraccio a tutti!
    Edson

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  103. Tempo fa sono stato da un avvocato con un'amica (ancora studentessa), dopo il dialogo con la legale, siamo usciti. La mia amica ha detto, "che marziale eh?".
    Io non avevo avuto nessun pensiero del genere. Ero finalmente libero dalla catalogazione auomatica del genere umano.
    Da allora mi sono chiesto, se avessi perso qulacosa nel non vedere le persone come tipi oppure no.
    Non mi e' ancora capitato di sentire la mancanza del vecchio metodo. Non solo non mi sembra che capisca meno le persone, ma mi sembra di essere molto piu' aperto e sensibile.
    Automaticamente la vecchia registrazione delle persone, tendeva ad associare un tipo, con altre persone dello stesso tipo.
    Inevitabilmente c'e' stereopatizzazione dell'individuo.
    Provate a pensare ad una persone come ad un tipo e vedete se non scatta immediatamente un' associazione con tutti gli altri tipi.
    Alla fine e' probabilmente una preferenza individuale.
    Per conto mio sono molto grato di non vedere piu' nessuno, come tipi e ancor meno come macchine; non mi sembra di aver perso nulla nello scambio, e dare la possibilita' agli altri di essere diversi da quello che io credo che siano, mi sembra un vantaggio enorme!

    p.s.ma questo risveglio esiste oppure no?

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  104. Ciao a tutti e bentornato Edson, sentivamo la tua mancanza. Sono d'accordo con tutto quello che scrivi, Andrea (a proposito, buon anno e buon comple_anno!). Ieri ho visto sventolare all'ingresso di Isis nella mia immaginazione una bandiera con su scritto F€LLOW$HIP OF FRI€ND$, con le "e" dell'euro e le "s" del dollaro. Non lo trovate appropriato?

    Ammucchio di seguito qualche riflessione sull'argomento in corso, sviluppata ieri e cui ho tentato di dare una sistemata oggi... Ve le propongo così, scusate il casino!
    ................
    Dopo un po' di anni nella Fof, il parlare dei tipi mi suonava spesso come chiacchera falsa. Una decina di anni fa ero all'Academy facendo un'ottava di apparecchiamento con una da poco nella fof e uno da tanto nella fof.
    Quella da poco nella fof si mise a dire delle cose sui tipi e su quello che era così e quell'altro che era cosà e io pensavo "che palle!". Realizzai però che avevo un'arma per colpire: "L'insegnamento di Robert ha abbandonato questo campo di conoscenza!" dissi lapidario, o se non proprio queste parole dissi qualcosa di simile, poi indorai un po' la pillola censorea appena imposta. (discutibili dinamiche tra adepti nel culto). Il vecchio studente mi appoggiò subito, la giovane studentessa accettò la censura. Robert aveva da un po' di tempo eliminato il terzo incontro prospettivo, quello in cui si illustravano i tipi, che a me non era mai piaciuto molto. Probabilmente e semplicemente, anche Robert si era stufato di quella cosa lì che assomigliava all'astrologia.
    ...............
    La cosa più importante di una teoria come quella dei tipi è se essa sia vera o no. A me era sembrata vera. Non posso dire che sia completamente vera, perchè certe cose non le ho verificate e certe cose anzi le ho smentite. Tuttavia l'ho trovata illuminante su certi aspetti. Secondo me l'umanità è veramente divisa in tipi, e la divisione in tipi di corpo non è l'unica possibile.
    .................
    Altra cosa sono le osservazioni che io trovo appropriate e condivido sulla "formatorietà" di questi sistemi di catalogazione. Dopo aver lasciato la Fellowship ho goduto per un bel po' di tempo il piacere di approcciare gli altri con l'interesse e il rispetto che naturalmente meritiamo come esseri umani, senza pensare più alle catalogazioni di centri di gravità e tipi di corpo.
    ...............
    Penso che una cosa sia la realtà, e altra cosa un sistema che si propone di illuminarla. La realtà, per noi, è vastissima (non sappiamo quanto vasta). E' come stare in un grande buio, non sai quanto è grande nè cosa c'è intorno. Hai a disposizione una torcia elettrica, ma veramente non è molto potente, puoi illuminare una cosa per volta. Nel guardarti intorno con la tua torcia sai che stai illuminando una cosa per volta. Percepiamo solo una parte della realtà. Di quel poco che percepiamo, siamo in grado di capirne solo una parte. E quel capire è soggettivo e parziale. Miagoliamo nel buio, direbbe Quelo.
    La questione principale della famigerata teoria per me è: la divisione dei tipi corrisponde alla realtà? Infatti la divisione potrebbe essere perfettamente giusta, o completamente immaginaria - semplice prodotto di fantasia. Tra queste due possibilità ci sono innumerevoli intermedi. Per esempio la teoria potrebbe essere giusta nel descrivere tre tipi e cannarne completamente quattro. Oppure non considerare la presenza di uno o più tipi che invece ci sono.
    Che possibilità abbiamo noi di renderci conto se una teoria è vera o no? Ci applichiamo ad essa con senso critico, e cerchiamo di vedere se funziona. Nei commenti precedenti sono stati esposti numerosi esempi di "la teoria non funziona" e di "la teoria funziona". Giustamente questo è il metodo con cui capiamo se la teoria è giusta o no. O meglio, capiamo quanto è giusta (o quanto è sbagliata) la teoria. La teoria dei tipi, ci metterei la mano sul fuoco, contiene degli errori, non considera importanti fattori (chissà quali) ma anche comprende intuizioni importanti e reali.
    Se mi viene proposta una teoria completamente campata in aria, mi accorgerò che non funziona. Più la teoria sarà collegata invece con la realtà, più risulterà credibile, ne dirò "funziona!" e mi apparirà come "vera".

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  105. Allora siamo tutti d’accordo, la teoria dei tipi è mazza giusta e mezza sbagliata, mi sembra d’aver capito.
    Mi sta benissimo, non mi torce un capello, avevo già avanzato l’ipotesi che forse si aveva il talento di fondare la teoria della “mezza via”.
    Di coloro che sanno di non sapere, e quindi lo sanno, mentre quelli che non lo sanno, sono sicuri di sapere.
    E dopo questo illuminarmi… mi son lanciato sulla domanda di Andrea:
    “ …ma questo risveglio esiste oppure no ?…”
    E poi mi sono inchiodato sulla domanda:
    “…ma perché, c’è qualcuno che dorme? ”
    Mi se spenta la luce, spero che torni
    Buona notte.

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  106. Postilla mi confondi....
    dici di credere che l'idea dei tipi sia vera e poco dopo dici di averla smentita!

    Al Carosauro, ti prego la via di mezzo no, che schifo.
    Senno' mi butto sotto un albero come il buddha e mi sveglio dopo sei anni, poi vado a dire in giro che la via di mezzo e' quella migliore...ma come? Sei stato seduto per sei anni e ora mi dici che non serve? Mah!

    Nessuno dei cari amici mi ha ancora detto in cosa e' utile questa idea dei tipi.
    Si, Edson e Lucius si sono confessati Saturmini, e non e' cosa da poco.
    Ma a che serve saperlo, non me l'hanno detto! Che razza di saturnini siete?
    Sara' che io sono ostinato, da bravo lunare :)

    abbacci atipici a tutti

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  107. Andrea l'Inquisitore!!!

    Serve al medico omeopatico come aiuto nella identificazione del rimedio costituzionale per esempio. Serve allo psico-terapista per aver in tempi ridotti una visione piu' profonda del tessuto psicologico del cliente. All'uomo d'affari nelle transazioni. All'insegnante per avere una idea degli alunni e le eventuali problematiche che potrebbero crearsi in aula. E on & on.....Le applicazioni sono molte certo che essendo solo una tecnica andrebbe usata come tale e non come chiave assoluta per spiegare il mondo e le sue leggi.
    Ritirandomi nel mio antro montano Lucius


    Ps Carl Gustav Jung era un proficiente astrologo cosi come Isaac Newton. Leonardo,Galileo, Samuel Hahnemann e molti altri.

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  108. A me nella vita pratica la conoscenza dei tipi fisici è di scarsa utilità.
    Io sento come una sfida il capire se siano vere o no le cose di cui mi sono nutrito nella Fof. O meglio, che cosa era vero e cosa no. Adesso stiamo parlando dei tipi fisici, ma davanti a questo c'è il cosiddetto "sistema", quello che funzionava (solo) se lo usavi.
    Voglio capire in che misura posso fidarmi della cosiddetta "verifica".
    A proposito del risveglio, forse perchè sono stato in una finta scuola quale è la Fellowship of Friends, devo dire che ciò che ho visto essere il risultato del lavoro nella quarta via non mi è piaciuto, era qualcosa che non desideravo. Se i risultati erano quelli, molto meglio il "sonno".

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  109. Ciao Andrea,a me l'idea di essere "saturnino" non serve più...ma in alcuni momenti mi ha permesso di osservare le cose da un punto di vista nuovo e di fare le mia verifiche...tra le quali anche il fatto che il problema non è la catalogazione giusta o sbagliata ma il fatto che noi ci identifichiamo con la stessa...
    tempo fa..uno studente più "anziano" mi aveva fotografato come "sospetto venusiano"..ed immediatamente qualcosa in me ha gridato:"CHI? IO?! No no io sono SATURNINO!!non so grazie a cosa il meccanismo fu così rumoroso che lo notai subito e mi "illuminai" sul pericolo dell'identificazione con le idee...si impara ad osservare per abbandonare i condizionamenti e poi ci si intossica con la medicina!
    Anche per il risveglio credo valga la stessa cosa...non uso più la parola risveglio perché tutto sommato non vedo più sonno e risveglio come due stati opposti...tutto sommato è tutto in equilibrio ed ora sto facendo del mio meglio per vivere al meglio della mia "coscienza" per quello che questa parola possa significare ora.
    Ho riletto alcune cose (per caso) di Marco Aurelio e mi risuonano tantissimo pur non leggendo nessuna interpretazione FOFiana nelle sue parole..
    A differenza di prima, molte letture usate nella FoF possono essere riscoperte senza il rischio di digerirle in base ad un aura di legittimazione o di supporto da parte della scuola...quindi se mi piacciono è perché mi piacciono..se no no!
    Anche prima forse era così in parte ma ora anche il minimo link con la censura Fofiana è volato via..Non so se un giorno si accenderà una grande insegna al neon con scritto "Buddha" sulla mia testa o se mi si spegnerà la luce e finirò in una fossa al buio...non sò se sogno o son desto...ma se sogno voglio poter sognare al meglio delle mie possibilità, se un giorno mi accorgessi che mi sono svegliato da un sogno..beh...allora farei lo stesso!
    Andrea non tentare di confonderci....lo sappiamo tutti che sei venusiansolareplutoniano!!
    Saluti,a tutti
    Edson

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  110. Robert e' un saturnino psicopatico e questo va oltre il tipo di corpo e le sue caratteristiche.
    Da bravo saturnino con dominio, robert ha sempre cercato di dominare interamente la vita dei suoi studenti.
    Il tipo di conversazione che avveniva fra noi era sempre dominata dai suoi esercizi .

    A via zanella questa era una tipica serata fra noi studenti. Non si poteva parlare di lavoro, della propria famiglia, figli , problemi con soldi e cosi' via. Tutto faceva parte delle manifestazioni dei centri inferiori. Se trovavi qualche amico/a con cui parlare dei tuoi problemi, dopo poco, ti diceva che eri troppo negativo, troppo identificato e che c'era gente che moriva di cancro e quella e' vera sofferenza, non i tuoi problemi.
    Andare in via zanella era diventato per me un grande sforzo, non sapevo più' di cosa parlare.
    Alla ho cominciato a sparare cazzate, sui tipi, centri di gravita' e imparare l'arte di usare il linguaggio del sistema per esprimere quello che pensavo al cretino di turno che le sparava più' grosse di me.
    Mi ricordo le conversazioni sui tipi, ad apollo, noi italiani eravamo tutti venusiani e tutti, ma proprio tutti, regine di fiori perché' eravamo identificati con il cibo. Studenti che hanno cambiato nome, voce e modi di fare per convincere e convincersi che erano dei saturnini e re di cuori, come il loro amato maestro.

    Il tipo di conversazione che avveniva fra noi era sempre stato dominato dai suoi esercizi e nuove cazzate che cambiavano , appena si accorgeva che perdeva il controllo.
    L'uso e l'abuso dei tipi, ha contagiato tutti. Io personalmente, ho fatto il giro dell'enneagramma una decina di volte e alla fine sono uscito senza sapere il mio tipo di corpo e centro di gravita'. Ma che c..o in tutti questi anni, soldi e sofferenze, non sono riuscito a guadagnarmi nemmeno la certezza del tipo? Ma poi, mi chiedo a cosa e' servito per la mia evoluzione, la mia vita?

    Di certo, e' servito in tutti questi anni a robert per controllare le nostre conversazioni, mentre parlavi dei tipi, centri di gravita' e altro, non parlavi di quello che veramente succedeva nella scuola, non ti ponevi domande e non cercavi risposte ai tuoi dubbi.
    Quando sono andato a SF in una libreria ho trovato decine di libri in inglese che parlavano dei tipi di corpo. Anche robert ha capito che non poteva vendere queste informazioni come esclusive della fof, ha cercato di cambiare anche gli incontri prospettivi e di tener impegnate le nostri menti con un nuovo sistema " il conteggio".

    Fra un cambio e l'altro d'insegnamento, si e' aperto uno spiraglio di luce, molti di sono stati illuminati e sono scappati. Morale, se ce ne bisogno di una, e' che tutto quello che e' stato usato da robert era solo per tenerci come dei bambini imbecilli. Quello che abbiamo imparato sui tipi lo potevamo trovare gratis in libreria.

    Robert fa' tutto quello che fa' non perché' e' un saturnino con dominio, lo fa' perché' e' un psicopatico e tossico dipendente che ha perso completamente il controllo su di se e il contatto con il mondo e i suoi abitanti.

    Saluti a tutti

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  111. Càspita, mi associo ad Andrea! Stra-ben detto!
    Auguri Anonimo e resta con noi!
    Lisa

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  112. é un bene che ti sei accorto!
    senza ne arte ne parte,non te la prendere.
    Buona libertà.

