domenica 30 settembre 2007

da Pensate un attimo

C'è ancora da pensare.
Il JFBD in Italia e' stato cancellato, sembra per 2 motivi: non un gran numero di partecipanti e problemi con il visto per alcuni 'boys'di Robert B.
Intanto quei pochi che volevano partecipare si sono comprati il biglietto aereo che nessuno gli rimborserà, neanche è stato suggerito di detrarlo dai teaching payments....
Vi sembra una scelta dell'"higher self" quella di mollare tutto a pochi giorni dall'inizio perchè non si ricava un profitto dagli eventi? ma non era forse la cosa più importante (come diceva la daily card di ieri) "dare più che si può, e tanta presenza in amore"? Ancora una volta vediamo come influenza A e influenza C sono connesse: gli eventi non si fanno perchè non portano abbastanza soldi e perchè alcuni degli amanti/servitori non possono lasciare gli Stati Uniti.
Se fosse stato vero quel che RB predica da sempre "vi amo ora e sempre e voglio darvi tutto il possibile prima della mia dipartita" avrebbe dovuto fare gli eventi anche solo per 10 persone!!!bugie, bugie, bugie. NO PROFIT=NO EVENTS, e tutta la bella organizzazione del JFBD fin'ora non ha nemmeno detto una parola, nemmeno comunicato il perchè..... le leggi del marketing le conoscono bene, si comunicano solo i bei messaggi, come al solito si ritaglia il presente solo per quel che fa comodo! Vergogna!

sabato 29 settembre 2007

da Alessandro

Leggendo e rileggendo le riflessioni e i commenti che appaiono su questo prezioso spazio, affiorano sempre di più pensieri legati alla dipendenza e al plagio, che naturalmente non hanno niente a che fare con il Sistema e il Lavoro nella Quarta Via.
Come mai un Uomo che sviluppa un'attitudine agli sforzi, agli esercizi, al Ricordo di Sè a distanza di 10, 20, 30 anni nella fof non riesce a cogliere la profondità del crimine ? Quali respingenti sono stati assorbiti per rendere così assente la capacità di discriminare, che alberghi la possibilità di un sentire Autonomo, fuori dal dominio femminile?
In fondo abbiamo tutti attraversato la stessa ipocrisia, una illusione condita da violenza e da una menzogna spirituale. Robert non è l'unico colpevole, ci sono molti illustri studenti "numeri primi" che hanno permesso ciò, tollerato, o ancor peggio orgogliosi complici di un impresentabile "maestro".
Non so per quanto tempo il Lavoro può soppravivere nell'indefinizione di un intervallo. Auguro di terminare il giusto processo di eliminazione, senza indugiare, i fantasmi diventino antenati affinchè il Lavoro possa ritrovare il giusto Nutrimento. Come semplicemente ha detto "Un amico che non vuole vendervi niente" 22 settembre : lasciate andare Robert per la sua strada ...
Sarà sempre meglio una "giustificata" depressione ad un sogno ipocrita!
Alessandro

da Pensate un attimo

Non è strano che se una persona lascia la scuola automaticamente perde la connessione con l'influenza C (diventando di conseguenza "gente della vita"), ma se rientra e paga tutto quello che c'è da PAGARE automaticamente riacquista la connessione e ridiventa un prescelto?
E' incredibile, anche l'influenza C si puo' comprare..... ah il potere dei soldi!! Nella fof l'influenza A puo' comprare L'influenza C. Magnifico...non ve ne eravate mai accorti?
Pensate quanta influenza c hanno accumulato i 'ricchi' della fof, sempre in prima fila agli eventi.... stanno per diventare tutti esseri consci!!!
Come siamo fortunati ad essere in questa scuola d'amore!! Che gran furbacchione il nostro Robert!!
Buonanotte.

