mercoledì 13 agosto 2008

Interventi dal 13 agosto al 15 settembre:

196 commenti:

  1. Dici bene Mr Bean '...il bisogno primordiale del gruppo..'
    E anche tu dolce Lisa 'Ti ricordi quel brano di Rilke che dice che in un certo senso noi siamo soli, ma dovremmo imparare a non temere la solitudine, bensì a muovere da lì?
    Mi aiuta provare a vedere il vuoto come uno spazio libero, verde e sconfinato in cui è possibile svolazzare.'

    E' salutare leggere questi post.Vi abbraccio.

    Paola (non di Roma).

    RispondiElimina
  2. Che bello avere cosi' tanti amici e uno piu' matto dell'altro!

    In ordine sparso:
    caro Pip, chiedi di rispondere al 'fare senza un gigantesco io'. Ovviamente spero tu sappia che questo scambio tra me e te sia assolutamente inutile, ma visto che ci tieni e che non seguo piu' la 4 via per cui non devo fare solo cio' che e' utile, anzi.....

    ..Credo sia necessario il contrario, ossia che per 'fare', l'ego (inteso come desideri e motivazioni egoistiche)debba essere il meno coinvolto possibile.
    Un po' come il non-fare dei taoisti; non che non si faccia nulla, ma che si faccia senza pensare ad un esito particolare o ragioni unicamente personali.
    Le azioni compiute dall'e(go) le puoi osservare tutti i giorni nel mondo e puoi vedere come va il mondo.
    Non so se sono capace di 'fare' questo di cui parlo,
    ma cerco di astenermi dal solito fare che e' solo una reazione o la solita azione dettata dall'abitudine. (cosa rimane? Non lo so...te l'avevo detto che era inutile..)

    Poi, senza pensarci tanto, quando capita qualcosa sul momento si fa del proprio meglio, che altro si puo' fare?
    Non so se mi capisco...
    p.s. mi stai quasi simpatico tanto ti odiano tutti!

    per Michele: volevo dire qualcosa sul tuo post, ma poi ho visto che e' perfetto cosi'...

    per Clotilda (so che c'e' un acca da qualche parte, per quello preferisco quando sei Cassandra): ma che hai una crisi d'identita'? hahaha

    ...perche'l'amarezza?
    Non si possono perdere gli amici veri.
    Inoltre avendo perso un'armatura protettiva se ne possono guadagnare di nuovi che prima non guardavi neanche.

    per mr.Bean,(ci conosciamo?): se non ci fosse via di scampo dalla fof, non saremmo scampati!

    RispondiElimina
  3. Volevo ben chiedere dov'eri Andrea! Bentornato, non è molto che mancavi ma mancavi.
    E tu Edson, dove sei?

    Sul blog inglese ogni tanto pubblicano le angoscianti parole di Ouspensky sulla decisione di intraprendere il "lavoro su di sè". Giusto per rinfrescare la memoria, ne pubblico una parte qui, tanto per ricordare quanto la Quarta Via abbia in sè il germe della setta e del condizionamento psicologico. Non è tutto, è solo una parte, ma più che sufficiente, anche perché altrimenti mi/vi rovino la giornata:

    "Rifletti bene prima di decidere di lavorare su te stesso al fine di cambiare te stesso, cioè di lavorare con lo scopo preciso di divenire cosciente e di sviluppare un legame con centri superiori. Questo lavoro non ammette alcun compromesso e richiede una dose notevole di autodisciplina e disposizione ad obbedire a tutte le regole, e in particolare a istruzioni dirette.
    Rifletti bene: sei veramente pronto e disposto ad obbedire, e ne comprendi appieno la necessità? Tornare indietro non è ammesso. Se prima sei d'accordo e poi torni indietro, perderai tutto ciò che hai acquistato fino allora, e perderai di più, in realtà, perché tutto ciò che hai acquistato si risolverà in te in qualcosa di sbagliato. Una cosa, questa, alla quale non v'è rimedio.
    La comprensione della necessità di obbedire alle regole e alle istruzioni dirette deve trovare fondamento nella convinzione della tua meccanicità e impotenza."

    Il resto, "omissis" ... Incredibile vero dear?
    Buona giornata (o nottata a seconda della parte del mondo...), Lisa

    RispondiElimina
  4. Ehi Walt il 28 ottobre Franco Battiato,sara' a Londra e io ho gia i biglietti....cultish or not a me piace sempre, probabilmente la piu' cultish per me e''IL re del mondo". Ma Franco e' un simpaticone poi, davvero, e credo che abbia passato da tempo la fase 4 via.
    Baci

    RispondiElimina
  5. Ci sono Lisa, ma la TIM ha remato contro e sto ancora lottan do per un errore de"loro" sistema che ha bloccato la mia connessione in 20 minuti ma dopo una settimana ancora non riesce a ripristinare...(meraviglie tecnologiche del 2008)
    Non saprei se ho qualcosa da aggiungere agli utlimi posts..mi sembra che tutto vada avanti tranquillamente anche senza di me..e questo mi rincuora..(he he)
    Mi associo alla richiesta fatta apiperinik...alcune volte riesci ad essere comprensibile...(raramente ) ma spesso sei troppo criptico...troppo materiale in troppe poche parole...
    Un abbraccio....
    ( oggi mi sento fiacco...vado a riposare)

    RispondiElimina
  6. Non sono sicuro cosa intende Walt per “cultish”, ma visto che a me Battiato piace molto lo intendo come imperdibile , fondamentale. E per associazione di idee mi è venuto in mente un libro “giallo” che è veramente un cult; è uno di quei gialli come il “codice Da Vinci” dove bisogna risolvere degli enigmi; sullo sfondo una confraternita di “illuminati”. Il protagonista un viaggiatore è preoccupato da un serial killer che stermina innumerevoli persone: tutti gli indizi sono contro una certa “Luna”,mentre il nostro eroe aiutato da un ipnotizzatore cerca di risolvere gli indovinelli degli “illuminati”. Alla fine si scopre cheil maggior responsabile è ...il maggiordomo !

    RispondiElimina
  7. Cara Lisa,
    personalmente non ho scartato la quarta via. Voglio solo poterne parlare senza tabù, senza tutti quei vincoli che tenevano legato il mio pensiero negli anni nella Fellowship.
    Dopo aver lasciato la Fellowship of Friends ho cominciato a vedere che si tratta di una setta, e mano a mano che me ne allontanavo potevo vedere più chiaramente il condizionamento psicologico cui ero sottoposto. Chiarisco che non mi sto lamentando e non sto recriminando. Mi interessa solo vedere le cose come stanno. Anche la Fellowship of Friends e la quarta via, voglio vederle per quello che sono.
    Dunque da un punto di vista la Fellowship of Friends è una setta con un ben strutturato sistema per imprigionarti psicologicamente e trattenerti dentro e PAGARE. Nello scoprire come funziona il meccanismo, si vede che i principali punti di forza sono offerti direttamente dalla quarta via così come ci è stata trasmessa da Gurdjieff, Ouspensky & Co.
    Per esempio il pezzo che hai messo tu, Lisa, ti fa vedere come si usi la paura come terza forza per mantenere l’adepto legato alla setta. Ma la paura non era una terza forza sbagliata? Nella Fellowship questa terza forza veniva usata in maniera sottile, non te ne accorgevi nè nel processo di cattura nè quando alla fine eri catturato, ma di fatto la paura della morte spirituale è la maggiore terza forza che mantiene insieme la Fellowship of Friends. Adesso scopriamo che anche Ouspensky usava questo ingrediente (per quanto tempo non ce ne siamo accorti? E perchè non ce ne accorgevamo? Non è incredibile?). Anche Gurdjieff era un santone venerato come un dio e usava lo strumento della paura. Adesso che sono uscito dalla Fellowship of Friends, questo uso della paura mi pare inaccettabile.

    Guardando indietro mi rammento del fatto che quando leggevo quelle righe di Ouspensky pensavo che l’importante fosse far sì che la paura non diventasse la PROPRIA terza forza. E mi dicevo che continuavo per altri motivi. Cercavo di continuare per altri motivi. Di fatto, dopo essere uscito, mi sono reso conto di aver per anni combattuto con la paura della morte spirituale. Una paura da cui ero stato catturato senza che me ne rendessi conto.

    Queste considerazioni hanno però lasciato intatta una domanda: e se quello che dice Ouspensky

    Se prima sei d'accordo e poi torni indietro, perderai tutto ciò che hai acquistato fino allora, e perderai di più, in realtà, perché tutto ciò che hai acquistato si risolverà in te in qualcosa di sbagliato. Una cosa, questa, alla quale non v'è rimedio.

    fosse vero?
    Voglio approfondire meglio l’argomento, perchè il mio rifiuto è più che altro istintivo (nel senso comune del termine). Qualcosa mi dice che in un cammino spirituale, di evoluzione interiore, non può esserci l’orco in agguato dietro la porta. Che se si arriva fin dove si può nel cammino della conoscenza, se si è semplici e sinceri, si arriva fin dove si riesce, ma nulla di brutto può accaderti. Il dubbio però è che questo mio pensiero sia un retaggio dell’educazione cattolica. O che sia ingenuità, voler credere che il mondo sia buono.

    Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni, se ne avete.

    RispondiElimina
  8. Il mio punto di vista sul quesito sollevato da Michele é già stato espresso in post precedenti..
    Ma riassumendo, credo che quello che si è guadagnato realmente grazie a qualsiasi tipo di lavoro psicologico non si perde..tutto quello che si è in grado di usare quando se ne ha la necessità può definirsi acquisito a patto che ci si ricordi di continuare ad usarlo..
    Credo che il pericolo e l'inganno si manifestino quando si parla di obiettivi "spirituali" ovvero di qualcosa che non ha un riscontro oggettivabile e che quindi rimane legato all'appartenenza o meno ad un gruppo che si ritenga posizionato ad un certo livello di gerarchia "spirituale"
    non vale lo stesso per gli strumenti psicologici acquisiti che sono nostri perché li abbiamo pagati.
    Non è questione di ingenuità o speranza è una realtà pratica.
    Per quanto riguarda il resto sono dell'opinione che le case non si fanno dal tetto e che quindi uno scopo probabile della vita sulla terra sia costruire qualcosa dalle fondamenta e quelle fondamenta sono proprio nei centri inferiori dato che se non fossero "fondamentali" non avrebbe senso l'esperienza stessa di averne.
    In conclusione un buon lavoro sui centri inferiori e un buon lavoro psicologico sono tangibili quanto verificabili e misurabili da ognuno di noi per se stesso...fare un passo alla volta è un grande risultato e gli obiettivi spesso si chiariscono per strada..quello che mantiene schiavi della condanna attribuita all'abbandono di una scuola credo che sia l'illusione di poter lavorare al tetto prima di avere tirato su dei muri solidi.
    La "paura" può essere uno stimolo per non fermarsi prima di avere visto bene in faccia il lavoro su se stessi ma non tutti gli strumenti vanno bene per tutti e non tutti sono in grado di comprendere sempre e subito che gli strumenti non sono la casa.
    L'identificazione con gli strumenti fa comodo solo ai venditori di strumenti...

    RispondiElimina
  9. Voi pensate che Bob fosse un illuminato?

    Se si, secondo voi ha fatto lo stesso percorso che insegna?

    secondo voi un illuminato aprirebbe una scuola?

    secondo voi un "adepto" potrà mai diventare uno "maestro"?

    Fra un illuminato e un altro ci sono delle differenze? Se si, sono tali per tutti o cambiano a seconda dei tempi, dei luoghi , della storia etc. etc.?

    Secondo voi adesso siete al riparo da altri eventuali, diciamo così , equivoci? E se si, perchè?

    Insomma cosa avete imparato di VOI stessi che non avreste imparato altrove?

    E' possibile per voi pensare sia possibile un'illuminazione che nulla abbia a che vedere con l'aldilà in qualunque modo si voglia intendere? Senza credere necessariamente ad un dio?

    RispondiElimina
  10. Ci sono amanti soddisfatti del solo desiderare, io non sono uno di loro.

    Rumi

    LA DANZA

    E se veramente non importasse cosa fai, ma come lo fai?

    E se tu fossi piu' presente e aperto con le persone che incontri
    lavorando come cassiere o guidando un tassi'invece che essere occupato con un lavoro che consideri piu' importante?

    E il raggiungimento della tua felicita' non dipendesse nello scoprire un nuovo libro di preghiere o una nuova tecnica di meditazione, o dal leggere il libro giusto o andare al seminario perfetto, ma dipendesse dal vedere e apprezzare profondamente te stessa ed il mondo cosi'come siete?

    E se non ci fosse bisogno di cambiare, di trasformarti in qualcuno piu' compassionevole, piu' presente, amorevole o saggio?

    E se la missione fosse semplicemente di svelare,
    divenire chi tu sia nella tua natura essenziale: gentile, generoso e capace di vivere pienamente e appassionatamente nel presente?

    E se quello che sei ora, essenzialmente, fosse quello che sarai per sempre?

    E se la domanda non fosse, "perche' sono cosi' di rado la persona che voglio essere",
    ma
    "perche' voglio essere cosi' di rado la persona che sono?"

    E se il divenire chi e cosa siamo ci capitasse, non quando cerchiamo e proviamo, ma
    quando riconosciamo e accettiamo le persone e i luoghi che ci danno il calore e l'incoraggiamento di cui abbiamo bisogno per scoprire noi stessi?

    E se sapessi che l'impulso di muoverti in un certo modo per creare bellezza nel mondo giungera' dalla tua stessa profondita' e ti guidera' ogni volta che, semplicemente, presterai attenzione e aspetterai?

    Come cambiera' la forma della tua immobilita', del tuo movimento, del desiderio di seguire l'impulso, di lasciar andare e cominciare a ballare?

    RispondiElimina
  11. A cosa serve una scuola di 4° via ? A portare un uomo (1,2,3) a divenire 4. Dove inizia la via ? Dopo 7 scalini c'è la soglia a cui ti deve accompagnare il maestro dopo di che sei tu il maestro. Se andate sul cesap testimonianza piperino (17), il tale afferma di essere uscito n° 4 : citazione ”C’è un inganno: la scuola serve a produrre n° 4, poi il cammino a 5 non è più necessaria l’influenza diretta della scuola, perché il proprio centro magnetico saprà condurre l’uomo all’evoluzione, perché avrà un collegamento anche indiretto con l’origine a condizione che le sue idee vengano realmente dal centro esoterico e comprenda le stesse ( F:224) “ .
    Allora quando O afferma
    "Rifletti bene prima di decidere di lavorare su te stesso al fine di cambiare te stesso, cioè di lavorare con lo scopo preciso di divenire cosciente e di sviluppare un legame con centri superiori. Questo lavoro non ammette alcun compromesso e richiede una dose notevole di autodisciplina e disposizione ad obbedire a tutte le regole, e in particolare a istruzioni dirette.
    Rifletti bene: sei veramente pronto e disposto ad obbedire, e ne comprendi appieno la necessità? Tornare indietro non è ammesso. Se prima sei d'accordo e poi torni indietro, perderai tutto ciò che hai acquistato fino allora, e perderai di più, in realtà, perché tutto ciò che hai acquistato si risolverà in te in qualcosa di sbagliato. Una cosa, questa, alla quale non v'è rimedio.
    La comprensione della necessità di obbedire alle regole e alle istruzioni dirette deve trovare fondamento nella convinzione della tua meccanicità e impotenza."
    Vuol dire che se inizi a lavorare devi ricordarti costantemente perché stai lavorando
    (se stai facendo meditazione seduta e ti viene voglia di alzarti, alzarti non dimostra di essere un uomo libero e anzi può inficiare l'esperienza). Se decidi di affidare la tua volontà-in- potenza, per un tempo ad un allenatore, devi sempre ricordarti il perchè (essere disposto ad obbedire non vuol dire dire sempre di sì, bensì farsi la domanda e darsi la risposta, cercando una posizione). Ora io non ho capito bene come è fatta la scala, quali sono i gradini (anche se due “barriere “sono indicate in Frammenti), ma finchè in me non si cristallizza il desiderio di “X”, finchè questo non diventa il cuore pulsante delle mie azioni, allora tutte le idee che raccolgo senza verificarle nella mia esperienza , carne della mia carne, divengono un'altra zavorra. Cosa vuol dire verificare le idee del sistema ? Innanzitutto conoscerle e vedere cosa creano in me. L'idea del ricordo di me, dice Collin, per ragioni cosmiche mi può essere detta solo da un altro : a quel punto inizia qualcosa, la ricerca di qualcosa. Dicono che c'è un tempo limitato da quando si entra in contatto con l'influenza “C”: questo significa che se non fai tutta una serie di “supersforzi” per far sì che queste idee producano dei risultati queste idee ti avveleneranno, perchè da C( oscienti) diverranno B (analizzanti) Bon ton.o anche A (mmazzate)

    RispondiElimina
  12. Voi pensate che Bob fosse un illuminato?
    Pensate ora che fosse illuminato o pensavate che lo fosse allora? Ora non credo che nessuno pensi che sia illuminato (forse era oscurato). Che lo credessimo allora e’ indispensabile per capire tutto quello che e’ successo di conseguenza.


    Se si, secondo voi ha fatto lo stesso percorso che insegna?
    Essendo oscurato, insegnava esattamente quello che aveva imparato!
    In realta’ R. ha usato intelligentemente le idee della 4 via a suo uso e consume; anche non conoscendole poi cosi’ bene non aveva una grande importanza, noi avevamo i libri di G. e O., ci basavamo soprattutto su quelli e sulle esperienze personali, non era una completa perdita di tempo. Almeno cosi’ sembrava allora.

    secondo voi un illuminato aprirebbe una scuola?
    Dipende dagli scopi del ‘supposto’illuminato. Di certo non c’e’ nessuno a costringerlo. Ovviamente bisogna credere che si possa essere illuminati, e qui stiamo dando per scontato che sia cosi’, altrimenti la domanda dovrebbe essere diversa.

    secondo voi un "adepto" potrà mai diventare uno "maestro"?
    Ovviamente l’adepto (in quanto adepto) deve avere una vaga speranza che questo sia possible. Se poi questo sia veramente possibile dovrai chiederlo ad un adepto, o meglio ancora ad un maestro!

    Fra un illuminato e un altro ci sono delle differenze? Se si, sono tali per tutti o cambiano a seconda dei tempi, dei luoghi , della storia etc. etc.?
    A me sembra (ed e’ strano perche’ io e te siamo la stessa persona) che tu ti risponda da sola, e che tu abbia gia’ le risposte….

    Secondo voi adesso siete al riparo da altri eventuali, diciamo così , equivoci? E se si, perchè?
    Ma allora non lo hai letto questo blog? Come si puo’ esser sicuri di niente?
    Si spera, spero, di non commettere gli stessi errori di nuovo. Ma, se non si e’ veramente imparato qualcosa dalla lezione, allora tutto e’ possible.

    Insomma cosa avete imparato di VOI stessi che non avreste imparato altrove?
    Qui ognun per se’! Buona fortuna….

    E' possibile per voi pensare sia possibile un'illuminazione che nulla abbia a che vedere con l'aldilà in qualunque modo si voglia intendere? Senza credere necessariamente ad un dio?
    Mi piace che mi si dia del Voi! Certo che e’ possible pensarlo, guarda lo sto pensando proprio adesso! Come ha detto qualcuno in un post precedente non esite un essere illuminato, ma solo azioni illuminate....

    RispondiElimina
  13. La totale accettazione di te
    stesso porta alla totale trascendenza di te stesso

    Tutte le esperienze spirituali devono, eventualmente, essere abbandonate. Un giorno anche il tuo risveglio all'illuminazione sara' visto come un lampo d'immaginazione che serve solo a riorientarti verso la scomparsa nella tua semplicita' e al ripristino dell'umore cosmico.

    Solo per un momento non cercare di andare dal punto A al punto B.
    Lasciati essere qui.
    Non cercare di essere differente, o migliore o piu' di quello che sei.

    Se continui nell'errore di cercare nella mente la verita', continuera' ad eluderti per sempre.
    La cosa migliore da fare e' vedere da te che nulla nella mente e' veramente reale, vero o esistente.

    Adyashanti

    RispondiElimina
  14. Erano gli anni 80 quanto Battiato ha fatto parte per un breve periodo della Gurdjieff Foundation, quando e' uscito ha dichiarato che non era altro che ginnastica per la mente.
    Probabilmente si e' reso conto di essere entrato in una setta.

    RispondiElimina
  15. A proposito di Amici
    Nella SASCAU non vi era posto per gli amici: si era lì per un Lavoro. Certo che il Paoletti deve avere un idea strana degli amici: perchè per lui l'amico era quello che quando tu stavi facendo il super-sforzo verso il meglio ti diceva :lascia perdere va bene anche così: andiamo a farci una birra ! Mentre invece il compagno di lavoro ti incita : Di più ! Di più! Strano che a lui così religioso sia sfuggito la via di mezzo: il fratello (perchè figli di Dio). Il Fratello sa, perchè ha compassione quando invitarti alla birra o a finire quello che avevi iniziato . Mi spiace per i miei ex-fratelli che mi hanno “diseredato” che non rispondano alle mie mail, che magari credono di farlo per il mio bene! La mia salvezza è nata proprio dal considerare ancora “interessanti”le persone che sceglievano diversamente... Il tragi-comico è che nonostante all'ultimo momento il Paoletti abbia corretto il tiro, imponendo solamente di non parlare di Lavoro (per non dare l'illusione a chi ne parla di farlo) ai furiusciti, la consegna del silenzio continua. Certo è tutto Lavoro ! Ma non è così: ormai si è radicata nella mentalità cultista il giochetto eletto/dannato. E penso a quella parte di me che quando è uscito un vecchio studente si è sentita tradita ( nella cordata verso il monte Analogo una defezione ti fa precipitare; nel piccolo quotidiano della seconda linea ci sarà da fare anche la sua parte! E interiormente i suoi dubbi potrebbero diventarei tuoi: Vade retro satana!

    RispondiElimina
  16. P.s Quando si faceva un "ottava" insieme quello che riempiva l'"intervallo" era quella misteriosa sostanza che è la relazione.Forse il poter parlare di sè ed essere ascoltato. l'esporre i dubbi e quindi toglier loro quella forza che viene dal non essere manifestati; il sentire insieme. Le "redini"le "stanghe" la voce" del padrone dicono sono fatti da quella sostanza che solo il soffrire intenzionale può produrre: e se fosse la compassione (il sentir la pena dell'altro anche se non identificati fa male !) ?

    RispondiElimina
  17. Quando e’ che le cose sono cambiate?
    Momenti chiave: l’introduzione del clicker (i mitici cento momenti di presenza) e il ritorno all’insegnamento di Pink Bob .
    L’avvento del clicker scateno’ una rivalita’ pari solo a quella di Montecchi e Capuleti.
    Famiglie che usavano il clicker non parlavano con i senza-clicker, anche perche’ la conversazione era ristretta al numero raggiunto di ‘momenti’ dai favolosi studenti. L’idea che il lavoro dovesse essere invisibile era scomparsa al momento dell’acquisto dell’oggetto infernale. Gli studenti piu’ ingegnosi usavano anche il diabolico doppio click; click-click per i momenti di presenza piu’ intensi. Terribili slogature del pollice dimostravano il livello d’essere degli studenti piu’ laboriosi. Negozi che avevano venduto una media di un clicker all’anno, si trovavano inondati da centinaia di richieste. Anche bizzarre richieste di clickers d’oro o d’argento, per un alchimia piu’ alta. Quelli foderati di velluto sono andati a ruba nei primi giorni!
    Era chiaro che se non cliccavi almeno 50 volte al giorno eri un perdente spaventoso non degno di accompagnarti agli dei del monte Renaissance. Se, addirittura, non fossi in possesso di uno dei ‘ il calcolatore di momenti di presenza’, probabilmente non potresti neanche essere considerato uno studente. Li’ mi accorsi che forse non ero piu’ uno studente!

    “Bombolino Lilla’ (ogni tanto cambia colore..) ha deciso di tornare ad insegnare!” Mi dice esaltata la pazza al Pollo d’Oro (dove si riuniscono i polli di tutto il mondo). Sembra entusiasta. Penso sia un’idea fessissima. Il Gallinaccio rosa non ha molto da insegnare, penso, quello che aveva da dire lo va dicendo da 20 anni senza molte variazioni. Si puo’ riassumere in:
    1) Ricordati di te invece di auto-commiserarti... (il suo cavallo di battaglia).
    2) Non essere sotto dominio femminile.... (ossia rompi i bicchieri dei ristoranti e fregatene tanto non sono tuoi!)-(oppure lascia i figli da soli quando vai agli eventi, tanto ci pensa l’influenza C quando saranno adolescenti e completamente fuori di testa!).
    3) ? (....lavoro con body types e centro di gravita’, tanto per dare qualcosa di cui parlare agli studenti...)
    qui ‘l’insegnamento’ cambia.......decide che i punti precedenti sono troppo complicati e non funzionano, bisogna semplificare, per cui...inventa
    1) La Sacra Sequenza! (Fa la sequenza in qualsiasi momento (impossibile) e se qualcosa no va fai piu’ sforzo e piu’ sequenza! Avere il giusto monosillabo in testa al momento opportuno puo’ cambiare la tua vita (che comunque gia’ faceva schifo). Se prima avevi pensieri inutili o problemi, ora hia solo monosillabi! Cosa puoi chiedere di piu’?)

    Da qui a porsi la domanda....:”sono forse totalmente deficiente o sono nel posto sbagliato?”. (purtroppo la risposta e’ nella domanda!

    p.s. pip non ti credere che questi tuoi ultimi post passino inosservati...verrai sistemato insieme alla 4 via quando meno te lo aspetti....e si', lo so che sei tu! (nessuno cita paoletti e il sito cesap a parte te!
    In piu' e' chiaro che sei l'unico altro sfigato che non e'in vacanza, a parte Trungpapa' che e' morto, e mountain dreamer che e' sempre sotto l'influenza di forti acidi allucinogeni!)

    RispondiElimina
  18. Vorrei cominciare col dire che ultimamente questo Blog mi lascia un po’ confuso (non che ci voglia tanto). Molti nuovi nomi sono apparsi, ma dietro le quinte, le persone che scrivono sembrano sempre le stesse. Che fossimo veramente solo poche povere anime in pena?

    Cassandra: Le tue domande sembrano sincere, e con sincerita’ vorrei ora tentare di risponderti.

    1: - Voi pensate che Bob fosse un illuminato?

    - Prima di tutto, Bob e’ un pagliaccio, una barzelletta, ma ad ogni modo Si! Io lo pensai e pensai persino di averlo verificato, tanto m’ero rincoglionito.
    Ma poi, cos’e’ un essere illuminato? Questa e’ una domanda scottante.
    Esistono persone intelligenti, integre, sincere, desiderose di far del bene, insomma con tante qualita’, punto e basta! Se poi volete credere che non siano sotto le leggi di questo mondo e posseggano poteri speciali… Complimenti! Li avete appena promossi ad “Esseri Illuminati”. (Gia’ possedere le qualita’ sopra elencate, non sarebbe cosa da poco.)
    Qualcuno mi sembra abbia detto: “Non esiste un essere illuminato, ne tantomeno azioni illuminate, forse esistono solo stanze illuminate, ma definire qualcosa ‘Illuminato’ puo’ essere insidioso.”
    L’uomo deve credere in qualcosa. Tutto il genere umano sembra soffrire di questa malattia, in alcuni casi terminale ma comunque curabile.

    2: - Se si, secondo voi ha fatto lo stesso percorso che insegna?

    - Percorso… quale percorso…? Insegna…quale insegnamento? Di che marca e’ la slitta di Babbo Natale…? (questa sono sicuro che ‘Pipperinik’ la sa!). Vedi punto 1.

    3: - Secondo voi un illuminato aprirebbe una scuola?

    - Chi apre una scuola, per me puzza di secondi fini. Non posso certo parlare di tutte le scuole esistite ed esistenti, ma forse solo del 95% di esse. Chi ha veramente qualcosa da insegnare, senza dargli troppo peso lo esprime semplicemente attraverso le proprie azioni. A parole so ‘bboni tutti. Vedi punto 1.

    4: - Secondo voi un "adepto" potrà mai diventare un "maestro"?_

    - Perche’ no? Vedi punto 1.

    5: - Fra un illuminato e un altro ci sono delle differenze? Se si, sono tali per tutti o cambiano a seconda dei tempi, dei luoghi , della storia etc. etc.?_

    - Certamente! Siamo tutti persone diverse. Vedi punto 1.

    6: - Secondo voi adesso siete al riparo da altri eventuali, diciamo così , equivoci? E se si, perchè?

    - L’aver realizzato di aver passato 15 anni in quel tipo di oblio e’ stato troppo doloroso.
    La domanda rimane pero’ aperta per chi ha cercato di salvare qualche apparenza.

    7: - Insomma cosa avete imparato di VOI stessi che non avreste imparato altrove?

    Ho imparato… vedi punto 1, e sto imparando ad accettare quello che sono e di conseguenza accettarne le responsabilita’ verso il mondo che mi circonda. Nulla comunque che non avrei potuto imparare altrove o in altre circostanze. Purtroppo e’ andata cosi’, ciccia!

    8: - E' possibile per voi pensare sia possibile un'illuminazione che nulla abbia a che vedere con l'aldilà in qualunque modo si voglia intendere? Senza credere necessariamente ad un dio?

    - Illuminazione di un qualsiasi spazio fisico si! Per tutto il resto… vedi punto 1.