    RispondiElimina
  113. Caro anonimo,
    il tuo commento è una miniera, sono d'accordo praticamente con tutto. Vorrei ringraziarti perchè secondo me riporti l'attenzione sui temi più importanti che devono essere trattati in questo blog, che aspira ad essere un luogo di scambio per chi ha lasciato la Fellowship of Friends ma anche un punto di riferimento e un sito dove sono scritte nero su bianco le informazioni che possono far riflettere chi nella Fof c'è ancora dentro.
    Da quando ho lasciato, da parte di moltissimi ex-studenti, ho sentito continuamente ritornare una argomentazione secondo cui bisognerebbe non parlare più della Fof, dimenticare, "lasciare andare". In molti sostenevano questo fin da subito, per loro non c'era nulla da capire, elaborare e approfondire nella passata esperienza. Penso che si reagisca con questo atteggiamento per preservare l'idea di "essere stati in una scuola reale". Per evitare che l'illusione venga infranta, non se ne vuole neanche parlare.
    Inoltre, anche da parte delle persone favorevoli alla "rivisitazione critica del passato", mi è stato spesso suggerito che era venuto il momento di "non pensarci più".
    Questo pressante invito a voltare pagina mi ha influenzato non poco facendo sì che, con il passare del tempo, sbiadisse dentro di me l'importanza di fare luce sulla Fof. Il tuo commento, invece, mi riporta alla realtà.
    La realtà della Fof è quella di una setta dove si pratica il controllo mentale. Gli studenti non possono capirlo, è una cosa che si può capire solo lasciando la scuola. Questo è il motivo principale per cui quasi nessuno rientra nella Fof. Questo blog è importante anche per questo, perchè rompe il muro del controllo dell'informazione per tutti gli studenti che vengono qui a leggere. E resta lì nel web, per essere letto anche a distanza di un anno o due da studenti che adesso non sono ancora pronti o interessati.

    Spero che interverrai ancora e, se ne hai voglia, che ti sceglierai un nome...
    A presto e buon anno

    RispondiElimina
  114. caro Postilla, la scuola potrà essere falsa ma l’esperienza resta vera per chi la vissuta, come si vede c’è chi ha sofferto e c’è chi ne ha tratto un qualcosa di utile, è il bello di questo confronto che purtroppo o fortuna devo ancora cercarlo in un posto particolare, qui.
    Io da “libero”, ho la possibilità di esprimere tutto ciò che penso della scuola, ho la libertà del sarcasmo e della vignetta, la libertà della battuta cercata per farci una risata.
    ( e so che le battute non sempre fanno ridere tutti, qualcuno si offende…) Pazienza, l’importante è essere liberi non per finta, “dal sette di cuori”
    L’importante è liberarsi dalle aspettative che si avevano un tempo, essere solo incazzati con la fof è essere ancora schiavi.
    Io sono uno che ha la ferma convinzione che proprio lasciando la scuola ho sperimentato che qualcosa funziona, non mi sono mai aspettato squilli di tromba stormi di angeli, per segnalarmi che qualcosa l’ho capito addirittura anch’io.

    Un saluto all’ultimo amico e anche a Edson, non l’ho ancora fatto ma sai che son contento…
    Baci.

    RispondiElimina
  115. Sì, anche per me il tuo post Anonimo, come per Postilla, è stata una fresca riscoperta di uno degli scopi di questo blog e di quanto profonda, radicata e sconcertante sia stata la nostra esperienza nella FoF.
    È bello poter dire liberamente tutto qui, e dibattere a cuore aperto di quei tabù che per tanti anni ci hanno tenuti imbrigliati, molti nella loro età migliore, con la propria passione e il solo desiderio di poter essere migliori. Mi piace anche che si parli delle idee – in quanto idee in sè – come di strumenti con una certa utilità. Ho molto rispetto per tutti quelli che scrivono qui. E hai ragione Sauro, non è per tutti la stessa cosa.

    Ma ciò non cambia la realtà di Robert in quanto psicopatico e della FoF in quanto sètta.
    Scoprire che ciò in cui si è creduto era tutto finto, che in realtà si trattava di una sètta di controllo mentale come tante, tantissime altre è sempre un fatto che provoca un certo dolore, ma l’annacquarlo innanzi a se stessi non migliora le cose, a parer mio le peggiora.
    Abbiamo la possibilità di sviscerare e di divulgare, scoprendoci al tempo stesso abbastanza coraggiosi da farlo, come forse non sapevamo nemmeno di essere.
    Sappiamo fin troppo bene che è facile avere il coraggio di “vedere” e analizzare quando si tratta degli altri; o peggio, quando ci si arroga il diritto di giudicare gli altri e di sapere qual è la cosa giusta per il mondo. Un po’ più difficile è avere il coraggio di “vedere” quando si tratta di se stessi, specie se si è i diretti responsabili.

    Per quanto mi riguarda, non ci sono scusanti; non ci sono sconti; non ci sono false giustificazioni. Io c’ero, ci sono stata, ci ho creduto e questo è quanto.
    A me sta bene, anche se fa male, ripartire da lì e con il dovuto senso critico verso la propria ingenuità. Non posso dire che mi sento “incazzata”, è qualcosa di diverso. Non potrei più recuperare fiducia in me stessa se non compissi questo percorso.
    Non stiamo tergiversando. Stiamo parlando di qualcosa che ha fatto parte di noi e che forse per molti (sicuramente parlo per me) è stata una delle cose più importanti della propria vita.

    Oggi, al telefono, un amico mi diceva: “Ma come è possibile che abbiamo creduto a tutto senza discutere, che abbiamo affidato le nostre scelte a una cosa così?”
    So già che le risposte “tampone” sarebbero del tipo, “non serve recriminare” oppure “vuol dire che ti serviva” oppure “dimentica, vai oltre”... È un repertorio che abbiamo imparato fin da quando facevamo parte della FoF.

    Ma una cosa voglio chiedere (nel caso qualcuno abbia voglia di parlarne): voi avete ancora paura? Dentro, sotto, sotto sotto, c’è ancora paura? E se c’è, di che cosa?
    Un abbraccio forte da Gabriella

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  116. Al caro Lucius in fabula,(per distoglierti dalla meditazione e dalle belle fanciulle)
    dici:
    "Serve al medico omeopatico come aiuto nella identificazione del rimedio costituzionale per esempio. Serve allo psico-terapista per aver in tempi ridotti una visione piu' profonda del tessuto psicologico del cliente. All'uomo d'affari nelle transazioni. All'insegnante per avere una idea degli alunni e le eventuali problematiche che potrebbero crearsi in aula."
    Ammesso che questo sia vero, ed io non lo so. Come si applica?
    Ad esempio per l'uomo d'affari, cosa fa?

    C'e' l'idea che certi tipi siano meglio di altri per certe cose. Ad esempio?
    Ho lavorato per tutti i tipi possibili, secondo la definizione della 4 via (come capi), Cosidetti Saturnini, marziali, lunari....il capo migliore mai avuto? lunare/venusiano. Il peggiore (a parte Robert), mercuriale/venusiano con potere. un'altro buono, un gioviale marziale.
    unica cosa in comune, quelli in gamba si prendono cura dei loro lavoratori, gli altri no. Alcuni urlano altri no. il piu' violento di tutti? un venusiano!
    Il miglior atleta che conosco? un altro venusiano. Il peggior criminale, un saturnino!
    Insomma a parte il poter dire che uno sia una cosa invece che un'altra, che differenza c'e' tra gli uomini?
    L'intelligenza, l'essere compassionevoli, il senso dell'umorismo, dipendono dal tipo?

    Scherzavo sul risveglio...anche questa e' un'idea, che averla o meno, non cambia niente! (non e' vero, il crederci puo' farci fare una serie di follie interminabili.)

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  117. Anmdrea

    Essendo Saturnino delego. Ahahhh
    Cmq se vuoi avere una spiegazione scientifica riguardo i tipi e la loro applicazione in busyness ti consiglierei di chiamare un mio amico; David Daniels, MD, Clinical Professor of Psychology, Stanford University
    Se lo contatti non ti dimenticare di porgergli i miei piu' cordiali saluti. Accidenti a te Tommaso che non sei altro. Abbraccio Lumen

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  118. E che non puoi rispondere da solo?
    Forse troppa meditazione suul'ultima brunetta?
    La prossima volta che fai mi dai il numero del tuo avvocato?!?

    Non voglio una spiegazione scientifica.
    Per anni mi e' stato chiesto,"Con che tipo lavori?"
    Dopo un po' ho visto che era solo una domanda automatica con relativa risposta automatica.
    ma come, non dovevamo combattere l'automatismo?
    E allora perche' dare per scontato che conoscere un'idea, che sembra sensata, vuol dire che sia un'idea pratica?
    cosi' mi sono chiesto,"ma come ci si lavora con sta' roba?".
    Ora e' chiaro per me che non ci si lavora, ci si crede, e poi si cerca conferma intorno a noi di quello che abbiamo creduto.
    Lo stesso per gli uomini consci, per i diversi numero di uomo, il raggio di creazione ecc....

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  119. Vedi ti credevo piu' sottile.
    La brunetta è importante per quello che rappresenta nella sequenza. Ops Slip freudiano

    PS Non ti sembra ora di cambiare soggetto
    Non credo che i tipi riscontrino un grande interesse in questa platea.

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  120. Non te ne sei accorto? L'avevo gia' cambiato,
    ma tu ti sei fermato alla brunetta come al solito!
    in piu', dovrei preoccuparmi della platea?
    Chi vuole scrive, o legge, e chi non vuole non scrive e non legge.
    p.s ti do il numero del mio psichiatra, potrebbe spiegarti come funziono!

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  121. Hai ragione. La bruna e' diventata un chiodo fisso. Forse perche' è cosi lunare chissa'.

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  122. Perche' non andate un po' a... 'discutere' in una bella camera d'albergo voi due?
    (con o senza brunetta a parer vostro!)
    Fuori dagli enneagrammi,
    L'Oscemo

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  123. Alcune volte in questo blog si manifesta il tipo Gallo-Pavone, che non resiste alla tentazione di far sapere quanto e' bravo e intelligente, quanti professori e scuole ha conosciuto.
    Deve sempre provare a se stesso e agli altri che lui con le donne ci sa fare ancora...
    Non importa se l'argomento e' spirituale o altro, lui non resiste a spostare l'argomento su di se e le sue qualita'.

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  124. No, grazie Andrea... ho gia' visto abbastanza!!!

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  125. Ho preso questo articolo da Max T. sulla GF:

    " Il pensiero pernicioso e’ un pensiero incredibilmente rigido.
    Fatemi spiegare cosa intendo. Una persona sospettosa e’ una persona che ha qualcosa in testa. Osserva il mondo con una aspettativa fissa e preoccupante, e cerca, solamente, con ossessione, di confermarla. Non verra’ persuaso ad abbandonare la sua idea o il suo piano per attuarla. Anzi, non prestera’ nessuna attenzione ai ragionamenti logici, a meno che non vi riesca a trovare qualcosa che confermi in qualche aspetto o dettaglio la sua idea originale. Chi provasse ad influenzare o persuadere una persona cosi’, non solo fallira’, ma se non fosse abbastanza furbo da smettere i suoi sforzi in tempo, diventera’ lui stesso un oggetto dell’idea perniciosa originale.."

    ....

    "Le persone perniciose, in generale, non ignorano le informazioni; al contrario, le esaminano con grande attenzione. Ma lo fanno con straordinario pregiudizio, eliminando cosa non sia importante per loro supposizioni, e aggrappandosi a tutto cio’ che le confermi.
    In piu’, il fatto e’ che, l’ignorare ed eliminare tutto cio’ che non confermi le loro presupposizioni, e’ un processo attivo ed intenzionale. Lo fanno per principio, perche’ partono dal presupposto che tutto cio’ che non confermi la loro idea sia “pura apparenza”.
    Cosi’, potranno dire che sono interessati a penetrare entrambi, la pretesa ed il superficiale; vogliono arrivare al cuore della material, la verita’ nascosta. Questo non dovrebbe interferire nel notare che questa verita’, invariabilmente, e’ esattamente quello che si aspettavano sin dal principio."

    --David Shapiro, Neurotic Styles (Basic Books, 1965)

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  126. Per oscemo:
    il trucco era entrare nelle grazie di Lucius in fabula, poi farsi invitare nella sua caverna, dove pare ci siano delle pupe pazzesche che lo aiutano a meditare, poi avrei invitato anche te, e poi tutti quelli che devono riprendersi dall'esperienza fof!

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  127. Scherzare non può fare più di tanto male. Portiamoci un po' di pazienza tutti quanti altrimenti poi si ha paura a postare ...
    Per quanto mi riguarda, voglio avere rispetto per coloro che postano qui, anche quando non li condivido. Capisco la tua motivazione Anonimo, magari Lucius e Andrea hanno un po' "dissacrato" (e in modo un po' maschilista ...?), però forse è meglio non prendersi così sul serio ...
    Un abbraccio forte a tutti, Lisa

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  128. Secondo me' l'Anonimo ha dato una superba descrizione del Lucio. Spero di non aver troppo turbato o offeso la sua intelligenza e se l'ho fatto chiedo venia. Abbracci L

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  129. Caro Lucio,
    prima di tutto non sei affatto cosi'.
    una descrizione accurata necessita almeno una minima conoscenza della persona di cui si parla, e dalle poche parole scambiate qui e' impossibile conoscere, veramente, qualcuno.
    Se poi qualcuno, il solito codardo anonimo, si permette di esprimere giudizi senza avere le qualita' minime per farlo (coraggio e intelligenza), il dargli retta e' anche peggio che essere galli/pavoni. (cos'e'un animale nuovo? meglio forse del topo/lumaca?)

    RispondiElimina
  130. Andrea, grazie, ma devo passare anche 'stavolta:
    Inviti...? Caverna...? Ammucchiate...? Anda e rianda...?
    Per l'amor del diavolo, E' "Deja vu" all over again!

    Anonimo, dopo aver letto il tuo post ho pensato: "Ridatemi gli ultimi 20 secondi della mia vita!"
    Poi pero' mi hai fatto riflettere: "Sara' vero? Avra' ragione?" E poi mi son detto: "Ridatemi gli ultimi 35 secondi della mia vita!"
    Comunque sono pienamente d'accordo con te. Hai visto che calorosa accoglienza? (accidenti! Vi prego di mettere altri 15 secondi sul mio conto!)

