Interventi dal 29 maggio al 13 agosto 2008
Scopo di questo sito è fornire uno spazio per esprimere il proprio libero pensiero e condividere la propria esperienza di lavoro su di sé. Inoltre, offriremo la traduzione di alcuni interventi del blog in lingua inglese che è divenuto un punto di riferimento per molti ex-studenti della Fellowship of Friends che assume anche i seguenti nomi e i seguenti siti Web: Centri Gurdjieff-Ouspensky / BeingPresent.org / La Presenza.it / Pathwaytopresence.org
Camnbiare fa bene, grazie Walt.
RispondiEliminaGiovanna d'Arco di Luc Besson, un film da vedere!
RispondiEliminaGiovanna si rifiuta di rispondere alle domande del tribunale, sostenendo che le sue "voci" non possono essere rivelate, eccezzion fatta per il re di Francia; in realtà Giovanna vuole proteggersi innanzitutto da se stessa. Ma durante la sua prigionia nelle carceri, prima della scontata condanna, c'è la comparsa del personaggio che darà coerenza e spessore al film, e metterà a nudo la vera natura di Giovanna: la sua coscienza (uno strepitoso Dustin Hoffman). Giovanna è costretta a parlare con se stessa e non può più nascondersi, si rende conto che tutte le azioni che ha compiuto non sono state opera di Dio, ma dettate dalla sua volontà. "Pensi veramente che Dio abbia bisogno di te per combattere le sue battaglie?", sentenzierà la sua coscienza prima del reale pentimento.
I suoi ideali non erano opera di Dio, erano mossi da un impeto irrefrenabile, da un odio verso chi aveva sterminato la sua famiglia, da uno spirito di VENDETTA. L'ultima confessione, prima del rogo, negata ripetutamente da una chiesa invischiata nel potere e schiava delle sue stesse contraddizioni, avverà, per la prima volta nella vita di Giovanna, con la propria coscienza: e sarà questo il vero pentimento, la vera riconcilazione con se stessa l'assoluzione dei suoi peccati. La pace dello spirito non si ottiene con una fede meccanica serva dei dogmi e delle procedure, ma con una analisi sincera e cosciente delle proprie azioni e dei conseguenti errori. Le azioni di Giovanna, che non avevano nulla di divino, erano guidate dai suoi fantasmi interiori, dai suoi traumi infantili, dalla visione della vita ossessionata dall'ingombrante presenza di Dio.
Visto che si fanno segnalazioni cinematografiche, ne aggiungo una anch'io: vi consiglio la visione di "Holy Smoke", un film di Jane Campion del 1999 con Harvey Keitel nei panni di un deprogrammatore e Kate Winslet nei panni di una adepta di setta indiana. Il film è molto interessante, e ho saputo che è stato realizzato con la consulenza di persone fuoriuscite dall'oscura fof... Io l'ho trovato toccante, anche se la seconda parte non vale quanto la prima.
RispondiEliminaSe non trovate questo titolo in videoteca, provate a scaricarlo con e-mule...
Bravo Walt, stavo proprio pensando la scorsa settimana che sarebbe stato bello avere i commenti 'immediati'.
RispondiEliminaUn bacio.
Mamma mia Giovanna D'Arco mi e' sembrato orribile!
Andrea
Nelle ultime settimane mi sono rafforzato in una convinzione: se. dopo essere usciti dalla Fellowship, si volta la testa dall'altra parte e non si vuole vedere gli aspetti settari dell'organizzazione, come le dinamiche di devozione, si resta preda di altre sette. E' come se non si fossero creati gli anticorpi.
RispondiEliminaRecentemente, ho incontrato un ex-studente. Mi ha detto di essere entrato in un'altra scuola, "una scuola reale". Mi ha dato i riferimenti web perchè potessi anch'io valutare, così ho potuto leggere del materiale e vedere dei filmati. Al di là di ogni altra considerazione sul leader dell'organizzazione (il maestro), mi è apparso chiaro che si tratta di un guru, un cult leader, circondato da una dinamica di devozione di gruppo (lo chiamano santità).
In questa occasione ho notato che io, che in quest'ultimo anno ho ragionato molto sul tema "la Fof è una setta e io ci sono stato" e sulle sue implicazioni, ho sviluppato una certa repulsione per ciò che è cultish, a cominciare dai cult leader. Il mio amico invece non ha sviluppato questa repulsione. Per lui, dopo la Fellowship of Friends, ci può stare benissimo un'altra setta.
Io dalla Fellowship of Friends mi sono sentito fregato. Anzi, sono stato fregato. Non è solo questione di soldi e di tempo. Si tratta del fatto che la Fof è un inganno. Fa finta di essere una scuola vera, ma in realtà non lo è. E' finta. E se io sono rimasto per tanti anni in una organizzazione finta è soprattutto perchè mi hanno coinvolto le dinamiche settarie della Fof, soprattuto quella che considera Robert Burton un essere divino, un dio.
Quando vedi le immagini e senti parlare un cult leader che si proclama Messia, ti chiedi come sia possibile che ci siano persone intorno a lui che lo considerano un dio. Per noi è più facile capirlo, perchè abbiamo fatto parte di quella dinamica. Penso che siamo stati coinvolti dal fatto che tante persone di valore intorno a noi lo considerassero una divinità. Imitando loro abbiamo sospeso il nostro giudizio e accettato come possibili una serie di deliranti assurdità e di manifeste bugie.
L'inganno viene usato con disinvoltura da Robert. D'altra parte, è ammesso dallo stile della quarta via ("anche Gurdjieff..."). Manipolare gli altri è pratica corrente di Robert. Direi che è la sua professione, la sua arte.
Se non si vuole pensare a queste cose, se non se ne vuole neanche parlare dopo essere usciti, in molti casi il motivo è che si vogliono ripetere le stesse cose in un ambiente simile, cioè tornare ad essere degli adepti, oppure addirittura farsi promotori, come maestri, di una dinamica di manipolazione e inganno degli altri simile a quella che si è vissuta...
ma questa Giovanna d'Arco e' nelle sale cinematografiche o in cassetta?
RispondiEliminaIo l'ho scaricata con e-mule, e ho scoperto che dura oltre due ore e mezza. Ancora non l'ho vista, solo dato un'occhiata a qualche scena. Film drammaticissimo, sembra fatto molto bene. Non sono sicuro se avrò il coraggio di vederlo.
RispondiEliminaA riguardare indietro, il mondo di Robert Burton mi appare triste e angoscioso, dominato dalla necessità di ricordare se stessi per riuscire in una impresa quasi impossibile: sfuggire a una luna carnivora di anime.
RispondiEliminaQuando ero sotto la sua influenza, avvertendo il peso di quella oppressione, mi dicevo che se erano queste le terribili leggi dell'universo in cui viviamo, io non potevo certo sottrarmi ad esse, e a nulla sarebbe valso dolermene.
Adesso che è lontana la stretta di quei lacci, mi rendo conto che quella oppressione è solo la personale oscura soggettiva visione del mondo di Robert Burton.
Adesso sempre di più ritengo che la giusta terza forza per l'evoluzione spirituale dovrebbe essere l'amore, non certo la paura o la presunzione di voler far diventare il proprio ego immortale.
Chissà se Robert crede veramente in questo scenario da incubo o se è solo un modo di soggiogare le persone attraverso la paura...
Mi sembra assai interessante lo spunto che viene dai ricordi di Mi ritorni in mente: “la presunzione di voler far diventare il proprio ego immortale”. Che assurdità, davvero!
RispondiEliminaSinceramente, anche durante i miei anni nella Fellowship, non me ne è mai importato niente. E mi spingerei a dire che non sono così sicura che gliene fregasse qualcosa a qualcuno. (E vi ricordate “la celestial city of Paradyse....?” Neanche alle elementari, dalle suore, ne avevo mai sentito parlare in modo così “disneyano”).
Ma ricordo che un giorno, a tavola con altri studenti, dissi che per me l’idea di immortalità (nonché di corpo astrale) non era mai stata emozionale e che se fosse stato quello l’unico obiettivo dello stare in una scuola, certo non mi sarebbe interessato... Ricordo che l’atmosfera divenne un po’ greve e mi sentii come se avessi confessato un peccato inconfessabile ... Immagino sappiate di cosa parlo.
La differenza è che oggi mi chiedo: “Ma qual era – o qual è – l’obiettivo dello stare in una scuola?”
E non conosco la risposta, anzi credo di non averla mai conosciuta.
Fortunatamente, non ripetiamo più le lezioni a memoria, non cantileniamo più l’elenco di verità intoccabili (a ogni momento la sua...), in molte delle quali, forse, non si è mai creduto.
Porsi domande oggi è diverso e per ora mi basta. Le risposte forse arriveranno, forse no, ma intanto mi sembra tutto più vero. È un buon punto da cui ripartire e penso siamo fortunati.
Un abbraccio a tutti,
Lisa S.
Ogni tanto con il mio amico Stefano ci divertiamo a prendere in giro la tendenza, nella fof, ad usare termini tipo: "DIVINA Presenza", "SACRA Sequenza", " Maestro CONSCIO" e cosi' via.
RispondiEliminaMettendola cosi' diventa difficile fare delle osservazioni critiche.
Come dubitare delle azioni di un uomo CONSCIO? O mettere in dubbio la validità della SACRA sequenza?
Infatti, ci siamo soprannominati Stefano IL MAGNIFICO e Andrea Il TEMERARIO! Voglio vedere chi ha da dire qualcosa….
Una scuola REALE mi fa pensare alla stessa cosa. Cosa vuol dire veramente? Ci sono scuole che si proclamano false?
Tutte le persone che ho incontrato (un numero sorprendente) coinvolte in qualche tipo di gruppo o maestro, si sono mostrate certe di far parte di qualcosa di reale!
Certo, chi vuol far parte di una scuola finta?
E quale maestro si dichiara incapace di aiutare i suoi allievi, ma vuole comunque essere pagato?
Mi sembra ovvio che la qualità prima di un maestro sia quella di (come dice Burt Lancaster nel Leopardo) poter ingannare se stesso per poter guidare gli altri!
Non saprei proprio come poter distinguere una scuola vera da una falsa. Non essendo mai stato in una vera!
Eppure non mi sento ‘fregato’ o ‘preso in giro’. Ho seguito un Idiota, pienamente ‘Conscio’ di quello che facevo! Hahahah…
Non credo sarebbe stato meglio in un’altra scuola o gruppo! Essendo stupido non avrei comunque notato la differenza.
Mi spingo anche a dire che si possono imparare le stesse cose sia in una scuola ‘per bene’ che in una come la nostra.
Quello che ho imparato l’ho imparato osservandomi con sincerità in certi momenti particolari; scambiando osservazioni con gli amici.
Non era certo la cena con Bombolo che ci ha insegnato qualcosa (a parte l’incredibile capacità di assorbire scemenze senza battere ciglio!).
A prescindere, ora, da quanto si creda o meno nella quarta via, abbiamo seguito alcuni principi che ci sembravano giusti.
Abbiamo visto alcune cose interessanti, e sicuramente abbiamo imparato quello che volevamo su noi stessi (scusate se generalizzo, non sentitevi inclusi se non volete).
I limiti della quarta via (e della fof), sono un altro discorso.
Quello che volevamo, credo, fosse il conoscere noi stessi. Si può fare in una scuola fasulla come in una non fasulla (se esistono). Come anche, immagino, senza essere in una scuola.
Penso (da vero eretico) che diamo troppa importanza al ruolo di Bombolino Rosa.
Non c’e’ dubbio che sia un ciarlatano e un pervertito, criminale anche, che non sappia come insegnare, che sia profondamente ignorante ecc…
Non c’e’ bisogno di spiegarlo una volta che si sia usciti dal mondo delle favole.
La cosa che mi ha colpito di più, nel processo di disintossicazione, è stato il realizzare quanto mi fossi mentito nel tempo; quanto poco fosse colpa di altre persone. Quanto avessi costruito, nella mia mente, un mondo ideale ed inesistente. Colpa interamente mia!
Al punto che ora non credo quasi, in un’entità’ chiamata R. Burton. Sembra più un incrocio tra un maniaco ed un cartone animato, creato da tutti noi. Levatogli il potere rimane solo una figura patetica completamente preda dei propri istinti.
Per conto mio, penso avrei imparato le stesse cose in India, o in un gruppo zen, o vendendo enciclopedie a Roma!
La domanda più interessante è cosa fare adesso.
Sappiamo (più o meno) chi siamo. Sappiamo godere delle cose belle, non siamo impelagati in noi stessi come prima, non siamo terribilmente identificati con qualcosa di esterno. Eppure sembra esserci uno spazio rimasto vuoto.
Cosa farne? Va riempito o va vissuto?
Baci
Barack Obama, complimenti per l'investitura e auguri vivissimi per la competizione elettorale! siamo tutti con te!
RispondiEliminaLo sapete che se digitate nelle ricerche di Google in italiano "Fellowship of Friends" o "Centri Gurdjieff Ouspensky" questo blog appare sempre nelle prime posizioni? Questo significa che viene trovato da chi cerca informazioni con le suddette chiavi di ricerca, ed è ragionevole pensare che stia perciò creando qualche problema in più alla Fellowship....
Andrea, grazie del tuo post - leggerti è sempre un piacere. Su questo fatto del sentirsi fregati ci devo riflettere bene.
Mi sa tanto che c'hai ragione...
Caro Temerario, me la spieghi la differenza tra 'riempito' e 'vissuto'? Posso riempire lo spazio vuoto senza viverlo??? ... beh, posso forse continuare a viverlo lasciandolo vuoto !!!
RispondiEliminaMi hai fatto tornare in mente quella frase che ho letto recentemente:
"Yes, life sucks, but ....compared to WHAT???"
(Traduzione approssimativa:"Si', la vita fa schifo, ma... paragonata a COSA???")
Non e' stato proprio il desiderio di riempirci quello stesso vuoto che ci faceva percepire la vita come qualcosa di incompleto, di effimero ed ordinario, ad averci intorpidito la ragione per 20 anni?
Non e' che alla fine la vita debba essere solo riempita di ....vita ?!?
E' proprio necessario avere un altro scopo, un 'riempitivo' che sia all'apparenza più eclatante di quello di semplicemente accettare, sopportare e godere la propria vita per quello che e' ?
Temerario,invincibile e grandioso, non rispondermi, non sto veramente chiedendo a te...
F.
L'essere stato nella fof mi ha fatto capire che la mente è estremamente adattabile... e che riesce a trovare infinite vie per giustificare qualsiasi cosa.
RispondiEliminaDa svariato tempo mi torna in mente un pezzo del libro "I Racconti di Belzebù a suo nipote", quello dove si sta costruendo la torre di babele, ad un certo punto, non ricordo chi, si mette a parlare della "repubblica" e ne parla per svariate pagine, poi, dopo averla lungamente elogiata, dimostrò a tutti che quello che aveva appena raccontato, in realtà era una stupidaggine, e che la mente poteva essere plasmata a piacimento.
La vita non può essere pilotata a nostro piacimento, piuttosto bisogna accettare... accettare i propri limiti di uomo, di persona, di intelligenza e di capacità... penso che se un uomo riesce a vedere i propri limiti ed è comunque grato a DIO, quello si, che è un uomo evoluto.
La vita è un miracolo... nulla ci è dovuto... tutto quello che dobbiamo fare, e non dimenticarlo!
Saluti
Karnhack
La seguente è la traduzione di un ispiratore post di Traveler (June 6, 2008 - Re: eternal ex-student). Buona lettura:
RispondiElimina"La Fellowship of Friends pratica il pensiero dissociativo. Con ciò intendo: passare all'esperienza successiva quando la precedente diventa spiacevole o non è più una novità. In questo modo, il passato non è mai del tutto integrato e assimilato. Passare ad un nuovo e migliore insegnamento, al nuovo nome, alla nuova forma, a nuove statue, a un nuovo schema di colori, a nuovi cari amici, nuove relazioni, nuove città, nuovi paesi – come se il passato non ci fosse mai stato. Meglio ancora con la convinzione che sia sempre stato così. Meglio ancora con la convinzione che coloro che si sono ritirati lungo il cammino non sono mai esistiti. Meglio ancora con la convinzione di non aver mai veramente atteso la fine del mondo. Lasciati tutto alle spalle, separati dagli Io meccanici. Perchè non puoi semplicemente essere nel presente? ... Smetti di pensare e poni fine ai tuoi problemi. Abbandona quelle emozioni spiacevoli riguardo a ciò di cui sei stato testimone, sii beatamente inconsapevole nella comoda ignoranza dell'adesso. Sii un bambino innocente.
A quegli ex studenti che si stanno misurando con senso di colpa con il fatto che non possono semplicemente lasciar andare e dimenticarsi della Fellowship, offro questa considerazione: l'atteggiamento secondo cui dovresti semplicemente andare avanti con la tua vita e che sei un debole se non lo fai, è un residuo della programmazione della Fellowship of Friends. Brucialo con gioia insieme a un mucchio di vecchie daily card. Non limitarti a lasciare l'organizzazione, smetti anche di vivere secondo le sue regole. Hai il pieno diritto di fare ciò che vuoi con la tua vita. Hai dato alcuni dei tuoi anni migliori per questa causa, ne sei stato profondamente coinvolto, molte delle persone che conosci sono membri, sarà per sempre parte della tua esperienza, e, ti piaccia o no, ti ha portato dove sei oggi. Chi al mondo potrebbe chiederti di spazzare via tutto per sempre, come se niente fosse? Una domanda quale "sarai per sempre un ex studente?" è un tentativo di sminuirti, di farti provare vergogna, e nascondere il disagio. Lasciali essere. Ma tu, rispetta te stesso per ciò che sei stato. Ripercorri il tuo passato, intessi la tela della tua vita e connettila in una storia. Vai e fai il tuo percorso, e prendi il tempo che occorre."
Un abbraccio, Walt
Sono molti, moltissimi i culti che affermano, rassicurando chi entra, che non si dovrà credere in nulla, che si potrà verificare tutto e basarsi solo sulle proprie verifiche. Afferma questo Scientology. Affermano questo tutte le "scuole" della quarta via. Affermava questo la Fellowship of Friends, altrimenti non ci sarei entrato. Ma la realtà è un'altra. L'adepto ha un ritratto immaginario di se stesso. Pensa di essere una persona che discrimina e che non si fa ingannare e influenzare da nessuno. Secondo la vostra esperienza di cult members, è vero? Pensate a quando Robert vi parlava. Pensate a quando Robert entrava nella stanza. All'atmosfera che c'era, tutti in silenzio, in adorazione. Provate a riguardare video e foto degli incontri. E poi chiedetevi: come è successo? E come è successo a me, che non avevo preso la decisione di adorare nessuno, che ero lo scetticismo in persona, che sottoponevo tutto a critica e ad attenta analisi, di ritrovarmi nel culto di uno che viene adorato come un dio?
RispondiEliminaIo dico: non è stata colpa mia! E' stata una dinamica di gruppo. Voglio capire bene come funziona tale dinamica, perchè non voglio ricaderci. E la lezione per me consiste nel capire che sono influenzato dagli altri. Mi vien voglia di ritirare fuori quel concetto, vi ricordate? "L'uomo non può fare". Ce l'avevano pure detto! Aggiungo che non voglio respingere: sono stato ingannato, truffato. La Fellowship of Friends è una messinscena, e una messinscena anche abbastanza banale. Meglio rendersene conto che ricaderci ancora.
Siamo estremamente plasmabili, malleabili, nonostante tutto conosciamo poco di noi stessi, e c'è chi ne approfitta come Bombolino Rosa. Se in automobile passate davanti a una casa da cui esce una spessa nuvola di fumo, vi allarmate. Se però davanti alla casa un gruppo di persone si mostra perfettamente tranquillo, forse siete toccati dalla contraddizione, ma vi tranquillizzate pure voi. L'imitazione degli altri è fortissima, anche se non ce ne rendiamo conto. Ci omogeneizziamo agli altri, nel comportamento e nel pensiero.
La dinamica di un culto è complessa e in grande parte al di là della mia comprensione. Ma voglio continuare a capire quanto mi è possibile di questa dinamica. Direi che per me, più di ogni altra cosa, questo è "conoscere se stessi".
Qualche giorno fa ho aiutato il mio amicon Steven a traslocare. Vive a Berkeley, e sembra sia riuscito a vendere la casa che possedeva in Oregon House ad un seguace della Fof. La casa e’ in una posizione invidiabile se si e’ seguaci della via dell’illuminazione matematica (se-sapete-contare-sei-respiri-vi-salvate-altrimenti-no).
RispondiEliminaSi trova in una specie di triangolo delle Bermuda spirituale, potete osservare studenti che entrano nella proprieta’ dalla finestra della camera da letto (sembra che questo produca effetti afrodisiaci). Dalla sala da pranzo si puo’ vedere la Galleria in tutta la sua bellezza (questo sembra che faccia prodigi per la libido, ma non per gli abitanti della casa).
Si e’ circondati da amabili studenti, infatti durante il trasloco ci era impossibile dimenticare il nostro passato. Girard vive nell’appartamento a pochi metri dalla casa, lo abbiamo visto mentre osservava i nostri movimenti, mi pare anche che ci abbia sorriso. Ha scambiato qualche parola con S.. Io, che mi nascondevo dietro i miei occhiali da sole, ho salutato da lontano, cercando di essere il piu’ invisibile possibile.
S., ha avuto la reazione contraria, piu’ gli studenti si fermavano a salutarlo, piu’ s’innervosiva, incupiva, quasi urlava invece di parlare.
E’ esploso quando un gruppo di studenti sono riusciti a trovare il modo di fare una cerimonia nel parcheggio accanto al suo. Una studentessa, che precedentemente avevo scambiato per una becchina, ha comprato il terreno accanto a S., e ha deciso di avere una cerimonia per festeggiare. Come tutti sappiamo l’evento vuol dire abiti da sera, anche se sono le cinque del pomeriggio, una tavola elegantemente apparecchiata in un prato altrimenti desolato, bicchieri di vino ed una educata conversazione.
Noi due, d’altra parte siamo vestiti da lavoro, sudati e coperti di polvere.
S. Diventa sempre piu’ nervoso, specialmente dopo che un van con la targa “We few 30”, si parcheggia nel suo spazio per partecipare alla deliziosa festicciula.
Altre macchine si accumulano sulla sua proprieta’, S. Comincia ad urlare, in fondo non abbiamo bisogno dello spazio che occupano, ma S. non credo sopporti di avere niente a che fare con i nostri sorridenti amici. Li fa muovere.
Finge di scherzare, ma e’ ovvio cha la sola vista di gente in giacca e cravatta e vestiti lunghi lo faccia impazzire. Si comporta esattamente come gli studenti pensano che gli ex-studenti si debbano comportare, urlando e sbraitando, anche quando sia ovvio che gli Dei sono al tavolo accanto, accertandosi che gli eletti stiano contando fino a sei. Ma noi, che ovviamente, non sappiamo contare cosi’ bene, siamo lasciati a noi stessi. Cosa provata dal fatto che sudiamo, siamo sporchi e facciamo rumore.
Una dei vicini di S. E., si avvicina con sguardo angelico, vuole veramente mostrare quanto ancora voglia bene a S. infatti lo abbraccia, davanti a tutti, ignorando le possibili conseguenze (la stessa che aveva addestrato i figli a non parlare piu’ con lui quando aveva lasciato la scuola...).
E’ evidente che ancora ci amino, alcuni mi parlano senza mostrare nessun imbarazzo (fa veramente bene al cuore). Purtroppo non sembriamo ricambiare. Io continuo a far finta di essere in un sogn e in cui sono invisibile, anche se sporco, S. Non riesce a fingere di non essere completamente vinto dall’odio.
Mentre continuo a spostare i mobili, seguito dal tintinnio dei bicchieri, mi chiedo perche’ S. li odi tanto, e perche’ io finga che non esistano.
Non dovendo contare fino a sei mentre lavoro(anche se per questo rischio la dannazione eterna), ho piu’ tempo per pensare.
Arrivo alla conclusione che quello che S. odia e che io cerco di ignorare, siamo noi stessi. Non come siamo ora, ma come eravamo. Come vestivamo, come tintinnavamo i bicchieri felici, come ci guardavamo nell’occhio sinistro (il mio occhio destro ancora non ha recuperato fiducia in se’ stesso); insomma tutte le cose che facevamo e che ora odiamo!
Non ci sopportiamo (alcuni di noi), ecco il motivo della rabbia verso i cari ed inebriati studenti.
Da parte mia sono contento di sudare e di rotolare nella polvere nel terreno accanto.
Baci a tutti.
Ho notato che, nonostante molti abbiano lasciato nell'ultimo anno da Roma e da Palermo (il centro di Palermo è addirittura stato chiuso perchè sono usciti tutti), NESSUNO è entrato nella Greater Fellowship. Questo fatto mi lascia un po' perplesso e mi domando se c'è un motivo.
RispondiEliminaBel post Andrea, io non ho praticamente contatti con attuali studenti anche se molti di loro mi hanno specificato che nonostante l'esercizio avrebbero avuto volentieri mia notizie..forse sono un poco pigro ma in effetti non mi sentirei di odiare qualcuno che è come sono stato io perché non mi sento di odiare me stesso 5 anni fa..
RispondiEliminaQuesta è una grande liberazione...ho una reale stima dal punto di vista umano di alcuni studenti che ho frequentato e continuo ad averla perché mi sono sempre sembrati sinceri anche con loro stessi...ovvero coerenti con la loro comprensione del momento.
Li rispetto e non potrei odiarli.
Ma io sono stato forse poco "contaminato" e non faccio statistica.
Mi viene spesso in mente di una volta in cui cercavo di spiegare ad una studentessa (tra quelle che tuttora ammiro e rispetto profondamente) come in alcuni momenti (gia da prima dell'esperienza fof) io abbia dei flash di gioia e di istantanea sensazione di "comunione" (non so come spiegarlo mi spiace)nella quale mi passano davanti tutti i link, emozionali e non, possibili con alcune persone o situazioni...anche estranei...e questo me li fa apprezzare e così anche quei momenti banali della mia vita (mi è tornato in mente leggendo il commento sul sudore e la polvere..).
La studentessa mi suggerì che probabilmente era immaginazione....io non le credetti
perché era "troppo reale" ed io vedevo quel momento ma non ne ero identificato..ma non tentai di ribattere semplicemente lo ho archiviato come "da valutare".
Ora ho riscoperto quei momenti senza il desiderio di doverli valutare e li vivo quando appaiono...
La studentessa di cui parlo secondo me in quel momento poteva senza volere rendere qualcosa di bello della mia vita una cosa di cui "vergognarsi" ma non è stato così ed io, comprendendo la sua reale buona fede, continuo a ritenerla un eccellente rappresentante della specie umana..e un amica.
Saludos...ora vado a sudare...(sto facendo la valigia perché Paula ed io partiremo domenica per Parigi con i bimbi ..rotta Eurodisney ed anche turismo parigino classico....
Non è LUXOR..ma ci adatteremo!!
Edson
Il segreto della Sfinge
RispondiEliminaIl vero motivo dei viaggi a Luxor ed Egitto di Robert Burton, sono sempre motivati per nutrire il suo Re di Fiori. In questo caso l'Egitto e' terra molto amica per i Russi, possono avere il visto turistico facilmente.
Durante i suoi viaggi "spiriturali nella terra dei faraoni", venivano sempre spediti dalla Russia circa 20 studenti per sazziare i suoi appettiti sessuali.
Naturalmente erano spesati di tutto dalla FOF.
Alcuni vecchi studenti cominciarono a lamentarsi, perche' il costo individuale , per questi viaggi era eccessivo, sapevano benissimo che le donazioni per cene colazioni e meeting , in nome dell'immortalita', diventavano sempre piu' costosi,i soldi servivano per mantenere i suoi appettiti, non certo per costruire l'Arca.
Inoltre, molti studenti si lamentavano per le continue pressioni che Robert faceva su di loro per andare in Egitto.
Molti sudenti, sotto la pressione di Robert, hanno fatto carte false per trovare i soldi necessari.
Alcuni hanno messo tutto sulla carta di credito.
Una studentessa, mi ha detto che per estinguere il debito ci avrebbe messo 10 anni. Altri hanno preso soldi dal conto corrente dei propri genitori a loro insaputa.
Come vedete, tutto ha un doppio fine per Robert, quando si interessa a un nuovo paese, a una nuova cultura, il suo scopo e' sempre quello di nutrire il suo se inferiore e Re di Fiori.
Per noi, poveri coglioni, e' quello di mantenerli tutti e tre.
Qualche giorno fa sono stata in compagnia di amici che hanno da poco, come me, lasciato la FoF dopo molti anni. Si tratta di persone per cui ho molto affetto, anche se comincio a chiedermi – e mi piacerebbe sapere cosa ne pensano altri – se le amicizie che abbiamo coltivato nella FoF siano autentiche o non fossero, almeno in molti casi, una “costruzione della mente soltanto”, qualcosa che derivava dal trovarsi nella stessa sètta, preda dello stesso sogno e di un’ipnosi condivisa.
RispondiEliminaMe lo chiedo perché percepisco come un vuoto, a volte. Non con tutti, ma con alcuni sì. Sembra quasi che la recita della presenza cui partecipavamo prima, abbia lasciato il posto a un imbarazzante niente. Spontanei, non abbiamo più niente da dirci. Sembra quasi che continuiamo a recitare senza più sapere qual è la parte.
Questo mi addolora non poco. Mi piace pensare che passerà, che alla fine torneremo a essere semplici davvero.
Ho anche notato – e mi consola molto – che le persone con le quali riesco a parlare liberamente dell’esperienza nella FoF e a riderne copiosamente, senza respingere e senza voler a tutti i costi “edulcorare” le pillole, sono quelle con cui questo problema non si presenta. Anzi. Si possono scoprire nuovi amici, si può aiutarsi a capire, si può sentire che non si è soli. Si può vedere che possiamo anche ricavare molto da tutta questa storia.
Ho detto questo perché volevo associarmi alla domanda di “Uno se le chiede certe le cose”: perché tanto silenzio? perché si ha paura di esprimersi? perché non si ha il coraggio di guardare a fondo dentro se stessi, di vedersi e riconoscere quello che ci è successo? che siamo stati in una setta? Addirittura, in molti casi, noi che ci esprimiamo veniamo giudicati come “negativi”; direi che l’espressione “cattivi ex-studenti” è appropriata.
Nelle mie letture di questo periodo, ho trovato questa frase scritta da una donna che è stata per molti anni in una setta. Quando ne è uscita, ha cercato di analizzare la sua esperienza, senza paura, senza stendere un velo pietoso su se stessa.
"A te che sei stato in una setta, quando ti svegli e devi affrontare il vuoto più profondo, il buco nero, il flusso di intima paura che deriva dal senso di delusione e tradimento che si prova, posso offrire speranza dicendoti che nell'affrontare la perdita, troverai il vero te stesso. E quando la tua anima sarà curata, rinfrescata e libera da quell'incubo di bugie e manipolazioni della setta, il tuo vero se troverà una nuovo percorso, un percorso valido - un percorso verso la libertà e l'interezza."
Baci a tutti, amici nuovi e amici vecchi, Lisa S.
Mi viene da pensare che l'amicizia, sia nella scuola che fuori non e' cosi' facile da trovare.
RispondiEliminaQuando si trasloca fuori dalla scuola, con tutto il mobilio e le cose che si e' accumulato nel tempo, si lasciano indietro cose di cui non abbiamo piu' bisogno, o che ci siamo stancati di avere intorno. Si scoprono persone con cui non avevamo niente in comune nella scuola e che ora ci sono molto vicine.
Anche il contrario accade. Con alcuni amici avevamo in comune solo il linguaggio e l'illusione di andare in un luogo preciso, insieme.
Mi ritengo fortunato nel fatto che quasi tutti quelli che consideravo amici prima, lo sono anche adesso.
Parliamo la stessa lingua anche ora, alle volta si vivono le cose in tempi o modi diversi.
Il bello di essere 'liberi' e' si puo' vedere amici imboccare strade diverse. Cosi' come non abbiamo la piu' pallida idea di dove finiremo, cosi' non possiamo certo sapere dove finiranno i nosti amici.
Si puo' solo sperare che si abbia (noi e gli amici) piu' fiducia in noi stessi, che la fof non ci abbia indeboliti troppo e che si trovi il coraggio di affrontare le nostre paure piu' profonde senza il filtro di un maestro/sistema/gruppo.
Considero una fortuna il non dover necessariamente essere d'accordo con l'opinione della maggior parte degli ex-studenti. Finalmente si puo' dissentire (si dice?) in santa pace. Nessuno ti fotografa se la pensi come vuoi e lo dici, oppure te lo tieni per te!
Credo che una certa introspezione e profondita' nell'osservare le cose che ci hanno portato a fare certe scelte sia importante. Ma senza restare bloccati li' troppo a lungo, altrimenti si rischia di scordare quanto auto-flagellante sia stata l'esperienza della scuola, e che perdonarsi della nostra stupidita' e' importante almeno quanto l'ammettere di essere stati stupidi.
Come dicevo ad un amico ieri, mi piace come siamo ora, e sono curioso di vedere cosa succede quando ci si da' l'opportunita'di osservare la realta' cosi' com'e'.
Baci a tutti
Non è per avventura senza ragione che noi attribuiamo a ingenuità e ignoranza la facilità di credere e di lasciarsi persuadere: mi sembra infatti di avere appreso una volta che il credere era come una impressione che si produceva nella nostra anima; e a misura che essa si trovava più malleabile e meno resistente, era più facile stamparci qualche cosa.
RispondiEliminaTanto più l'anima è vuota e senza contrappeso, più facilmente si piega sotto il peso del primo che la persuada. Ecco perchè i fanciulli, il popolo, le donne e i malati sono più soggetti ad essere presi in giro.
...E' veramente incredibile che cosa si può far credere alle persone. Noi italiani, in special modo, ci crediamo furbi. E' un nostro ritratto immaginario. Ognuno di noi pensa di se stesso:
RispondiEliminanon mi faccio ingannare facilmente.
L'esperienza della Fellowship of Friends, da questo punto di vista, è una occasione un po' dolorosa di vedere se stessi per quello che si è, di vedere la propria credulità per quello che è. Infatti siamo stati tutti intorno a Robert Burton, ascoltandolo e sospendendo il giudizio su quello che diceva. Diceva un cumulo di assurdità. Una volta tali assurdità erano condite con la quarta via, adesso non più. Il sistema della quarta via offriva numerose stampelle a Robert per sostenere il proprio ruolo: egli si proclamava Uomo numero sette (anzi 7.1 o 7.2, come le versioni dei software). Era quindi un uomo superiore. Era in alto, mentre tu eri in basso, e siccome ciò che è in alto può vedere ciò che è in basso ma non viceversa... non potevi capire e non potevi vedere quello che lui capiva e vedeva.
La cosa principale che vedeva, stando alle sue parole, erano degli esseri invisibili a noi. Esseri immortali, guardacaso tutti famosi e nell'esatto numero di 44.
Questi esseri invisibili comunicavano solo con lui, informandolo della volontà della Sacra Influenza C. Lasciamo stare per adesso il fatto che gli dicevano cose puntualmente sbagliate (accidenti, non ne ha azzeccata una!).
Recentemente ho visto un video di una cena del 1995. E' uno shock riavere davanti agli occhi il beloved e rendersi conto di quale impressionante cumulo di minchiate potesse uscire dalla sua bocca ed essere tranquillamente accettato da noi. Ma che diamine, dove eravamo con la testa?
Diceva cose evidentemente false, cose assurde, inverificabili, e riusciva a farsi ascoltare senza reazione e a farsi addirittura CREDERE! Come fa?
Parlando in generale delle psico-sette, ci sono due strumenti che aiutano i cult leader a impadronirsi della mente degli adepti. Si tratta della pratica del blocco del pensiero e del ritornare ad essere come bambini, del ritorno all'infanzia.
Queste pratiche vengono usate nella Fellowship of Friends sotto la forma, rispettivamente, del fermare l'immaginazione (anche fermare gli io o praticare la sequenza) e dell'essere in essenza.
Sia nelle psico-sette che nella Fellowship of Friends (forse dunque la fof è classificabile tra
le psico-sette?) queste pratiche hanno la funzione di indebolire il pensiero critico, di eliminare o almeno indebolire fortemente la resistenza all'indottrinamento.
Il risultato è sotto i nostri occhi: un cult leader che a qualunque altro occhio appare per
quello che è, ossia uno psicopatico, uno che dice un sacco di cose assurde, che investe i suoi seguaci con un fiume ininterrotto di assurdità e di cose che non possono verificare e a cui devono credere sulla fiducia, che viene ascoltato con la massima attenzione, i cui pensieri vengono introiettati e valutati come oro, che viene servito e riverito come un dio, che viene creduto.
Qualunque cosa Robert dica a quelle persone "in essenza" intorno a lui, ciò che dice viene accettato.
Il dire assurdità, il dire cose inverificabili, è qualcosa che andrebbe indagato e verificato
meglio. Ho idea che si tratti di un modo per spiazzare ulteriormente le consuete difese dell'adepto, una ulteriore arma contro la sua mente critica.
Nella Fof il training per entrare in essenza è fondamentale. Lo sforzo per essere in essenza, per
essere come bambini, lo si fa in special modo quando si è al cospetto del beloved. Al suo
cospetto si cerca di mettere da parte gli io critici. Insomma, si cerca di essere come un foglio
bianco. In tale condizione di ingenua apertura dell'essenza il beloved bombarda di assurdità gli
adepti. L'assurdità viene ripetuta, ripetuta, ripetuta. Gli adepti hanno sospeso il giudizio e intanto assorbono, assorbono, assorbono. Quelli intorno a loro fanno lo stesso. Tutto è normale. Il gioco è fatto.
Caro Montaigne, siamo tutti soggetti a essere presi in giro, particolarmente una parte di noi che si chiama essenza. Gli abusatori della quarta via come Robert Burton (ma chissà quanti ce ne sono in giro) hanno scoperto come usare il sistema per imbrogliare la gente. Togliere il contrappeso, come dici tu, ossia far entrare le vittime in uno stato di ingenuità e di auto-censura degli io in cui vengono eliminati gli io critici e promossi quelli positivi verso il
leader, la scuola, il sistema. Auto-lavaggio del cervello, si potrebbe legittimamente chiamare.
Si possono raccontare le favole ai bambini perchè ci credono. E anche se non ci credono, anche se sanno che è solo una favola, si lasciano trasportare nel mondo incantato.
Così eravamo noi intorno a Robert Burton. Eravamo stati istruiti a mettere da parte qualsiasi "io negativo", ad essere in essenza. Le motivazioni per cui facevamo questo erano buone. Ma la nostra buona fede è stata oggetto di abuso.
Ehi, Mi ritorni in mente: forte il parallelo tra i livelli di coscienza di Robert e le versioni del software!.... Ma non è che è mancato un aggiornamento o è stato configurato male? Chi è stato????
RispondiEliminaSono molto d'accordo con te, Andrea: "...senza restare bloccati lì troppo a lungo, altrimenti si rischia di scordare quanto auto-flagellante sia stata l'esperienza della scuola, e che perdonarsi della nostra stupidità è importante almeno quanto l'ammettere di essere stati stupidi."
L'unico problema è che il "troppo a lungo" è personale. Forse, per qualcuno è un processo più breve, e per altri è un po' più lungo. E allora, diamoci il tempo che abbiamo bisogno e speriamo che sia breve!
E poi, ho voglia di dire una cosa: perché nell'auspicare che sia breve e per perdonarci allegramente non facciamo una festa ... che so, in settembre?
Mi va di pubblicare qui la traduzione di questo post apparso sul blog inglese. Nel caso potesse stimolare. Soprattutto chi è ancora dentro.
RispondiEliminada Vena del 27 giugno
"È sorprendente che nessuno abbia mai avuto il coraggio di rimarcare (a Robert) che nessuna delle sue profezie si è avverata. Lui sa che non si sono avverate e i suoi seguaci sanno che non si sono avverate. È imbarazzante che tutti si siano accordati sull'ignorare questo fatto.