    A tutte queste domande si potrebbe anche semplicemente applicare la risposta universale:
    “Non lo so, e comunque chi se ne strafrega!”
    Oppure si potrebbe fare come Trunglallero-Trungpappa’ e schiaffarci sopra delle belle frasi fatte di qualcun altro, o magari anche una bella poesia del nostro/a sognatore della ‘mundagna’.
    Un’altra cosa che ho imparato e’ il non sopportare piu’ citazioni a se stanti e poesie interminabili… son fatto cosi’.
    Senza grilli per la testa,
    L’oscemo

    RispondiElimina
  19. Oscemo, mi sento molto in sintonia con le risposte che dai a Cassandra. Tutto ben detto e senza mezzi termini. In particolare, mi permetto di associarmi a questo tuo pensiero: “Esistono persone intelligenti, integre, sincere, desiderose di far del bene, insomma con tante qualita’, punto e basta! Se poi volete credere che non siano sotto le leggi di questo mondo e posseggano poteri speciali… Complimenti! Li avete appena promossi ad “Esseri Illuminati”. (Gia’ possedere le qualita’ sopra elencate, non sarebbe cosa da poco.)”

    Infatti, non sarebbe davvero cosa da poco ...


    Andrea, mi ero dimenicata del “counter”....!! Che mazzata! Venne nel centro dove abitavo una da Apollo con una scatola di questi oggetti, li svendeva a 10 Euro l’uno (una cosa assurda se pensi che erano di una specie di latta, made in Taiwan, con tutto il rispetto per i “taiwanesi”). Non mi vergogno di dire che ne ho comprato uno, battendo sul tempo un’altra studentessa ... Quando me lo sono trovato in mano ho provato strane sensazioni ... In poche parole, mi sono sentita un’idiota. L’ho fatto scattare quattro o cinque volte e poi l’ho gettato da qualche parte. Forse, hai ragione Andrea, lì c’è stata un’accelerazione verso il regno dell’assurdo.
    Penso che faccia bene ricordare queste cose.

    Solo una cosa: anche a me è capitato di chiedermi “Quando ha cominciato a cambiare?”. Poi ho pensato che forse è sempre stata così la FoF. Assurda. E Robert è sempre stato un imbroglione, solo che adesso vedo e allora no. Vedo le cose che scrivono persone che hanno lasciato 10-20 anni fa e sono più o meno le stesse .... Nulla di nuovo sotto il sole nemmeno in questo caso !

    BACI A TUTTI

    RispondiElimina
  20. Anch'io ringrazio l'Oscemo che ha risposto a Cassandra (falla finiscila!)per la chiarezza e la completezza , ora mi è più facile farmi un quadro di uno scenario per me altrimenti quasi totalmente incomprensibile.

    RispondiElimina
  21. Anch'io volevo ringraziare Clothilde che ringrazia il Grande Oscemo che risponde a Cassandra che rispondeva a Clothilde (a cui non piace Cassandra che e' pure se' stessa) cosi'chiaramente...che sia lui la vera boccata d'aria fresca?
    Comunque grazie per essere cosi' come sei!
    A buon intenditore ci lascia lo zampino....

    RispondiElimina
  22. Cassandra: Voi pensate che Bob fosse un illuminato?
    Oscemo: Prima di tutto, Bob e’ un pagliaccio, una barzelletta, ma ad ogni modo Si! Io lo pensai e pensai persino di averlo verificato, tanto m’ero rincoglionito.


    Anch’io. La prima volta che ho visto Robert non mi ricordo di essermi chiesto se era illuminato (“conscio” era il termine che usavamo nel nostro gergo). Più che altro ero stupito. Intorno a lui c’era il silenzioso clamore di tante persone così attente, intelligenti, diverse che avevo conosciuto entrando nella scuola.
    Se era illuminato me lo sono chiesto dopo, credo. Qualche dubbio mi era sorto ben presto, ma lo avevo messo da parte. Nella Fellowship i dubbi non servono ad essere presenti e possono essere messi da parte.
    Che fosse illuminato, conscio, mi appariva plausibile. A sostegno del suo essere conscio c’era un’opera indubbiamente non da poco: la Fellowship of Friends. C’era il fatto che si aveva un rapporto diretto con lui e sembrava non mentisse, almeno non consapevolmente, e che fosse lui stesso il primo a fare il lavoro, e sembrava farlo più di tutti gli altri, il che convalidava la sua posizione di guida, di maestro.
    Mi ricordo poi che dopo un certo tempo, benchè fossi rimasto prudente in tema di “verifica dell’Influenza C”, dichiaravo che avevo “verificato che Robert era conscio”. La mia verifica che Robert era conscio si riferiva soprattutto all’avere sentito che egli era praticamente sempre presente. Non potevo saperlo con sicurezza ma mi pareva di sì.
    Tuttavia c’era un’ombra su questa “verifica”. Sospettavo infatti che, oltre che conscio, Robert fosse pazzo. Qualche elemento non da poco avvalorava questa ipotesi. Credo che, se non avessi avuto questo dubbio, non sarei mai uscito dalla Fellowship of Friends. Se Robert sia o no conscio è – secondo me – la questione principale per lo studente. Una volta data la risposta, in un senso o nell’altro, tutto il resto viene di conseguenza.
    Accompagnava la mia “verifica-che-Robert-è-un-uomo-conscio” anche il dubbio che fosse tutta una messinscena, ben organizzata e ben recitata ma una messinscena.
    La mia attuale opinione di neo-libero è questa:
    Robert NON È CONSCIO. La sua vita è una colossale messa in scena. Ha un problema psichiatrico. La prima vittima, il primo ingannato dalla commedia che ha inscenato è proprio lui, perchè ci crede. Il fatto che lui ci creda è un elemento essenziale per essere convincente, per trascinare gli altri. È una persona con grande carisma. Nell’infanzia e nella giovinezza ha coltivato il sogno, il desiderio di essere dio. Ha fatto del suo ego un culto. E la vita gli ha dato l’opportunità di circondarsi di adepti che confermano, avvalorano, rendono reale questo suo sogno. Ormai, e da molto molto tempo, egli è completamente prigioniero. Quello che chiunque altro chiamerebbe follia, per gli adepti di Robert è “ciò che non possono capire” (perchè stanno in basso anzichè in alto) oppure l’altrettanto incomprensibile eccentricità dell’Uomo Conscio. Ed è per questo che a quest'uomo mancano le cure psichiatriche di cui avrebbe bisogno.

    RispondiElimina
  23. credo che per sapere di che marca sia la slitta di babbo natale bisognerebbe verificare se esistono le 4 vie; o se esistono almeno le tre. Io credo alla 4° chiamata anche via sintetica, incarnata da molti sconosciuti; Ma che esiste un Insegnamento (che io chiamo il libretto delle istruzioni del tutto ed ogni cosa)e che questo insegnamento va trasmesso per me è vero. Parte dell'Insegnamento a che fare colla perdita delle illusioni.
    P.s alla prossima volta che verrò citato colla doppia P mi vendicherò colla spiegazione di Superciuk...

    RispondiElimina
  24. Andrea qui dici:”2) Non essere sotto dominio femminile.... (ossia rompi i bicchieri dei ristoranti e fregatene tanto non sono tuoi!)- “
    mi ricorda la “famigerata “ottava della birra. Piperino ne parla nel Cesap (guarda che anche “un amico di amici” cita il Cesap !) Mi piacerebbe saperne qualcosa in più, anche di questo dominio femminile((da noi c'era Potere (maschile) Misericordia (femminile) che con un po' di fisiognomica si potrebbe individuare). Al di là delle osservazioni che ne avevate tratto, che mi sembra vi faccia male solo a ricordarle, mi piacerebbe sapere se il Paoletti avesse qualche “spia” in Foffia per copiare le ottave.
    A proposito Lisa offro 9 euro per il clicker!(ma ci sono le istruzioni?): Non scherzo.

    RispondiElimina
  25. In effetti si dice che il Paoletti sia stato per breve tempo nel centro di Roma prima di farsi la sua storia. Sarà vero? Negli anni 80 nella Fof si usava fare un esercizio con la considerazione interna che somiglia molto all'ottava della birra che si fa nella Sacsau: consisteva nel far cadere deliberatamente e spudoratamente il bicchiere, rovesciarlo. E poi resistere agli io di riprovazione del cameriere. Io alcune volte l'ho fatto anche con amici "della vita", solo per fare il buffone.
    L'idea di dominio femminile è stata specificamente sviluppata da Robert Burton (credo l'unica che egli abbia aggiunto alle idee tradizionali della quarta via). Il valore di questa idea è discutibile. Forse la conoscenza riguardo al centro istintivo e alla considerazione interna erano sufficenti. Comunque, Robert Burton chiamò dominio femminile quel bagaglio di "si può fare" e "non si può fare" che tutti noi ci portiamo appresso. Veniva chiamato femminile perchè la prima educatrice era la mamma, ma a dispetto del nome veniva spiegato che era qualcosa che tutti, indipendentemente dal sesso, esercitavano e subivano. Ti si diceva che eri "sotto dominio femminile" quando la terza forza che ti stava facendo fare qualcosa era la considerazione interna. Il dominio femminile era considerato una terza forza sbagliata.
    Adesso mi ritorna in mente un racconto che Robert Burton faceva spesso: la sera di Halloween, aveva risposto al telefono dicendo "Dolcetto o scherzetto?". Ma dall'altra parte c'era il fratello, che gli telefonava per dargli la notizia della morte della madre. Robert commentava ovviamente su questo shock che si trattava di uno scherzo fattogli dall'Influenza C (l'Influenza C per lui erano i fantasmi di 44 esseri consci (Leonardo da Vinci, Gesù, Budda, Montaigne ecc.)). Con l'occasione faceva notare che l'Influenza C lo trattava male, peggio di un cane, però l'avevano svegliato e lo tenevano sveglio. Cosa c'entra il dominio femminile? C'entra perchè Robert decise, per "lavorare con il dominio femminile", di non andare al funerale della madre.

    RispondiElimina
  26. Cara Paola,
    volevo aggiungermi alle risposte che hai già ricevuto, anche se tardi, meglio che mai (non si dice proprio così...).
    Riflettevo su quello che mi sembra riconoscere come un elemento in comune tra molti di quelli che vorrebbero uscire ma che "non possono".
    Quando gli parli ti spiegano tutti gli svariati motivi, più o meno intricati, più o meno emozionali, più o meno finanziari, pratici, spirituali o pseudosociopolitici a causa dei quali non sono liberi di lasciare (no Oscemo, tranne te, tu sei davvero impelagato!!).
    Mi sembra però che l'unica vera catena che ancora li tiene vincolati sia la paura, che prende varie forme e direzioni .
    Una di quelle forme è la paura di non sapere CHI saremo dopo aver lasciato e questa paura in particolare credo rimanga addosso per un pò anche dopo essere usciti, perchè non trova sollievo e conforto immediato.
    Dopo aver passato anni, decenni dove tutto era già prestabilito, gli amici, le cene, gli eventi, i pensieri, gli argomenti di conversazione, gli abiti, la musica e persino il numero dei bicchieri di vino da scolarsi ed i momenti di presenza da 'cliccarsi', adesso, liberi dalla cosìdetta 'forma' ci troviamo impacciati e sperduti (che sia questa la famosa “insostenibile leggerezza dell’essere”?).
    Io sto cercando di darmi, con la mia proverbiale pazienza (Andrea stai zitto) un pò tempo e spazio per imparare a vivere con me stessa, nuda e cruda, senza forma, senza identità (si fa per dire) e senza (troppe) illusioni.
    Alcuni di questi anni passati in tale forma hanno tolto così tanto spazio ad una sincera e semplice crescita interiore che era inevitabile che si creasse un vuoto una volta tolto il superfluo.
    Nel mio caso mi ritrovo arricchita in modi che non prevedevo, ma con molti degli stessi dolori interiori con i quali sono entrata.
    La Skola ha prodotto innumerevoli pagliativi, alterando i sintomi dei miei mali senza mai curarne veramente le cause.
    Tu mia cara non sei tra quelli capaci di inghiottire quantità infinite di compromessi e ipocrisie pur di proteggersi da tale paura; per me già solo questo ti potrebbe aiutare a farti forte di un tale senso di coerenza, dignità ed onestà da poter cominciare a riempire un pò di quel vuoto.
    Anche la mia lista di amici si è ridotta al punto tale da poterli scrivere tutti su un singolo post-it, tutto in maiuscolo e scrivendo anche bello grande, ma sono quelli che amo di più e veramente.
    Non sono più interessata allo zucchero, le piume, i luccichini e la cartapesta di cui era fatto ciò che ho lasciato, non credo lo sia neanche tu.
    Spero che tutto questo papocchio abbia un minimo di senso o che tu ne possa apprezzare le intenzioni (ovvero: lasciarti soltanto in balia di Andrea mi sembra inutile crudeltà…)
    Con affetto,
    F.

    RispondiElimina
  27. Il bellissimo post di Michele, (ma sono tutti belli e propositivi, cosa molto più importante) mi ha schocKKata per quella frase secondo la quale i dubbi avrebbero impedito la presenza di sè (non ricordo esattamente come lo dite). Stavo ancora pensando alla differenza fra la fede , che vuole e trova certezze, a la filosofia che nasce dai dubbi, quando ho letto Floria e credo che , forse, per alcuni (perchè non credo che tutti faranno lo stesso percorso molti troveranno altri R.) il passaggio fra certezze e dubbi potrà essere un percorso di liberazione dai condizionamenti. Un dubbio però mi resta, come si rende conto giustamente Floria, ciò che l'ha spinta ad entrare era un qualcosa che tuttora la fa star male e che forse, senza l'aiuto di altre "illusioni" continuerà a farla star male, ma a questo proposito , pur non condividendo le scuole, le sette ,come dice Woody Allen non farei mai parte di un club che mi accettasse fra i suoi iscritti,, non sottovaluterei gli anni passati là dentro perchè fuori "ognuno è solo su questa terra, trafitto da un raggio di sole, ed è subito sera." (Quasimodo)

    RispondiElimina
  28. Citazione:"e (no Oscemo, tranne te, tu sei davvero impelagato!!)"
    Forse è troppo personale e delicato, ma se O...volesse replicare.
    Lo domando, oltre a una irrefrenabile curiosità,perchè molti post fa quando si parlava di "inutili" moduli, di buche e di sms che avvertivano, mi è rimasto un dubbio. Qualcuno di voi ha già provato a volantinare(cosa?) davanti alla sede milanese. Non riesco a comprendere perchè qualcuno vuole scambiare per delirio di onnipotenza ecc. il semplice atto (di amore) di dare dei dati, di cercare l'ASCOLTO ATTIVO (era una pratica nella Sacsau)
    . Grazie

    RispondiElimina
  29. Pip, mi sento in dovere di dirti che se ti esprimessi in maniera comprensibile ti si potrebbe anche rispondere, ma così fai solo venire il nervoso (e non recitarmi nulla a proposito della negatività che ce la portiamo dentro e ne siamo responsabili di non incolparne gli altri, ecc.ecc.....i nervi me li fai venire PROPRIO TU!!!).
    "Ascolto attivo" ???? E lo "scrivere logico" invece?
    Volevo solo dirti che esprimersi in maniera contorta non riflette a mio parere le abilità di una grande mente, ma solo l'inadeguatezza di un individuo insicuro di sè.
    Ma tu nella vita di ogni giorno parli così? e le persone ti capiscono? ti telefonano? ti invitano a cena?
    Dai, fai uno sforzino, anzi lo facciamo insieme,
    comincia così:
    -SOGGETTO
    -VERBO
    -COMPLEMENTO OGGETTO
    F.

    RispondiElimina
  30. Per prima cosa vorrei unirmi ad alcuni di voi e cogliere l’occasione di ringraziarmi per la prima volta pubblicamente.

    Michele: “(RB) È una persona con grande carisma.”

    Mi sa tanto che e’ passato molto tempo da quando l’hai visto l’ultima volta. Se lo potessi vedere oggi (meglio di no), con i tuoi nuovi occhi liberati (e con uno stomaco al titanio), ti renderesti subito conto che anche questa e’ una balla che tutti noi (io, per l’amor del cielo) ci siamo raccontati, come per scusare la nostra imbecillita’(mia, per carita’); l’ennesima giustificazione di aver creduto al “Fantoccione”(chiuse parentesi).

    Poverinik: “Ma che esiste un Insegnamento (che io chiamo il libretto delle istruzioni del tutto ed ogni cosa) e che questo insegnamento va trasmesso per me è vero. Parte dell'Insegnamento a che fare colla perdita delle illusioni.”

    Prima devi perdere le illusioni dell’insegnamento.

    “Bla, Bla…Sacsau…, Bla , Bla…”:

    Sono qui in ginocchio che vi imploro! Vogliamo veramente paragonare chi ha il fondoschiena (notate come per garbo non ho usato la parola ‘culo’) piu’ rotto: RB o la Befana (per ovvi motivi diversi)?

    Floria: … se t’acchiappo…!

    Senza pretese,
    l'Oscemo

    RispondiElimina
  31. Cara Floria,

    mi piace quello che scrivi, lo sento e lo condivido tutto, parola per parola, e mi piace anche il tuo senso dell'umorismo (simile a quello di Andrea....). Il mio piu' che altro era un lamento (verso me stessa) di essermi trovata piu' fragile di quello che pensavo, di aver vissuto pensieri tristi, di separazione, esclusione, solitudine. Affrontare 'L'insostenibile leggerezza dell'essere' cosi' nuda e senza forma. Comunque eccomi qua ancora viva e sicuramente piu'schietta di prima, vorrei dire piu' sana, ma mi sembra una parola troppo grossa (...contento Andrea?) . Il mio ultimo 'lamento' riguarda quel post-it di amici che che ho , quelli veri, quelli su cui puoi contare, 2 di loro sono ancora 'dentro', anche se non sanno piu' perche' ci sono (secondo me). Non posso negare la loro amicizia e allo stesso tempo non posso negare il dispiacere di vederli ancora parte di questa organizzazione dopo tutto quello che e' venuto fuori, e parlo delle cose classiche, corruzione, manipolazione, depravazione sessuale, passaporti falsi, lasciamo perdere 'l'insegnamento..bisognerebbe aprire una parentesi troppo lunga...
    Mi piace ringraziarvi tutti, anche se (per ora) siamo solo in contatto virtuale, vi sento vicini....anche te Piperinik perche' almeno ci provi a dire qualcosa..anche se ascolterei il consiglio di Flora:
    SOGGETTO+ VERBO+ COMPLEMENTO OGGETTO....non e' tanto difficile.

    RispondiElimina
  32. ... Oscemo, lo sai che così mi fai venire i brividini ...

    RispondiElimina
  33. Cari bloggers,
    anch'io non credo più negli 'illuminati', o 'consci' o come cavolo li vogliamo chiamare. Voglio essere una persona normale, comune, ordinaria, nè conscia, nè 'ascendente', nè 'fortunata per avere incontrato una scuola conscia'. Insomma un uomo e basta, un uomo senza numero (vedi Ouspensky). Saluti a tutti

    RispondiElimina
  34. E' un po' lungo per i poco pazienti....saltatelo!

    Parlare ancora della solitudine, diviene sempre piu’ chiaro che,
    alla fine, questa non e’ una cosa da poter essere presa o lasciata.
    Siamo soli.
    Possiamo illuderci od agire come se non fosse cosi’.
    Tutto qui.
    Ma e’ molto meglio realizzarlo,
    anche solo cominciando ad immaginarlo.
    Potrebbe anche cominciare a girarci la testa;
    perche’ tutti i punti su cui i nostri occchi riposano, ci vengono tolti,
    non c’e piu’ niente di vicino, e cio’ che e’ lontano
    e’ infinitamente lontano.
    Una persona presa dalla propria stanza, quasi senza preparazione e
    transizione, e trasportata sulla cima di una catena montagnosa,
    sentirebbe qualcosa del genere: una incredibile insicurezza,
    un abbandono a qualcosa d’inesprimibile che potrebbe
    quasi distruggerlo.
    Si penserebbe lanciato o caduto nello spazio, o esploso in mille pezzi:
    la sua mente dovrebbe inventare una orribile bugia per capire e spiegare
    lo stato dei propri sensi!
    Per colui chee’ solo, tutte le distanze, tutte le misure cambiano;
    molti di questi mutamenti accadono all’improvviso, poi, come
    l’uomo sulla montagna, immagini straordinarie e
    singolari sensazioni nascono che sembrano essere al di la’
    della sopportazione.
    Ma e’ importante sopportare anche questo.

    Dobbiamo accettare la nostra esistenza nel modo piu’ ampio possibile;
    tutto, anche l’assurdo deve essere possibile.
    Questo in fondo e’ l’unico coraggio che ci viene richiesto:
    avere il coraggio di abbracciare tutto quello che potremo incontrare di
    strano, singolare....

    Ma la paura dell’inesplicabile da sola non ha impoverito
    la vita dell’individuo; la relazione tra un essere umano ed un altro
    e’ stata compressa,
    come sollevata dal fondo di unl fiume con infinite possibilita’
    e posata su di un terreno incoltivabile sulla banchina,
    in cui non accade nulla.
    Non e’ solo l’inerzia ad essere colpevole per il fatto che
    le relazioni umane ripetano se’ stesse da un caso all’altro,
    incredibilmente monotone e stantie.
    E’ la timidezza davanti ad ogni nuova, imprevedibile esperienza
    con cui non si pensa di poter avere a che fare.

    Ma solo chi e’ pronto a qualsiasi cosa, senza esclusioni di alcun tipo,
    per enigmatiche che siano, vivra’ la relazione con un altro come una cosa viva
    ed estrarra’ profondamente dalla propria esistenza.

    Se pensiamo all’esistenza di questo individuo in una piccola
    o grande stanza, appare evidente che la maggior parte delle persone
    arrivano a conoscere solo un angolo della loro stanza,
    un posto vicino alla finestra, una striscia del pavimento sulla
    quale camminano avanti ed indietro.
    Cosi’ raggiungono una certa sicurezza.
    Eppure quella certa incertezza e’cosi’piu’ umana,
    che porta i prigionieri delle storie di Poe a
    percepire le forme delle loro orribili prigioni e a non essere
    estranei ai terrrori delle loro dimore.

    Noi, tuttavia, non siamo prigionieri.
    Non ci sono trappole o lacci pronte a catturarci, e niente dovrebbe
    intimidirci o preoccuparci....

    Non abbiamo ragione di non fidarci del nostro mondo, non e’ contro di noi.
    Ha i suoi orrori, e sono i nostri orrori; ha i suoi abissi e i suoi abissi
    ci appartengono;
    ci sono dei pericoli, dobbiamo imparare ad amarli.

    Se solo potessimo organizzare la nostra vita
    secondo quel principio che ci consiglia di attenerci sempre
    a quello che e’ piu’ difficile,
    allora quello che ora ci sembra alieno ci diverra’
    la cosa piu’ conosciuta e amica.

    Possiamo forse dimenticare quegli antichi miti all’inizi di tutti i popoli,
    i miti dei draghi che all’ultimo momento diventano principesse;

    forse tutti i dragoni delle nostre vite sono principesse che aspettano solo
    di vederci una volta coraggiosi e belli.
    Forse tutto cio’ che e’ terribile, e’ in profondita’qualcosa senza speranza
    Che vuole aiuto da noi.

    RispondiElimina
  35. Faro' l’avvocato del diavolo (mi viene facile!), fosse solo per
    non lasciare tutto il divertimento
    ad Edson (dove sei? mica ti starai divertendo senza di noi?)

    Pensavo, Paola, che dobbiamo lasciare fare agli altri quello
    che vogliono fare (non che tu non lo stia facendo, uso solo lo spunto).
    Se vogliono essere nella scuola, per quanto
    noi pensiamo sia una cosa stupida, per loro non e’ cosi’, e
    probabilmente pensano che gli stupidi siamo noi.
    Siccome non
    voglio piu’ essere cieco come prima, sicuro di sapere quale fosse
    la cosa giusta da fare in ogni occasione (non eravamo forse certi che gli
    altri fossero tutti addormentati?). Il fatto che la nostra esperienza di questo
    momento rende quasi impossibile capire il rimanere nella skuola non deve impedirci
    di credere che qualcuno sia ancora felice in quella situazione.
    Se prima non volevamo disturbare il ‘sonno’ degli altri, perche’
    disturbare il ‘sonno’degli amici? E se non fosse sonno, solo libera scelta?
    Altrimenti chi diventiamo, forse gli illuminati che sanno piu’ degli altri cosa sia
    giusto fare? Non e’ forse ancora il modo di pensare di prima, avendo cambiato solo il lato della strada?

    RispondiElimina
  36. (Pip)
    "...Mentre invece il compagno di lavoro ti incita : Di più !"

    Il compagno Idiotevsky t’incita perche’ e’:
    a)sadico
    b)deficiente
    c) non sa quello che fa, ma pare che il ‘lavoro’ si faccia cosi’!

    Il famigerato super-sforzo! G. diceva che se
    avevi camminato nella pioggia per 20 km e arrivato a casa,
    ti fossi girato e ne avessi fatti altri 20, quello sarebbe stato
    un super-sforzo(certo potresti anche semplicemente essere un ritardato destinato a morire
    di polmonite, che dovra’ spiegare alla famiglia e al dottore perche’
    ha camminato sotto la pioggia per 40 km!).

    A parte tutto questo, caro PipSVCO (soggetto-verbo-complemento oggetto)
    puoi farmi un esempio di un super sforzo da te compiuto (pratico e reale)?
    Non ti sto attaccando; come sai ho sotterrato il tomahawk e sono curioso di capire cosa intendi, veramente, per supersforzo.

    Ciao paesa’

    RispondiElimina
  37. Cari amici,
    Avevo dovuto inserire la moderazione a causa di un attacco di "spamming" e poi ... mi sono scordato di toglierla. Scusate, ora è tutto come prima.
    Un abbraccio dal vostro Walt

    RispondiElimina
  38. Chlotilde, grazie per l'apprezzamento. Non è che i dubbi impediscano la presenza. Nella Fellowhip - nella quarta via in generale - si fa una divisione del proprio mondo interiore in due/tre campi: ciò che "aiuta" il tuo sforzo di essere presente, ciò che non lo aiuta nè lo ostacola, ciò che lo ostacola. Per esempio gli io (ossia tutto quello che pensi e che senti) vengono passati al vaglio per dare energia agli io che promuovono la presenza e toglierla al "nemico". Questo modo di procedere fa sì che quando ci si trova a riflettere su questioni controverse, il pensiero promosso dalla setta è: "dibatterti in questo non ti aiuta a essere presente, dunque tralascia l'intero argomento".
    Mi ricordo che un 'io' di lavoro era "leave": tralascia interi argomenti in cui c'è identificazione.
    La mia attuale opinione è che questo approccio sia sbagliato. L'auto-censura dei propri contenuti, l'istituzione di una polizia interna con compiti repressivi non porta ad altro che a estranearsi da una parte di se stessi.
    Piperinik, l'idea di volantinare davanti alla sede milanese l'ho accarezzata per breve tempo e poi tralasciata (si vede che non mi aiutava a essere presente, ahahah!). Non ho proprio voglia di mettere il tempo e l'energia necessari a una simile azione. Per me, comunque, il semplice atto di amore di dare dei dati è Ok.

    RispondiElimina
  39. È davvero interessante la domanda “cos’è un supersforzo”.
    Me lo sono chiesto anch’io tante volte. Mi ricordo che una volta, durante un incontro, uno raccontò tutto orgoglioso di aver fatto il seguente (secondo lui) supersforzo: abitava in una zona di Milano pazzesca, trafficatissima, dove trovare un parcheggio è come vincere al lotto, ci puoi mettere ore. Una sera, era tornato a casa stanco dal lavoro, aveva girato, aveva trovato il parcheggio e poi – per fare il supersforzo – l’aveva lasciato e aveva ricominciato a girare ...
    Io ho pensato che fosse una pazzesca stronzata ... Oppure, una colossale balla.
    E la domanda che avrei voluto porre era “perché? qual è il fine di un comportamento così?”. (Dici: “E perché non l’hai fatta la domanda durante l’incontro?” – Dico: “Perché non si poteva fare una domanda simile, essa è dubitativa... Sono tabù, non si può dubitare, altrimenti vai all’inferno ...”).
    Adesso mi chiedo se veramente io abbia mai capito/saputo davvero perché dovevo fare sforzi. Sforzi per che cosa? Qual è l’obiettivo? Se è quello di essere presenti, non mi sembra necessario torturare se stessi per raggiungerlo. E poi, se i tuoi princìpi ti rendono triste, stai pur sicuro che c’è qualcosa che non va.
    Mi associo a Michele aggiungendo che, a guardare le cose adesso, mi sembra che la Quarta Via sia un modo per amareggiarsi l’esistenza, per punire ora questa ora quella parte di se stessi, per frammentare anziché unire, per non accettarsi e nutrire l’idea di dover essere diversi da quello che si è per arrivare da qualche parte, ma non si sa dove e poi tanto non puoi verificarlo.

    Infine, sull’argomento di chi resta dentro, c’è poco da fare: ci siamo stati anche noi e non volevamo “sentire” ragioni. Forse, verrà il momento di aprire gli occhi. Forse no. E forse quelle persone imparano ancora qualcosa. Io ne dubito fortemente. Passare informazioni è tutto quello che si può fare e l’abbiamo già fatto con i blog. So che ha funzionato in taluni casi, ma erano persone che avevano già iniziato un percorso particolare.
    Abbracci a tutti

    RispondiElimina
  40. Il grande Oscemo m’ispira sempre ad esprimere Ome stesso e quindi
    a dire oscemenze….

    (Il grande) Oscemo dice :
    …chi ha veramente qualcosa
    da insegnare, senza dargli troppo peso lo esprime semplicemente
    attraverso le proprie azioni. A parole so ‘bboni tutti.

    Non sono d’accordo! A parole non sono ‘bboni tutti.
    Guarda il povero Pip come viene attaccato quando non si spiega bene!
    E’ chiaro che le parole non sono sue amiche, ma nemiche.

    Ci sono molte cose belle al mondo e non tutte possono essere
    espresse con le azioni (altrimenti saremmo tutti Big Jim).
    Ho probabilmente imparato piu’ rubando idee da libri e persone
    ‘illuminate’ e non, che non osservando le azioni (di chi?)in pratica.
    Certo se qualcuno dice delle belle cose ma a fatti fa il contrario,
    so a cosa credere.

    Semplificare tutto, pero’, e ridurlo solo a una serie di fatti che vadano
    comprovati dalle azioni mi sembra un po’ difficile, specialmente in un blog!