    Si fa per scherzare
    L'Oscemo

    RispondiElimina
  131. Volendo rendervi partecipi degli affari miei… vi racconto che:
    …stimolato, ispirato dai post ,l’ultimo di Postilla e poi di Lisa,
    mi sono accorto che forse, probabilmente, quasi sicuramente, non so nulla di voi. Eppure mi sono messo bellamente a postare i miei presunti illuminati pareri, e per giunta senza nemmeno avvallarli del nome di qualche Luminare…
    In ogni modo Postilla ricorda che il Blog è qui a testimoniare una storia, e Lisa chiede lumi sulla paura, che il solo nome mi fa venire il san. il gir. di p. , che naturalmente ho “trasformato”
    (o forse), perché il mio primo approccio in questo sito, ricordo il 23/12/07, fu di grosso disagio di risentito disturbo, di enorme giudizio e senza vedere nulla. Ma come si fa?
    Da qualche giorno mi sono messo nell’archivio a leggere dall’inizio…è appassionante, carico di amicizia, calore, rottura di scatole. Appare la storia di Uno per tutti, riappare ancora la ricerca del conforto di qualcuno con qui condividere le cose troppo banali da capire, che erano misteriosamente sfuggite.
    Ma sono arrivato solo al Settembre 2007.
    Un Abbraccio.

    RispondiElimina
  132. Andrea, il pezzo che hai riportato sul pensiero pernicioso è molto interessante, me lo sono letto con più attenzione il giorno dopo e mi ha fatto riflettere.
    Da parte mia spero di non essere così (non credo proprio!). Le persone che sono così si trovano in una trappola terribile: hanno sempre ragione.
    Son d'accordo con te (anche) quando dici

    Ora e' chiaro per me che non ci si lavora, ci si crede, e poi si cerca conferma intorno a noi di quello che abbiamo creduto.
    Lo stesso per gli uomini consci, per i diversi numero di uomo, il raggio di creazione ecc....


    Ho ancora l'eco nelle orecchie della reazione di uno studente che nella cucina in Via Zanella chiedeva con la voce un po' sopra i toni, un po' fuori dallo stile pacato e conscio della maschera Fellowship: "Ma cosa vuol dire!!!..... Cosa vuol dire lavorare con il saturnino!!!.....
    Nel vedere questa scena si restava un po' colpiti, perchè una contraddizione veniva toccata. Tutti in fondo sapevano che aveva ragione: lavorare con il saturnino non vuol dire nulla, eppure noi tutti si parlava così, si usavano quelle parole perchè erano quelle che tutti gli altri nel gruppo usavano. E il pensiero del gruppo era in qualche modo più forte di quella parte di noi che riconosceva una semplice verità. Vabbè, insomma, è una storia da poco. Ma per me è un esempio di come nella dinamica di una setta certi punti della mente vengano anestetizzati, il che non è un buon presupposto per lo sviluppo della consapevolezza...

    Recentemente pensavo che una delle poche cose che sento reali e concrete dell'esperienza della quarta via nella fellowship è l'osserazione dei centri inferiori. Ma anche lì, quando vai ad aggiungere l'idea del centro di gravità e dei tipi intellettuali/emozionali/istintivi/motori eccetera ricadi di nuovo in idee che non hai veramente verificato e di cui poi cerchi conferma intorno a te. Il che forse si ricollega con quella citazione sul pensiero pernicioso. Senza esagerare, ma sembra lo stesso meccanismo!

    ....e’ una persona che ha qualcosa in testa. Osserva il mondo con una aspettativa fissa .. e cerca solamente, con ossessione, di confermarla.
    ::::::::::::::::::::::
    La paura. Lisa qualche giorno fa chiedevi se abbiamo ancora paura. Io, in relazione alla fellowship, devo dire che mi sono liberato di un bel po' di paure. Forse anche perchè mi sono sfogato, inscenando in questo blog un bel processo alla fof. Appena uscito dalla fof, avevo paura di rivestire il ruolo di Giuda, del traditore. Poi ho capito che era un'idea assurda. La verità è sacrosanta e non è contro nessuno. Quando si chiede il segreto è perchè c'è inganno, c'è puzza di bruciato.
    ::::::::::::::::::::::
    Sauro, dopo il tuo post anch'io sono andato a ripercorrere il blog nel passato. Quanto materiale! Abbiamo fatto un lavoro mica male tutti quanti!
    ::::::::::::::::::::
    Qualche giorno fa io e Lisa ci ricordavamo di Robert quando venne a Palermo. Avevamo riservato una sala affrescata per la cena. Quando Robert arrivò con il suo seguito, cominciò a chiedere cambiamenti ai camerieri: prima la divisione in due tavoli diversi, poi in tre, poi ulteriori cambiamenti... I camerieri erano abbastanza scocciati, noi tutti impegnati a non considerare internamente...
    Con questo comportamento Robert si rivelava simile a Gurdjieff. Adesso capisco che Robert è un vero maestro nella manipolazione delle persone, e che far muovere come burattini di cui lui tiene i fili le persone intorno a lui è un tassello importante della sua strategia, conscia o inconscia che sia. Quando riesci a comandare il comportamento delle persone, infatti, stai anche tenendo le redini dei loro pensieri e delle loro emozioni. Ciò avviene sulla base di quella che è stata formulata come teoria della dissonanza cognitiva, e che banalizzata da me dice che noi tendiamo ad essere coerenti tra comportamento, pensiero e emozione. Se uno di questi tre elementi è incoerente con gli altri, siamo a disagio, soffriamo. E allora cerchiamo di far tornare l'armonia reprimendo l'elemento di disagio. In questo schema, il comportamento è il più importante di tutti. Nella Fellowship of Friends tra esercizi, "Robert ha chiesto di" e omologazione di comportamento alle regole anche non manifeste del gruppo, il comportamento è libero quanto quello dei burattini.
    Inoltre, quando si è agli ordini di una persona, si è in uno stato di sudditanza psicologica rispetto alla persona stessa. Quando ciò avviene in una dinamica di gruppo, la sudditanza è ancor più potente, fortificata da ulteriori fattori....

    Adesso mi sto dilungando troppo.... Un abbraccio a tutti.

    RispondiElimina
  133. Un bel po' di post fa Andre parlava di intervalli. di come sia inutile riconoscerli e che non conosceva nessuno che li abbia superati.(piu' o meno,per favore verificate). Ora ,con un po meno sicurezza di averlo verificato di quando l'ho verificato vorrei comunicarvi che mi sembra sia possibile e come. A piccole dosi. comunque a che fare con qualcosa che ha senso colla propria vita, coi propri valori. Quell'energia che riempe quel vuoto che di solito dici ma chi me lo fa fare di faticare (sopportare attrito di finire un lavoro , ascoltare un amico ,tacere quando si vorrebbe parlare ma si sa che sarebbe egoico ecc)è un energia emozionale. Accogliente, si usa un energia superiore al proprio piccolo ego arrendendosi a qualcosa di piu' grande(con terribili rischi di confondersi con un ego colletivo). Ma qualche volta funziona. Hai lasciato spazio all'altro, hai parlato quando temevi, hai taciuto per amore dell'altro, per un attimo risuonavi con gli occhi dell'altro... Non credo che voi non l'abbiate mai provato anche se le parole con cui tento di esprimerlo non sono le vostre. Un vero sforzo viene sempre premiato. è una legge diceva G.
    Un vero sforzo uno sforzo nella verità....

    RispondiElimina
  134. E' proprio cosi' Romano.
    Si chiama 'common sense' in inglese e 'buon senso' in italiano.
    Ce lo abbiamo tutti, con o senza il lavoro. O meglio, abbiamo tutti la possibilita' di usarlo o meno.

    E' proprio quello che mi chiedo ora. Quello che chiamavo lavoro, o studio di se', e tutte le idee connesse, mi/ci hanno aiutato ad applicare le leggi comuni a tutti gli uomini, oppure no?
    Mi hanno reso piu' compassionevole, benevolo (qui so gia' la risposta), tollerante (come prima), umile (lasciamo perdere..), oppure no?

    Cosi' prima di intraprendere un'idea o capire qualcosa di nuovo, mi chiedo queste cose.
    C'e' molto poco della vecchia filosofia che si salva.

    RispondiElimina
  135. Andrea caro, potrebbe dipendere da quanto hai studiato o da quanto hai copiato…il buon senso è disponibile a tutti e anche molto maleabile, praticamente ognuno può farsi il suo. Infatti esistono una notevole quantità di leggi e accordi per stilare una linea di buon senso, forse, comune.
    La mia opinione è che dalla vecchia filosofia ci sia molto da apprendere, se non si è nati imparati, e non è il mio caso, ma non vorrei esagerare nel giudizio eppure tutto intorno non scorgo una grande massa di illuminati, comunque.
    Ogni tanto do ancora una ripassata al buon senso, forse, con esperimenti tipo quelli di Ppk, ma sono come farina del mio sacco, come la mia vanità la stupidità, la debolezza, la pazienza e il mio desiderio di averne uno veramente buono.

    Butta lì. Ma hai studiato o copiato, l’hai appreso con le cuffiette alle orecchie mentre dormivi…di che non è vero?
    Ciao

    RispondiElimina
  136. Non sono sicuro d'aver capito.
    sembra tu stia dicendo che la vecchia filosofia (quarta v.)ti abbia insegnato molto.
    Non nego questo sia possibile;
    ma sarebbe stato diverso senza? E come?

    p.s. potrebbe non essere una domanda a trabocchetto.

    RispondiElimina
  137. Ora una domanda l'ho fatta prima io,forse non l'hai vista...e anche se non è dichiarato è una trappola come lo erano altre puntualmente ignorate.( non solo da Te)
    Intanto sul non sarebbe stato diverso non lo so perchè è così che è stato e forse la risposta a margini di ampliamento,vediamo forse...

    RispondiElimina
  138. Romano, quello che dici mi sembra sensato ed emozionale. Puoi approfondire dicendo perchè lo metti in relazione con il superamento degli intervalli?

    La domanda che fai ad Andrea, Sauro, è legittima. Da una parte può essere vero: non si è ottenuta comprensione perchè non si sono fatti abastanza sforzi. Da un altro punto di vista, quella domanda è una trappola, ed è la stessa trappola che viene usata in moltissime sette. Quando l'adepto si trova in crisi perchè sente che il cammino intrapreso non gli sta (più) portando frutto, gli viene detto che la colpa è sua, che non sta facendo abbastanza sforzi, che non sta lavorando abbastanza. Leggendo "Il coraggio di andarsene" (http://laliberastrada.blogspot.com/2008/01/il-coraggio-di-andarsene.html), per esempio, ho capito che questa trappola viene usata anche in Scientology.

    Mentre il pensiero si fa strada nella nostra mente, ecco arrivare le prime barriere:
    In realtà ho degli overt. Ho delle parole malcomprese, ecco perché non voglio andare in classe. Sono in una condizione di dubbio, forse dovrei risalirla... Forse ho qualcosa da riparare in auditing... Perché tutti gli altri sembrano non avere i miei stessi problemi? Forse c'è qualcosa di sbagliato in ME...


    Quando uno decide di uscire dalla setta, decide anche diusare il proprio buonsenso per valutare la natura degli strumenti e a quale risultato il loro uso porti. Usare finalmente il proprio buonsenso e la propria auto-stima, anzichè i dogmi della dottrina. Ragionare finalmente, a tutto campo, con la propria testa, arrivando anche a conclusioni che erano tabù perchè non in linea con la dottrina della quarta via.

    Un Postill'affettuoso saluto a tutti.

    RispondiElimina
  139. Scusa Saurocaro,
    la domanda l'avevo ignorata in quanto l'ho creduta retorica.
    Per me le cose sono molto semplici al riguardo.
    Avendo lasciato le idee della 4 via in una scatola durante il trasloco, e non avendole piu' ritrovate, mi sono accorto di non sentirne affatto la mancanza.
    Per cui mi sono chiesto come mai le avessi ritenute cosi' importanti.
    Le risposte sono molte e se ne aggiungono altre di continuo.
    Ma le mie domande non sono affatto trappole. Sono curioso di vedere perche' e come gli altri abbiano trovato a loro volta utili queste idee, in modo molto pratico.
    Magari qualcosa mi sfugge, e veramente ho guadagnato qualcosa che altrimenti non avrei potuto capire da solo.
    Al momento mi sembra di aver voluto verificare che la massa dei corpi fosse reale, mettendomi davanti ad una macchina in corsa...
    Essendo sopravvissuto, potrei vantarmi di aver verificato la verita' di questa idea, ma comunque sembra un modo stupido d'imparare!

    Come dici tu, e' impossibile sapere se le cose sarebbero state diverse, perche' non abbiamo un passato alternativo!
    Pero', per certe cose lo so se mi hanno fatto bene o meno.
    Ho imparato ad evitare certi ristoranti perche'mi hanno avvelenato. Posso dire con certezza che se avessi evitato l'esperienza, non sarebbe cambiato nulla. Ma e' capitata, per cui ora so cosa evitare.
    E' un po' la stessa cosa con la fof e la quarta via (per me sono distinte).
    Ho imparato di piu' osservando cosa fosse sbagliato nella fof che ogni altro insegnamento che fosse propinato.
    Forse sarebbe stato piu' astuto copiare....

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  140. Dimostrare la legge dell’impenetrabilita’ dei corpi buttandosi sotto una macchina in corsa... altra brillante analogia offerta dal caro Andrea, con cui trastullarsi un po’.
    (Anche se, come mi ricorda il mio dottore, nella fof si dimostra quotidianamente che non esistono corpi che non si possono penetrare!)

    Siamo sopravvissuti? Magari qualcuno di noi non e’riuscito nell’impresa.
    L’abbiamo verificato? Magari qualcuno di noi si e’ illuso di credere.
    E’ stato un modo stupido di imparare? Si, d’accordo, ma... anche l’unico metodo valido per imparare veramente... not?!
    E’ stato cosi’ bello e utile imparare? Magari, mi ci butto di nuovo sotto la macchina in corsa: e’ stata un’esperienza troppo fruttuosa.
    Beh, ognuno fa come gli pare!
    Il mio buon senso, e’ forse inesperto e un po’ tonto, ma e’ tutto cio’ che posseggo, ed e’certo che le macchine in corsa cerco di evitarle almeno fin quando non trovero’ il ”Buon Senso Superiore”, e allora chissa’ quali incredibili traguardi. (Eh?! )

    Quando si entra in istituti mentali come la fof, prima di calarsi i pantaloni, si devono svuotare le tasche. Il buon senso e’ la prima cosa a cui viene chiesto di rinunciare.
    Al suo posto, pero’, vengono regalate un sacco di belle cose per ovviare la sua mancanza: l’Influenza della vitamina C, i Tipi che vanno di Corpo, mai Giudicare a stomaco vuoto, il Lavoro nei campi, etc. etc.
    L’avere una ben definita e formulata opinione, basata sul ‘pansiero pernicioso’ (o come definito da un mio compagno di cella “prevenzioso”- prevenuto e malizioso –), e’ estremamente confortante. Il sapere un sacco di baggianate e’ molto meglio del non sapere. Avere la testa piena di... ‘grilli’, e’ molto meglio che averla vuota!
    La speranza e’ quella che, quando si lascia l’istituto mentale, il buon senso venga restituito assieme agli altri effetti personali (integrita’, sincerita’, amore del prossimo etc. etc.), senza visibili e irreversibili ammaccature.