Una volta, ho chiesto a una persona che gli è vicino se il fatto che nessuna profezia si fosse avverata non lo avesse portato a dubitare di quella presunta/rivendicata connessione con gli Dèi. Lo studente mi ha guardato spaventato come se avessi fatto un commento blasfemo. È tutto molto, molto strano."
E un mio pensiero nel torrido caldo di oggi: verso il tramonto, andrò su nella valle aperta, un posto abbandonato e meraviglioso, perché sento la necessità di gridare un po'. Come una terapia, un pianto, o una danza tribale.
La cosa più difficile dopo la FoF è elaborare che in realtà si è soli e senza certezze, ma non solo noi che siamo stati in un culto. Tutti gli esseri umani lo sono e va bene così. Ogni tanto succede di avere un amore, o un amico, o dei figli, o altre persone care, e allora bisogna essere molto contenti.
Buona estate a tutti.
INTERPRETAZIONE DEI SIMBOLI
RispondiEliminaNelson Mandela ha festeggiato pochi giorni fa il suo 90mo compleanno.
Ho potuto notare con grande sorpresa il suo numero da prigioniero che ha portato durante i suoi 20 anni di reclusione.
46664
I tre 6 sono racchiusi, come se fossero prigionieri dai due 4.
La lettera numero 6 dell'alfabeto e' la F
Provate ora a leggere il numero cosi'.
4 F oF F 4
4 6 6 6 4
Il numero quattro per i cinesi e di cattivo augurio. Rappresenta la morte. Non a caso per le prossime olimpiadi i cinesi hanno scelto il numero 8.8.2008.
Il numero 8 per loro rappresenta la fortuna, numero dell'infinito.
Per 20 anni sono stata prigioniera dei 44 esseri consci, angeli, che dovevano aiutarmi ad evolvere e da un psicopatico.
4 6 6 6 4
4 F oF F 4
qualcuno con informazioni fresche sa dire qual'è la situazione dei centri italiani e di Apollo ?
RispondiEliminaciao, non sapete quando ho cercato qualcosa come questo blog! Io esco da un'altra scuola di cui si parla sul sito cesap: in qualche perversa maniera vi invidio perchè riconoscere come falso Maestro un pervertito (lo scoperto oggi) e lasciare dovrebbe essere più facile che lasciare una scuola dove tuttala manipolazione mentale è molto più soft: Daltronde nella IV via tu accetti per un tempo il giogo di un allenatore, obbedisci alle regole di scuola di fatto è una scelta l' essere manipolati, si chiama influenza migliore. Come diceva qualcuno sia la setta sia la scuola per molti punti sono quasi eguali e il tempo del miglioramento è un fattore: ma se lasci troppo presto la scuola non ti insegna nulla se stai troppo da in ogni modo dipendenza. La via diviene la scuola, il servizio il fare per la scuola,diffusione e raccolta fondi lavoro sulle tre linee di lavoro. Sto leggendo tutto il blog,ma mi pare che nessuno si sia cimentato nella descrizione della dottrina, dei metodi insegnati. So che quando si lascia si ha voglia di mettere più spazio mentale possibile ma misembra un buon metodo. ci sentiamo perchi volesse informarsi può visitare il sito del cesap
RispondiEliminaCiao avevo voglia di trovare gente come voi: io esco da un'altra scuola di IV via e fin'ora l'ho difesa sul sito del Cesap. Credo che uscire dalla vostra visto la gravità del comportamento del leader sia in qualche modo più facile che nella mia dove tutto è molto più simile ad una vera scuola(quando dico più facile intendo non avere i dubbi di lasciare un occasione per evolvere). Di fatto in una scuola si accetta volontariamente una dose di manipolazione mentale, mettersi sotto l'influenza migliore. Il problema è che questo dovrebbe durare un tempo: se il tempo è troppo breve l'insegnamento non ti segna , se è troppo lungo ti assuefi ad essere sotto una volontà altra. La scuola diviene sinonimo di Via, il servizio il fare diffusione e cercare soldi per la scuola e sentirsi di lavorare sulle tre linee di lavoro. Non ho ancora letto tutto ma mi sembra che non abbiate ancora fatto un tentativo di descrivere la dottrina, i metodi di lavoro, la spiegazione di certo linguaggio specialistico. So che quando si esce per molti si ha voglia di mettere più spazio possibile con la vecchia vita, ma è un processo utile anche agli altri. a presto
RispondiEliminaCiao Piperinik, e benvenuto fra di noi! Il tuo post mi incuriosisce, mi stimola ed è pieno di spunti. Dopo averlo letto ho subito visitato il sito del cesap, ma devo dire che sono rimasto deluso. La consultazione è veramente difficile. Peccato.
RispondiEliminaSono curioso di sapere da quale setta/organizzazione/scuola sei uscito (ho capito bene che sei uscito da poco?). Fanno uso della quarta via? Chi è il leader? Si proclama Essere Superiore/Sveglio? Come si comporta?
Mi fa piacere che il nostro blog ti interessi. Probabilmente, se lo ripercorri lungo il suo anno e qualcosa di attività, ne ricavi una immagine interessante della Fellowship of Friends. Peccato che manchi quasi completamente la voce di chi è "dentro"...
Scrivi ancora e facci sapere di te, mi raccomando.
Un saluto - e ancora benvenuto!
L’uscita da una Scuola di IV Via mi ha posto subito una lacerazione interna : dopo anni a studiare Frammenti mi è sorta l’idea che la falsa personalità si stia difendendo iniziando a sentirsi in pericolo, l’autovolontà e ostinazione vogliano il percorso a modo mio, il centro istintivo che si vuole preservare dai super sforzi, un falsa interpretazione dell’orrore di sé per non accorgersi dei miglioramenti. Poi l’eterno ritorno la possibilità di perdere l’unica vera possibilità di evoluzione…
RispondiEliminaDall’altra la divisione tra il sé cultista e quello preculto(come raccontano Hassan e altri esperti).
Di fatto finchè non li faccio miei comprendendoli entrambi i saperi sono solo nozioni , informazioni che mi ostacolano al posto di aiutarmi a ritrovare il mio Sé. Dopo mesi di depressione questa consapevolezza sta sorgendo : faccio solo quello che ho compreso (più tutto quello che mi fa fare il sé reattivo ;-)…)
Il mio ex maestro affermava che dopo anni di lavoro uno può aver cristallizato qualcosa : ma una forte emozione negativa può avvelenare contaminare questo feto di 4° corpo e allora bisogna abortire,procedere col processo di eliminazione. Il dubbio sul maestro (fondato od infondato per la chimica interna non cambia) è sicuramente un emozione negativa. E lo scrivere su un blog un processo di eliminazione che può diventare guarigione e forse rigenerazione
La mia scuola mi sembra più sana della vostra (sicuramente non c’è perversione sessuale),ma i problemi di attaccamento al leader, tranfert e controtransfert, retroazione ci sono. Il problema del fatto che quando girano molti soldi ci dovrebbe essere molta trasparenza e il fatto che la gente non solo non si faccia domande ma trovi poco congruo (come minimo) anche solo pensare di farle. Quando ho iniziato a farmi di queste domande ( e a chiedere spiegazioni di piccole bugie) ho provato a parlarne al mio gruppo ed ad inviare una lettera al mio maestro: non ci sono state risposte. Questo alla fine mi ha spinto ad uscire (temporaneamente fino a trovare queste risposte) con pure la lacerazione di credere : non mi risponde perché non sono pronto a comprendere alla risposta; mi fa stare nell’attrito perché avvenga qualcosa…
Ho cercato di parlare con altri fuoriusciti, ho letto i blog su alcuni percorsi (damanhur, arkeon).
Ho trovato alcune posizioni tipo. 1 è una setta,soldi potere manipolazione mentale
2 percorso valido temporaneamente prendo quello che mi serve poi vado da solo
3 Le scuole servono solo a capire che non servono le scuole
4 (la mia ora) le scuole esistono solo quando una certa quantità di persone sta effettivamente lavorando: se questo non avviene si fa solo imitazione lavoro la scuola diviene una setta: questo però non mi spiega cos’è un maestro e come funziona l’influenza C (che dovrebbe aiutare a far sì che questo non avvenga)
Vorrei chiedervi se potete spiegarmi un po’ del gergo : sequenza, be ecc, quattro, nove di fiori(per noi solo unavalenza, la carta porta Il K )
L’unica cosa che Patrizio Paoletti contava era le colonnine dei rosoni delle cattedrali (10 fa parte di una scuola 12 di una altra). E secondo lui al mondo c’erano 7 scuole di via sintetica. Di Burton solo una battuta sul fatto che come uno entrava riceveva il n° 4 cosa che per noi era l’obiettivo di un lungo lavoro.
P.S sito cesap:Patrizio Paoletti e i miei interventi da interno sono PIPERINO
Quando lessi per la prima volta il libro di Burton mi colpì il ripetere eccessivo la parola ricordo di sé come una mancanza di altri argomenti. Vi ricordate G. Nella terza serie quando fa il cazziatone a Orage e dice che ogni gruppo aveva preso una parte dell’insegnamento e gli Inglesi il ricordo di sé e che questo li avrebbe portato al manicomio?
RispondiEliminaLetto in un altro momento mi piacque questo trovare dappertutto chiavi e riferimenti.
Sono rimasto molto colpito dalla scoperta delle perversioni di Burton e ho fatto molta fatica a comprendere chi riusciva a rimanere nella scuola separando l’insegnamento dalla persona( non è in Frammenti quel pezzo su sapere essere dove qualcuno non poteva ritenere un grand’uomo uno scienziato anche se era meschino ecc ?
Ho pensato se il centro magnetico ci porta a trovare quello a cui veramente siamo attratti. All’inizio nella mia esperienza il ricordo di sé era interpretato in senso utilitaristico : sbaglio meno, faccio meglio, fatico meno soffro meno . Poi come avrete fatto esperienza è altro.Ma per tornare al centro magnetico se finisco in una setta allora è mia responsabilità al di là della malizia della setta?
Ho letto tutto il blog e vedo che molti di voi come me hanno dovuto affrontare “ il fuori della scuola non c’è possibilità”. Questo non è un condizionamento dato dalla setta , ma è un caposaldo della dottrina della IV via. Certo che Ouspensky nonostante ci abbia lasciato questa pesante eredità ha fatto come noi : Ha lasciato Gurdjieff. Scrive pagine e pagine sull’eterno ritorno sul unica possibilità di incontrare L’Insegnamento e poi molla. Mal comune mezzo Gaudio ? Credo che dopoaver sperimentato il lavoro in una scuola (preparatoria) uno dovrebbe darsi risposta al perché non è quasi ( c’è pur sempre la via soggettiva) possibile evolvere da soli. Un uomo da solo non riuscirà a darsi il giusto ritmo di supersforzi e soffferenza intenzionale. Una scuola è un microcosmo artificiale creato per dare i vari choc al momento giusto (questo leggo su Collin ma poi non so cosa significhi)
Moreno scrive :“Esistono parecchie ragioni per cui un uomo solo non può evadere dalla prigione ma venti persone possono, ciascuna di esse trae vantaggio dal Lavoro delle altre, ciò che uno guadagna lo guadagnano tutte e venti.”. Forse in molti ci hanno creduto ciecamente a queste parole senza verificarle per loro stessi; di fatto, il sig. Ouspensky ha tralasciato di precisare in che consiste il succitato guadagno. Ciò che le venti persone possono scambiarsi sono le verifiche, la comprensione derivata dagli sforzi fatti per perseguire uno scopo definito che se correttamente formulato dovrebbe fare parte dell’unica ottava ascendente, non certamente la conoscenza che non servirebbe a nulla di per sé e nemmeno l’essere, quest’ultimo fortunatamente o sfortunatamente, dipende dai punti di vista, dobbiamo guadagnarcelo e dal mio punto di vista è un bene oggettivo. “
Corretto ma non sufficiente. Nella mia scuola si parlava spesso di massa critica : quando un numero sufficiente di persone raggiungeva uno stato (per es meditando) automaticamente , cioè per l’azione di certe leggi, veniva passato agli altri. Di fatto è quello che ci succede continuamente ma con stati vibratori bassi (energie plastiche , meccaniche ,vitali) . Orientamento . Orientamento era tutto il lavoro che si faceva. Orientamento è guardare nella giusta direzione e muoverti verso essa me e più ti avvicini più ti attirerà con il suo magnetismo. Questa la teoria. Nella mia esperienza è più facile che come uno si svegli gli altri lo bastonino perché si riaddormenti. Poi c’è il non fare il supersforzo nella prima linea di lavoro, per te, (comprendere) e accodarsi , motoriamente imitare gli altri, obbedire e chiamare questo servizio considerazione esterna .
A differnza di Burton Paoletti usa pochissimo l’espressione ricordo di sé: utilizza termini come presenza, cuore di Dio, Il Luogo, stato di tutti centri desti, allineamento dei centri , ma sopratutto non fa del ricordo di sé un esercizio. Fa un esercizio di attenzione divisa . Ma il centro magnetico (per me ) della sua interpretrazione del sistema è il sistema per procurarsi più attenzione spiegato da G in Vedute: fare di un obiettivo il proprio Dio. Usando sistemi presi da Dinamica mentale (Silva mind), Pnl, ipnosi ,Erikson cerca di portare lo studente in uno stato di rilassatezza ma con un obiettivo che lo spinge sempre al suo limite cercando di superarlo: Il supersforzo come fare le cose in metà tempo o in una maniera sempre più corretta costringendo la macchina ad uscire dal sonno immaginativo,tagliando sempre più fronzoli e cercando di usare le parti alte come visione governo,passando pure tranquillamente per la passione /identificazione che alla fine verrà superata stando attenti ad osservare con due centri. Osserva rilassati sii felice è la prima triade che viene insegnata e richiesta per iniziare il lavoro. Prontezza acutezza disponibilità è l’inizio del lavoro e sono riferite ai tre piani e come prendere il comando del Maestro. Prontezza è del Fante ed è praticamente l’obbedienza religiosa, l’acutezza è l’usare solo le emozioni orientate al risultato e la la disponibilità la capacità intellettuale di spostarsi in cornici di comprensione sempre più grandi. Nella pratica della maggior parte degli studenti si riduce a fare le ottave (gli esercizi con un tempo di ( sempre un multiplo di 7) , non opporsi , ricordare perché si vuole e quindi rimotivare il cavallo mettendogli anche dei paraocchi se serve e la disponibilità è quando riesci a traslare l’esperienza in altre (sono riuscito a mettere 100 segnalibri in un ora posso trovare cento euro per l’incontro ( perché alla fine spesso si riduce tutto ad un mondo interno alla scuola) oppure così come mi arrendo alla 90 e ne avanzo 10 così non finisco mai un ottava. A volte invece arriva la piccola illuminazione(stavo per andare in sé reattivo ma ricordandomi del mio obiettivo che è avere un 4° corpo sono riuscito a contenere quella sollecitazione ) e visto che Arte oggettiva è non solo fare esperienza, accorgersi che si sta facendo l’esperienza ma riprodurre l’esperienza ad ogni incontro si ripete la stessa cosa (stavo per andare in sé reativo… ma ricordandomi l’ultimo insegnamento del maestro…)
Arte interiore della disciplina. Arte sapere come si fa . Disciplina= la giusta posizione cioè quella che mi sta dando potere verso il mio obiettivo. Sapere come posizionarmi è sapere qual è il mio cosmo maggiore che mi nutre e qual è il mio cosmo minore , quello che mi sostiene(e che io nutro)
Come faccio a nutrire ? chiedendo un supersforzo al minore che venga nella direzione che gli ho indicato .
Come faccio ad essere nutrito? Eseguendo con Prontezza acutezza e disponibilità quello che mi viene richiesto dal cosmo maggiore. Nella mia esperienza della scuola di fatto i minori allo studente sono le persone che cercano fuori nella scuola e lo studente lo attira nella scuola chiedendogli per es di leggere 4 capitoli di frammenti. Il maggiore il maestro. Poi si dovrebbe poter applicare questa legge dei cosmi alla propria vita ma io non ci sono mai riuscito e nessuno mi ha rivelato se ci riesce- Ti dicono devi fare la marmellata? Chi sa fare la marmellata è il tuo cosmo maggiore. E il minore? Forse il tuo bisogno di marmellata. Utile?
Qualche notizia da Apollo
RispondiEliminaElena, da qualche giorno, sta inscenando un "picchettaggio", davanti all'ingresso della Proprietà. La dimostrazione consiste nell'esporre dei cartelli con domande che possano far riflettere i "current members".
Si tratta - che la si condivida o no - di un'azione coraggiosa che Elena sta portando avanti da sola. Lo Sceriffo è stato chiamato dai responsabili della Fellowship, e ha confermato la piena leggittimità della pacifica dimostrazione di Elena. Un'aperta ostilità è stata invece dimostrata dalla Fof, con St___n Du___ck che la riprende con una telecamera, con la sottesa minaccia di farle causa.
Tra le sue impressioni Elena riporta che si è resa conto che vari studenti, nonostante il blog, siano tutt'ora all'oscuro delle cose che sono emerse sul conto di Robert in questo ultimo anno e mezzo. Non è incredibile? D'altra parte è questo il risultato del controllo dell'informazione.
Ad Apollo, dal 18 al 27 luglio, ci sarà il Journey Forth by Day. Elena invita altri ad unirsi a lei in questa dimostrazione.
Per adesso, sta ricevendo molta solidarietà nel blog inglese (http://fofdiscussion.wordpress.com/2008/07/04/fellowship-of-friends-discussion-part-39/), dove Elena scrive tutti i giorni il resoconto dei suoi picchettaggi.
Piperinik, mi piacerebbe sapere se Paoletti viene considerato un essere conscio, sveglio, uomo numero 5-6-7. E' oggetto di adorazione da parte dei seguaci? Uscire dalla sua setta è considerata una scelta possibile o si è in qualche modo intrappolati psicologicamente?
RispondiEliminaIl sito del Cesap è molto interessante, peccato sia molto difficile da navigare. Chi fosse interessato può trovarlo su http://www.cesap.net/. Bisogna fare clic su "Testimonianze/Forum" per leggere interessanti testimonianze sulle varie sette. Forse potremmo proporre di inserire anche la Fellowship of Friends...
Piperinik,
RispondiEliminaNon dubitare che, prima o poi, qualcuno la voglia di parlare della sequenza e quant'altro la troverà...
Per ora (e parlo per me) c'è soprattutto bisogno di un po' di tempo per "respirare".
Benvenuto, comunque! Personalmente, credo di aver concluso il mio cammino con la Quarta Via (qualcosa mi suggerisce che 20 anni siamo sufficienti, non credi?) e non ho neppure una gran voglia di continuare a parlarne.
Comunque, tempo al tempo!
Un abbraccio da Lisa
P.S. Alla fine del tuo ultimo post chiedi: "Utile?" ... Posso dire che ne dubito? Chi se ne frega di suddividere e "particolare" noi stessi(nel senso di fare a pezzi) fino alla paranoia? Non potremmo cercare semplicemente di "vivere"?
Questa è una scuola di "Scaltri".
RispondiEliminaTi viene detto :Qui è la tua possibilità, gli strumenti sono ilgruppo e il maestro inteso come allenatore. Dopo per imitazione inizi ad alzarti in piedi quando arriva, a chiamarlo Maestro perchè altri lo fanno(ma puoi chiamarlo come ti pare). Si suggerisce di Ricalcare il comportamento del Maestro perchè lui incarna la possibilità, fa tante cose non è mai stanco. E lui ha in effetti capacità di organizzazione , anche delproprio sapere,comunicazione di ipnosi. Un giorno che qualcuno gli aveva detto che lo trovava poco umile lui ha risposto che lo studente forse non aveva capito bene la relazione che lui era su uno sgabello perchè non gli piaceva apparire ma insomma di fatto era su un trono... Ma difficilmente lo ribadisce, preferisce AVERE il potere che noi gli riconosciamo
Ciao a tutti,
RispondiEliminadomenica mattina ho trovato questi grandi manifesti affisi ai muri nel quartiere dove vivo a Boston, si tratta del ritratto di Abraham Obama.
Questo e' il website per vedere le foto:
www.jetsetgraffiti.com
GK
Alcune chicche da BR (bombolino rosa)...
RispondiEliminaA) abolisce i gruppi di meditatori che stavano attecchendo nella proprieta'.
Sembra che il suono del gong e delle campanelle abbiano disturbato il giusto riposo del nostro amato. Ha chiarito che la meditazione non e' la via!(e io che avevo creduto che la sequenza fosse la meditazione dei poveri...)
B) critica D.Hawkins (che aveva inavvertitamente) messo in crisi la sua onnipotenza), lo distrugge dimostrando, con grande logica che, se fosse conscio avrebbe ricevuto le chiavi(?), se avesse ricevuto le chiavi sarebbe in Oregon House (!!), per cui non e' conscio. Tutt'al piu' ha cristallizzato erroneamente.
Certo che se Bombolino e' quello che ha cristallizato correttamente, uno che cristallizza per sbaglio, cosa fa? Stupra paraplegici e mette bombe negli asili?
Comunque cristallizzato o no il caro Hawkins riscuote grande successo tra gli studenti. Purtroppo questo non depone in suo favore...
In un momento di grande e rara onesta', la pantegana rosa ha ammesso di essere simile al Loon (un papero notturno, semi-primitivo) che manda segnali dalla sponda opposta! (non scherzo, fara' degl'incontri al riguardo....).
Notare che Loon puo' anche significare pigro vagabondo inutile e privo di valore....
E' comunque vero che il Pink Panther(in vestaglia bianca) emette suoni particolarmente agghiaccianti durante la notte, definitivamente dalla sponda opposta! (le urla(di gioia?) delle vittime sono incomprensibili perche'solitamente in russo...)
Caro Pipirinik non sei nel blog giusto. Noi siamo veterani stanchi, acciaccati, pieni di cicatrici. La quarta via e' stata una battaglia ne' vinta ne' persa, che pero' non c'interessa piu', la Fof e le sue tecniche ancora di meno. Se e' vero che hai letto tutto il blog, dovresti averlo gia' capito. Forse un'altro tipo di domande, meno tecnico e piu' naturale (onesto-verace-spontaneo?), potrebbe anche ricevere qualche risposta interessante.
Siamo vicini ad Ouspensky solo quando dice di abbandonare il sistema!
A Gurdjeff solo quando dice che se non si dubita non si merita di essere nel 'lavoro'. (La sola parola 'lavoro'ci spaventa!)
Ma essendo tanti e strambi magari qualcuno ha ancora voglia di parlare di queste cose (laquartavia.blogspot.com ad esempio).
Qui ci lecchiamo le ferite, guardiamo cosa fanno gli altri sopravvissuti. Ci scambiamo idee su cosa fare in un possibile futuro. Insomma non riusciamo piu'a prenderci sul serio, ridiamo senza ragione e ci divertiamo il piu' possibile (pessimo esempio di studente).
A proposito, altra chicca. Daily card di ieri:" People rarely laugh when they witness the sunrise or sunset. This reflects the serious nature of birth and death."???
Utile? Spero proprio di no....
Va ben, (a prescindere dal fatto che mi associo del tutto con Andrea - bentornato!), ci voglio provare a fare un riassunto per Piperinik e altri eventuali interessati (così magari si tengono alla larga dalla FoF), in fondo è anche divertente. ... Se per qualcuno (e non lo biasimo ...) è una palla, mi scuso fin d’ora.
RispondiEliminaLa Fellowship of Friends nasce nel 1970 negli Stati Uniti come scuola della Quarta Via. Il suo fondatore, Robert Burton, si proclama conscio (in progressiva crescita, fino ad arrivare a uomo nr. 7 e addirittura oltre in tempi recenti) a partire da una certa data che al momento mi sfugge (in questo blog è stata messa una sua foto con sotto il suo racconto dell'avvenuta "cristallizzazione") e afferma di essere una divinità o un angelo in un corpo umano. Fin dall'inizio - pur dichiarando di praticare la castità e proibendo l'omossessualità all'interno dell’organizzazione - fa sesso con i giovani studenti, approfittando del suo ruolo preminente e del suo carisma di maestro. Afferma di comunicare con gli esseri consci e si dota di una lista di 44 uomini straordinari (tra cui ovviamente Gurdjieff e Ouspensky, ma anche Leonardo, Vivaldi, Back, Goethe, Dante, Cristo e molti altri grandi uomini di tutte le epoche storiche). Afferma che sia l'Influenza C a chiedergli di fare sesso con gli studenti. (!?!?!!)
Nei centri della Fellowship si reclutano i membri attraverso una serie di 3 incontri prospettivi gratuiti, tenuti dai membri stessi, cui gli interessati arrivano attraverso i segnalibri e, negli ultimi anni, anche il Web. C'è un "teaching payment" mensile piuttosto alto, oltre a donazioni extra (non volontarie) e quello che poi vedremo.
Per molti anni, sia nella sede dove vive Robert (in California, insieme a qualche centinaio di membri), sia nei centri si pratica la Quarta Via e Robert non si fa vedere, bensì sono gli studenti ad andare in California per vederlo. Non dirige nemmeno incontri, tiene solo cene e reception. A mio parere, la gran parte degli studenti fa onesti sforzi di propria iniziativa. Insieme, come si sa, ci si autoconvince di fare la cosa giusta. Il ricordo di sè è assolutamente al centro di tutto.
Poi, più o meno intorno al 2000 (dopo una serie infinita di mancate profezie e cataclismi non avvenuti), Robert riprende a viaggiare e a insegnare direttamente. In realtà, i suoi viaggi e i cosiddetti "eventi" si trasformano in una gigantesca raccolta di denaro che a lui serve per garantirsi livelli di vita assolutamente folli. C'è chi dice che questo è dovuto al fatto che i debiti che la FoF ha accumulato con l'erario non consentano più a Robert di disporre dei pagamenti come vuole, in quanto vi è un certo controllo da parte delle autorità. Per una cena o un incontro o una colazione con Robert si devono ora pagare centinaia di Euro (oltre ai "teaching payments", ovviamente).
Qualche anno fa, altra svolta: la quarta via viene gradualmente abbandonata, il ricordo di sè perde la sua centralità per diventare "divina presenza", l'Egitto diventa la fonte di tutto l'insegnamento e le famigerate "chiavi" diventano l'ossessione di tutta la Fellowship. Le "chiavi" sono 30 "Io di lavoro", per lo più di una sola sillaba (rigorosamente in inglese) che devono diventare la religione di tutti noi. Tra questi, oltre a BE ovviamente, MOVE, TASTE, FEEL, e così via. Con essi si formula la ormai famosa "sequenza"....
La sequenza è una serie di 6 “Io” (di quei 30) da mettere in fila e pronunciare dentro di sè fino ad arrivare al BE lungo che dovrebbe essere presenza prolungata. Una sequenza può essere composta, ad esempio, così: BE, HOLD, TEMA (ossia l'Io di lavoro collegato a quello che si sta facendo), BACK (ossia guardati alle spalle che il sè inferiore è in agguato), HOLD, BEEEE (lungo, no?) e .... ZACK! SEI PRESENTE! Tutto qua. E poi si sono aggiunti i 4 respiri senza parole (inalazione, esalazione della presenza). E poi ... si ricomincia, no? La propria vita diviene una specie di battaglia con il cosiddetto sè inferiore e gli “Io” che non promuovono la sequenza. (terribile ...).
(Nota personale: Ma essere presenti non era un fatto emozionale?)
Ma la cosa più drammatica è che l'insegnamento di Robert si trasforma in una conta perenne. Tutti che contano: 4, 5, 6, 10 e indicano con le dita. Contano tutto. E dove capita di trovare un 6 .... ECCO DIMOSTRATA LA SEQUENZA! Così, agli incontri, alle cene, ovunque (anche quando ci vedevamo tra noi, non si poteva più ridere né parlare d'altro), vengono mostrate immagini di quadri antichi, sculture, persino immagini preistoriche dove Robert vede la sequenza e tutti guardano (tra l'idiota e l'incredulo) queste immagini fino a convincersi di ravvisarci sei figure, sei dita delle mani, sei piante, sei sassi messi lì appositamente dall’artista, e così via all'infinito. Ossia, in poche parole, la storia dell'arte nei secoli, la scultura, la poesia, la pittura, la musica, l'architettura (anche le cattedrali, ovvio, sono di gran moda nelle scuole della Quarta Via) avrebbero avuto come unico scopo recondito di lasciare alla Fellowship of Friends la conoscenza della sequenza!!!!
Mamma mia, mi sento come se avessi vomitato qualcosa. Solo a ripensarci, amici, mi vengono i brividi ...
Un'ultima cosa: penso che la Quarta Via abbia in sè l'embrione della setta e contenga errori, pur essendoci anche cose positive. Per esempio (ma non solo), non credo più che il ricordo di sè produca risultati cumulativi, né che il “lavoro” sulle emozioni negative sia corretto, né che il risveglio sia ciò che si dice e che qualcun’altro può insegnarti, e non ho mai capito, né verificato che l'uomo non possa fare.
Credo di aver bisogno di leggerezza e gioia. Credo che la consapevolezza ci sia, ma non sia mia né di un sistema né di qualcuno. È lì, c'è sempre stata e non ci ha mai abbandonato. È a disposizione di tutti. Quando eravamo piccoli, lo sapevamo molto bene cos'era, senza che nessuno dovesse spiegarcelo.
Baci, Lisa
ADAMAS,GANDALF,ADAMAS………
RispondiEliminaPerché sei qui?
Cosa vai cercando?
Qual è il tuo scopo?
Da cosa scappi?
Chi sei?
Una cosa alla volta, prego G., non sono domande da poco e tutta una vita non basterebbe a rispondere.
Ma così è: questo è il benvenuto che porge questo strano maestro dei nostri tempi(57 anni portati malissimo,barba bianca, lunga come i capelli, fisico asciutto, anzi definirei ascetico, non tanto alto,naso aquilino, volitivo, veloce e poi gli occhi e qui è tutto un altro mondo:azzurri enormi, penetranti e spalancati con tante, tante rughe attorno che la dicono lunga su una vita spesa a spingersi oltre, sempre oltre,pagandone tutto il prezzo. Ah sì: fuma come un turco.
Mi trovo in thailandia,in un isola sperduta del sud per un ritiro di 21 giorni con lui e altre 90 persone e gia dal terzo giorno è iniziato a diluviare.Quei diluvi caldi, , ,equatoriali,che non risparmiano un millimetro di pelle.Lotti per rimanere asciutto almeno in quei pochi centimetri che la decenza preserva dalla luce e invece no:.tutto alla malora e lì già incominci a mollare e spontaneamente nasce la prima parola vera “Ma chi se ne frega”
Incomincia il ritiro.
E di vero ritiro si tratta (niente cellulari,niente notizie dall’esterno,niente contatto, niente alcool,niente tv o compiuter) 21 giorni così!solo guardare dentro e osservare osservare, osservare.Io osservo che sono incazzata nera con me stessa,per essermi lasciata coinvolgere e non aver valutato la mia capacità di resistenza al farmi limitare da altri:, sono viziata da troppa libertà, me la sono anche guadagnata faticosamente e quindi non sono disposta a sottomettermi al primo tizio in barba bianca che passa.
Lui paziente spiega:non c’è altro modo, meno distrazioni ci sono,almeno per questi 21 giorni e più la mente non avrà immaginazione a cui aggrapparsi,dovrà seguirmi, ascoltarmi: vedrai, non puoi fare niente altro che stare nel momento. Questo mi piace :è da una vita che cerco di stare nel momento e il più a lungo possibile, ma la mente ha sempre preso le redini creando una tensione e uno sforzo per mantenere questo stato di presenza: era solo mente contro mente e l’unico perdente ero sempre io.,vedremo.
Già il primo giorno G.risveglia due persone,sì perché questo fa,lui risveglia.
E io sono qui per smascherarlo, anche se una parte di me spera fortemente in questo miracolo, mentre l’altra si attacca a una biblioteca intera di biografie di sforzi, ascensioni, privazioni,ascetismo,misticismo e tutto l’ismo che mente umana possa concepire.
Lui risveglia e neanche se la tira poi tanto, dice che in realtà lo fai tu stesso, lui asseconda il momento,ci entra e spalanca per pochi attimi quella fessura che gli hai indicato. Se la riconosci è fatta.
Il primo giorno, come ho detto,ha risvegliato due persone :una italiana e un russo.
Seguo il processo così attentamente che gli occhi mi bruciano e lacrimano.Quello che fà è porre domande e sono le domande giuste. La persona piano piano rispondendo sinceramente, ma anche se non lo fa,G. ce la porta, si ritrova costretta al centro di sé fino ad ammettere, con stupore, che il centro dell’universo era da sempre lei stessa.A quel punto G. molto velocemente, come a cogliere un’opportunità che non si ripeterà mai più,e proprio nel momento del massimo stupore, traccia un simbolo nell’aria ed ecco sei risvegliato.
Il risultato sono due occhi grandi come fanali, la mente in stand-by e una pace allegra che non conoscevi da tempo,tutto semplice,niente effetti speciali se non dopo alcuni giorni,e una gran voglia di ridere per lo stupore. E attorno amore……… e i suoi occhi sono amore.
G.parla di tutto,dai dettagli della sua vita (incasinatissima) ai maestri incontrati,alle altre dimensioni, ma soprattutto del processo di risveglio; come viene riconosciuto,e qual è stato il principale errore di quasi tutti gli altri maestri tranne pochi:credere e aspettarsi che il risveglio dei loro discepoli dovesse seguire per forza un processo obbligatorio identico per tutti e quindi eguale a quello del maestro.Grande errore, perché per ognuno è diverso,trova strade diverse e manifestazioni diverse anche se il goal è identico
Ed ora vi racconto il mio se volete crederci
Terzo giorno:piove sono le nove di mattina, ho le ossa a mollo, ma psicologicamente sto bene.
La sera prima uno del gruppo tentava, secondo lui,di risvegliarmi(lo possono fare anche alcuni risvegliati indicati da G).io ho lo sguardo da Lupo Alberto.
Lui mi dice :hai perso una occasione
Io:si vede non era la mia
Bene sono qui.piove ci copre un grande tendone in mezzo alla foresta,le palme, le farfalle, le grida di qualche animale non meglio identificato,il tonfo di un cocco maturo,un profumo intenso,dolciastro di fiori in decomposizione, i bimbi oggi sono irrequieti,sì ce ne sno 3 di cui una, Sofia, di un mese e mezzo,e gli altri di un anno e mezzo.G. dice che sono la nostra benedizione, infatti ci costringono a focalizzare l’attenzione se non vogliamo farci portare via e distrarci.
Una delle partecipanti,Naria, incomincia una strana canzone,sembra un mantra,la voce è dolce e forte.so che il cancro l’ha invasa da ogni parte e quella canzone è la sua risposta alla malattia:ribalta la sconfitta in una grande vittoria:la sua voce dichiara una gioia profonda, disincarnata,libera, grata per l’esistenza,ma pronta ad andarsene.Nessuna presa,abbandono totale, ma non rassegnazione:è l’abbandono fiducioso di un bimbo fra le braccia della madre,è la dolcezza del ritorno a casa dopo unviaggio bello ma faticoso,con tante cose da raccontare alle persone care tutti riuniti aottorno alfuoco.
La canzone finisce con una nota prolungata, sottilissima e poi lo shok:
Naria da una nota tonante a piena gola che squote lei e noi.
G. si alza, mi sta di fronte,mi fissa intensamente, poi velocissimo traccia quel simbolo nell’aria e poi mi dice quelle stramaledette da una vita cercate e ormai rassegnata a non sentirle mai rivolte a me tre parole: ora sei risvegliata
Lo guardo, credo che scherzi,perché su di me non ha agito come con gli altri? nessuna domanda, nessuna risposta, ma intanto stà succedendo qualcosa di inaspettato
Sento dentro a livello dello stomaco qualcosa che graffia sulle pareti interne della mia pancia,vi faccio attenzione :è un mostriciattolo che arrabbiatissimo tenta di rimanere aggrappato, ma scivola in basso, perde la presa e intanto diventa sempre più piccolo,sempre più piccolo……….
SILENZIO……….SILENZIO…………SILENZIO
La mente tace ……e poi tace……………e poi tace……..
Qualcuno mi dice “guardati allo specchio” sì, facile sotto un tendone in mezzo alla foresta mentre diluvia. rimanderò la prova del nove.
G. continua a parlare e io incomincio a vedere una nebbiolina brillante attorno alla sua testa.
Mah!
Quarto giorno, ho dormito tranquilla con un sorriso stampato in faccia che non mi molla,mi sento leggerissima e la mente tace…..tace……….tace
L’omino si è ripresentato,timidamente, ma siamo venuti ad un accordo:non prenderà più lo spazio che non gli compete.
L’ho raccontato a G.e lui, quasi spaventato, mi ha detto di non sottovalutare l’ego, ma di venire a patti e trattarlo con delicatezza altrimenti rientra dalla finestra.Quest’uomo non finirà mai di stupirmi.
Mi sono guardata allo specchio:mi trovo interessante con questi occhi spalancati che non mollano la presa e anche un po’ scema con quel sorriso stampato in faccia, ma stò benissimo.
G. parla spesso di un’altra dimensione dove bisogna allenarsi ad entrare dice che la farà sperimentare a tutti noi.
Mi ritornano in mente le parole della quarta via sulla connessione con i centri superiori.
Riprendiamo dall’inizio.
Perché sei qui Patrizia?
Per ricordare chi sono sempre stata e a causa della mente non lo sapevo più.
Alla prima domanda ora so rispondere
FINE PRIMA PUNTATA
Pomeriggio quinto giorno:
Si parla della memoria akashica. Per G. quella è l’idea più vicina al concetto di dio. E’ il luogo dove tutta la nostra storia, tutte le nostre esperienze si raccolgono e da cui noi possiamo attingere. In realtà già lo facciamo inconsciamente.ma crediamo sia sempre frutto dei nostri processi mentali. secondo lui è la mente che attinge da lì quando lavora correttamente; ricorda, ricorda da sempre anche se l’esperienza non è direttamente sua: una banca dati che raccoglie, emozioni dolori gioie in una parole “esperienza di tutta l’umanitànulla va perduto.
questo concetto non mi è nuovo, ma non l’avevo mai collegato all’idea di dio: in effetti se lì c’è tutto è esattamente la definizione che noi diamo di dio: essere onniscente, eterno, incorruttibile.
Ma l’ipotesi che più condivido è l’idea del tempo al contrario: esattamente come Ouspensky. l’unica differenza stà nell’utilizzare questa conoscenza, come una nuova responsabilità.Per G. nel momento in cui un essere è rivegliato ha il dovere di ripercorrere ilproprio passato e finchè è possibile, tornare sui propri passi e rimettere ordine ai casini fatti o se non è fattibile ripercorrerli dandogli un senso e portarvi il respiro dell’amore senza colpevolizzarsi
.Mi piace
Altro: tutti siamo fondamentalmente risvegliati solo che non ce lo ricordiamo,la mente non vuole che ce lo ricordiamo altrimenti perderebbe la sua supremazia.Ma cosa significa il silenzio della mente? In realtà è quello che sto’ sperimentando da alcuni giorni:non è passività è lasciare un vuoto riempito dal presente senza giudizio
Senza giudizio.Ecco il vero punto,lho letto 3000 volte ma non l’avevo sperimentato. La fregatura è che lo definisci esattamente come tante tantissime persone prima di me l’hanno fatto, ma caderci dentro e starci è tutta un’altra cosa.
Prima quando ci provavo mi sembrava di tenere le redini tirate a un cavallo riottoso:uno sforzo pazzesco e inutile.Ora è così e basta, non è la definizione che aiuta il processo è il processo che indica approssimativamente la definizione.