    C’e’ bellezza nelle parole e nelle poesie e nelle frasi (fatte e non fatte)
    di scrittori morti e non,
    che dicono, spesso meglio di noi, quello che abbiamo in mente.
    (non sono, forse, anche le tue solo parole,
    come Trungodipa’ o Montagnadiqua’?).

    Abbracci quasi affettuosi

    RispondiElimina
  41. Caro Avvocato del Diavolo,
    mi verrebbe da ricoprirti dei tradizionali "ma che c'entra?" e "a parte questo" che ti piacciono tanto, ma visto che hai fatto la fatica di stuzzicare, faccio anch'io la fatica di controbattere.
    Ma che ti sei rincitrullito (del tutto) nelle ultime 72 ore????
    -Pensavo, Paola, che dobbiamo lasciare fare agli altri quello che vogliono fare-
    Mi sembra ovvio che il dubbio non sia tra il costringere o no chicchessia a fare o non fare una scelta contro il loro volere, magari con la forza, oppure lasciarli al proprio miserabile destino;
    è ovvio che non abbiamo alcun diritto/potere su ciò che gli altri scelgono (lo so che questa parola ti sfrigolerà alquanto).
    -Se prima non volevamo disturbare il ‘sonno’ degli altri, perche’
    disturbare il ‘sonno’degli amici? E se non fosse sonno, solo libera scelta?
    Altrimenti chi diventiamo, forse gli illuminati che sanno piu’ degli altri cosa sia giusto fare? Non e’ forse ancora il modo di pensare di prima, avendo cambiato solo il lato della strada?-
    Qui mi vuoi proprio far star male.
    Prima di tutto il giudicare stupidi coloro che lasciano la Scula NON E' per niente la stessa cosa che reputare chi rimane come un annebbiato;
    Mi sento quasi insultata dal paragone.
    Essere stati esattamente dove loro sono ora, dopo aver detto e creduto alle stesse bugie, recitando la medesima parte, camminando nelle stesse scarpe per poi tirarsene fuori dopo aver visto e realizzato con orrore dove ci trovavamo veramente, ci mette in una posizione completamente nuova e diversa, ci arricchisce di un’esperienza che chi è ancora dentro NON HA fatto e che mi rifiuto di sminuire o di mettere sullo stesso piano del lavaggio del cervello a cui ci siamo abbandonati.
    Non mi sembra che nessuno qui si stia proclamando illuminato, cercare di aiutare un amico ad aprire gli occhi verso qualcosa che a suo tempo ha acciecato anche noi non è necessariamente il risultato di un atto di presunzione come tu lo descrivi, è un privilegio.
    Che alla fine si riesca o no a far breccia non toglie nulla alla sincerità dell’intenzione.
    Io sarò anche passata all’altro lato della strada, ma certo è che da laggiù non vedevo un beneamato c…o, e se adesso mi capitasse di sbracciarmi per cercare di evitare che un amico attraversi anche lui ad occhi chiusi, penso che sia il minimo che posso fare.
    Se ci tengo.
    Quel che voglio dire è che i due lati della strada per me NON solo assolutamente uguali,
    e ciò che li distingue è l’inestimabile valore dell’esperienza ricavata proprio dall’aver attraversato.
    “Disturbare il sonno degli amici”…???? Chi ha parlato di sonno?
    Siamo un pò come dei vecchi “compagni di sbornia” che una volta diventati astemi cercano di avvertire i meno annebbiati dei pericoli dell’alcool e dei vantaggi della sobrietà.
    “…libera scelta”… ma che sei matto?
    Lo sai benissimo quali e quanti sono i condizionamenti che tengono le persone arenate per decenni.
    E poi, se proprio volessimo “lasciar fare” senza permetterci l’arroganza di offrire la nostra opinione, il nostro consiglio e dividere la nostra esperienza, gli amici cosa ce li avremmo a fare? questo blog che senso avrebbe? …. E tu a chi scriveresti????
    F.

    RispondiElimina
  42. A fare l'avvocato del diavolo ci provo anch'io : se ci si ricorda come si era e come ci si considerava si sa perfettamente che parlare o cercare di "svegliare" ( ma che brutto termine )qualcuno è difficile a meno che non sia lui a venire a cercarvi, allora si, sarà facile; perchè se vi consideravate svegli allora e adesso in prospettiva vi guardate come "sbornzi" ciechi" miopi o come dir si voglia, (e questo succede a tutti da sempre e ovunque) come si fa ad esser certi di esser svegli adesso? Mi viene in mente quel detto sull' uomo che sogna di essere una farfalla che sogna di essere un uomo che sogna di essere una farfalla.....:-)))Allora mi chiedo: e se fosse , semplicemente, che, senza dormire o svegliarsi si credesse ora a questo e ora a quello, più o meno fermamente ? e a proposito degli amici e del loro ruolo, qui il discorso è spinoso, qualcuno all'epoca tentò di dissuadervi? di aprirvi gli occhi? Chi può dimostrare a qualcuno che sta dormendo senza sembrare a sua volta avvolto dalle braccia di Morfeo? chi veramente può dire, guardandosi allo specchio :Non sto dormendo e fra 10 anni non avrò la sensazione di svegliarmi? Si può considerare vero amico chi non fa le nostre scelte esistenziali? Adesso provo a darmi un paio di schiaffi......non si sa mai.

    p.s.: Michele grazie della precisazione, ho fatto un algoritmo e ho capito tutto :-))

    RispondiElimina
  43. La Fellowship of Friends è una setta. Gli studenti sono prigionieri psicologici. Non si rendono conto di essere prigionieri, tanto bene è organizzata la prigione.
    Io mi sono reso conto che era una prigione solo dopo essermi liberato. È una prigione che puoi vedere solo quando sei all’esterno. Se mentre sei dentro qualcuno ti spiega che sei prigioniero, non ci credi.
    Le libere scelte – ammesso che esista la libera scelta – si fanno sulla base di una adeguata informazione. La setta Fellowship of Friends esercita sugli adepti il controllo dell’informazione. Per esempio, agli adepti è proibito avere contatti con ex-studenti o leggere e partecipare a blog come questo. Non si tratta di una cosa normale: è una cosa assurda, inaccettabile. Fareste mai la scelta di entrare in una setta dove si viene sottoposti a una forma di controllo dell’informazione? Non lo fareste mai, eppure vi è accaduto. Quando eravate dentro, non ve ne accorgevate.
    Se cerchi “Fellowship of Friends” in internet, tra i primi risultati c’è questo blog. Probabilmente la presenza del blog ha compromesso significativamente il reclutamento di nuovi adepti in Italia. Se la Fellowship of Friends avesse fiducia nei propri argomenti, si difenderebbe. Su questo blog non c’è neanche la moderazione, tutti possono parlare. Invece la Fellowship ordina agli adepti di non leggere il blog. Si chiama controllo dell’informazione e fa parte del meccanismo “volontario” di prigionia di cui gli adepti non si rendono conto di essere vittime.
    Quando ero nella Fellowship of Friends non pensavo di essere sveglio e che gli altri erano addormentati: pensavo di stare dormendo, con qualche sporadico assaggio di maggiore consapevolezza. Adesso non mi sento più sveglio o più addormentato rispetto a chi è ancora dentro la Fellowship of Friends, ma dispongo di informazioni, di comprensioni e di elaborazioni che prima non avevo, e un po’ sento una pulsione direi “civica” di comunicare queste cose se possibile... non voglio convincere nessuno, non voglio svegliare nessuno, ma mi sembra giusto che le informazioni circolino.
    Il mio percorso di liberazione dalla setta è cominciato quando sono stato raggiunto da certe informazioni. Un ex-studente, in una cena, mi disse delle cose che sono state come un tarlo per i due anni successivi. L’informazione è importante, anche se in gran parte arriva a orecchie che non possono sentire. Questo blog, con la sua esistenza, dà una opportunità agli studenti della Fellowship of Friends, di avere le informazioni che nella loro organizzazione sono oggetto di censura.

    RispondiElimina
  44. Prima di tutto...brava Cloforilde, sangue del mio sangue!

    Carissima e dolcissima Floria (ed anche caro Michele), che il tuo nome non sia mai pronunciato senza prima (e dopo) i dovuti omaggi e ringraziamenti....

    Questa volta il 'ma che c'entra' era giusto! Comunque figendo che c'entrasse:
    quello che cerco di dire, e non e' una difesa della fof in se', e' che, osservando attentamente i miei processi mentali del periodo dopo fof, ho visto alcune cose del periodo fof che non voglio ripetere.

    Ho visto che quello che posso veramente dire riguardo a qualcosa e' che so per certo quello che significa per me, e solo per me.
    L'esperienza che qui condividiamo e' molto simile, siamo stati nello stesso posto e abbiamo imparato cose simili. Ci sono delle differenze in come digeriamo e processiamo queste esperienze, ma sono simili, e per quello ci capiamo abbastanza bene.

    Ma ognuno di noi puo' parlare solo per se'stesso, perche' solo quello sappiamo essere vero. Nel omento n cui crediamo di sapere quello che ha vissuto qualcun'altro ed il modo in cui lo processa, mentiamo.

    Veniamo ora al punto che potrebbe suscitare le'ire funeste' dei miei amici. Se posso parlare solo della mia esperienza come mia, non posso veramente sapere quella che e' l'esperienza di un altro, anche s in condizioni simile alle mie.

    Il fatto che io creda (soggettivamente) che per stare nella fof in questo momento bisogni avere un basso livello d'intelligenza (e si', Lisa, le cose sono cambiate, non Pink Bob, ma le cosa che si potevano fare non si possono piu' fare, tipo sorridere!!), non vuol dire che io sappia per certo quello che altri provino e sentano.

    Insomma credo che come sono stato contento di aver potuto vivere la mia esperienza in pace, senza interferenze e consigli esterni, credo sia giusto poter pensare che gli attuali studenti possano e debbano poter vivere la loro esperienza senza che noi li si compatisca.
    Non tanto tangibilmente, ma per noi, per accettare la nostra esperienza non solo come una perdita di tempo in un posto stupido (non e' stato cosi', anche se si faccia bene a pensarlo per un po')ma assorbirla come un tutto, un insieme di cose belle ed insensate, avventure ed idiozie.

    Non me la sento di interferire con le esperienze altrui come se spaessi veramente quale sia la cosa migliore per un qualsiasi altro essere umano.
    Ovviamente se un amico venisse a chiedermi cosa ne penso circa certe cose, sicuramente non avrei problemi a dire quello che penso.

    Ma pensare che chiunque stia nella scuola sia un completo idiota (che questo sia vero o meno), non mi sembra l'attegiamento giusto ne' per me ne' per loro. E se fossero completamente felici e soddisfatti (come infatti sono), sono poi cosi' certo di avere un'alternativa migliore da offrire?

    Scusate se non c'entrava, e non e' una cosa che mi stia cosi' a cuore, prometto che non cerchero' di spiegarla oltre, per me finisce qui.

    Abbracci e baci a chi ne ha bisogno....

    RispondiElimina
  45. Prima di tutto grazie a Rilke per l’avvertimento prima dell’interminabile poesia, l’ho potuta saltare a pie’ pari senza alcun senso di colpa. Qualcuno mi ha detto che era bellissima.

    Chlotilde: “Adesso provo a darmi un paio di schiaffi... non si sa mai.”

    Da lontano non posso che approvare. Vorrei poter essere li’ e condividere quest'esperienza con te.

    Carissimo Andrea, questo tuo impacciato tentativo di allattare e prenderti cura ad ogni costo del tuo figlio prediletto, il ‘Bloggolino’, mi fa molta tenerezza.
    Visto che hai voglia di giocare, staro’ al gioco

    “Non sono d’accordo! A parole non sono ‘bboni tutti. Guarda il povero Pip come viene attaccato quando non si spiega bene!”

    La tua capacita’ di prendere cose fuori dal loro contesto e’ geniale. Non so se Piperinik abbia o no qualcosa da insegnare, ma il suo impaccio mi fa pensare che non abbia nemmeno qualcosa da dire. (Piperinik mi sei molto piu’ simpatico di quanto io non mostri).

    “Ci sono molte cose belle al mondo e non tutte possono essere espresse con le azioni (altrimenti saremmo tutti Big Jim).”

    Idem come sopra e comunque, che c’entra (questo te lo sei cercato), ma l’uso inappropriato dell’analogia dei bambolotti super-eroi e’ degno di elogio. Non sapevo che Big Jim fosse un proverbiale esempio del ‘fare’.

    “Ho probabilmente imparato piu’ rubando idee da libri e persone ‘illuminate’ e non, che non osservando le azioni (di chi?)in pratica. Certo se qualcuno dice delle belle cose ma a fatti fa il contrario, so a cosa credere.”

    Qui ti voglio solo ricordare il fatto che hai passato gli ultimi 16 anni ad ascoltare fregnacce dall’unico venditore di fumo al mondo con vestito e scarpe coorinate di color rosa pallido. Guarda come sei finito.

    “Semplificare tutto, pero’, e ridurlo solo a una serie di fatti che vadano comprovati dalle azioni mi sembra un po’ difficile, specialmente in un blog!”

    … i fatti che vanno comprovati dalle azioni…?
    Qui mi hai perso. Avevo sempre creduto che i fatti fossero per definizione azioni e viceversa.

    “C’e’ bellezza nelle parole e nelle poesie e nelle frasi (fatte e non fatte) di scrittori morti e non, che dicono, spesso meglio di noi, quello che abbiamo in mente. (non sono, forse, anche le tue solo parole,_come Trungodipa’ o Montagnadiqua’?).

    Appunto (qui ci sta bene), idem come sopra, non credo di aver mai detto il contrario… ma aspetta… chissa’, forse a mia insaputa e’ proprio quello che ho detto.

    Ora basta perche’ un bel gioco dura poco.
    Carta canta, villan dorme,
    Oscemo

    RispondiElimina
  46. A parole sei stato molto bravo....

    ..pero' non hai risposto ad una delle poche cose che potevano essere utili:
    di quali azioni stiamo parlando, e chi le fa?
    E' molto semplice, come piace a te!

    p,s. e come siamo finiti?

    RispondiElimina
  47. Controcorrente...

    E' da un po di settimane che in me e' sorto il desiderio di rientrare nella FOF

    la sensazione e' quella di voler rientrare da un lungo esilio
    Qualcuno ha avuto un esperienza simile ?

    RispondiElimina
  48. Andrea: è vero che le cose sono cambiate, io intendevo dire che forse sono SOLO peggiorate: la FoF è sempre stata la cosa "insana" che è e Robert ha sempre fatto le sue porcate e speso i nostri soldi in un modo indegno; ad Apollo gli studenti sono sempre stati sfruttati e nei centri si sono sempre raccontate un sacco di balle ...

    Oscemo, mi spiace che non leggi i poeti (comunque, se vuoi saperlo, NON CI CREDO). Io penso che abbiano parole che sanno parlarci.

    Anonimo: stai prendendo in giro? Non ci credo neanche se mi paghi. Esilio da cosa?

    Ma per stare al gioco: quando dopo20 anni ho provato il desidero di LASCIARE la FoF, ho provato esattamente la sensazione di cui parli: "rientrare da un lungo esilio", da me stessa, però!

    E se davvero dopo aver lasciato e aver saputo (come sicuramente avrai) tutto quello che hai saputo, provi la sensazione di voler rientrare, ti consiglio, se puoi, un lungo viaggio oppure di rivolgerti a un bravo psicoanalista.

    Un abbraccio e un augurio a tutti noi di felice permanenza nel reale.

    RispondiElimina
  49. Anch'io non ci credo.
    E poi perche' verresti a dirlo a noi? hahaha

    Ma mi associo a Lisa, solo che uno psicoanalista non basta, ci vuole un intero collegio di esperti!

    Anonimo ti prego dacci il tuo vero nome....

    RispondiElimina
  50. Caro Anonimo,
    Se ti va di parlare:
    perché vuoi rientrare nella FoF?
    cosa ti attira?

    RispondiElimina
  51. Mi era proprio scappata questa domanda, non mi ricordo che mi sia mai stata posta, ma dopotutto, essendo un’oscemo, puo’ anche darsi che mi sia sfuggita.
    Ci ostiniamo (io per l’amor di Dio, se ci sei batti un colpo!) a voler catalogare ed etichettare ogni cosa. Cos’e’ il fare? Chi lo fa? Dove si fa’?… e soprattutto… quando vieve fatto? …Che palle!
    Le azioni a cui mi riferivo e mi riferisco, non sono nient’altro che la nostra stessa vita, vissuta semplicemente per quello che siamo, con le persone che abbiamo intorno.
    Mi sembra ancora molto “fellowshipy” il dare un titolo ad ogni cosa, il voler trovare la formula, il segreto.
    - “… di quali azioni stiamo parlando, e chi le fa?” Ma che ne so! Ci siamo masturbati il cervello per quindici , vent’anni e forse piu’… quello si che lascia un senso di vuoto.
    Mi dispiace se sono offensivo e polemico (solo a volte, spero), ma credevo che in questo sito si cercasse di condividere le proprie esperienze sinceramente. A volte penso che vogliamo dire le stesse cose e stentiamo a capirci l’un l’altro. Penso che siamo vicini, anche se lontani. ( …ora metto giu’ il violino e mi asciugo le lacrime)

    - “p,s. e come siamo finiti?”

    Siamo finiti qui, cosi’, con una mano davanti e una didietro.
    A buon intenditore …

    E adesso, Avantiendrea, se dopo le parole vuoi anche un po d’azione , vieni qui che ti faccio vedere io. ( ti prego, non farti venire i brividini anche tu!)

    Oscemo

    RispondiElimina
  52. Per Floria: stiamo facendo progressi (il soggetto, in Italiano ,a differenza dell'Inglese, può essere sottinteso quando non sorgano dubbi, qui siamo io e te) verso una comprensione comune: per la prima volta sei riuscita ad indicarmi cosa non sei riuscita a capire del mio post: la parola “Ascolto attivo”. Mi sembra che nella parte precedente le regole grammaticali e sintattiche a cui mi inviti vengano rispettate. In caso contrario citi la frase e domandi.
    Mi auto cito: b non riesco a comprendere perchè qualcuno vuole scambiare per delirio di onnipotenza ecc. il semplice atto (di amore) di dare dei dati, di cercare l'ASCOLTO ATTIVO (era una pratica nella Sacsau) b
    Quando cito ascolto attivo , (specificando che era una pratica della sacsau) intendo dire che entrare in relazione con un altro studente o non studente cercando di Ricevere quello che sta cercando di comunicarci con l 'Obiettivo di comunicargli le informazioni , i dati di cui noi siamo in possesso , perchè presumiamo che l'altro non li conosca. Non si tratta di sentirsi Risvegliati o risveglianti, ma di mettersi in una Posizione che cerca il bene comune. La coscienza è una cosa molto pratica se la si vuole trovare: coscienza di classe se si è sfruttati in ambito lavorativo; coscienza ecologica se ci si accorge dell'ambiente ; coscienza morale se ci si prende delle responsabilità ( ho messo i segnalibri della Fof, forse devo bilanciare il KARMA dicendo che esiste la manipolazione mentale, che esistono le sette, che Burton è uno che violenta i suoi allievi ecc.

    per Andrea: che mi chiede:” puoi farmi un esempio di un super sforzo da te compiuto (pratico e reale)? “
    Molto spesso vedendo le reazioni ai miei tentativi di comunicazioni la mia reazione è stata: Ma andatevene aff...; dopo, una grande tristezza , senso di sconforto e solitudine. Il super-sforzo per me è ricordarmi che ci faccio in questo blog, cosa voglio ottenere, osservare le dinamiche interne, impedirmi di reagire scrivendo di getto cercando di solleticare la mia vanità, ma invece cercare una comunicazione . IO DI CALCIO non so nulla per esempio, ma mi sembrava che lì mi potessi seguire. Un esempio di fratello nella direzione dell'espressione di sè sono tutti i suggerimenti che ho ricevuto che vanno nella ricerca di comprendersi.
    Per Oscemo: se l'illusione è che ci sia un insegnamento, non c'è nulla da imparare ?

    RispondiElimina
  53. G. diceva che se
    avevi camminato nella pioggia per 20 km e arrivato a casa,
    ti fossi girato e ne avessi fatti altri 20, quello sarebbe stato
    un super-sforzo(certo potresti anche semplicemente essere un ritardato destinato a morire
    di polmonite, che dovra’ spiegare alla famiglia e al dottore perche’
    ha camminato sotto la pioggia per 40 km!).
    Per un russo di quei tempi lo sforzo era tutto emozionale, ci erano abituati a fare Km nella neve per qualcosa di pratico, ma di farlo per conoscere la propria capacità di sopportazione “morale” ? E' lo stesso con quella storia del parcheggio: se lo usi per vedere quanto non ti arrabi o ti arrabbi per la frustrazione di non trovare il parcheggio può essere utile. Se lo usi per dimostrarti che sei uno che è capace di fare supersforzi è moltomeno utile. Se Lisa avesse chiesto contro le regole quello che voleva sapere avrebbe fatto un super -sforzo (non perchè sarebbe stata “coraggiosa” , ma perchè avrebbe potuto osservare i suoi limiti). Per Piperinik, che dopo qualche giorno di silenzio scrive un post dopo l'altro il super.sforzo potrebbe essere di rinunciare al secondo. O di farlo lo stesso ma osservando che non vuole rinunciare alla sua vanità di ” insegnante”

    RispondiElimina
  54. Carissimo e grandissimo Oscemo, mi ero scordato che eri anche Osmemorato...

    non sono interessato a classificazioni su cosa fare o cosa non fare, volevo solo sapere cosa volessi dire e a cosa ti riferissi quando hai detto (parole tue, scusami se te le ricordo):

    - Chi apre una scuola, per me puzza di secondi fini. Non posso certo parlare di tutte le scuole esistite ed esistenti, ma forse solo del 95% di esse. Chi ha veramente qualcosa da insegnare, senza dargli troppo peso lo esprime semplicemente attraverso le proprie azioni. A parole so ‘bboni tutti.

    Ero curioso di sapere se avevi veramente pensato a questo e se fosse frutto di una reale esperienza.
    Siccome mi ha fatto pensare a quante cose avessi veramente imparato dalle azioni degli altri o se invece non avessi imparato piu' attraverso altri approcci.

    Come dici tu a parole so bboni tutti (e non sono d'accordo come prima!)

    Tanti abbracci

    p.s. calmiti, se t'arrabbi pure sulle domande che ti fanno su cose che hai detto tu....!?!

    RispondiElimina
  55. POTENDO RITORNARE INDIETRO RIFARESTE L'ESPERIENZA DELLA FELLOWSHIP ????????????????????
    COSA SAREBBE STATO DI VOI SENZA
    IL PASSAGGIO NELLA FELLOWSHIP ????
    NON E' CHE MAGARI TUTTE QUESTE CONSIDERAZIONI COSI' CONSAPEVOLI
    NON SARESTE MAI STATI IN GRADO
    DI FORMULARLE SENZA IL LAVORO NELLA SCUOLA ????????????????????
    RIFLETTETECI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  56. Sono in vacanza. ,mai pensato alla fof, alla presenza e alla ricerca di me stessa.....coraggio ci sono speranze di guarigione per tutti!
    A presto, Paola

    RispondiElimina
  57. Piperinik, grazie dell’attenzione, ma la domanda resta senza risposta, come lo sarebbe rimasta se l’avessi fatta durante quell’incontro o in qualsiasi altra occasione nella FoF.

    Tu dici: “E' lo stesso con quella storia del parcheggio: se lo usi per vedere quanto non ti arrabi o ti arrabbi per la frustrazione di non trovare il parcheggio può essere utile. Se lo usi per dimostrarti che sei uno che è capace di fare supersforzi è moltomeno utile. Se Lisa avesse chiesto contro le regole quello che voleva sapere avrebbe fatto un super -sforzo (non perchè sarebbe stata “coraggiosa” , ma perchè avrebbe potuto osservare i suoi limiti). Per Piperinik, che dopo qualche giorno di silenzio scrive un post dopo l'altro il super.sforzo potrebbe essere di rinunciare al secondo. O di farlo lo stesso ma osservando che non vuole rinunciare alla sua vanità di ” insegnante”.

    E io ti chiedo: OK, dopo che, nel mio caso, ho visto i miei limiti, e supponiamo che ci abbia scavato dentro ben bene, e dopo che quello là del parcheggio ha visto quanto si è arrabbiato o meno, cosa è cambiato? Qual è l’obiettivo? Cosa ti succede “dentro”? (Ho passato gli ultimi 20 anni a scoprire i miei limiti, adesso mi piacerebbe anelare al vedere qualcosa di buono .... e che va bene così.)
    E poi, che differenza c’è tra sforzo e super-sforzo? Il “super” chi lo valuta?
    Mi ricordo le dissertazioni nella FoF: quello che è uno sforzo per te, non lo è per un altro e viceversa, ognuno deve scegliere gli sforzi giusti per sè. Così, va sempre bene tutto.

    Riguardo al fare le domande nella FoF, ricordo che una volta, uno studente cui era stato chiesto di fare il direttore fece una domanda durante un incontro cui partecipava uno di quegli “studentoni” importanti. La domanda era: “Perché è importante osservare se stessi?”. Lo studentone fece un discorso pro-forma (altri forse si interrogavano e trovavano la domanda interessante, ma rispose solo lui) e poi, in separata sede, disse che lo studente che aveva fatto la domanda mancava di comprensione e che forse non era pronto per fare il direttore ....!!!!!!
    La verità è che la Quarta Via è piena di tabù che non si possono discutere e che bisogna solo adottare come dogmi e crederci come dei soldati ... Brutta cosa il dogmatismo! Una di quelle cose che contribuisce alla nascita delle peggiori dittature, delle guerre, dell’odio razziale e così via.

    Io voglio essere piena di dubbi, voglio pensare con la mia testa, voglio cercare di essere onesta, e “fanculo” tutto il resto!

    P.S. Mi fa piacere che tu sia tornato, Piperinik.
    PP.SS. Buone vacanze Paola!

    RispondiElimina
  58. Questo e' piu' breve, forse riuscite a leggerlo!

    In fondo, e solo per le cose piu’ profonde ed importanti, siamo assolutamente soli.
    Per far si’ che una persona sia capace di consigliare o addiritttura aiutarne un’altra,
    molte cose devono accadere, altre devono capitare nel modo giusto ed un’intera costellazione deve riordinarsi, una volta, per avere successo...

    Lascia che le tue opinioni seguano il loro tranquillo ed indisturbato sviluppo, che,
    come tutto il progresso, deve venire dalla nostra stessa profondita’, e non puo’
    essere accellerato o forzato.
    Tutto e’ gestazione e poi sviluppo.
    Lasciare che ogni impressione ed ogni piccolo
    germe di sensazione arrivi al completamento interamente in se’,
    nell’oscurita’, in cio’ che e’ inesprimile, nell’inconscio, al di la’ dell’estensione
    della nostra intelligenza e, aspetta con grande umilta’ e pazienza, l’ora della nascita
    di una nuova chiarezza....

    ...mostrando come l’albero, che non forza la linfa e rimane fiducioso durante
    i temporali primaverili senza paura che dopo di loro non venga l’estate. Verra’.
    Ma solo per i pazienti, che aspettano come avendo l’eternita’ davanti,
    forti e spaziosi, senza preoccupazioni.
    Lo imparo giornalmente, lo imparo con il dolore di cui sono grato:
    la pazienza e’ tutto.

    RispondiElimina
  59. Anche per noi il super-sforzo e’ risponderti! (scherzo.....no e’ proprio vero,
    infatti sento il mio “livello d’essere” cambiare all’istante....)

    Ci costringi ad andare in cantina e tirare fuori i volumi, impolverati
    ed abbandonati, della 4 viottola e della fof. Ci fai girare le pagine
    ammuffite e ritrovare memorie che si cercava di dimenticare;
    vedi la povera Lisa che ha dovuto rivangare in un passato tragico,
    memorie di una vita assurda ed improbabile!
    (Non siamo anche noi stati direttori? Verremo mai perdonati?)

    Come dice la saggia Lisa, chi e’ il giudice dello sforzo?
    Il non rispondere per le rime a chi ti fa arrabbiare non e’ certo
    una cosa di cui vantarsi. Lo facciamo tutti i giorni. Se hai un capo
    che ti dice fesserie sul posto di lavoro non puoi certo mandarlo a quel
    paese, se vuoi mantenere il tuo lavoro.
    O anche per strada, devi stare attento a non mandare aff....
    chi ti taglia la strada perche’ potresti anche essere preso a schiaffi!

    Direi, seguendo le teorie nei volumoni mummificati, che lo sforzo
    dovrebbe essere connesso con uno scopo.
    Il super-sforzo, e questa e’ teoria, dovrebbe essere applicato in una
    specifica circostanza, in un dato momento, e da una persona che sa quello
    che fa. Non e’ una cosa arbitraria che si applica quando si vuole per auto-gratificazione.
    Nei miei schedari non c’e’ un’ informazione pratica al riguardo,
    sono tutte teorie e chiacchiere degli amanti della 4 via.
    Il fatto e’ che la 4 via nasce e muore nel tempo, deve continuamente cambiare ed adattarsi ai tempi per essere una cosa viva.
    Quando parliamo di 4 via, le sue regole ed esercizi, Ouspensky e Gurdjieff, sforzi e super.., tipi fisici e caratteristiche, stiamo parlando di una cosa morta e sepolta!

    Danziamo sulla sua tomba illudendoci di ‘lavorare’( per chi ci crede) con del materiale come fosse stato concepito per noi!
    Il suo posto e’ in cantina, tra le ragnatele e i topi, e tu continui a farci rovistare
    proprio li’.