    Cosa stavo dicendo?
    L’Oscemo

    RispondiElimina
  141. P.S.
    Dal 'Grande Dizionario degli Ingenui':

    Antichissimo: superlativo assoluto di 'antico'.
    Antico:[an-tì-co] agg., s. (pl.m. -chi, f. -che) - assolutamente vero, inconfutabile,innegabile, che non può essere dimostrato erroneo o falso, incontrovertibile.
    Es: Tipo A: “In che modo usi la teoria dei tipi fisici?”
    Tipo B: “Non la uso affatto, e’ una teoria che non mi e’ pratica.”
    Tipo A: “Ma che dici, non lo sai che e’ ‘antichissima’?”

    RispondiElimina
  142. leggermente scolastico, ma cerco di rispondere a postilla...
    un ottava è un processo nel tempo. Un ottava compiuta è un azione creativa che un uomo riesce a compiere. Voglio e faccio. Di solito non si è chiari con quello che si vuole (anche per non fare brutte figure). E quando si vuole si scopre la seconda forza , la resistenza. Queesta è teoria ma è un modello di interpretazione della realtà funzionanle e verificabile e verificato. Di solito la resistenza diviene troppo forte e si devia dall'ottava si segue la corrente. se uno si ricorda perchè voleva fare quella cosa e sopratutto il perchè emozionale, la relazione tra me e la banana sull'albero. Se la voglio solo perchè è gialla qualsiasi cosa mi porterà via dal prendere la banana. Ma se voglio la banana perchè ho fame finchè sentirò gli stimoli della fame cercherò di prenderla. ora se quello che voglio per me .non è profondo come la fame non troverò la forza. allora per riempire un intervallo si può ricorrere al perchè

    RispondiElimina
  143. Magari fosse scolastico...
    perche' fare teoria quando si puo' usare un esempio pratico?
    Chi vuole le banane perche' sono gialle?

    Non si e' chiari con quello che si vuole?
    Se hai fame e vuoi una banana, la vai a comprare. Succede tutti i giorni, tutti vanno a fare la spesa e poi mangiano.
    Sembra incredibile, ma succede.
    Tutti lavorano perche' devono pagare le bollette e mantenere una famiglia. Si scordano di pagare la bolletta? Ecco che la luce va via.
    Si scordano di mangiare, oppure pensavano di voler mangiare ed invece volevano solo giocare con i colori? Allora vuol dire che hanno 6 anni e si distraggono facilmente!
    Il mondo va avanti con gente che lavora, compra le cose che vuole, costruisce strade, ponti, case...il tutto senza sapere cosa sia un'ottava. Lo fanno perche' lo sanno fare e perche' lo devono fare.
    Il fatto che le cose non vadano in maniera lineare e' un fatto ovvio della vita. Eppure tutti i lavoratori finiscono il loro lavoro, per essere pagati e per sopravvivere. Non conoscono le leggi dell'universo? Forse.
    Cambia qualcosa nella loro vita o nello svolgimento delle loro funzioni?
    Assolutamente no.
    Ti prego, caro anonimo, di trovare esempi migliori, non solo per lo scopo immediato della conversazione, ma soprattutto...e' questo quello che hai imparato?

    RispondiElimina
  144. L’unico problema che presenta la spiegazione dell’anonimo Romano è che richiede un impegno nel volerlo capire, mentre la pratica dell’analisi logica è un impegno più divertente…
    ( questo solo per mia e, forse non, unica opinione)
    Mentre, invece, l’intervento di Lo Scemo l’ho ricevuto a tratti irriverente a tratti divertente, e a tratti intelligente, addirittura.
    E alla fine non ci ho capito niente.

    Ma colgo l’occasione per chiedere all’amico presumibile, mi riferisco a Lo Scemo, di prendere in considerazione di rinunciare al titolo del quale si è fregiato, di abdicare.
    E chiedo questo perché Lo Scemo è, per me, una figura particolarmente importante nel tessuto sociale…mi è stata materia di approfonditi studi, dove ho riscontrato che in ogni aglomerato urbano è necessaria la presenza di questa figura e dopo il Prete, dopo il Sindaco, c’è lo Scemo, molto prima del dottore del farmacista, del cavaliere, lo Scemo è una assoluta personalità, nessuno in realtà evita la sua presenza anzi spesso gode di privilegi insospettati…possono stare fermi ore a guardare le nuvole che passano, possono disegnare i fiorellini sul foglio e quando è finito continuare sulle scarpe, bellissime!
    E godono di tanti altri poteri che man fatto molto pensare ma non mi sono sentito all’altezza, almeno per ora.
    Non voglio sembrarti invidioso caro Lo Scemo, lo sono.
    Ma solo per il titolo…
    Un Abbbraccio.

    Pis. Sono in archivio.

    RispondiElimina
  145. Mi rifiuto di credere che Anonimo sia serio.
    Non e’ possibile... aiutatemi, Vi prego!

    Raccontatemi del suo sarcasmo, narratemi della spiegazione inverosimile per prendersi gioco degli intervenuti, dipingetemi un quadro con l’inutile allegoria mordace delle banane.

    Ahime’, me meschino; ho la terribile sensazione che sia tutto tristemente serio, e autenticamente pietoso.

    Vi prego manierati Anonimi, abbiate pieta’! Non venite a vendere la pazzia qui al manicomio: ne abbiamo gia' fin sopra ai capelli. (resi bianchi da queste teorie, frottole e modelli di interpretazione della realtà funzionale e verificabile e verificate... in un brutto sogno!)

    Da: “Frammenti di un’interpretazione campata per aria”,
    L’Oscemo

    S.P. grazie all' ImpegnoSauro per lo schiaffo lusinghiero e per aver magnanimamente indicato la direzione da seguire.
    "Ogni Oscemo e' bello a Omamma sua!"

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  146. Certi intervalli sarebbe meglio non superarli.
    Nella Fof il principale intervallo che si era invitati a superare era quando eri stufo della 'scuola'. Venivi invitato a non ascoltare gli io, che si lamentavano per i soldi, cui non piaceva la scuola e quant'altro.
    Si diceva che quegli io venivano dal diavolo, impersonato dalla falsa personalità, dal centro istintivo, e in tempi recenti più sommariamente dal sè inferiore.
    Non dovevi ascoltare gli io - ignorare i tuoi propri contenuti - metodo Ulisse con le sirene. Così, passata la tempesta, rimanevi nella 'scuola'....
    Forse teoria e principi sono anche validi, ma come sono usati nella Fof puzzano di (bruciato) lontano un miglio.

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  147. Il post di Anonimo (Romano) permette di approfondire ulteriormente quello di cui stiamo già parlando da tempo e cioè se “il sistema” (fa rabbrividire questa parola, senbra provenire dai campi nazi) che abbiamo tentato di usare nella FoF, o le idee della Quarta Via che dir si voglia, abbiano o meno un senso e se servano a qualcosa.
    Per esempio, per citarne una, “superare gli intervalli” ... perché? A parte l’osservazione di Postilla più che giusta, trovo che ci sia un elemento di pura follia nel dover sempre finire tutto, anche quello che non ha più senso continuare.
    Anche perché, chi decide quando un’ottava è finita?
    Mi ricordo con nausea che a volte, quando si facevano le ottave, si stabiliva uno studente che doveva “controllare gli intervalli” ... Non so se l’ho fatto anch’io, al momento non ricordo, ma niente di più facile ...
    Colui che veniva investito di tale ruolo, si trasformava in un cecchino: con solerte pedanteria individuava anche a distanza qualcosa che poteva essere fatto, magari del tutto astruso rispetto all’ottava in corso, ad esempio pulire le maniglie della porta della cucina o il lampadario se si stava facendo un riordino.
    Ora io chiedo: cosa si ricava dal punto di vista pratico da una cosa di questo genere (sia il cecchino che la vittima)? Si diventa migliori? Più affidabili? Ci si conosce meglio?
    Io credo proprio di no.

    Vedo persone nella vita che fanno grandi sforzi per vivere la vita in modo onesto senza fare male a nessuno. Non chiedono niente a nessuno e non vogliono essere né ringraziati né lodati per questo. Non si sentono speciali per questo e non gliene frega nulla di sapere che hanno finito l’ottava.

    Il bello è che a volte, mentre si finivano le ottave con puntiglio, c’era qualcuno che aveva bisogno del nostro aiuto ... Ma già, quella era un’altra ottava.

    RispondiElimina
  148. La-presenza = fof = setta = ti fregano anche i soldi
    La-presenza = fof = setta = ti fregano anche i soldi
    La-presenza = fof = setta = ti fregano anche i soldi
    La-presenza = fof = setta = ti fregano anche i soldi
    La-presenza = fof = setta = ti fregano anche i soldi
    La-presenza = fof = setta = ti fregano ache i soldi
    La-presenza = fof = setta = ti fregano anche i soldi
    La-presenza = fof = setta = ti fregano anche i soldi
    La presenza = fof = setta = ti fregano anche i soldi
    La-presenza = fof = setta = ti fregano anche i soldi
    La-presenza = fof = setta = ti fregano anche i soldi
    La-presenza = fof = setta = ti fregano anche i soldi.

    Da un Anonimo gia' fregato

    RispondiElimina
  149. Ecco come il nostro ultimo mister X ci porta un esplicito esempio di comprensione, ampiamente rimarcato e ricco di dettagli e comprensivo del risultato ottenuto. Pure a questo serve una scuola, e chissà quanti anni di studio, di seconda e terza linea, quale investimento di danaro è stato necessario per arrivare a un simile risultato. Lui lo sa e spero sia stato molto dotato di intelletto, o fortuna, da giungere in pochi mesi alla sua comprensione…
    Forse non è tutto qua ma è certo importante per non incorrere in altre fregature.

    Ho finito di leggere quasi tutto l’archivio, gli ultimi mesi del 2008 mi hanno creato qualche problema con il pc che si imballava ma non è grave, ero solo curioso di vedere quando compariva l’uno e quando spariva l’altro, così per gioco.
    Come leggere un libro di vita vissuta, infatti sarebbe anche un materiale interessante, per chi lo sa usare, e farne un racconto del tipo “cosa succede dopo certi viaggi” ( vendibile come influenza B, Bho, Bha.)
    Và be l’ho buttata lì…mi piacerebbe sentire ancora qualche seria stupidaggine, o siamo in un intervallo? Vi servono delle banane?
    Abbraccio

    RispondiElimina
  150. Caro Sauro, non so chi sei e non ci siamo mai conosciuti, l'unica cosa ci accomuna e' la fof.
    Di sicuro non il risultato e le stesse motivazioni.
    Io non uso piu' il linguaggio del sistema da molto ormai, mi sono finalmente liberato dei suoi limiti.
    Non siamo in un intervallo, io lo chiamerei piuttosto un momento di riflessione, tu che stai leggendo il blog dai suoi inizi, hai potuto vedere che ci sono molti di questi momenti di riflessione.
    Siamo qui' per parlare sinceramente di noi, quando siamo pronti, quando abbiamo qualcosa da dire, non per riempire gli "intervalli".

    Un abbraccio a tutti

    RispondiElimina
  151. Caro Sauro,
    da quando esiste questo spazio etereo, non mi spaventa il silenzio. Quando il blog tace, so che è comunque pieno di parole, magari non dette, ma comunque ci siamo. Io vengo a vedere, come tanti altri, come te, spero di trovare nuovi spunti e se sento di dire qualcosa, come adesso, lo dico. Quasi quasi, mi sembra più vero così che non se scrivessimo per forza. Prima o poi, vedrai, si tornerà a riempire.
    Intanto, un abbraccio, Lisa

    RispondiElimina
  152. Fra qualche giorno verrà a trovarmi un ex-studente (non italiano) che è uscito dalla FoF almeno una decina d’anni fa in seguito a un incontro ravvicinato con Robert.
    A suo tempo, si disse che “era uscito con crimine” perché aveva fatto di tutto per contattare quelli che lui riteneva cari amici e avvertirli di quello che succedeva.
    Fra questi, c’ero anch’ìo. Adesso, ricordo con un certo disgusto la mia reazione. Ricordo che, mentre ascoltavo il suo racconto sofferto, mossa anche dal grande affetto che avevo per lui che a soli 20 anni si era trovato a vivere quella esperienza, una parte di me si indignava, ombre scure si facevano strada nel paradiso artificiale che mi ero costruita; un’altra parte di me, più forte a quel tempo (che veniva a volte con secondi fini chiamata “vera personalità”), rimuoveva con forza, cessava di ascoltare, chiudeva le porte.
    Nemmeno l’amicizia e l’affetto, nemmeno lo schifo potevano nulla contro la forza del condizionamento mentale della FoF e contro il mio essere membro della setta.
    Trascorsa che fu la serata, il giorno dopo il mio amico mi richiamò per vedersi nuovamente. La mia risposta fu la seguente: “Mi ha fatto piacere vederti, ma credo che dovresti andare oltre, non continuare a parlarne e penso che sia meglio non vedersi più”. Stavo male nel dirgli così, ma lo feci comunque, malgrado i miei sentimenti. Subito dopo, mi sentivo “salva”.
    A questa persona posso solo chiedere scusa; a me stessa, posso solo perdonare, avere pietà per quello che ero diventata.

    Racconto questo perché mi ha fatto pensare a quante volte si veniva posti di fronte a quella che altri qui hanno chiamato “dissonanza cognitiva” e a quante volte si riusciva a non vedere quello che si aveva davanti. Una volta, uno studente raccontò che in un certo ristorante di Nevada City, il proprietario riconosceva gli studenti perché giravano l’acqua nel bicchiere ...! (Nota: vi ricordate che c’era l’abitudine di girare il vino nel bicchiere con espressione beatificata in segno di “presenza”?).
    Anche in quella occasione, una parte di me pensò, “Alla faccia dell’essere svegli!”, e l’altra subito risolse il conflitto pensando che era perché erano bravi studenti, abituati a rispettare i suggerimenti del maestro ....! Se mi fermo a riflettere, tanti episodi di questo tipo si fanno largo nella mia memoria.

    Forse, non potremo mai convincere nessuno a vedere quello che c’è da vedere, né tanto meno spingere alcuno ad uscire. Ma ugualmente, scrivere qui e divulgare informazioni è di grande importanza per quelli che cominciano a lasciar esprimere un po’ quella parte ancora raziocinante che riconosce come assurde le cose assurde.