Intanto la mia compagna di stanza, una russa,mi stà davanti in piena notte con maschera e pinne.Va a fare il bagno,anche se dubito che la maschera le possa servire a qualcosa,ma il suo desiderio di mare e di sole supera la realtà oggettiva dei fatti: è buio pesto. Mi preoccupo……non mi preoccupo…………non mi preoccupo.
Ora tutto il gruppo di 90 persone si è amalgamato e G.ha annunciato che ora incomincia il vero lavoro. Io stò già bene così, con questo benedetto silenzio, vedere tutto come un susseguirsi di fatti tutti perfetti per me e sentire una gratitudine sconfinata per l’esistenza , intanto ho scoperto il coconat shake e le patate dolci fritte:più di così
G. ha messo in silenzio alcune persone. Significa questo:la persona non parla, ma in più viene anche ignorata da tutti,però ha l’obbligo di rimanere il più possibile in mezzo ad altri.Alcuni la vivono come una mortificazione,umiliazione dell’ego e funziona da Dio, infatti vedo i più vanitosi con le vene gonfie dalla rabbia di non poter dire la loro.Altri invece diventano presenze delicate e leggere,quasi degli angeli custodi.Risulta evidente quanto l’energia di ognuno interagisca e possa diventare pesantissima o leggerissima e delicata. va da se che alla fine quelli pesanti econ un ego troppo ingombrante i venivano schivati da tutti e quelli leggeri si ritrovavano sempre circondati e in compagnia. Che lezione! ma soprattutto lezione per tutti.
Quando dopo 3 giorni hanno potuto parlare avevano capito in modo encomiabile. L’unica refrattaria è Alessandra, messa in silenzio per 4 giorni. La conosco da 20 anni, e per chi l’ha frequentata sa che per lei questa è una prova titanica. Ne è uscita oggi e come ha aperto bocca ha fatto una gaffe micidiale dicendo che durante la canzone di Naria aveva visto G. per quello che era: un piccolo uomo anziano e malaticcio che rideva come un bimbo. So cosa volesse esprimere con la sua innocenza, ma un po’ di rispetto per chi ti stà dedicando tempo ed energia non guasta. In compenso ora non la smette più di parlare come se le chiuse di una diga avessero ceduto alla pressione. Non c’è verso.
Sesto giorno
Non ha scherzato si incomincia veramente: l’intenzione di nascita
Ognuno di noi, nascendo ha programmato la propria vita per acquisire una determinata qualità, che mancava alla propria evoluzione ;quindi i genitori i fatti belli o nbrutti capitati nella vita, i figli e insomma ogni evento o incontro degno di nota fanno parte di quel progetto.ritrovare il filo, ricordare quale fosse la propria intenzione di nascita,significa abbandonarsi fiduciosi a ciòche noi stessi abbiamo progettato per evolvere, non recriminare, non giudicare,tutto è perfetto.Ma bisogna indagare il proprio passato partendo dai propri genitori :il nocciolo è lì. Perché proprio loro, con quei difetti e quelle qualità. Cosa mi hanno insegnato, non direttamente, ma attraverso le loro caratteristiche, le loro debolezze,la personalità.
G. chiede di pensarci come una priorità, anzi è la risposta fondamentale.”trovatela come la perla della propria vita ed è nei vostri genitori che la troverete. Perché furono loro e solo loro con quelle specifiche qualità e difetti che vi hanno spinto in senso opposto a trovare delle risorse interiori per contrastarli”.Mi viene in mente Castaneda: il vero “princeps tirannos” è il genitore
Vediamo di capire
Mia madre:invadente,carattere forte,ignorante, permalosa fino all’eccesso,e coraggiosa,questo sì. Mi ha trasmesso una totale sfiducia in me stessa non sostenendomi in nulla :ero semplicemente sbagliata,le ero venuta male. E se io ho sempre creduto che mi avessero scambiato in culla, sono sicura che quando sono stata adulta l’avrà pensato anche lei. E così per oppormi,mi sono defilata,nascosta dalla sua invadenza depistandola costantemente,difendendomi da quei soprusi mi sono rafforzata, ho trovato sgangheratamente la mia fede, dovevo credere da sola in me stessa, poiché nessun altro ci credeva. La cosa è molto più complessa e più lunga, ma qui bisogna farla breve.E’ tanto per capire come funziona.
Mio padre:intelligente,spaventato,succube di mia madre,anche lui si giudicava un fallimento agli occhi di mia madre,e ha sempre cercato il riscatto che ovviamente non è mai accaduto.
Lezione: se non ci fosse stato lui io non mi sarei mai ribellata a mia madre, ma è proprio grazie a lui che ho trovato il mio coraggio. Imparare il coraggio nonostante tutto e tutti.
Ecco qual’e credo la mia intenzione di nascita.
Avere fiducia in me e nell’esistenza :è tutto perfetto.Mi è venuta in mente una mia foto da piccola :è il volto di una bimba che non si fida di niente e di nessuno,sente che sotto sotto c’è la fregatura.
Non ho più scritto nulla.
Lasciavo che il mio processo interiore finisse o si acquietasse.
Il ritiro è finito,ma non ha importanza ciò chevi è accaduto.
Questa pace,questo silenzio, questa lucida presenza,rimangono,spero mi appartengano.Non c’è più nulla da apprendere.Non son certo arrivata, ma so che la mente sarà più spesso al mio servizio e non viceversa e tace quando le dico di tacere per lasciare spazio a qualcosa di molto più interessante: la vita
Cantando l’abanera della Carmen a piena voce in mezzo al mare insieme a una soprano coreana.
Sentendo la sabbia che scricchiola nella mia mano e scende meravigliosa a raggiungere l’oceano degli altri granelli.
Un caffè schifoso davanti all’alba da primo giorno del mondo.
La notte dei palloni
La risata di serena
La danza irlandese scatenata fino a farmi sudare anche le ossa
Il culotto di Alice(labimba più bella del mondo)
Stella e il suo libro
Non so se Dio esiste o se sono io. So solo che tutto è ed è stato da sempre perfetto,per me, per chi amo e anche per chi non conosco e non conoscerò mai.
L’esistenza ci dona le sue prove e ci spinge a tentare, a rischiare,a giocare con la vita perche solo così ti viene incontro
G. la chiama God of love
Però questo sono io
Amor che nullo qmato amar perdona
Non avevo capito nulla
Perché sei qui?
Per ricordare chi sono sempre stata
Cosa vai cercando?
Lo scopo della mia presente vita,cosa devo imparare
Qual è IL TUO SCOPO?
Compierlo pienamente
Da cosa scappi?
Fino adesso dallla paura di aver paura
Chi sei?
Tutto e nessuno
E LA MENTE TACE………………..TACE………………..TACE
Patrizia a tutti gli amici
Proprio perche vi considero tali non potevo non raccontarvi questa esperienza, ma poteva essere fatta solo così attraverso un racconto,un progetto in cui c’è una parte attiva (io) e una parte passiva (voi)altrimenti ne veniva un guazzabuglio di domande e risposte o forse di totale indifferenza.fatelo leggere a chi vi pare o buttatelo via.
Io quello che mi sentivo di fare l’ho compiuto il resto non dipende da me. Un abbraccio a tutti
Grazie..
RispondiEliminaLa Scuola è fatta per essere lasciata.
RispondiEliminakarnhack
Le tecniche di confusione
RispondiEliminaVi propongo la traduzione di un post di paulshabram del 7 luglio. Spero che sia interessante per voi quanto lo è stato per me. Baci. MrM
Che cos'è la “Sequenza” e perchè si è evoluta come una tecnica da cui RB è ossessionato?
Su questo blog ho sentito molti riferimenti e delle descrizioni della “Sequenza”, della pratica di “vedere” messaggi dagli Dei nei numeri e nelle coincidenze, i “sei sgabelli” e strambe interpretazioni dell'arte etc. Il punto chiave delle “Chiavi” è che sono sconcertanti. Alcune di queste pratiche non sono nuove.
Ma di che si tratta?
Vorrei collegare queste domande a una domanda più generale che è stata fatta più volte nel passato su questo blog: “Perchè persone apparentemente intelligenti rimangono invischiate nella Fof o in altre sette?” Ci siamo posti questa domanda in molti modi e credo che, per un verso o per l'altro, le spiegazioni date siano tutte vere, anche se possono apparire contraddittorie. Ma la “Sequenza” mi ha messo in allarme. In essa opera un certo meccanismo. Spero se ne possa discutere e chiarirlo.
Un paio di settimane fa un altro blogger ha parlato di “autosuggestione”, una tecnica di cui ho fatto molto uso prima di raggiungere la FoF 36 anni fa. Mi ricordo una discussione su una tecnica di ipnosi che poteva funzionare su persone che a suggestione e ipnosi mostravano resistenza. Quella tecnica viene chiamata "Tecnica della Confusione". Con la tecnica della confusione, si può rendere una persona suscettibile alla suggestione, attraverso il creare confusione e contraddizioni non risolvibili nella mente della vittima. Io credo che molti dei metodi di RB, compreso l'uso della quarta via, utilizza una sottile forma di questo metodo. Lo fa da sempre, naturalmente la sua mente sociopatica sperimenta varie manifestazioni di questo metodo. Le migliori vengono promosse ed evolvono. Adesso penso che anche "il ricordo di sè" e l'"essere presenti" possano, NELL'AMBIENTE SBAGLIATO, preparare le persone ad essere controllate. Anni fa RB diceva: "la confusione è uno stato più alto". E' ancora così?
“Le tecniche di confusione destabilizzano il normale schema strategico della coscienza di una persona, aprendo la strada allo sviluppo di processi ipnotici. (...) Le tecniche di confusione sono comunicazioni che destabilizzano la rigidità dell'assetto mentale.
Le tecniche di confusione sono basate sui seguenti presupposti:
1. Ci sono molti schemi automatici e prevedibili nei processi comportamentali di una persona, per esempio la stretta di mano;
2. La destabilizzazione di uno qualunque di questi schemi crea uno stato di incertezza dominato da eccitazione/risveglio indifferenziato (per es. confusione);
3. Alla maggior parte delle persone non piace lo stato di incertezza, e sono estremamente motivate ad evitarlo;
4. La confusione aumenterà fino a che la persona non potrà attribuirla a qualcosa (“questo è accaduto perchè …”);
5. Con il crescere dell'incertezza aumenta la motivazione a ridurre l'incertezza stessa;
6. La persona che è in un forte stato di incertezza, tipicamente accetterà la prima via praticabile che gli si presenta per ridurre l'incertezza stessa (per esempio gli inviti a scivolare nell'ipnosi).”
Come è stata scoperta la "Tecnica della Confusione":
‘”The birth of Milton H. Erickson’s Confusion Technique: Milton Erickson’s Collected Papers-Volume I-pg. 259
”Un giorno in cui tirava vento, mentre andavo al primo seminario formale condotto da Clark Hull nel 1923, un uomo svoltò di corsa l'angolo del palazzo venendo a sbattere contro di me, mentre il vento mi sferzava forte. Prima che egli potesse recuperare la propria disinvoltura e parlarmi, io guardai attentamente il mio orologio e cortesemente, come se mi avesse chiesto che ora era, dissi: "mancano esattamente dieci minuti all'una" - benchè in effetti fossero quasi le quattro del pomeriggio - quindi me ne andai. Un mezzo isolato più avanti mi voltai e lo vidi che ancora mi guardava, sicuramente ancora stupito e sconcertato.”
“Continuai per la mia strada verso il laboratorio e cominciai a ragionare su questa situazione nel suo insieme, sui vari episodi in cui avevo fatto simili giochetti ai miei alunni e come ne risultasse confusione, sconcerto, e un'ansia mentale da parte loro di arrivare a capirci qualcosa. In particolare mi ricordai quell'occasione in cui il mio compagno di laboratorio di fisica disse ai suoi amici che intendeva procedere alla seconda (e interessante) parte di un esperimento. Lo venni a sapere, e mentre dividevamo in due pile il nostro materiale sperimentale e l'equipaggiamento, io gli dissi nel momento cruciale, con calma ma con grande intensità, “QUEL PASSERO E' VERAMENTE VOLATO A DESTRA, QUINDI SUBITO E' VOLATO A SINISTRA, E QUINDI IN ALTO, DOPODICHE' NON SO PROPRIO COSA SIA ACCADUTO”. Mentre mi guardava stupito, presi l'equipaggiamento per la seconda parte dell'esperimento e mi misi a lavorare con grande impegno con l'equipaggiamento stesso per la prima parte dell'esperimento. L'esperimento era quasi terminato quando lui ruppe il silenzio che c'era sempre tra noi quando lavoravamo insieme. Chiese: “Come sono arrivato a lavorare su questa parte? Volevo lavorare su quell'altra parte”. E io semplicemente replicai: “Sembra che sia semplicemente andata in questo modo”.’
Ho cercato di capire cos'è la sequenza e mi pare che ricordi l'invocazione di presenza che propone Gold. Non sono sicuro di aver capito qual'è la differenza con l'attenzione divisa e a una rotazione dell 'attenzione sui tre piani. L'idea di contare sui polpastrelli mentre si fa altro è un esercizio di attenzione divisa che hanno insegnato anche a noi. La ripetizione costante di un mantra mentale come la preghiera del cuore esicasta...Fatemi capire se c'entra qualcosa
RispondiEliminaRispetto alla confusione mi viene in mente l'esercizio dello stop tra una posa e un 'altra : una rottura di schemi può essere un opportunità di risveglio se in quel momento ... non so che aggiungere(tipo se hai un vero maestro dinnanzi)
A : STO GUARENDO CON L'IRONIA mi viene da dire che il sistema è un mezzo utile come la zattera buddhista da lasciare dopo che ci ha portato dall'altra parte. Eforse per lasciarla è bene essere grati di tutto quello che uno ha preso compreso ed individuare tutto quello che non è più utile. Per esempio un termine da sostituire a Lavoro che non spaventi ?!
per piperinik...è buffo perché citi Gold...non credo di conoscerti ma abbiamo frequentato probabilmente molte persone in comune senza saperlo..da P.P al gruppo di Gold..
RispondiEliminaIn bocca al lupo per il proseguimento del viaggio..
Edson
Pensavo alla differenza tra scuola e culto....
RispondiEliminamagari fnche' impari qualcosa e' una scuola e quando smetti diventa un culto.
Poi, continuando a pensare, e cercando di mettere da parte il cinismo del post Fof (Fole o farneticamenti), ho realizzato che un gruppo per essere considerato una scuola, deve essere collegato a qualcos'altro. Non e' un entita' fine a se'stessa.
Una delle grandi delusioni della Fof, e' stata proprio il realizzare che fosse fine a se' stessa; come anche il 'lavoro' su noi stessi, e ancor di piu' il maestro super egocentrico.
Una scuola dovrebbe avere uno scopo al di fuori di se'. Gli studenti dovrebbero imparare lezioni in posti diversi e da istruttori diversi.
Con l'idea d'imparare il piu' presto possibile per poi andare per conto proprio. Probabilmente con l'idea di essere al servizio di qualcos'altro.
Speculo, ovviamente, su come potrebbe essere una scuola. Mi baso un po' su come la vedono i sufi. Non pretendono di sapere tutto, non vogliono nessuno sia dipendente, e il 'lavoro' e' visto come un servizio.
A Lisa
Anche la mia relazione con la negativita' e' cambiata.
Non mi sforzo di non esprimere emozioni negative, ma noto che il piu' delle volte non ho motivo di averne. Non mi e' mai piaciuta la sensazione, per cui cerco solo di capire il perche'mi sento in un certo modo(di solito ho fame e me la prendo con qualcuno, il che e' strano perche' sono io quello che cucina!).
Al ricordo di se' non riesco neanche piu' a pensarci. Mi sembra ovvio che sia preferibile godersi le cose che ci si presentano davanti, ma non sembra sia necessario uno sforzo tremendo, o un supersforzo (che poi non so neanche bene cosa sia, a parte le camminate chilometriche di O. sotto la pioggia!). Be' forse ascoltare lo starnazzamento del Loon per anni e'stato un super sforzo!
Anche se il famigerato G. di Patrizia non sembra da meno. Ha ha ha ( P. non ti arrabbiare ma il tipo sembra fuori almeno quanto the Pink Panther).
Non mi ricordo cosa sapevo da bambino. Vari insegnanti Advaita continuano a dire che da piccoli sapevamo tutto. Io sapevo che mi piacevano le armi e le macchinine....poi ricordo pochissimo.
A pipirinik(ma ce l'hai un ome serio?):
cercavo di mandarti a parlare dall'amico E. sul blog di cui ti ho scritto, perche' lui e' un amante degli esercizi e della quarta via.
Visto che non molli....
la zattera va lasciata andare, che si debba essere grati, non so, non sono grato alla macchina quando la parcheggio, o al cuscino quando mi alzo la mattina.
Il loon diceva sempre che bisognava essere grati....invece non lo siamo per niente!!
Ti dicevo che se volevi veramente parlare, dovrai provare a lasciare andare la terminologia del tuo gruppo, e prometto che non ti ammorbero' con la nostra. Tanto quello che veramente si puo' comunicare a parole si puo' fare comunque, senza pretendere di essere mistici.
Perche' vuoi sapere cosa facevamo? Non ci credi che erano un sacco di scemenze? (mi riferisco alla sequenza e a stupidaggini simili).
Ti contavi i polpastrelli?
Un saluto a tutti
(ho questo strano effetto collaterale del post-Fof, tendo ad abusare delle parentesi, scusatemi!)
(ciao)
Leggendo il post di Andrea mi ricordavo di quante volte ho raccontato anche durante la fase FOF agli studenti stessi la storia zen della canoa...
RispondiEliminaPersino Girard diceva in un libro che l'identificazione più dura e probabilmente una dell ultime a morire era quella con il maestro e con il sistema..
A me sembrava tanto ovvio...ma poi comunque il rischio di caderci è dietro l'angolo...infatti credo anche che la difficoltà di spostare la propria attenzione dal sistema e dalla scuola(o dal maestro) sia alla base del non riuscire ad usare e sfruttare quello che di buono si può avere guadagnato dall'esperienza in un gruppo o squola (con la "q" perché credo sia importante accettare che se ne esce sempre ancora un po' ignoranti).
Anche per me il ricordare se stessi come sforzo è lontano ma riconosco che i momenti di "presenza" non lo sono...ovvero , alcuni strumenti sono acquisiti e miracolosamente non sono gli strumenti che mi hanno acquisito...ora sto riprendendo piano piano anche vecchie fonti interiori ed esteriori legate a quello che mi ha insegnato in modo genuino la vita
Gratitudine..tanta..verso me stesso e verso la vita stessa e verso tutto quello che mi è stato offerto da quello che (qualsiasi cosa sia ) chiamano "destino"..
verso me stesso perché mi piace volermi bene anche per avere usato in modo utile almeno alcune delle cose sulle quali sono inciampato....e pur temendo di essere visto come lo studente che vuole dare un tocco emozionale al proprio punto di vista me la sento di dire che questa vita è PROPRIO UNA FIGATA...(anche se magari tra mezz'ora dovrò schiaffeggiarmi per ricordarmelo..)
Sono solidale con Andrea per le parentesi e ci aggiungo i puntini di sospensione....( mi piacciono e mi sembra di scrivere come parlo...sono fantastici!!)
In seguito al non-violento e non offensivo picchettaggio eseguito da Elena vicino all'ingresso della proprietà, la Fellowship ha tentato di bloccare la cosa presentando una denuncia a nome del suo presidente. La Corte però ha dato ragione ad Elena. La questione è apparsa sui giornali locali.
RispondiEliminaEcco la traduzione dell’articolo apparso sull’Appeal-Democrat di ieri. (Se volete verificare, potete visitare il sito Web http://www.appeal-democrat.com/news/move_66452___article.html/ordered_protester.html )
La Fellowship contesta il picchettaggio
19 luglio 2008
By Ryan McCarthy/Appeal-Democrat
Un ex membro della Fellowship of Friends che afferma che il gruppo è una setta guidata da un uomo che presenta se stesso come una dea in un corpo maschile, intende proseguire il suo picchettaggio vicino all'entrata del quartier generale ad Oregon House.
“È una bolla in cui nessuno viene a sapere ciè che veramente accade”, ha detto Clara Elena Haven venerdì davanti al giudice.
La Haven, ha lasciato la Fellowship nel 2007, dopo 17 anni.
Il Giudice Curry della Yuba County Superior Court ha emesso un ordine temporaneo che non pone restrizioni riguardanti le scritte sui cartelli, ma richiede alla Haven di tenersi a 50 yards (yard = 91,44 cm) dall'entrata della Fellowship.
“La corte ha ritenuto che quella fosse la giusta distanza”, ha detto l'avv. Richard Thomas di Marysville che rappresenta la Fellowship.
Pur non essendoci alcun limite di questo tipo prima, la Haven ha detto di essersi comunque già tenuta a una distanza di 25 metri e ha aggiunto che non era un problema spostarsi più in là di quella stessa distanza. Il Giudice Curry ha fissato un'audizione per l'8 agosto avente per oggetto un'ingiunzione permanente richiesta dalla Fellowship.
La Fellowship ha sollevato il caso presso la Corte su questioni inerenti il picchettaggio effettuato dalla Haven nel mese di luglio sulla sua proprietà con cartelli recanti la scritta “Quanti boys ancora, Dear?”.
Secondo la Fellowship il riferimento ai boys “implica danni o atti osceni nei confronti di minori”. Ciò “non è accaduto e non accade sulla proprietà della Fellowship”, afferma il gruppo nella documentazione presentata.
La Haven, 49 anni, ha detto in aula che il fondatore della Fellowship, Robert Burton, usa il termine “Dear” al posto del nome della persona, quando si rivolge ai membri.
Burton, 68 anni, è sempre circondato da una mezza dozzina di ragazzi, ha detto la Haven.
Venerdì, i rappresentanti della Fellowship non hanno commentato la cosa.
Stando al sito Web, la Fellowship è nata nel 1970 nella tradizione della Quarta Via, via conosciuta anche come “Cristianesimo esoterico”. La sua proprietà in Yuba County è il quartier generale per gli oltre 1700 membri nel mondo.
Ames Gilbert, 57 anni, di Nevada County, membro della Fellowship dal 1978 al 1994, era in aula per sostenere la Haven.
Durante un intervallo, Gilbert ha detto che il gruppo considera le persone fuori dalla Fellowship “macchine addormentate” e li classifica con i numeri da 1 a 3. Gesù Cristo era considerato dal gruppo un numero 8.
“Nel 1994, quando ho lasciato il gruppo" dice Gilbert, "Burton affermava di essere un uomo numero 7.3”.
La Haven ha detto che la classificazione continua.
“Se non sei un membro, sei parte dei 6 miliardi di persone morte”, dice la Haven parlando di come la Fellowship considera i non-membri, ossia esseri “addormentati”.
Due cause legali di rilievo, la prima delle quali datata 1984, sono state intraprese da ex-membri ed entrambe denunciavano la cattiva condotta sessuale da parte del gruppo. La causa del 1984 venne chiusa quattro anni dopo con un accordo per oltre 500.000 dollari, come si evince dalla causa sollevata successivamente, nel 1996, dall'ex membro Troy Buzbee.
La causa di Buzbee, chiusa poi in termini coperti da segreto, imputava a Burton di aver usato Buzbee, “insieme a centinaia di altri ragazzi, per la parziale gratificazione della sua satiriasi, un impulso irrefrenabile a intraprendere atti sessuali con decine, se non centinaia di uomini”.
Nella causa veniva riportato che Burton afferma: “La mia sessualità è a livello di super-sesso”.
A quel tempo, i rappresentanti dell Fellowship negarono pubblicamente le accuse.
La Haven ha detto che continuerà a picchettare per confrontarsi con gli attuali membri della Fellowship e che la sua presenza vicino all'entrata non dovrebbe costituire un problema.
Dice la Haven: “Una persona in piedi sul lato della strada non costituisce una minaccia per nessuno”, “I membri diventano molto dipendenti dalle persone dentro”, “Quando lasci, non hai nulla”.
Il picchettaggio è “un bellissimo strumento per confrontarsi con gli altri”, dice. “Può aiutarli a realizzare che non sono in una bolla chiusa che non può essere toccata”.
Nei documenti presentati, la Fellowship afferma che è in corso la preparazione del suo festival annuale presso il quartier generale di Oregon House.
L'evento “Going Forth By Day” è cominciato venerdì e attira membri della Fellowship da tutto il mondo, compresa l'Europa, l'Asia, il Sud America e il Messico, sempre secondo le carte presentate dal gruppo.
Come avete letto nell'articolo di giornale, in questi giorni si sta "celebrando" il JFBD. Elena sta continuando il "picchettaggio" all'entrata della Proprietà, che consiste nel suo essere lì e mostrare dei cartelli con frasi che possano destare delle domande nei current members. Si tratta dunque di una manifestazione pacifica e civilissima.
RispondiEliminaMa l'espressione del libero pensiero, si sa, non piace alla Fellowship of Friends e al suo leader Robert Earl Burton. Chissà mai perchè questo signore, nella sua organizzazione, ha imposto delle regole per limitare le fonti di informazione. Me lo immagino accigliare gli occhi, puntare il dito verso lo studente e dirgli: "non ascoltare quelle persone, sono il diavolo!" e poi: "smetti immediatamente ogni rapporto con chi lascia - è per il suo bene!".
Dette così queste frasi suonano strane, destano sospetto. Ma è proprio questo che Robert Earl Burton impone nella sua organizzazione. Applica il controlllo dell'informazione. E il controllo dell'informazione funziona. Sostanzialmente gli studenti fanno come le tre scimmiette - si tappano occhi, orecchie e bocca. E c'è poco da giudicare. Tra di loro, a far così, c'eravamo anche noi una volta.
Bene, in questi giorni l'organizzazione Fellowship of Friends ha dato una nuova dimostrazione di meschinità: cari studenti, se qualcuno di voi legge queste righe, aprite gli occhi! probabilmente non siete stati informati di queste cose. La Fellowship ha citato Elena davanti al Tribunale di Marysville. Già con questo, ha evitato per un giorno che Elena manifestasse e che le frasi proibite venissero lette da occhi che non devono vedere. L'appiglio formale per intimidire Elena è stato un cartello che lei ha esibito nei giorni scorsi e che diceva: "How many more boys, dear?"
Il presidente della Fellowship ha detto che queste parole presupponevano che ad Apollo avvengano degli abusi e/o indecenze su minori. Ma che strana idea! Ma come gli sarà venuta in mente un'idea così strana? Sempre il Presidente prosegue dicendo che ciò non avviene ad Apollo. Forse dal punto di vista legale ha ragione. Dopo Troy Buzbee, infatti, con cui Robert Burton ha cominciato ad avere rapporti sessuali quando Troy aveva 17 anni, dopo la costosissima causa legale di Troy (è un segreto quanto sia costata alla Fellowship, ossia quanto sia costata ai membri della fellowship, che hanno pagato con i loro teaching payments), Robert Burton sta molto attento (è un uomo conscio) a circuire solo giovani maggiorenni. Appena scatta la maggiore età, tuttavia, le prede sono abbordabili. Ad Apollo ce ne sono tante, specie tra i figli degli studenti. Infatti ci sono studenti che stanno molto attenti a non esporre i propri figli alle attitudini predatorie del beloved. Mi chiedo se questa contraddizione non susciti in loro nessun disagio.
Sarebbe giusto che i membri della Fellowship potessero discutere apertamente di queste questioni che non sono vita privata di Robert Burton, ma che li riguardano tutti. Il fatto che Robert Burton usi il suo carisma, il suo alone di divinità per arrivare a fare sesso con i giovani maschi eterosessuali (nella corruzione c'è più gusto), riguarda tutti i membri della Fellowship. C'è un'estesa rete di complicità, fatta di collaborazione e di silenzio, che investe e coinvolge tutti i membri della Fellowship. Mettere i segnalibri, fare incontri prospettivi, far entrare le persone nella Fellowship of Friends, quando coinvolge giovani uomini, significa fornire carne giovane al predatore sessuale conscio.
Per mantenere questo gioco, Robert Burton ha bisogno del controllo dell'informazione. Non sarebbe leggittimo che in un incontro gli studenti parlassero apertamente del comportamento di Robert? Questo non è possibile. Non è possibile parlare di come vengono usati i soldi (a proposito, i soldi spesso faticosamente pagati per la membership vengono sperperati in abiti costosissimi e di dubbio gusto. Una vera e propria passione per lo spreco), non è possibile parlare di nulla se non certi argomenti autorizzati. Non si deve parlare con gli ex-studenti. E' il controllo dell'informazione.
Ci sono molti studenti che non sanno niente. Niente. Rispettano gli esercizi. Non leggono il blog. Semplicemente non sanno le cose.
Il modello di controllo dell'informazione applicato nella Fellowship of Friends funziona ancora meglio nel momento in cui chi ha qualcosa da dire, da far sapere, rinuncia a manifestarsi. Da questo punto di vista, l'azione di Elena rompe l'equilibrio. Può darsi che qualche effetto sortisca....
Che ne pensate?
La piccola fiammiferaia (alias E.) accampata davanti all’ingresso dell’asilo nido per anime alla ricerca della sicurezza spirituale, non e’ esattamente una povera innocente ( e i suoi fiammiferi costano troppo).
RispondiEliminaCome tutti noi (che abbiamo supportato la squola -come dice Edson- per almeno cinque anni, per cui senza scuse), la povera piccola e’ stata per anni a conoscenza di quello che succedeva.
Come noi (non riesco a trovare un termine adeguato), per anni non ha detto nulla in nessuna di quelle situazioni in cui sarebbe stato ‘scomodo’ farlo. Spingendosi anche oltre E. ha sposato Girard, all’epoca il numero due nella scuola. Mi e’ sembrato che la posizione non le sia dispiaciuta troppo. Negli interminabili punti di vista che ci ha regalato negli anni, non ricordo si sia mai lamentata di nulla.
Ora che e’ uscita e’ una sequela di accuse (fondate).
Non ho nulla contro Elena, e tutto quello che capita alla Fof (Felloni e furfanti) se lo merita, pero’ questa guerra santa mi puzza.
Elena ha goduto troppo a lungo dei benefici dell’essere una studentessa, e’ stata la moglie di G. (che forse e’ anche piu’ colpevole dell’Oca rosa nell’imbambolare gli studenti con le sue giustificazioni per l’opera del “Maestro”!).
Ora sembra che sia stata presa in giro per tutti questi anni (da chi?). Quando le era utile lo stare nella Fof non era poi cosi’ terribile, la sorte dei ‘ragazzi’ in rosa (in 17 anni almeno un centinaio) non la toccava cosi’ profondamente, non aveva nessun problema nell’ammorbarci con punti di vista letali (qualcuno dovrebbe dire qualcosa sulla crudelta’ nel sottoporre i poveri studenti per dover ascoltare senza possibilita’ di fuga!).
Quello che fa ora, non solo non aiuta nessuno (quelli ancora ‘dentro’, vedendola, pensano solo alla brutta fine che si fa quando si esce), ma sembra (magari solo a me) anche ipocrita.
Non si puo’ svegliare nessuno con la forza, altrimenti, come pensavamo -da studenti- di essere svegli e che tutti gli altri fossero addormentati, ora da ex-studenti, pensiamo che gli unici addormentati sono gli studenti!
Non la finiremo mai di pensare ad altri come addormentati??
E siamo poi sicuri di essere piu’ “svegli” adesso? (scherzo...no sono serio...no scherzo..)
Non dico che bisognerebbe fare finta di niente o che la Fof debba essere lasciata in pace. Ma penso che il continuare ad isolare come punto di rivolta e rabbia la vita sessuale del Looney sia fuorviante.
Ci sono molte ragioni per cui la ‘squola’ debba essere criticata e abbandonata, non solo l’unica cosa di cui abbiamo sempre saputo tutto ed ignorato per anni. Per l’unica ragione che non interferiva con il nostro sacro RICORDARSI DI SE’.
Il problema piu’ grande (per me ovviamente, a parte le parentesi), e’ stato nella nostra vita nella squola, il nostro enorme egoismo.
Volevamo risvergliarci a tutti i costi, volevamo che qualcuno ci dicesse come, ed eravamo pronti a pagare il prezzo. Per alcuni era dare soddisfazioni sessuali al porcellino rosa, per altri era ignorare che questo accadesse. Tutto purche’ ci venisse dato quello che volevamo. Volevamo ricevere attenzione dal “Maestro”, o dare attenzione al “Maestro”.
Tutto era basato sul quello che volevamo.
Ancora adesso molti studenti continuano a dire in difesa del restare:” Ma io ancora prendo quello di cui ho bisogno”!
Ora, da fuori, forse meno egoisti/egocentrici di prima, possiamo vedere tutti gli sbagli fatti in nome della Nostra Evoluzione.
Ma il continuare ad accusare il Bombolino Rosa come se lui fosse il solo colpevole mi puzza quanto i fiammiferi di Elena.
Scusate per la lunghezza e le parentesi.
Un’abbraccio a tutti
p.s. non e’ colpa neanche dei vostri genitori!
Chissà perché, quando una donna mostra le palle, gli uomini devono subito sminuirla.
RispondiEliminaPenso faccia parte di anni di sottomissione a Robert.
Odia le donne, le tratta male, le umilia andando a letto con i propri mariti e figli, ha persino inventato il dominio femminile per essere sicuro di essere l'unica Prima Donna.
Non ho mai visto né conosciuto Elena, ma sono uscita dalla scuola grazie al suo coraggio iniziale di scrivere sul blog tutto quello che sapeva a proposito della vera natura della FOF.
Sono stata nella scuola per 20 anni, credimi, non ho mai saputo nulla dei particolari sulla vita privata di Robert e dei suoi amanti. Non ho mai avuto nessuna relazione sentimentale con gli amanti di Robert, non ho mai avuto confidenze da nessuno dei suoi amanti, nessuno è venuto a raccontarmi di orge e depravazioni varie del maestro.
Premetto che sapevo fin dall'inizio della sua omossessualità, non ho mai indagato sulla sua vita sessuale.
Sono uscita dalla scuola perché mi sono resa conto di essere stata in una setta, di aver ricevuto un profondo lavaggio del cervello e di essermi stancata di contare.
Elena e altri, con il loro coraggio di scrivere tutto quello che sapevano, hanno permesso di smascherare la vera natura malata e perversa di Robert.
Grazie ad Elena (una donna) finalmente molti sanno della vera natura della fof. La grande arma per un saturnino come Robert è il controllo dell'informazione. Finalmente è stato colpito nel suo Tallone di Achille. Grazie ad Elena, le notizie non sono solo sul blog letto da ex, ma sono finite in mano alla stampa americana.
A questo punto, quelli che sono rimasti nella scuola hanno accesso a tutti i tipi di informazione se vogliono leggerle.
Non penso che gente come Girad H, Asaf, Dorian, Robert M, Steven D, Linda T, Karen J., Emilia P, Maurizio S, Marialuisa M, Franca C, usciranno mai, sono profondamente convinti e persi.
Quello che per me è importante è che servirà a non far cadere nella trappola nuovi possibili studenti.
Ognuno di noi ha avuto ruoli diversi in questo grande dramma, così mi è venuta in mente una vecchia canzone di Enzo Jannacci :
Quelli che...
Quelli che danno i punti di vista lunghi
Quelli che non hanno mai dato nessun punto di vista
Quelli che volevano sempre fare i direttori e le ottave
Quelli che hanno sempre voluto contare i soldi
Quelli che hanno paura delle donne
Quelli che fanno di tutto per sminuirle
Quelli che hanno fatto l'esercizio del sesso
Quelli che facevano le orge
Quelli che si prostituiscono
Quelli che fanno i protettori...
Quelli che sposano sempre gli ex di Robert
Quelli che perché hanno sposato un ex di Robert hanno assicurato un posto in salario a vita
Quelli che sono sempre nel cerchio interno altrimenti si sentono delle merde
Quelli che non sono mai riusciti ad entrare nel cerchio interno
Quelli che sapevano tutto ma non hanno mai parlato per non perdere i privilegi
Quelli che pagavano, pagavano, pagano e non sanno perché
Quelli che hanno fatto da paraculo
Quelli che hanno fatto i lacché
Quelli che hanno predicato in nome di Robert
Quelli che difendono l'indifendibile
Quelli che credono che nella fof si sveglieranno
Quelli che nella fof dormono
Quelli che non escono perché hanno paura di essere mangiati dalla luna
Quelli che hanno lasciato la propria famiglia
Quelli che hanno lasciato i propri figli
Quelli che sono stati lasciati dalle proprie famiglie
Quelli che sono depressi e bipolari
Quelli che pensano di essere gli unici eletti
Quelli che non hanno le palle
Quelli che le hanno anche per te
Quelli che se escono dalla scuola non sono nessuno
Quelli che stanno nella scuola e non sono nessuno
Quelli che sono usciti e non si sono resi conto di nulla
Quelli che sono diventati consci
Quelli che come me e come te hanno lasciato la scuola e ora devono trovare il coraggio di vivere
Quelli che ...siamo tutti complici.....
da patrizia
RispondiEliminanon solo ha le palle,ma anche la libertà di cambiare:,fare ciò che sente giusto nel momento.Smettiamola di criticarci a vicenda e di farci le pulci. fuori o dentro che si sia. La "squola" è finita e anche se non abbiamo capito tutto o sentiamo di essere stati traditi, nessuno ha perso tempo l'importante credo sia non rimanere inchiodati,nel senso più ampio del termine. andrea , il famigerato G. non crea nessun proselitismo, non esiste più nella mia vita, ma è un incontro. anzi uno scontro.finita lì ,ciò che doveva fare l'ha fatto .è un'esperienza .puoi crederci o no io intanto continuo ad avere una gran sano silenzio dentro .un abbraccioa tutti patrizia
Sembra anche a me che una delle lezioni più profonde che possiamo ricavare da tutta questa storia è di imparare a lasciare che gli altri dicano e facciano quello che sentono di dire e fare ... Ne abbiamo tutti bisogno, può darsi che si sbagli, che si facciano errori o che se ne ripetano. Ma, in fondo, stiamo tentando, facciamo quello che possiamo e non mi sembra che siamo poi così disperati, anzi. Soprattutto, siamo onesti.
RispondiEliminaForza e coraggio amici, siamo sulla strada buona ...
P.S. Sinceramente, se abitassi a Oregon House o dintorni, io andrei a picchettare con Elena; mi sembra un atto coraggioso e un'esperienza interessante anche per se stessi. Ma capisco e rispetto le ragioni di altri e non ho alcun motivo per giudicare, davvero non mi viene. Lasciamo che ognuno prosegua come meglio crede e come sente. Libertà.
Alla bella canzone di Vera Anonima, aggiungerei "Quelli che non ne voglio più parlare" ...
Un abbraccio forte a tutti, Lisa
Oltre ad invitarvi sul cesap vorrei ,anche se non conosco da di dentro le vostre storie a non prendersela mai con le persone sopratutto sapendo che si è stati in una setta dove si usava pesantemente Manipolazione Mentale. In Allarme scentology si racconta chequandisi è dentro si è parte di un vero strumento di tortura come l'inquisizione (non sono le sue parole :è il senso generale). Bisogna perdonare e perdonarsi e fare i conti con la propria coscienza cosa si è stati disposti a vendere al diavolo in cambio di un anima (fake).
RispondiEliminaDetto questo nella mia esperienza all'acqua di rose da PP trovo che sia utile raccontare come si supera la prima" barriera",come entra L'identificazione che considerazione esterna = identificazione con la crescita della scuola. Inoltre come la dottrina, il linguaggio entri a far parte di noi senza divenire linguaggio comune ,cioè vera comprensione , ma gergo . Per questo mi sarebbe piaciuto sapere come era organizzato il lavoro, come erano le ottave, come venivano insegnati i tipi ecc perché raccontando si vede quanto e come si è preso(influenza c o influenza-virus )
Io sono ancora certo che l'Insegnamento esista,che il problema è la trasmissione corretta di questo, di come faccia presto a corrompersi anche la rosa più vera...