    RispondiElimina
  60. Caro Piperinik,
    quando hai scritto ASCOLTO ATTIVO tutto maiuscolo sapevo benissimo che morivi dalla voglia che chiedessimo "di che trattasi?". Invece nessuno te lo ha chiesto. Allora, non resistendo più, lo hai spiegato lo stesso.
    Devo dire che ascolto attivo mi aveva evocato il senso di ascoltare con attenzione, che per me era un io di lavoro, nella Fof. Capivo il valore del fare attenzione (ferma l'immaginazione e metti l'attenzione su ciò che c'è nel presente) e non quello del dividerla. Quando però ho letto la spiegazione che hai dato di ascolto attivo, mi si sono un po' confuse le idee... ma mi sento insomma di concludere che codesto ascolto attivo non è altro che l'attività di ascoltare.
    A me non dispiace rovistare ancora tra le pagine impolverate. Sono d'accordo con te, super-Andrea, in particolare quando dici
    "Nei miei schedari non c’è un’informazione pratica al riguardo, sono tutte teorie e chiacchiere degli amanti della 4 via".
    Anch'io mi sono fatto l'idea che il super-sforzo non sia altro che un mito della quarta via, una frase a effetto che Gurdjieff ha tirato fuori dal cappello per impressionare. Lo dico perchè se cerco dentro di me esempi di super-sforzo, non li trovo. Trovo esempi di sforzo, quando qualcosa costa fatica oppure va contro la propria meccanicità. Ma la parola super non si capisce quando e perchè vada inserita...
    Però questa parola "super" me ne ricorda un'altra: "vero". Con la V maiuscola, "Vero".... Il Vero Ricordo di Sè..... La Vera Presenza.... Il Vero Sè. Eccetera. Maiuscole e aggettivi che indicano entità poste su piani superiori, cui non sei ancora arrivato. In inglese, poi, quel "Vero" si dice "Real". Come dire che tutto il resto non è reale.
    Io sono allergico agli assoluti e amante della relatività. Mi può interessare l'idea di sforzo, di presenza, di maggiore consapevolezza, perchè sono passi che si possono fare, riscontrabili nella pratica. Ma faccio volentieri a meno di maiuscole e aggettivi che creano dei miti. Voglio riportare di seguito ciò che ha scritto Andrea nel suo bellissimo post del 3 giugno:

    Ogni tanto con il mio amico Stefano ci divertiamo a prendere in giro la tendenza, nella fof, ad usare termini tipo: "DIVINA Presenza", "SACRA Sequenza", " Maestro CONSCIO" e cosi' via.
    Mettendola cosi' diventa difficile fare delle osservazioni critiche.
    Come dubitare delle azioni di un uomo CONSCIO? O mettere in dubbio la validità della SACRA sequenza?
    Infatti, ci siamo soprannominati Stefano IL MAGNIFICO e Andrea Il TEMERARIO! Voglio vedere chi ha da dire qualcosa….


    (La trovo un'osservazione acuta e intelligente, temerario Andrea, e non aggiungo altro).

    RispondiElimina
  61. Molto spesso vedendo le reazioni ai miei tentativi di comunicazioni la mia reazione è stata: Ma andatevene aff...; dopo, una grande tristezza , senso di sconforto e solitudine.

    Scusa, Piperinik, effettivamente abbiamo esagerato...

    RispondiElimina
  62. Caro Anonimo che vuole ritornare alla Fellowship,
    può darsi che tu stia solo facendo finta, e che in realtà la Fellowship tu non la abbia mai lasciata. In tal caso, apprezzo il tentativo di comunicare in qualche modo e voglio dar seguito alla tua "provocazione".
    Può darsi viceversa che tu sia realmente un neo-libero, e capisco la tua sofferenza a trovarti nel dilemma se rientrare nella Fof o no. Il tuo ultimo post è scritto tutto in maiuscolo e con file di punti esclamativi e interrogativi, che in un blog equivale al gridare. Elimino maiuscole e punteggiature in eccesso:
    Potendo ritornare indietro, rifareste l'esperienza della Fellowship? Si, io farei ciò che ho fatto. Solo ci starei meno tempo, credo che i primi due o tre anni siano stati in realtà sufficenti. E darei meno peso a RB e ai suoi deliri.
    Cosa sarebbe stato di voi senza il passaggio nella Fellowship? Nulla di male, ci sarebbero state altre cose forse meglio forse peggio, perchè?
    Non è che magari tutte queste considerazioni così consapevoli non sareste mai stati in grado di formularle senza il lavoro nella scuola? Indubbiamente senza quell'esperienza non potremmo pensare ad essa criticamente, da persone libere. Ti invito a partecipare al dialogo entrando nel merito delle questioni e a riflettere sul fatto che noi qui stiamo parlando liberamente, mentre questo non è possibile nella Fellowship of Friends. Nella Fellowship vige uno stretto regime di controllo del comportamento e controllo dell'informazione. Ne hai bisogno?

    Anch'io ti chiedo: quali erano le tue motivazioni nel lasciare la Fellowship? Quali sono le tue motivazioni per tornarci? E' forse che desideri tornare in contatto con i tuoi amici dentro? O partecipare nuovamente ai rituali e agli eventi della Fellowship che ti "creavano presenza"? Di che cosa senti la mancanza?

    RispondiElimina
  63. Faccio fatica a capire perchè per es Andrea per rispondere per es cosa siaun super.sforzo debba scartabellare nei libri (approposito esistono dei documenti Fof?). Io sono uscito da poco e faccio confusione tra quello che mi possono aver instillato a mia insaputa e quello che sono le mie esperienze. MA LE MIE ESPERIENZE ci sono state. Ad un ritiro estivo in un contesto di Lavoro era possibile fare super-sforzi.Per esempio cercare di fare in metà tempo quel lavoro: Od aumentare la qualità per esempio pulendo la stanza già pulita. O a parlare quando era scomodo o a tacere quando non era utile (questo non mi è mai riuscito, perchè trovavo sempre un utilità...)
    La teoria era che il supersforzo è lo sforzo protratto nel tempo a raggiungere il risultato.
    Conoscere i miei limiti e rare volte scoprire come ho fatto a superarli(la teoria della arte oggettiva: il poter riprodurre a volontà qualcosa) : sparisce la stanchezza e ci riprovi con rinato vigore. Per me la chiave è sempre stata l'emozione ...
    P.s Michele hai ragione per il maiuscolo , ma torto nella motivazione a riproporlo(L'ascolto attivo): rispondevo invece a Floria.
    Non avete esagerato, anzi di più di più ;-D

    RispondiElimina
  64. Andrea: "Non siamo anche noi stati direttori? Verremo mai perdonati?"
    Possiamo cominciare a farlo tra di noi (e io ti stra-perdono, ovviamente!), il problema è perdonare se stessi del tutto - parlo per me... Con il tempo, verrà spero.
    Forse quando Oscemo mi ha detto che avrei comunque dovuto chiedere scusa, intendeva proprio questo, chissà. Chiedo scusa quindi.

    Ad ANONIMO: perché urli e ti incazzi così? Non credere che perché non si può sentire la tua voce, non si possa sentire la tua energia ... Le domande di Michele sono perfette, e te le aveva in parte fatte anche Postilla, ma vedo che tu non rispondi, vuoi solo urlare domande per dare poi magari anche le risposte "giuste". A già ... tecnica FOF...! Esprimiti, con le tue parole, se puoi. Mi interessa. E' una cura che ha del miracoloso per anime ferite.

    Piperinik: non voglio rispondere per altri, ma non resisto alla tentazione di dire che credo che lo scartabellare tra i libri (in cantina per di più...) cui allude Andrea fosse un'allegoria ... Lasciamo perdere i documenti FoF, mamma mia.
    Un bacio a tutti

    P.A. Per chi ne ha voglia, questo è il link a un articolo sull'Appeal Democrat che riguarda la FoF di cui consiglio la lettura Articolo sulla FoF

    RispondiElimina
  65. Mi scuso, ho visto che il link all'articolo non funziona. Ci riprovo e se ancora non funziona, pazienza:
    Articolo

    RispondiElimina
  66. riflessione estemporanea : Jung sosteneva che per liberarsi da un problema il metodo, non credo fosse l'unico, era di agire come quando si è presi da un mulinello: lasciarsi andare e non opporre resistenza, il mulinello ti porterà in fondo ma sarà solo dal fondo che si potrà uscire e risalire. Se fosse stato questo il percorso per alcuni non ci sarebbe proprio nulla di che perdonarsi. Lisa non può essere che tu oggi sia una persona migliore? Hai pagato il tuo prezzo, ora sei libera e forse non solo dalla fof.

    RispondiElimina
  67. Anonimo:
    POTENDO RITORNARE INDIETRO RIFARESTE L'ESPERIENZA DELLA FELLOWSHIP ????????????????????

    Manco se mi narcotizzassi. Saro’ un’Oscemo ma non sono mica matto.

    COSA SAREBBE STATO DI VOI SENZA IL PASSAGGIO NELLA FELLOWSHIP ????

    …aaaaaaahhhhhhh… le dolci, infinite, bellissime possibilita’…

    NON E' CHE MAGARI TUTTE QUESTE CONSIDERAZIONI COSI' CONSAPEVOLI NON SARESTE MAI STATI IN GRADO_DI FORMULARLE SENZA IL LAVORO NELLA SCUOLA ????????????????????

    Si magari… se mi nonno avesse avuto tre palle sarebbe stato un flipper.
    (comunque non mi sembra un buon motivo per tornarci… non ne esiste uno)

    RIFLETTETECI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Fatto! Riflettuto… MA DE CHE”!!!!!!!!!!!

    Grazie mille Andreissimo,
    mi ero scordato di essere un’osmemorato, infatti non mi ricordo piu’ quale fosse la discussione, pero’sono completamente d’accordo con te e con tutti i tuoi pseudonimi.
    Hai pienamente ragione e se potessi, te ne ne darei anch’io molta di piu’, ma come sai la mia ‘ragione’ e’ limitata.
    Mi rincuora comunque che gia’ ne possiedi in quantita’ sufficente per tutti e due.
    Mi fai venire in mente il mio amico, “Asceetaa”, in seguito chiamato “Oragioniere”.

    Piperinik:
    Bentornato e grazie per essere come sei, cosi’ ignaro del mondo che ti circonda.

    Un ringraziamento a Michele, Lisa e Paola per la vostra pazienza, vorrei poter dire lo stesso per Floria, ma… a me piace cosi’.

    Fuori dal contesto,
    Oscemo

    RispondiElimina
  68. Pip, mi sa che le allegorie le capisci tanto quanto il sarcasmo, forse non ti sono troppo familiari... la mia non era proprio una domanda, più un ulteriore modo di sottolineare come ti piaccia buttare concetti incomprensibili alla rinfusa nella mischia usando un linguaggio pressocchè indecifrabile. Mi piaceva il paradosso creato dal tuo riferirti all' ASCOLTO attivo quando il tuo PARLARE rimaneva così confuso, tutto qui... (… e sì, sembra anche a me che le maiuscole ne volessero indicare un livello d’ascolto quantomeno eccezzionale ...)

    Andreuccio questa tua inaspettata tolleranza verso il genere umano mi commuove. Penso ti renda davvero meritevole del titolo di “Magnifico” e aggiunge alle tue già superbe vesti quest’aurea di nobile magnanimità che non può che ricoprirti di nuovo lustro e splendore.

    -{Ma pensare che chiunque stia nella scuola sia un completo idiota (che questo sia vero o meno), non mi sembra l'attegiamento giusto ne' per me ne' per loro. E se fossero completamente felici e soddisfatti (come infatti sono), sono poi cosi' certo di avere un'alternativa migliore da offrire?}-

    PRATICAMENTE, mi domando se quando ti trovi ad incrociare lungo Rice’s Crossing Rd la processione di macchine di studenti imbambolati diretti all’incontro settimanale, questo tuo senso di tolleranza non si venga ad incrinare un tantinello….
    Conosci nessuno che sia contento, felice, ignorante e soddisfatto, ma che allo stesso tempo non presenti alcun segno di atrofia mentale?

    F.

    RispondiElimina
  69. Chlotilde: grazie di parlarmi così.

    RispondiElimina
  70. Cari neo-liberi,

    ho una domanda per voi. Premesso che sono sicuro che la Fof sia una setta, che ci ha accalappiato, trattenuto e sfruttato finchè ha potuto, comunque, mi chiedo, ha avuto o no un’utilità spirituale? Dico proprio spirituale, non psicologica, tipo ‘ho imparato tante cose di me, ho lenito alcuni dolori, sono cresciuto come persona, ho conosciuto tante persone, posti etc’. Dico questo perché credo nell’esistenza dell’anima, di Dio, dell’aldilà, del bene e del male, ero e sono preoccupato del destino della mia anima, e credevo davvero che la Fof mi fosse utile in questo. La mia convinzione era che, con i metodi insegnati, stavo facendo qualcosa di molto importante per la mia anima, e che questo era ‘bene’. Sembrava tutto funzionare, da questo punto di vista. E ora? Non che voglia rientrare, perché ormai è chiaro per me che è una setta. Ma è stata tutta un’illusione, dal punto di vista spirituale? C’è da ricominciare da zero?

    RispondiElimina
  71. RICORDO CHIARAMENTE L'ULTIMO GIORNO
    DI PERMANENZA AD APOLLO, GUARDAVO
    LA VIGNA ATTRAVERSO LA FINESTRA E IN CUOR MIO SAPEVO CHE NON SAREI MAI PIU' TORNATO, LA COSA MI RATTRISTAVA MA ERA CHIARO CHE LA MIA ESPERIENZA NELLA FOF ERA FINITA LI'; FECI A ME STESSO LA PROMESSA DI NON CAMBIARE MAI IDEA
    SU ALCUNE (NON TUTTE) PERSONE SPECIALI CHE AVEVO INCONTRATO IN
    QUEL LUOGO, SAPEVO CHE SPESSO PER
    SUPERARE UN FALLIMENTO SI TENDE A SCREDITARE PERSONE E AMBIENTI IN
    MODO DA RENDERE ACCETTABILE LA SCONFITTA. I FUORIUSCITI SONO
    TUTTI SCONFITTI E PURE ABBASTANZA DISPERATI, LA FOF VI HA DISABITUATO
    A ESSERE INDIVIDUI SOLI E ADESSO CHE SIETE SOLI E NON CI SAPETE STARE CERCATE DI CONDIVIDERE LA
    VOSTRA TRISTE CONDIZIONE CON ALTRI
    EX IN UN BLOG RANCOROSO E UN PO'
    PATETICO COME QUESTO. IO SONO UN EX COME VOI MA PERCHE' NON MI SENTO
    DI DOVER TROVARE PER FORZA GIUSTIFICAZIONE ALLE MIE SCELTE PASSATE ???????????????????????????
    HO L'IMPRESSIONE CHE IL NOSTRO PASSAGGIO NELLA FOF SIA STATO INEVITABILE E SE QUALCUNO PENSA CHE POTENDO TORNARE INDIETRO AVREBBE FATTO SCELTE DIVERSE E' UN POVERO ILLUSO.
    RIFLETTETE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  72. Nessuno ti ha chiesto di venire Anonimo, se non ti piace puoi stare dove sei e occuparti di qualcos'altro.
    A me sembra che l'unico qui ad essere negativo, incazzato, sofferente e incapace di comunicare sia proprio tu.
    Invito te a riflettere su questo, piuttosto.
    Mi sembra che noi lo stiamo onestamente facendo, come ci piace.

    Secondo me, tu sei uno di quelli che vorrebbero che le voci di dissenso o quelle che ti dicono la verità tacessero, non ci fossero, perché non vuoi guardarla in faccia la verità, ti diamo fastidio. Nella FoF ci hanno anche istruito sul come essere dei "bravi ex-studenti": tacere, non parlarne, cancellare, non frequentare studenti, non disturbare, non pensarci più, dicendoti che se lo fai è perché non riesci a liberarti. Ma questa è una delle peggiori bugie. Capire quello che è successo, non rimuovere, vedere la verità è l'unico modo per "curarsi" definitivamente: sei tu che non ci riesci e ti incazzi perché altri sono disposti a farlo e questo ti crea un problema... Se non fosse così, perché verresti qui?
    Anonimo, se hai bisogno di aiuto perché non lo chiedi?
    E smettila di usare le MAIUSCOLE, perdindirindina!
    P.S. Guarda che il moderatore potrebbe "bannarti" per questo, so che esiste questa regola nel Web.

    RispondiElimina
  73. NON PENSAVO DI PROVOCARE TANTO
    RISENTIMENTO CON LE MIE INNOCUE
    OSSERVAZIONI, EVIDENTEMENTE HAI DEI PROBLEMI MOLTO PIU' GROSSI DI QUANTO CREDEVI. IO NON SONO AFFATTO
    INCAZZATO, MI SENTO MOLTO SERENO
    E DA DOVE MI TROVO PENSAVO DI POTER
    ESSERE IO AD AIUTARE VOI (MI PARE
    CHE NE AVETE PROPRIO BISOGNO). E POI SCUSATE BMA E' PROIBITO ESPRIMERE (RISPETTOSAMENTE) IL PROPRIO PUNTO DI VISTA ????????????
    NON E' MAGARI CHE OSSERVAZIONI NON
    PROPRIAMENTE NEGATIVE SULLA FOF NON
    RIUSCITE A GESTIRLE EMOZIONALMENTE ????????????????????

    RispondiElimina
  74. Caro ANONIMO,

    Mi chiedo se valga la pena risponderti. ….(decido di no, eppure, posseduto come al solito da forze oscure….)

    Prima di tutto dovresti leggere attentamente il blog prima di riassumere le esperienze altrui in un giudizio generale e superficiale.
    Dici di volerci aiutare (evidentemente pensi di poterlo fare), ma come decidi di fare questa opera benevola?
    Ci comunichi che:
    a) non sappiamo stare soli (tu invece si!)
    b) siamo rancorosi e patetici (qui non vedo proprio come tu stia cercando di aiutarci! Grazie comunque per lo sforzo…., ma generalmente parlando accusare qualcuno di essere rancoroso e patetico non ha niente a che vedere con il rispetto.)

    Ma andiamo a vedere cosa succede rileggendo (dolorosamente) quello che rispettosamente e dopo grande riflessione hai detto.

    Dalla vigna saluti la skuola;non dici perche’ hai lasciato un posto pieno di cosi’ meravigliosi amici (che probabilmente non ti parlano piu’).
    Decidi di non cambiare l’opinione che hai su di loro per nessun motivo. Perche’?
    Hai paura di vedere le cose in un modo diverso?
    Ti condanni cosi’ a non cambiare, queste persone devono rimanere nella tua testa le stesse!

    Non potendo cambiare opinione su di loro sei obbligato a mantenere la stessa opinione sulla fof, altrimenti, essendo loro membri, dovranno essere coinvolti nel cambiamento.

    Il fatto che Tu abbia lasciato senza rancori mi fa pensare che Tu sia chiaramente un essere superiore e che tu avessi gia’ allora superato il resto degli studenti!
    Anche ora e’ ovvio che sei molto piu’ avanti di noi; non hai rancore, non sei pentito, sei sereno e felice (anche se non sembra).

    Noi (poveracci) siamo prigionieri del passato, le catene della rabbia ci feriscono profondamente nelle carni, non sappiamo proprio cosa fare, siamo in un tunnel di orrori senza fine…ed ecco che appare una luce (maiuscola) alla fine del tunnel, TU!

    Una visione meravigliosa di saggezza,
    quello che avevamo pensato di trovare nella skuola ci appare, finalmente, davanti nella sua immensita’….che bello! Gia’ mi sento piu’ sereno e felice, mi sento un po’ come te, superiore al resto del mondo….oh. potessi anch’io aiutare il mio prossimo come te, ma so di non essere ancora pronto!

    Rispettosamente tuo
    ma vaff……

    scusa Walt, ma quando ce vo' ce vo'

    RispondiElimina
  75. SE AVRETE PAZIENZA IL BENEFICIO DEL MIO INTERVENTO LO VEDRETE PIU' AVANTI. UN EFFETTO IMMEDIATO C'E'
    STATO PERCHE' QUESTO BLOG, PRIMA CHE ARRIVASSI IO A RAVVIVARLO,
    E' TRISTE E DEPRIMENTE.
    MI SCUSERAI SE NON MI ABBASSO AD
    ADOPERARE ESPRESSIONI SCURRILI COME LE TUE. GRAZIE COMUNQUE PER
    LA TUA REAZIONE CHE ALMENO PER UN PO' TI AVRA' SCOSSO DAL TUO PROFONDO TORPORE.

    RispondiElimina
  76. Caro anonimo,
    vorrei solo associarmi ai saluti di Andrea: vaffan....anche da parte mia.

    Scusa non ce lo'ho con te( magari ti conosco e mi sei anche simpatico/a)ma le cose che scrivi sono davvero insopportabili!

    RispondiElimina
  77. CREDEVO FOSSERO SOLO GLI STUDENTI ANCORA NELLA SCUOLA A DISCRIMINARE GLI EX STUDENTI, MI SBAGLIAVO SONO ANCHE GLI EX STUDENTI CHE DISCRIMINANO ALTRI EX STUDENTI.
    LA VOLGARITA' MI DISTURBA E NON HO POTUTO FARE A MENO DI RILEVARE UNA PUNTA DELLA STESSA NELLE VOSTRE
    GARBATE RISPOSTE. CHIEDO SCUSA SE,
    NON VOLENDO, HO URTATO LA SENSIBILITA' DI QUALCUNO, FORSE HO
    ESAGERATO CON I GIUDIZI, IL FATTO E' CHE VOLEVO FARE INGRESSO NEL BLOG E DARE UNA SCOSSA, FORSE PERO'
    ALMENO IN QUESTO SONO RIUSCITO VISTO CHE HO COLLEZIONATO 2 VAFFAN........ IN POCHI MINUTI.
    FORSE TIRO FUORI IL PEGGIO DI VOI.
    COMUNQUE SIA ABBIATE UN PO' DI PAZIENZA ASPETTATE A CONDANNARMI E AD ARCHIVIARMI.
    VI AMO TUTTI

    RispondiElimina
  78. Caro Anonimo, alzo un po' la voce cosi' mi senti.
    PRIMA DI TUTTO TI VOGLIO RINGRAZIARE PER ESSERE ARRIVATO IN QUESTO BLOG.
    TU SEI L'EPITOME DEL PERFETTO STUDENTE, E RAPPRESENTI MOLTI DEGLI ASPETTI PER I QUALI ABBIAMO LASCIATO LA FOF.
    TI PREGO DI CONTINUARE A MANTENERE L'ANONIMATO PERCHE' SE SI SCOPRISSE LA TUA VERA IDENTITA' TUTTI TI ODIEREBBERO, DENTRO FUORI E ANCHE DI LATO.

    scusate gli strilli,
    Oscemo

    RispondiElimina
  79. Caro Anonimo,(quello con il dito medio atrofizzato sul tasto delle maiuscole), mi dispiace che non hai piu' un audience da quando hai lasciato la scuola e sei venuto fra noi, a predicare. Tu devi essere il tipico rompiscatole di professione, di quelli che devono dire agli altri cosa devono fare e ti sembrano tutti dei gran imbecilli e immaturi. Di quelli che devono aiutare le vecchiette ad attraversare la strada anche se non vogliono. Tipo il Berlusca, che dice sempre "GHE PENSI MI'.
    Un po' di umilta', non alzare la voce, ti prego, sei riuscito a farti sentire anche se non tutti ti vogliono ascoltare. Se questo blog ti sembra volgare e ti atteggi da scandalizzato, pensa un po' in tutti questi anni, Robert Burton non ha mai detto una parollaccia in pubblico, ma ne ha fatte, ma tante, ma tante e continua a farne di volgarita', questo non ti ha mai DISTURBATO?!?!?!?!?!?!?...

    Scendi dal piedistallo per favore.

    LOL

    RispondiElimina
  80. Il nostro caro Robert. Il nostro bel maestro "conscio" la sa lunga. E sa anche come aggrovigliare e stringere bene la matassa attorno a lui. Che dire è un bravo comunicatore, affabulatore e attore. Ma è e rimane un bel PORCO!
    La bellezza che cercate è già dentro le nostre vene, signori!! Vi vogliono far credere che senza il maestro non siete nulla. Mentre è l’incontrario! Voi con il vostro danaro, il vostro tempo e la vostra attenzione non fate altro che forgiarlo e arricchirlo. In tutto questo perdete il vostro sacro tempo! Il peggio è che siete partecipi dell’arricchimento di un pervertito sessuale. Questa scuola non ha un bel niente a che fare con l'insegnamento di Gurdjieff!! Robert Barton ha fatto della sua porcheria una ditta in franchising.
    Vi auguro tutto il bene possibile e di non capitare mai nella stanza o nelle mani della belva.
    Saturnini, Venusiani, Gioviali, Marziali ....e tutti gli altri. Siamo già consci, solo che non ce lo ricordiamo!! Il numero 6 e la sequenza sono antichi come questo mondo e di certo non hanno nulla a che fare con le interpretazioni del nostro amico in questione.
    Secondo voi queste sono le più alte vette della conoscenza? Della divina presenza? Secondo voi queste schifezze hanno a che fare con gli Dei e il più alto stato che l’uomo può raggiungere?
    Questa non è una scuola conscia è una PORCHERIA! State attenti al sodomizzatore!! BRrrr……
    Vi abbraccio.
    Tutto il bene possibile.
    Un ex studente.


    P.S.
    Guardatevi attorno e cercate. I maestri non sono su internet. Il “cuoio buono” lo trovate altrove!

    RispondiElimina
  81. Citazione:"e (no Oscemo, tranne te, tu sei davvero impelagato!!)"
    Cara Floria qui sto citando te:non tutto il post ,ma un pezzo: Se fai uno sforzo dovresti riuscire a capirti.

    “Forse è troppo personale e delicato, ma se O...volesse replicare.”

    O. é Oscemo: mi sembra che si possa capire che io chieda quali sono i suoi problemi se è lecito saperli.

    “Lo domando, oltre a una irrefrenabile curiosità,perchè molti post fa quando si parlava di "inutili" moduli, di buche e di sms che avvertivano, mi è rimasto un dubbio.”

    Qui devi fare un super-sforzo perchè quando liquidavi come inutile il modulo di punto nave che proponevo era molti post più su. Poi io parlavo di buche come allegoria e Edson di sms di gente che voleva avvertire ma rischiava di cadere nella buca per questo.


    “Qualcuno di voi ha già provato a volantinare(cosa?) davanti alla sede milanese. “

    Qui ha risposto Michele (senza indicare che cosa avrebbe volantinato) per cui o Michele è più abile a decifrare il pipperinikkese o fai la (finta) tonta.



    “Non riesco a comprendere perchè qualcuno vuole scambiare per delirio di onnipotenza ecc. il semplice atto (di amore) di dare dei dati,”

    Anche questa frase non mi sembra tanto criptica.


    “di cercare l'ASCOLTO ATTIVO (era una pratica nella Sacsau)”
    Grazie “
    Qui ho già abbondantemente spiegato valutando erroneamentre il tuo interesse.
    Mi sembravi molto più sincera all'inizio quando affermavi che saresti stata matta a cercare di volermi capire: potresti risparmiare tempo a te e a me invece di fingere di non capire.
    P.s. Floria:
    ”(e non recitarmi nulla a proposito della negatività che ce la portiamo dentro e ne siamo responsabili di non incolparne gli altri, ecc.ecc.....i nervi me li fai venire PROPRIO TU!!!).”

    Io ho parlato di “ malati di non fare” e di un post di Andrea con tutte le frasi al negativo (non questo , non quest'altro) che non ha proprio niente a che fare colla negatività di cui stai parlando tu.

    RispondiElimina
  82. O mamma mia....

    Anonimo #1, sei davvero irresistibile e son quasi contenta tu sia intervenuto scatenando questa inutile bufera, perchè dalla noia (nessuna colpa al blog, solo che qui l'estate è stata proprio lunga e pesante...) stavamo cominciando a darci addosso tra di noi a volte persino dicendo le stesse cose.
    Volevo solo farti notare che denigrare un sito che stai visitando volontariamente e definire patetici coloro che vi partecipano, quando SEI UNO DI LORO, non ti rende un granchè diverso da noi, solo più arrogante e veramente antipatico.
    Son sicura che hai imparato a far di meglio PERSINO nella scuola….
    E per precisare ... io personalmente non descrimino di certo contro gli ex-studenti, ma contro gli imbecilli in generale sì.
    Forse ti senti solo e avevi bisogno di sfogare la tua rabbia su qualcuno…..??

    Mr. Bean, le tue domande sono state trascurate, ma senza dilungarmi volevo dividere la mia esperienza attuale in relazione alla 'spiritualità'.

    ~...Dico proprio spirituale, non psicologica, tipo ‘ho imparato tante cose di me, ho lenito alcuni dolori, sono cresciuto come persona, ho conosciuto tante persone, posti etc’. Dico questo perché credo nell’esistenza dell’anima, di Dio, dell’aldilà, del bene e del male, ero e sono preoccupato del destino della mia anima, e credevo davvero che la Fof mi fosse utile in questo. ~

    Per me non esiste più alcuna differenza tra crescere come persona e vita spirituale.
    Non c'è più questa separazione.
    Credi in Dio, bravo, ma domandati, e se non ci fosse? e nell'anima, ma se non esistesse?? Cosa cambia? Dove cambia? OGGI, per te precisamente come persona, individuo, essere umano, in relazione a come vivi e vedi te stesso e chi ti è vicino….
    Alla fine non è forse completamente ininfluente l'esistenza di un'altra vita, di un Paradiso o di un aldilà se non si è capaci di valorizzare se stessi e la propria esistenza in tutta la sua ordinaria bellezza oggi? Il bene ed il male non appartengono forse ad ogni scelta che tu fai per te stesso ogni giorno, le cui conseguenze sono il paradiso e l'inferno di cui è formata la tua vita?
    Provare ad essere semplicemente noi stessi, al meglio che possiamo, togliendo attenzione da queste mete immaginarie e dandone a quelle più tangibili...
    Perchè non dovrebbe essere abbastanza?
    (..Lisa, siccome mi piace molto come sai dire le cose tu, semplicemente e cogliendo il bersaglio, chiedo il tuo contributo sull'argomento...)
    To be continued…

    Pip…. Mi arrendo.