    RispondiElimina
  153. Ma, sono passati 10, 15, 20 anni nella fof anche più o forse meno, in una setta, dove si è stati condizionati, e prima?…

    Ma, prima di cadere vittime del mostro, del meccanismo si aveva il buon senso di cui si reclama il possesso?…

    Come mai, chi c’è stato, è finito in quel posto?

    “Non sono arrivato perché è la scuola dell’obbligo, mi sembra di ricordare che l’ho cercata, magari non era proprio la fof ma è cosi che andò. Arrivai già grandicello ma non con l’idea di essere un somaro almeno non del tutto, avevo ormai preso una notevole quantità di palate tanto da farmi sorgere la paura di prenderne altre, ne ero quasi certo della possibilità, quindi insomma stavo un po’ attento…”
    La fortuna e la sfortuna ha i suoi propri aiutanti.

    Ssssth!

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  154. Premessa
    E’ possibile che gli esseri umani si comprendano tra loro ? Esiste il cerchio di umanità della confusione delle lingue ? Io oggi sono certo di questo: che per comprendersi due o più persone abbiano il profondo desiderio di farlo. Che una discussione che non abbia alla base il volere comprendere il punto di vista di altri sia solo masturbazione intellettuale o peggio sia un volere togliere all’altro la possibilità della REALTA’ della sua visione della realtà. Solo un atto di Amore può creare comprensione.
    Sui tipi:
    Quando G parlò dei tipi disse che qualcuno crede ingenuamente che si possano ,come le 48 leggi dire a qualcuno e questi le comprenda. Quando insegnò qualcosa sui tipi astrologici lo fece facendo cadere il bastone.
    Ora non è che esiste: il tipo che raccoglie il bastone; il tipo che non vede il bastone cadere; il tipo che vede cadere il bastone ,pensa e arriva tardi; Il tipo che ha visto che G ha fatto cadere intenzionalmente il bastone…
    Esiste L’attenzione. Esiste l’accorgersi di quello che ci succede, dentro e fuori e l’interpretazione che noi diamo di queste percezioni.
    Su Kram , il dio dei cimmeri di Conan .
    Qualcosa per Conan Kram lo fa: si lascia bestemmiare. E la bestemmia/preghiera di Conan è il riuscire a fare cio che vuole (vendetta o il governatore della California poco importa) .
    Esperienza di Romano sul superamento di un intervallo:
    Al ritiro ad Assisi quella mattina eravamo in due col compito di zappare le erbaccie dalle file di ortaggi. Ottava è la maniera di indicare un compito e di visualizzarlo in un tempo determinato. Quindi avevamo due ore. Ci eravamo dati l’obiettivo di fare un tot di lavoro in un ora e nella seconda di farne molta di più. Il lavoro (esteriore) doveva essere fatto bene, senza danneggiare le piantine e togliendo tutte le erbaccie(interiormente osservazione). Nella seconda ora, andando a un ritmo accellerato, è venuto meno un calo di energia ed attenzione. Allora ad un certo punto abbiamo immaginato di essere due samurai (perché entambi avevamo visto “L’ultimo Samurai” e ci era piaciuto…) in allenamento. E allora le zappe erano diventate due Katane di legno ed ogni colpo di zappa un atto eroico… Ancora faticoso ma esaltante, pregnante di un significato (anche immaginario)
    Questo io lo chiamo superamento intenzionale di un intervallo. Altro esempio. Per smettere di fumare (mio padre è morto di tumore ai polmoni che ero giovane) quando è nata mia figlia ho immaginato me che crescevo insieme a lei fino a divenire nonno o bisnonno: Questo è stata quell’ottava laterale che riempe l’intervallo dell’ottava di smettere di fumare quando la dipendenza si è fatta sentire…
    Allora ho compreso tutto e sono un uomo in evoluzione ? No perché per esempio sono in sovrappeso e quando dovrei rinunciare al sesto biscotto (le banane non ve le propongo piu!!) non riesco ad inserire qualcosa che superi il mio bisogno di gratificazione. Perché dovrei essere più sveglio e sapere cosa, quando , di che tipo dovrebbe essere l’ottava laterale…
    Nella mia vita è difficile riuscire a determinare un compito con precisione. Non sono io a scegliere, ma sono le cose da fare (che non riesco ad evitare) che mi spingono, mi costringono a faticare. Ma ho visto che è possibile avere Volontà a volte, in piccole cose soprattutto se esiste un collegamento tra le cose che faccio e quello che sono profondamente. Il ricordo di me è un esperienza di un livello più profondo di me. So che esiste perché l’ho vissuta. So che è un … effetto collaterale di un retto vivere, non uno stato da ricercare per la sua utilità o gratificazione

    Considerazioni finali
    C’è anche il tipo che quando cade il bastone lo prende e bastona chi non gli piace…
    Certi atteggiamenti “all’Oscemo “
    Mi sembra facciano parte di questa tipologia. Quando sono entrato in questo blog ero felice di aver trovato delle persone che cercavano di trovare qualcosa insieme da esperienze di scuola di IV via. Avevo esordito con l’idea che Paoletti fosse più sano di Burtonon , ma l’idea era di confrontare esperienze, insegnamenti e COME qualcosa di essi fosse entrato nella nostra vita. Babbo natale e fata Turchina li ha messi in campo Il tipo “O scemo”. E quando gli avevo detto che volevo imparare dalla sua esperienza lui mi ha detto che non c’era nulla da imparare. Allora potrebbe tacere e non commentare I MIEI POST o cambiare idea. Questo perché sono permaloso o fragile ? No, ma perché IO mi sento responsabile per le cose che la gente ancora nella Fof o altre scuole può trovare qui. Capite? Se fuori della setta c’è quel manicomio, quella negazione di ogni possibilità di dare un senso alla propria vita allora è una testimonianza a favore per restarci con tutte le contraddizioni. Confusione come distruzione di valori immaginari(che poi nel linguaggio di scuola è il lavoro contro la falsa personalità) è un processo creativo, scomodo e doloroso. Confusione come nel casino tutto eguale, tutto merda, giusto godere di chi è più cinico è una confusione malata e necessita cura.

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  155. Pratico....
    Si scordano di mangiare, oppure pensavano di voler mangiare ed invece volevano solo giocare con i colori? Allora vuol dire che hanno 6 anni e si distraggono facilmente!
    Io sicuramente ho l'età mentale di 6 anni, perchè ho verificato che entro nel negozio coll'idea di spendere 20 euro che di più non me lo posso permettere, ma quel maglione giallo banana era irresistibile ! Solo io, voi no ?



    “Il mondo va avanti con gente che lavora, compra le cose che vuole, costruisce strade, ponti, case...il tutto senza sapere cosa sia un'ottava. Lo fanno perche' lo sanno fare e perche' lo devono fare. “
    Il mondo va avanti(anche) con gente che si ammazza, inquina, ed è indifferente a tutto.Questo lo sanno fare , ma il contrario è molto più difficile.



    “Il fatto che le cose non vadano in maniera lineare e' un fatto ovvio della vita. Eppure tutti i lavoratori finiscono il loro lavoro, per essere pagati e per sopravvivere. Non conoscono le leggi dell'universo? Forse.
    Cambia qualcosa nella loro vita o nello svolgimento delle loro funzioni?
    Assolutamente no.

    E' qui che non siamo daccordo.La coscienza(di classe) è quello che ha permesso ai lavoratori di avere uno statuto .Conoscere il contratto di lavoro è utile. Sapere che il capo non può licenziarti per... è utile. Proviamo ad allarga la cornice, la visione , il punto di vista...
    Se sapessimo cosa ci fa arrabbiare, innamorare potremmo forse dare una direzione alla nostra vita che va nella direzione che vogliamo.
    Io oggi ero andato per far aggiustarela mia motosega e il meccanico stava per farmi comprare una nuova. Sono successe un mare di interazioni tra le mie emozioni, i miei pensieri e i miei gesti di cui per la maggior parte sono inconsapevole. Potevo uscire colla motosega nuova. Il sapere che sono regina forse mi aiuta a non farmi prendere da una certa superficialità, di crederci di meno...
    In una vita senza ideali, portata avanti dal flusso dei condizionamenti non cambia nulla sapere se esistono leggi di manifestazione. E' se vuoi provare a fare qualcosa, a Volere, ad Amare che servono...

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  156. Quello che a me lascia molto perplessa, Romano, è che tu – come tanti altri facevano e fanno nella FoF e come ho fatto anch’io – identifichi le cose che descrivi con il vivere pienamente, la consapevolezza, il vivere per un scopo e così via.
    Ma sei così sicuro? A leggerti, si direbbe di sì, ma io proverei a chiedermelo se fossi in te. Proverei, almeno.
    Ricordo che uno degli spauracchi maggiori nella FoF era che se la lasciavi, “fuori c’era il vuoto”, “da soli non si può fare”, e così via.
    E’ un po’ un classico del genere umano voler trovare un senso, volersi sentire speciali, sapersi all’interno di un gruppo esoterico, l’unico gruppo sulla terra che sa dare un senso ai misteri della vita.
    Mi ricordo anche che si vedevano le persone “fuori” come persone morte, con le quali non valeva nemmeno la pena di parlare.
    Ma spesso “fuori”, trovavo persone molto più interessanti, sensibili e intelligenti di molti studenti della FoF – me compresa, per carità – mosse a volte solo dal desiderio di apparire bravi studenti, più che da quello di vivere intensamente la propria esistenza; attaccati alla “scuola” solo per paura.
    Cosa ti fa pensare che qui si abbia bisogno di cure? Cosa ti fa pensare che viviamo nel vuoto?
    Io ti chiedo se sei davvero convinto che diserbare un campo come tu hai descritto sia più di valore che non diserbarlo semplicemente perché si ha da fare, godendo del semplice contatto con la natura, senza bisogno di etichettare l’esperienza con i termini della Quarta Via o quant’altro.
    Io credo che ci siano altri modi per vivere intensamente. E non dubito che tutti quelli che hanno raggiunto una “scuola” (o presunta tale) avessero in cuore questo desiderio.
    Non è vero che “fuori c’è il vuoto”. Personalmente, la vita è diventata molto più bella, posso sentirmi in armonia con il mondo circostante e con gli altri, senza bisogno di giudicarli. I misteri della vita sono i misteri della vita e non mi fanno più paura.
    Anche il ricordo di sé, la “divina presenza” possono essere visti anche in un altro modo, un po’ più dentro il reale, con un po’ più di umiltà, smettendo di sentirsi diversi e “più fortunati”.

    E non si dimentichi che la Fof è una setta di controllo mentale (cosa che forse non è ancora assodata per tutti) gestita e controllata da una persona con seri problemi psichici, al di fuori della quale si può solo stare meglio.
    Un augurio di vita semplice e intensa a tutti, Lisa

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  157. Scrivo su questo blog perche' penso sia stato creato per testimoniare le nostre esperienze nella fof,non come scuola della 4 via, ma come una delle tante sette che sono nate in California, fondate da imbroglioni come Robert, che dice di aver un filo diretto con G. attraverso il suo incontro, durato 18 mesi, con A. Horn, un'altro imbroglione.
    Quando A. Horn e' morto, robert l'ha saputo grazie al blog inglese. Alla faccia degli uomini consci che comunicano fra loro "etericamente", non si e' neanche accorto che colui che gli ha passato l'insegnamento era morto da mesi , nonostante dice di parlare con influenza c e angeli.
    Romano, penso che quello che tu cerchi e' nella fof. Ti consiglio sinceramente, di entrare nella fof, cosi' protrai in prima persona verificare la 4 via attraverso le sette.
    Da parte mia parlare di ottave,tipi,intervalli, influenza c, mi riporta ad uno stato catatonico, di cui finalmente mi sono liberata, dopo anni di "involuzione".
    Grazie Lisa per ricordarci, tutte le volte, il vero scopo di questo blog.

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  158. Io la cosa che non capisco (a parte il significato della vita, le persone che mi stanno intorno e tutto il resto...) caro Romano, e' cosa tu voglia da questo confronto.

    Mi sembra che certe idee ti piacciano e che tu le usi in modo che ti sembra utile.
    Altri, in questo sito, hanno usato idee simili e le hanno scartate, o per altre idee, o senza cercare di sostituirle.
    Quello che sembra non piacerti nelle risposte, mie o degli Oscemi vari, e' che abbiamo un'esperienza diversa rispetto alla tua riguardo alle idee del sistema.

    Se usarle ti rende felice, e ti sembra di fare qualcosa di utile, perche' no?
    Ma cercare di convincerci che ci siamo sbagliati o che ci troveremmo molto meglio a rivalutare certe cose, non credo funzionera'.

    Parlavi dell'incomunicabilita'.
    Molti di noi, credendo alle stesse cose in cui credi tu, hanno sacrificato una grande parte della loro vita.
    Hanno pagato, e con loro molti dei loro cari, col sangue e con le lacrime (scusate il melodramma) e ancora pagano i vari terapisti,le loro scelte basate sul mitico 'lavoro su di se'.

    Non e' facile comunicare con qualcuno che ha 'giocato' con queste idee per qualche anno, letto qualche libro, si e' ricordato di se' (con grande piacere immagino) qualche volta, e deciso che era la strada giusta.
    Se uno e' stato eroinomane, puo' forse parlare di assuefazione con qualcuno che si e' fatto un paio di spinelli?
    Non voglio sminuire la tua esperienza, e non voglio dire di sapere meglio di te le cose di cui stiamo parlando.
    Ma parliamo da punti di vista ed esperienze troppo diverse.
    Non sei l'unico. C'e'una marea di persone che crede nel 'lavoro', nella meditazione, lo yoga, Dio, Buddha...quello che vuoi. Hanno tutti torto?
    Non lo so e non m'importa. Affari loro.
    Tu sei contento di pensare che hai superato un intervallo?
    Io son contento di finire il mio lavoro per il solo fatto che altrimenti io ed i miei non mangiamo.
    Non ho piu' bisogno di pensare di stare facendo uno sforzo speciale, infatti non ho proprio bisogno di pensare un bel niente!

    Sono piu' felice o furbo di te? No. E non ha alcuna importanza.
    Tu fai quello che fai perche' pensi che sia giusto ed utile....esattamente come tutto il resto del mondo.

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  159. Fin quando farai cadere il bastone sopra i calli... saran botte da orbi!
    Se veramente fossi seguace dell'attenzione, l'avresti gia' dovuto capire.