Per la dolce Paola, con tutto l’affetto di un amico....
RispondiEliminaHo letto un libro scritto da uno psicoteraupeuta che e’ sopravvissuto in un campo di concentramento in cui la percentuale di sopravvivenza era di circa tre persone su cento.
L’autore si chiama Frankl. Il libro s’intitola “In search of meaning”.
Ci sono varie cose che mi piacciono nel libro. Non sto a descriverle tutte, ma una delle cose che mi e’ piaciuta di piu’ e’ l’idea di assumersi la responsabilita’ del proprio passato.
I detenuti gli sono grati quando va a parlare nelle carceri per questo motivo. Invece di colpevolizzare la societa’ o un infanzia infelice, Frankl dice ai detenuti di assumere la responsabilita’ delle loro azioni. E loro gliene sono grati! Finalmente si sentono uomini (o donne per carita’!), il togliere loro la responsabilita’ e’ come togliere loro la dignita’. Il pagare per le loro azioni restituisce loro la possibilita’ di essere uomini.
Almeno questo e’ quello che ho capito io, e quindi non vuol dire nulla!
Questo per dire che i miei commenti su Elena non sono perche’ sia donna o perche’ abbia le palle (ma non e’ un espressione maschilista? Come per dire che una donna per essere ‘tosta’ debba avere le palle?).
Ma perche’ rappresenta la mentalita’ del non-e’-colpa-mia-sono-stata-imbrogliata-e-ora-voglio-proteggere-gli-altri-poverini!
Per me, questa e’ non solo ipocrisia, ma anche arroganza. Esattamente come quando nella squola sapevamo con certezza di essere gli unici a ‘sviluppare un'anima’ nell'intero pianeta, ora siamo assolutamente certi che gli studenti siano completamente perduti (lo so che e’ vero, sto solo cercando di dire qualcosa) e che ORA noi abbiamo visto la luce.
Mi sembra la stessa arroganza. Chi siamo per dire ad altri cosa sia meglio fare per la loro evoluzione? Era forse possibile per gli altri‘svegliarci’ quando eravamo completamente assorbiti nella Fof e nell’essere studenti? (Ricordo che una volta mia sorella mi ha chiesto se non fossi per caso brainwashed? La guardai pensando “Io? Povera addormentata!”).
Una ex con un cartellino fuori dal Pyle mi avrebbe fatto ridere.
Non mi fa ridere ora, perche’ mi dispiace per lei, e’ stata ferita cosi’ profondamente che non puo’ fare altro che attaccare per lenire il dolore.
Ovviamente non sara’ lei a convincere nessuno degli incravattati che le passano davanti ad uscire dal loro piccolo paradiso terrestre.
E’ vero che la Fof nella sua immensa stupidita’ e’ riuscita comunque a rendere Elena molto piu’ pericolosa di quanto non sarebbe stata se l’avessero lasciata stare. Prima hanno chiamato la polizia (e' la prima cosa che fanno, non so perche', come fosse un servizio magico che fa scomparire i problemi!), e siccome non e’ servito a nulla, sono andati in tribunale, cosi’ sono riusciti ad attrarre l’attenzione che Elena da sola non era riuscita ad ottenere.
Ora il giornale locale e’ interessato in un articolo sulla Fof (fossi ora fossilizzato?)ed intervisteranno studenti ed ex studenti! Hahaha che deficienti.
Nikka, un’altra donna con (o senza)le palle, ne parla sulla greater fellowship.
Preferisco assumermi completamente la responsabilita’ delle mie scelte passate, per quanto stupide.
Sono addirittura fiero della mia imbecillita’. Ma e’ la mia d’ imbecillita’, non do a nessuno il diritto di levarmela!
Non me ne vergogno neanche. Ho creduto di essere nel posto giusto a fare delle cose che ritenevo intelligenti. Non e’ cosi’, e non posso farci nulla. Non me la sento di dire ad altri cosa sia meglio per loro. Anche se volessi, le persone ascoltano solo quello che vogliono ascoltare.
Purtroppo abbiamo dato un valore sbagliato alla parola ‘emozionale’, e da li’ ci siamo inoltrati in un mondo immaginario costruito come piaceva a noi, vedendo solo quello che volevamo vedere (come quelli che dopo anni di appartenenza dicono di non aver saputo niente della vita privata di R.. E dove vivevate in un isola deserta? O forse non volevate sapere?)
Se qualcosa e’ emozionale, allora deve essere la cosa giusta!
Per cui tutto un insegnamento che doveva essere basato sulle verifiche e’ diventato una proiezione del nostro desiderio di credere che certe emozioni fossero l'equivalente di una esperienza spirituale.
Scusate se mi sono dilungato e se ho offeso minoranze o maggioranze etniche.
Patrizia, prendevo solo un po’ in giro G., non te o la tua esperienza di cui non mi permetterei di dire nulla (credo), e’ solo che vari ‘Maestri’ mi suscitano una certa ilarita’! Un abbraccio
Lisa mi vai a picchettare anche tu? Sei sempre la solita rivoluzionaria! Un grande bacio.
Un'idea, Andrea.
RispondiEliminaL'idea di prendersi la responsabilità della propria vita è molto sana. Ma secondo me non bisogna esagerare. Se la si applica troppo estensivamente si arriva a degli estremi paradossali: se ti svaligiano la casa devi concludere che è stata tua responsabilità non aver messo un efficace sistema di allarme. Se vieni truffato non sei stato abbastanza "sveglio". Se vieni manipolato subdolamente peggio per te, potevi non essere così debole...
Queste sono conclusioni non completamente sbagliate, possono aiutare a vedere le cose in maniera diversa e magari più costruttiva nella propria vita; ma hanno il difetto di nascondere il ruolo del ladro, del truffatore, dell'ingannatore... non so se ho reso l'idea...
Ciao Michele.
RispondiEliminaPer me e'come aver invitato il truffatore a cena, avergli offerto la cena, averlo elogiato per le sue qualita', avendolo trovato simpatico e bisognoso, avergli affidato le chiavi di casa. Poi essendo andati via per un po', tornare a casa e trovare la casa svaligiata!
Mi sembra che in questo caso urlare al ladro e al truffatore sia giusto in un primo momento, ma per la crescita personale bisogna andare al di la' e vedere chi e' il vero colpevole.
un grande abbraccio.
Un'altra idea.
RispondiEliminaPrendersi la responsabilità non è la stessa cosa che essere responsabili. Detenuti modello e svaligiatori affabili mi creano confusione, ma nel caso della Fof, prendersene la responsabilità significa che quello che ci è avvenuto nei nostri anni di FOF, fa parte della nostra vita. Tutto: quello che abbiamo visto, quello che non abbiamo visto e quello che non abbiamo voluto vedere. Quello che abbiamo accettato e quello che abbiamo subìto. Quello che abbiamo capito,....vedi la lista "Quelli che..."
Un bacione a tutti e due, Michele e Andrea.
Adriana
A me sembra Andrea che sei ancora malato di NON FARE.
RispondiEliminaNella vita esistono i medici anche se la salute fa parte della responsabilità personale. Agli altri addormentati o manipolati(a seconda della visione) non possiamo dare altro che quello che siamo,ma questo glielo dobbiamo. Se vedo una buca , anzi se ci sono inciampato, non è megalomania mettere un cartello :Attenti buca ! E se la buca è complessa , più una sirena mangiaanime, descrivere come canta, sottolineare che cosa attira è utile non solo agli altri ma sopratutto a me per non incappare in un altra che magari usa altre modalità.
E un'altra idea ancora ... Forse potremmo eliminare la parola "colpa" dal nostro vocabolario psicologico.
RispondiEliminaÈ proprio necessario sentirsi colpevoli o trovare il colpevole? Forse, prendersi la responsabilità della propria vita, può voler dire "abbracciare" quello che ci è accaduto. Fa parte di noi, in fondo. Possiamo non ripetere gli errori, ma non possiamo colpevolizzarci per averne fatti. E poi, "se non era quello, era un'altra cosa", diceva un mio amico.
Alla fine però, anche il ladro, prima o poi, deve prendersi la responsabilità delle sue azioni e della sua vita... Ma lui non lo farà e se lo farà si darà ragione.
BACI A TUTTI (Ciao Adriana !)
Malato di NON FARE ..?????
RispondiEliminaVorrei fare l'elenco degli esercizi che robert ha chiesto di FARE agli studenti della fof durante la mia permanenza nella fof:
RispondiEliminaNON frequentare persone della vita
NON leggere i giornali
NON guardare la TV
NON non portare i pantaloni(per le donne)
NON frequentare altri
maestri di influenza B
NON avere sesso al di fuori
del matrimonio
NON far vedere i denti quando ridi o fai le foto
NON mangiare durante le cene
d'insegnamento
NON ascoltare musica che non sia quella classica.
NON leggere altri libri se non quelli degli esseri consci(i 44 tutti morti)
NON parlare la tua lingua di origine quando sei ad Apollo
NON avere rapporti omosessuali
NON pettegolare(non chiedere notizie dei tuoi amici o fare domande sulla vita di Robert e su dove finiscono di fondi della fof)
NON esprimere emozioni negative
NON ridere
Alcuni di questi esercizi non sono piu' in vigore, ma questo elenco serve a ricordarci che forse, dico forse, siamo un po' tutti malati, come ha intuito Piperinik, malati di NON FARE.
Ps grazie Patrizia per aver condiviso con sincerita' la tua esperienza con G. Penso che hai toccato un tasto dolente.
Magari se provassimo a esprimerci con le nostre parole e con maggiore semplicità, con la minore aggressività possibile, riusciremmo a capirci di più.
RispondiEliminaA me succede di non capire alcuni post, forse è un mio limite, per carità, e forse anche i miei risultano "oscuri", ed è proprio in questa difficoltà di espressione/comunicazione che vedo ancora l'impronta della FoF, come d'altronde è ovvio che sia dopo tanto tempo. A volte ho paura di dire cose che non saranno gradite a questo o a quello, o di offendere, o di non riuscire proprio a dire quello che vorrei. Passerà. Ci vuole tempo.
Io comincio (o meglio continuo) ad avere le idee confuse e non capisco più bene di cosa si parli quando si parla in un certo modo (la storia dei malati del NON FARE, per esempio, ma preferirei davvero non chiedere a Piperinik di dilungarsi nella spiegazione ... senza offesa, sto scherzando)
Tuttavia, sono felice che finalmente ci si esprima, qui si sta cercando di vivere. Evviva!
Breve: inizio ad essere grato anche al cuscino dove dormo e poi Faccio.
RispondiEliminae se mi accorgo che POSSO, proverò a far meglio: Faccio, mi identifico fino alla passione, fino al calore rosso della passione: la macchina inizia a svalvolare e io inizio a ridere , a sganasciarmi dalle risate,perchè è maledettamente BELLO essere vivo , è una benedizione la mia inconsapevolezza...
Dal libro 'A path with heart' di J. kornfield, un insegnante di dottrine buddiste. (libro non fantastico)
RispondiEliminaDal capitolo sui problemi in vari gruppi e comunita' spirituali.
Domande:
nella vostra comunita' spirituale vi e' chiesto di violare il vostro senso etico di condotta o integrita'?
C'e' un duplie standard per il maestro e i discepoli intorno a lui?
Ci sono segreti e pettegolezzi che riguardano problemi?
Membri importanti abusano del loro potere/soldi/sesso?
Vi viene chiesto di 'dare' il vostro corpo?
Vi chiedono soprattutto soldi?
Vi e' proibito frequentare i vostri vecchi amici?
Vi sentite dipendenti?
La pratica (il lavoro) e' privo di senso dell'umorismo (questo e' importante)?
La comunita' ha un atmosfera pesante e contro-vita?
Vi viene chiesto di credere ciecamente senza vedere voi stessi? (questo e' tutto dal libro, non sto aggiungendo nulla! ndr.)
C'e'un senso d'intolleranza?
Quando osservate i membri anziani c'e' un senso di felicita e maturita'? (ha hahahha...)
C'e' la possibilita' d'insegnare, di diplomarsi, di esprimere il proprio dharma, o si e' tenuti per sempre nel ruolo di studenti e bambini? (ovviamente non siamo soli!)
questo invece da Thomas Merton:
L'uomo piu' pericoloso al mondo e' il mistico che non e' guidato da nessuno. Crede alle proprie visioni. Obbedisce all'attrazione delle prorie voci interne ma non ascolta altri uomini.
Identifica la volonta' di Dio con i desideri del proprio cuore....
e se la pura forza della sua sicurezza di se'si comunica agli altri e li illude che sia un santo, un uomo cosi' puo' distruggere una citta', un ordine religioso o anche una nazione.
Il mondo e' coperto da cicatrici lasciate nella sua carne da uomini cosi'.
ciao a tutti, devo andare ad adorare il mio cuscino che inizia a sentirsi trascurato....
Grazie Adriana per aver detto in tre righe quello che avevo cercato di dire in vari interventi, citando libri ed autori, contraddicendomi varie volte e facendomi accusare di malattie varie. Che mi vuoi umiliare ulteriormente?
RispondiEliminaTi prego d'intervenire ancora cosi' capisco quello che dico! (non sono sarcastico. Tanto per essere sicuri)
baci
Ancora sulle responsabilità
RispondiEliminaPrima di entrare nella FoF, ossia quando ero giovane, ero un'attiva miiltante politica. Facevo, dicevo, vivevo secondo dei valori in cui "credevo" profondamente: giustizia sociale, uguaglianza, pace, disprezzo per il lusso e lo spreco. Ci credevo come tanti altri e cercavo di essere coerente con questi "valori". Non mi sembrava giusto che ci fosse chi si strafogava nella ricchezza e chi viveva nell'indigenza. Non mi sembrava giusto che si disprezzasse la povertà e ci fossero negozi che vendevano borsette e cinture a un prezzo più alto dello stipendio mensile di un operaio.
Insomma, tutte cose abbastanza scontate, specialmente per chi aveva 20 anni negli anni 70/80.
Dico questo perché stavo riflettendo ancora sulla questione delle "responsabilità", mi interessa capire meglio.
Prima di entrare nella FoF, in nome di tutto ciò in cui "credevo" (e ci credevo profondamente), avrei giurato a spergiurato che mai e poi mai avrei potuto sostenere qualcuno che viveva secondo dei principi e con uno stile di vita che io disprezzavo: il lusso sfrenato, lo spreco, l'avidità per le cose materiali, il possesso, il potere, i vizi, a mo' di una specie di Giulio Cesare insomma (oggi diremmo Flavio Briatore o Silvio Berlusconi). Nel "giurare" a me stessa tali cose non si può dire che stessi mentendo, poiché allora era vero.
E invece, come non so, ma come per incanto, solo qualche anno dopo mi ritrovavo in una casa tutta arredata con inutili ammeniccoli, vestita come una signora a dirigere un centro della FoF e a telefonare a un calzaturificio di Firenze (di quelli che mai e poi mai nella mia vita precedente avrei nemmeno avvicinato) per prenotare un paio di scarpe cucite a mano e fatte della pelle di non ricordo più quale assurdo animale (qualcosa come capretto neonato) che costavano qualcosa come 900 Euro !!! E poi delle cravatte, delle orribili cravatte di un certo Leonard mi pare con su Pippi, Paperini, e altri pupazzotti e che costavano cifre da capogiro ... (Ma ditemi voi che bisogno c'è di possedere cose del genere e cosa c'entra con l'evoluzione...).
E di nuovo, "credevo" in qualcosa di completamente diverso e giustificavo questi comportamenti (non del tutto, a dire la verità, ed è stata la mia salvezza ...), in cuor mio pensando che erano le debolezze di un uomo stravagante, ma pur sempre conscio. E di nuovo non si può dire che "mentissi", poiché allora era vero, allora ci "credevo".
La mia domanda allora è: come ho potuto? Non ero più io? Dove erano finite le mie certezze di prima? Dov'era finita l'altra, quella che giurava di odiare queste cose?
Adesso che sono fuori da entrambe le cose, cosa resta? Non era vera né l'una, né l'altra?
Non voglio più temere che se uno studente ancora dentro mi leggesse, potrebbe pensare: "Mamma mia, ecco come ci si riduce a lasciare la scuola ...". Non lo voglio temere perché non è vero. Caso mai, finalmente abbiamo aperto la finestra, finalmente stiamo guardando fuori e stiamo ritrovando noi stessi.
Io riesco a darmi una sola risposta: si ha bisogno di ritrovare fiducia in se stessi, in quello che si è, così come si è. Forse adesso, per me, è l'unica possibile risposta.
In questo processo, non ho assolutamente idea di cosa sia giusto e cosa non lo sia. Di cosa si debba fare e cosa non si debba fare. Di cosa si debba dire e cosa non si debba dire. So solo che c'è bisogno di tempo e che per la prima volta sento che le possibili risposte provengono da me e sono più vere di quelle che mi sia mai data prima, quando a darmi le risposte era sempre un altro, fede politica o religiosa che fosse, non cambia.
Un abbraccio a tutti e buon fine settimana!
non è per caso che prendere responsabilità lo si stia confondendo con giudizi e sensi di colpa? e sappiamo bene che quella è tutta merce avariata, zavorra che uno si trascina dietro un'intiera vita e prosciuga le sue energie.Proviamo a lasciare un bel respiro libero attorno alle azioni degli altri ma impariamo a saper dire no e a saper dire si e comportarci di conseguenza . Karen Blixen aveva un motto nella sua vita ,copiato dallo stemma di una qualche casa nobiliare del suo paese diceva "Risponderò" ,ma poi ne scelse alla fine della sua vita un'altro che diceva "perchè no"
RispondiEliminae questo per me è veramente divertente,liberatorio, e alleggerisce tutto tanto l'esistenza continuerà a metterci alla prova e preferisco sbagliare 300 volte piuttosto che rimanere a guardare.oggi è la giornata delle citazioni,scusate ultima antica preghiera persiana
per tutto ciò che avrei potuto dire e non ho detto
per tutto ciò che avrei potuto fare e non ho fatto
perdonami mio dio
un abbraccio a tutti patrizia
Cara Lisa,
RispondiEliminaforse, la risposta ai tuoi dubbi l’hai data tu stessa quando hai detto: “finalmente stiamo guardando fuori”. E’ verissimo: eravamo ‘dentro’ una riserva indiana dei ‘migliori’, di quelli ‘speciali’ (‘ascendenti’, ‘alla – minimo – quinta vita’, ‘in una rarissima scuola conscia’ e così via). Probabilmente (non so, perché ero piccolo) chi militava politicamente come te negli anni ‘70 aveva la stessa convinzione di essere tra ‘quelli che lottano per un mondo più giusto’, essere, appunto ‘dentro’, e non fuori, tra i rassegnati, gli indifferenti, i borghesi (forse l’equivalente del FoFfiano ‘addormentati’). Penso che questo sia un fattore determinante per chi entra e poi rimane in quella setta, nella quale, peraltro sembra di essere in un mondo ‘ideale’, dove vengono coltivati rispetto, educazione, raffinatezza, ordine, solidarietà, amicizia. Peccato che tutto ciò implichi obbedire alle richieste, agli esercizi, alle regole dettate dal ‘Maestro’, e, fondamentalmente, annullare se stessi. Come dici tu, è molto più sano esprimere se stessi, interamente, liberamente, senza preoccuparsi di sbagliare, di non essere capiti, di ‘essere manipolati dal proprio re di fiori’(!!!). Infatti, avere più fiducia in se stessi, chiarezza di se stessi, ci mette al riparo dai vari Lenin, Marx, R. B., e santoni di turno. Questa, a mio avviso, è la responsabilità che abbiamo verso noi stessi, e che forse finalmente stiamo imparando ad acquisire.
Piperinik,
RispondiEliminala tua accozzaglia di verbi e sostantivi mescolati alla rinfusa, che pretenderebbero dire tanto, ma non dicono veramente nulla, mi fa, senza nostalgia alcuna, sentire come se fossi ancora tra studenti FoF (...Fantocci o Falliti???).
Ma voglio commentare il tuo post dandoti un consiglio ripescato tra una delle tante nozioni aquisite faticosamente nella skuola:
Forse è venuto il momento che invece di domandarti cosa il cuscino possa fare per te, tu ti cominci a domandare "Cosa posso fare io per il mio cuscino?"
Vedrai come ti si aprono nuovi orizzonti di comprensione....
F.
Aggiungo un commento alla miriade di commenti fatti sull'argomento "responsabilità/ colpa ..etc..
RispondiEliminaCredo che in realtà nessuno voglia puntare il dito su altri ex studenti gratuitamente ma così come è utilissimo mettere un cartello con scritto "Attenti alla Buca", può essere anche utile scriverne uno che dice "accendete i fari e non scrivete sms con il telefonino mentre guidate perché se no cadete nella buca e non potete dire che il cartello "attenti alla buca" non fosse visibile...e tutto questo non è per esprimere nessun giudizio m semplicemente per "aiutare" quelli che mandavano sms alla guida ad affrontare la realtà..se no alle prossime buche potrebbero pensare che la loro condotta sia ininfluente sul risultato.
In questi termini è utile "prendersi le proprie responsabilità"..
Quindi non giustificando i "cattivi" e neppure sentendosi "colpevoli"..ma comprendendo , dopo averlo guardato senza veli e dopo averlo accettato, che in alcuni casi la verità sta nel mezzo...ovvero, per citare michele ,noi non siamo responsabili e colpevoli a priori perché a dispetto dell'antifurto i ladri esistono e dovranno assumersi le proprie responsabilità di fronte alla società per cui se anche io lascio la finestra aperta il ladro è pur sempre un ladro...ma allo stesso tempo se io vivo nel mondo "reale" e sono aconoscenza dell'esistenza dei ladri...devo imparare a tenere le finestre chiuse e magari procurarmi un buon allarme...perché se i ladri entrano io posso insultarli per anni in tribunale...ma in fondo una parte di me sa che avrei dovuto imparare a chiudere le finestre prima di uscire di casa..e tutto il rumore che faccio urlando insulti ai ladri spesso mi impedisce di ascoltare quella piccola parte di me che sta cercando di imparare a sopravvivere nel "mondo reale".
piperinik...senza offesa ma il tuo intervento pieno di verbi e frasi etc in ordine sparso non si può definire certo un contributo chiarificatore...ma ho sempre sentito dire che "la confusione è uno stato alto"...fossi già conscio?!
Ne approfitto per salutare tutti...Michele (saluta Gabriella ), Andrea, Adriana, Patrizia etc...
Quì tutto bene...i bimbi crescono Paula è presa dal lavoro ma sopravviviamo egregiamente ..anzi mi azzardo a dire che VIVIAMO!!
NON esprimere emozioni negative
RispondiEliminaL'uomo piu' pericoloso al mondo e' il mistico che non e' guidato da nessuno. Crede alle proprie visioni. Obbedisce all'attrazione delle proprie voci interne ma non ascolta altri uomini.
Identifica la volonta' di Dio con i desideri del proprio cuore....
e se la pura forza della sua sicurezza di se'si comunica agli altri e li illude che sia un santo, un uomo cosi' puo' distruggere una citta', un ordine religioso o anche una nazione.
Il mondo e' coperto da cicatrici lasciate nella sua carne da uomini cosi'.
ciao a tutti, devo andare ad adorare il mio cuscino che inizia a sentirsi trascurato....
caro andrea stavo per ringraziarti ma poi mi sono ricordato cosa significava per voi questa parola:
allora una precisazione: tra ringraziare ed adorare c’è una grossa differenza.
Rispetto al mistico: per curare la sua debolezza il mistico (che non è guidato dalla volontà, ma dai desideri)
Può intereagire con gli altri uomini ascoltandoli. Per il resto “pericolo”,”credere alla proprie visioni”,
obbedire alla propria intuizione, distruggere un ordine religioso, segnare nella carne altri uomini :
SONO TUTTE EMOZIONI POSITIVE .
Per Floria e Edson. Uauu! Siete vivi e capaci di non reprimere (che è un emozione negativa)! Ma che si tratta così un ospite ? A me avevano insegnato ,quando non capivo qualcosa, di domandargli cosa non avevo capito. Comunque , quando ne ho voglia, lo sprimaccio, il cuscino.
Si ,secondo me la confusione è uno stato di passaggio necessario tra una posa ed un'altra. L’attrito confonde e poi fonde. Conscio ? Di qualcosa ,posso essere conscio, chi me lo impedisce : Burton?
Se ho pestato qualche callo , non chiedo scusa, quiè proprio difficile evitarlo. L’ultimo post era collegato a quelli precedenti e l’essere breve spesso porta ad essere criptico.
Vi piace Matrix ? Ad un certo punto Zee, la moglie di Link è disperata: Lui è via con quel fuori di testa di Morpheus e lei non ha più nulla: nessuna certezza, nessuno da abbraciare ,con la morte alle porte. Allora cosa fa. Fabbrica granate. Forse Elena sta fabbricando granate. Ma poi, quando devono affrontare le seppie, sono in due, con un patto: finchè una carica l’altra spara.
Caro Piperinik, hai proprio pestato un callo, non uno qualunque, e' il callo di coloro che quando erano nella scuola erano inavvicinabili, troppo in alto, troppo vicini alla fonte di luce che Robert emanava. Adesso che sono fuori dalla fof, devono fare i conti con la realta'. Attenti a non contraddirli, viaggiano sempre in gruppo, si autoproteggono, vivono su un'isola deserta.
RispondiEliminaA proposito, le donne hanno le palle, si trovano all'interno e si chiamano ovaie. Hanno la stessa funzione riproduttiva di quella maschile. Percio' le donne possono permettersi di avere le palle e nello stesso tempo rimanere donne.
Ps Piperinik, benvenuto fra noi, una boccata di aria fresca, grazie per le tue intuizioni.
Caro Anonimo,
RispondiEliminaCome si è data la circostanza che tu sia venuto/a qui a dare il benvenuto fra "noi" a Piperinik, ma al tempo stesso con la volontà in poche righe di offendere "noi" tutti? Perché?
In questo blog ci sto davvero fin dal suo inizio e mi ha aiutato.
Se c'è una cosa cui tengo a questo punto della mia vita è la libertà di espressione. Credo che abbiamo il diritto di esprimerci senza che arrivi sempre qualcuno a impedircelo o a sgridarci. La maggior parte delle persone che intervengono qui sono a me care, molto care, e mi sta bene come si esprimono, anche se a volte possiamo essere rudi o confusi, chi se ne frega, si vede che si ha voglia di fare così. È il nostro blog.
Un abbraccio leggero leggero perché fa molto caldo.
E' un po' sgrammaticato ,ma fatemi sapere cosa ne pensateHo fatto una specie di questionario da proporre agli studenti della scuola d IV Via
RispondiEliminaper far sì che chi è dentro si facesse le domande giuste. E' chiaro che se chiedi ad un uomo ipnotizzato se si sente dirà di no,così bisogna arrivarci per vie indirette. lo studente sente di essere in qualche modo manipolato, ma questo lo studente lo chiama essere sotto l'influenza migliore, una sorta di deprogrammazione forzata dal condizionamento precedente all 'entrata in scuola. E nella scuola viene posta l'attenzione sul fatto che lo studente deve individuare la propria posizione
Nuovo Metodo per fare il Punto Nave
Prova a rispondere a queste domande per vedere in che posizione ti trovi nel percorso di evoluzione che stai praticando .
Prova a verificare se sul piano razionale e sul piano emozionale senti armonia di intenti, se questo sentiero ha un cuore o lo stai percorrendo per abitudine, per imitizione, per considerazione interna.
FAMIGLIA,AMICI : Ne parli con i tuoi amici e familiari?
Credi che comprendano il tuo lavoro?
“Ti senti sostenuto da I tuoi amici e familiari?
Se tu fossi al loro posto come ti vedresti?
Dal loro punto di vista sei cambiato nel tempo?
Fai una lista dei riscontri negativi e positivi che hai avuto, attribuisci questi riscontri a: te, la scuola, la tua famiglia.
Sei per loro un polo di riferimento, per le tue qualità positive ? Riesci sempre grazie alla gestione del tempo che hai imparato a scuola e nei seminari a trovare il tempo per coltivare i tuoi vecchi amici ?
La scuola ti ha insegnato a gestire meglio il tuo tempo?
Bene. Quindi vedi anche più frequentemente di prima le persone a te care?
Quante conoscenze nuove hai?
Perché sei entrato in contatto con queste persone?
Ti sei fatto nuovi amici ?
LAVORO Al lavoro l’energia positiva che irradi ha creato un contesto più armonioso?
Hai cambiato lavoro? Se sì perché?
E’ migliorato il tuo ambiente lavorativo?
Tu quanto sei responsabile di questo?
Il capo crede tu sia un buon lavoratore?
Se il capo e i colleghi sono studenti, quanto credi che la loro valutazione del tuo operato sia condizionata?
PERSONALE Hai migliorato gli ambienti che abiti in armonia e bellezza?
Perché lo fai?
Le tue uscite economiche sono aumentate da quando sei in scuola?
E le tue entrate?
In cosa investi maggiormente il tuo denaro?
A cosa hai rinunciato per la scuola?
Cosa ti ha dato la scuola?
Potresti averlo senza più pagare?
Pensi che il tuo gruppo preso come insieme stia evolvendo ? Cosa te lo fa pensare ? Il numero di persone che riuscite ad attrarre nella scuola ? L’atteggiamento rilassato degli studenti ? La capacità di essere leggeri ? Il tuo gruppo sorride o è triste?
I conduttori credi seguano un copione?
Guarda il tuo conduttore, in cosa è migliorato da quando sei in scuola?
Cos'ha più di te? Hai come modello qualcuno in scuola?
Perchè sei entrato in scuola?
Hai la sensazione che si ripetano sempre le stesse osservazioni e a ben guardare la profondità è anche la stessa?
Hai notato una ristrettezza nel tuo vocabolario?
Utilizzi spesso sempre gli stessi termini?E’ davvero un linguaggio comune?
? State imparando un linguaggio comune che vi permette di comprendervi meglio ? Di fare collegamenti sempre più frequenti tra le varie ide del sistema ?
Se sì come riusciresti a spiegarlo ? Le condivisioni degli altri ti sono utili ? E’ come aver fatto tu stesso quelle esperienze ? Ti sembra di essere in media più presente di un anno fa ?
Ora che hai scoperto come poter essere più presenti, credi che questa scuola ti porterà…dove?
Quando dimostrerai a te stesso di poter mettere in pratica da solo i frutti di quel nutrimento?
Hai dei riferimenti precisi ? Riesci a fare più cose e meglio ? Ed ad essere rilassato ?
Hai perso qualche cattiva abitudine? Non hai dovuto compensare con qualcos’altro ?? Ti svegli presto e con la voglia di vivere ? Sei ingrassato? Sei dimagrito ?
Cosa pensi succederebbe se adesso dovessi interrompere la scuola ? Pensi che perderesti presto tutto quello che hai acquisito ? Pensi che il centro magnetico che ti ha condotto alla scuola potrebbe orientarti nella vita a discriminare tra utile e non utile alla tua evoluzione ? Se no , perché ? Cosa pensi sia un uomo n° 4 ? Pensi che saràil Maestro a dirti che sei pronto ? Pensi che tutta la tua vita sarà nella scuola ? Nell’organizzazione della scuola ? Cosa vuol dire mettere qualcuno al tuo posto ? Ci hai mai pensato attentamente ? Per te è forse passare da studente giovane a studente anziano ed essere anziano per altri nuovi studenti ? Pensi che dovresti diventare conferenziere ? Maestro di movimenti ? Facilitatore ? Pensi che dovresti prenderti L’anno sabbatico ? Pensi che dovresti cercarti un lavoro vicino al centro ? Pensi che 80 anni (di cui molti già trascorsi) siano pochi per evolvere e quindi bisogna andare ad un'altra velocità ? Sei rilassato a considerare la tua posizione adesso ? Ti senti in pace con te stesso ? Pensi che se non migliori è perché non ti impegni abbastanza ? Non ti impegni abbastanza perché sei identificato coi tuoi bisogni ? dopo un incontro col Maestro tutto ti sembra più facile? Perché ? Che cosa avviene?
Hai compreso cos’è un super sforzo ? Hai compreso cos’è l’attrito ? Ti sono serviti nel tuo percorso fino ad ora ? Saresti capace di spiegarlo con parole tue ? Se dovessi uscire dalla scuola pensi perderesti tutto ?
Affidare la volontà all ‘allenamento ha prodotto dei frutti ? Se no, perché ? Se si, perché hai bisogno ancora di un allenatore? E’ un pensiero o un emozione? Se è un emozione è un emozione positiva, ti allarga ti fa vedere una possibilità, riesci ad immaginarti senza un maestro, maestro di te stesso? Se si riusciresti a dettagliare e a darti una scadenza ? Se no , perché ? Hai un idea di che tipo psicologico sei ? se sì, riesci ad usare questo sapere nella direzione di utilizzarti meglio ? Se no pensi che altri studenti abbiano individuato il proprio tipo ? Nelle loro condivisioni utilizano questo sapere per utilizzarsi al meglio ?
Hai sperimentato l’orrore di se ? E’ un emozione che ti aiuta nella vita a raggiungere il tuo obiettivo´?
Sei grato di vivere ? sai cantare? Cosa ti impedisce di essere completamente felice adesso ? Nella meditazione entri nel silenzio ? Pensi di aver compreso cosa sia l’arte interiore della disciplina?
Tutte le cose che non hai capito o compreso come pensi di comprenderle ? Fai domande nel gruppo ? Ti sembra che ti riescano a rispondere nel gruppo? Quando incontri Patrizio ti senti di poter fare le domande che hai ? Pensi non ci sia bisogno di domandare e che Patrizio sa di cosa hai bisogno e saprà come farti comprendere ? Oppure ? Hai mai pensato che fare domande sia essere in opposizione ?
Ti sentiresti a disagio a domandare qualcosa che indicherebbe che tu nutri dubbi sull’efficacia del percorso ? Hai compreso perché devi portare gente ai seminar ? Pensi sia vero che la gente cambia radicalmente la loro visione della vita ? L’hai verificato con le persone che hai portato ? L’Hai verificato su di te ? Pensi che potresti trasmettere le idee dei seminari ? Se no perché ? Solo il Maestro ha la comprensione di queste idee? Ma se le hai comprese anche parzialmente perché non dovresti essere in grado di trasmetterle? Dopo tante volte che hai ripetuto i seminari perché l’altra gente dovrebbe cambiare in tre giorni la loro visione di vita e tu nesentiancora la necessità ? Vai ai seminar per dovere ? Per star vicino a Patrizio ? Cosa vuol dire questo ? Cerca di definire cos’è per te la relazione con Patrizio. Un allenatore ? Un maestro di vita ? Un Maestro per tutta la vita‘? Un Maestro anche per le tue prossime vite ? Sapresti spiegarti la differenza tra via del monaco e 4°via ?
Credi veramente che i tuoi pagamenti ti aiutano ad apprezzare maggiomente il tuo lavoro ? Che i tuoi pagamenti aumentino la tua comprensione ?
Hai mai avuto resoconti dell’attività finanziaria della scuola ? Ti sentiresti in imbarazzo a domandarlo ? Se è così perché ?
, sei capace di contrattare con la segreteria per questioni finanziarie ? Ti sentiresti a disagio nel farlo ? Perchè ? Pensi che questi pagamenti veramente ti aiutino a comprendere ? Ti consideri uno studente più serio quando li fai?
Perché partecipi alle attività della Fondazione? Fai donazioni anche ad altre associazioni meritevoli ?
Sai qualcosa della organizzazione economica della scuola ? Pensi che non debba interessarti cosa si faccia del denaro ? Perché ?
Nell’insegnamento vi è una parte non verificabile immediatamente, la parte detta Dottrina. Se qualcosa necessita di un tempo per essere verificato, quante volte lo devi vedere accadere prima di considerarlo verificato ?
Nel tuo approccio all’idea di verifica, ammetti la possibilità che essa possa non essere vera? O , tu la vedi più come una verità oggettiva che tu presumi essere vera ?
Se non riesci a verificare un idea, consideri questo un fallimento da parte tua ?
Crescita emozionale
Cosa succede quando uno studente lascia ? Hai ancora rapporti con qualcuno di loro ? Pensi si siano persi l’occasione della loro vita per evolvere ? Pensi potranno trovare un'altra strada ? Ti piacerebbe sapere come stanno ? Pensi che se si dispereranno questa sarà una buona lezione per farli trovare sulla buona strada ? Se invece credi possano esistere altre strade non sei curioso di confrontarti ? Non pensi che ‘l’altro è la tua possibilità “ riguardi anche loro? Ti senti un po’ tradito dal fatto che hanno lasciato il gruppo ?
Pensi che il gruppo come totalità sia responsabile di questa situazione ? Come pensi sia meglio agire ? Chiedi indicazioni ai facilitatori ? istoche non glipuoi piùparlare del lavoro pensi sia meglio non parlargli affatto ?
Sei in esitazione o imbarazzato a discutere di certi aspetti della scuola con gli amici e i parenti ?
Pensi che la Scuola possa essere in pericolo ?
Pensi ci siano forze che attivamente lavorino contro l’evoluzione ? Pensi stiano arrivando tempi difficili dove il tuo ruolo sarà determinante per la salvezza dell’umanità? Se dovessi uscire sentiresti di aver tradito una causa ?
Ti sentiresti a disagio a non partecipare ad un incontro del gruppo? Hai mai desiderato di non andarci ? E hai partecipato in ogni caso ?
Conosci la vera linea di trasmisione della scuola ? Se tu domandi questo ai facilitatori o agli anziani, qual è la loro risposta solita ? Ti sentiresti a disagio a domandarlo ? Perché pensi questa domanda potrebbe essere un tabù ? Pensi il maestro come a un essere conscio .Pensi sia un prodotto di un lavoro di Scuola? Per quanti anni ha frequentato? Se non è un prodotto del lavoro in una scuola allora è forse possibile lavorare da soli? O perlui è diverso ?
Ora mi avete veramente fatto girare le ovaie!
RispondiEliminaSecondo la logica per cui:
Elena fa il picchetto
A me il picchetto fa ridere
Vuol dire che odio le donne.... allora....
R. e’ omosessuale
Io lo chiamo Bombolino rosa
Vuol dire che odio le bomboniere, il colore rosa e gli omosessuali!
Ora che sono stato scoperto, rivelero’ il segreto gia’ intuito da uno dei nostri anonimi piu’ perspicaci.
Ebbene si’, esiste una confraternita segreta (volevamo essere la confraternita del lupo, ma era gia’ presa, inoltre era chiaramente un nome troppo figo per noi!), si chiama “la confraternita dei Cani Spelacchiati”. (lo so, anch’io ho protestato per il nome non molto convincente, ma visto chi eravamo ci hanno detto che questo era l’unico nome giusto e che se insistevamo avrebbero aggiunto anche ‘sdentati’. Al che abbiamo deciso di mostrare che eravamo dei duri e ci siamo tenuti il nome).
Per farne parte bisogna aver superato una selezione durissima.
Solo se si e’ brillati di luce immensa per anni si puo’ essere accettati (almeno una luce molto forte.....va bene anche una lucetta non proprio brillante, insomma anche una lampadina per pochi secondi...).
Bisogna essere irraggiungibili.....se ti raggiungono sei fuori dal gruppo!
Bisogna esserer sempre seri e dire sempre la verita’, anche se non la si sa e non si ha la piu’ pallida idea di cosa tu stia parlando. Serieta’ e’ la parola chiave dei “Cani Spelacchiati!”
Ovviamente dovrete odiare donne e gay in quanto esseri inferiori, anche se siete donne o gay! Questo e’ importante. Il Cane spelacchiato non si ferma di fronte a niente!
I cani spelacchiati vanno in giro sempre in branco ( se ci prendono da soli ci massacrano), sono spesso avvistati in isole deserte (ce li portano sperando che rimangano li’), ma riescono comunque a scappare per cui vi ci trovate sempre tra i piedi.