    F.

    RispondiElimina
  83. CICADA. Chi dunque sarà savio, se pazzo è colui ch'è contento, e pazzo è colui ch'è triste?
    TANSILLO. Quel che non è contento, né triste.
    CICADA. Chi? quel che dorme? quel ch'è privo di sentimento? quel ch'è morto?
    TANSILLO. No; ma quel ch'è vivo, vegghia ed intende; il quale considerando il male ed il bene, stimando l'uno e l'altro come cosa variabile e consistente in moto, mutazione e vicissitudine (di sorte ch'il fine d'un contrario è principio de l'altro, e l'estremo de l'uno è cominciamento de l'altro), non si dismette, né si gonfia di spirito, vien continente nell'inclinazioni e temperato nelle voluptadi; stante ch'a lui il piacere non è piacere, per aver come presente il suo fine. Parimente la pena non gli è pena, perché con la forza della considerazione ha presente il termine di quella. Cossì il sapiente ha tutte le cose mutabili come cose che non sono, ed afferma quelle non esser altro che vanità ed un niente; perché il tempo a l'eternità ha proporzione come il punto a la linea. (G. Bruno, De gli eroici furori, Londra, 1585)

    RispondiElimina
  84. il maiuscolo e' solo perche' non
    vedendo bene mi sono abituato a scrivere in questo modo, non sono
    pratico di blog e non sapevo equivalesse ad esprimere rabbia.
    volevo solo pestare un po' di calli
    per tirare fuori il vero io di qualcuno e ci sono riuscito. vorrei
    sapere se esiste almeno una persona
    nel blog che non si sente di condannarmi per questo. ho espresso un po' di giudizi su di voi e vi siete immediatamente
    precipitati a fare altrettanto.
    evidentemente tutto quello che
    non e' autocommiserazione e piangersi addosso turba la sonnolenta tranquillita' di questo blog. io voglio essere un rivoluzionario, ci vuole molto di
    piu' di una parolaccia per essere
    sovversivo, provocatorio e rivoluzionario. avrete creato un bel blog fascista, la liberta' di pensiero e' bandita, proprio come era nella scuola, mi domando se vi siete dati altri esercizi da ex studenti. se nessuno di voi mi comunichera' anche un minimo di
    considerazione spariro' cosi' come sono apparso, come una veloce e lucente meteora nel buio infinito
    del vostro sonno.

    RispondiElimina
  85. Adiòs "veloce e lucente meteora"...!

    Floria, hai ragione, la questione posta da Mr. Bean è stata purtroppo trascurata, ma grazie dell'invito. Il fatto è che leggendo le tue parole scoprivo man mano che erano proprio quelle che avrei voluto scrivere io ... Anzi, non so se le avrei sapute dire così. Comunque, sto scrivendo anch'io qualcosa.
    A più tardi amici e un abbraccio affettuoso.

    RispondiElimina
  86. Scusami anonimo ma secondo te pestare i calli, cioè offendere il prossimo, equivale a tirare fuori il suo vero io? Un pò semplicistico il metodo ,non peccherai di superficialità? Se per te esprimere giudizi e pestare calli a freddo è l'unico modo per "svegliare" coloro che dormono il fascista sei tu (senza offesa, uso parole tue). Rivoluzionario, sovversivo e provocatorio poi.....a quando profeta? Se abbassi i toni vedrai che ti si ascolterà lo stesso e la tranquillità non ti sembrerà tanto soporifera ma costruttiva e propositiva. Alla prossima lucente meteora nel buio infinito :-))

    RispondiElimina
  87. giordano Bruno ha detto... e chi cita questo perchè non ci mette qualche commento lui stesso, magari per far capir qualcosa agli utenti?
    Ora vi faccio vedere come una persona educata e che si mette in discussione, IMHO, si comporta con difficolta interpretative:
    io ho compreso ed interpretato la prima parte così:
    Cosa è la sapienza se non è felicità né tristezza?
    Quello chè è al di là di entrambe.
    Solo un morto, un uomo addormentato o insensibile è così-
    No, è quello che è veramente vivo, che veglia e possiede intelligenza : con la quale ha valutato la relatività del bene e del male.

    Invece di questa parte mi rimane oscuro il significato:

    “il quale considerando il male ed il bene... non si dismette, né si gonfia di spirito, vien continente nell'inclinazioni e temperato nelle voluptadi; stante ch'a lui il piacere non è piacere, per aver come presente il suo fine. Parimente la pena non gli è pena, perché con la forza della considerazione ha presente il termine di quella. Cossì il sapiente ha tutte le cose mutabili come cose che non sono, ed afferma quelle non esser altro che vanità ed un niente; perché il tempo a l'eternità ha proporzione come il punto a la linea.”
    Cosa vuol dire oltre che essendo le cose impermanenti sono vuote? Perchè non potrei allora essere incontinente nelle inclinazioni e appassionato nei desideri? Perchè non dovrei gustarmi il piacere fuggente ed effimero come la giovinezza che fugge via? Perchè ho il presente come obiettivo ? O Giordano in che psico-setta eri /sei ?
    Per anonimo: che ne pensi del modulo di punto nave che ho postato il 29 luglio 2008 4.28 ?
    Mi lasci qualche commento ?

    RispondiElimina
  88. Caro Mr. Bean, ho pensato alla questione che hai posto e mi rendo conto di avere poco da dire oltre a quello che ha già detto Floria.
    Vera, falsa o imprecisa che sia, l'asserzione fatta dai guru della quarta via è che attraverso il ricordo di sè, attraverso la presenza, si accumulano idrogeni superiori e che a un certo punto, quando la quantità è sufficente, avviene la cristallizzazione di un'anima più o meno immortale, a seconda del livello (Terra, Sole, Tutti i soli ecc.) in cui si cristallizza. Questa idea, devo dire, non mi ha mai attirato molto. Diventare una entità immortale sul pianeta Terra, sempre testimone per secoli delle vicende umane, deve essere terribilmente noioso, anche perchè è possibile che l'umanità a un certo punto si estingua e chi fosse rimasto immortale testimone sul pianeta terra si annoierebbe ancor di più... Diventare una entità immortale nell'ignoto spazio profondo è potenzialmente ancor più noioso... Ma è evidente che questo non è un buon modo di ragionare: perchè sto pensando a una immortalità dell'anima che è il prolungamento infinito dell'esperienza mortale umana. Non sono capace di pensare in modo diverso. Non capisco perchè dovrei desiderare l'immortalità o cercare di procurarmela. Non so se esiste l'anima e Dio, almeno nei termini in cui se ne parla nelle religioni. Il senso del bene e del male invece secondo me è importante, e sono contento di rivalutarlo pienamente senza pensare che sia dominio femminile come suggeriva il beloved.

    RispondiElimina
  89. Caro Anonimo, evita per cortesia di usare parole come "fascista" o "sovversivo" in questo blog. Tali termini portano con sè tante cose ed opinioni e rischiano di caratterizzare inappropriatamente il nostro blog. Ricordano l'azione di un provocatore e non sono gradite. Questo blog non è politico.
    Grazie, Walt (il moderatore del blog).

    RispondiElimina
  90. Caro Anonimo guercio,
    Non sono le maiuscole, ma il tono delle tue parole ad aver espresso rabbia.
    Pestare calli? E perchè??? Abbiamo fatto tanta strada per arrivare fino a qui, ci fanno già tanto male i piedini (Andrea stai zitto), lasciaceli stare.
    I veri ‘io’ li stavamo già tirando fuori senza fatica e senza di te.
    Sei stato giudicato un cafone presuntuoso perchè ti sei comportato come tale, forse dovresti rileggerti i tuoi inutili interventi .
    Nessuno qui si sta piangendo addosso, ma sono disposta a degnare te di un pò di commiserazione, poichè mi sembri conciato veramente male.
    Perchè non provi a direzionare la tua sete di rivoluzione ed i tuoi ovvi rancori verso la FoF così da rendere il tuo tempo un pò più costruttivo?
    Ti faccio notare che i tuoi posts sono stati pubblicati nonostante tutto, la libertà di parola ti E’ stata data anche se l’hai usata in maniera tanto infantile.
    La considerazione che ti è stata data è direttamente proporzionale al poco rispetto da te dimostrato.
    Tutto questo è per rispondere punto per punto alla tua ultima provocazione.
    Per essere una meteora, mi dispiace dirtelo, ma hai brillato davvero pochino.. per me sei stato più come una sorta di BRUFOLO ….
    Se hai qualcosa di costruttivo, o intelligente, o sincero, o interessante da dire, prego, fai pure.
    Altrimenti ho io la soluzione,… prechè non ti metti in contatto privato con il nostro Pip, cosìcche tu puoi sfogare la tua rabbia, lui non se ne accorge, ti risponde e tu non lo capisci, così vi esaurite a vicenda…
    F.

    RispondiElimina
  91. Semiotica ed esoterismo del vaffa

    Ad una prima e superficiale analisi, il vaffa viene considerato solo come:

    a) vai da una qualsiasi altra parte parte purche’ non qui.
    b) ma chi ti ci ha mandato?
    c) qui gia’ siamo abbastanza matti anche senza di te.

    Se pero’ scaviamo piu’ profondamente, scopriamo nuovi elementi.

    Il vaffa e’ una tradizione antichissima, specialmente se ne vediamo i simboli (il braccio o il dito che puntano in una certa direzione) nelle immagini nella storia, dalle caverne primitive ai geroglifici egiziani, tuttora, a Roma, e’ sempre seguito da un movimento in una certa direzione (di solito verso la Mecca!).
    Direi che va di pari passo con la sequenza, solo che la sequenza e’ limitata al lavoro mentale di ripetizione tipo mantra, invece il ‘vaffa’ lo segue come conseguenza naturale.

    Siccome indica una direzione ed un luogo che non esistono e’ piu’ vicino al Nirvana Buddico che non al Paradiso Cristiano.
    “Vai dove non e’ possibile andare”, potrebbe essere un’interpretazione. Un richiamo ad andare a scoprire il se’ essenziale, al di la’ delle parole, al di la’ della mente e delle emozioni.
    E’ un po’ la bastonata zen sulla testa.
    Quando hai perso te stesso e pensi invece di essere arrivato da qualche parte, di sapere piu’ degli altri, di essere importante, di voler essere considerato, e soprattutto di voler svegliare qualcuno qwuando sei in un coma personale, ecco che il ‘vaffa’ cosmico ti riporta la tuo posto naturale!

    ( Ho amici come l’oscemo e floria, che, per amore, non fanno altro che ricordarmi di tornare in questo luogo sacro! Vi ringrazio ancora...).

    Cosa avra’ detto Romolo a Remo quando aveva varcato la linea per terra? Avra’ cercato di riportare il fratello hai valori piu’ importanti, come l’amore fraterno, invece l’incomprensione di questo semplice messaggio a portato al fratricidio!

    Penso che il ‘vaffa’ sia legato al numero 2 (come lo yin e lo yang) essendo composto di due elementi.
    Per chi fosse infatuato con queste cose possiamo trovare il numero due ripetuto ovunque nella storia, spesso nelle immediate vicinanze del sei (tipo: ‘sequenza’ e subito dopo ‘vaffa’).

    Ho avuto un satori, una volta, dopo aver provato la sequenza (scusate, ma e’ stata l’ultima volta!), dopo un’ora di tempo buttato, mi e’ venuto un naturale ed esplosivo “ma vaffa...”.
    Una grande pace e senso di liberazione seguirono l’esperienza, capii cosi’ il valore salutare ed immediato del ‘vaffa’ cosmico, soprattutto dopo pratiche assurde e poco intelligenti.

    Non sottovalutate il potere di un simbolo cosi’ potente, semplice ed efficace. E soprattutto non fermatevi alla prima interpretazione solo perche’ siete abituati cosi’.

    Un grande abbraccio a tutti e un ancora piu’ grande.....
    .(scherzo, e’ solo per chi ne ha bisogno)`

    RispondiElimina
  92. UN ANONIMO AD ANONIMO
    SAPERE CHE CI AMI TUTTI MI CONFORTA
    E MI RISCALDA IL CUORE, NON HO DUBBI SULLA TUA SINCERITA'.
    IO UNA SECONDA CHANCE TE LA DAREI,
    VORREI SOLO MENO GIUDIZI DA PARTE
    TUA.
    QUALCHE REAZIONE ESAGERATA (ANDREA E OSCEMO) L'HAI PROVOCATA
    ADESSO BASTA PROVOCAZIONE PERO',
    VEDIAMO SE HAI VERAMENTE QUALCOSA DA DIRE O SE SEI QUI SOLO PER CAZZEGGIARE.

    RispondiElimina
  93. Questo sei tu che parli a te stesso, cerca di essere meno ovvio.
    Nessuno con un quoziente d'intelligenza superiore a quello di una nespola puo' credere che sei sincero.
    Ritenta sarai piu' fortunato!

    RispondiElimina
  94. caro andrea
    nessuno con un quoziente d'intelligenza superiore a quello
    di una nespola avrebbe impiegato tanti anni a rendersi conto che si trovava in una scuola di cacca.
    ti sei sempre sopravalutato me lo ricordo bene.

    RispondiElimina
  95. Caro Mr. Bean,
    Anch’io ho poco da aggiungere a quanto già detto da Floria e da Michele. Ma la questione che poni è così sincera e stimolante che non guasta davvero parlarne di più.
    Secondo me, arrivare ad apprezzare la vita nella sua interezza (se stessi inclusi) non è un risultato da poco, forse è questo il “bandolo così a lungo cercato” nelle nostre vite.
    Neppure io so se esiste Dio, non sono in grado di dissertare su questo né lo voglio fare, non so nemmeno se l’anima esiste – e, se esiste, non so cosa sia.
    So però che cosa sia la vita e a me sembra che basti a se stessa, c’è così tanto da imparare, soprattutto quando si smette di insegnare o di presumere di essere superiori e di aver qualcosa da dare agli altri (non mi riferisco alle cose pratiche, ovviamente).
    Credo che se c’è qualcosa di “divino” si trovi nelle cose di tutti i giorni, nel rispetto per la vita, per gli altri e per i loro sogni (sì, anche per i loro sogni...). È così strano che si giri intorno per anni, si cerchi lontano, si voglia qualcosa di più di quello che abbiamo, qualcosa di sovrannaturale (la parola stessa mi dà fastidio, adesso); per poi tornare dove eravamo sempre stati. Ma questo rispetto per la vita, per se stessi e per gli altri non è teorico, forse è una conquista e ci si arriva dopo aver cercato, sofferto, lasciato ... Per me è un grande obiettivo.

    Qualcuno ha già detto (Andrea mi sembra) che gli esseri umani fanno grandi sforzi tutti i giorni e senza essere nella Quarta Via, né essere illuminati, né cose del genere: le persone crescono i figli, vivono, si ammalano, invecchiano, sopportano la fatica, in molti paesi sopportano guerre e fame ... Non è vero che loro non hanno possibilità perché non fanno parte di una setta ... Ti ricordi quando si diceva che se le condizioni di vita non sono almeno normali non si può desiderare di evolvere? Che sciocchezza! Cosa vuol dire evolvere? Evolvere verso cosa?
    E poi gli esseri umani sono capaci persino di “trasformare” i dolori, di sopravvivere alla morte di un figlio, di un fratello, di una persona amata ... Come si può dire che non siano strarodinari? Ma – si obietta - loro non sanno perché, quindi tutto questo non gli serve! Perché?
    Gli “illuminati” che si chiudono nei loro bozzoli (individuali o collettivi) e pensano di essere diversi, toccati dalla divinità solo perché si sono convinti di esserne degni e diventano dei pagliacci che recitano la presenza, guardano gli altri dall’alto in basso con lo sguardo da santi e magari li sfruttano, predicano l’aldilà, i corpi astrali, e addirittura l’immortalità ... questi fanno sforzi utili? Magari vestiti di lusso, serviti, riveriti e adorati come dèi!
    Floria, dici così bene : “provare ad essere semplicemente noi stessi, al meglio che possiamo, togliendo attenzione da queste mete immaginarie e dandone a quelle più tangibili ... Perché non dovrebbe essere abbastanza?”
    Secondo me è più che abbastanza e forse è un risultato di tutto il resto. Non dobbiamo ripartire da zero Mr. Bean: siamo arrivati qui ed è già molto.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  96. Anch’io ho pensato alla questione di Mr. Bean, e stamattina alle 9.30 di un radioso giorno di fine inverno, qualcosa mi si è chiarito (almeno fino ad ora, 12.30 della stessa mattina). Non so se nella mia ricerca spirituale sono arrivata al nocciolo, anche perchè non so esattamente che nocciolo, però penso che essendo stata morsa dalla mela di tale ricerca, non avrei potuto fare a meno di fermarmi laddove mi era parso ci fosse qualcosa, in questo caso la fof. E il fatto di fermarmi e seguire una strada (Rices Crossing Road?, la quarta via?) ha reso visibile ai miei stessi occhi tale ricerca.
    Adesso mi è pare che in nessuna scuola, vera o falsa, potevo trovare le mie risposte e i miei noccioli (nespole?), ma che da lì dovevo passare per capire che l’unico posto in cui ho qualche possibilità di trovare quello che cerco non è al di fuori di me. In tutto questo, e spero con questo di non risultare odiosa, riconosco anche che la fof è totalmente estranea al non essere stata adeguata; non lo è mai stata, ma non per essere falsa o corrotta, bensì perchè non avrebbe potuto in nessun caso essere qualcosa di diverso da un contenitore di conoscenza, esercizi e situazioni. In questo senso anzi, trovo che sia stato perfetto (non saltatemi addosso, per favore) quel suo palesarsi così perversa e corrotta, per avermi forzato a lasciarla e cercare in qualche posto più adatto. Mi spaventa un po pensare che se così non fosse stato magari sarei ancora dentro a aspettarmi di trovare nocciolini magici.
    Vedo dalla confusione di quello che ho scritto che è un pensiero ancora in nuce (e dagli!), ma per rispondere sinteticamente a Mr. Bean: no, non credo che la mia ricerca spirituale sia giunta al nocciolo per essere stata nella fof, eccetto che, grazie a questo soggiorno, ho intravisto dove cercare.
    Bacioni a tutti
    Adriana

    RispondiElimina
  97. Caro anonimo,
    questa volta mi sei piaciuto. A parte che hai usato il mio insulto (dovresti usare i tuoi senno' non mi diverto), finalmente ti sei abbassato (o innalzato) al nostro/mio livello.

    Ora possiamo avere una conversazione tra simili!
    (due nespole?)

    Hai detto un paio di cose che ho trovato interessanti: hai ammesso che la fof e' una skuola di cacca, il che vuol dire che le persone che non volevi toccare nel tuo giudizio, fanno parte di una scuola di cacca!

    L'altra cosa che hai detto si riferisce al mio sopravvalutarmi. Non so se darti torto o ragione; faccio fatica a guardare indietro nel tempo e pensare a me stesso come un'entita' reale. Come guardo al me stesso di 20 anni fa, e non ho quasi niente in comune con quella persona.
    Cosi' ora non sento molto in comune con l'andrea di cui parli tu, non posso ne' difenderlo ne' attaccarlo, e' uno sconosciuto!

    Infatti, se c'e' una cosa veramente positiva nell'aver lasciato la fof ( e qui mi riallaccio anche ai sentimenti di Adriana), e che non si deve necessariamente mantenere un'identita' che non ci appartiene, quello dello studente.
    Ma non solo, credo, anche sia difficile dire chi siamo. Cosa e' rimasto di noi.
    Questo e' quello che vedi su questo blog, persone non piu' cosi' convinte di essere chi credevano di essere e che cercano di scoprire chi siano realmente (ammesso che questa cosa esista).
    Nel processo di scoperta, ci trovi qui a scambiare opinioni e idee su quello che succede.
    Siccome non imitiamo piu' nessuno (e questa e' la vera rivoluzione)i punti di vista variano molto e sono alle volta anche opposti.

    A me piace proprio cosi'.
    Spero anche che tu possa, se non prendi le cose troppo
    personalmente, beneficiare dello scambio.

    Come dice Krisnamurti:

    Una vera conversazione nasce quando due o piu' persone sono d'accordo nel riunirsi per discutere una domanda. Ogni persona offre un contributo, aumentando cosi' il distillato.
    Quello che rimane, tuttavia, non e' una risposta, ma una domanda piu' profonda.

    RispondiElimina
  98. ...Andrea, ma che classe!!!
    ... vedi, t'avevo sottovalutato....
    f.

    RispondiElimina
  99. Davvero Andrea, grazie!
    Anche a me piace proprio così.
    Baci a tutti

    RispondiElimina
  100. Andreuccio, ma come sei in forma!
    E' strano sentir parlare qualcuno liberamente, con le sue parole....non c'ero piu' abituata, dopo anni di conversazioni pilotate e prevedibili.
    Per ora io non riesco a mettere piu' di due frasi insieme....pazienza si vede che questa sono 'io' adesso....per cui leggo con molto piacere le tue 7/8 non prevedibili frasi , e quelle degli altri...baci a tutti

    RispondiElimina
  101. Grazie a tutti per le ottime risposte.

    Saluti

    RispondiElimina
  102. L'uso degli aggettivi da sempre è moltomolto affascinante, in poesia , in letteratura ma anche nella vita quotidiana e naturalmente abbastanza rivelatore. Anonimo definisce qualcuno come una persona portata a sopravalutarsi, il "sovra" stabilisce l'errore così come lo stabilirebbe il "sotto" ma meno spregiativamente. Stabilire un "sovra" o un "sotto", si è visto dai post successivi, sembra frutto di simpatia o antipatia, perchè altri parametri sarebbe difficile trovarne. Mi chiedo cosa resterebbe di noi senza gli aggettivi. La cosa più concreta che abbiamo sono gli aggettivi che di volta in volta ci vengono affibbiati da persone cui stiamo simpatici o antipatici. Questo, ci tengo a dirlo, mi è venuto in mente senza l'aiuto di droghe.

    p.s.: Giordano Bruno voleva freddare gli animi, non c'è riuscito, l'ho bruciato vivo.

    p.p.s.: chlotilde m'ha stufata

    RispondiElimina
  103. Lisa hai detto: "Ti ricordi quando si diceva che se le condizioni di vita non sono almeno normali non si può desiderare di evolvere? Che sciocchezza!"
    Hai presente la piramide di Maslow?
    Non pensi che la tua poesia preferita non ti muoverebbe proprio nulla se fossi realmente moribonda di fame?
    Evolvere vuol dire riconoscere la propria posizione e trovarne una migliore.
    Dici che non conosci significato di anima e Dio , ma di Vita sì.
    Penso che sia altrettanto misteriosa.
    A meno che ti accontenti del senso comune, quello che proprio dice che la vita non ha senso, quello che ti dice che la vita può fare a meno di te. Immortale vuol dire esistere anche solo un attimo;non vuol dire che se io e Floria diveniamo immortali dobbiamo non comunicare per l'eternità(si chiama inferno e spero che non esista).Immortale vuol dire vincitore(anche se la parola vincitore è fuorviante)della Morte. Vedi San Paolo.vedi quella divinità tibetana AmmazzaYama. Insomma vuol dire Vivo.

    RispondiElimina
  104. grazie andrea
    sono contento che sia proprio tu a lasciarmi la porta aperta.
    un abbraccio

    RispondiElimina
  105. Caro Piperinik,
    Il problema più evidente che manifesti (non credo ci fosse bisogno di entrare in una setta e pagare per scoprire una cosa così ovvia) è che tu non riesci a tacere, e vuoi dire la tua comunque, ma non per amor di discussione o per costruire insieme qualcosa (magari una "domanda più profonda", come dice Andrea/Khrisnamurti):
    Tu vuoi "insegnare", vuoi "correggere" i punti di vista e continuare a parlare con il linguaggio artefatto della Quarta Via e delle sette, vuoi dire delle "verità" (cosa vuol dire questo, cos'è quello, ecc). Lo sappiamo a memoria anche noi quel linguaggio, te lo assicuro. Volendo, ognuno di noi potrebbe "sproloquiare" qui con quel linguaggio, purtroppo l'abbiamo imparato a memoria. Personalmente (ma tanti di noi qui), non so quanti incontri prospettivi ho diretto e a quanti ho partecipato, credo di averci anche messo del cuore te l'assicuro, ma adesso non ho più voglia di parlare così.

    Ti ho già detto un'altra volta che ho voglia di essere piena di dubbi, e se dico qualche cavolata non me ne importa niente; pazienza. Il mondo non se ne avrà a male.
    Posso essere d'accordo con te con l'assunto che se io stessi morendo di fame, il mio poeta preferito non mi toccherebbe così profondamente (chi può dirlo però, a pensarci bene ...?). Non fai nemmeno lo sforzo di capire, anche perché tu non facevi parte della FoF e ci sono tante cose che NON puoi capire; non per sminuirti, per carità, ma è oggettivamente così. Non hai l'umiltà di inserirti nel nostro parlare con il necessario rispetto e senza essere invadente.
    Ciò che intendevo è che c'era un certo senso di superiorità in noi e che spesso con quel concetto ci si riferiva al poter "fare i necessari pagamenti" per evolvere. Io non credo che si debba pagare per l'anima o per l'evoluzione interiore. Epitteto era uno schiavo, eppure è uno degli uomini più spiritualmente evoluti che si conoscano; Nisargadatta è nato povero a Bombay, faceva il tabacchino e ha vissuto più che poveramente tutta la vita.
    Quello che volevo discutere era l'idea di "evoluzione" in cui ho creduto e in cui non credo più. Ma non mi azzardo a dire cosa sia. Non lo so e basta.
    Tu invece dici: "Evolvere vuol dire riconoscere la propria posizione e trovarne una migliore", ha parlato il Verbo, non hai dubbi. Forse, potresti entrare nella FoF. Se davvero hai riconosciuto la tua posizione (cosa significa?), sei sicuro di averne trovata una migliore? Io ti consiglio di continuare la ricerca.
    Fermati a pensare, pensa con la tua testa, comincia da lì. E da lì, se vuoi, forse si riuscirà a comunicare.

    Scusa la durezza Piperinik. Forse non mi rivolgo solo a te, forse parlo anche a me stessa, sai. Forse tu rifletti qualcosa che ancora mi fa paura, atteggiamenti che voglio estirpare del tutto dalla mia esperienza di vita. E se è così, grazie.

    RispondiElimina
  106. Accidenti Lisa dovresti scrivere....è bello leggerti.

    RispondiElimina
  107. scusate ma sono molto in ferie...comunque vi leggo appena posso nei ritagli di tempo libero dal tempo libero....interessante...si sviluppano sempre nuovi loop....
    Un abbraccio a tutti quelli che non hanno paura di sudare...

    RispondiElimina
  108. Ciao Edson! Bello sentirti, buone supermeritate vacanze!
    BACI (a tutta la famigliola)

    P.S.: Chlotilde ... per la seconda volta, grazie. (Qualche senso di colpa mi ha disturbato il sonno, ma sento il bisogno di dire quello che sento anche se non è gentile).

    RispondiElimina
  109. Tanto per dire...

    Non ci sono scuse Edson, chi se la gode non puo' far parte di un blog anche se libero come questo!
    L'unica regola e' che bisogna soffrire, prima, durante e dopo la skuola!
    Se non lo hai ancora capito non lo capirai mai, e finisce che ti godi la vita....sei impazzito??

    Una triste notizia: il grandissimo Oscemo e' stato preso dall'accalappiacani!
    Gli hanno messo la museruola e non puo' piu' esprimersi liberamente.
    Sembra che abbia un talento (nascosto) che dovra' essere messo al servizio dell'umanita' invece che al nostro! (evidentemente parlare con noi e' considerata una perdita di tempo e talento....
    come dare torto agli accalappiacani? Floria tu che ne pensi?)


    Un ex ha detto:

    "Siamo già consci, solo che non ce lo ricordiamo!! Il numero 6 e la sequenza sono antichi come questo mondo e di certo non hanno nulla a che fare con le interpretazioni del nostro amico in questione.

    P.S.
    Guardatevi attorno e cercate. I maestri non sono su internet. Il “cuoio buono” lo trovate altrove!"

    Scusa ma mi sembra una miscela di assurdita' e contraddizioni! (non ti offendere)...

    per la sequenza ed il numero sei mi associo alle idee espresse da Cassandra (the imitation) nella semiotica del vaffa.

    Se siamo gia' consci e basta ricordarselo, perche' dovremmo cercare il "cuoio buono"(una frusta?)?

    E se fossimo cosi' rintronati da voler cercare, perche' non su internet? E' il nuovo veicolo di comunicazione di questa era, perche' questo risvegliatore non dovrebbe usarlo?

    Magari ci nascondi qualcosa...sputa il rospo! Cosa hai trovato di bello? (non su internet!)

    RispondiElimina
  110. L'Oscemo si trova al momento sotto le mie cure, ma prima di essere internato ha chiesto di pubblicare il seguente messaggio;Glielo concedo, poichè innocuo...

    Caro Andresnamurti,
    grazie per essere proprio tu ad essere quello che sei,
    sconosciuto a chi sei stato, oscuro a chi sarai
    e ignoto a chi non sei piu' adesso.
    Prezioso Andreasgarastaratta,
    tu sei sicuramente molto vicino a qualcosa,
    continua a fare quello che stai facendo
    e a dire quello che stai dicendo,
    a non fare quello che non fai
    e a non dire quello che non dici.
    Non importa come tutti ti invocano,
    per me sarai sempre Mastr'Andrea.
    Desidererei tanto che a ringraziarti fossi tu,
    perche' lo faresti certamente meglio.
    Bravu,
    l'Oscemo

    RispondiElimina
  111. Lo sapevate che il prossimo presidente Amerikkano sarà il 44° e quindi l'ultimo...

    FiRmAtO
    iL PaPa NeRo

    RispondiElimina
  112. il nome del blog e' "dopo la fellowship of friends" ma se veramente dopo la fof ci si trova
    come voi, non credo proprio
    convenga lasciare la scuola.
    se posso permettermi un suggerimento io sostituirei il nome con "mal comune mezzo gaudio" mi sembra piu' appropriato e calzante.
    niente di personale

    RispondiElimina
  113. Caro ed ennesimo anonimo, hai notato come tu ed altri anonimi non avete niente da dire?