    Capire che se non smetti di fumare, finirai come tuo padre, e tua figlia come te, non e' abbastanza?
    Capire che dietro il sesto biscotto si nasconde l'infarto, non e' abbastanza?
    Non c'e' nulla da 'inserire' nell'istante che ti ingolli il quinto biscotto, o nel momento in cui il meccanico ti vuole mettere la motosega nuova nel... conto.
    La 4 via e' come un break pubblicitario tra gli eventi della nostra vita, (Oddio, un'analogia... Si salvo chi puo!!) dopo il quale reagisci come un automa e fai quello che ti dice e vai a comprare quello che non ti serve. Devo ammettere che pero' in cambio offre un enorme quantita' di giustificazioni.
    La vita e' estremamente semplice, e il nostro passatempo preferito e' complicarcela.
    Non vuoi abbandonare la 4 via? Fa' un po come ti pare.
    Sappi pero' che se continui a venire qui a spacciarla... non credo di essere il solo armato di bastone!

    Una gran batosta di saluti,
    L'Oscemo

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  160. Obama 44° presidente ci accompagnerà alla fine..

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  161. Ecco qui sopra un esempio del terrore incusso nei propri membri dalla Fellowhisp of Friends.
    Poverini quanta sofferenza inutile ...

    Tali profezie disastrose (tipiche di tutte le sètte) servono solo a giustificare le assurdità e a tenerli prigionieri.

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  162. Per Lisa: non sto affermando che siete tutti malati, mi riferivo a certi atteggiamenti cinici che talvolta alcuni manifestano.
    Credo che la Vita sia un mistero e che si può cercare una risposta a questo in vari modi, ma potremmo provare a sintetizzarli in due: via soggettiva e via eroica,arahant e bodhisattva, buon padre/madre di famiglia e percorritore di vie accellerate. Il rischio di divenire uno psicopatico percorrendo una via di evoluzione è altissimo, ma questo non significa che sia folle questa scelta.
    Quando un individuo è giovane di solito è idealista; vuole fare grandi cose e sa che le farà ( ha una percezione ingenua delle difficoltà che incontrerà sottovalutandole ed un delirio megalomane di onnipotenza).
    A 40 anni di solito la cosa più eroica che la maggior parte di esse ha fatto è stato assumersi la responsabilità di un mutuo per comprarsi una casa in cui crescere con consorte e figli. Del numero enorme di amici veri si è salvato solo un nome o due. Al posto del lavoro creativo che sognava si è accontentato di qualcos’altro, Oppure ha avuto grande successo, ma a scapito di una vita sentimentale… Dei suoi sogni politici di un mondo migliore il successo più grande è stato essere rappresentante di classe nella scuola di sua figlia e l’assegno che talvolta riesce a spedire a Emergency.
    Ehe così è la vita. Non ci si può fare niente.
    No.
    Ci si può fare qualcosa, si può fare qualcosa ma è complesso e spesso anche doloroso.
    Credo che parta dal ricordo di quel sè ventenne. Credo che parta dalla valutazione esatta di cosa si vuole di COME si vuole crescere. Il desiderio di perfezione di migliorare le proprie imperfezioni diventi follia solo se giudicante.
    La mia compagna trova sempre qualche piatto che ho lavato male. La soluzione più comoda che abbiamo trovata è che li lava solo lei. Questo è il sonno della coscienza. Perché così rinunciando a questo campo di miglioramento si crea un abitudine a rinunciare. Ma vi assicuro che tutte le volte che mi fa notare un imperfezione, che ho lasciato il retro sporco di sugo , qualcosa di me si sente giudicato e non vuole sentire ciò. Rimettersi la prossima volta a lavare i piatti è Sofferenza Volontaria…
    Non so se puoi trovare un collegamento la tua esperienza colle maniglie di ottone non lucidate (se ho capito com’era l’ottava…). Quando toglievamo le erbaccie col mio compagno samurai di zappa ci eravamo chiesti pure di controllare l’operato di entrambi e spesso notavamo imperfezioni. Certo qualche parte di me sentiva il rimorso di coscienza (aieioua per G) perché ero convinto di aver fatto (essere perfetto) un lavoro eccellente . Non è utile questo se osservi i meccanismi e provi a vedere se riesci a far crescere il bisogno di bene , di bello ? Certo diviene una setta se Al centro di addestramento fai il primo della classe e a casa non lavi i piatti. Ma se non riesci a trovare un insegnamento da quello che vivi e hai vissuto ,vita o setta che sia rimane poco….

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  163. per Andrea
    Sembra che tu ogni tanto fai delle affermazioni tipo nessuno ha mi verificato gli intervalli ecc.
    Allora io ti dico questo per esempio.
    Allora tu rispondi Buon per te. Mi pare che sfuggi il confronto. Io non ho nessuna intenzione di fare pubblicità alla 4° VIA , Ma mi sembra che possa esprimermi e cercare di valutare insieme certe esperienze. Io ho lavorato 5 anni con Paoletti e ho lasciato ,non perchè le idee fossero sbagliate, ma perchè non ruiuscivo a distinguere scuola da setta.
    Voi qui vi siete messi a dire :dopo la Fof, a confrontare esperienze. aho l'impressione che abbiate buttato via il bambino (sporco) coll 'acqua sporca. Mi sembra che non vi ricordiate il motivo reale , interiore che vi ha spinto a fare la scelta Fof e non abbiate ancora distinto cosa era manipolazione e cosa verifica. Dopo 15 anni di lavoro su di se un riferimento su cosa sia un momento di presenza ? Un osservazione su quanto meccanica ed inconsapevole siano le nostre scelte quotidiane ? Nella greater felloship mi sembrano più disponibili a fare un lavoro su verifiche. E al posto di essere felici che vi vengo a scassare un po' con esperienze cosa continui a suggerirmi ;
    Vai altrove .
    Riflettici.
    A io qui cerco di verificare se lemie verifiche sono inquinate dalla manipolazione mentale

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  164. Ciao Futuro Incerto,
    credo tu sia un membro della Fof. Se ti va di parlare, sei nel posto giusto! Approvo la tua scelta di usare relatività e di leggere e perfino postare in questo luogo proibito...
    Mi chiedevo se questa idea che

    Obama 44° presidente ci accompagnerà alla fine..

    sta attualmente circolando nella Fellowship. Lo ha profetizzato Robert? Con che spirito lo vivete? Scetticismo? Viene detto negli incontri? Si crea una atmosfera solenne quando viene detto?
    Sarà una facile battuta, ma se lo ha profetizzato Robert si può stare tranquilli che non accadrà, finirà in coda alle profezie fallite: Crollo della California 1998, crollo della borsa, fine del mondo nel 2006...

    Spero che mi risponderai, ma comunque ti saluto con affetto.

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  165. Caro Romano, avevo dimenticato di dirti che apprezzo il tuo coraggio e la tua perseveranza e ti ringrazio anche perché spesso fornisci uno spunto.
    La tua descrizione di come va la vita mi è molto vicina, capisco quello che vuoi dire.

    Proprio negli ultimi giorni cercavo di pensare a cosa c’è di utile nella IV Via e a cosa ho imparato in tutti quegli anni in cui ho comunque cercato di fare un lavoro sincero.
    Non butto via tutto, ma forse mi sento un po’ “scottata” dall’esperienza nella FoF e il parlare ancora in modo dogmatico di questi argomenti mi fa venire la nausea.

    Ho pensato che in realtà la IV Via può essere utile per uno o due anni, qualcosa in più, qualcosa in meno a seconda dell’esperienza personale, ma non di più. La conoscenza dei centri può essere utile, ti può aiutare a vedere te stesso in modo più oggettivo, a fare ordine nella tua vita e ad arrabbiarti di meno con te stesso e con gli altri; la conoscenza della legge del 7, pure. Ma il problema è che questi strumenti non vengono usati così. Questi strumenti si inseriscono all’interno di un “sistema” generale attorno a cui basare tutta la vita e anche il dopo-vita; un sistema su cui si fondano delle sètte perché la IV Via si adatta molto bene a questo fine.

    Pensa ad esempio all’idea della volontà; pensa all’idea che “tutti gli uomini sono addormentati”; pensa all’idea che “macchine sono nati, macchine moriranno”... pensa all’idea che “l’uomo non può fare”, pensa all’idea che “non hai niente da perdere”...

    Quando ho affermato e riaffermato (perché questo viene chiesto) cose di questo tipo, a cosa mi serve? E poi, cosa significa risveglio? Risveglio di chi e di che cosa? Negli anni sono certa di avere avuto momenti di presenza, ma ne avevo avuti altri anche prima di entrare nella FoF; sono anche certa di ricordarmi cose che non hanno alcuna importanza e non le ricordo perché in quel momento ero presente, ma perché per qualche motivo me le ricordo. Cosa vuol dire “creare memoria”? Credi davvero che il ricordo di sé produca risultati cumulativi? Dove e in cosa si accumulano? E poi, modellare la propria vita, dico tutta la propria vita (anche quando ti lavi i denti, si diceva) intorno a questo bisogno di “ricordare SE stessi”, è davvero utile o è solo una tortura?

    Secondo me, dice così bene Oscemo “La vita è estremamente semplice, e il nostro passatempo preferito è complicarcela”. Se ti viene fatto notare (o noti tu stesso) che non hai fatto bene una cosa, perché non cerchi semplicemente di farla meglio? Che bisogno c’è di farne una teoria?

    Scusate per questi pensieri disordinati e sconnessi, ma ci sto appunto ragionando. Per ora, mi sembra di capire che la lezione più importante che ho imparato è che non possiamo avere risposte per tutto e che i dogmi, di qualunque natura siano, è meglio rifuggirli.

    Come sempre, un abbraccio da Lisa

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  166. Caro evangelista Romano, mi permetto di intromettermi.
    Forse e’ meglio per te che Andrea, come tanti altri, sfuggano al confronto ( o almeno questa e’ un’altra delle cose in cui credi).
    L’esperienza fof non si e’ certo limitata alla setta in se’ o alla quarta via, ma ha aiutato a districare il cappio della psicologia umana. Fortunatamente, o meno, siamo esseri che cambiano in continuazione di conseguenza alle nostre esperienze. Quando avevamo 20 anni, eravamo insoddisfatti (della nostra vita), ingenui (riguardo alla nostra vita) ed inesperti (rispetto alla nostra vita). Desideravamo un pagliativo, un sedativo, una mondo virtuale alternativo.
    Qualcosa in cui credere perche’ non potevamo credere che la vita fosse cio’ che e’.
    Personalmente ho intenzionalmente abbandonato il ‘motivo reale interiore’ che mi ha portato alla scelta fof, perche’ irreale e obsoleto, (ahime’ e grazie all’inferno sono cresciuto). Il bambino era gia’ morto, e a cuor leggero l’ho buttato via con tutta l’acqua sporca. Fa paura, lo so. (intendo il bambino morto)
    Se vuoi continuare a far speculazioni sulle tue esperienze, nessuno qui ti ferma, ma di certo nessuno ti incoraggia. Sei lasciato solo a te stesso. Se ne hai bisogno, e’ giusto che tu continui. Nessuno puo’ fartelo capire, lo devi capire da te, e se quello che ti serve sono un bandolo di idee, metodi e maestri, nessuno ti impedisce di vivertelo in tale modo. Il voler convincere noi non fa altro che atrofizzare il tuo essere convinto... ops, scusa volevo dire ‘cristallizzare’.

    Questo mi porta al tuo indovinello:
    “Io qui cerco di verificare se le mie verifiche sono inquinate dalla manipolazione mentale”.

    “Si, lo sono!... Ma se le tue verifiche sono inquinate dalla manipolazione mentale, come fai a verificare quando le tue verifiche sono inquinate dalla manipolazione mentale?”
    Beh, affari tuoi, e buona fortuna!

    L’Oscemo

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  167. Andrea ha detto sotto forma di anonimo per motivi tecnici:

    Tanto per cominciare, caro Romanoveronesesardo, io non credo che tu sia reale! Sei chiaramente un'invenzione del moderatore di questo blog che, diabolicamente, sa quando e cosa scrivere per superare intervalli! Pur dicendo di non crederci piu', sa usare tutte le note a piacimento.....

    Comunque, ammesso che tu fossi reale, tanto non fa nessuna differenza......
    tu,
    "Sembra che tu ogni tanto fai delle affermazioni tipo nessuno ha mi verificato gli intervalli ecc.
    Allora io ti dico questo per esempio."
    io,
    "come ogni tanto? che succede mi scappa? e come potrei dire una cosa del genere, come faccio a sapere cosa hanno verifcato gli altri? Evidentemente non sono abbastanza chiaro....il fatto e' che non me ne frega niente di quello che hanno verificato gli altri. Quello che dico e' che non cambia niente. Se vuoi crederci e pensi che questo ti aiuti, chi puo' negarlo?"
    tu,
    "Allora tu rispondi Buon per te. Mi pare che sfuggi il confronto. Io non ho nessuna intenzione di fare pubblicità alla 4° VIA , Ma mi sembra che possa esprimermi e cercare di valutare insieme certe esperienze. Io ho lavorato 5 anni con Paoletti e ho lasciato ,non perchè le idee fossero sbagliate, ma perchè non ruiuscivo a distinguere scuola da setta."
    io,
    "buon per te!"
    tu,
    "Voi( e che siamo un coro? scusa questo sono io che non resisto) qui vi siete messi a dire :dopo la Fof, a confrontare esperienze. ho l'impressione che abbiate buttato via il bambino (sporco) coll 'acqua sporca. "
    io,
    "Perche' no? Come ho gia' detto sulla gf che a te piace tanto (in piu' mi cito perche' mi trovo d'accordo con quello che ho gia' detto), butto l'acqua e il bambinello. Primo, perche' non esistono affatto, secondo, perche' sono uno sprecone, terzo perche' mi sono sbagliato e pensavo fosse immondizia, ma ormai e' troppo tardi!"
    tu,
    "Mi sembra che non vi ricordiate il motivo reale (io, ah! pure smemorati adesso), interiore che vi ha spinto a fare la scelta Fof e non abbiate ancora distinto cosa era manipolazione e cosa verifica."
    io,
    "Prima di tutto era una scelta esteriore; ci piaceva fare cin cin con bicchieri di cristallo e pessimo vino (come dice la saggia Adriana, saggia perche rifiuta di scrivere), mettere giacca e cravatta con 100 gradi centigradi e cose cosi'...
    Secondo, sappiamo distinguere benissimo tra manipolazione e verifica. Basta dire quando sei manipolato di avere verificato qualcosa che giustifichi il tutto...voila' il trucco e' fatto! Ora puoi affermare con certezza qualsiasi corbelleria perche' l'hai verificata.
    tu,
    "Dopo 15 anni di lavoro su di se un riferimento su cosa sia un momento di presenza ? Un osservazione su quanto meccanica ed inconsapevole siano le nostre scelte quotidiane ? Nella greater felloship mi sembrano più disponibili a fare un lavoro su verifiche. "
    io, ( a questo punto in netto vantaggio)
    "intanto sono sedici per essere precisi. Puntualizzo perche' a quindici ancora non sapevo cosa fosse un 'vero' momento di presenza', a sedici invece tutto e' cambiato. Mia figlia (molto perspicace) mi ha detto;- Ma papa', non sara' che sei deficiente?-, questo, oltre a darmi un 'vero' momento di presenza, mi ha anche aperto gli occhi sul tempo perso al preoccuparmi di essere presente o meno, quando qualsiasi bambino di 4 anni poteva vedere con chiarezza che, non solo non ero cambiato, ma stavo peggiorando rapidamente!
    E' vero quello che dici sulla GF, li vedo molto piu' disponibili al colloquio. Imparo da loro quotidianamente; e' facile perche' ripetono le stesse cose con cadenza periodica, per cui se mi sfuggono la prima volta, dopo qualche giorno eccole la' che le ripropongono per i piu' addormentati che cosi' possono ripassare..."
    tu, (ormai stanco e sfiduciato)
    "E al posto di essere felici che vi vengo a scassare un po' con esperienze cosa continui a suggerirmi ;
    Vai altrove ."
    io,
    "mai detto vai altrove...ora che mi ci fai pensare pero'....."
    tu, (disperato)
    "Riflettici."
    io, (disperato)
    " allora vuoi offendere! Ho chiarito e puntualizzato a non finire come la riflessione sia inutile, deleteria e dcisamente utilizzata solo da sadici della quarta via. io sono totalmente contrario al suo uso ed abuso!
    Se ne fossi capace (di riflessione) non ti risponderei, non sarei mai entrato nella fof, non butterei via i bambini come niente fosse, mia figlia non mi chiamerebbe deficiente, avrei i soldi per pagare le bollette, mi ricorderei le note giuste per superare i cosi,...insomma la mia vita sarebbe stata completamente diversa.
    E tu mi vuoi far ricominciare adesso?
    tu,
    "......

    p.s. per futuro incerto,
    sono un po' preoccupato, ho 44 anni, vuol dire qualcosa?