Se volete diventare membri (se non lo siete gia’ senza saperlo) basta chiedere ad un membro (prima che vi morda) di introdurvi ai rituali segretissimi che solo noi conosciamo.
Spero ora abbiate capito con chi avete a che fare......
Baci e morsi a chi se li merita
Caro Piperinik
RispondiEliminaQualche considerazione e qualche domanda di seguito alla tua bozza di questionario:
Cosa intendi con "Punto Nave"?
I conduttori credo che possano corrispondere ai nostri direttori di centro.
Sei ingrassato? Sei dimagrito? (sia l'una che l'altra cosa potrebbe essere positiva o negativa. Perchè chiederglielo?)
Pensi che sarà il Maestro a dirti che sei pronto? (pronto a cosa? a lasciare il suo insegnamento e andare avanti da solo?)
Pensi che dovresti diventare conferenziere? Maestro di movimenti? Facilitatore? (cosa sono, che ruolo hanno queste figure?)
Pensi che dovresti prenderti l’anno sabbatico? (si tratta di un periodo "accordato" di assenza dalla scuola? Nella Fof esisteva con il nome di "leave of absence")
Tipi psicologici. Nella Fof sono stati abbastanza abbandonati, ma si è usato a lungo il sistema dei tipi planetari e i "centri di gravità", secondo l'assunto che ogni persona è "centrata" in una parte di un centro inferiore (p.es. "parte intellettuale del centro motorio"). Quali tipi utilizza Paoletti?
Hai sperimentato l’orrore di se? Questa espressione mi fa rabbrividire. Richiama veramente il sapore della setta distruttiva.
"Seminar". Come funziona il proselitismo da Paoletti? Attraverso i seminar? in cosa consistono? Nella Fof si reclutavano le persone attraverso i segnalibri, invitandole a una serie di tre incontri prospettivi in cui si dava un quadro generale del "lavoro" e della "scuola". Attualmente credo si faccia un solo incontro prospettivo - per fare meno forza contraria - ma non so come vengano trovati gli aspiranti adepti.
Nel tuo approccio all’idea di verifica, ammetti la possibilità che essa possa non essere vera? O , tu la vedi più come una verità oggettiva che tu presumi essere vera? (cosa intendi dire?)
Paoletti paventa più o meno esplicitamente "tempi difficili in cui il ruolo della sua scuola sarà determinante per la salvezza dell'umanità"?
Una delle caratteristiche della Fof (feroci orbi filosofici) e non solo della fof, e' lo scambio dell'attenzione. Allo studente piace l'attenzione data dal Maestro ( o Maestra, non sia mai) o dagli altri studenti; al Maestro/a piace l'attenzione dei discepoli.
RispondiEliminaE' uno scambio continuo ed infelice. Non ha niente a che vedere con un insegnamento di nessun tipo.
Si puo' vedere anche in altre situazioni, vogliamo ricevere attenzione o veramente vogliamo avere una conversazione?
Stiamo facendo delle domande perche' vogliamo una risposta?
Mi sembra interessante osservare la motivazione delle nostre azioni alla luce dello scambio di attenzione.
Ciao a tutti
Sarò breve...perché ho proprio poco tempo...TELEGRAFICO...
RispondiEliminaPiperinik...scusa ma non credevo di averti attaccato...ho solo detto la verità...non ho capito quello che hai detto.
Forse anche la mia domanda è stata criptica come il tuo intervento ed è stata presa per un attacco personale o/e un giudizio..non lo era.
Per questo ritengo che la tua richiesta di fare una domanda se non capiamo cosa dici fosse già stata esaudita nel mio post precedente..ma la domanda era troppo indiretta e non è passata come tale...me ne scuso.
Il tuo ultimo post non riesco a leggerlo perché è lungo e sono di passaggio...rimedierò in futuro.
Per Anonimo..scusa la rude franchezza ma l'unico che ha provato a pestare in modo maldestro qualche callo sei stato tu..maldestro perché sei inciampato senza pestare neanche un mignolo...insomma puoi anche prenderla per una frase reattiva ma non posso e non voglio dimostrarti ciò che è vero per me...e cioè che pur essendo totalmente sereno e non troppo infastidito dal tuo strano tenativo oso dire che hai detto una cazzata (ops..si può dire cazzata?)perché le persone che secondo te sono state colpite dall'uragano devastante chiamato piperinik e che a me continuano a sembrarmi tranquille e non troppo infastidite , tutto sono tranne che ex stelle della FOF...nessuno di quelli che tu cerchi di coinvolgere per quanto ne so è mai stato troppo vicino a Robert al punto di sentirsi un privilegiato..per il resto mi associo al post di Andrea che mi ha strappato qualche grassa risata per la sana capacità di approfittare della tua cazzata per prendersi/ci un poco in giro..grazie a chiunque compreso piperinik per tutte le ventate di qualsiasi tipo di aria..per essere criptico..è bello essere abbastanza "seri" da riuscire a non prendersi troppo sul serio e farsi due risate anche su quello che per molti è stato un percorso sudato..(nel senso di scivoloso??! )
Non volermene ,Anonimo per l'uso della parola "cazzata" perchè non la ritengo offensiva in quanto umanizzante...ognuno di noi ha fatto una serie di cazzate e le ha distribuite allegramente in mezzo agli atti di eroismo psicologico sincero e ai momenti di alta consapevolezza piuttosto che a quelli di umana grandezza che si sono alternati ai peggiori atti di crudele viltà...parafrasando il Guru Michael Jackson it's the Human Nature.
Un solido abbraccio (ho l'aria condizionata e me lo posso permettere...)
Caro Andrea,
RispondiEliminada parte mia non ho dubbi: voglio avere una conversazione. Per molto tempo ho scritto soprattutto con l'idea che i current member potessero leggere. Adesso vedo che il controllo dell'informazione della Fof - come prevedibile - ha vinto (ossia nessun current member legge questo blog). Quindi mi sento un po' confuso e non so bene cosa voglio. Non mi va più di fare la guerra alla Fof. Ma tra di noi c'è uno scambio interessante, e possiamo cominciare a occuparci meglio del cosa fare adesso, che dicevi essere la domanda più importante per te e che finora non ha avuto molto riscontro.
Il questionario di Piperinik mi sembra una buona idea, uno strumento valido per far sorgere sane contraddizioni negli adepti. Tempo fa avrei pensato subito a tradurlo in azione (tipo: volantinaggio in via Zanella), adesso non più, non ne ho più voglia. Vorrei passare ad altro, vorrei riuscire ad avere una conversazione su ciò che ha più valore.
Ho letto (superficialmente ahimé)il questionario proposto da piperinik e pur trovandolo pregno di materiale interessante per una seria autoanalisi ho dei dubbi che si riesca a convincere qualche studente fof a sottoporsi a tale bombardamento di dubbi...
RispondiEliminaComunque se qualcuno ha pazienza e volontà.....
Tempo fa..ancora nella squola ebbi alcune conversazioni molto utili ed interessanti con un membro, poi ex, che probabilmente è passato anche da Paoletti..
I suoi dubbi e le sue sincere provocazioni mi avevano lasciato una sana sensazione di fastidio (lui stesso me lo fece notare anche se me ne ero già reso conto da solo ed infatti fui d'accordo con lui nel riconoscerlo) che mi fece valutare bene i meccanismi possibili delle mie reazioni...
Per un tentativo di coerenza con quello che era la mia personalità di studente, appena l'amico in questione è uscito dalla squola ho smesso di contattarlo pur continuando a considerarlo una persona in gamba ed a stimarlo...(come vedi anonimo anche io ho fatto qualche cazzata).
Lui stesso non mi ha più contattato ma ha contattato via email e sms qualche volta la mia compagna...(non so se perché mi riteneva troppo coerente..o troppo addormentato o semplicemente perché la mia compagna è una bella donna...)
Ora tace da tempo.
Questo per dire che riconosco che a volte i dubbi si fanno strada negli studenti ma non me la sento di avere troppa fiducia nell'efficacia di una campagna di volantinaggio.(mio limite)
Credo nel valore dei momenti di confusione ed il mio commento non era del tutto ironico...anche se sono "conscio" (vedi piperinik...anche io sono conscio a volte...è una strada aperta a tutti...)del fatto che la confusione deve essere riconosciuta come tale per essere utile..
...oggi sono logorroico...(o logografico?!)
RispondiEliminaVolevo solo specificare per piperinik che io ogni tanto chiedo scusa perché posso farlo....essendo uno dei padri fondatori dei cani spelacchiati...ma finché non sarai morso da uno di noi non ti azzardare a prenderti certe libertà OK!?
Andrea SCUSA se mi sono dichiarato padre fondatore ma l'occasione era troppa per la mia vanità...non ho resistito (con queste ennesime scuse ho rinforzato la mia posizione di membro privilegiato...sono troppo stategico psicologicamente parlando)
Edson, con le tue parole ti sei definitivamente meritato la carica ad onorem di padre fondatore dei Cani Spelacchiati (il vero fondatore non si sa chi sia, teme per la propria vita per cui non si fa trovare).
RispondiEliminaHai tutti i requisiti necessari (che non sto qui ad elencare che sono troppi e nessuno edificante).
Un grande abbraccio a te e la famiglia
Piperinik, il problema sarà trovare quei 5/6 giorni necessari a porre tutta quella sfilza di domande o a riempire tale questionario.
RispondiEliminaE comunque io, prevedendo la molto prevedibile risposta tipo dello studente tipo ad ogni singola molteplice domanda da te proposta, riassumerei il tutto in unico quesito:
”MACCHE' STAI AFFA’????”
...e anche qui la risposta è più che prevedibile.
Grazie della buona volontà ed onesta ingenuità messa nel creare l’inutile lista, ma il problema è che la mente dell’adepto è in grado di torcere qualsiasi realtà a proprio piacimento.
Noi lo sappiamo bene.
Non c’è niente che si possa nè dire, nè fare (incluso il benintenzionato picchettaggio) per aprire gli occhi di chi non è pronto a guardare (bella questa eh?)
Mi ritorni in mente, mi piacerebbe sapere che cosa per te ‘ha più valore’, e non lo domando assolutamente con intento polemico.
Questa fase della mia vita in cui essere uscita dalla Fellowship è un evento altrettanto determinante quanto lo era stato il raggiungerla, HA il suo valore.
Questa E’ la mia vita e ciò che è accaduto ne è parte sostanziale.
Visitare questo sito pone l’inevitabile rischio di rituffarsi nello stesso vortice di pensieri e riflessioni, ma io rimango della fiduciosa idea che l’effetto nefasto del riciclare e rimuginare sull’accaduto si affievolirà con il tempo per essere sostituito da una fase piu’ incoraggiante e produttiva (...ditemi che è così, vi prego...)
Per ora è quello che è, con tutti i sui alti e bassi, ma anche condividendo la tua stanchezza ho la sensazione di non aver esaurito il bisogno/desiderio di parlarne, anche a vanvera, ma parlarne.
Senza considerare il fatto che siamo in momenti diversi dello stesso processo e che alcuni di noi se lo stanno vivendo faticosamente a pochi metri dai cancelli della proprietà.
Anonimo Cara, una voce permalosa, irritabile e pre-mestruale come la tua meriterebbe un nome che rifletta ancor più chiaramente il tuo spirito visionario (ma dove diamine li hai visti questi inavvicinabili-volanti-illuminati ???) ed il tuo orgoglio femminista, tra l’altro così incredibilmente fuoriluogo qui tra noi, …
…non so, qualcosa di più “Giovanna D’Archeggiante”.
(... non avevo mai pensato alle mie ovaie come a delle palle, sono un pò scossa...)
Mi unisco (che schifo) alla voce stonata (è vero) e stridula del Superlativo Andrea, ma con una lamentela…
… Ecco che ci ricaschi a fare il machista :
E le CAGNE spelacchiate non me le vuoi menzionare????
F.
Prima di rispondere alle domande che sono sorte sul questionario, volevo precisare che è uno strumento primariamente da usare su se stessi, osservare , scambiare osservazioniedeventualmentemodificare o cestinare come inutile.
RispondiEliminaCosa intendi con "Punto Nave"? La sacsau ( scuola di Paoletti) è una nave (conoscete la favola degli isolani di I.Shah?) che deve portare all’evoluzione (comune). Tu vieni arruolato come mozzo e per lungo tempo pulisci solo ponte. Non si può partire finchè non ci si è individuati(tipo psicologico). Comunque qualche giretto di prova si fa (gli esercizi da noi chiamati ottave).Il punto nave serve a vedere se ci sono differenze tra prima e dopo.
Fa riferimento ad un esercizio dei seminar di Patrizio, una ruota divisa in 8 spicchi con su:famiglia,spirito,finanze,collettività,affetti,salute,lavoro,amicizia. Tu annerisci e dove c’è poco devi aggiungere.
L’idea del questionario lo copiata su internet da NAV trovato nel sito inglese-Hopensato che per i miei ex il titolo poteva essere un richiamo allettante.
I conduttori credo che possano corrispondere ai nostri direttori di centro. Se spieghi cosa sono posso rispondere: da noi il conduttore è quello che nella riunione del giovedi dei vari gruppi guida le pratiche di rilassamento e legge un foglietto conle direttive per l’incontro.
Sei ingrassato? Sei dimagrito?( Perchè chiederglielo?) Perché per me dimagrire era un obiettivo non raggiunto; e inoltre ricordare cose così elementare sul proprio corpo, sull’immagine che si ha su di se, secondo me poteva aiutare a riconnettersi a quello che si è e si vuole.
Pensi che sarà il Maestro a dirti che sei pronto? (pronto a cosa? a lasciare il suo insegnamento e andare avanti da solo?) Si: un bel diploma Uomo n° 5 e le felicitizazioni.E’ vero che nella Fof veniva dato un riconoscimento entrati dentro:sei n°4 ?(così ci ha raccontato Paoletti che ci strigliava a non immaginarci 4 perché non avevamo scopo permanente, ci ricordavamo di ricordare(sestessi) solo poche volte al giorno-
Pensi che dovresti diventare conferenziere? Maestro di movimenti? Facilitatore? (cosa sono, che ruolo hanno queste figure?). Conferenziere è chi fa il discorso nelle conferenze organizzate per fare proseliti. Maestro di movimenti è chi ha imparato i primi 13 movimenti (ma non sono quellidi G) e può insegnarli agli altri. Facilitatore è il nuovo nome per conduttore(era troppo manipolatore come nome, così l’hanno incipriato
Pensi che dovresti prenderti l’anno sabbatico? (si tratta di un periodo "accordato" di assenza dalla scuola? Nella Fof esisteva con il nome di "leave of absence") Interessante ,poi me lo spieghi. No,l’anno sabbatico è un anno di ritiro al centro, dove si fa servizio(ti ammazzano di lavoro) e ti danno qualche insegnamento segreto. Si esce dal centro a periodi solo con scopi di diffusione(proselitismo)
Tipi psicologici. Nella Fof sono stati abbastanza abbandonati, ma si è usato a lungo il sistema dei tipi planetari e i "centri di gravità", secondo l'assunto che ogni persona è "centrata" in una parte di un centro inferiore (p.es. "parte intellettuale del centro motorio"). Quali tipi utilizza Paoletti? Si, ma vengono appena accennati. Il re di cuori è la carta porta per accedere ai centri superiori. Le carte minori, le valenze, per es il 9 di cuori è la parte intellettuale del re di cuori e hanno a che fare con i momenti del giorno…
"Seminar". Come funziona il proselitismo da Paoletti? Attraverso i seminar? in cosa consistono? Devi andare sui suoi siti e farti un idea. Da una parte sono un esca per gente danarosa e potente da attrarre nella sacsau, dall’altra sono le idee della silva mind, secret, pnl. Ipnosi erksoniana,vangelo e 4 via nel mix che è il Paolettismo essoterico. In più è lo strumento principale della manipolazione mentale.
, Nella Fof si reclutavano le persone attraverso i segnalibri, invitandole a una serie di tre incontri prospettivi in cui si dava un quadro generale del "lavoro" e della "scuola". Idem nella sacsau,si èabbandonato per orea dadue anni i segnalibri.
Nel tuo approccio all’idea di verifica, ammetti la possibilità che essa possa non essere vera? O , tu la vedi più come una verità oggettiva che tu presumi essere vera? (cosa intendi dire?) Che prendo Frammenti come vangelo e tutto quello che conferma è ok,se non lo confermo non è F. sbagliato ma io che ancora dormo e non mi sforzo-
Paoletti paventa più o meno esplicitamente "tempi difficili in cui il ruolo della sua scuola sarà determinante per la salvezza dell'umanità"? Molto sottilmente sì, lui è bravissimo ad insinuare (è un eriksoniano) è la frusta per fare supersforzi
Hai sperimentato l’orrore di se? Questa espressione mi fa rabbrividire. Richiama veramente il sapore della setta distruttiva.
Questa me la sono tenuta per ultima,perché vedo la gran differenza tra i due insegnamenti e sento che quello che ho ricevuto io è più vero,più vicino alla sorgente
(.IMO) l’orrore di sé è l’inizio della via: il risveglio della coscienza morale oggettiva.Non è da confondersi con l’autocommiserazione vittimista e presuntuosa che non accetta l’idea di non essere già consapevole.E’ un emozione anche dolorosa,ma che si tramuta in volontà: volontà di essere quello che si è già in potenza. Sono riuscito a sperimentarlo facendo supersforzi con gioia con l’ obiettivo di osservare. Quando la percezione del sonno diviene frequente nel tempo (ok, adesso non ci sono:l’accetto e per un attimo ci sono,poi non ci sono ma me ne accorgo perché il dolore della perdita della presenza mi da l’energia per osservare.
Cara Floria,
RispondiEliminaPer me "hanno valore" le genuine e vere esperienze umane. Ha valore dire ciò che si sente, esprimere se stessi (e noi ne abbiamo proprio bisogno e lo stiamo facendo).
Io personalmente ho scritto molto pensando ai current member. Ora non voglio più scrivere cercando di comunicare a possibili lettori-studenti che non leggono questo blog. Vorrei anche parlare meno della Fof, la tematica è stata affrontata abbastanza da parte mia. Anzi, solennizzo questo proposito abbandonando formalmente questo nome di "Mi ritorni in mente", che è legato a questo ruolo. D'ora in poi posterò con il mio nome.
Riguardo a questa espressione "cio che ha più valore", vorrei dire che il blog mi piace, leggo con piacere i post, specialmente alcuni.
Un esempio di argomenti di cui mi piacerebbe parlare:
"Se e quali danni ci ha fatto la Fellowship". In molti superstiti ho visto dare per scontato di essere usciti indenni. Io non ne sono del tutto convinto.
La validità dell'esoterismo: un tempo mi sembrava indiscutibile, una verità lapalissiana; dopo l'overdose di chiavi esoteriche propinataci da Bombolino, tendo a non volerci neanche pensare al significato esoterico di antiche scritture tipo il vangelo. Ma l'esoterismo esiste, è valido o era una bufala?
Mi piacerebbe capire se c'è una via da seguire nella vita, oppure no...
Insomma, queste cose qui. Se ve ne vengono in mente altre...
Non so' quale squola sia più o meno vera ma di certo hanno moltissime cose in comune ( lo dico anche perché ho frequentato studenti di Paoletti anche non superficialmente così come ho frequentato studenti e/o seguaci di Gold )e comunque la conoscenza che se ne può estrarre è, in certi termini e fino ad un certo punto, UTILE---( a proposito ..l'orrore di se non è una novità...la connessione con la setta distruttiva viene perché spesso nelle squole si approfitta del fatto che molti la identificano erroneamente con l'autocommiserazione derivante dalla realizzazione del proprio sonno e la usa come strumento di ricatto spirituale) Nella stessa FOF gli strumenti utili ERANO forniti direi in grande abbondanza...ma purtroppo poi gli studenti venivano trasbordati e cullati in una dimensione parallela che non aveva più lo scopo di liberarsi almeno psicologicamente bensì quella di mantenere lo status e i privilegi nonché i vizietti dei membri del cerchio interno e soprattutto del maestro.
RispondiEliminaRecentemente buona parte degli strumenti che avevano una reale utilità psicologica ( se presi per quello che erano ..ovvero degli attrezzi del mestiere e non dei segreti divini elargiti ad esseri speciali scelti personalmente dagli angeli )sono stati sostituiti in modo sottile e direi subdolo da "strumenti di controllo usati per la soppressione del senso critico indispensabile all'uso di un qualsiasi strumento psicologico.
Sono consapevole di rischiare il linciaggio da parte di alcuni accaniti...(meno male che mi posso rifugiare tra i cani spelacchiati)ma credo che buona parte degli studenti o ex studenti che non hanno ottenuto nulla di concreto ed utile dall'esperienza nella squola sono in qualche modo responsabili per avere perso delle occasioni e per essersi accontentati del contorno (per approfittare della conoscenza elargita bastavano forse 2-3 anni..tutto il resto è stato il troppo)...il discorso sull'"attenzione" fatto da Andrea per me ha una valenza incontestabile...e se posso aggiungere un ennesima cazzata della lista delle mie, ammetto che in alcune occasioni non mi sono sottratto al sopracitato gioco dello scambio di attenzione tra ego di x ed ego di y.
Forse ora lo vedo più chiaramente ma non posso giurare che al momento non mi prudesse qualcosa...
Insisto forse a sproposito...e me ne assumo la responsabilità che il punto dal quale ripartire potrebbe essere non il PRIMA della FOF ma il dopo FOF...raccogliendo gli strumenti che ci hanno dato qualcosa di utile e valutando se sono ancora utili e /o se li abbiamo sfruttati fino in fondo..e se gli strumenti non ci convincono più, dobbiamo usare le verifiche su noi stessi che abbiamo ora grazie alle esperienze vissute e mescolarle alla nuova libertà di valutare utilizzando il nostro senso critico che per un certo periodo era rimasto sospeso nel limbo...
Per questo credo di comprendere i "deliri" di Andrea quando cerca di ricordare a tutti che abbaiare davanti ai cancelli di "comunque si chiami ora" è un poco come pretendere di voler tornare al prima della fof...cancellando l'esperienza come se, avendo acquistato un oggetto rotto si pretendessero i soldi indietro...
Sarà un mio limite ma non credo che funzioni così...i cocci ce li siamo guadagnati e dobbiamo usarli..tanto i soldi non li riavremo ed il tempo passato ancora meno.
Vogliano perdonarmi (se ce ne sono)quelli che si possono sentire accusati o aggrediti o disturbati da queste mie considerazioni...prendetele per quello che sono...parole..in caso accetterò nel miglior modo possibile i vostri vaffa...virtuali a patto che non siano troppo aggressivi perché il mio ego non è ancora pronto per la compassione TOTALE.
Andrea, sai che dopo aver letto il tuo penultimo post, tornando a casa, mi sono reso conto che effettivamente un motivo per cui scrivo su questo blog è il piacere di scambiare l'attenzione? e nei miei intimi desideri alberga anche quello di essere apprezzato per i miei post? Spero che vengano trovati belli, intelligenti, interessanti... Deve essere qualcosa che affonda le sue radici nel rapporto con i genitori, oppure nel dna dei primati. Però sicuramente il piacere di farsi dar retta non è poco. Cercherò di far sì che non sia solo quello a far danzare le mie dita sulla tastiera!
RispondiEliminaEdson, sicuramente non rischi il linciaggio, ma da parte mia apprezzamento perchè ti esponi onestamente e una domanda: ti va di dire cosa hai ottenuto di concreto e utile dall'esperienza nella squola?
Bisognerebbe pubblicare un libro con molti post di Andrea (L’invincibile), Floria (La divina), Lisa (La pasionaria) ,Mi ritorni in mente (dolce come sei), e qualcuno di Pensate un attimo (di qualche tempo fa). E’ proprio un piacere leggervi, mi risparmiate anche tanto tempo perche’ dite le stesso cose che penso anch’io….quindi grazie a voi non penso molto (…..Andrea qui c’e’ pronta una battuta per te!), lascio pensare voi.
RispondiEliminaIo faccio parte della Vera Sckuola dei Gatti Randagi, per ora ci sono solo io, comunque non e’ in competizione con quella dei Cani Spelacchiati. Non c’e’ un programma,niente ‘aims’, niente esercizi, puoi dire quello che ti pare e quando ti pare, puoi mangiare come vuoi, ridere, piangere spettegolare, dire “cose profonde’, vige molto l’anarchia come potete vedere. L’unica cosa che viene richiesta e’ possibilmente quella di limitarsi nel parlare della presenza, del lavoro interiore(maddeche’) e delle cose che abbiamo imparato nella fof …non se ne puo’ piu’!!!Una cosa credo di averla imparato: come riconoscere una setta!!
Sto nella Sqkuola dei Gatti Randagi perche’ I cani ,se pur spelacchiati, hanno sempre bisogno di un padrone…. A presto, baci e abbracci a tutti
30 luglio 2008 15.50
Elimina
scusate ma essendo un gatto randagio non sono molto brava con la tecnologia ...ho inserito lo stesso messaggio 2 volte,si potrebbe togliere il primo che ho messo ? L'unica differenza e' che nel secondo non compare la parola 'sola'. grazie
RispondiEliminaCara Paola, ciao! Non è possibile eliminare i messaggi una volta inseriti, almeno che io sappia, è un po' "ineluttabile" (se qualcuno sa che si può fare e come, mi corregga, anche perché tu sembri avere un profilo blogger e forse puoi, ma non so come). Lo consideriamo cancellato, lo stesso. In effetti, meglio senza la parola "sola" perché penso che tu ne abbia imparate ben di più di cose!
RispondiEliminaMica male l'idea dei gatti randagi ... Fate miagolate prospettive?
Che bello è diventato il blog!
BACI A TUTTI
Caro Michele, innanzitutto ribadisco quello che avevo già espresso in un post precedente...non sei il solo a richiedere attenzione al prossimo....credo che sia legato sia al dna o meglio ad una memoria della specie...(homo socialis..)che alla istintiva richiesta dell'attenzione dei genitori che ci segue per tutta la vita iniziando in tenerissima età...credo sia tutto normale..e credo , come per altri atteggiamenti , che l'importante non è cambiarlo ma semplicemente rendersene conto e guardarlo per quello che è senza dargli nomi di fantasia..inoltre nessuno dice che mentre richiediamo attenzione non possiamo usare le stesse energie per fare qualcosa di buono ed utile per noi stessi e per gli altri...un buon post scritto intenzionalmente può farci sentire apprezzati e allo stesso tempo nutrire qualcun altro...
RispondiEliminaqui mi riaggancio alla tua domanda e ammetto che anche la capacità di separare le cose e cercare di chiamarle con il nome giusto pur essendo stata fin da prima della squola una delle mie mete psicologiche è stata affinata ed addestrata anche grazie al "lavoro" ( si...quel "lavoro" che ora molti pronunciano con una smorfia schifata..hehe...)
Dico "anche" perché considero il mio sforzo, il mio desiderio di essere onesto con me stesso, i vari tipi di conoscenza che ho incontrato (anche nella squola), le persone che ho conosciuto dentro e fuori dalla squola, tutti gli eventi della mia vita, i miei genitori, amici, compagne, figlio, etc...tutta questa serie di cose fanno parte della mia vita e hanno contribuito a renderla quella che è ora..ovvero una vita che non mi stanco di apprezzare anche nelle piccole cose.
Molti strumenti di osservazione e lo stimolo a guardare il più a fondo possibile nei vari scopi che muovono sotto la superficie le nostre azioni...(la stessa capacità di guardare onestamente più in profondità che dimostri quando ammetti di avere scoperto la tua ricerca di attenzione)sono stati affinati e a volte offerti dal sistema...
Con questo non dico che non si sarebbero ottenuti da altre fonti...da altre squole, da psicologi, filosofi, guru, o semplicemente da amici di buon senso...ma dico che NELLA MIA VITA molte di queste cose le ho approfondite nella squola.
Qualcuno potrà dire..."tutte stronzate" "si può vivere benissimo senza"...si..forse si..ma personalmente le ho trovate utili alla mia vita..e non mi viene naturale ora nessun atteggiamento reattivo che mi fa gridare "CHE PIRLA CHE SONO STATO A CREDERE A TUTTE QUELLE CAZZATE"...perché molte di quelle "cazzate" mi hanno aiutato nei rapporti con me stesso e con gli altri.
Non sto parlando delle chiavi...o dei vari deliri esoterici...ma dei semplici strumenti di auto osservazione che vengono offerti a qualsiasi giovane studente affiché ne faccia il miglior uso che può.
Mi identifico molto con alcuni commenti di Andrea perché li sento molto affini alla mia esperienza...non mi sento disperato nel "dopo squola" forse perché anche all'interno della fof..pur essendo stato trascinato per un po' di tempo nel tentativo di credere con coerenza a tutto quello che veniva fatto..in realtà ho sempre cercato di rimanere agganciato al tentativo di essere sincero con me stesso..
Alcuni FORSE sono più incazzati di me perché hanno investito più energie nel mantenere in piedi grosse contraddizioni nei confronti di loro stessi...ed hanno scoperto alla fine che la missione era troppo ardua anche per loro(altro rischio di linciaggio ma onestamente molti di noi hanno visto studenti anche anziani "respingere" la loro scarsa volontà di agire di fronte alla vista delle loro contraddizioni e debolezze e alcuni di loro ora probabilmente urlano affermando che per anni sono stati ingannati da un essere demoniaco mentre altri continuano la danza nella fof)altri saranno semplicemente più scoraggiati perché hanno investito sinceramente molto più tempo ed energie di me in qualcosa in cui credevano..e quindi ognuno ha i suoi motivi ed il suo grado di reattività..alla fine per citare un libro che ho trovato molto interessante di tale Bill Cozzolino intitolato "the Path" ..."all is Balance".
Spero di non essere stato troppo pesante e spero che il mio post non puzzi troppo di ex studente e spero che vanga apprezzato dalle persone che stimo e spero di essere considerato una persona in gamba e spero di essere apprezzato dalla mia famiglia così come ho sperato per anni di avere amore ed attenzione dai miei genitori e spero che mio figlio possa avere il meglio di quanto riuscirò a distillare dalle mie esperienze affinché gli siano utili per partire dalle mie spalle e salire oltre..verso una vita felice ( felice nel suo senso più pulito e sincero possibile )Spero io stesso di riuscire a sfruttare al meglio tutto quello che mi si presenta davanti per costruire una vita felice ed una persona felice...affinché anche chi mi sta vicino possa godere della mia felicità..
Se qualcuno crede che voglio troppo...è libero di farlo..e auguro a tutti di essere come vogliono essere.
p.s.
Michele, credo che la tua tendenza a volere essere sincero con te stesso ti abbia seguito anche dopo essere uscito dalla fof e questo è la prova definitiva per me che il meglio di noi si sviluppa grazie al nostro vissuto e diventa un bagaglio permanente che nessuna condizione esterna può modificare se gli viene dato il tempo di "cristallizzare"..ora abbiamo anche scoperto che uscendo dalla squola non perdi quello che hai guadagnato realmente contrariamente a quello che volevano farci credere.
Qui tra cani e gatti e' un putiferio!
RispondiEliminaIntanto per rispondere a Paola, sono d'accordo con tutto quello che dici a parte l'introduzione dei post di Pensate un Attimo (hahaha) e del fatto che i cani debbano avere un padrone. Magari i cani fortunati, gli spelacchiati sono per definizione sfigati e puzzolenti e non li vuole nessuno...
(Ho gia' il titolo:"Cani spelacchiati e gatti randagi ovverossia le disavventure rocambolesche sulla via dell'illuminazione!").
Per Edson, non so proprio chi potrebbe mandarti aff...(magari chi non ti conosce). Ricorda che sei protetto dal branco. L'unica colpa che hai, semmai e' che sei troppo 'sano' per i nostri standard, ma se continui a frequentarci dovremo riuscire a contagiarti.
Per Michele, hai ragione sull'attenzione, anch'io noto le stesse cose. Cerchero' di dartene pochissima!
All'anonima/o (se ancora legge). Volevo dire di ricordare che se ti sembra ti sia stato fatto un torto o qualcosa che giustifichi la tua rabbia, ricorda che e' stato fatto da studenti (eoni fa) e che ora non lo sono piu'. Siamo tutti sulla stessa barca, e mi sembra importante realizzare che non ci sono nemici ne' dentro ne' fuori dalla squola, sono nemici immaginari.
Forse riuscirai ad andare oltre alla puzza di cane e riuscire a parlare con noi (che vuoi dire fare terapia, che e' quello che facciamo qui). Insomma se ppk e' per te una boccata d'aria fresca, devi vivere in un posto dove l'aria e' irrespirabile! (scherzo, rimani calma/o).
A ppk, ancora non so quale sia il tuo scopo nell'essere qui (non che non ti si voglia tra noi) ma continui a darmi l'impressione che quello che vuoi veramente e' Attenzione. Non mi sembra t'interessi molto capire chi siamo e cosa facciamo. Purtroppo mi ricordi gli studenti che davano punti di vista lunghissimi e di cui nessuno capiva niente, ma che si bevano delle loro stesse parole, spero di sbagliarmi.
Puoi essere certo che non c'e' un gruppo migliore di un altro, la qualita' puo' solo essere data da chi ne fa parte. Ancora una volta ti chiedo (e so che non accadra') di essere schietto, lasciar stare quello che Sai e farci vedere chi sei.
A Paola di nuovo, hai ragione sulle regole ed esercizi, eppure non me la sento piu' di dire che questo sia il punto d'arrivo. Il puro godimento del momento e della nostra vita (non che ci sia niente di male), forse tutto quello che abbiamo imparato non e' solo per arrivare a non credere piu' a niente. Diventare uno scettico totale e' solo una fase del rigetto del "lavoro".
Dalla fede assoluta nella quarta via e le sue regole siamo passati alla felicita' ed immediatezza advaita. Magari c'e' qualcosa nel mezzo.
Questo e' da Idries Shah:
"Piu' pensi al tuo maestro meno impari.
Piu' pensi che dovresti pensare meno ai maestri, meno impari.
Piu' pensi a te stesso, ai libri, o contro i libri, oppure in favore o contro gli esercizi ed il materiale e al propagarsi dell'insegnamento, meno impari.
L'unico modo per imparare e' il mantenere questo ed altri elementi in equilibrio tra loro."
zampate a tutti... gatte state in guardia, che pur'essendo amici siamo sempre cani e gatti!
Vivo anch’io quella specie di conflitto di cui ha parlato Floria: da una parte voglio smettere di rimuginare su quello che è stato e sulla FoF, ma dall’altra non voglio reprimere la voglia che ancora ho di parlarne, anche solo per riderne, magari (è terapeutico). Lo diciamo tutti che sitamo vivendo un “processo” e che il tempo che prenderà a ciascuno di noi è personale, così come la situazione in cui si sta vivendo. Non credo sia giusto costringersi a pensare o non pensare: parte integrante del processo in fondo è proprio recuperare la capacità di pensare autonomamente, senza modelli e frasi precotte da saltare in padella (non so cosa c’entra la padella, ma è venuta così).
RispondiEliminaA volte però mi sento un po’, come dire, amara e non mi piace. Voglio sperare anch’io – come dicono Floria e Mi ritorni in mente e un po’ tutti quanti – che a un certo punto potremo entrare in una “fase piu’ incoraggiante e produttiva” e “occuparci meglio del cosa fare adesso”. Anzi, ne sono sicura e penso che accettare di guardare in faccia le cose per quello che sono state davvero non possa che averci aiutato. A un certo punto però, è giusto, o meglio si sente il bisogno di andare oltre.
Chissà se il momento per farlo diventerà chiaro da sè o se c’è qualcosa che si può fare di diverso o di più (continuare a parlarne o non parlarne? pensarci o non pensarci? ecc.) ... Boh! Io sono molto confusa, non sono sicura che si fosse capito. A un certo punto avevo deciso di non venire più sul blog, ma non ci sono riuscita se non per pochi giorni. Mi mancava, ci sono amici qui e ci si aiuta a capire. Forse il senso del blog è anche questo.
Edson, è bello quello che dici che non si perde quello che si è guadagnato, Era così assurda e crudele quell’idea che se si lascia “l’insegnamento” si perde tutto quello che si è acquisito! Un altro modo per incatenarti (a life committment!) alla FoF! Invece non è vero e questo è di grande aiuto.
Miaoooo a tutti da Lisa
P.S.: Sto pensando di fare un appello contro la discriminazione dei cani spelacchiati. Volantiniamo?)
Cara Lisa , hai ragione, non e' la sola cosa che ho imparato (ma di quella ne sono certa).Eppoi l'aver conosciuto tutti voi.....dove vi avrei mai incontrati se non nella skkuola?
RispondiEliminaAndrea, ma io non sono una scettica totale, dico solo che un po' di sana spontaneita' (in qualsiasi forma si manifesti) e' salutare....certo che leggere libri sul non-dualismo e aver ascoltato persone che ne parlano mi ha spalancato gli occhi su tante cose e comunque la sensazione che ne ho e' quella di un atteggiamento piu' libero e aperto nei confronti di questa storia chiamata 'vita'!
ps. non ti preoccupare Andrea, le medicine le prendo!!
Paola quasi mi scordavo, sai chi ha detto "I don't think therefore I am?".
RispondiEliminaBombolino rosa.
Visto avete qualcosa in comune! hahaha
....certo che abbiamo qualcosa in comune altrimenti come ci sarei finita li'....perche' tu pensi di non averci niente in comune?? Mica mi vorrai dire che siamo sani al 100%!
RispondiEliminaE comunque i cani lo cercano sempre un padrone...anche se sono spelacchiati ( a dire il vero anch'io qualche volta mi sento un cane spelacchiato, ma non sempre!!!)
Buona giornata in quel di Grass Valley..io tra poco andro' a dormire. :-)
Ah ma allora esistete ancora! Non avevo visto nulla di nuovo da maggio.
RispondiEliminaBlog molto interessante, complimenti e auguri!
CONFESSO CHE HO VISSUTO.
RispondiElimina(è il titolo di un'opera di Neruda. Non l'ho letta, ma il titolo mi pare appropriato)
Anch'io, cara Lisa sono passata ventenne per gli ani 70, a Milano. Avevo la convinzione che quello fosse il mio posto, quella la mia gente, quello il mio credo e il mio scopo nella vita. Non è stato così.
Poi, alcuni poi dopo, mi sono imbattuta nella FOF. Ho pensato che quello sì era il mio posto, quella la mia gente,... L'esperienza precedente mi ha aiutato a tenere lo sguardo critico, ma qui (lì, nella fof) non si stava parlando della società, bensì di qualcosa di divino. Tutt'altra scala! E invece no,è stata un'altra esperienza umana.
E la mia responsabilità? I gruppuscoli degli anni 70 sono finiti nella lotta armata, la FOF è finita in m.. o forse c'è sempre stata. Lo sapevo? Lo potevo prevedere? Potevo farci qualcosa?
Confesso che ho vissuto da essere stupido e intelligente, attento e distratto, innamorato ed egoista, cieco ed illuminato. Di questo mi prendo la responsabilità. Potrei chiedermi se sono responsabile di essere stupida e intelligente, attenta e distratta,...ma queste dicotomie mi creano confusione e io preferisco godermi la vita.
Con affetto per tutti voi,
Adriana
P.S. oltre a dilungarmi ben oltre le tre parole, sono ormai anche fuori tema. Ragazzi, in pochi giorni avete sfornato un sacco di interventi e di temi..tra miagolii e guaiti, mi viene mal di testa; e poi qua io sono in Sudamerica e in pensione.
Grande Adriana, un abbraccio lungo, lungo. lungo......
RispondiElimina<"non so quale sia il tuo scopo nell'essere qui (non che non ti si voglia tra noi) ma continui a darmi l'impressione che quello che vuoi veramente e' Attenzione. Non mi sembra t'interessi molto capire chi siamo e cosa facciamo. Purtroppo mi ricordi gli studenti che davano punti di vista lunghissimi e di cui nessuno capiva niente, ma che si bevano delle loro stesse parole, spero di sbagliarmi.