    E' facile criticare in maniera generale e vaga.
    Non ci sono due persone qui che siano uguali e che, al contrario di te, non si siano gia' trovate al tuo posto e deciso che non era cosi'meraviglioso....

    Ovviamente non hai letto il blog con attenzione, gia' sai di che si tratta no?

    Leggendo il blog inglese (una volta lo leggevo..) si nota come spesso gli studenti vi entrassero non per discutere od offrire qualcosa (salvo una o due eccezioni), ma piu' che altro per provocare.

    Infatti altri studenti (N.S.) dovettero intervenire per riportarli all'ordine!
    Di fatto fu proibito agli studenti di parlare con gli ex (e' un esercizio perbacco!)

    Se il livello della conversazione e' -sto meglio-qui-che-li'...
    sono d'accordo con te, penso sia proprio meglio per te e per noi se rimani dove sei!

    E' come il matto all'ospedale psichiatrico che guarda fuori dalla finestra e dice:" Ma guarda sono tutti matti la' fuori, meno male che io sono qui dentro! Ho anche questo bel camicino di forza e loro no!"


    Ti guardo nell'occhio sinistro per non confonderti e ti saluto romanamente...


    p.s. a quando un coraggioso studente che non si vergogni di firmare con il suo nome?

    RispondiElimina
  114. Qualche sera fa, in casa di un'amica, ho incontrato un ex-studente che ha lasciato molti anni fa. Quando gli ho chiesto se leggeva il blog italiano, ha fatto un gesto molto eloquente: non voleva avere nulla a che fare con esso, lo considerava una cosa da cui astenersi, quasi fosse opera del diavolo. Non ho insistito, ma questo episodio mi ha fatto pensare. Non si tratta di un fatto isolato, ho visto moltissimi casi di atteggiamenti come questo: accomuna, mi spiace dirlo, la grande maggioranza degli ex studenti. Per me è incredibile: stiamo parlando di chi la "scuola" l'ha lasciata, non di chi è ancora dentro!
    Partecipo al blog da quando è nato, e non capisco bene il perchè di un simile fenomeno: cercherò tuttavia di fare alcune ipotesi per spiegare, e per sapere cosa ne pensate.
    Gli argomenti trattati nel blog non interessano
    Questa motivazione è perfettamente leggittima, ma non spiega il "non volerne neanche sapere". Inoltre significa non essere interessati a nessuna questione che dopo tanti anni nella fof si è finalmente liberi di discutere. Significa rinunciare a priori a conoscere, ed è un atteggiamento strano per chi si proponeva nientemeno che conoscere se stesso. E poi, perchè non proporre i propri argomenti?
    La paura
    Ma paura di cosa? Del diavolo?
    La programmazione ricevuta nella Fellowship of Friends
    Fin dall'inizio, nella Fof, si viene programmati a non lasciare (lasciare è un'immane tragedia che comporta la fine delle possibilità di evoluzione, si verrà divorati dalla luna) e in subordine si viene programmati - nel caso si lasci comunque - a non criticare la scuola, ad andarsene "positivamente". Se questa è la motivazione, chi ha lasciato è in realtà ancora sotto il potere della programmazione ricevuta nella setta.

    Queste sono le motivazioni che mi vengono in mente. Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha notato lo stesso fenomeno e se ha delle opinioni in proposito. In un certo modo le motivazioni che tengono lontani gli ex dal blog devono essere le stesse che, li tengono lontani dalla Greater Fellowship. Nonostante che da Roma abbiano lasciato un sacco di studenti, nonostante che il centro di Palermo sia stato chiuso perchè hanno lasciato TUTTI, da queste città nessuno è entrato nella GF. Non è strano?
    ............
    Può darsi che la qualità del blog sia inferiore a quella che potrebbe essere. Siamo quello che siamo. La setta impone agli adepti di non leggere nè scrivere su questo blog. Deve essere una cosa abbastanza frustrante per loro, in quanto si lascia essere su internet un sito molto letto da chi cerca informazioni prima di raggiungere la fof, un sito in cui tutti potrebbero intervenire, ma che contiene quasi solo testimonianze "negative". Il fatto che nessuno esponga argomenti a favore della fof significa che la fof non ha fiducia nelle proprie ragioni. Io credo che, nella sua arroganza, la fof abbia inizialmente pensato che il blog sarebbe finito ben presto: invece sta continuando, sta probabilmente compromettendo il reclutamento di nuovi adepti in Italia, e forse qualcuno nella fof comincia a diventare insofferente e nervoso: in questo caso, da lì vengono i brevi interventi anonimi di vuota critica e di insulti.

    RispondiElimina
  115. eccoci qua .........
    tengo a precisare che effettivamente non ho letto granche' degli arretrati di questo blog per mancanza di coraggio, di
    pazienza e di stomaco. come gia' detto in passato io appartengo a quella schiera di studenti che
    dopo aver passato un tempo relativamente lungo nella scuola
    ha deciso di lasciare perche' mi era divenuto chiaro che non ero disponibile ad un commitment totale
    e forse proprio per questo mi sono salvato. io non sono incazzato con la fof o con robert e non vedo perche' dovrei. se vi sentite truffati e ingannati dalla fof e da robert forse dimenticate che avete una grande responsabilita'
    perche' vi siete lasciati truffare
    sarebbe quindi giusto incazzarvi
    con voi stessi.

    RispondiElimina
  116. Michele senza entrare nel merito di ciò che effettivamente possa pensare oggi l'ex studente da te incontrato, io ho pensato che la sua reazione potrebbe non avere a che fare con le tue supposizioni ma, magari, col fattore tempo. Fra qualche anno tu ti vedi ancora qui a parlare della scuola? Non ci sono : fatti, episodi, esperienze del tuo passato che non hai nessuna intenzione di riaffrontare anche solo per stuffore o riservatezza? Questo non significa necessariamente aver rinunciato a conoscere se stesso. (Sono illazioni anche le mie....)

    RispondiElimina
  117. Clotildah, ma non ti eri stufata di essere te stessa?

    Ma certo che fra molti anni saremo sempre qui!
    Integerrimi, a mantenere la nostra posizione (qualunque questa sia) per guidare le future generazioni di ex-studenti verso un futuro radioso!

    A proposito di questo, ecco una storia che non c'entra affatto:

    Un giorno una volpe ando’ da un topo e disse:” Io sono il re delle belve!”
    “Certamente!” disse il topo spaventato.
    Poi vide un gattino,”non sono forse il re delle belve?” “Si’, certo!” disse quello.
    Catturo’ poi un coniglio, ed una gallina, ed anche uno scoiattolo. Tutti furono rapidamente d’accordo che fosse, senza dubbio, il re delle belve.
    Improvvisamente, la volpe, si trovo’ di fronte un leone.
    Gli ando’ vicino e annuncio’ di essere lei, il re delle belve.
    Il leone non disse nulla; ma la colpi’ con una zampata tremenda che la rintrono’ e poi ruggi’ vigorosamente nelle sue orecchie.
    La volpe si rialzo’ a fatica e zoppicando si allontano’. “La forza bruta non e’ la risposta al dialogo, sai?” Disse. ” Io ho scosso un po’ le tue emozioni- e tutto quello che tu sai fare e’ usare la violenza!”

    p.s. per anonimo che non legge... e’ TUTTA colpa nostra! Ti senti meglio?

    RispondiElimina
  118. Ciao a tutti.
    Come state? bene? benino?
    Avrei una semplice domanda da fare...
    Quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi che l'aver lasciato la fof ha portato nella vostra vita?
    Si lo so che e' una domanda banale per molti di voi ....sono semplicemente curiosa di sapere quello che pensate e come vivete questa nuova epoca della nostra vita.
    Grazie, baci.

    ps. se c'e' qualche 'studente' che vuol rispondere la domanda e' la stessa con un NON in piu' (....il non avere lasciato la fof)

    RispondiElimina
  119. In risposta a Paola, un commento semiserio: sento la mancanza dei maestri viaggianti e dei visitatori. Ho una lista di cose che mi servirebbero dall'Italia!

    RispondiElimina
  120. Un commento leggero in risposta a Paola,
    La tua domanda mi ha fatto pensare...Ho lasciato un anno fa e non riesco a vedere nessun aspetto negativo fin ora. Continuo a vedere gli amici (dentro e fuori), continuo a fare delle camminate, ad ascoltare musica classica, a fare yoga, a lavorare, a mangiare, a fare la spessa, in poche parole, lo stesso di prima. Di nuovo, sto facendo cose mai fate come giocare a carte (board games) e ho ricominciato a leggere, dei racconti soprattuto (e pure questo blog). La grande differenza e' soltanto che faccio tutto questo con gioia e per me questo e' il aspetto più positivo. La gioia e' tornata alla mia vita. Non dico che non ci siano delle giornate tristi o dispiacere, ma quelli ci l'ho avuto sempre, prima, durante e dopo la fof. Quello che fa la differenza e' che ogni giornata e magica nella sua semplicità e Io me li godo il piu che posso
    Vi prego di avere un po di pazienza con il mio italiano (...soprattuto Floria, Oscemo, Andrea...)

    RispondiElimina
  121. Scherzi Perla, scrivi meglio di me!

    grazie per la partecipazione...

    RispondiElimina
  122. Ciao
    ho letto in parte e velocemente i vostri post . Io non sono un ex studente della fof ma ho avuto la sfortuna di vedere la mia ex moglie entrare nella fof di Milano, piantarmi con tre figli, successivamente andare a vivere in un paese straniero con un altro uomo . Questo l'ho saputo oggi e mi piange il cuore .
    Vorrei chiedervi cosa si insegna in questa scuola, come mai è possibile che una donna lasci la sua famiglia, i suoi figli, per andare lontano, ricominciare una nuova vita dimenticandosi completamente della sua esistenza( e responsabilità). Cos'è che l'ha potuta far cambiare tanto, cosa vi insegnano,com'è che èpotuta cambiare cosi tanto lei che è comunque una persona intelligente e colta? Ve lo chiedo per curiosità, ma anche per cercare di capire dove ho sbagliato . Se volete,specie per coloro che hanno frequentato la fof di Milano, potete scrivermi anche al mio indirizzo di posta privato che è ocuchi@libero.it
    p.s. Ma quest'anno in Russia c'è qualche avvenimento o missione o qualche cosa di particolare ?
    Un abbraccio a tutti anche se non vi conosco e grazie

    RispondiElimina
  123. Caro Anonimo che hai una ex-moglie nella Fof,
    intanto mi dispiace molto per quello che ti è capitato. Non posso dire nulla su tuoi errori, nè di quanto effettivamente la Fof abbia 'plagiato' tua moglie, fino al punto da lasciare tutto. Ha sicuramente plagiato me, mi ha isolato dal mio contesto familiare, mi ha staccato dal mondo, direi, con il divieto di leggere liberamente, di guardare Tv, di ascoltare musica qualsiasi etc. Mi ha monopolizzato il pensiero, la mente e catturato tutte le energie. La Fof è molto colta, intelligente, brillante, raffinata. Per questo è micidiale nel rincoglionirti: non penseresti mai di essere turlupinato da un'organizzazione così viva, sincera (sì, molti studenti lo sono), seria, raffinata. Anzi, sei felice di avere trovato persone così, che ti capiscono, ti valorizzano, ti aiutano: ti senti sostenuto dalla forte unità di un grande gruppo mondiale, di una Scuola Conscia a livelli supergalattici (questo viene ripetuto continuamente dal leader....) Però, in cambio, rinunci(purtroppo, senza farci tanto caso)alla tua libertà, individualità, spontaneità.

    Un saluto

    RispondiElimina
  124. Caro Mr.Bean, sono d'accordo su varie cose che dici. Ma sul concetto che esprimi qua mi confondi:

    (la fof)"Mi ha monopolizzato il pensiero, la mente e catturato tutte le energie. La Fof è molto colta, intelligente, brillante, raffinata. Per questo è micidiale nel rincoglionirti: non penseresti mai di essere turlupinato da un'organizzazione così viva, sincera (sì, molti studenti lo sono), seria..."

    La definizione di intelligenza e' quella che mi lascia perplesso. Viene fuori spesso questa connessione tra l'intelligenza e la fof (anche anonimo la cita riferendosi alla moglie).

    NON e' VERO!!
    (se
    volete posso essere piu' diplomatico e dire, non penso sia cosi'...).

    Non si puo' esser parte di un culto (o setta o religione fanatica) ed essere intelligenti al tempo stesso.
    Magari si puo' esserlo prima e/o dopo, ma durante e' impossibile, anche se potrebbe esserci una parvenza d'intelligenza. Gran parte dell'insegnamento e' diretto all'allenamento per non ascoltare i vostri pensieri (dubbi, perplessita', moti di rabbia).
    Qualsiasi cosa connessa al dissenso non puo' venire che dal se' inferiore (diavolo). Gli unici pensieri validi sono solo quelli del maestro o guida, oppure quelli che supportano le sue idee e posizione.

    E' facile verificare, provate a esprimere apertamente dissenso o sfiducia nelle idee del capo e vedrete cosa succede.
    Al pensiero indipendente o critico e' tolta qualsiasi velleita'(checche' ne pensiate). E' come una qualsiasi dittatura.

    Se pensate che si possa mantenere un qualsiasi tipo d'intelligenza in una situazione simile state mentendo a voi stessi, e la cosa peggiore e' che nessuno vi puo' aiutare perche' siete voi che avete in mano le chiavi della vostra prigione!
    Per questo nego anche che ci possano essere studenti 'sinceri'. E' una contraddizione in termini.
    A meno che non s'intenda che si possa essere sinceri ( anche con se' stessi) pur negando a se' ed agli altri un punto di vista diverso da quello indottrinante. La sincerita' e' quando si puo' vedere in che posizione si e' e prendere delle decisioni libere.
    Quando si e' rimbambiti (come comunisti o fascisti, o felloscipisti) non c'e' questa liberta' di scelta, la possibilita' e' solo una, essere sempre d'accordo!

    Con questo rispondo anche a te Paola, ti semra un posto, questo od altri cosi', che possa avere aspetti positivi che valgano quanto il possesso di te stessa?

    Mi dispiace ma, o si e' studenti o si e' intelligenti (hahaha...e lo dico senza rancore, io ero proprio cosi'. Ritenevo di essere indipendente ed intelligente e purtroppo non e' che sia cambiato molto!).

    Se ci si vuole liberare delle catene (per quanto eleganti e dorate) della schiavitu' di un culto, bisogna prima accettare che si e' schiavi. Anche se il nostro scopo era proprio quello di svegliarci, non c'e' vergogna, ora, nell' ammettere che si e' prigionieri di un incubo.
    Raffinato, forse, elegante magari.
    Ma intelligente proprio no!

    un abbraccio a tutti, dentro o fuori dall'incubo,
    scusate la prolissita'...

    RispondiElimina
  125. CARO ANONIMO, GRAZIE PER I TUOI RIPETUTI INTERVENTI,
    NON SCORAGGIARTI PER IL RUVIDO BENVENUTO. QUI ABBIAMO BISOGNO DI TE.

    Ora devo parlare sottovoce, in minuscolo, con la speranza che ‘anonimo’ non senta, si spaventi e scappi via. E’ sempre bene cominciare con delle lusinghe di cui lo studente e’ estremamente ghiotto. Fin da principio questo blog si e’ cimentato nel tentare di descrivere, fra il resto, l’effetto della fof su una persona qualsiasi, e non sempre si e’ riusciti nell’impresa.
    Adesso abbiamo la fortuna di avere un perfetto esemplare di ‘studente modello’ proprio qui, e forse piu’ d’uno. Insieme potremo osservarlo da vicino. Traducendone il linguaggio, il piu’ delle volte incomprensibile, potremo capirne il comportamento e rivelarne la psicologia. La sua presenza qui, potra’ fornire prezioso materiale scientifico di studio per coloro che non hanno familiarita’ con questo soggetto.

    Prima Puntata:

    Studente ;“SE AVRETE PAZIENZA IL BENEFICIO DEL MIO INTERVENTO LO VEDRETE PIU' AVANTI. UN EFFETTO IMMEDIATO C'E' STATO PERCHE' QUESTO BLOG, PRIMA CHE ARRIVASSI IO A RAVVIVARLO, E' TRISTE E DEPRIMENTE… ALMENO PER UN PO' TI AVRA' SCOSSO DAL TUO PROFONDO TORPORE”

    Qui l’arroganza dello studente raggiunge un livello straordinario. Tale arroganza deriva direttamente dal capobranco. Sin da cuccioli agli ‘studenti modello’ viene insegnato che essere meglio degli altri e’ soltanto questione di fortuna.
    Usando espressioni del tipo: ‘Sono nati macchine e macchine moriranno.’ O anche: ‘fate l’esatto contrario della vita’ (qui macchine e’ riferito alle ‘persone della vita’ ovvero tutti coloro che non fanno parte del branco e quindi esseri addormentati).
    Tutto cio’ e’ espresso con maestria in totale assenza giudizio, considerato demoniaco e quindi espressione del ‘se’ inferiore’ (il diavolo in persona).

    Studente: “il maiuscolo e' solo perche' non vedendo bene mi sono abituato a scrivere in questo modo, non sono pratico di blog e non sapevo equivalesse ad esprimere rabbia. Volevo solo pestare un po' di calli per tirare fuori il vero io
    di qualcuno…”

    Possedendo una furbizia senza eguali, lo ‘studente modello’ puo’ dire qualsiasi cosa ed arrivare, dopo il famoso ‘giro di peppe’, a contraddirsi completamente, il tutto con una naturalezza fuori dal comune. Per farla franca lo studente indossa un sorriso da sognatore, guarda l’interlocutore nell’occhio sinistro (dimora della propria essenza) e finisce con un lungo appiccicoso abbraccio. Avendo a che fare con membri che posseggono le proprie identiche qualita’, lo studente riesce sempre nell’impresa.
    Sono definiti ‘studenti anziani’ coloro che dopo tanti anni di pratica in suddette chiacchere si sono dimostrati esperti nel rigirare a proprio vantaggio il ‘sistema’, l’ABC del branco. Il piu’ abile in tale disciplina e’ naturalmente il capobranco. Per fare un esempio pratico, dopo la sopra elencata citazione si potra’ usare la frase del Poeta: …’certo che mi contraddico, contengo moltitudini…!”
    Queste tecniche sono anche molto usate nel rituale dell’accoppiamento.
    Cominciare l’approccio con: ‘Il Maestro ha detto…”, o anche: “l’Influenza C ha detto…” usata spesso dal capobranco, vero insuperabile asso dell’accoppiamento, per attirare la preda di turno nella sua tana.
    (la leggenda vuole che per San Valentino, qualche anno fa, volesse stabilire un nuovo record, accoppiandosi in attivita’ “mistica” con ben 100 membri. L’impresa purtroppo non gli riusci’ totalizzando soltanto una settantina di abboccamenti spirituali.)

    Fine prima puntata.

    RispondiElimina
  126. National mi hai fatto sorridere, aspetto le prossime puntate, avessi una stampante ti stamperei, avessi un braccio ti abbraccerei.

    All'anonimo lasciato dalla moglie vorrei dire che non ha assolutamente nessuna responsabilità sulla scelta della moglie, non è colpa sua nè di nessuno, è una scelta più o meno condivisibile più o meno consapevole ma che non comporta meriti o demeriti , lasciale la porta aperta se puoi, forse un giorno potrebbe averne bisogno.

    Se l'intelligenza ha a che fare con la ragione e la scuola con la fede, credo che non vi sia contatto fra le due cose.

    RispondiElimina
  127. Caro Andrea,

    si può essere intelligenti e schiavi al tempo stesso? Tu dici no, ma io non sono d’accordo. Si può. Per esempio è possibile studiare, capire, seguire l’insegnamento della quarta via, applicarlo a se stessi, utilizzare creativamente a questo scopo le indicazioni di un leader; si possono studiare, sempre a questo scopo testi antichi, trarne vantaggio per se stessi e comunicarne i risultati agli altri; si può, creativamente, offrire il proprio contributo per aiutare un’organizzazione che ha, o almeno dichiara di avere, uno scopo spirituale, perché, sinceramente, si crede in tale organizzazione. Tutto questo, a mio avviso, richiede e sviluppa intelligenza. Il non riuscire a vedere che tutto questo rende schiavi non dipende da una mancanza di intelligenza, ma di affetto. Mi spiego meglio. Mettiamo che tu ti senti infelice, però non capisci per quale motivo. Incontri un sistema che te lo spiega: sei addormentato, meccanico; svegliandoti, sarai felice. Poi incontri gente gentile, raffinata, che l’ha capito prima di te, e sta facendo ‘sforzi’ per essere più sveglia. Questi sono molto affettuosi con te, felici che tu abbia incontrato la ‘Scuola’. Sono pronti a sostenerti nel tuo cammino, e tu li adotti immediatamente a tuoi ‘nuovi’ e ‘veri’ genitori. L’affare è fatto: sei diventato schiavo. D’ora in poi, il tuo bisogno di affetto, sostegno, felicità sarà guidato dalla ‘Scuola’, che indirizzerà la tua intelligenza all’obiettivo comune di tutta l’organizzazione: ‘svegliarsi’.e, finalizzato a questo, servire la ‘Scuola’, nonchè aiutare a tua volta gli altri nel loro ‘cammino’. Personalmente, l’intelligenza sviluppata anche ‘grazie’ alla Fof, mi ha permesso di vedere …. che ero schiavo della Fof! Adesso, mi sento libero, intelligente, e felice di esserlo.

    RispondiElimina
  128. L'affetto non basta Mr. Bean, forse per qualcuno ma sembra più un ricatto affettivo che una schiavitù, l'amore può rendere schiavi, ma l'affetto..... comunque c'è un punto che da fuori forse appare più evidente, o forse lo vedo solo io, il senso di superiorità! Quella secondo me è la molla , il collante , l'amo irresistibile, il sentirsi superiori o comunque gli unici svegli al mondo e come se non bastasse gli altri unici svegli del pianeta sono tutti amici tuoi. E' una mia idea eh....

    RispondiElimina
  129. Test
    1)Un semaforo è un' apparecchiatura unitaria composta da tre diverse luci che esprimono tre diverse leggi : La prima il verde esprime la legge di affermazione cioè consente il passaggio; la seconda , la rossa, esprime la legge di negazione, cioè nega il passaggio; la terza, la gialla , esprime una relazione temporale tra le due leggi;spesso è invisibile ed è chiamata legge di conciliazione, in quanto l'agente al traffico che non ha veduto il giallo, cercherà di riconciliarvi con la legge . Secondo alcuni autori questa forma autoritaria è espressa maggiormente dalle forze di sesso femminile, le vigilesse.
    Test
    2) I lavoratori che nel 900' si accorsero della loro condizione e dopo varie lotte conquistarono lo statuto dei lavoratori : evolsero ? Evolvettero ?Rivoluzionarono?

    RispondiElimina
  130. Buongiorno
    sono l'anonimo piantato dalla moglie con tre figli . Ringrazio Mr Bean che ha cercato di spiegarmi i motivi per cui si è gradualmente allontanata dalla faamiglia, chiedendo prima la separazione da me, infine lasciando anche i figli per andarsene con un altro uomo . In effetti da quando ha cominciato a frequentare il fof stava sempre più lontana da casa, andava e veniva continuamente dal centro fof del capoluogo, passava numerosi week end fuori, le vacanze estive era ad Apollo ( ma cosa c'è di tanto interessante per andarci ogni anno, cosa si fa, come lo passa il tempo e con quali soldi viveva ? mi piacerebbe saperlo )
    Naturalmente trascurando la casa e i figli e, anche quando era in casa, standosene chiusa in camera davanti al computer . Finchè non ha conosciuto questa persona straniera e quindi è andata a vivere con lui.
    Ringrazio Chlotilde per i suoi consigli anche se penso che ci vorrebbe solo un Miracolo per farla rinsavire e son d'accordo con lei quando dice che la scuola non ha niente a che fare con la fede, specie di quella insegnata da Cristo .
    Se permettete di inserirmi nei vostri discorsi Non mi trovo d'accordo invece con Andrea quando dice che non si può essere intelligenti. No lei è una persona intelligente e tale rimane anche dopo il suo ingresso nella fof penso che l'abbiano manipolata, che l'abbiano resa incapace di ragionare con la sua testa, che la stiano facendo lavorare per gli interessi del "maestro" ma in questo lei ci mette tutte le sue capacità e potenzialità anche se non sa che non le sta usando bene. E' come la dinamite se uno la usa per scavare le gallerie è di notevole aiuto ma se usata per fare attentati.....
    No le nostre capacità rimangono Andrea anche se possiamo non usarle bene e posso assicurarti che lei è intelligente anche se fa quel che fa. Comunque vi ringrazio per la vostra accoglienza e penso che continuerò a seguirvi per cercare di capire anche se forse non serve a niente.
    Un abbraccio Orazio

    RispondiElimina
  131. Cara Chlotilde, secondo me hai centrato il bersaglio: il senso di superiorità di cui parli ha sempre pervaso la FoF e tutti noi, e secondo me ne è impregnata anche la Quarta Via. È abbastanza rivoltante a ripensarci ...
    Sentirsi superiori agli altri in solitudine è una cosa, ma sentirsi superiori agli altri in gruppo è davvero irresistibile. Io non sono sicura di essermi strappata di dosso tutta quella muffa, mi sembra di vederla ancora e non solo in me.
    D’altronde l’idea stessa di ricordo di sè così come viene presentata la dice lunga: può succedere intorno a te (o dentro di te) qualunque cosa, l’importante è che “ricordi te stesso” ... tu, tu, tu, sempre e solo tu al centro dell’universo!
    E chi si mette sulla tua strada non può che essere un nemico.
    Mi chiedevo in questi giorni se in tutti i miei anni nella FoF io mi sia mai chiesta davvero cosa significasse “essere consci” (dato che era l’obiettivo...). Forse, pensavo che volesse dire essere sempre presenti. Già. Ma cosa nei fai di tutta quella presenza? Quello che fa Robert? Non è forse importante il “come” si vive?

    Per associarmi ad Andrea, a guardare indietro sembra davvero un incubo ... Se c’è una cosa di cui vorre liberarmi del tutto è proprio il senso di superiorità, ma anche questo è un processo.
    A volte me lo sento ancora addosso ...

    Ad Orazio (l’anonimo con i tre figli) vorrei solo dire (ma credo tu l’abbia già capito) che la FoF è una setta e quando si finisce in una setta si rincoglionisce. Anch’io credo che non si possa parlare di intelligenza “mentre” si è nella setta: il libero pensiero e il libero arbitrio sono del tutto banditi, ci si deve solo conformare al leader e al gruppo, altrimenti ci si autoespelle o si viene espulsi. Ho lasciato il centro di Milano un anno e mezzo fa e non so se ho conosciuto la tua ex moglie, può darsi. Può darsi che lei sia la donna più intelligente del mondo, ma finché resta nella FoF, la sua volontà e la sua mente sono di fatto manipolate. Non è questione di cosa si insegna o di cosa si fa ad Apollo: è una setta, punto e basta, i contenuti in fondo sono irrilevanti, sono i meccanismi che contano. Leggendo testimonianze e libri sull’argomento, è incredibile come tutte le sette si somiglino. Mi dispiace sia per te sia per lei; forse, ce la farà, come ce l’abbiamo fatta tutti noi ad uscire.

    È vero Mr. Bean che avevamo il nostro grado di onestà e che forse abbiamo anche imparato dall’esperienza, ma ciò non cambia il fatto che la FoF è un’organizzazione malata e gli scopi di Robert non c’entrano nulla con l’evoluzione spirituale ...

    P.S. Un suggerimento: visto che siete molti Anonimi, perché non fate clic su “Nome/URL” quando postate così da inserire un nomignolo qualsiasi, giusto per distinguervi uno dall’altro e consentire di rivolgersi a uno in particolare?

    RispondiElimina
  132. parole........ parole..........
    parole..........
    dopo tante citazioni dotte spero
    di non urtare troppo la suscettibilita' di qualcuno
    citando MINA. parlare di fare non
    vuol dire fare. a me sembrate tutti dei gran parlatori.

    RispondiElimina
  133. In fondo io non c'entro in questi vostri discorsi ma ad Anonimo che si lamenta delle troppe parole dico che il fatto di parlare non significa che le persone non stiano facendo un cammino, che peraltro presumo faticoso e duro, per liberarsi dai"condizionamenti e dalla muffa" che si sente addosso. Parlarne E' un modo di confrontarsi e di aiutarsi a vicenda dopo tanta sofferenza.
    Vorrei ringraziarea Lisa Simpson ma chiederle anche, per piacere, visto che è stata al fof di Milano, lo stesso frequentato dalla mia ex, di scambiare le impressioni scrivendo alla mia posta che è ocuchi@libero.it e comunque questo lo chiedo a tutti coloro che hanno frequentato fof di Milano. Grazie
    orazio

    RispondiElimina
  134. Orazio non ti fissare con la fof , non è lei ad avertela portata via, lei se n'era già andata.