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  168. Approfitto del dibattito per introdurre alcune mie riflessioni...giusto per mania di protagonismo e non perché sia convinto che possano essere utili a qualcuno...
    Una delle più grandi lezioni ricevute nella FoF..(sono serio) risale ad un mio viaggio a S. Pietroburgo...
    Robert era atteso per un incontro e all'ultimo momento per dei problemi di visto non poté entrare in russia...
    Lo studente "anziano" che diresse l'incontro disse una cosa che mi colpì tantissimo..."possiamo usare lo shock dell'assenza di Robert come un insegnamento...ognuno di noi deve prepararsi ad essere in grado di assumersi la responsabilità per la propria evoluzione".
    Ovvero la propria "evoluzione" dipende da noi stessi..quindi da un certo punto di vista SIAMO LIBERI!!!
    Quindi...se qualcuno crede di avere guadagnato qualcosa (mi includo tra questi per non risultare sospetto) dall'esperienza FOF (o qualsiasi altra setta, scuola, gruppo)è libero di crederci e non commette peccato così come non è peggiore o migliore di chi crede il contrario.
    Se qualcuno chiede conferma o cerca in qualche modo di fare cambiare idea a qualcun' altro che dichiara un esperienza contraria corre il rischio di perpetuare la dinamica della manipolazione e della setta...ovvero rischia di partire dal presupposto che la sua esperienza sia più "degna" dell'altra.
    Questa dinamica ricorda un poco le guerre tra religioni...(non vorrei forzare troppo il paragone.
    Se qualcuno sente di avere guadagnato qualcosa è veramente "buono per lui" e se qualcun altro sente di avere compreso di non avere più nulla a che fare con un sistema..."buono per lui"..ovvero..è giusto che ognuno si assuma la responsabilità del proprio stato e della propria "evoluzione" anche perché in realtà è l'unico che può farlo...
    Quindi nessuno può negare a nessuno che ogni esperienza vissuta sinceramente non sia degna di essere la migliore per se stesso.
    Ognuno vive la sua fase a suo tempo..e non è detto che le fasi abbiano una sequenza logica coerente con il loro valore...ci sono persone che a 20 anni erano più sagge di me a 40 (42 tra poco)e le stesse persone ora a 60 possono avere problemi che io ho sconfitto a 30...
    Ultima considerazione..La mia compagna è una ragazza molto esigente...(troppo)...nonostante mi sembra di essere sempre stato pronto a collaborare lei tende a non essere mai soddisfatta di come faccio le cose...per anni ho cercato di "adattarmi" e di dare di più....ultimamente...(casualmente nel dopo FOF) mi sono concesso ogni tanto di informarla che qualche volta lei è semplicemente una rompipalle...(consapevole di avere una serie infinita di difetti che anche lei sopporta pazientemente)...non dico che ciò abbia migliorato il nostro rapporto...ma se devo essere sincero...io mi sento più felice e forse lei avrà occasione di "lavorare" su qualcosa.
    Un Saluto a tutti...Edson

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  169. Anch'io, come Romano, cerco di capire se le mie verifiche sono inquinate dalla manipolazione mentale. Il "lavoro su me stesso" non mi interessa praticamente più, ma capire sì, mi interessa.
    A un certo punto nella mia vita sono rimasto folgorato dalla lettura di Frammenti. Non è successo solo a me, nè solamente a quelli che erano nella Fellowship: è successo a tanti. Il sistema di Gurdjieff e Ouspensky non può essere liquidato facilmente se non perdendo l'occasione di capire delle cose importanti per chi ha dedicato tempo ed energia al lavoro su di sè.
    A un certo punto nella mia vita ho incontrato Robert Burton e mi è parso di aver trovato il bandolo della matassa. Era una sensazione molto bella, era emozione mista a comprensione. Adesso non posso semplicemente voltarmi e andar via dimenticandomene. Voglio anzi andare oltre, vedere più chiaramente, smascherare i sogni che erano sogni.
    Per me ci sono ancora tante domande, e sono contento di questo blog dove posso condividerle con voi. Trovo i vostri commenti in genere molto intelligenti, molto profondi.
    Volevo dire solo questo... Vi saluto, ringrazio e postillo con affetto.

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  170. Congratulazioni Edson.
    Purtroppo ho capito la stessa cosa (non-era-tutta-colpa-mia)solo dopo il primo divorzio! Spero ti vada meglio. Hai la possibilita' di farlo perche' non hai la scuola tra le palle, e se sei fortunato, sembra che anche lo studente interno (una specie di rompiballe cosmico) ha forse smesso di controllare ogni minima cosa...
    (non che tu abbia bisogno del mio aiuto).

    Tornando a Postillare,
    faccio fatica a tenere separate (in certe cose) la quarta via e la fof.
    Non perche' fossero simili, ma perche' senza un sistema di pensiero come la quarta via, una cosa come la fof non potrebbe succedere.
    Se non si e' profondamente convinti..
    di...essere addormentati,
    di.... doversi svegliare e
    che, solo attraverso certi sforzi questo possa accadere,
    che solo un maestro (conscio) possa aiutarci,
    che solo una scuola puo' avere tutti questi elementi riuniti, ecco, allora non si sarebbe mai stati facili prede per una setta-culto.

    Caro Postilla dici della validita' delle idee (alcune, immagino tu voglia dire).
    Se le stesse idee, valide o meno, ci portano a credere che il mondo si divida in due (svegli e addormentati), e,
    che non possiamo giudicare il livello di essere di chi ci e' superiore,
    che cosi' come siamo (macchine) moriremo come cani (parole testuali di gurdjieff),
    ecco, io allora, inizio ad avere dubbi sulla validita' di certe idee.
    Antiche o meno, sacre o meno, non riesco a trovare la bonta' o l'intelligenza dietro ad idee cosi inumane e spietate.

    Al nome di Gordjoeff ed Ouspasky mi rotolo nella nutella.
    Alle parole "conscio" ed "evoluzione" vengo preso da un impulso terribile a mettermi le dita nel naso.
    La parola "lavoro" mi fa l'effetto di un prurito sotto i piedi quando hai degli stivali con i lacci altissimi.
    Insomma il pre-lavaggio della quarta via e', per me, una causa fondamentale dell'esposizione del proprio deretano ai vari e benevolenti leader del mondo.
    Mi si dice che le intenzioni di G&O non erano quelle?
    Ma scusa, non erano consci?

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  171. Andrea è questa solo una tua personalissima opinione, a mio avviso eccessivamente fondamentalista e in quel momento un po’ umorale…
    Mi sembri quasi in estremo opposto uno ancora membro, che ha ormai trasceso il sistema, Tu l’hai messo in cantina, loro fanno la sequenza tirano quattro respiri e poi:” ma chi se ne frega”.
    Non credo che la vedi solo così, non saresti a postare qui e in GF, con la tua sofferenza e l’intento di mandare tutto in vacca.
    Postilla conduce ad un aspetto che ci ha coinvolti tutti o molti di noi, qualcosa da prendere in maniera più serena e guardare se non ci sia qualcosa ancora da lasciare.
    Da lo Scemo mi è arrivata una dichiarazione scema e naturalmente efficace; dice di aver lasciato perché a un certo punto ha riconosciuto obsolete e irreali le idee in questione.
    Questo potrebbe anche accadere perché , sempre come dice il sopra nominato, l’uomo nel suo incedere cambia, e trovo pure normale che gli possa capitare di accorgersi di non essere più d’accordo con se stesso, e meno male…
    Ho già dichiarato altre volte di non essere contrario “al lavoro” che anzi penso che farebbe bene a molti esseri, ma senza ombra di dubbio la 4via si presta moltissimo al crimine che non è in questa ma nella interpretazione che viene data di volta in volta,
    ad uso e consumo o per limite di una certa scuola o gruppo o singola persona…
    Anch’io sento un po’ di fastidio ad usare alcuni termini di derivazione fof, che portano ad infilarsi in meccanismi di pensiero ormai obsoleti al nostro punto, ma quando sento chi prova nausea, schifo, cacofonia ecc. ecco mi sembra quella ancora una paura.
    E poi….e poi….e poi….
    Ciao.

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  172. Donna Anonima

    Volevo solo far notare che la grande percentuale di coloro che scrivono su questo blog e' maschio.
    Ma dove sono finiti i punti di vista delle donne ?
    A parte la nostra cara Lisa S. e qualche sporadico intervento al femminile, il resto e' al maschile.

    Leggendo i vari interventi ( al maschile) mi sono chiesta che forse la parte astratta della 4 via interessa piu' agli uomini o forse mi sbaglio.
    A dire il vero, me lo chiedevo spesso anche quando facevo parte della FoF.
    Forse perche' Robert e' un maschio/malato/, che odia profondamente le donne, visto come le tratta. Si porta a letto i loro mariti umiliandole davanti a tutti, portando i loro mariti o fidanzati nei viaggi con lui, pur sapendo che a casa le loro moglie devono pensare da sole ai figli, alcuni di loro malati e bisognosi di cure.
    Puniva sempre le donne quando venivano scoperti "crimini" che coinvolgevano i suoi amanti/studenti/. Solo a loro veniva chiesto di lasciare la scuola.
    Nonostante capisco l'inglese, Robert non ha mai parlato direttamente con me, parlava sempre rivolgendosi a mio marito, ignorando la mia presenza. Pensavo che dovevo lavorare sulla mia vanita', che cogliona che ero, Robert lo fa' solo per farti sentire una merda e ci riusciva sempre.

    Robert ha protetto uno dei suoi favoriti dalla galera, dopo essere stato accusato dalla figliastra di tentata violenza sessuale, la bambina in questione aveva solo 11 anni. La madre e la figlia sono state costrette a lasciare l'America e rientrare in Russia, per non testimoniare contro lo studente. (Potete leggere la testimonianza di questa donna di nome Tatyana sul blog inglese.)

    Robert ha sempre giustificato la violenza fisica, verbale, sessuale nei confronti delle donne da parte dei suoi studenti/amanti maschi.
    Studenti che hanno per anni menato la propria moglie, abusato delle loro figliastre, costrette a competere con Robert per l'affetto dei propri mariti o compagni.
    Ho vissuto indirettamente e direttamente sulla mia pelle queste contraddizioni, ho cercato di ribellarmi a questo tipo di mentalita' assurda per il 21 secolo.
    Sono entrata che ero una donna forte, coraggiosa orgogliosa piena di vita. Sono uscita a pezzi, schiacciata, umiliata, ferita nel profondo della mia anima.
    Quando sono entrata a far parte della fof la prima cosa che ho sentito durante un'incontro e' stata quella che le donne non possono diventare consce.
    Solo la Regina Elisabetta era fra le persone consce, messa li', nella lista dei 44 a rimarcare che l'eccezione conferma la regola.
    Quante volte avrei voluto urlare che Robert e compagnia, non erano altro che dei maschilisti misogini senza coglioni, che avevano paura delle donne. Questa mentalita' di sminuire le donne e' fortemente radicata nella FoF.
    Per la mia lingua lunga, che solo le donne hanno, mi sono creata piu' nemici che amici nella fof.
    Quando sono uscita, tutto e' finalmente venuto a galla, finalmente mi sono tolta le lenti alterate che mi ero messa per poter mettere a fuoco il tutto, dare un senso al perche' sono stata nella FoF per tanti anni.
    Mi sono salvata perche' ho incontrato un uomo al di sopra di tutto questo, uno dei pochi uomini che Robert non e' riuscito a castrare.

    Poco prima di uscire dalla scuola, uno studente, che non voleva prendersi nessuna responsabilita' della sua famiglia, mi disse che noi donne eravamo esseri inferiori e il nostro scopo per l'evoluzione era quello di servire gli uomini, tutto questo era uscito direttamente dalla bocca del grande maestro Robert.
    Quante donne sono rimaste sole a crescere e mantenere i loro figli nella Fof ?.
    A parte qualche eccezione, gli uomini rimangono sempre single, senza responsabilita'. L'esempio piu' ovvio e' che G.H. l'unico uomo #5 (guarda caso) , dopo 3 o 4 matrimoni, non si e' mai preso la responsabilita' di nessuno dei suoi figli. Si risposa, cambia moglie come nulla fosse.

    Quando leggo che non dobbiamo buttare via l'acqua sporca con bambino, o rinnegare tutto quello che abbiamo "imparato" nella fof, io non riesco proprio a trovare niente da salvare.
    Sono stata coperta da molti strati di umiliazione personale e non, ho visto troppa sofferenza, ignoranza, disperazione, no, proprio no, non riesco a vedere nessun beneficio, forse fra qualche anno, con il distacco del tempo saro' in grado di vedere dentro di me cosa e' rimasto dalla mia esperienza nella FoF, per il momento a galla viene solo merda.