RispondiEliminaPuoi essere certo che non c'e' un gruppo migliore di un altro, la qualita' puo' solo essere data da chi ne fa parte. Ancora una volta ti chiedo (e so che non accadra') di essere schietto, lasciar stare quello che Sai e farci vedere chi sei.>"
Certo che ho uno scopo ad essere qui: leggiti l’inizio del mio intervento all’inizio del mio irruire qui. Se poi richiedo e presto attenzione spero gli interessi siano convenienti . Il mio imprinting scolastico mi porta più al delirio di onnipotenza che all’impotenza che vi ho impietosamente indicato. Vorrei ricordare il sottotitolo de vostro blog: Una libera discussione sul lavoro su di sé. Quindi credo che spietatamente vi stia invitando ad essere fedeli a quest’ idea. Se il massimo che ha prodotto è il clan dei cani spelacchiati credo si possa migliorare. A proposito chi vi ha rubato quello dei lupi ? io mi sento più Coyote e lancio la mia sfida: i vigliacchi se ne ne possono scappare altrove .(wow! già mi vedo “solo” ad ululare nel blog…)
Sai cosa mi fa reagire : “quel so che non accadrà”. Osserva tutte le tue frasi iniziano con una negazione. E la speranza è in …uno sbaglio. Quanto ci hai azzeccato nel individuare la mia vanità, ma ti assicuro che ho intenzione di farmi capire.
Rngrazio ancora Andrea per avere espresso in meno parole di quante ne abbia usato io, buona parte di ciò che sento e che ho cercato di condividere attraverso le risposte ad Anonima..piperinik e Paola.
RispondiEliminaNon voglio alimentare una battaglia di vanità ma forse piperinik corri il rischio di perdere ancora qualche occasione...e forse il commento a proposito della ventata di aria fresca può avere creato un po' di confusione..
Quando insisti nell' affermare che sei quì per scuotere, sconvolgere , scioccare e rianimare degli esseri umani delusi, passivi, negativi e "malati di non fare" perdi un opportunità molto grande...il nome cani spelacchiati dovrebbe destare dei sospetti...non stiamo parlando di cuccioli..ma di cani che hanno vissuto tanto e che continuano ad andare avanti facendo..mordendo..ringhiando e sorridendo allo stesso tempo..
il tuo approccio tende a volere dare un immagine di te come ad un cosmo superiore..o per usare un linguaggio a te caro..immagini di essere colui che nutre..
in questo modo riproponi solo una triade alla quale sei rimasto legato e nella quale ora l'unica differenza per te è che credi di avere cambiato ruolo..
Nessuno vuole competere con te per vedere chi fa la pipì più lontano semplicemente perché il lupo spelacchiato ha usato tanto i denti e non è facilmente impressionabile..
Questo non vuole ribaltare i ruoli e quindi non intendo dire..."guarda che noi siamo meglio di te e non il contrario" ma semplicemente ti invito a rivedere (come tu stesso suggerisci a proposito dei tuoi..) con occhi nuovi molti post...forse ti accorgerai per esempio che michele è un cane onesto con se stesso che parla schietto senza paura ma con tono pacato...Lisa..espone i suoi dubbi e accetta quelli degli altri senza attaccare ma senza nascondersi dieto a respingenti (ops scusa...ammortizzatori)perché è intenzionata a continuare a mordere la vita e ad annusarla bene..
Andrea riesce a sorridere e a fare sorridere gli altri con interventi schietti ed irriverenti ma quando si siede e parla per dire qualcosa ..lo dice con un intensità , precisione, equilibrio e saggezza tali che un lama tibetano probabilmente si inginocchierebbe accanto a lui per ascoltarlo e per scambiare esperienze.....questi alcuni esempi...
Ora che ho accarezzato, almeno apparentemente , l'ego di buona parte del branco aggiungo che ammiro questo branco perché è composto da individui indipendenti che condividono le idee comuni e le differenze per cui per ora non sento puzza di setta ma respiro aria freschissima di montagna...e questo è evidente ed è la parte più sana del branco stesso...
Non pretendo di cambiare la visione di nessuno ma regalo e richiamo un poco di attenzione mentre esprimo quelle che sono le mie impressioni dato che questo è un blog..e in un blog l'introspezione non si può offrire.
Anche io spesso mi sento un guru e nella mia natura buona parte di me ama credere di essere una luce per gli altri..a volte posso esserlo ma cerco di essere attento ai tanti cambiamenti di ruolo e a tutte le triadi che si alternano a velocità vertiginose..oggi insegno...tra un minuto imparo..tra mezz'ora sono un cretino egoista e magari appena dopo mi illumino e sono un santo reale...ma in tutto questo ancora insisto.."all is balance"...
Se mi illudo di essere sempre in un posto fisso in tutte le triadi...perdo molte opportunità...(statisticamente 2/3) e la vita è talmente breve che un lupo scaltro non può permettersi di sprecare urina per marcare territori immaginari..
AHHUUUUUUUUU!
Edson la tua difesa dei cani spelacchiati mi ha commosso. L'aria fresca mi aveva quasi ucciso, ma tu mi hai dato speranza!
RispondiEliminaGrazie
Caro Edson,
RispondiEliminache bel post! e tutto per me! grazie grazie grazie. Mi dispiace non avere adesso abbastanza tempo per scriverti con l'attenzione che meriti, ma ecco qualche idea, la butto giù come mi viene.
Mi chiedo se io ho fatto il lavoro. O meglio, se posso chiamare lavoro quello che ho fatto. Con lavoro si intende fare sforzi, e io non mi ricordo di aver fatto molti sforzi. Ho "lavorato" con le emozioni negative e quel po' che ho guadagnato non lo disprezzo, ma non riuscivo comunque a liberarmi dal cattivo umore o dalla rabbia, quando ne ero preda. Il reprimere la negatività non mi portava molto lontano, la nascondeva solo un po'. Cercare di essere presenti non lo trovavo uno sforzo, mi sembrava un piacere e un atto di resa più che di battaglia. Con il portafoglio gli sforzi si facevano, quelli sì.
Comunque, ho cercato di osservarmi e di capire nuove cose di me stesso e del mondo. Mi piace capire nuove cose. Di concreto e utile ho ricavato una certa comprensione di come cambiano gli stati emotivi, una certa comprensione della differenza tra funzioni e consapevolezza (ma mi sa che la consapevolezza, checchè ne dica Ouspensky, è frutto delle funzioni), ho un senso che in ogni singolo momento si può essere più o meno presenti (ma non so se è utile a formare un corpo astrale). Il ricordo di sé è una espressione che mi ha sempre dato un po’ fastidio, mi fa pensare a una specie di onanismo spirituale. Ma altre espressioni mi piacevano come essere più presente e rendersi conto maggiormente nel momento. Ho apprezzato molto anche l’ambiente degli incontri, delle cene, dello stare insieme, la semplicità dell’essenza. Poi a tratti mi sono confrontato anche con aspetti che non mi piacevano e che con il tempo sono anche diventati sempre più pesanti. Soldi, repressione, tristezza… Chissà quante cose non mi tornano in mente adesso, sia in positivo che in negativo.
Sono d’accordo con te, Edson, le vere conquiste non vanno perse solo perché si lascia la squola, anzi personalmente sento che il lasciare infine la squola è stato un ulteriore gradino che mi mancava, e che mi ha permesso infine di vedere le cose da una nuova prospettiva e cogliere degli aspetti fondamentali che prima non vedevo. Non c'è bisogno che li riassuma, ne abbiamo parlato molto. Mi associo a Paola: anch'io una cosa senz'altro l'ho imparata, ed è come riconoscere una setta... Che dici Paola, posso essere ammesso nella vera scuola dei gatti randagi?
Il processo di guarigione dalla delusione e perdita spirituale puo' richiedere molto tempo. Dopo la rabbia ed il dolore una terribile vacuita'appare nel cuore, come se qualcosa fosse stato strappato via.
RispondiEliminaTuttavia, questo senso di vuoto, non e' causato solo dalla delusione del gruppo o del maestro. Era li' anche prima, per i vari modi in cui avevamo tradito noi stessi.
Alla fine siamo dovuti tornare indietro ed affrontare noi stessi, riempire i buchi che avevamo cercato di riempire dall'esterno.
Per alcuni, le difficolta' ed il disillusionamento, per quanto duri, sono quello di cui hanno piu' bisogno per poter tornare a essere se' stessi. Non dico che dovremmo andare a cercare le delusioni o gli abusi, ma alle volte occorre un insegnante sballato o un falso maestro per creare uno studente saggio.
Anche se si pensa di aver perso fiducia, la verita' e' che la fede non puo' esser persa, la diamo solo via per un po'.
Andrea.
p.s.Paola, parlavo riferendomi a me, non a te. Tu sei perfetta cosi'! hahah
"Irruire"?
RispondiEliminaWalt, dì qualcosa!
Per Michele..non so se rileggendo il tuo stesso post tu veda quello che vedo io..hai descritto una serie di conquiste apparentemente banali ma che per moltissimi esseri umani non sono neppure immaginabili e per molti altri sono frutto di esperienze di una vita piena...a me non pare poco...non voglio certo dire che noi saremo soddisfatti da questo e ci fermeremo al bar sport a raccontare di quando ricordavamo noi stessi , ma dico solo che molte volte le immagini e le promesse altisonanti mischiate alla nostra immaginazione ci hanno fatto credere che un vero risultato sarebbe arrivato con un carro di fuoco nel cielo e gli angeli a squillare le trombe....
RispondiEliminaPer quanto riguarda i tuoi commenti sulla consapevolezza e le funzioni veramente ti consiglio di leggere il libro "the Path" se hai pazienza (ve ne avevo mandata una copia elettronica..) e magari in un impeto da secchione...buttare l'occhio su qualcosa di Stanislav Groff...tanto per avere un punto di vista... a me hanno aiutato a fare un poco di chiarezza tra le varie ipotesi che giravano nella mia testa...o almeno ad ampliare alcuni orizzonti.
Per Anonimo..."irruire" irrompere irridere irrorare irradiare irrisolto irresistibile...ho esaurito tutto il mio jack per dare spazio alle mie funzioni superiori...zzzzz....zzzzz...zzzzzz...ops..scusate.
Coyote era uscito dal recinto del Mago stufo di vedere i suoi fratelli cani-pastori che per fuggire dall’ orco erano rimasti intrappolati nel recinto del mago a trasformare pecore in cani-pastori. Uscito dal recinto iniziò a seguire la traccia di quelli fuggiti prima di lui: trovò quelli che bestemmiavano il mago di averli ipnotizzati e pensavano l’orco fosse un’ altra illusione del mago. Poi trovò ( ma si nascondevano, apparivano e sparivano) quelli che avevano rubato qualche incantesimo al mago e facevano i maghetti. Coyote ,che aveva rubato qualche pozione e il gioco delle tre carte avrebbe tanto voluto che si sedessero intorno al fuoco e si riraccontassero dell’inizio del mondo, di tutto e ogni cosa: soprattutto voleva sapere se un po’ della malignità del mago non fosse entrata dentro di loro. Intanto continuava a seguire il suo fiuto per cercare quelle risposte, perché quella domanda continuava a bruciare dentro e l’orco lui l’aveva visto e sapeva che non era facile fregarlo. Fu così che quanto sentì uggiolare si riempì di gioia : un raduno di cani scappati da un mago tre volte più cattivo,probabilmente meno potente del suo. Chissà,si disse Coyote, se gli faccio vedere il trucco delle tre carte,magari mi spiegano quello che non sono riuscito a scoprire col mago ! Dopo un annusatina il vecchio sciamano dopo un occhiata al capo nascosto si mise a presentare la tribù a Coyote. il fuoco era caldo, il cielo era nuvolo e uno strano torpore lo prese: improvvisamente ebbe una visione. Incorniciati in cornici d’oro le effigi dei cani spelacchiti e delle gatte erano inchiodate ad una parete come i quadri parlanti di Harry Potter, mentre una musica cantava:non dare fastidio , non dare fastidio l ‘equilibrio è raggiunto, nessun dolore. http://it.youtube.com/watch?v=s_EL8xT6wy0&feature=related http://it.youtube.com/watch?v=lyb9WbHvSag&feature=related
RispondiEliminaGrattandosi una pulce, ringraziando, Coyote proseguì. Devo ricordarmi di questo posto quando voglio spulciarmi in pace.
Caro piperinik, devo ammettere, in tutta franchezza, che i tuoi post mi lasciano un po' cosi'... mi lasciano alla seconda o terza riga al massimo. Un sacco di parole dietro le quali... mi ricordi tanto me stesso prima di raggiungere la 'Sola' (per i non romani mi dispiace per voi) molto sincero, molto confuso, molto presuntuoso, molto molto logorroico.
RispondiEliminaIl tuo nome dovrebbe essere "Pipperinik" per l'assidua e massiccia masturbazione mentale.
La mia 'Sola' e' meglio della tua... chi e' meglio Babbo Natale o la Fata Turchina? (anche se RB e' come Babbo Natale vestito da Fata Turchina che sotto sotto e' la Befana con la ramazza fra le chiappe e... che schifo!)
Chi vince tra SuperPippo e Paperinik? (ogni riferimento a cose o persone reali, e non, e' puramente casuale)
Consiglio spassionato: Torna da Paoletti, entra nella FOF o in qualche altra dir si voglia 'Sola', tu ne sei il prototipo perfetto. Loro hanno bisogno di gente con la tua stoffa. Cosa ci stai a fare qui fuori? Potresti veramente far carriera.
D'una cosa ti prego, la prossima volta che ti alzi dal letto - dopo esserti congratulato col tuo cuscino s'intende - e cominci a FARE... comincia a fare meno il noioso.
So che la mia e' la risposta ad una tua manciata di righe, e mi scuso per la mia ignoranza ed arroganza, ma in ogni modo grazie per i tuoi stimolanti post: davvero lassativi per un cacasentenze come me.
Idem per l'Anonimo con le palle rigirate (ammazza quanto sei incazzata!)
Senz'offesa,
l'oscemo
Ah, quasi me ne dimenticavo:
RispondiEliminaA Coyoteee... !
Con rispetto parlando,
L'oscemo
Chissa' perche' sento una grande affinita' con l'oscemo. Sara' per il nome poetico, per le epressioni cosi' delicate, le idee cosi' limpide....chiaramente un cane spelacchiato di razza purissima (anche se siamo tutti bastardi).
RispondiEliminaComunque ecco qualcosa che ho letto oggi, di Giuseppe Rensi:
"Vuoi applicare concentratamente sulla tua vita il succo della piu' alta filosofia e d'ogni grande religione?
Non hai che una cosa da fare: una cosa semplicissima. Tenerti in serenita', in tranquillita', in pace, qualunque cosa accada e ti accada. Questo e' tutto. Se fai solo questo basta.
Hai compreso e pratichi la somma sostanza di qualsiasi profonda filosofia e di qualsiasi elevata religione Tutto quello che di essenziale dicono tutte le filosofie e tutte le religioni, lo hai effettuato nella tua vita.....
(Da qui in poi spiega come questo si apllichi alla filosofia stoica, al buddismo e ai Veda, al cristianesimo )....san Francesco di Sales che dice:"Chi puo' conservare la dolcezza tra i dolori, e la pace in mezzo alle molestie, e' quasi(?) perfetto".
Tenerti sempre in serenita', traversare la vita con un costante piccolo placido sorriso interiore. ( O come noi quadrupedi con un costante piccolo guaito e la bavetta sempre gocciolante..)
Con questa sola semplice cosa sei il saggio stoico, il perfetto bhikku buddhista, anzi il bodhisatva, lo yogin o il samnyasin vedantico, l'autentico seguace di Cristo. (ammazza quante cose!)
Semplice cosa. Prova. E se, anche per breve tratto riesci nell'esperimento, la sua stessa difficolta' ti dimostrera' che in quella semplice cosa v'e' la pratica piu' ardua della filosofia e della religione.
Non so perche' ve l'ho scritto, ma ho questo terribile impulso di scrivervi tutto quello che mi piace, anche se non e' necessariamente come la penso.
Baci a cani e gatti e anche agli altri!
Grazie Andrea,
RispondiEliminae' stata una bella lettura per l'inizio di questa domenica mattina,
anch' io do baci a tutti, cani, gatti ecc. ecc.
Per rispondere alla tua domanda , Michele:
RispondiEliminaChe dici Paola, posso essere ammesso nella vera scuola dei gatti randagi?
....ma come? Non sapevi che ne eri gia' parte?
Randagi si nasce....
Babbo Natale non è meglio , è più potente della Fata Turchina(devo farti vedere il gioco delle tre carte?!
RispondiEliminaChi vince tra SuperPippo e Paperinik? Il Papa (o Il Pappa).
Cosa ci stai a fare qui fuori ? A cercare di Rubare la tua esperienza..
E tu che ci stai a fare fuori?
P.S era noiosa anche la canzone?
Ma .... "fuori dove? fuori cosa? dentro cosa?"
RispondiEliminaMe l'ha chiesto un bambino non molto tempo fa, figlio di amici (ex-Fof) con cui eravamo a cena. Durante la cena continuavamo a chiederci l'un l'altro: "Ma è ancora dentro X?", "No, è fuori", "E Y è dentro o fuori?", "Dentro, dentro...."
Dopo un po', il saggio pargolo ha proferito la domanda e mi sono resa conto che non sapevamo cosa dirgli ...
Al di là del fuori e del dentro, a me piace come sta andando qui. Stiamo parlando e questo è molto.
Da qualche giorno avevo tradotto un brano (breve) di Eckart Tolle che è apparso sul blog inglese e mi ha toccato molto. Magari l'avete già letto, ma mi va di metterlo qui:
"Quanto è difficile vivere con se stessi? Un modo in cui l'ego cerca di rifuggire l'insoddisfazione proveniente dalla propria individualità è allargare e rafforzare il senso di se stessi identificandosi con un gruppo, sia esso una nazione, un partito politico, un'organizzazione, una setta, un club, una banda, o una squadra di calcio.
In alcuni casi, quando una persona dedica la propria vita a lavorare senza posa per il bene della collettività, senza chiedere ricompense, riconoscimento o promozione, il suo ego sembra dissolversi completamente. Che sollievo essere liberati dall'orrendo carico di se stessi! I membri di una collettività si sentono felici e appagati, a prescindere da quanto sia duro il lavoro e quanti sacrifici debbano fare. Sembra che siano andati oltre l'ego. La questione è: sono davvero divenuti liberi? non è che semplicemente l'ego si è spostato dall'individuale al collettivo?
Un ego collettivo manifesta le stesse caratteristiche dell'ego personale, ad esempio il bisogno di conflitto o di nemici, il bisogno di qualcosa in più, il bisogno di avere ragione sugli altri che sbagliano, e così via. Prima o poi, il collettivo entrerà in conflitto con altri collettivi, poiché inconsapevolmente si cerca il conflitto e si ha bisogno di opposizione per definire i propri limiti e, quindi, la propria identità. I suoi membri vivranno allora un'esperienza di sofferenza ...(n.d.t.: qui ho tagliato perché non ero sicura della traduzione). A quel punto, potrebbero svegliarsi e realizzare che la loro collettività ha un forte elemento di non-senso.
All’inizio, può essere doloroso svegliarsi all''improvviso e realizzare che la collettività con cui ci si è identificati e si è lavorato è insensata. A quel punto, alcuni divengono cinici o amari e da lì in poi negano ogni valore. Ciò significa che, nel momento in cui hanno riconosciuto che il sistema di credenze precedente era un'illusione ed è crollato, essi ne hanno rapidamente adottato un altro. Non hanno affrontato la morte del proprio ego, ma sono corsi via e si sono reincarnati in uno nuovo."
Piperinik, ti va di dirmi quanti anni hai? Non so perché te lo chiedo, non che sia importante, curiosità. Ti immagino giovane (25 anni?) magari mi sbaglio di grosso, in questo caso fa niente (e se non ti va, fa come se non avessi chiesto niente).
Caldo caldo qui a Como, bello però.
Baci a tutti, Lisa
Andrea, ho come un senso di afinità anche io nei confronti di l'oscemo...saremo mica tutti scemi?
RispondiEliminaNon lo direi troppo forte però perché poi i maligni dicono che vogliamo imitare i sufi che si definivano pazzi e poi viene fuori tutto un discorso del tipo.."ma erano più forti i sufi o i monaci buddhisti?...e tra un campione di karate ed uno di kung fu chi vince??"
e per me sarebbe troppo...
mi associo a Lisa...è comunque positivo questo periodo nel blog dato che si è forze iniziata una fase più attiva..
Anche in parte grazie agli interventi di piperinik...(non rizzare il pelo coyote non crediamo che tu stessi recitando la parte del presuntuoso per stimolarci..ma hai anche offerto degli spunti per comunicare di più..)
Il "dentro e fuori" è parte di quello che incatenava molto le menti degli studenti...per cui da "ex studenti" forse è più utile non perderci troppo tempo.
Anche grazie al fatto che sono fuori casa per lavoro e quindi ho più occasioni per connettermi sto scrivendo molti post e sto diventando fin troppo chiacchierone...tutto fa esperienza...
Un abbraccio a tutti..ma proprio tutti...tanto non mi costa nulla!
Paola :Una cosa credo di averla imparato: come riconoscere una setta!!
RispondiEliminaPiperin coyote 25 anni due volte col resto di due come i 44 gatti : e una scuola ?
Il resto l’avete detto voi (ho tolto i meno e i forse)
Pensavo alla differenza tra scuola e culto....
finche' impari qualcosa e' una scuola e quando smetti diventa un culto.
Poi, continuando a pensare ho realizzato che un gruppo per essere considerato una scuola, deve essere collegato a qualcos'altro. a Una scuola dovrebbe avere uno scopo al di fuori di se'. Gli studenti dovrebbero imparare lezioni in posti diversi e da istruttori diversi.
Con l'idea d'imparare il piu' presto possibile per poi andare per conto proprio. con l'idea di essere al servizio di qualcos'altro.
Se e quali danni ci ha fatto la Fellowship".
In molti superstiti ho visto dare per scontato di essere usciti indenni. Io non ne sono convinto.
La validità dell'esoterismo: un tempo mi sembrava indiscutibile, il significato esoterico di antiche scritture tipo il vangelo. Ma l'esoterismo esiste?
strumenti che avevano una reale utilità psicologica ( se presi per quello che erano ..ovvero degli attrezzi del mestiere credo che buona parte degli studenti o ex studenti che non hanno ottenuto nulla di concreto ed utile dall'esperienza nella squola sono in qualche modo responsabili per avere perso delle occasioni e per essersi accontentati del contorno . se gli strumenti non ci convincono più, dobbiamo usare le verifiche su noi stessi che abbiamo ora grazie alle esperienze vissute e mescolarle alla nuova libertà di valutare utilizzando il nostro senso critico che per un certo periodo era rimasto sospeso nel limbo...
la capacità di separare le cose e cercare di chiamarle con il nome giusto è stata affinata ed addestrata perché " mi ha aiutato nei rapporti con me stesso e con gli altri.
Stiamo facendo delle domande perche' vogliamo una risposta
ammiro questo branco perché è composto da individui indipendenti che condividono le idee comuni e le differenze: un lupo scaltro
Edson, il tuo consiglio di leggere Groff, a suo tempo, l'avevo seguito, facendomi recapitare a casa (con Bol) "La mente olotropica". L'ho trovato interessante, ma in quel periodo non abbastanza da portarmi oltre il terzo capitolo... Adesso l'ho ripreso dallo scaffale. Insieme a quel libro, avevo acquistato anche un titolo che più vlte ho consigliato su questo blog. Si tratta del libro di Steven Hassan "Mentalmente liberi: come uscire da una setta". Colgo l'occasione per ri-consigliarne a tutti la lettura.
RispondiEliminaCara Lisa,
RispondiEliminanon volevo ma vorrei e non vorrei ...
Fuori, qui fuori, la fuori, a zonzo, allo scoperto, in giro... e via e via...
Quando ascoltiamo qualcuno o leggiamo qualcosa (qui mi do il plurale maiestatis) e' irresistibile la voglia di estrapolare dal tutto solo quello che ci pare e ci colpisce per scaricarci.
Forse te la sei presa (forse no, e forse me la sono presa io , no io, no io, zitto tu, sei bello te...) perche' ti prude la pulce nell'orecchio e devi percio' grattarti. Per carita' nessuna allusione a cani, gatti, lupi e ogni tipo di branco di qualsiasi genere di cui far parte, sto gia'combattendo fra nausea e carie ai denti. (Forse cane sciolto... oddio no, ufff, c'e' mancato un pelo)
Caro Pipperinik, la mia esperienza in quanto tale dubito possa essere rubata, e di certo non ti aiuterebbe gran che, neppure se te la tatuassi in fronte o sulle chiappe, per cui rimboccati le maniche o calati i pantaloni a seconda...
Riguardo alle tue risposte e alle tue domande credo che... Oh, scusa ma le tante sacrosante vocine che mi ronzano nella capoccia mi hanno appena comunicato che il tempo da dedicarti a mia disposizione e' qui terminato.
Senza rancore e senza senso,
L'oscemo
Una cosa mi sembra chiara... siamo chiaramente tutti parte dello stesso branco di poveri sfigati che non è andato in vacanza e che si ritrova con nient'altro di più interessante da fare...
RispondiEliminaGrazie, questo mi fa sentire meno sfortunata!
F.
Ma cosa succede? Perché dovrei essermela presa? Che ho fatto? Chi ha fatto cosa?
RispondiEliminaNon mi va di chiedere scusa non so per cosa, mi viene un po' voglia di chiudere qui, ma sicuramente ci sarebbe da dire anche su questo. Si ha sempre troppo da dire.
Va beh, buona notte.
Ognuno ha bisogno di una terapia diversa, cara Lisa non prendere sul serio il Pover'oscemo, ogni tanto si scorda le medicine.
RispondiEliminaHa avuto molte malattie da piccolo e ha sofferto troppo, ora fa soffrire noi.
E' come un pittore astratto, estrapoli dalle sue parole quello che vuoi tu!
A Pipperinik, mi fai quasi rimangiare le mie parole!
(... a proposito quando usi le frasi degli altri dovresti farlo notare. Per un momento, leggendo quello che dicevi, avevo creduto che fossi completamente impazzito, ma poi ho realizzato che avevi copiato delle mie frasi, e mi sono dovuto ricredere.....).
Per la p[rima volta parli come se t'interessasse l'opinione degli altri. Vedremo.
Pero' prima di definirti un lupo scaltro devi aspettare un po'. Al momento forse potresti essere un co...yote spelacchiato. Comunque ti ringrazio di esserti finalmente unito alla conversazione....
Prima di tutto non ho bisogno di essere difeso da nessuno,saro' pure un pover'oscemo ma pur sempre un'oscemo con la sua dignita'.
RispondiEliminaCara placida Lisa, ho pensato lungamente a quello che hai detto, e dopo alcuni istanti ho concluso che dovresti comunque chiedere scusa,
tu forse non ne sai il perche', ma tutto il mondo intorno si, e sta aspettando che tu lo faccia.
L'unica pecca e' prendermi sul serio non ne valgo certo la pena. Chiudo aprendo una parentesi [...
Senza ritegno,
l'oscemo
Sinceramente spero si esca da questa fase criptico - confusa...sembra si stia iniziando a parlare solo con la bocca..e con le dita...(ma probabilmente è solo una mia impressione...) Per Michele...il mio suggerimento poteva essere valido magari solo per me...non so se gli stessi libri aprono gli stessi cassetti in tutti...anche il libro di
RispondiEliminaTart che avevo suggerito tempo fa può aprire dei buoni files..potrebbe essere utile anche a piperinik (non è uno scherzo lo credo sinceramente)magari saltando i primi capitoli in cui si dilunga molto nel dimostrare le somiglianze tra l'uomo e la macchina...
Per Floria...mi sembra che tu tenda ad accomunare tutti alle tue personali sensazioni...dacci delle chances di sentirci diversi....scrivo perché mi sembra utile...non per noia o perché mi sento sfigato e voglio unirmi agli altri sfigati...sono certo che tra chi legge ci siano persone che stanno dove stanno sapendo perché..
Edson, era solo uno scherzo e non aveva la pretesa d'essere nulla di più.
RispondiEliminaSe in questa interminabile estate ad Oregon House mi si toglie anche il piacere dell'umorismo allora sì che mi deprimo davvero...
E forse hai ragione tu, io in effetti sono dove sono senza sapere perchè e pur sempre desiderando di essere altrove, senza sapere come, ho solo una vaga idea di come ci sono arrivata e continuo a fare di tutto per andare da un'altra parte perchè non voglio più essere qui a fare proprio nulla...E per tutto questo ti permetto di compatirmi mentre io ti invidio.
F.
”Il ricordo di se’, e’, in realta’, una pratica pericolosa. E’ come un gatto affamato che guarda un topo, oppure un modo intelligente di essere dove sei. Il punto e’ che se hai un’idea della relazione –Io sto vivendo questo, sto facendo questo- allora “io” e “questo” sono allora forti ‘personalita’’, allo stesso modo. Come dire che “questo” e’ la madre e “io” e’ il padre. Con due estremi cosi’ opposti sarete costretti a partorire qualcosa. Allora l’idea e’ di non avere “questo” li’ e allora “io” non sara’ li’ a sua volta.
RispondiEliminaNon e’ il caso di dirlo a se’ stessi, ma di sentirlo, come un’esperienza reale. Devi eliminare quello che guarda, l’osservatore dei due estremi. Una volta che l’osservatore e’ rimosso, l’intera struttura va’ in pezzi. La dicotomia puo’ sopravvivere solo se c’e’ un osservatore che mantiene l’insieme.
Dovete eliminare la parte che guarda e la complicate burocrazia che prende tutto lo spazio. Se eliminate il filtro dell’ “io” e dell’ “altro”, allora lo spazio diventa preciso, chiaro ed intelligente. Lo spazio contiene la tremenda precisione che ci permette di essere abili di lavorare con la situazione. Non si ha affatto bisogno dell’ “osservatore”.
http://it.youtube.com/watch?v=FlV9BVMET28
RispondiEliminasenza padrone Ahi ahi gatta Paola (dipende chi è il padrone).
Omezzo Idiota (nel senso etimologico): quello che mi ferisce profondamente nell’orgoglio è il fatto che mi consideri noioso. Il tuo stile ha molto stile; riguardo al contenuto: quando parli sminuendo la tua esperienza io andrei a leggermi Belzebù, quando parla degli italiani romani che oltre alla pastasciutta si stanno mutilando pian piano-
Edson 31 luglio è il lupo scaltro infiltrato tra voi. Il post di copia e incolla è un aiuto a rileggere con prospettiva diversa il passato prossimo.
Sto cercando di essere essenziale e trovare un linguaggio comune con voi.
Sto togliendo i fronzoli. Sto cercando un nuovo modello. LAVORO = espressione (autentica) del proprio essere.
Allora parliamo dell ‘attenzione e dell’esegesi esoterica della canzoncina.
Non è folle chi fa collegamenti tra le cose. È scemo folle chi prende quelle degli altri senza verificarle e dare un senso ad esse per se stesso. Se io sono innamorato e leggo le targhe: otto otto =amore cotto. Sono innamorato e questo per me ha un senso fortisimo , mi verifica quello che sento.
Se sono pazzo paranoico otto otto = succede un casotto (profezia californiana).
L’attenzione è il bene più prezioso che abbiamo. Attrarre attenzione (dall’alto, dalla ragione, dalla coscienza, da 44 gatti (ci sono sicuramente nel corpo qualcosa come 44 nadi) su di sé.
Attrarre attenzione dal basso (piedi e annessi) perché questi affascinati, interessati si muovano INSIEME verso il sé che sono io, la mia voglia di esprimermi.
Quello che mi perde , ci perde, vi perde è dare l’attenzione ai piedi(e annessi) senza ricordarci cuore e cervello. Se liscio il pelo al branco per portare l’attenzione al mio bisogno di essere lisciato e questo dopo si trasforma in un non dare fastidio è perdere attenzione senza scopo. Se liscio il pelo o arruffo contro pelo l’ego con un idea in testa, con una domanda vera a cui Voglio una risposta allora si entro in relazione.
Tart ce lo sotto il cuscino,insieme a qualche altro libro. Lo ringrazio perché mi aiuta a dormire meglio e forse di meno. http://it.youtube.com/watch?v=ZNaxOWxslSc&feature=related (la transizione ai cani).
P.s Certo che nell’arca ci mancava solo trungpa coi topi. Ma c’è abbastanza posto ?
MI prenderò del tempo per vedere sinceramente se estraggo qualcosa di utile per me dagli ultimi post...trungpa e piperinik..
RispondiEliminaPer Floria..prendi il mio commento per quello che è...un commento..non era una polemica e non c'era approccio permaloso...è tutto in pace quì in sardegna ora.
Piperinik..sono d'accordo che anche contare i numeri delle targhe se ti aiuta a mantenerti focalizzato su qualcosa di utile e sei consapevole che la realtà non è la corrispondenza dei numeri ma lo scopo che devi perseguire, è una pratica "magica " utile...
Il pericolo che poi si è realizzato in grembo alla FOF è che moltissimi hanno cominciato a credere veramente che gli egizi pensassero di tramandare la sequenza piuttosto che ricordarsi di mantenere vivo lo spirito critico quale strumento di lavoro,,,,
il tutto ha favorito una deviazione dell'attenzione da ciò che non andava e poteva NON ESSERE UTILE AD UNO SCOPO REALE..per inseguire un beato cullarsi in nuove illusioni supportate da "prove" costruite su misura.
Se io decido di usare il colore delle foglie degli alberi per ricordarmi di camminare dritto per evitare la scoliosi sto usando uno strumento in modo creativo per uno scopo utile..se comincio a pensare che Dio ha creato il verde perché io sappia che sono il suo eletto e camminando dritto mi elevo al di sopra del creato mentre gli altri sono destinati a morire gobbi e maledetti e nel frattempo colui che mi sta facendo da tramite per interpretare il colore delle foglie mi chiede di comprare camice costose a lui e ai suoi "amici" perché questo lo aiuta a leggere i colori e magari cerca di convicermi che la schiena va piegata solo per essere gradito a Dio e quando lo faccio si sposta dietro di me...magari è il momento che io impari in fretta ad usare altri strumenti..magari anche fatti da me.
Sto esplorando l'idea che il "sistema" della quarta via sia stato partorito da una mentalità utilitaristica - che caratterizza il mondo occidentale - e che sia un sistema che promuove la crescita dell'ego. Cercando di capire la citazione di Trungpa (non l'ho messa io), quando conclude che "non si ha affatto bisogno dell'osservatore" vedo che in me sorge l'obiezione "ma allora non si sta FACENDO nulla". Mi sembra possibile che questa obiezione venga da una fortemente radicata mentalità utilitaristica. In noi, tra l'altro, c'è anche il radicamento di un certo modo di pensare che viene dall'aver praticato per anni il sistema stesso.
RispondiEliminaPpk, apprezzo che tu stia cercando di essere essenziale e di trovare un linguaggio comune con noi togliendo i fronzoli. Stai facendo dei progressi, infatti nel tuo ultimo post sono riuscito a capire il senso di qualche riga. Tuttavia il restante 80% del tuo post resta a me incomprensibile. Non che questo sia un grande problema, perchè le cose incomprensibili le salto via. Ultimamente sono apparsi vari post incomprensibili, non solo da parte tua. Chiedo troppo se invito ad essere semplici e chiari e ad usare meno allegorie?
Lisa Simpson ha detto...
RispondiEliminaMa .... "fuori dove? fuori cosa? dentro cosa?"
Citazione :”All’inizio, può essere doloroso svegliarsi all''improvviso e realizzare che la collettività con cui ci si è identificati e si è lavorato è insensata. A quel punto, alcuni divengono cinici o amari e da lì in poi negano ogni valore. Ciò significa che, nel momento in cui hanno riconosciuto che il sistema di credenze precedente era un'illusione ed è crollato, essi ne hanno rapidamente adottato un altro.”
http://it.youtube.com/watch?v=JV3A9YEVeXU&feature=related
Appunto dentro o fuori spazialmente non vuol dire niente. Forse temporalmente può avere senso come riferimento: Le avete raccontate già queste storie: 18 anni voglia di cambiare il mondo. 23 disillusione 24 Guru della liberazione (maharishi, Rainesh,Trapattoni) Ecc.
Allora la ricchezza dell’esperienza è riuscire a vedere la morte dell’illusione (quello che so, quello che so essere vero: di me ,delle idee, delle persone) SENZA CHE IL CINISMO O L’AMAREZZA mi impedisca di prenderne comunque un altro nuovo sistema di credenze integrando il vecchio sistema di credenze ed usando il nuovo come un mezzo di lavoro , di orientamento nel mondo. Quello che i teorici della morte dell’io si scordano di dire (perché di questa morte sono bravi a parlarne, ma poi li voglio vedere nei fatti…) è che puoi fare quello che vuoi di qualcosa solo se è tuo. E per fare tuo questo io lo devi usare,fargli fare le verifiche sul campo. Quando il giunco si è piegato mille volte ha imparato le leggi della flessibilità e allora può essere…il vento. Ma il giunco che si fa portare via dal vento è una pagliuzza sradicata dalla terra.
Certo che puoi usare l’idea che hai del ricordo di sé come uno strumento utilitaristico per sperare di non soffrire. Ma fare nel mondo è l’unica verifica della propria capacità di amare. Trungpa parla così, ma lui come Ouspensky sono morti di cirrosi (insomma per l’alcool). Allora preferisco G che mi dice che, quando mi sarò permesso il lusso di qualcosa che non cambi perché mi fa male il mignolo, allora questo sarà mio e lo potrò donare,trasformare.
Rispetto alla comprensibilità del mio stile. Da una parte è un limite di conoscenza della lingua e delle regole sintattiche e grammaticali. Dall’altra è proprio quello che non si è capito che lavora cercando di aggirare i guardiani censori del vecchio sistema di credenze. Se metto un you tube, spero che lo ascoltiate. Dopo 10 post mi accorgo che Super Pippo è colui che è riuscito a portare da di fuori quella sostanza (nocciolina) che lo yogi, il monaco e il fachiro producono con grossi sforzi. Mentre Paperinik usa la scaltrezza e mezzi magici creati da altri (Archimede). Vince, cioè è maggiore, Super Pippo,a patto che sappia coltivare la pianta delle supenoccioline. Inoltre quando non capisco, ma so individuare cosa non capisco, posso domandare.
Edson ... SARDEGNA ??!!?!?!?
RispondiEliminaAllora lo vedi che non ti dovevi proprio sentire chiamato in causa ??
Gli sfigati siamo noi altri falliti stagionali senza meta.
Pipperinik, mi puzzi così tanto di studente Fellowship da farmi girare la testa e un pò anche le ovaie, ma forse non ho letto i tuoi posts abbastanza attentamente (e che sono matta?!?) e mi son persa qualche informazione, ma non me la racconti giusta.
All'inizio ti si riusciva persino a decifrare, ma ora se lasciato al tuo incomprensibile monologo.
Goditelo
Il libro di Chögyam Trungpa si intitola infatti: 'Al di là del materialismo spirituale'.
RispondiEliminaEcccone un estratto:
“Percorrere rettamente il sentiero spirituale è un processo molto sottile… Ci sono numerose deviazioni che portano a una versione distorta, egocentrica, della spiritualità; possiamo cadere nell’inganno di credere che ci stiamo sviluppando spiritualmente, mentre invece stiamo rafforzando la nostra egocentricità mediante tecniche spirituali. A questa fondamentale distorsione si farà riferimento col nome di materialismo spirituale”.
Con queste parole Chögyam Trungpa apre un libro profondo e oltremodo “scomodo.........
che dire di piu', a buon intenditore (dovrebbero bastare) poche parole!
Mi sorprende scoprire che sono morto di cirrosi...bevo pochissimo!