    RispondiElimina
  135. Il vero problema di Orazio e' che si e' ritrovato solo con la responsabilita' di 3 figli da crescere e abbandonati dalla propria madre. FOF a parte, questa e' la vera tragedia.
    Molte famiglie si sono trovate indirettamente coinvolte in questa setta, pagandone le conseguenze anche se non hanno scelto la 4 via. Le sette rovinano tutti coloro che hanno un famigliare che ne fa parte. I figli di Gerard Haven ne sanno qualcosa, le figlie di Elena Haven pure.
    Ho divorziato per poter stare nella scuola, per mia fortuna non avevo figli. Capisco il dolore di Orazio, non penso che si aspetti che la moglie ritorni da lui. E' una vittima come noi. Anche se troppo spesso ci dimentichiamo che il vero criminale e' Robert Burton. E' uno psicopatico pervertito, usa tutti coloro che gli fanno comodo, senza troppi rigurdi.
    Purtroppo nel Club di via Zanella, ci sono altre donne che hanno sposato giovani russi per dare loro la cittadinanza Italiana ed Europea. Robert chiede direttamente a queste donne di sposare i suoi amanti, per facilitare loro l'uscita dalla russia. La fof organizza viaggi dove vengono tenuti eventi a pagamento, per finanziare i viaggi "piacere" in Europa, di Robert Burton. Incontra questi studenti russi in Hotel a 5 stelle, compera loro capi firmati e regali costosi. Vengono compensati per le loro prestazioni sessuali come prostitute.
    Anche se tua moglie e' molto intelligente, credimi, e'anche molto ingenua.Crede che tutto questo faccia parte di un "disegno divino".
    Molti studenti nella scuola non vogliono sapere queste cose, anche se sono sotto i loro occhi. E' uno degli effetti devastanti del lavaggio del cervello che viene attuato nella fof,nelle sette.
    Conosco personalmente un'altra studentessa che dopo aver divorziato dal marito e' entrata nella fof. Dopo poco tempo nella fof ha
    abbandonato anche i suoi tre figli. Dopo molti anni si e' resa conto del suo errore, purtroppo troppo tardi per lei. I figli e l'ex marito non l'hanno mai perdonata.
    Per anni ha tentato di far parte della loro vita, e' diventata nonna, le nuore non vogliono farle vedere neppure i nipoti, perche' fa parte di una setta, la fof. E' ancora dentro la scuola, l'unica 'famiglia' che le e' rimasta. E' la piu' devota degli studenti, ho sentito che sta' aiutando Robert in un progetto illegale.
    Ci sono molte storie di sofferenza che circondano la fof e Robert.
    Caro Orazio, mi auguro che tua moglie possa essere toccata da quella cosa che si chiama "Coscenza", mi ci sono voluti 20 anni per realizzare dove ero veramente finita.
    Vorrei ribadire che mi prendo tutte le responsabilita' delle scelte che ho fatto, ma non dimentichiamo che il vero criminale e' Robert Burton, l'unico che ha veramente "coscenza" di quello che sta' facendo. Promuove l'abbandono della propria famiglia biologica per poter abbracciare completamente la sua setta.

    Un abbraccio BB


    Ps= Anonimo(quello ancora nella scuola)penso che il tuo intento e' quello di farci sentire tutti delle merde, caro mio, sono stata vacccccinata e stravacccccianata dai tipi come te. Cosa credi che sono arrivata fin qui' per farmi smontare da uno come te.
    E' la stessa tattica che viene usata dai seguaci di Robert, sul blog inglese. Loro hanno BruceLevy come antivirus, noi abbiamo Andrea. Non ti conviene fare il galletto con noi.
    Ti prego lascia stare la Mina, l'unica cosa che la fof non e' riuscita a contaminare di mer... come ha fatto con tutto quello che ha toccato. Si vede che sei ancora "dentro", non riesci a farne a meno di "citare" per far colpo.

    E' notte fonda, buona notte.

    RispondiElimina
  136. Caro Orazio, perche' con questi discorsi non c'entri? Certo che c'entri, infatti sei qui con noi!

    Non ho mai capito (e temo che non lo capiro' mai) quelli che arrivano su di un blog e lo accusano di essere uno spreco di parole. Ovviamente se non ti aiutano per te sono uno spreco, ma se dovessero aiutare qualcuno, ecco che non sono piu' parole, ma qualcosa di piu' tangibile.

    Di solito, anche nella fof capitava spesso, i fautori di questo partito d'azione, non facevano mai nulla. Era solo la loro idea immaginaria di se' stessi che si pensava capace di azioni eroiche e benefiche.
    L'unica azione benefica che trovavo in loro era quando per magnanimita' si astenevano dal parlare! (hahaha)

    Ancora una volta mi trovo a dover spiegare l'ovvio. E' un blog, ci sono parole per comunicare, se volete comunicare con le azioni bisognera' trovare un posto adatto...non so un circo per gladiatori, un campo di calcio, una casa in fiamme con persone da salvare!

    Insomma se siete i tipo a cui il pensiero e le parole danno fastidio, state perdendo tempo prezioso che potreste usare a beneficio dell'umanita'!

    Noi, umilmente, parliamo di cose nostre, di stupidaggini fatte, del rincoglionimento della quarta via, insomma cose comuni...

    Voi esseri eroici e di poche parole dovete aver pazienza con noi a cui piace leggere e scrivere, lo so e' una perdita di tempo...ma vedi, non dobbiamo correre a salvare nessuno, abbiamo tempo....

    baci e abbracci ai nullafacenti e anche ai gloriosi uomini e donne d'azione!

    RispondiElimina
  137. Per Orazio. Puoi postare la tua lettera anche sul Cesap. Two is better than one. In più è seguito da utenti di diverse estrazioni, quindi più punti di vista.
    Piperino

    RispondiElimina
  138. Parole...parole..parole...
    Cito "anonimo" che cita Mina...
    Ma a questo punto mi sorge spontanea una domanda...
    "parlando di scopi e di azione...quale può essere lo scopo pratico di un essere umano atto all'azione ed alla pratica consapevole quando perde tempo ad avvisare un gruppo di chiacchieroni che stanno perdendo tempo?"
    Boh..!? mi sembra uno di quei matti con i cartelloni.."PENTITEVI la fine è vicina!!" che girano nelle strade di alcuni films americani.
    Io mi perdo nelle parole e nei pensieri e quindi forse non riesco a capire molto di "PRATICA" ma di arene e campi di calcio si...forse ho sbagliato posto anche io?!
    Per Mr. Bean e Andrea...
    Per aumentare la confusione direi che sono d'accordo con tutti e due..."Alcuni" studenti sono "sinceri" e allo stesso tempo non possono esserlo.
    Per definizione che sta in una setta è rincoglionito (quindi non usa in modo reale la sua intelligenza potenzialmente presente)e allo stesso tempo magari per lui in quel momento le possibilità di sincerità erano quelle e si sforzava grazie alla sua intelligenza potenziale di essere coerente e sincero.prima o poi però credo che per non perdere l'uso del cervello si debba arrivare ad uno stallo e ad una resa dei conti...con se stesso.
    Saluti a tutti.
    P.S: Andrea come va con TESSHU?

    RispondiElimina
  139. La fede, che sia in un dio o in un'ideologia,o in un profeta o in una banana non ha nulla a che fare con l'intelligenza, ci sono perfetti imbecilli e menti grandiose che credono hanno creduto e crederanno ( che poi già definire intelligente qualcuno è vago e opinabile....). C'è chi non crede oggi e si convertirà domani, credetemi ( eheh) la fede e la ragione sono due rette parallele. La teoria opposta, cioè che uno si beva il cervello per un tot e poi gli riappaia come d'incanto, non regge. cosa induca qualcuno a credere tanto da farsi esplodere non è ancora dato sapere, magari la risposta la troveranno nel dna. Intanto sarebbe il caso di scoprire cosa sono e come funzionano i neuroni a specchio è molto interessante e istruttivo.

    RispondiElimina
  140. Cara hclotilde,
    hai ragione, la fede e l'intelligenza non hanno niente a che fare una con l'altra!

    La teoria per cui l'intelligenza possa o non, scomparire o riapparire all'improvviso non so....ci sono situazioni in cui ti rendi conto, tutto in una volta che sei stato cieco o stupido e lo realizzi in un istante.

    Ma per le vicissitudini in un culto di solito e' un processo piu' lungo....ad esempio: la prima cosa che Goebbels fece quando i nazisti presero il potere in Germania (parlando di uomini d'azione che non amavano le parole ma ne conoscevano il potere!) fu di monopolizzare tutte le stazioni radio e cominciare a trasmettere, continuamente, i messaggi della germania nazista.
    Funziono'.

    E'provato, a questo punto, che la ripetizione sistematica funziona, un massaggio ripetuto all'infinito, alla fine convince o comunque influenza l'intelligenza abbastanza da distorcerla.

    Iniziando una ricerca spirituale basata solo sul credere alle cose verificate, si finisce in una stanza ascoltando un tipo (in rosa!) che assicura che ci sono angeli presenti nella stanza!

    E' vero, non accade in un giorno.
    Ma guardate, ad esempio, il lavoro svolto da Pink Bob in pochi giorni (usando le maledette parole!):
    29 agosto
    "Se si ha negativita' verso la forma corrente della scuola che l'Influenza C ci ha dato, ci si e' scordati che anche questa e' una emozione negativa, e deve essere trattata allo stesso modo di ogni altra emozione negativa. Altrimenti non puo' essere trasformata."

    2 settembre
    "Quando Be localizza il terzo occhio con fermezza, la sequenza ha servito il suo scopo."

    3 settembre
    "La sequenza, in tutta la sua grandezza, esiste nell'illusorio secondo stato. Calderon ha detto - L'uomo sogna la propria vita-
    Ma che sogno pero'! La sequenza che materializza la divina presenza!

    4 settembre
    "Noi dobbiamo sostenere quello che merita il nostro sostegno - i quattro respiri senza parole. Dobbiamo anche trovare l'immaginazione insopportabile."

    Ecco come l'uso delle parole diventa un arma e come lentamente inibisce l'uso del cervello. Studiando anche solo le quattro frasi qui sopra si puo' vedere come comprendano tutti gli elementi della manipolazione, pur contraddicendosi qui e la'con leggerezza.

    p.s. Edson, Tesshu era forte, magari un po' pazzo! mica come noi!

    RispondiElimina
  141. L'USO DELLE PAROLE DIVENTA UN ARMA E LENTAMENTE INIBISCE L'USO DEL
    CERVELLO. PAROLE.........
    PAROLE.......... PAROLE............
    CERCO SOLO DI AIUTARE..............
    BELLI O BRUTTI VI AMO TUTTI
    FANTI DI CUORI O DISERTORI SIETE
    SEMPRE I MIEI AMORI

    RispondiElimina
  142. Anonimo, molla il fiasco, lascia perdere, da retta!

    RispondiElimina
  143. SCUSATEMI, POTETE VEDERE COME LE PAROLE MI ABBIANO OTTENEBRATO IL CERVELLO, PER CUI MI DIVERTO CON POCO! PER FAVORE IGNORATEMI!

    RispondiElimina
  144. CONTINUO AD AVERE QUESTO
    SUONO IN TESTA...
    COME MI PIACE IL SUONO DELLE MIE PAROLE...PAROLE
    ...PAROLE

    RispondiElimina
  145. A tutti gli ex-studenti che soffrono:

    Quando vi e' dolore il centro del piacere e' attivo. Piu' forte e' il dolore piu' il centro del piacere emette endorfine. Quando il dolore cessa, il piacere regna(Illuminazione?).
    Viva la sofferenza Buona Giornata

    RispondiElimina
  146. Ignazio benvenuto!
    Non ti ho capito, ma non importa, contento di sentirti, ciao.

    RispondiElimina
  147. Andrea
    Volevo solo dire che attraverso un evento doloroso purtroppo inevitabile in questro pianeta (Prima nobile verita' :la vita e'sofferenza) si crea nell'organismo una diatriba tra la luce e la tenebra. Questo "processo" se supportato dall' Attenzione genera una certa quantita' di peptoids atti al cambiamento alchemico dell'organismo. Il risultato e' una maggior consapevolezza (Intelligenza)e un apertura all'Ignoto. Come diceva il furbacchione Armeno la sofferenza volontaria e' l'unico mezzo per decondizionare l'individuo. Una sorta di rimedio omeopatico.Dunque amici miei utilizziamo gli eventi dolorosi per incrementare l'Intelligenza che essendo libera per natura aiutera' in modo profondo a discernere tra il vero e il falso. Sono daccordo con te' quando dici che e' impossibile essere intelligenti e militare in una "setta". Un Abbraccio I.

    RispondiElimina
  148. LA DISSONANZA COGNITIVA
    Leon Festinger è uno psicologo che ha condotto studi su gruppi che avevano predetto la fine del mondo. Trovò che molti membri diventavano più forti che mai quando la profezia non si avverava. Le sue indagini rivelarono che i membri dovevano trovare il modo di superare psicologicamente il fallimento della profezia. Avevano bisogno di mantenere l'ordine e il significato della loro vita. Avevano bisogno di pensare che stavano agendo secondo la propria auto-immagine e i propri valori.
    Festinger descrisse questa contraddizione che avevano bisogno di superare con la "TEORIA DELLA DISSONANZA COGNITIVA". I tre componenti che descrisse sono:
    - CONTROLLO DEL COMPORTAMENTO
    - CONTROLLO DEI PENSIERI
    - CONTROLLO DELLE EMOZIONI
    Ogni componente ha un potente effetto sugli altri due: CAMBIATENE UNO E GLI ALTRI TENDERANNO A CAMBIARE ANCHE LORO. Quando cambiano tutti e tre, l'individuo subisce un cambiamento completo. Festinger riassume così il principio fondamentale:

    "Se cambi il comportamento di una persona, i suoi pensieri e sentimenti cambieranno per minimizzare la dissonanza".

    Quando c'è un conflitto tra pensieri, sentimenti o comportamento, allora quelli che sono in conflitto cambieranno per minimizzare la contraddizione. Ciò accade perchè una persona può sopportare solo una certa discrepanza tra questi componenti che costituiscono la sua identità. Nelle sette questa dissonanza è creata per strumentalizzare e controllare gli adepti.
    Steven Hassan, autore di "Combating Cult Mind Control", ha aggiunto un quarto componente a quelli elencati da Festinger:
    - CONTROLLO DELL'INFORMAZIONE
    Controllando l'informazione che un altro riceve, puoi controllare e restringere la sua capacità individuale di pensare autonomamente. Metti un limite alle cose cui è in grado di pensare.
    CONTROLLO DEL COMPORTAMENTO - Il controllo della realtà fisica dell'individuo.
    Può comprendere il controllo di dove la persona vive, di ciò che mangia, di come si veste, dorme, lavora, i rituali ecc. Per questo motivo la maggior parte delle sette hanno un programma di comportamento molto stringente per i loro adepti. Nelle sette distruttive c'è sempre qualcosa da fare. Ogni setta ha il suo proprio set di comportamenti che la distinguono e la tengono insieme. Questo controllo è così potente che l'adepto parteciperà effettivamente alla propria punizione e arriverà effettivamente a credere di meritarla!
    Non si possono comandare i pensieri di una persona, ma SE PUOI CONTROLLARE IL SUO COMPORTAMENTO, ALLORA CUORE E MENTE SEGUIRANNO.
    CONTROLLO DEL PENSIERO - Il controllo dei processi di pensiero dell'individuo.
    L'indrottinamento dei membri è così accurato che essi manipoleranno i loro stessi processi di pensiero. L'ideologia è introiettata come "la verità". Le informazioni che arrivano vengono filtrate attraverso questa verità in cui si crede, che regola anche come si pensa all'informazione.
    La setta ha il suo proprio linguaggio, che regola ulteriormente come una persona pensa e pone una grande barriera tra gli adepti e le persone esterne alla setta.
    Un'altra forma di controllo sono le tecniche di "arresto del pensiero". Può prendere molte forme: cantilene, meditazione, canto, canto senza parole, bloccare la lingua o sottoporla a una particolare disciplina (alcuni addirittura pagano per imparare questo), preghiera concentrata, ecc. L'uso di queste tecniche cortocircuita la capacità di una persona di confrontarsi con la realtà. La persona può pensare solo pensieri positivi sul gruppo. Se c'è un problema, l'adepto si prende la responsabilità e lavora più intensamente.
    CONTROLLO DELLE EMOZIONI - Il controllo della vita emozionale dell'individuo.
    Manipola l'intero spettro delle emozioni di una persona. Colpevolezza e paura vengono usate per mantenere il controllo sugli adepti. Gli adepti non possono vedere il controllo esercitato attraverso il senso di colpevolezza e, come le altre vittime di abusi, sono condizionate a dare la colpa a se stesse quando le cose vanno male, perfino a essere grate quando il leader rimarca le loro trasgressioni.
    La paura è usata per manipolare in due modi. Il primo è creare un nemico esterno (noi contro di loro) che ti sta perseguitando. La seconda è la paura della punizione dai leader se non sei "abbastanza buono". Essere "abbastanza buono" è seguire perfettamente l'ideologia. Il controllo emozionale più potente è l'induzione di fobie. Questo può provocare nella persona una reazione di panico al semplice pensiero di lasciare il gruppo. Non si può neanche concepire che si possa vivere fuori dal gruppo.
    Fisicamente non c'è una pistola puntata alla tempia per loro, ma la pistola psicologica è altrettanto se non addirittura più potente.
    CONTROLLO DELL'INFORMAZIONE- Il controllo delle fonti di informazione dell'individuo.
    Una persona sarà incapace di formarsi un giudizio assennato se gli negate le informazioni necessarie per formarlo. Le persone sono intrappolate nelle sette perchè gli è negato l'accesso alle informazioni chiave di cui hanno bisogno per valutare la loro situazione. Le catene psicologiche imposte alle loro menti sono tanto potenti che è come se fosssero in prigione, separati dalla società. Così potente è questo processo psicologico che essi mancano del meccanismo interno propriamente funzionante per confrontarsi con qualunque informazione critica cui si trovino di fronte.
    (tratto da http://www.skeptictank.org/hs/cultdyn.htm)

    RispondiElimina
  149. Permettetemi una citazione sull'intelligenza da cui voglio prendere spunto per comunicare la mia esperienza non per fare il professorino.
    "L'intelligenza si misura dal risultato"
    Chiaramente per avere un risultato ci vuole un obiettivo, quella domanda, quel bisogno che ci hanno portato a fare la scelta della scuola.
    Di sicuro, per me che ho aspettato l'età adulta e confrontato altri percorsi di evoluzione( potrei dire spirituale ma chissà se ci capiamo?) l'idea di cedere la mia volontà ad un altro per un tempo, entrare nei tempi,nell'attrito della disciplina ,dell'accettazione di una forma gerarchica non è stato facile. Allettato da curiosità intellettuale e dalla speranza di avere il ricordo di me molto utilitaristica per commettere meno sbagli.In altre sedi ho paragonato l'esperienza scuola a fare il militare. Si può imparare dovunque, scuola setta, autobus se sai cosa stai cercando. Poi si intromette la fede e tutti gli sbagli del sentiero , più tutta quella che è la manipolazione mentale. Credo che uno che cerca di "sviluppare armonicamente tutte e tre le parti della macchina" ad un certo punto si debba far il check up sull'intelligenza razionale, sull'intelligenza emozionale su quella motoria. Anche sentirsi superiori può essere interpretato in una maniera diversa: quando diventi padre sei superiore perchè ti prendi più responsabilità, ti occupi di più persone. Ma se ti senti superiore perche senti gli altri inferiori quello si chiama complesso di inferiorità, disturbo narcisistico della personalità ecc

    RispondiElimina
  150. “Cari amici,
    Robert vuole condividere questa foto, che è stata scattata in un viaggio recente, con noi. Egli spesso insegna, ‘ascoltare è obbedire’.

    Guarda l'immagine
    Corano: Noi ascoltiamo e obbediamo; e rispettiamo i nostri doveri verso Allah.

    Philokalia, Simeone il Nuovo Teologo: Obbedisci subito alla chiamata. Di nulla Dio gioisce quanto della nostra prontezza.

    Egli ha osservato che ci sono quattro lettere nella parola ‘obey’ e uno studente ha sottolineato anche che contiene la parola ‘be’.

    Con amore,…..”

    RispondiElimina
  151. Oggi, camminando, stavo facendo la sequenza.
    Ad un certo punto mi sono scontrato con un palo della luce, spaccandomi il naso!

    Incredibile terzo stato!
    "Vedi", mi sono detto "la sequenza funziona!"

    E pensare che l'Influenza C ha messo i pali della luce proprio li' per noi!

    RispondiElimina
  152. Dopo aver letto testimonianze di adepti di altre sètte, mi pare che il condizionamento mentale passi attraverso meccanismi molto simili, a prescindere dallo scopo o dal “credo” di ciascuna setta. Ho messo giù alcuni appunti.

    Alcuni modi usati nelle sètte per condizionare psicologicamente un essere umano
    - Farti sentire una cacca.
    - Rincoglionirti.
    - Consolarti perché sei una cacca.
    - Farti sentire che senza setta morirai.
    - Farti sentire in una famiglia.
    - Farti sentire diverso dagli "altri".
    - Farti sentire che il resto della tua vita non conta (è solo servito a portarti "qui", così come tutti i tuoi cari).
    - Farti una falsa psicoanalisi, per farti dire quello che vogliono loro (ricorda, genitori, infanzia, paure, sforzarsi di ricordare).
    - Possedere i tuoi ricordi.
    - Metterti a nudo ed entrare in essenza per rubarti la tua parte migliore e più nascosta.
    - Possederti.
    - Inventare delle debolezze e farti credere che le curerai. (Salute o mente).
    - A un certo punto, farti sentire speciale.
    - Costruire gerarchia tra i membri.
    - Creare dei modelli da imitare.
    - Farti lavorare. Fino allo stremo delle forze.
    - Proporre uno scopo irraggiungibile in un'intera vita (Life committement, even more than one life).
    - Controllare le informazioni, se e come ti arrivano.
    - Spaventarti a morte.

    Alcuni possibili effetti collaterali derivanti dall’aver fatto parte di una setta
    1) Diminuita fiducia in se stessi – Esempio personale: Quando dovevo dirigere un incontro, mi studiavo il materiale, c’era tutto già scritto, dovevi essere sicuro di quello che dicevi. Creatività pressocché nulla.
    2) Scarso entusiasmo – “The creative juices are, literally, sucked out of them.” Ci è stato un po’ spento l’entusiasmo. Quando sono entrata amavo la poesia, la scrivevo anche. Poi è sceso il silenzio. (Meno male, potrebbe dire qualcuno ...)
    3) Prendersi troppo sul serio – In realtà, non siamo nulla di speciale; anche l’esperienza “dolorosa” del lasciare è un’esperienza comune a tanti.

    Alcuni utili rimedi (trovati utili per me)
    - Recuperare fiducia in se stessi – Coraggio dei PROPRI pensieri. Smettere di chiedere/cercare/temere l’approvazione/disapprovazione degli altri.
    - Provare a godere semplicemente (senza un perché) delle cose che ci facevano godere “prima”.
    - Commuoversi senza pensare che sia sbagliato.
    - Guardare la natura e godersela.
    - Se piaceva e ti manca, riprendere a fumare qualche sigaretta senza sentirsi colpevoli.
    - Ridere, ridere, ridere. (Vorrei imparare a ridere di più di me stessa)
    - Sentirsi contenti di essere sostenuti dalle proprie gambe e dalla propria natura di essere umano, così com’è.

    RispondiElimina
  153. Seconda Puntata.

    Il ‘mentire’. (Prima parte)
    Purtroppo non abbiamo trovato una definizione precisa nelle ‘divine scritture’ (ovvero, secondo la leggenda, il testo sacro scritto di proprio pugno dal capobranco), ma solo quanto segue.

    “Mentire Intenzionale”: la pratica, esercitata al fine di agevolare il proprio scopo, di dire qualcosa che non e’ rigorosamente vero, qualora non provochi un danno reale a nessuno.

    Per poter spiegare lo sviluppo di quest’idea, perno della filosofia del branco fof, bisogna fare un passo indietro.
    Circa una quarantina d’anni fa la seguente esperienza cambio’ radicalmente la vita del capobranco. Nel settembre del 1967, attraverso il suo primo ammaestratore, il nostro esemplare incontro’ l’Influenza C (vedi glossario), prima di essere espulso dal gruppo per molestie sessuali ad altri colleghi-membri.
    Gli ‘Angeli’ cominciarono a parlare apertamente e direttamente col capobranco, e quell’episodio segno’ il principio del lungo e redditizio dialogo tra lui e l’influenza C. A conseguenza di questa perizia, qualche tempo dopo si verifico’ l’altro evento che segnera’ il futuro roseo del capobranco: la sua cristallizzazione (vedi glossario).
    Curiosamente, la cristallizzazione del capobranco rappresento’, fra tutte le improbabili predizioni da lui fatte, l’unica ad avverarsi. Viene tutt’oggi descritta come un’esperienza dell’altro mondo. Tale esperienza tuttavia rimane comunque irraggiungibile da parte di una qualsiasi altra persona, anche se nella propria nona vita (vedi glossario).
    “… E poi ci fu un lampo di luce e del fumo (mentre tremante unisce teatricalmente le proprie zampe di fronte ai suoi occhi appannati dal vino) e poi i centri superiori si fusero…!” (vedi glossario)
    Secondo la leggenda la sua cristallizzazione sarebbe dovuta avvenire qualche giorno prima, ma non essendo certo roba da poco, si avvero’ comunque quel fatidico e ancor oggi festeggiato19 marzo con grande sollievo da parte dei pochi membri dell’allora giovane branco.
    Dalle ‘divine scritture’: “Uno studente mi ha chiesto: “Come si verifica l’influenza C?” Gli ho risposto che accadra’ una serie di eventi troppo numerosi per essere attribuiti al caso… E’ difficile rendersi conto che stasera sulla terra ci sono sei miliardi di persone e che l’influenza C ha scelto proprio noi per evolvere. C’e’ una lunga fila che conduce al paradiso che e’ lunga millenni eppure noi siamo in testa. Per una fortuna inspiegabile, noi siamo i prescelti. (Studente) “Si, ma come si verifica l’influenza C.?” Verificare l’influenza C non e’ un processo dolce: ci si smarrisce… Abbiamo l’aiuto dell’influenza C, percio’ non abbiamo bisogno di Dio – l’Assoluto – lui e’ troppo grande per noi e ha cose ben piu’ importanti da fare… L’influenza C non permette che, come noi, molti la trovino. Non vogliono che il risveglio diventi ordinario perche’perderebbe di valore e avrebbe un effetto riduttivo sull’Assoluto.” (Studente) “ … Si, e' vero, l’influenza C ha gia’ dato prova di se’, ora spetta a noi dare prova di noi…”
    (fine prima parte)

    Glossario.

    “Influenza C”: L’influenza diretta di esseri consapevoli, senza corpo fisico che stanno lavorando in maniera diretta per aiutare solo i membri paganti del gruppo che credono pertanto di svegliarsi.

    “Cristallizzazione”: Il processo per cui le caratteristiche psicologiche diventano stabili e permanenti.
    Cristallizzazione sbagliata nel caso di chi si e’ fissato in modelli meccanici che sono incompatibili col metodo di risveglio dettato dal capogruppo.
    Cristallizzazione giusta o corretta, nell’unico caso del capogruppo che ha reso i ‘centri superiori’ permanenti dentro di se’e a sua completa disposizione.

    “Centri Superiori”: Il centro emozionale superiore, in grado di percepire la connessione di tutte le cose e sede dell’amore consapevole e della compassione. Il centro intellettuale superiore in grado di percepire le leggi che governano tutte le cose e sede della saggezza consapevole.

    “Nove Vite”: Le nove vite attraverso le quali puo’ trovarsi a passare un’anima che sta evolvendo, prima di uscire a sfuggire al piano dell’esistenza fisica durante la nona, ma solo se si e’ il capobranco.

    RispondiElimina
  154. A proposito del messaggio di Robert riportato più sopra

    Ma vi rendete conto che ci sono volute ben due persone per fare la seguente straordinaria scoperta: la parola OBEY è composta da quattro lettere! Ma dài! Caspita, vedi cosa vuol dire avere un maestro conscio? Questa sì che è conoscenza. E non finisce qui: contiene le lettere BE! Ma è fantastico! Quale persona non illuminata avrebbe potuto arrivarci?
    (È veramente un messaggio di Robert, non è inventato!)

    Ma vi rendete conto ....? E c’è chi sta seduto agli incontri e paga centinaia di dollari per restare straordinariamente colpito da queste rivelazioni!

    In questi giorni sto vedendo un ex-studente uscito da poco. Mi rendo conto di quanto delicata sia tutta la faccenda. È difficile accettare le cose come stanno, ci si sente degli imbecilli e si soffre. Forse noi che postiamo qui da un po’, abbiamo fatto un certo percorso a questo punto; ma ci vuole tempo prima che la bolla che abbiamo costruito alle nostre vite e alle nostre menti si sgonfi del tutto.
    Secondo me, siamo sulla buona strada.

    RispondiElimina
  155. Stranamente quello che ci porta in una scuola o gruppo (e da li' cominciano i problemi)
    e' una sensazione di inadeguatezza o di insoddisfazione con il mondo.
    Sottovalutiamo chi siamo e cosa siamo capaci di fare e abbiamo bisogno di aiuto.
    Questo ci mette gia' in una posizione di svantaggio.

    Una frase come "non abbiamo niente da perdere" usata in questo contesto e' letale.
    E' estratta da Ouspensky, e noi non sappiamo quando o perche' l'abbia detta.
    Ma e' accettata in silenzio e fa da sottofondo a molte cose che vengono successivamente prese per vere. Si appoggia ovviamente alla percezione che abbiamo di noi stessi al momento.
    Siamo, piu’ o meno disperati, e tutto puo’ sembrare un salvagente tiratoci mentre anneghiamo.

    Lentamente, una volta entrati nelle dinamiche del gruppo, questo cambia e si trasforma nel suo contrario. Diventiamo piu’ sicuri di noi, il maestro continua a dirci che siamo i prescelti, gli unici che sopravviveranno all’ apocalisse ecc.....
    E’ una cosa che capita in tutti i gruppi e sette. Purtroppo non siamo originali neanche in questo.

    Si passa quindi dalla pochissima fiducia in se’ stessi alla piu’ grande arroganza dell’essere speciali, di cui molti hanno gia’ parlato.

    La criminalita’ del maestro si trova, per me, piu’ nell’avvantaggiarsi di questa situazione che tutta la perversione sessuale per cui e’ noto.
    Lo sfruttare la debolezza di persone che si sono fidate di lui e che volevano solo diventare esseri umani piu’ completi e forti.