    Per molti di noi l'aver incontrato la FoF e' stata la piu' grande fregatura, per le donne due volte di piu'.

    Un abbraccio a tutti gli amici di viaggio

    RispondiElimina
  173. C'e' molta verita' in quello che dici donna anonima. La fof era ed e' un posto orribile per le donne (dici che e' meglio per gli uomini?). L'ape regina fa di tutto per rendere gli uomini il piu' maschilisti possibile. Credo abbia successo solo con quelli che gia' un po' lo erano.
    Un paio d'imprecisioni (solo per amore della giustizia).
    Tatyana non e' stata costretta ad andarsene (ero li'), l'ha fatto di sua spontanea volonta'(certo sempre da membro di un culto...), anzi, come diceva lei, 'per amore, era l'unica che poteva salvare il suo 'uomo'. Pensai, all'epoca, che fosse suonata....
    G.H. per quanto disgustoso, si e' preso cura dei suoi figli a lungo. Ora che sono grandi, non lo amano molto e lo evitano, ma dire che non se ne fosse preso la responsabilita' non e' giusto. Insegnavo ginnastica ad un paio di loro, e G. sembrava un padre premuroso ( a modo suo. ovviamente il 'lavoro' ha la precedenza!).

    CaroSauro,
    nego di avere una opinione personalissima, ma anzi oggettiva e che rispecchia l'opinione di tutti! (ma perche' le mie opinioni sono personalissime e quelle degli altri no?).
    Nego anche di essere un fondamentalista, perche' non so bene che vuol dire...
    Nego decisamente di scrivere in uno stato umorale! Prima di scrivere medito come insegnato da Padre Lucius, quando la mente e' completamente calma come un limpido lago, solo allora mi accingo a proclamare le verita' universali....

    RispondiElimina
  174. Cara..
    Cara Donna Anonima, come hai potuto intuire iome sono un maschio e a titolo di cronaca: per “i pagamenti sono stato inscritto per alcuni anni nella categoria…Madri con figlio a carico…” o qualcosa di simile, il che mi portava qualche “vantaggio” economico…
    E pure il piacere di crescere con un figlio, lavare e stirare, fare la spesa e cucinare, svolgere una professione e avere sempre un occhio (anche 2) di riguardo verso le Voi meravigliose femmine.
    Ho in me l’affetto per tre/quattro donne, che nella scuola sono state mie maestre, loro non lo sanno,… ma lo sanno!
    Mi sono sentito imbarazzato anch’io nel sentire le presunte inferiorità femminili, sono più incline all’opinione di Goethe che in un suo scritto vedeva il paradiso pieno di donne perchè dedite al loro dovere mentre l’uomo…

    Ma Tu Donna, ti sei rovinata a causa..? o ti sei salvata grazie..?
    ( la 4via, la fof, o il marito)
    Forse, vuoi perorare lo squallore della setta nella speranza che qualche membro rinsavisca o perché sono le giornate del ricordo…?

    Ancora per Andrea: NON è vero che non si ha sempre torto.
    Si ha torto, sempre, quando si accetta che un rompi palle contini nella sua opera, sulle nostre poi, senza nemmeno farglielo notare.
    E non è nemmeno una grande conquista…se però la “ami”, forse è un po’ più difficile, come raccontava Edson.

    Ciao

    RispondiElimina
  175. Donna Anonima

    Caro Andrea,
    non nego il fatto che ci sono molti padri amorevoli e premurosi come G. e secondo lo standard della fof molto bravi e premurosi.
    Ma per crescere dei figli questo non basta, bisogna prendersi la responsabilita' di crescerli.
    Un amico dei figli di G. mi ha raccontato come loro hanno vissuto la l' infanzia, credimi non e' stata cosi' facile. Non a caso hanno scelto tutti e 3 di non aver a che fare con lui.
    In India un uomo diventa un Baba (padre spirituale) alla fine della sua vita, verso i 50 anni, dopo essersi preso cura della sua famiglia e aver sistemato i suoi figli. Portando la sua vita vissuta, come esempio di saggezza.

    E' vero, molti uomini ci hanno marciato con l'essere maschilisti, ma quello che piu' mi ha colpito e' che molti sono entrati a 18/20 anni, ancora immaturi per quanto riguarda i rapporti con le donne. Hanno trovato come modello maschile il nostro caro Robert, non certo un modello da seguire.
    Come risultato di questa cultura molti non sono mai cresciuti, maturati come uomini,compagni, mariti e padri. Abbiamo tutti accettato compromessi pur di dire che ci stavamo ricordando di noi stessi. Abbiamo perso la bussola, il buon senso.
    Noi donne abbiamo compromesso la nostra dignita' pur di rimanere "dentro la scuola".

    Quando tutto e' crollato siamo andati tutti a casa con i nostri cocci, noi donne ci siamo ritrovate con qualche coccio in piu'.

    Per quanto riguarda la storia di Tatyana e Maurizio, penso che quello che piu' mi ha colpito e' stato che gli studenti si sono divisi fra quelli che hanno fatto passare T. per la solita donna matta, bugiarda e che la figlia si era inventata tutto perche' voleva avere attenzione su di se.
    Altri invece, hanno difeso a spada tratta l'innocenza di M., fra cui molte mie amiche. Tatyana racconta il tipo di pressione che ha subito indirettamente da Robert, attraverso uno dei peggiori esempi di donna/fof, Linda T.

    Rivisitando con la mente tutti questi eventi che sono accaduti nella FoF mi aiuta a non dimenticare che cosa puo' fare una setta agli esseri umani e prego Dio di non commettere piu' lo stesso errore, in questa vita e nelle prossime a venire.

    Un abbraccio a tutti D.A.

    RispondiElimina
  176. L'unico appunto e' sui cocci in piu'...
    Avrsti preferito essere una abusata da Robert?

    RispondiElimina
  177. D.A.

    Andrea, non e' una gara
    ...e, no grazie.

    RispondiElimina
  178. Un altro appunto - giusto per scherzare un po' - è che mi auguro di tutto cuore che i 50 anni non siano la fine della vita ...
    Arghhhh, mi piacerebbe starci un po' di più su questa terra, nonostante tutto!

    Non volermene, Donna Anonima, poi posto qualcosa di più sensato, un abbraccio da Lisa

    RispondiElimina
  179. D.A.

    Hai ragione Lisa, rilleggendo suona veramente male, per noi povere cinquantenni. Volevo dire che finisce un ciclo di vita e ne inizia un'altro.
    Gli occidentali hanno diverse priorita'.

    Un abbraccio D.A.

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  180. Ciao D.A.,
    ovviamente non e' una gara.
    Ma sembra tu voglia dire che le donne abbiano sofferto di piu'. Ne dubito.

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  181. FLORIA, che non riesce a far funzionare nessun'altro comando,
    HA DETTO...
    Cara Anonima,
    rappresentante onoraria del nuovo movimento femminista del dopo Fellowship,quando dici:
    "Noi donne abbiamo compromesso la nostra dignita' pur di rimanere "dentro la scuola"."
    non che io non sia daccordo con molte delle tue fondatissime ragioni di sentirti così, ma mi chiedo se hai mai considerato quanta poca dignita' deve essere rimasta a tutti quei ragazzi che, a causa della propria ingenuita', inesperienza e cieca fede, si sono trovati la testa di quella vecchia, insaziabile sanguisuga grassa e rosata tra le gambe.
    Io dalle mie umiliazioni mi sono ripresa, ma molti di quei ragazzi sono rimasti segnati per il resto della loro vita.
    La mia e' una questione d'orgoglio, la loro e' una questione d'integrita'. Non mi sognerei mai di scambiare ruoli e destini, sono anzi grata d'esser passata attravero la FoF con i miei panni di donna e non avere anche l'abuso sessuale da aggiungere alla lista gia' lunga delle mie umiliazioni. E poi sai, essere passata inosservata agl'occhi di Pink Bob e' stata probabilmente una gran fortuna, la sua attenzione non ha mai portato niente di buono a nessuno... a meno che tu non ci tenessi davvero...
    Mi sembra comunque che mettere a confronto le ferite e proclamare le proprie piu' dolorose di quelle di chiunque altro sia inutile e poco considerevole della sofferenza altrui. Robert ha giocato molto sul mettere le donne in competizione contro gli uomini e contro l'un l'altre, probabilmente per rinforzare un certo senso di dipendenza e di sottomissione in entrambi i sessi. Credimi, non ha vinto nessuno, uomini e donne, lo abbiamo preso tutti in quel posto in ugual misura.
    Floria.

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  182. D. A.

    Vorrei tentare di rispondere ad Andrea per quanto riguarda la sua domanda se le donne hanno sofferto di piu' nella fof.

    Quando lo scandalo dei preti/pedofili nella chiesa cattolica esplose in America, molte delle vittime scelsero la tv per denunciare gli abusi.

    La prima intervista fu rilasciata da questo giovane uomo di circa 38 anni, all'epoca degli abusi subiti ne aveva solo 8.
    Ricordo che mentre ascoltavo il racconto dettagliato di questo uomo, rimasi senza fiato, il cuore era finito in gola. Non potevo credere alle mie orecchie, non ho mai avuto esperienza diretta o indiretta di esperienze del genere.

    L'abuso sessuale se non lo vivi direttamente, rimane un concetto astratto, almeno per me e' stato cosi'.

    La giornalista a quel punto chiese perche' riteneva necessario dover descrivere fisicamente nei minimi dettagli tutti gli abusi sessuali. L'uomo in questione disse che era importante descrivere a parole quello che avveniva dietro le porte chiuse, perche' la gente deve sapere quello che voleva dire essere sessualmente abusati dai preti/cattolici. Per molti anni/secoli, la chiesa era riuscita a tenere nascosti questi orrori, riducendoli a semplici pettegolezzi dei soliti maligni.

    Molti di questi preti costringevano le giovani vittime a guardare film porno, bere alcool e fare orge con altri bambini. Alcuni di loro quando diventavano piu' grandi, cercavano nuove vittime per loro e per i preti. Mi fermo qui nei dettagli.

    Davanti alla verita' nuda e cruda, nessuno poteva liquidare queste vicende con la solita accusa del "furbo di turno che vuole solo fare soldi alle spalle di preti e vaticano".

    Quando le interviste vennero fatte ai famigliari delle vittime, mi resi conto che questo tipo di crimine non colpisce solo loro ma anche il resto della famiglia. Le madri erano disperate perche' in molti casi il prete, dopo aver scelto la vittima, diventava amico di famiglia. Riusciva a guadagnarsi la fiducia dei genitori e diventare suo mentore. In una delle testimonianze, la madre disse che fui lei stessa a mettere nelle mani del prete/pedofilo suo figlio. Disse che in quel periodo stava divorziando dal marito e suo figlio era improvvisamente diventato ribelle. Chiese al prete di diventare la figura paterna di cui suo figlio aveva bisogno. Il grande senso di colpa e il rimorso avevano consumato questa povera donna, si sentiva la sola responsabile di quello che era successo al figlio. Il padre era disperato per non essere riuscito a proteggere, da questo mostro, il figlio. I fratelli, soffrivano impotenti, nel vedere il loro caro fratello autodistruggersi con droghe e alcool e non capivano perche'. Un vero incubo per tutta la famiglia. La comunita' si ritrovava con una generazione intera di drogati e alcolisti, i sociologi finalmente avevano trovato una spiegazione all'aumento sproporzionato di suicidi nei giovani.
    Un'altro padre si rese conto che suo figlio era stato abusato dallo stesso prete, che 20 anni prima aveva violentato lui. Il suo tacere aveva condannato il figlio allo stesso orrendo destino.

    Il ragazzo che per primo ebbe il coraggio di denunciare gli abusi ed iniziare la prima causa contro la chiesa cattolica e' morto di overdose pochi anni fa' all'eta' di 28 anni.

    Dopo anni di denunce e processi, la chiesa si e' trovata a dover ammettere l'esistenza di preti/pedofili e pagare milioni di dollari alle vittime degli abusi.

    Quasi immediatamente, la chiesa si e' ritrovata sul lastrico. Offerte e donazioni diminuirono drasticamente. Le chiese cattoliche vuote e senza fedeli, le messe cancellate, gli unici fedeli rimasti sono solo persone anziane. Molte parrocchie sono state costrette a chiudere per mancanza di fedeli e di soldi. Molte di queste chiese sono diventate dei condomini.

    Quando un'amica ad OH mi telefono' informandomi della vicenda di M. rimasi pietrificata, subito pensai ai bambini ad OH. Non riuscivo piu' a dormire la notte. Mia figlia aveva frequentato la figlia di questa persona e cercavo di ricordarmi se per caso fosse rimasta qualche volta sola con lui. Vivo ancora con questo dubbio, non riesco a perdonarmi di aver esposto mia figlia al pericolo di un pedofilo. Venni a sapere che non e' l'unico pedofilo nella scuola.

    Quanto crimine commesso in nome del ricordo di se'.

    Quando 2 anni fa' lessi per la prima volta il blog, rimasi sconvolta dalle rivelazioni dettagliate degli abusi che avvengono alla Galleria. Per mesi non riuscii a parlarne con nessuno. Mi sentivo in colpa, come avevo potuto andare alle cene, vestita a festa con il bicchiere pieno di vino in mano, ascoltando la musica del musicista di turno, con la faccia inebetita del brava studente, facendo da comparsa al film dove R. e' l'attore principale, pagando con i miei soldi le vittime di turno per il Vampiro?

    Pensai di essere l'unica a non essere a conoscenza della verita', poi scopri' che eravamo in molti. Anche se noi donne siamo state risparmiate dagli abusi diretti di Robert, dobbiamo far i conti come madri/mogli/figlie/amiche, delle conseguenze. Come maestro conscio e uomo/illuminato ha certamente toccato la vita di molti.......distruggendola.

    Un po' come la storia del fumo passivo, anche quelli che non fumano muoino di cancro.

    Siamo usciti cosi' in tanti non certo perche' eravamo stufi di contare la cacca. Siamo usciti perche' ci siamo resi conti che avevamo preso tutti il "cancro".

    L'unica arma a mia disposizione di ribellione e' stata quella dei soldi, come nella chiesa cattolica, non ho piu' fatto "donazioni". Spero che alla fine non rimanga piu' nessuno a finanziare questo film dell'orrore che si chiama FoF.

    La somiglianza delle tecniche usate dai preti/pedofili sono "diabolicamente" uguali a quelle di Robert.

    D.A.

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