RispondiEliminaE' un'esperienza (non l'esser morti, ma la fine dell'osservatore) che se non viene vissuta non e' facile da capire. Parlarne purtroppo non serve.
E' anche vero che non e' facile mostrare, qui, a parole, cosa si sia capaci di fare nella vita pratica.
Caro Superciuk (anche il nome PPk te lo devi guadagnare a questo punto).
RispondiEliminaMetti giu' la bottiglia, TU, non Ouspensky o Trungpa.
Spero solo che tu sia ubriaco quando scrivi.
Ad esempio:
Citazione :”All’inizio, può essere doloroso svegliarsi all''improvviso e realizzare che la collettività con cui ci si è identificati e si è lavorato è insensata. A quel punto, alcuni divengono cinici o amari e da lì in poi negano ogni valore. Ciò significa che, nel momento in cui hanno riconosciuto che il sistema di credenze precedente era un'illusione ed è crollato, essi ne hanno rapidamente adottato un altro." (ma di chi e' sto' pezzo d'antiquariato intellettuale? qualcuno sobrio immagino... ndr)
Immagino che non l'abbia scritto tu, ma se lo hai letto mi devi spigare quele sia la connessione logica tra la prima parte del concetto e la seconda.
Non avendo evidentemente alcuna esperienza simile alla nostra, qualcuno, non so chi, decide che non sia giusto diventare amareggiati o cinici.
Invece e' proprio parte del digerire l'esperienza.
Non c'e' una scadenza. Dura quello che deve durare. Si spera che non sia per sempre. ma anche se cosi' fosse...perche' no?
Qual'e' questa meravigliosa alternativa? FARE, come te, non si sa cosa... andare in giro con la pretesa di... SAPERE.
INSEGNARE forse, dal pozzo profondo della tua saggezza?
Per il resto del post mi associo a Floria (stranamente non ancora risvegliata o scossa dalla tua suprema abilita' di lupo scaltro), non si capisce che vuoi dire.
E non e' colpa della grammatica, e' che sei confuso!
Quando il grande Oscemo dice che sei noioso, e' solo perche' come te, ne abbiamo incontrati a centinaia nella scuola (inclusi noi stessi purtroppo). Gente che vuole insegnare senza avere prima imparato.
Manie di grandezza deambulanti che dovevamo sopportare per via dei vari esercizi che proibivano il poter mandare qualcuno aff....platealmente(lo so Floria, non ce l'ho fatta) !
Un'altro concetto che ti trova confuso e' il fatto che pensi che qualcuno con un io non ingigantito non possa agire.
Il fatto di essere tremendamente innamorato del tuo di ego ti fa sembrare impossibile che se ne possa fare a meno. E' possibile.
Spero sia contento di ricevere tanta Attenzione....
non con affetto ma neanche senza...
p.s. mi era piaciuta quella di Trapattoni pero'...
Trungpa: antico nome indiano che significa: "Colui-il-quale-sa-e-non-puo'-dire-perche'-non-servirebbe-e-forse-non-ne-ha-neanche-una-gran-voglia-ma-ve-lo-farebbe-vedere-lui". C'era il mio caro amico, che chiamavano "Ascetaaaa", che mi continuava a dire; "vedrai un giorno forse... quando sarai pronto ti diro'... saprai quando..." Son vent'anni che aspetto e sto maledetto non m'ha ancora detto nulla. Tungpa non parla, ma mi chiedo cosa Trungpa sa fare nella vita pratica. Vola intorno alla stanza, cammina sull'acqua, moltiplica i pesci, sottrae i topi. Seguendo lo spassionato consiglio ho provato ad eliminare l'osservatore, poi l'osservato, e poi il corriere dell'osservazine e con osservanza tutto si e' rivoltato in una lotta intestina (aridagli con il lassativo...) nessuno aveva voglia di prendere ordini ne' tantomeno accettava di essere eliminato, erano tutti troppo attaccati alla propria vita vera e immaginaria. Bisogna, Si Deve, Chi lo fa, Cosa elimina... Per un attimo devo ammettere che sei stato convincente, poi pero' sai... saro' anche un oscemo, ma non sono certo un ostupido, quando c'e' lo sforzo, e c'e' il bisogno, c'e' sempre la puzza."
RispondiEliminaE vai Andrea, a cane rabbiosooo.
Mountain Dreamer, non voglio sapere da dove vieni, ma... quanto ce rimani?
...scusate i termini,
RispondiEliminal'oscemo
Non vorrei andare troppo controcorrente per non fare credere di essere troppo indipendente ed emancipato..tutto sommato però questo ultimo post di piperinik mi è riuscito di leggerlo una volta sola almeno credendo di avere capito qualcosa.
RispondiEliminaSe è frutto di sforzo sincero ringrazio..devo anche dire , pur associandomi ad Andrea nel rivendicare il diritto di ognuno a metabolizzare l'esperienza come crede senza essere inquadrato in una categoria spacciata, sono d'accordo con alcune considerazioni di fondo di ppk (o almeno con la mia interpretazione di quello che ho letto.
Sono d'accordo con la necessità almeno per me ora di recuperare il saper fare...ovvero, piuttosto che fantasticare su mondi invisibili e sviluppare un osservatore, e poi farlo morire, e poi cercare il Se e poi abbandonare il se...dirigere un onesta attenzione su quello che nella fof veniva definito "buon padre di famiglia" cercando di non identificarmici all'estremo ma imparando a "gestire" la vita..
Per citare Randy Pausch (docente universitario americano morto di cancro a 47 anni il 25 luglio scorso)"Non possiamo scegliere le carte che ci vengono date ma possiamo cercare di giocare la mano nel miglior modo possibile.."
Una delle mie più grandi perplessità nella fof sorgeva vedendo studenti che brindavano guardandosi intensamente nell'occhio sinistro, parlando di Amato, amante, Se, Angeli, corpi sottili...e poi erano francamente sovrappeso e con difficoltà respiratorie e ammettevano di non riuscire a mangiare meno...oppure di non riuscire a smettere di bere, o altri che avevano grosse difficoltà a gestire problemi quitidiani e/o lavorativi che un qualsiasi operaio Breda con la 5° elementare affrontava ogni giorno senza traumi.(così come studenti "anziani" che fumavano di nascosto fuori dai palazzetti durante gli RVS di Paoletti e poi venivano a proporre "il gioco delle tre carte" ai poveri addormentati del mondo.
Non voglio dare l'impressione di un approccio intollerante ma è semplicemente che la mia scelta su di me sta ritornando al semplicemente partire di nuovo da un buon equilibrio nei centri inferiori..senza cercare la perfezione maniacale ma facendo del mio meglio in base ai miei reali potenziali e mettendo un passo dietro l'altro.
sono ancora convinto ( o forse lo spero?)che ci sia altro aldilà della nostra esistenza attuale..ma per prepararmi a quello che potrebbe esserci dopo credo sia fondamentale arrivare ad avere capito come si gestisce il teatro attuale. ("gestisce" non ha la pretesa di significare avere il controllo totale ma avere sinceramente compreso come funziona il meccanismo e provare ad integrarsi in modo consapevole e coraggioso.)
Sempre per fare un esempio...se uno studente (o un maestro) prende una multa e afferma che gli Dei vogliono creargli attrito perché impari a trasformare la sofferenza ..mi auguro per lui che si ricordi anche di apprendere che molti tipi di attrito si possono evitare semplicemente imparando a non parcheggiare in divieto di sosta...
P.S.
Ma Ouspensky non era morto con l'Alzheimer??
A proposito piperinik...non che mi abbia offeso o gratificato troppo..ma in che senso sarei il lupo scaltro infiltrato? sono un po' curioso...
RispondiEliminaQuest è una citazione:”
RispondiElimina31 luglio 2008 14.08
EDSON ha detto...
Se mi illudo di essere sempre in un posto fisso in tutte le triadi...perdo molte opportunità...(statisticamente 2/3) e la vita è talmente breve che un lupo scaltro non può permettersi di sprecare urina per marcare territori immaginari..
AHHUUUUUUUUU!
31 luglio 2008 15.17 2 agosto 2008 4.54
Questa è un’altra citazione:
Lisa Simpson ha detto...
Da qualche giorno avevo tradotto un brano (breve) di Eckart Tolle che è apparso sul blog inglese e mi ha toccato molto. Magari l'avete già letto, ma mi va di metterlo qui:
All’inizio, può essere doloroso svegliarsi all''improvviso e realizzare che la collettività con cui ci si è identificati e si è lavorato è insensata. A quel punto, alcuni divengono cinici o amari e da lì in poi negano ogni valore. Ciò significa che, nel momento in cui hanno riconosciuto che il sistema di credenze precedente era un'illusione ed è crollato, essi ne hanno rapidamente adottato un altro. Non hanno affrontato la morte del proprio ego, ma sono corsi via e si sono reincarnati in uno nuovo."
2 agosto 2008 6.30
Per Andrea: Io, Piperinik , leggo e rileggo quello che gli altri scrivono per vedere se rileggendo capisco meglio: forse il problema non è che non mi capisci,ma che non leggi attentamente neanche gli altri commenti ! (qui c’è una faccina con la lingua )
Io PIPERINK almeno ho un nome che non si può confondere con un personaggio umano-
.
Trungpa (auguri di buona e lunga sana vita)ti lascio super ciuk se non lo vuole Andrea.
Caro Oscemo, hai perfettamente provato quello che volevo dire. Le parole sono limitate. Il fare era riferito al signor Piperinik che diceva che avere un io meno sviluppato potrebbe impedire il compiere azioni nella vita reale.
RispondiEliminaHo anche pensato che il tuo post fosse stato scritto da Piperinik, e' un po' difficile da seguire.
Forse se rileggi, lentamente, quello che avevo detto, vedrai che non siamo cosi' diversi.
mi piace il tuo amico Asceeeta.
mi piace anche l'amica Mountain Dreamer, non sara' che sei un po' intollerante?
Prometto di non mettere più brani di Eckart Tolle ... avessi saputo che scatenava tali ire funeste! Andrea, sono stata io a riportare il brano, Piperinik lo ha solo ripreso: l'ho preso sul blog inglese dove era stato oggetto di discussione e a me aveva stimolato. (dopo aver finito di scrivere questo post ho visto che Piperinik l’ha appena detto, ma fa niente).
RispondiEliminaE per restare in argomento, sai bene che nessuno ha detto - sicuramente non io - che non bisogna essere amareggiati, né che l'amarezza debba avere una durata massima. Prendere qualcosa in considerazione non significa condividerlo.
E a proposito di amarezza, sento di aver sviluppato una sorta di "repulsione" per tutto quello che odora di "insegnamento" e invece vorrei riuscire a restare più aperta. Hai detto bene tu qualche tempo fa, "Il puro godimento del momento e della nostra vita (non che ci sia niente di male), forse tutto quello che abbiamo imparato non e' solo per arrivare a non credere piu' a niente. Diventare uno scettico totale e' solo una fase del rigetto del "lavoro". Dalla fede assoluta nella quarta via e le sue regole siamo passati alla felicita' ed immediatezza advaita. Magari c'è qualcosa nel mezzo."
È quel qualcosa nel mezzo che spero di vedere.
Nell’ultimo periodo Andrea/Oscemo sei/siete molto duri con tutti e con tutto. Rilassati amico, che diamine! Sono solo dei pensieri. Condivido l’opionione di Trungpapà, anche a me è piaciuto molto il post di Mountain Dreamer, per un po' ho pensato che l’avessi messo tu ...
Un abbraccio a tutti, ma soprattutto a te.
Caro Edson, (non pensare mai di andare troppo controcorrente, ci piace cosi’!) alcune gemme dal post dell’amico Ppk:
RispondiElimina-“ Puoi fare quello che vuoi di qualcosa solo se è tuo. E per fare tuo questo io lo devi usare,fargli fare le verifiche sul campo. Quando il giunco si è piegato mille volte ha imparato le leggi della flessibilità e allora può essere…il vento. Ma il giunco che si fa portare via dal vento è una pagliuzza sradicata dalla terra.
Certo che puoi usare l’idea che hai del ricordo di sé come uno strumento utilitaristico per sperare di non soffrire….
Allora preferisco G che mi dice che, quando mi sarò permesso il lusso di qualcosa che non cambi perché mi fa male il mignolo, allora questo sarà mio e lo potrò donare,trasformare….
Dopo 10 post mi accorgo che Super Pippo è colui che è riuscito a portare da di fuori quella sostanza (nocciolina) che lo yogi, il monaco e il fachiro producono con grossi sforzi. Mentre Paperinik usa la scaltrezza e mezzi magici creati da altri (Archimede). Vince, cioè è maggiore, Super Pippo,a patto che sappia coltivare la pianta delle supenoccioline. Inoltre quando non capisco, ma so individuare cosa non capisco, posso domandare.”-
A me sembra che…
-Il dire che puoi fare qualcosa solo se tuo-, implica che tu abbia qualcosa di tuo, ad esempio?
-Il giunco- non impara affatto solo dopo essersi piegato mille volte. Nasce giunco, in quello che e’ c’e’ gia’ la totalita’ del suo essere giunco, non deve imparare niente. Il giunco che diventa pagliuzza (!), vuol dire che a quel punto e’diventato una pagliuzza, un essere completamente diverso, che segue altre leggi.
-Fare nel mondo- e’ troppo generico, non vuol dire nulla, chi e’ che non Fa nel mondo? Ma fare cosa e per quale motivo. Magari esempi di questo mitico Fare sarebbero utili.
G che dice del mignolo? Ma dove? Che ha sacri testi Gurdjieffiani nascosti, a noi sconosciuti?
-Super pippo?- . La nocciolina?
E tu mi vuoi dire che hai capito tutto questo? Magari ce lo puoi spiegare a noi sottosviluppati!
Questo prova che sei molto piu’ intelligente di tutti noi. Infatti sei stato nella sKuola solo 5 anni e non 15/20 come noi. Inoltre ti godi la vita in Sardegna e noi…..e’ meglio che non te lo dico!
He..he..no Andrea non sopravvalutarmi...non sono così intelligente...ho detto che forse sono riuscito a capire qualcosa da quel post in particolare..sono circa al 20% quindi in media con Michele .
RispondiEliminaCito: "Quello che i teorici della morte dell’io si scordano di dire (perché di questa morte sono bravi a parlarne, ma poi li voglio vedere nei fatti…) è che puoi fare quello che vuoi di qualcosa solo se è tuo. E per fare tuo questo io lo devi usare,fargli fare le verifiche sul campo"..
Da questa frase ho scritto un post prendendone spunto.....
Il resto del post e anche l'ultimo arrivato mi sembrano ancora troppo criptici..magari svilupperò poteri paranormali....
La tua analisi sul giunco è estremamente precisa ed ineccepibile...questo denota che sei attento a quello che leggi e non superficiale.
Il tono del finale del tuo post...cito:"E tu mi vuoi dire che hai capito tutto questo? Magari ce lo puoi spiegare a noi sottosviluppati!
Questo prova che sei molto piu’ intelligente di tutti noi. Infatti sei stato nella sKuola solo 5 anni e non 15/20 come noi."mi è difficile da interpretare e per l'opzione ironica sorrido mentre per l'opzione seccata rispondo che mi auguro che il binomio noi sottosviluppati/ tu molto più intelligente di noi non sia un modo ironicamente aggressivo di dire che sono un cazzone?! HEhe..in tal caso non ci posso comunque fare molto e rispetterò la tua opinione.
Specifico non tanto per giustificarmi ma per offrire dati più precisi a tutti coloro che si susseguono nei commenti sulla mia permanenza in sardegna , sono in sardegna per lavoro...vedo bellissimi posti pur avendo a disposizione circa un ora al giorno di pausa oltre alle ore di sonno..ma tra poco inizieranno le mie ferie e fuggirò in toscana con la mia famiglia...quindi non compatitemi.
Anche Paula quando cerco di impietosirla raccontandole delle mie condizioni di lavoro mi manda a quel paese dal suo ufficio di cologno monzese con vista sul tangenziale...
Ognuno ha quello che ha...
Un abbraccio a chiunque lo voglia..
andrea se me lo chiedi,anche senza dire per favore, ma con un po' di fiducia te lo trovo su Frammenti il pezzo di G Che indica il mignolo: a braccio mi sembra che sia QUANDO PARLA DELL'IMMORTALITA', che come può un uomo che si fa male a un dito dimentincando tutto e se stesso rimanere dopo la morte. Avevo una pulce su SuperciuK, ma me la tengo perchè sto irritandovi troppo. E dimenticandomi il motivo perchè sono qui. una domanda :cosa sono i punti di vista lunghi ? e quelli corti? E l'esercizio del sesso ? Da noi adesso che è estate si osservava il mal'uso delll'energia sessuale.
RispondiEliminaEdson tra un po' mi incontri di persona: sud ovest attraversare la grande acqua.
Io faccio uso ed abuso di analogie(forse è questo che mi fa Fof?)Allora se sei capace di piegarti dolcemente ad ogni avversità tornando in piedi essendo un uomo e non un giunco vuol dire aver imparato qualcosa. io IMHO
credo che ci sia una relazione tra il piegarsi e imparare che passa dall' l'iniziale rafforzamento della personalità . Quello che chiede scusa o per favore non è ancora lo spazio vuoto : perchè ? Perchè soffre a pestare ed essere pestato.
Ce ne avrei ancora sull'amarezza, per ora dico: Prosit beviti sto' Lucano
Pipperik,
RispondiEliminaalcuni di noi si nascondono dietro un nome fittizio, ma cercando di esprimere liberamente ciò che pensano, tu sembri nasconderti dietro le tante parole, le varie contorsioni di idee già complicate in partenza, le citazioni di libri che hai memorizzato solo tu ( noi li abbiamo solo provati a leggere ) e pensieri 'altrui' , vuoi che siano stati distillati da posts precedenti o da passaggi letterari.
Ma TU chi diamine sei, cosa cerchi, cosa vuoi portare, a parte questo arrogante senso di superiorità che alcuni di noi trovano così sgradevole??
Senza parabole, giochini e trucchetti da baraccone, chi sei?
Se tutto quello che sai, che hai letto, capito e ponderato non ti è ancora servito ad avere il coraggio di mostrare la tua vulnerabilità, a presentarti semplicemente, umanamente per quel che sei, spogliandoti di queste inutili vesti pompose, allora sei davvero in condizioni ancora più patetiche di noi altri poveri cani spelacchiati, che almeno la nostra pelliccetta pulciosa la mostriamo con orgoglio....
Edson, mi trovo spesso a condividere la tua esperienza e a ritrovarmi nelle tue riflessioni.
A volte mi stupisce di come certe realtà siano riuscite a divenire evidenti anche a chi si è tenuto lontano dal suolo Californiano evitando così di complicarsi o 'trascurarsi' la vita come abbiamo fatto noi.
Mi fa pensare il fatto che siamo arrivati in tanti allo stesso punto, ma facendo percorsi così diversi.
E così... io te la perdono la faccenda "Sardegna", ma permettimi di invidiartela un pò...
Volevo anche unirmi alle tue riflessioni su ciò che avevi osservato negli studenti, nei loro 'doppi-standards’, considerando il fatto che la cosìdetta 'forma' non sia altro che uniformità di comportamento che non ha niente a che vedere con lo sviluppo ed il livello di consapevolezza dell'individuo, ma è solo una sorta di codice disciplinare.
Il fatto che lo stesso 'maestro' che predica il controllo, l’umiltà e la moderazione sia anche l'essere più impaziente, vanitoso, avido, ingordo, pigro e megalomane in tutto l’organismo “skuola” è una contraddizione quantomeno grottesca che merita d’essere ancora menzionata.
Oscemo, capisco che il tuo nome non dovrebbe lasciar spazio al formarsi di aspettative d’alcun tipo, ma, essendo riuscita a leggere ciò che volevi dire tra le varie righe divertenti, sarcastiche e provocatorie, mi viene il dubbio che il tuo pensiero non venga colto facilmente dai tanti.
Peccato, ne varrebbe la pena …
(…e poi smettila di aggredire alla rinfusa, prenditela invece con me, che mi pice quando giochi ‘rough’…. meow…)
Andrea… ‘calmiti’ (…con manina a paletta sulla tempia…).
Anche questa giornata senza mare e senza meta è passata…
F.
Trungpapa', grazie dello scappellotto. (un po' sotto la cintura quando pensavi fossi Pipperinik, ma comunque meritato.)
RispondiEliminaSono contento di essermi dimostarato ancora una volta all'altezza del mio nome, e se mi dici che siamo simili, cio' non puo' che farmi piacere.
E' vero sono intollerante, forse non ce la faccio piu' a sopportare baggianate (arrogante pure), ne sono diventato allergico dopo tanti anni passati a riempirmene la testa. Come puoi vedere ne sono ancora stracolmo. Chi c'e' c'e'... e il fatto che il mio osservatore sia perdipiu' anche orbo, anch'io non la vedo bene.
Floria, se ti becco...
Senza riverenza
l'oscemo
Ehi Pip, ho capito quasi tutto il tuo ultimo post, e, da parte mia, dichiaro chiusa la stagione della caccia!
RispondiEliminaDa ora in poi che ci si capisca o meno, pace.
Personalmente non sono irritato.
Finisco con una frase di Rensi:
"Tu agisci allora e solo allora senza aver per egoistico motivo determinante il compenso d'un paradiso di qualsiasi specie, non il paradiso vero e proprio dell'immortalita' personale e nemmeno l'impersonale metafisico paradiso del futuro trionfo in gloria delle essenze ideali per cui sei vissuto, e in queste di quel tanto di te che fu di esse.
Cosi' attui in pieno quello che e' il precetto fondamentale piu' o meno espresso chiaramente da ogni religione,, e su cui con maggiore determinazione e forza insiste la Bhagavad-Gita: agire senza riporre alcuna speranza nel frutto dell'azione, e rinunciando ad ogni attaccamento ai risultati di essa."
p.s dove siete lisa e paola? mancate....
troppo testosterone qui senza il vostro tocco leggero!
Ciao Piperinik
RispondiEliminaI punti di vista lunghi sono quei punti di vista che vengono dati dalle persone logorroiche. Destano scarso interesse nell'ascoltatore che comincia a pensare "che noia, quando finisce?". Nella Fellowship te li dovevi sorbire fondamentalmente in due occasioni: gli incontri e le cene.
I punti di vista corti in genere ma non sempre possono essere capiti meglio. Tuttavia esistono i punti di vista corti ma ugualmente incomprensibili/confusi o noiosi. Ma almeno sono brevi.
L'esercizio del sesso è stato in vigore nella Fellowship of Friends fino alla fine del 1998, quando è stato tolto da Burton perchè si parlasse meno del fallimento della sua profezia sul crollo della California. L'esercizio, che veniva imposto agli adepti ma non veniva rispettato dal leader, consisteva nel divieto di avere rapporti sessuali al di fuori del matrimonio. Quando si trasgrediva l'esercizio si veniva multati (tipo 1000 € di adesso).
Lo schema dei centri inferiori fatto con il mazzo di carte, per quanto ne so, è stato elaborato negli anni 70 da Miles Brighton, che era uno studente della Fellowship accreditato come Uomo n. 5 e che comunque ha lasciato la skuola.
Da Paoletti avevate degli esercizi? cosa succede se l'adepto trasgredisce? E cos'è il gioco delle tre carte?
E quanto fa pagare Paoletti? (Pura curiosità, non sto prendendo in considerazione l'idea di entrare nella sua skuola).
RispondiEliminaNella Fellowship, dopo il primo anno, si paga ogni mese il 12% del proprio reddito mensile netto + circa 100 € (se guadagni 1500 € netti mensili paghi € 280). A questo si aggiungono tre pagamenti durante l'anno per un totale di circa 400 €. Ma non finisce lì. Ci sono continuamente eventi, video a pagamento, taglieggiamenti sul vino e sui buffet, pressione per acquistare biglietti di lotterie, per partecipare ad aste e a eventi straordinari e costosi di raccolta fondi.
ùo meno lo stesso(astuti contrattano: chiedere da figli e non da servi si suggeriva: Paoletti ha detto di aver imparato tutto dal Vangelo).
RispondiEliminaIl discorso esercizi= ottave è lungo: Vai sul cesap se hai tempo e voglia:cerca Ottave.
Il gioco delle tre carte è una mia follia.per es.
http://it.youtube.com/watch?v=WXDHjqyk2Gc
ieri avevo scritto un altro post...abbastanza carino....ne ero "orgoglioso" ho cliccato invia e ...NULLA...post perso...il primo secondo qualcosa in me ha detto : "Azz...no!!" ma poi mi è tornato in mente il momento in cui ho imparato a non identificarmi troppo con il risultato pur cercando di fare del mio meglio....primo mese nella squola ero ad un seminario di due giorni di un gruppo legato a Gold..io ed una studentessa di Paoletti (ora ex che probabilmente piperinik conoscerà)aqvevamo l'ottava di preparare la tavola per i partecipanti...(circa 30 persone) abbiamo fatto tutto in modo eccezionalmente intenzionale...eravamo molto soddisfatti del risultato che se pur semplice era ottimo...ad un certo punto arriva uno degli organizzatori esterni dell'evento che stava riscuotendo le quote di partecipazione dagli ultimi arrivati...si siede al centro della tavola e con un avambraccio sposta alla maniera dei butteri maremmani tutta una serie di piatti e posate che io avevo contribuito a sistemare con cura...!!!due secondi di shock...poi io e la studentessa ci siamo guardati in faccia..abbiamo sorriso e abbiamo ringraziato per la lezione.
RispondiEliminaQuesto fa parte delle cose che RESTANO per sempre perché acquisite di cui parlavo con Michele..
Oggi leggo i posts aggiunti e scopro che più o meno quello che avevo scritto nel mio è stato detto dagli altri..
Altra lezione per me...la mia opinione può essere utile..ma non è indispensabile perché dove non faccio io..altri colmeranno il vuoto se di vuoto si tratta.
Quindi mi si è ribadito il concetto nel cervello...: è molto importante per me che io faccia del mio meglio...ma ricordando sempre che alla fine "all is balance" in questo buffo ma stimolante mondo che condividiamo.
Parlando precisamente non esiste una persona illuminata, ma solo attivita' illuminate.
RispondiEliminaS. Roshi
D: perche' il lavoro di certi gruppi diventa automatizzato?
R:Ci sono due ragioni entrambe molto buone.Primo, quando la ripetizione ed il desiderio di essere riassicurati sono piu' forti che il desiderio della conoscenza, le regole e la ripetizione diventano il fattore piu' importante.....
...La seconda ragione e' che e' molto piu' facile organizzare e soggiogare un gran numero di persone usando un piccolo numero di fattori (esercizi, credenze, ecc..), piuttosto che dare la dovuta attenzione.
Ho bisogno di ritornare all'inizio di questa mio arrivare qui: Il 4 luglio scopro che gente uscita da una scuola di 4 via sta elaborando insieme un qualcosa...Io, appena uscito dalla sacsau sono confuso su cosa sia una scuola e cosa una setta.mi autocito:”Ho cercato di parlare con altri fuoriusciti, ho letto i blog su alcuni percorsi (damanhur, arkeon).
RispondiEliminaHo trovato alcune posizioni tipo. 1 è una setta,soldi potere manipolazione mentale.
2 percorso valido temporaneamente prendo quello che mi serve poi vado da solo
3 Le scuole servono solo a capire che non servono le scuole
4 (la mia ora) le scuole esistono solo quando una certa quantità di persone sta effettivamente lavorando: se questo non avviene si fa solo imitazione lavoro la scuola diviene una setta: questo però non mi spiega cos’è un maestro e come funziona l’influenza C (che dovrebbe aiutare a far sì che questo non avvenga) “5 luglio 2008 1.00
Inoltre mi sembra che chi sia uscito (ringraziando) dalla sacsau col punto 2 o 3 sia ammalato della sindrome del falso messia, mentre invece quelli dell'1 (occhio stellato i link sono http://vivereilmiracoloso.com/index.php?option=com_content&view=article&id=98:falso-messia&catid=43:lauto-inganno-quando-si-immagina-di-qlavorareq&Itemid=95) non si accorgano neanche della manipolazione che c'è fuori nella vita ordinaria e siano i principali artefici della trasformazione di una scuola in una setta. Allora propongo un confronto di metodi, di posizioni.Propongo un questionario: Invito a venire sul cesap, dove si è parlato molto sopratutto con che crede che la 4 via sia una follia in partenza.
Poi c'è il Piperinik del 2 agosto che cerca il filo positivo che lega tutti i post(secondo lui) ,la ricerca di un nuovo “lavorare”.
Poi c'è la saga degli aristogatticanispelacchiati, iniziata secondo me da un vostro volervi sottrarre alle sollecitazioni che vi proponevo. E in questa saga io mostro molto la mia sindrome di falso messia,come pure voi mostrate una mancanza di attenzione,una prevenzione ad un linguagio che vi ricorda Burton .
Citazione: di Mi ritorni in mente: infatti siamo stati tutti intorno a Robert Burton, ascoltandolo e sospendendo il giudizio su quello che diceva. Diceva un cumulo di assurdità. Una volta tali assurdità erano condite con la quarta via, adesso non più. Il sistema della quarta via offriva numerose stampelle a Robert per sostenere il proprio ruolo...
Diceva cose evidentemente false, cose assurde, inverificabili, e riusciva a farsi ascoltare senza reazione e a farsi addirittura CREDERE! Come fa?
Parlando in generale delle psico-sette, ci sono due strumenti che aiutano i cult leader a impadronirsi della mente degli adepti. Si tratta della pratica del blocco del pensiero e del ritornare ad essere come bambini, del ritorno all'infanzia. Il dire assurdità, il dire cose inverificabili, è qualcosa che andrebbe indagato e verificato
meglio. Ho idea che si tratti di un modo per spiazzare ulteriormente le consuete difese dell'adepto, una ulteriore arma contro la sua mente critica. Si possono raccontare le favole ai bambini perchè ci credono. E anche se non ci credono, anche se sanno che è solo una favola, si lasciano trasportare nel mondo incantato. “22 giugno 2008 8.16
A questo punto, sperando di uscire dalla reattività, e va avanti quello che IMHO è una delle funzioni del blog. Io pur nella mia confusione. credo di aver preso dalla mia esperienza delle chiavi ( e se chiavi vi fa accaponare la pelle sostituite il termine!)che tento di applicare alla mia vita. Pure quella sparata mistica (25 luglio 2008 9.13) che ha fatto tanto infuriare Floria all'inizio fa parte della mia maniera di vivere . Mi accorgo che reagivo e reagisco a una maniera amara, impotente,che vuole togliere anche agli altri la possibilità di...Vivere appasionatamente. Visto che affidarsi ad uno che si credeva superiore si è rivelato un errore il negare a priori ogni superiorità a chiunque.
provo a descrivere nel modo più chiaro possibile le mie impressioni su un possibile motivo di difficoltà di comunicazione...piperinik..non voglio dubitare della buona fede di chiunque in questo blog...neanche della tua..mi sembra però che tu tenda a voler mettere troppa carne al fuoco ed alcune volte tu non abbia neanche molto chiaro che pezzo vuoi mettere a cuocere per primo...(scusate l'allegoria)il risultato è che per non scrivere un post di 300 righe , cerchi di essere sintetico nell'esposizione di tutti gli argomenti...e quindi "offri" all'attenzione dei bloggers una serie consistente di frasi sintetiche che spesso non sono facilmente interpretabili..una mia proposta è di provare a parlare di una cosa alla volta (o di poche cose almeno non 10)...magari in un post di media lunghezza rispetto ai tuoi precedenti...potrebbe essere un buon lavoro sulla considerazione esterna nei confronti delle nostre quote di attenzione già così sollecitate..
RispondiEliminaE' un punto di vista...non una diagnosi...quindi prendilo per quello che è.
Il tuo ultimo post comunque mi offre un altro spunto di riflessione...
Tornando ad un precedente post di Michele che ipotizzava forse i rapporti conflittuali con i genitori quali possibili triggers per tendenze poco utili...
Anche questa divisione in SUPERIORE ed INFERIORE spesso richiama il mantenimento dei ruoli di genitore figlio che sono necessari allo sviluppo di una personalità adeguata alla vita in una qualsiasi società ma che forse possono essere rielaborati e trascesi in un modello più elastico..(nel momento stesso in cui scrivo mi viene in mente che anche l'essere diventato padre mi ha aiutato a rielaborare l'elasticità dei ruoli poiché mi sono ritrovato a dovere assumere un ruolo "superiore" per responsabilità e doveri che stride con un ruolo di totale sottomissione ad un entità terrena perennemente superiore..)
Insomma invece di superiore ed inferiore penso che si possa accettare un modello su binari paralleli che, dipendendo dalle necessità e dalle caratteristiche del momento ci pone in una posizione utile.
Un poco come il discorso che feci a proposito del ruolo nel blog...(insegno / imparo),,se mantengo sempre in sospeso le due possibilità...ad ogni momento sono "obbligato" a fare ricorso al mio spirito critico ed al mio essere per comprendere quale è il mio posto reale nel momento...
Nel caso di una totale sottomissione ad un maestro..come con i genitori..deleghiamo noi stessi a lui ogni decisione e definizione di ruolo..
Agganciandomi al discorso del giunco ed alla definizione di Andrea..se la nostra essenza è comune...noi siamo comunque allo stesso tempo potenzialmente "superiori" ed "inferiori" e quindi possiamo assumerci la responsabilità di scoprire attraverso un gioco affascinante in che posizione stiamo nei confronti di ogni evento della nostra vita.
Poi possiamo cercare di sostituire anch i termini superiore ed inferiore con altri che magari non richiamino significati e paradigmi troppo radicati.
Perdonate il lupo chiacchierone se vi ha afferrato per il collo con un discorso lungo...lungo...
Per me era confortante credere di avere un maestro, avere degli amici ovunque.Gli incontri, le cene, le gite..tutto con un gruppo di persone che ritenevo amici.Far parte di una scuola dava una struttura alla mia vita, c'era un senso di protezione, come in una famiglia. Un senso di appartenenza. Poi il crollo del mito, il rendersi conto della manipolazione, della corruzione, e anche la perdita di fiducia nella 4 via (che essendo un sistema, se pur geniale in certe idee, e' sempre limitato e limitante).Poi ancora il vuoto, lo smarrimento, la solitudine del gatto randagio o cane spelacchiato...Credo che questa sia la cosa piu' difficile per molti di noi.Non potevamo piu' rimanere, non c'era modo di chiudere gli occhi e far finta di niente , siamo stati spinti fuori dalla nostra natura di persone sincere e non adatte ai compromessi e dobbiamo un po' ricominciare con le nostre vite. C'e' stata una perdita e un vuoto si e' aperto, a volte e' bello, ma spesso e' difficile sentirsi 'soli'.Forse per voi non e' cosi', magari laggiu' in California vi sentite meno 'soli'.....comunque chissa' che succedera', io mi e vi auguro (per chi lo sente) che questo vuoto diventi un amico e che non ci faccia paura.Un abbraccio a tutti!
RispondiEliminaps. (posso dire che la skuola per 10 o 20 o 30 anni ha riempito questo vuoto (ma non veramente) che c'era gia' da prima?...altrimenti perche' saremmo entrati? Se cosi' non fosse stati saremmo 'normali' oggi, come i miei vicini di casa qua a Londra con famiglie, carriere ecc, ecc (non parlo per tutti ovviamente, solo per i randagi e gli spelacchiati)
Paola, hai colto un bel punto che mi sembra meriterebbe di essere un tema di confronto. Vediamo se mi riesce di mettere assieme qualcosa prima che diventi argomento obsoleto, sbranato da cani, lupi e gatti. Un abbraccio, Adriana
RispondiEliminaP.S. Andrea, hai ragione: basta con tutto questo testosterone.
Vi porto delle brutte notizie.La pienezza che vi siete "illusi" di trovare nella vostra scuola sarà probabilmente l'ultima, non so chi ha parlato di anticorpi, non lo so quanto possano impedire di nuovo ad un'altra illusione di farsi strada la necessità potrebbe essere più potente della razionalità. Nietzsche diceva : "Che una cosa sia falsa, non è ancora per me, motivo d'obiezione" perchè tutto ciò che "crediamo" è falso, non ora, non subito , ma lo sarà, compreso l'amore (ma è un altro discorso)avete mai creduto che 2+2 facesse 4? No, non lo avete mai creduto perchè quella è una cosa che sapevate. Ecco, secondo me, la differenza. Il vuoto, o meglio, l'angoscia noi la ereditiamo con la consapevolezza della nostra morte, che non si può ma si deve cercare di eludere, questo credo sia la filosofia di Nietzsche, non si può guardare la realtà troppo a lungo senza impazzire, la realtà ci dice che: non abbiamo alcun senso, nessun motivo, nessuno scopo, che non si sia noi a creare per andare avanti, dritti verso la morte, unica certezza. Sentirsi : utili, unici, importanti, diversi, migliori , peggiori, umili, eterni, servi o potenti, sono tutte illusioni ( ce n'è per tutti i gusti). Durano , per alcuni anche tanto , magari tutta la vita, ma sono e restano tali. Insieme all'illusione però abbiamo la meraviglia. L'unica cosa che la vita vuole è vivere a volte a qualunque costo. Il vuoto non sarà amico fa parte della nostra vita, così come ne fa parte la nostra morte. E' il cristianesimo che ci ha allontanati dalla morte rendendoci estraneo il concetto del tragico che avevano i greci. All included.
RispondiEliminaVuoi dire che dopo essere stati in una skuola finta per anni, aver tagliato ponti con famiglie (e alcuni anche con figli), perso amicizie, carriere, amori....ci sono ancora brutte notizie in arrivo! Che bello, grazie. Tu sei la vera boccata d'aria fresca, ora anche il suicidio sembra una cosa positiva, se non l'unica alternativa rimasta.
RispondiEliminaA parte gli scherzi, vuoi dire allora che (e sospetto che tu sia mia sorella...), Gesu', Maometto, Buddha, Rumi, Krishnamurti, Trungpapa', Arlecchino e topogigio avevano tutti torto?
Che forse potrebbe esserci una ragione di essere al mondo che non sia il solo aspettare la morte?
Questo blog non era deprimente abbastanza? hahhahah
se sei mia sorella baci, senno' mi ci puoi mandare a me e mia sorella!
Questo e’ un estratto da una lettera di un’amica. Il soggetto mi sembra che tocchi un po’ tutti noi, volevo vedere se vi veniva in mente qualcosa…, sentite liberi di eprimervi (a parte Pip...scherzo...no sono serio....scherzo....sono serio...):
RispondiElimina“Quello che penso adesso e' che, dopo tutto questo lavoro fatto, vorrei cogliere di me l'assoluto e l'unita'. Cambi "parziali" (della macchina si potrebbe dire) ne ho fatti e ne sono contenta, anzi continuo a sperimentare anche in questo senso (Tolle ha degli aspetti pratici molto efficaci). Il punto e' che li vedo solo come operazioni di pulizia da quello che non serve o che e' ammalato. In alcuni, rari, momenti posso vedermi come parte dell'universo, in perfetta sintonia, ed e' quello che vado cercando. Se non ci riesco pazienza, sara' per un'altra vita...E qui viene il punto che hai toccato tu, e che condivido pienamente: dove stanno l'amore e il resto del mondo? E' vero che tutto ruota attorno a me e percepisco che qualcosa non va in questo. Salvo, come ti dicevo, sperimentare l'assoluto e l'unita'; perche' non voglio neanche sostituire l'egocentrismo con l'altruismo che mi pare solo uno spostamento del centro. Comunque questo tema che poni, mi sembra possa aprire strade importanti, probabilmente essenziali.”
cassandra ha detto... secondo PPK
RispondiElimina“Vi porto : Nietzsche diceva : "Che una cosa sia falsa, non è ancora per me, motivo d'obiezione" perchè tutto ciò che "crediamo" è falso, non ora, non subito , ma lo sarà, compreso l'amore . ------------------------ Impazzire--------------------------------------
la realtà ci dice che: non abbiamo alcun senso, nessun motivo, nessuno scopo, che non si sia noi a creare per andare avanti, dritti verso la morte, unica certezza.