    L’unico modo in cui questo accade, e’ nel mentire a se’ stessi. All’inizio solo a dosi leggere, ma col tempo, se si vuole rimanere nella scuola, bisogna auto-infliggersi dosi enormi di menzogne per andare avanti. Sia sul nostro presunto livello d’essere che su quello di altri (studenti anziani, maestro, maestri viaggianti, amici di letto del maestro...)

    Si puo’ vedere nelle parole dei vari anonimi questa dolorosa dicotomia. Da una parte la terribile arroganza del sentirsi eletti, dall’altra, e molto piu’ forte, la grande insicurezza del proprio essere. Questa non puo’ che essere tenuta a bada che credendo ciecamente nel messia di turno.

    Purtroppo il messia di turno non e’ affatto interessato a sviluppare gli individui intorno a lui, ma e’ ben contento di tenerli al guinzaglio con poche frasi inutili che elargisce per farli contenti e che mantengono l’illusione del far parte di un elite.

    Che si contraddicano come queste: “Siamo pochi ma siamo migliori – Non siamo meglio siamo solo piu’ fortunati –“ (!!), non e’ un problema.
    Ci sono respingenti che sanno come far ammutolire qualsiasi pensiero ribelle.

    Be’, non volevo scrivere cosi’ tanto.
    Ciao a tutti

    RispondiElimina
  156. Caro Andrea, vorrei dirti tante cose, ma mi viene solo da ringraziarti.
    Un abbraccio a tutti, Lisa

    RispondiElimina
  157. Ho saputo che Mihai ha lasciato,
    le sorprese non finiscono mai...

    RispondiElimina
  158. Mihai non ha lasciato la fof di sua spontanea volonta', e' stato cacciato, mandato via, ecc.. perche' si e' permesso di andare in Arizona per conoscere un'altro "maestro".
    Con lui sono stati cacciati altri studenti.

    Come' facile nella fof essere declassati da Angeli a Demoni in poche ore.

    RispondiElimina
  159. nessuno lascia mai veramente la
    FOF, questo forum ne e' la prova.
    la FOF e' una maledizione che vi
    accompagnera' per il resto della vita.

    RispondiElimina
  160. No, SOS666FOF (mamma mia, ma che sei satanico?), non credo che sia così, specialmente perchè ne stiamo parlando. La Fof è stata una cosa importante nelle nostre vite, per molti di noi lasciarla è stato un evento abbastanza traumatico e abbiamo ferite da guarire. Lo stiamo facendo qui, ma non durerà per sempre. Probabilmente questo ti rincuora, vero? Non vedi l'ora che questo libero spazio di discussione finisca, vero? Pensaci. Sei in una setta che ha bisogno di limitare le informazioni con cui i suoi membri vengono a contatto. Non pensi che ci sia qualcosa che non va?

    RispondiElimina
  161. Grazie Andrea, per le parole che mi rincuorano insieme ad altri interventi di altri ex studenti,e mi confermano che dalla FOF si può uscire anche da adulti.....
    Vivo un periodo di grande turbolenza emotiva e psicologica che per ora è culminata in una bella gastrite...ma che mi lascia intravvedere in fondo al "tunnel" una possibile "epifania"..
    Sto rielaborando e grattando via tantissimo materiale di scarto del mio inconscio e molte vecchi nodi si stanno sciogliendo....questo mi ricorda che sono vivo e sto camminando....non mi preoccupo tanto di dove posso arrivare ma c'è fermento ed ho fiducia in quello che verrà...
    Un saluto a tutti...

    RispondiElimina
  162. caro michele
    non si sputa nel piatto dove si e' mangiato.

    RispondiElimina
  163. Caro sos666 (3 sequenze?), rimpiango ora il nome anonimo!

    Secondo la tua logica e profonda saggezza, se si e' stati in un collegio militare dove abusi e violenze ti venivano fatte, tu comunque non dovresti criticare una tale istituzione.

    Oppure essendo cresciuto in una famiglia di alcolizzati o membri di un culto, non dovresti analizzare e trovare colpe nei genitori.

    Venire da questo tipo di realta' non vuol dire affatto che non te ne libererai mai.
    Solo che avrai delle cicatrici per il resto della tua vita. Non ti rendono migliore o peggiore, sono parte di chi sei. A me non dispiace averle, se non avessi queste ne avrei altre.
    Fanno parte di te e della tua esperienza.

    Non mi aspetto che tu capisca, d'altra parte stai ancora mangiando nel piatto in cui noi abbiamo sputato!!(hahahaha)

    RispondiElimina
  164. ... ahhhh!!! che schifo SOS666! Io ci ho anche vomitato nel piatto!

    RispondiElimina
  165. cari ex studenti disagiati, scellerati, scioperati, malcapitati, disadattati etc.
    vi e' mai venuto di pensare che il
    grande BOB EARL potrebbe in realta'
    essere un demonio sotto mentite spoglie? e in tal caso non potremmo
    nemmeno rimproverargli niente perche' si sa che il diavolo si comporta maluccio. dovremmo semmai fare mea culpa per la nostra ingenuita' e' un po' come la storia di cappuccetto rosso e il lupo travestito da nonnina.

    RispondiElimina
  166. Di certe cose abbiamo gia' parlato, tipo il mea culpa e simili.

    Ma perche' " sotto mentite spoglie"?

    RispondiElimina
  167. Avete notato che quando si scrivono cose scomode sul conto di Robert Burton e della FoF, i difensori della "fede" si fanno subito sentire?
    Alla faccia della trasformazione delle emozioni negative.

    Con gioia e amore

    un fiero e felice ex studente.

    RispondiElimina
  168. A proposito di "poveri diavoli", vi ricordarte il proverbio che dice:
    Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
    Infatti quel povero diavolo di burton, non ha pensato a tutto.
    Per far cadere le sue vittime nella setta/culto e controllare le informaioni, ha usato di tutto. Spie varie, esercizi sul pettegolezzo, il divieto di parlare con coloro che sono usciti dalla setta, ecc....
    Poi, un giorno, Al Gore, divulga e sviluppa l'uso di Interet di massa.
    Il nostro povero diavolo e' fregato, come fara' adesso a tenere a bada tutte queste informazioni? La sua setta/culto sembra un colabrodo d'informazioni. Anche l'esercizio dato ai suoi seguaci di non parlare con gli ex e di non partecipare al blog, non e' piu' controllabile, come si vede dal blog.I poveri seguaci non riescono a fare a meno di sbirciare e partecipare

    Un ex seguace felice e contento

    RispondiElimina
  169. Un giorno Pinky stava facendo la solita passeggiata con i pochi amici (circa 30, mio dio..come gli io di lavoro!) nel rose garden.

    Le forze superiori, alle volte birichine, fecero si' che Pinky, senza accorgersene, pose la sua grande scarpa sui resti, processati ed eliminati, di cibo per cani.
    "SHIT!" esclamo'(per nulla arrabbiato) il grande maestro.

    Immediatamente uno dei discepoli piu' intelligenti disse:" -Shit- e' composta da 4 lettere!"

    Questo fece nascere una discussione molto profonda e dettagliata sulla parola. Vennero notate le seguenti cose:
    il suono -SH- e' contenuto nella parola, chiaramente riferendosi al Sacro Silenzio tenuto dagli studenti quando fanno la sequenza.
    Anche -HI- si trova nella (ora divina)parola, che potrebbe indicare il se' superiore.
    -It- che ovviamente si riferisce alla sequenza o a Dio (per cui il famoso holy shit!).

    Un momento che per il resto del mondo sarebbe potuto essere solo un incidente noioso, e' per noi, pochi ma privilegiati, una lezione profondissima!

    p.s. la scarpa puo' essere acquistata per modica cifra su sillyauction.com.
    I proventi verranno usati da Pinky per farci quello che vuole!

    pace e bene,
    sette vuol dire sei.

    RispondiElimina
  170. per vostra informazione:
    il maestro fa monitorare costantemente i vari blog denigratori della sua persona e della scuola con l'intenzione di intentare una causa giudiziaria per calunnia e diffamazione contro tutti coloro che esprimeranno
    giudizi falsi e infamanti.
    siete avvisati

    RispondiElimina
  171. Caro anonimo, che paura, non scrivero' piu' nulla nel blog, che non sia vero, un momento, ma tutto quello che e' stato scritto fino ad ora ..... e' VERO.
    Percio' non dovo temere nessuna causa civile.

    Poco tempo fa' la fof ha cercato di fermare Elena H, avete fatto una figura di m.....
    Hanno riportato la notizia sui giornali locali, non facendo certo un favore alla vostra organizzazione/setta.

    Io dormo tranquillo, da quando sono uscito dalla setta, molto molto tranquillo, tu invece con la tua coscenza come va?

    Un ex seguace felice e contento.

    RispondiElimina
  172. Anonimo, forse hai sbagliato paese, qui' non siamo in CINA dove contrallano Internet.
    Questi tipi di avvertimenti mi ricordano tanto la Mafia.
    Non preoccuparti per noi, non l'hai mai fatto quando facevamo parte della setta.
    Sei solo interessato a proteggere il tuo leader.

    Io dormo tranquillo

    RispondiElimina
  173. Vi prego datevi un nome qualsiasi ma questa anonimita' e' fastidiosa. Se non siete studenti non capisco neanche perche' dobbiate proteggere il vostro nome....comunque usate, che so, anonimo 1, anonimo2.

    Non che gli studenti debbano aver paura di niente....ma capisco il non voler rivelare il far parte della fof. Magari potete mentire e dire di far parte di un gruppo diverso!

    Caro anonimo che ci metti in guardia, intnato ti ringrazio per la premura. Ma sei poco informato (d'altra parte e' sinonimo di studente).
    Se vuoi andare a leggere le prime pagine del blog inglese, l'avvocato della fof ha cercato d'intimidire il gruppo di persone che secondo lui stavano denigrando Pink bob. Si chiamo' Be Careful. Vai a vedere le risposte e vedrai che non solo Be Abe Careful non minaccio' piu' nessuno, ma da verme quale e', scrisse dio nuovo, questa volta tutto miele e burro, professando un grande amore per tutti.

    E' vero che Pinky controlla il blog (non ha tenuto il potere cosi' a lungo per niente), ma non puo' fare proprio nulla. ha gia' pagato caramente ogni volta che le cose sono andate per vie legali.

    Per conto mio, so per certo che le cose dette su Pink bob sono vere, ma tu come lo sai che non lo sono?

    A parte questo, la cosa peggiore e' quello che dice e quello che pretende di essere. Fa perdere tempo a un sacco di persone che credono di star svolgendo un lavoro che esiste solo nelle loro menti.

    Il credere di far parte di un lavoro purtroppo non vuol dire che questo stia accadendo. Ancora peggio quando si fa riferimento a forze misteriose e fantomatiche.

    cia'

    RispondiElimina
  174. sara' come dici tu anonimo andrea
    ma io nonostante le tue rassicurazioni mi sto' cagando
    addosso.

    RispondiElimina
  175. Andrea solo per amor di chiarezza : Ma tu come lo sai che sono vere quelle cose ?
    Io per es. credo che sono vere per una ragione statistica. Quando gli esperti che studiano i culti trovano una gran maggioranza di persone che affermano la stessa cosa è probabile (non certo)che la cosa sia proprio così. Questo per rispondere alle obiezioni di chi afferma che chi esce dalla scuola si inventa falsità per trovare una scusa.

    RispondiElimina
  176. all'ex seguace felice e contento
    chiedo di raccontarci come e' arrivato ad esserlo, da quanto ha lasciato la fof e quant'altro si sente di raccontare.
    grazie

    RispondiElimina
  177. Caro Anonimo Veneziano,
    sono sempre stato felice e contento, e' che non lo sapevo fin quando non ho lasciato la setta.

    Quando non devi piu' pagare una media di 300 euro al mese, per poter far parte del club di via zanella, credimi, solo questo di fa' sentire felice e contento.
    Il fatto che apri gli occhi e vedi finalmente tutte le bugie che ti circondano, credemi, ti senti subito felice e contento.
    Quando finalmente prendi la responsabilita' della tua vita fra le tue mani, credimi, questo basta per sentirti felice e contento.
    E per finire, quando finalmente ti liberi dei condizionamenti della setta e la paura e' finalmente sconfitta e non ti caghi piu' addosso,...credimi, ti senti subito felice e contento.

    Un ex seguace felice e contento

    RispondiElimina
  178. Anonimo!!!!

    Ti sei liberato anche dei condizionamenti della grande setta (IL SISTEMA). E si perche' un conto e' vedere lo sporco in una micro-setta un altro e' vederlo nella societa' in cui vivi. Cmq, se ti sei liberato anche di quello ti faccio i miei complimenti. In Gassho I.

    RispondiElimina
  179. Per mettere il nome (uno qualsiasi, giusto per contraddistinguersi):

    1) Dopo aver scritto il post, fate clic su Nome/URL.
    2) Nella casella di testo Nome inserite il nome che volete prima di pubblicare il commento.

    RispondiElimina
  180. Il fatto che alcuni attuali studenti postino qui, e in particolare quelli che usano toni minacciosi e insulti, senza mai parlare di contenuti, malcelando odio e rabbia (è così che non esprimete le emozioni negative?), dimostra la vera situazione in cui si trova chi ha la mente imbrigliata e ha paura.
    In realtà, provo pena e dispiacere per loro. Non credo sia divertente: non stanno rispettando due esercizi (non guardare i blog e non frequentare gli ex-studenti), sono costretti ad affrontare delle verità scomode, non sopportano che qualcuno diffonda notizie che possono allontanare nuovi adepti (o attuali studenti), non possono esprimersi, sono soli. E non possono farci nulla. Quando non ne possono più, cominciano a minacciare, l’hanno fatto anche sul blog inglese.

    Tuttavia, vorrei dire a chi minaccia che farebbe bene ad evitarlo perché caso mai è la FoF che ha fantasmi nell’armadio e cose da nascondere ... Ma lasciamo perdere.

    Le cose che sono state dette su Robert, purtroppo, sono tutte vere e non si sono nemmeno dette tutte... Ma, di nuovo, lasciamo perdere.

    La mia impressione è che ogni volta che cominciamo a parlare in modo profondo (come stavamo facendo a proposito di condizionamento mentale), l’anonimo studente interviene a dire le sue “non-cose”. Lasciamoli perdere.

    Un abbraccio a tutti

    RispondiElimina
  181. Caro Ignazio,
    questo e' il blog di coloro che hanno fatto parte della setta fof, dove si parla della propria esperienza di seguace di un leader malato e corrotto.
    Qui' possiamo finalmente parlare liberamente.
    Se cerchi discussioni di tipo politico, hai sbagliato blog.

    Un ex seguace felice e contento

    Ps caro Walt volevo suggerire di numerare i post.

    Grazie Lellina per il tuo ultimo post.

    RispondiElimina
  182. ormai e' da un bel po' che ho lasciato la fof, l'ho fatto per gli stessi motivi che hanno spinto a lasciare molti di voi:la delusione da Robert Burton come uomo e soprattutto come maestro, il fatto che la quarta via porti ad un egoismo/materialismo spirituale invece che a vedere l'unita' di tutto eccecc.
    Eppure ci sono degli aspetti che mi mancano, il senso di ritrovarsi insieme, di avere dei riti, l'onesta' di molte persone, il senso di comunita'.Succede anche a voi?

    RispondiElimina
  183. Caro ex felice e contento

    Non credo di essere off topic. Ero solo curioso di sapere il segreto della tua felicita' e contentezza. Dato che viviamo in una situazione di grande difficolta'planetaria. Anch'io come te' sono un ex, ma non sono affatto felice nonostante abbia lasciato Bob the Sinner e risparmiato 300 euro plus a month. In Gassho I.

    RispondiElimina
  184. In realta' dovrebbe essere molto semplice capire se si e' o meno in un gruppo in cui si impara qualcosa oppure no.
    Basta osservare quello che viene fatto, ascoltare quello che viene detto, e poi confrontare le due cose e vedere se ci sono contraddizioni o meno.

    Il problema e' che di solito si vuole ascoltare solo quello che ci fa comodo; vedere solo quello che supporta le nostre idee di come le cose dovrebbero esser fatte, e le contraddizioni vengono giustificate per mantenere tutto esattamente come e'.

    Il punto e' che, come dice la storia:"Come faccio a sapere se il maestro e' un vero maestro?", chiese un uomo ad un sufi," E' molto semplice", rispose quello," se accetta te cosi' come sei, e' un ciarlatano!"

    Sono d'accordo con Ignazio, il mondo e la fof in fondo non sono molto diversi, e qualsiasi cosa si dica dell'uno o dell'altra, si trovano qui nel posto giusto.
    Ci sono circa 70 milioni di americani che credono che l'evoluzione sia un'invenzione e che 5000 anni fa adamo, eva e il serpente se la spassavano insieme sul pianeta.
    Se Bush non e' un cult leader allora Pink bob e' un maestro decente.

    ciao a tutti

    pip, non ti sto ignorando, ma non e' il momento di parlare di certe cose. Sposta troppo l'attenzione della conversazione 'contro' qualcuno. Vedremo se veramente c'e'bisogno di arrivare alle prove di certe cose o meno. E poi da quando in qua t'interessa la chiarezza?

    RispondiElimina
  185. andrea
    chiamare il tuo ex maestro pink bob
    non e' esattamente una cosa rispettosa, ti posso garantire che in tutti questi anni ti ha voluto bene e te ne vuole ancora (magari a modo suo, a un livello che a noi non e' dato di poter comprendere).

    RispondiElimina
  186. hahaha, molto divertente. Pinky che vuole bene a qualcuno!

    Purtroppo non ne e' capace. Credere una cosa simile vuol dire essere terribilmente persi nelle proprie illusioni.

    L'affetto o amicizia di PB finisce esattamente nel momento in cui non gli servi piu'. Che sia dal punto di vista fisico o di altri servizi non importa. Prova per credere. Smetti di dargli quello che vuole e vedi quello che succede.

    In realta' sono molto generoso nel chiamarlo Pink Bob, se avessi altri amici come lui, non solo li chiamerei con altri nomi, ma farei anche dell'altro....

    ti prego, comunque, di cercare di non parlare di cose che non sai, tipo quello che Pink prova o non prova per gli altri.

    Ciao

    RispondiElimina
  187. andrea
    io non lo so quello che bob pensa,
    mi devo limitare a quello che mi dice e se non dovessi piu' credere
    cosa resterei a fare?

    RispondiElimina
  188. Tratto da Anonimo "io non lo so quello che bob pensa,
    mi devo limitare a quello che mi dice"
    Ok ma siamo all'estremo della contraddizione...
    Per anni si promuovono i principi della quarta via che include la verifica di ogni cosa...e poi candidamente si dice.: non devo verificare o sapere ...mi basta credere a quello che mi si dice.."
    Non vorrei sembrare troppo cinico ma ultimamente apprezzo molto una affermazione che ho ritrovato in molti autori che ho potuto condividere..." L'amore si dimostra con le azioni"...ovvero se ami sei in grado di fare (un maestro ancora di più deve essere in grado di FARE)...a questo punto ogni bravo studente può obiettare che il maestro è a un livello superiore...quindi il suo fare ci è incomprensibile...ma se la possibilità di verifica cessa di esistere cessa anche il rapporto..non vorrei essere frainteso nel fare un paragone che molti possono usare in modo fuorviante ma in un rapporto facilmente rappresentabile tra due soggetti a due livelli di comprensione differenti..un padre ed un figlio.
    Se un padre chiede soldi al figlio minorenne, abusa sessualmente di lui, gli chiede favori anche in ambiti illegali, gli chiede di non farsi incantare dalle illusioni della vita addormentata e materiale e di soffrire con dignità ma si compra vestiti carissimi,macchine care e spende i soldi del figlio in cene e viaggi con decine di amanti..a questo punto se anche papino gli regala dei buffetti sul viso e gli dice "non puoi capire quanto ti amo" al figlio magari un pochino girano...
    Purtroppo anche nel reale rapporto tra padre e figlio esistono casi di bambini maltrattati che continuano a cercare l'amore e l'approvazione del genitore e spesso respingono tutti i dati che rischiano di fare andare in crash il sistema...
    Altri bimbi crescono e se ne vanno di casa....magari restano un poco incazzati ed ogni tanto parlano male del papino...altri crescono e se ne vanno di casa...quando si rendono conto di quanto si può vivere meglio prendendosi la responsabilità della propria vita accettano il presente e magari ogni tanto fanno battute sul papino...senza infierire perché magari crescendo hanno imparato che pur non volendo mentire a se stessi il rimuginare non li aiuta...
    I casi umani sono vari e variegati...
    Ripeto...che il paragone padre e figlio è per avvicinarsi all'idea sostenuta di una presunta comprensione superiore del "maestro" rispetto allo studente..
    Nel mondo "inferiore" nel quale viviamo.."purtroppo" se io sono piccolo e non capisco ...papà che mi ama ed è più grande...mi spiega bene e se non capisco mi fa comprendere con l'esempio e con le azioni che mi ama e che mi sta aiutando a crescere...se poi io mi drogo, scappo e rubo...magari si chiede perché..e se o dove c'è stato il malinteso o l'errore...
    Un padre che dice non mi dai più soldi e non mi assecondi più quindi non ti voglio più vedere, nel mondo "inferiore" è un padre immaturo...io non gli chiedo cosa pensa perché non mi interessa...non ascolto quello che dice perché si comporta in modo incoerente...se mi parlano di lui ed io lo chiamo "papino il bambino" posso sembrare irrispettoso...ma forse sono solo benevolmente gentile e cerco nel limite delle mie possibilità di non infierire più di tanto su una persona debole che per debolezza fa male ai suoi "figli"...
    Sono certo che i lettori sapranno valutare l'uso del parallelo padre/figlio maestro/studente nel suo reale contesto....per i meno elastici...amen.
    Buona serata...

    RispondiElimina
  189. Seconda Puntata.

    Il ‘mentire’. (Seconda Parte)

    In base a quelle fatidiche, improvvise e fortuite rivelazioni, il capobranco stabili’le basi per esercitare i suoi pubblici poteri, passando dal cristallizzare l’essere un uomo numero cinque, a diventare un uomo numero sei fino ad evolvere in un uomo numero 7, 5. (vedi glossario)
    Tra le piu’ ardite dichiarazioni quella di essere stato visitato dal Vice-Dio (ovvero ‘numero due’ come confidenzialmente lo chiama il capobranco), o il costante vedere angeli che svolazzano nella stanza durante suddetti eventi, fare la doccia con Gesu’ Cristo (uomo #8) ed essere costantemente punzecchiato da Leonardo da Vinci, responsabile, fra gli altri, del suo risveglio.
    I due sopraelencati fanno parte dei 44 Dei scelti con cura, non sapendo ne’ leggere ne’ scrivere, dal capobranco. I ‘44’ hanno il privilegio di ‘lavorare’ esclusivamente col gruppo fof e nessun altro. Durante l’indottrinamento dei suoi membri, il capogruppo ribadisce spesso che se qualcun’altro avesse le chiavi, ovvero la capacita’ di rigirarsi ogni fatto, citazione, o imagine vera o inventata per i propri scopi, sarebbe ovviamente li’ a far parte del branco fof.
    Tutto il carisma, la saggezza, la conoscenza derivano da queste pietre miliari della sua diretta e riconosciuta esperienza, da lui stesso vissuta, badate bene, non senza responsabilita’. Il suo impegno e’infatti dedicato ad aiutare i sottomessi membri a mantenerlo come vera e unica divinita’. Da sua stessa ammissione il capobranco e’ una “Dea custodita in un corpo maschile”, e sara’ sua l’onerosa responsabilita’ di accogliere i suddetti membri in arrivo in Paradiso.
    Essendo il branco l’unico al mondo fornito della verita’ assoluta, straordinario vero segreto di questa galassia, tutti prima o poi, ma non in questa vita e chissa’ quando, riusciranno nell’impresa.
    Riversando incessantemente nelle orecchie dei propri membri sermoni basati esclusivamente sulle proprie inconfutabili esperienze, tralasciando il superfluo esempio pratico, il capobranco ha creato per anni intorno a se’ una vera e propria‘milizia’ spirtuale’. Di conseguenza, dove finisce il suo operato, li comincia il lavoro del cerchio interno, ovvero le persone che condividono un livello d’essere e una comprensione piu’ elevati e che lavorano quindi per uno scopo comune (in pratica i membri piu’ abbienti, parti integranti del meccanismo dell’adorazione, e gli ‘studenti anziani’ fedeli all’evidenza delle esperienze del capobranco. In quanto avidi di molliche di attenzione elargite dallo stesso, considerate imperiture perle di saggezza, rivendono tali doni ai sotto-membri , o cerchio esterno, in cambio di favori o di riverenze parte integrante della loro dieta).
    Tornando agli esemplari trovati in questa arena, l’esempio del mentire del capobranco e’ lampante e seguito alla lettera. Per esempio:

    Studente:“Lo sapevate che il prossimo presidente Amerikkano sarà il 44° e quindi l'ultimo...”
    FiRmAtO iL PaPa NeRo

    Oppure:
    Studente: “…ti posso garantire che in tutti questi anni ti ha voluto bene e te ne vuole ancora (magari a modo suo, a un livello che a noi non e' dato di poter comprendere).”

    Qui addirittura usa la parola ‘garantire’, seguita da un bel ‘magari’, per poi culminare nel ‘a noi non e' dato di poter comprendere’.

    E per finire:
    Studente:“…tengo a precisare che effettivamente non ho letto granche' degli arretrati di questo blog… “
    (cio’ comunque e’ abbastanza per formulare un giudizio categorico)
    “…ho deciso di lasciare perche' mi era divenuto chiaro che non ero disponibile ad un commitment totale..."
    (decidendo di rimanere quindi all’oscuro di cio’ che realmente succede sotto il proprio naso)
    “… e forse proprio per questo mi sono salvato...." (salvato da cosa quindi e’ impossibile per lui saperlo)
    “…non sono incazzato con la fof o con robert e non vedo perche' dovrei…”
    (Precisamente!).

    Come si puo’ quindi concludere, la filosofia, nonche’ l’intera esistenza del gruppo fof e’ radicalmente basata non nell’antagonismo al‘mentire’ ma bensi’ esclusivamente nel suo patrocinio nonche’ divulgazione.

    Glossario.

    “Uomo numero 5”: Una persona il cui centro di gravita’ e’ nel centro emozionale superiore. Gli uomini numero cinque sono pienamente oggettivi nei riguardi di se stessi.

    “Uomo numero 6”: Una persona il cui centro di gravita’ e’ nel centro intellettuale superiore. Gli uomini numero sei vedono oggettivamente sia se stessi sia il mondo.

    “Uomo numero 7”: Una persona che ha ottenuto tutto cio’ che e’ possible ottenere per un essere umano. Gli uomini numero sette sono completamente unificati e possiedono volonta’ e consapevolezza che sono indipendenti da tutte le loro funzioni, e come dimostra il capobranco, tuttavia ancora dipendenti dalla loro incontrollabile voracita’ sessuale verso i propri membri, e schiavi della bramosia di sovranita’ totale e di denaro.

    Fine Seconda Puntata.

    Nei prossimi numeri: “Dominio Femminile” e “Usi e Costumi”

    RispondiElimina
  190. caro national geographic
    credo di interpretare il desiderio di molti chiedendoti di risparmiarci le prossime puntate dei tuoi noiosissimi interventi.
    si percepisce che sei molto compiaciuto delle tue elucubrazioni
    ma io e forse altri le troviamo
    pesantissime.
    grazie

    RispondiElimina
  191. Ma non credo proprio, zanzara anonima della Fellowship of Friends. Gli interventi di National Geographic sono interessantissimi, personalmente sto facendo la raccolta!
    Agli adepti che hanno l'incarico di monitorare questo blog vorrei far notare la bassa qualità degli interventi dell'unico rappresentante della Fellowship of Friends. Praticamente non dice mai nulla, procede per provocazioni e intimidazioni. Purtroppo per voi, state praticamente dimostrando di non avere nulla da dire!

    RispondiElimina
  192. All'ultimo anonimo

    Ehi, ha ragione Michele....ma ce l'hai qualcosa da dire? Per ora non hai fatto molti 'sforzi'.....ehm scusate la parola dall'uso inflazionato. Hai qualche opinione su quello che sta succedendo, voglio dire idee tue...fin'ora non hai fatto che criticare i post degli altri, mi piacerebbe conoscere qualcosa di piu'. Lo dico davvero, per esempio cosa ne pensi di tutto lo sconvolgimento che c'e' stato recentemente, dell'attuale insegnamento, dell' esempio dato da Robert. Sono interessata a sapere come vivi tutto cio'...a patto che non tiri fuori spiegazioni semplicistiche tipo 'e' l'influenza c'. Grazie

    RispondiElimina
  193. Anonimo parla per te, non parlare in "noi" per favore ....
    Credo anzi che gli interventi di National Geographic andrebbero raccolti, impaginati e fatti avere agli studenti della FoF ... Scherzo, non preoccuparti anonimo, non ho nessuna voglia di distribuire niente agli studenti della FoF, se non tanti auguri di pronto risveglio, non nel senso che intendi tu, ma nel senso di aprire gli occhi, prima o poi ...

    Però davvero "monitoratore", sei sconcertante per vuotezza! Potresti dire qualcosa di tuo, una volta. Magari ci conosciamo bene, siamo stati amici, abbiamo cenato insieme. Non ho nulla contro di te, ma penso che tu vorresti che semplicemente scendesse il silenzio su quello che accade nella FoF, ma non è così, Internet ha cambiato tante cose e persino nei paesi totalitari non riescono a fermare la rete. I liberi pensieri circolano .... e le coscienze si scuotono ... come la tua, forse.

    Comunque, National Geographic, continua a grande richiesta! Aspetto con ansia le prossime puntate!

    Edson, che bel post, grazie!

    RispondiElimina
  194. Tempo di cambiare pagina...
    Per leggere gli interventi successivi e aggiungere il tuo,
    Nuova pagina dei commenti: Clicca qui
    PER FAVORE NON INSERITE PIU' COMMENTI SU QUESTA PAGINA!

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.