Insieme all'illusione però abbiamo la meraviglia. L'unica cosa che la vita vuole è vivere a volte a qualunque costo. “
Non ho il diritto di fare così ? (La sfida del Coyote)
Allora spiego:esegesi di PPK( domanda Andrea il 4 agosto 2008 21.18)
“Ciò significa che, nel momento in cui hanno riconosciuto che il sistema di credenze precedente era un'illusione ed è crollato, essi ne hanno rapidamente adottato un altro. “(TOLLE)
“Allora la ricchezza dell’esperienza è riuscire a vedere la morte dell’illusione (quello che so, quello che so essere vero: di me ,delle idee, delle persone) SENZA CHE IL CINISMO O L’AMAREZZA mi impedisca di prenderne comunque un altro nuovo sistema di credenze integrando il vecchio sistema di credenze ed usando il nuovo come un mezzo di lavoro , di orientamento nel mondo. “
Osservandomi scopro che passo da una illusione ad un altra.Allora divengo disilluso ,come quando ti lascia la fidanzata,amareggiato ecc, poi basta :se no mi suicido.
Allora prendo un altro sistema di credenze (con la consapevolezza che non è la verità , ma un'altra illusione) e ci vivo : mettendoci la meraviglia che la vita vuole ad ogni costo.
Poi da capo (disillusione, amarezza,riillusione)ma quello che imparo(PPK GIUNCO) è a ridurre il tempo dell'amarezza. L'illusione mi serve (provvisoriamente) a guadagnarmi da vivere.
Non mi si accetta più cassandra, provo con chlotilde. Andrea nessuno ha torto, ammesso sia questo il punto, e se ci pensi bene.... PPK hai semplificato il cammino dell'Uomo degli ultimi 2.000 anni, ora sembrano tutti cretini :-)))) cosa forse innegabile ( scherzo)ora credo che se lo scopo della nostra vita sia vivere questo passi sotto delle condizioni che variano, viviamo in gruppi, che siano partiti politici, sette religiose, scuole di un qualunque tipo, istituzioni, stati etc. , siamo portati a crederci più di quello che siamo e al contempo necessitiamo di stimoli, figli, sesso, soldi, fede o ideologia, tutto fa brodo, quello che resta è ciò che siamo attraverso le nostre azioni. Kant diceva che c'era una legge dentro di lui e una sopra le stelle ( chiedo scusa a Kant) affinchè si sia etici occorre conoscersi, e saranno i nostri limiti, i nostri errori a dirci di più su di noi.
RispondiEliminap.s.: Mi dissocio da tutto a prescindere ma soprattutto da me stessa
"Siamo noi soltanto ad avere immaginosamente plasmato le cause, la successione della funzionalità di una cosa rispetto all'altra, la relatività, la costrizione, il numero, la norma, la libertà, il motivo, lo scopo; e se foggiamo e infondiamo nelle cose questo mondo di segni come un "in sè" , vediamo in ciò ancora una volta come abbiamo sempre operato, cioè in maniera mitologica. Il "volere non libero" è mitologia......" Al di là del bene e del male
RispondiEliminaNietzsche
p.s.:
Cassandra/Clotilde, ma sei o non sei la sorella? E se non lo sei, seguendo quale filo sei giunta fino a noi?
RispondiEliminaAndrea, a margine del tuo ultimo post volevo dire: Viva l'altruismo e abbasso l'egocentrismo! Chissenefrega se si sta solo spostando il centro. Ci sarà poi tempo per riflettere accuratamente sulla natura del proprio altruismo, ma intanto è una qualità da abbracciare senza menarsela troppo.
Piperinik, mi è rimasto in mente un passo del tuo post: Allora prendo un altro sistema di credenze (con la consapevolezza che non è la verità , ma un'altra illusione) e ci vivo. Mi sembra strano. Quando sospendo il giudizio per sperimentare un nuovo sistema e verificarne la validità, non sono consapevole che non è la verità ma un'altra illusione.
Sul tema della solitudine.
RispondiEliminaPremetto che la fof resta tuttora l’accozzaglia di gente più straordinariamente bella che abbia mai conosciuto, e alcuni di voi ne sono esemplari.
Amicizie e solitudine: forse stiamo patendo i postumi di una sbornia. Non credo che siamo più soli senza la fof, solo non abbiamo più un gruppo in cui ubriacarci di compagnia. Il senso di appartenenza ad un gruppo e la struttura stessa del gruppo credo siano state una delle cause che ci hanno fatto vedere cose che non c’erano, accettare cose inaccettabili, credere cose incredibili, ...E che hanno permesso alla fof e a R. di andare tanto oltre. Forse, come alcuni esperti di qualcosa sostengono, quella del gruppo è una delle esigenze primarie. Personalmente non lo credo; almeno non diversamente da quanto lo sia la religione. E su questo argomento mi piacerebbe conoscere altre opinioni (non necessariamente da esperti, anzi). Aggiungo, e non so se questo aiuta chi si sente solo adesso, che gli ultimi anni vissuti ad Oregon House, tra decine di studenti, alcuni anche cari amici personali, sono stati una terribile esperienza di solitudine. Credo che tutti, in misure diverse, abbiamo sacrificato l’amicizia in favore del gruppo, di più, abbiamo sacrificato noi stessi in favore del gruppo. Per questo non ho nessun rimpianto dei "bei tempi" in cui mi bastava uscire di casa per imbattermi in decine di “amici-studenti”. Adesso siamo esplosi, letteralmente sparpagliati per il mondo, apparentemente soli. Però ci siamo e ci siamo conosciuti.
Un abbraccio ai miei (pochissimi) amici,
Adriana
Vi porto delle buone notizie.La pienezza che avete a volte sfiorato è vera. Qualcuno ha detto: "Che una cosa sia vera, non è ancora per me, motivo d'obiezione" perchè tutto ciò che "crediamo" è in qualche modo vero, non completamente, ma in una certa misura, compreso l'amore.
RispondiEliminaAvete mai creduto che 2+2 facesse 4? No, quello lo sapete per certo, è matematica, perchè dovreste crederci? E' vero al 100%. Le altre cose sono vere in una certa misura. Si potrebbe anche dire: un sistema, una descrizione della realtà si avvicinano in una misura maggiore o minore alla realtà vera e propria. La mente umana non può concepire una bugia completa. E qualunque cosa abbiate compreso, qualunque intuizione abbiate avuto in un certo momento, deve essere in qualche modo collegata con delle verità. Sentirsi: utili, unici, importanti, diversi, migliori , peggiori, umili, eterni, servi o potenti, sono tutti contatti con una parte della realtà, intuizioni (ce n'è per tutti i gusti). Insieme all'intuizione abbiamo anche la meraviglia. All included.
Ancora sulla solitudine
RispondiEliminaPensavo al post di Paola di qualche giorno fa e poi ho visto quello di Adriana di oggi e credo sia proprio un soggetto che interessa anche a me.
Come Adriana, anch’io ho provato una profonda solitudine tra studenti, sia ad Apollo che nei centri, e soprattutto negli ultimi due anni: si facevano cene, ci si vedeva agli incontri, si passava tempo insieme, ma era come stare insieme per finta. Non so se ero io che non ne potevo più, ma a me sembrava una recita della presenza, con tutto un frasario di cose che andava bene dire e un repertorio di comportamenti da adottare: quasi fosse una sceneggiatura scritta da altri. Forse dentro eravamo rosi dai dubbi, dalle paure, ma non si poteva/aveva il coraggio di parlarne; se si faceva, c’era subito qualcuno che spegneva anche la più piccola fiammella di verità. Di noi, di autenticamente nostro, di spontaneo, non c’era più niente. Ricordo che quando se ne andavano o quando tornavamo a casa dall’incontro, sentivo un’amarezza che non sapevo spiegare, molto peggio che se fossi rimasta a casa da sola a leggere o a guardare un film, o a fare le cose normali di ogni giorno.
Eppure si sentiva di avere una vita sociale. I sabati erano tutti occupati. Si facevano cene, si conosceva gente di altri paesi, eccetera eccetera.
Quando siamo usciti, il nostro telefono (che prima suonava tanto) non suonava più, per giorni e giorni. Se veniva voglia di fare una cena, non si sapeva con chi farla. C’era un altro piccolo gruppo di persone che aveva lasciato, ma all’inizio eravamo tutti bisognosi di tranquillità. E poi anche con gli usciti (con i quali solo dopo tempo si è recuperato un rapporto “normale”) non riuscivo a parlare scioltamente dell’esperienza e di come ci si sentiva.
Quando dopo più di un anno sono venuti a trovarci due ex-studenti che conoscevo in quel momento (ci eravamo conosciuti solo attraverso i blog), ho avuto l’impressione di stare finalmente parlando liberamente per la prima volta dopo anni e anni e anni ... Ancora li ringrazio dal profondo del mio cuore.
Forse questo vuoto non è che uno spazio libero che possiamo finalmente riempire con cose più autentiche, più nostre, più reali, che ci appartengono. Forse quello che facciamo qui è un po’ questo: avvicinarci davvero, comunicare, cacciare fuori quello che abbiamo schiacciato dentro, e devo dire che è come conoscerci di nuovo e se eravamo amici prima, adesso sento che lo siamo ancora di più.
Forse è per questo che si è così infastiditi da discorsi intellettuali che parlano di sistemi di credenze e di IV Via e di cosa è giusto/non giusto .... Capisci Pipernik?
Personalmente, mi sento ancora come se fossi uscita (o forse il processo deve durare molto di più) da un lungo incubo, anzi un lungo sogno, una realtà virtuale in cui si investiva se stessi e si doveva credere a tutto.
Adesso sono libera, confusa forse, ma libera. Sono quello che sono.
Come dice Adriana, “Adesso siamo esplosi, letteralmente sparpagliati per il mondo, apparentemente soli. Però ci siamo e ci siamo conosciuti.”
Grazie a tutti, Lisa
Molte cose dette e tutte belle e interessanti, non vedo neanche contraddizioni.
RispondiEliminaL'unico appunto e' a Cassandra (definitivamente mia sorella. anche se alcuni negano che io abbia una sorella, tipo i miei genitori!), che dice "se ci pensi bene"...
Questo scatena una reazione a catena di proporzioni mostruose nella mia mente malata!
Se potessi pensare BENE non sarei chi sono, e, sicuramente non avrei fatto le scelte che ho fatto.
Da qui ad investigare se ho veramente fatto delle scelte il passo e' breve.
Anch'io come Lisa, sento che il passato (nella fof) e' come un sogno lontano e sempre piu' confuso.
Se sono ancora piu' onesto vedo che ho fatto ben poche scelte al riguardo.
Le cose sono andate in un certo modo; cercavo certe cose e la fof (o qualsiasi altro gruppo) sembrava potesse avere delle risposte.
Ho scelto di entrare? Non ricordo, nel sogno mi sembra solo che fosse inevitabile.
Quindici anni dopo, osservo il passato come una serie di cose che sono accadute.
Come l'incubo da cui si cerca di risvegliarsi ma non ci si riesce!
Improvvisamente desto (scusate il termine), sono fuori. L'incubo o sogno e' finito, scendo dal letto e scopro che una nuova vita comincia.
Si mette in discussione tutto quello che si e' creduto, giustamente. Amicizie, paure, vuoti o pienezze, tutto sembra uguale quando ci si trova confrontati semplicemente da cio' che E'.
La realta' attuale mi dice che non sembra abbia fatto scelte (non che non me ne assuma la responsabilita', per carita'!).
Non mi sembra ci sia un Io, osservatore o meno che abbia volonta' o direzione.
C'e' una certa attivita' mentale che potrei chiamare me stesso, volendo. Lo stesso con le emozioni o con attivita' esterne a cui potrei dare il nome che voglio o una qualsiasi identita'.
Il vuoto di cui parla Paola, per me, e' la nostra nuova casa. E' la cosa piu' reale che abbiamo.
E' come la morte di cui parla la sorella che non ho.
E' la cosa che ci e' piu' vicina ed anche quella che ci accomuna tutti.
baci ai miei vacui amici...
Quanto a lungo ci lasciammo ingannare
RispondiEliminaQuanto a lungo ci lasciammo ingannare, noi due,
Ora trasfigurati, evadiam rapidi come evade la Natura,
Noi siamo la Natura, a lungo fummo assenti, ma ora torniamo,
Diventiam piante, tronchi, foglie, radici, corteccia,
Incastrati nella terra siamo rocce,
Siamo querce, e cresciamo nelle radure, uno accanto all'altro,
Bruchiamo, due della mandra selvatica, come ogni altro spontanei,
Siamo due pesci che accosto nuotiamo nel mare,
Siamo ciò che sono i fiori dell'acacia, e facciamo piovere aromi per i sentieri, sera e mattina,
Così come siamo la volgare lordura di bestie, vegetali e minerali,
Siamo due falchi predaci, voliamo in alto e guardiamo giù,
Siamo due soli fulgenti, e siamo noi che ci bilanciamo sferici e stellari, siamo come due comete,
Erriamo zannuti e quadrupedi per i boschi, balziamo sulla preda,
Siamo due nubi che, mattino e sera, veleggiano in alto,
Siamo mari che si confondono, siamo due di quelle onde gioconde, che a vicenda si accavallano e spruzzano,
Siamo cosa è l'atmosfera, trasparente, ricettiva, pervia e impervia,
Siamo neve, pioggia, freddo, tenebra, siamo ognuno il prodotto e l'influenza del globo,
Abbiamo girato e girato finchè siamo tornati a casa, noi due,
E abbiamo dato fondo a tutto, eccetto la libertà, a tutto, tranne la nostra gioia.
Dici bene Michele: non sono consapevole di prendere l'ultimo modello di illusione per un'illusione;
RispondiEliminaMa il ricordo delle passate amarezze delusioni in qualche modo cristallizato correttamente mi aiuta a prendere un po' di distanza dall'ultima identificazione. A me piaceva Sacchi con la "zona totale": sembrava ci fosse un "sistema" che organizzava e comprendeva ogni possibile soluzione delgiocodi squadra. Dopola batosta ai mondiali del 84(?) credo che agli europi vinceremo col modello non duale Lippi ma ho qualche riserva
Sapete che qualche volta mi chiedo ancora se ho fatto bene a lasciare la fof?Mi dico che avrei potuto fare come fanno molti, farne parte, senza dover necessariamente ascoltare tutte le fantasie di RB. Avere degli appuntamenti fissi mi rassicurava (poi potevo anche stare a casa a leggere Nisargadatta , Krisnamurti o altri grandi del mondo 'spirituale'). Potevo stare nella fof solo per avere un 'gruppo' di riferimento, per non sentire questa paura del vuoto. E' difficile scrivere queste cose , per quel poco di orgoglio che m'e' rimasto, ma e' anche sincero. Come ve la cavate voi? Che ne fate di questa cosa che -come dice Andrea-ci accomuna tutti? Ci sono persone, io ne conosco diverse, che pur essendo ancora nella fof, fanno la loro vita, leggono i loro 'maestri' ed escono con chi gli pare, solo che non vogliono rinunciare alla struttura se pur assurda della fof.Mi accorgo di essere molto meno coraggiosa di quello che pensavo e anche molto piu' dipendente. Se qualcuno puo' rispondere a questo post con le proprie eseprienze in proposito mi sara' d'aiuto...in questi giorni cosi' particolari per me.
RispondiEliminache bello quel pezzo di Walt. Da dove viene? Mi date un riferimento per favore?
RispondiEliminaBaci, Adriana
Cara Adriana, il pezzo fa parte della mia raccolta "Figli d'Adamo", ovviamente contenuta in "Foglie d'Erba" e ve l'ho proposta nella versione italiana di Enzo Giachino (Nuova universale Einaudi) che mi ha tradotto benissimo. Sono contento che ti sia piaciuta. Baci
RispondiEliminaCara Paola,
RispondiEliminail tuo post è vibrante di emozione e sincerità. Esponendoti così ci dai l'opportunità di parlare di un tema credo sentito da molti. Grazie, dunque. Qualche riflessione in disordine sparso:
La Fof ha un vantaggio su di noi. E' una organizzazione focalizzata su un obiettivo, mentre noi neo-lliberi siamo più eterogenei, chi orientato in un modo chi in un altro: chi vuole ancora percorrere la quarta via chi la rifiuta, chi si rivolge al non-dualismo chi ad altro eccetera. Un comune denominatore che prima c'era adesso non c'è più.
Da quando sono uscito ho avuto a tratti nostalgia della fof che non c'è più, degli incontri in cui si poteva parlare, del vedersi con l'obiettivo di essere presenti, della semplicità dell'essenza che ti capitava abbastanza spesso di poter condividere.
A conti fatti, però, devo dire che mi sento meno solo da quando ho lasciato la fof, e non tornerei indietro, non dico alla Fellowship attuale, ma neanche alla Fof che una volta c'era e adesso non c'è più. La massiccia incombenza dell'organizzazione fof non aveva un effetto positivo sui miei rapporti con gli altri studenti. Nella Fellowship ho trovato tante belle persone (e anche tante che non mi piacevano proprio) ma personalmente non sono mai riuscito a imbastire delle amicizie profonde. Adesso va decisamente meglio, non so bene il perchè. Forse c'erano troppe regole, troppi limiti all'espressione di se stessi (della macchina, penserebbe uno studente...). Adesso posso ridere (che mi piace molto) apertamente e magari a cepapelle e non devo fare finta di essere presente nè mantenere un contegno. Posso parlare apertamente dicendo quello che voglio senza timore di esser giudicato un cattivo studente.
E va meglio anche con la "gente della vita". Sto progressivamente mettendo da parte il sentirsi diverso e speciale del cult member. I miei rapporti umani sono più sinceri.
Io sento che ho fatto bene a lasciare. E mi arrischio a dirti che tu hai fatto bene a lasciare. Stare nella Fof significa stare sotto un'influenza malata, sotto l'influsso di un cattivo insegnamento, che fa male, e anche se ci si illude di poter prendere solo ciò che è utile alla propria evoluzione o comunque usare solamente la fof per i propri fini, facendone parte si sta all'interno di un ben preciso recinto mentale.
Ho un'idea da qualche giorno: si potrebbe cominciare a pensare alla possibilità di fare anche noi degli incontri. Abbiamo molte cose di cui parlare e la tecnologia ci ha messo a disposizione strumenti che permettono di "esserci" anche se si è lontani (Skype permette il collegamento audio/video di anche dieci postazioni diverse da un capo all'altro del mondo). Che ne pensate?
Un saluto a tutti e un abbraccio a te Paola in particolare. Quando ci siamo visti in maggio mi hai lasciato un buon umore che è durato per settimane!
> Lisa Simpson ha detto...
RispondiEliminaPrometto di non mettere più brani di Eckart Tolle ... avessi saputo che scatenava tali ire funeste!
Lisa Simpson ha detto...
Sembra anche a me che una delle lezioni più profonde che possiamo ricavare da tutta questa storia è di imparare a lasciare che gli altri dicano e facciano quello che sentono di dire e fare ...
E poi delle cravatte, delle orribili cravatte di un certo Leonard mi pare con su Pippi, Paperini, 26 luglio 2008 3.38<
Narrami o Lisa del Piperin Achille che tanti lutti addusse ai manichei...
Nella sacsau c'era un ottava dove per 21 gg dovevi vestirti da punk, 21 da bravo ragazzo e 21 da donna fatale (e se uomo dovevi inventarti il corrispondente) . Allora osservai quanto il costume mi condizionava nei comportamenti e quanto potevi spingerti al limite del tuo modello (per me il bravo ragazzo è stato il più difficile). Quello che potevi imparare era recitare il ruolo senza identificarti in esso.La giacca e cravatta del promoter dei seminari del Paoletti però secondo me alla fine si è attaccata agli studentie non riescono più a togliersela; me lo ha fatto venire in mente il post di Lisa. Non è che ero più vero quando lanciavo i sanpietrini alla Assolombarda di quando leggevo il Vangelo, quando mi facevo gli spini di quando mi facevo di spocchia di essere cibo per angeli; però il riconoscere, l'accorgersi è la chiave: dentro c'è la coscienza e per rianimarla devo giocare la partita. (ok palleggio troppo e non passo la palla, ma io voglio vincere!)
.
Per Paola,
RispondiEliminanon mi sorprenderebbe se al momento di leggere questo post, la domanda che hai fatto fosse cambiata o scomparsa del tutto.
Ho la sensazione che la tua domanda, onesta e sentita nel momento, non rispecchi completamente quello che pensi e senti quando sei piu' solida sulle tue gambe...
Ipotizzando che fosse piu' di un momento di sconforto e confusione, analizziamo insieme alcune delle possibilita' (per quanto orrende...).
Dici che forse potresti fare come quelli che, " sono nella scuola, ma fanno quello che vogliono, vedono altri maestri...ecc...".
Ritengo costoro peggiori degli "studenti modello"; se c'e' qualcosa di valido in un gruppo del genere, puo' essere solo nell'essere onesti e sinceri nel cosiddetto "lavoro". Almeno l'intenzione d'imparare qualcosa e' rimasta intatta.
Al contrario quelli "che fanno come gli pare...", dovranno necessariamente fare almeno finta di essere "studenti", per cui devono per forza essere "ipocriti". Puoi chiamarla come vuoi, anche via dell'uomo furbo, ma e' ipocrisia! E non mi sembra una lezione degna di essere imparata, semmai il contrario...
Come questo gruppo di studenti che e' andato (questo week-end) a vedere un altro guru, " D. Hawkins" in Arizona. Come fossero in una missione segreta hanno dovuto mentire per poter andare. Sono stati scoperti e (mi dicono) alcuni sono stati messi in leave of absence!
A parte l'assurdita' della situazione, la cosa piu' spaventosa per me, e' che sembra normale, per degli adulti, dover mentire per fare qualcosa che vogliono fare. Senza prendersi la responsabilita' delle loro azioni (magari non e' possibile quando si e' studenti!), sono riusciti al tempo stesso a non essere leali verso il loro "maestro" (per quanto idiota, per loro e' pur sempre il "maestro"), e a non poter seguire pienamente il nuovo tizio perche' ancora legati a quello vecchio!
Tornando all'ipotesi iniziale (ipotesi aristotelica del quarto tipo -l'assurdita' totale-), ossia che si possa fare parte della fof o di altro gruppo simile, fingendo ed ignorandone le regole e gli esercizi, beneficiando cosi' solo del momento sociale, e' possibile che questo sia veramente quello che si vuole?
Una vita sociale con un gruppo di persone che finge di essere "studente" o che lo e' veramente.
Un luogo dove l'onesta' (con se' stessi e con gli altri) non solo non e' richiesta, ma praticamente sconsigliata!
Se la risposta dovesse essere si' (e non sarebbe la fine del mondo, solo della sanita' mentale), c'e' solo un altro punto che vorrei evidenziare.
La possibilita' che si possa, o meno, mantenere una certa integrita' morale in un posto simile.
Prima di tutto, pur essendo contrari ai principi del gruppo, sarete costretti comunque a fare dei pagamenti mensili, supportandolo cosi' attivamente. Ma il pagamento piu' pesante non e' quello.
Non credo che la coscienza (intesa nel senso comune del termine) possa sopravvivere in una simile atmosfera.
Mancano la schiettezza, la semplicita', il senso dell'umorismo, la liberta' di pensiero e di parola.
Il prezzo da pagare per non affrontare la nostra solitudine e' troppo alto.
Non sei affatto sola, se non come lo sei sempre stata. Ci vuole piu' coraggio ad essere soli 'fuori' che in compagnia 'dentro'.
Preferisco la vostra compagnia e la mia solitudine di ora, che la (finta) compagnia e la non-affrontata solitudine di prima. Molto di piu'. Ho ancora una coscienza da proteggere ed un' integrita' che potrebbe anche riaffiorare.
Credo tu sappia queste cose, ma forse e' bene che ce le ricordiamo a vicenda.
E, forse, questo e' solo un punto di partenza e non di arrivo. La pazienza potrebbe essere un fattore essenziale in questo momento.
Con tutto il mio affetto.
p.s. Pip, se non si passa la palla non si vince.
Vorrei prostrarmi ai vostri piedi e chiedervi umilmente scusa per la lunghezza di questo post.
RispondiEliminaSe avete letto fin qui mi rincuora e, sempre prosternato, spero continuiate.
Quando siamo entrati a far parte della ‘Sola’, abbiamo trovato tanti amici”istantanei”, persone che la vedevano a la pensavano come noi, abbandonando pero’ altri vecchi amici (senza generalizzare) incapaci di condividere quello che provavamo in quella incredibile fase della nostra vita. Scremando in base alle proprie simpatie, abbiamo fraternizzato con pochi di essi, riducendone drasticamente il numero. Cinque, dieci, venti anni dopo, per un motivo o per un altro, lasciando o restando il numero degli amici si e’ ridotto ad una manciata.
Ora per motivo analogo gli amici “istantanei” sono coloro che hanno lasciato “l’istituto mentale” e si ritrovano a fare il resoconto di cio’ che e’ stato, come si fa con i complici di bricconate infantili, o con i colleghi di lavoro, o con i compagni di squadra, o gli alleati di guerra. Siamo esseri che cambiano in continuazione, e cio’ che ci circonda cambia con noi, per noi, dopo di noi, in noi, malgrado noi… e cosi’ via.
Certe amicizie, o meglio conoscenze, esistono per un certo periodo di tempo, in particolari circostanze, e durano quanto durano. I nostri veri amici (uno o forse due, di cui uno comunque e’ il nostro compagno/a) rimangono inalterati perche’ per qualche motivo pare cambino con noi e a modo loro, senza per altro desiderare di cambiarci (proveranno a convincerci di qualcosa di tanto in tanto per poi finire comunque a tarallucci e vino).
Non c’e’ ricetta, non c’e’ pozione segreta o parola magica, guardiamoci intorno e vediamo chi c’e’, godiamocela finche’ dura, e molliamo quand’e’ lontano dai nostri occhi e dal nostro cuore. Personalmente l’unico ingrediente che coltivo e’ il mantenere il senso dell’umorismo, che cura il prendersela personalmente, e promuove il ridersi addosso, lasciando una sensazione altamente benefica. Come tutte le cose vanno innaffiate regolarmente e non lasciate a morire al sole.
La paura del vuoto e’ stata una se non la ragione per cui abbiamo cercato e trovato un gruppo di fifoni come noi, bisognosi di essere costantemente rincuorati di aver fatto la scelta giusta, contenti di vivere una vita che non fosse la nostra in quanto piena di difetti e insicurezze. Una volta realizzato di esserci coperti di ridicolo (prego notare che non ho usato la parola ‘merda’ per buona creanza) per cosi’ tanto tempo, il sentirci puliti dovrebbe essere sufficente per vivere felici, a mente sgombra e a cuor leggero per il resto della nostra vita.
Il vuoto sembra essere il risultato di vivere in compagnia di noi stessi, o di quello che ne e’ rimasto. Io me ne accorgo dall’eco della voce che rimbomba nella mia testa vuota.
Questo Blog e’ cio’ che c’e’ e chi c’e’c’e’ e chi non c’e’ non c’e’ e peste lo colga.
Senza peli sulla lingua,
Un altr'oscemo.
Andrea 4 agosto 2008 21.18
RispondiElimina-Fare nel mondo- e’ troppo generico, non vuol dire nulla, chi e’ che non Fa nel mondo? Ma fare cosa e per quale motivo. Magari esempi di questo mitico Fare sarebbero utili .
5 agosto
.Un'altro concetto che ti trova confuso e' il fatto che pensi che qualcuno con un io non ingigantito non possa agire.
Il fatto di essere tremendamente innamorato del tuo di ego ti fa sembrare impossibile che se ne possa fare a meno. E' possibile.
Io la palla la passo , ma sembra che non la vediate-(io gioco ancora a zona e voi non si capisce).
QUINDI ANDREA tu affermi che è possibile un mitico Fare, agire nel mondo senza un ego ingigantito. Rispondi ! o rispondi guarda che qui siamo in infermeria 34 anni a O.
>”alcuni di noi si nascondono dietro un nome fittizio, ma cercando di esprimere liberamente ciò che pensano, tu sembri nasconderti dietro le tante parole, le varie contorsioni di idee già complicate in partenza, le citazioni di libri che hai memorizzato solo tu ( noi li abbiamo solo provati a leggere ) .<”
Spero il mio ultimo post vada nella direzione che mi richiedi: io sto cercando di condividere quelle che io credo certezze proprio per metterle al vaglio di spiriti disilludenti e questo fa parte del mio processo di guarigione. A mio avviso anche voi potreste avvantaggiarvi dalla relazione.
Voglio aggiungere una cosa per Paola commentando il tuo “aver solo provato a leggere i testi “canonici”. Io in questo momento del mio percorso sono certo che se tu Paola e tu Floria foste venute in contatto con una vera scuola , il vostro atteggiamento da “club Mediterranee” l'avrebbe resa senz'altro un'altra cosa. Con affetto
Piperinik:
RispondiEliminanon capisco niente di quello che scrivi...e non voglio dire che sia un problema tuo. Comunque riesco a capire gli altri, quasi tutti, quindi forse non e' neanche un problema mio.
Ciao e buona giornata
(sonolasorella) Visti dal di fuori siete tutte bellissime persone e secondo me già lo eravate e probabilmente sempre lo sarete e sempre visti dal di fuori si sente che state passando un periodaccio ma siete vitali , questo è quello che passa dai pochi post letti, probabilmente siete/siamo nell'età dei resoconti e si rimpiange quella in cui non lo si pensava affatto di volgere lo sguardo al passato, forse smettere di pensarci potrebbe aiutare a superarlo ma non so che cammino si debba fare nei vostri panni. Riguardo al "fare" nel mondo mi ha fatto ricordare Woody Allen quando alla domanda se credeva in Dio rispondeva che credere era una parola grossa ma come modello andava bene . Un ultima cosa riguardo l'ego : chi dice di non averlo ipergalattico mente! :-))Baci a tutti tranne al fratellastro
RispondiEliminaCari Andrea e Michele,
RispondiEliminagrazie per quello che avete scritto, mi aiuta sentirvi vicini, e sarebbe ancora meglio se lo foste veramente, invece siamo un po' tutti sparpagliati -come dice Adriana - in tutte le parti del mondo.
Cara Paola,
RispondiEliminaNon ti conosco da molto tempo, ma non credo che tu avresti potuto fare come fanno molti che restano nella FoF magari tutta la vita per sentire di far parte di una struttura di speciali e non ci vogliono rinunciare, pur facendosi i fatti loro.
Personalmente, oltre che degli ipocriti come ha già detto Andrea, considero tali persone degli opportunisti senza palle, che pur di “far parte” sono disposti a tradire se stessi.
Tu non sei così. Tu il coraggio l'hai avuto e l'hai ancora, dato che sai tirare fuori le cose con tanta onestà.
Hai detto bene nel tuo post precedente, "Non potevamo piu' rimanere, non c'era modo di chiudere gli occhi e far finta di niente, siamo stati spinti fuori dalla nostra natura di persone sincere e non adatte ai compromessi e dobbiamo un po' ricominciare con le nostre vite."
Ecco perché abbiamo lasciato, l’hai detto nel modo migliore possibile.
A me aiuta molto pensare che questo "ricominciare con le nostre vite" non sia molto di più che godersi il tempo che abbiamo, quel godere semplicemente della propria vita di cui parlano così bene i poeti, e perciò sono poeti.
Quello che abbiamo fatto, anche quando eravamo nella FoF, è nostro in ogni caso e non erano tutte cose orribili.
Io trovo bellissimo poter decidere del mio tempo e sentirmene responsabile. Non ho più la pretesa, in nessun modo, di essere una persona diversa dagli altri, speciale, straordinaria. Forse nella FoF ci siamo un po' abituati a pensarla così, ma non è mai stato vero, era solo un modo per tenerci incatenati a un mito che tutti insieme (anche con la nostra onesta fiducia) rendevamo vero.
Adesso siamo calati nella vita, nel mondo insieme agli altri e a me sembra la cosa più bella che ci sia. Scusa la banalità, ma è quello che sento. Essere vivi è molto. Anzi, è tutto. Ogni tanto ci si sente soli, ma era così anche prima, e prima e prima ancora.
Ti ricordi quel brano di Rilke che dice che in un certo senso noi siamo soli, ma dovremmo imparare a non temere la solitudine, bensì a muovere da lì?
Mi aiuta provare a vedere il vuoto come uno spazio libero, verde e sconfinato in cui è possibile svolazzare.
Anche da me, tutto l’affetto possibile.
per Paola: Se tu rimanevi dentro la scuola TU con quell'atteggiamento contribuivi a renderla una "sola" "una squola". Io davvero non capisco: sto leggendo il blog inglese dello sceicco dall'inizio e c'è un fermento di idee, di analisi. Perchè qui quando non capite ,in molti continuate a dire non è un problema ? Fossi matta a leggere ? Non è secondo me aria fresca e pulita. auuuuu!
RispondiEliminaPer Piperinik,
RispondiEliminaIl post di Paola a me e' sembrato semplice e diretto.
Non capisco nemmeno perche' t'interessi tanto essere capito, credi faccia qualche differenza?
Ovviamente qui le persone sono in un momento particolare, e credo che a te manchi la sensibilita' per capirlo e vedere quando fare commenti e quando no.
Non e' un'accusa, solo un fatto che appare ovvio quando osservato dall'esterno, perche' io e te, su questo blog siamo ospiti, che tu voglia accettarlo o meno.
Riguardo all'ego e al fare, questo e' un buon esempio. Il "fare" in questo caso e' essere meno te stesso , e, veramente metterti nei panni di qualcun'altro,
Una pacca sulla spalla
Cassandra quoque tu?
RispondiEliminaehi Paperinik, calma, non ti scaldare tanto, io non volevo offenderti..forse stiamo semplicemente parlando di due cose diverse, in questo momento io sto affrontando gli aspetti affettivi/emotivi legati alla separazione dalla fof in cui sono stata per 10 anni, mentre tu stai parlando dei contenuti dell'insegnamento, a me resta difficile capire quello che dici,il modo in cui ti esprimi non e' accessibile alla mia comprensione, che ci posso fare? Pazienza.
RispondiEliminaPer Piperinik:
RispondiEliminaPerchè qui quando non capite, in molti continuate a dire non è un problema?
Perchè se ti si chiede di spiegarti meglio tu lo fai, e c'è un forte timore che le spiegazioni siano dello stesso tenore del materiale che sono intese spiegare, solo più lunghe e complicate. Tu, Piperinik, sei capacissimo di farti capire se vuoi, lo testimoniano alcuni tuoi post e alcuni tuoi interventi sul cesap.
guarda che qui siamo in infermeria 34 anni a O.
Non mi va di chiederti che cosa significa, perchè non me ne frega niente.
Allora Piperinik, prendila come una fotografia: ciò che scrivi spesso (non sempre) risulta confuso e non comprensibile. Prendi l'opportunità per fare uno sforzo di scrivere più intenzionalmente, con più considerazione esterna. Elimina l'inutile, i fronzoli, metti da parte la vanità della falsa personalità. Sii semplice.
Visto che ci sei, perfavore, sii anche più accurato con le citazioni. Si fa fatica a capire dove cominciano e dove finiscono.
Penso che abbiamo delle cose da spartire: anche tu sei uscito da una setta in cui si pratica la quarta via. Inoltre sei simpatico. Non te la prendere. Pratica la Comprensibilità!
Scusami un amico ma tu hai scritto Pratica la compresibilità e hai fatto scattare la mia vena polemica; non te la prendere se ti faccio un appunto: per praticare la comprensibilità sono necessari due requisiti 1) sapere esattamente ciò che si vuole dire 2) aver capito ciò che già è stato detto. Dal post di Paola era lecito dedurre che alla suddetta mancassero, sicuramente gli affetti e gli amici, ma non solo, anche altri riti, diciamo così che pip ha sintetizzato sarcasticamente con il riferimento al Club Med. questo ha offeso, un pò, Paola che sulle difensive ha contrattaccato. Non credo di sbagliare se la nostalgia della scuola intesa come luogo di ricreazione avesse urtato pip. Questo perchè mi viene il prurito quando vedo stringersi le coorti :-)
RispondiEliminaun gruppo di studenti di Apollo è andato a una conferenza di un guru diverso da Robert Burton. Non che abbiano aderito ad alcunchè, semplicemente sono andati a sentire quello che questo santone aveva da dire... hanno cercato di mantenere la segretezza, ma purtroppo non gli è riuscito. Sono stati espulsi in 8, sembra con un SMS che li avvisava che erano fuori dalla "scuola".
RispondiEliminaI maestri della quarta via dicevano: "se trovi una scuola migliore di questa hai non solo il diritto ma il dovere di seguirla".
Robert Burton non deve avere molta fiducia nel proprio insegnamento se ricorre a metodi così coercitivi per tenere chiusi gli occhi e tappate le orecchie dei suoi adepti. Gli impedisce perfino di informarsi di cosa c'è oltre il recinto di Apollo!
Ah, dimenticavo! Uno degli espulsi sarebbe nientemeno che Mihai, lo stesso Mihai che poche settimane fa dirigeva gli incontri e le cene a pagamento con Dorian in assenza di Robert. Si fa presto a cadere in disgrazia!
Per finire, un avvertimento a tutti gli studenti: adesso che Robert è un uomo numero 7.4, come è normale per un essere di tale livello, legge nel pensiero.... Attento quindi a non avere pensieri non autorizzati, dear!
Non c'e' dubbio che un certo tipo d'esperienze utili possa essere acquisito in un gruppo di studio. Il valore del gruppo tuttavia scomparira' quando il potenziale piu' elementare si sara' esaurito.
RispondiEliminaEcco perche' le persone che si uniscono a questi gruppi pensano che ci sia qualcosa per loro.
Perche' c'e'.
Ma quello che non viene realizzato e' che questo potenziale si esaurisce rapidamente senza ulteriori indicazioni dalla 'guida' del gruppo.
La conseguenza e' che molti ex-membri di gruppi o abbandonano la ricerca o formano gruppi loro, cercando l'insegnamento che, nella natura delle cose, non puo' essere trovato cosi'.
Molti immaginano di aver guadagnato abbastanza oppure di non aver imparato nulla perche' non c'era nulla da imparare.
Un osservatore con esperienza di queste cose puo' vedere entrambe le difficolta' e le limitazioni della comprensione di queste persone. Mentre loro non avranno alcuna percezione della situazione.
Sono come l'uomo che decide di camminare dal lavoro a casa, una distanza di 25 km; arrivato a meta' strada si accorge di essere stanco e decide di tornare indietro.
Cara Paola (di Roma?),
RispondiEliminacome ha già detto qualcun altro, la Fof 'fa male', ti annulla quel minimo di coscienza morale che hai, ti assimila a sè senza alcuna possibilità di scampo, se vuoi esserne parte, anche 'a metà'. Purtroppo anch'io ho momenti di nostalgia, di vuoto, di bisogno primordiale di gruppo. Non c'è niente di male nè di strano. Grazie al dopo-Fof, però, sto curando finalmente me stesso, con una bella terapia gestaltica, molto più efficace della Fof. Abbiamo tutti bisogno di aiuto, di sostegno, chi più, chi meno.
Un grande abbraccio sincero a te e a tutti.
10 agosto 2008 20.21
RispondiElimina"Un altr'oscemo ha detto... "fine citazione. A questo punto mi aspetto che uno vada a cercarsi il post.(prove tecniche di trasmissione..pronto?)
Solo una domanda ? perche si chiamava felloship of friends? cos'è un amico per un foffino e cosa è cambiato ora ?
per Andrea : è con molta amarezza che leggo questa domanda di pip "che cos'è un amico per un foffino?" la trovo emblematica ; basta uscirne per esserne fuori? . ti saluto
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