venerdì 28 settembre 2007

Da Moreno

Anche se un pò tutta la musica ed il suonarla hanno sempre fatto parte del mio lavoro, per un certo periodo seguii scrupolosamente, da buon studentello, l’esercizio dell’ascoltare solo la musica classica ed evitare il rock in genere, sia suonarlo che ascoltarlo, pratica poi che mantenni e consolidai negli anni seppur applicata con la dovuta relatività. Alcune sere fa mi son ritrovato per un’offerta di lavoro, direi dopo quindici anni di clausura a suonare ed a comporre del rock, hard rock (e non storcete le bocche).
E’ stato uno shock notare che mentre stavo suonando quella musica - che poi è stata il primo amore e come dire ce l’ho nel sangue – sono arrivati degli ‘io’ che volevano farmi sentire in colpa per ciò che stavo facendo. Ho visto chiaramente che questi ‘io’ non sono nient’altro che vecchi ‘io’ di Lavoro conditi con la pregiata spezia del dominio femminile.
Credo che, da un punto di vista questo tipo di ‘io’ potrebbe essere il modo di manifestarsi di un così detto “lavaggio del cervello”, nel caso in cui effettivamente prendano il comando dei centri inferiori e se poi in aggiunta ci spruzziamo sopra un po’ di considerazione interiore, beh … a chi ci sta di fronte sempre ammesso che ne conosca i meccanismi, non sapremmo resistergli, ci farebbe fare ciò che vorrebbe e se poi andasse ulteriormente ad arricchire la pietanza citando qualche simbolo atavico ad esempio di tipo religioso, che oramai fa parte del patrimonio genetico dell’essere umano direi che ‘l’ipnosi, secondo il mio modo di vedere è lo stato che più si avvicina a tal descrizione di esser succubi, quel particolare stato che è tra il primo ed il secondo dove pur non percependo la realtà che ci circonda ne facciamo parte ed interagiamo con essa tramite comandi altrui, tramite i comandi di chi tiene le redini in mano, tramite i comandi dell’ipnotizzatore, è uno stato questo dove il Lavoro non ha nessuna speranza, dove il Lavoro non è possibile come invece potrebbe esserlo nel secondo stato.
Per riallacciarmi pure al mio precedente post, dopo queste considerazioni mi sto chiedendo se tutti i cari amici (forse ex ancora non lo so) che hanno i miei CD di classica e che - qui nuovamente ringraziandoli di cuore per i tanti elogi ricevuti - li hanno usati con mia somma gioia per molti eventi più o meno formali ritenendoli veramente adeguati e consoni a tali situazioni, ora, che sono fuori dalla Scuola, continuano ancora ad ascoltarli ed usarli o l’ipnosi ha preso maestosa il sopravvento?
Dato che attraverso il Rock ci son già passato alcuni giorni or sono, a questo punto, per verificare più a fondo ciò che ho osservato non mi resta altro che fumarmi intenzionalmente un buon sigaro mentre mi guardo “L’ultima tentazione di Cristo” e vedere che ‘io’ arrivano.
Non mancando nemmeno questa volta di dare un caloroso abbraccio a tutti coloro che si considerano miei amici, ai forse ex-amici, ed ovviamente nemmeno di abbracciare i lettori occasionali ed i curiosi e volendo sottolineare che nulla di ciò che ho scritto è rivolto personalmente a chicchessia ma che serva solamente da riflessione e stimolo per Lavorare, colgo questo momento per congedarmi augurandovi ciò che augurate a me.
Rispettosamente,
Moreno

da Pensate un attimo

Mi chiedo perchè tante persone intelligenti, sensibili, di buon senso siano ancora dipendenti da Robert B. Perchè di dipendenza si tratta. Nessun vero "maestro" o essere conscio avrebbe mai creato questa dipendenza forte e sottile al tempo stesso. Abbiamo imparato a respingere tutto: 'la degenerazione sessuale di R', 'l'infinita richiesta di soldi', ormai consideriamo normale pagare 150/200 euro per un 'evento' (evento di che poi non l'ho ancora capito...personalmente mi sento piu' in contatto con la presenza, l'uno, il tutto, quando sono in situazioni che emergono spontaneamente e non nell'artificiosità costruita degli eventi con tutte quelle parole, parole, parole, segni, numeri, falsa numerologia, esoterismi improbabili....immagini ricostruite... comunque).
Un maestro vero non condiziona i suoi studenti, non li tiene legati a vita inventando teorie di misera psicologia (il lavoro va visto nell'ottica delle 9 vite....eh mi dispiace ma nessuno di voi è nella nona vita, e quindi dovete ancora rimanere e naturalmente pagare, servire, lavorare, PAGARE). Una scuola non è mai a vita!! si inizia e si finisce!!In tutta sincerità questi 'studenti' che stanno da 30 o più anni nella fof mi fanno una gran compassione! sembrano quasi cristallizzati in una forma senza vita....altro che risveglio!! E' comunque consolante vedere come tanti stanno aprendo gli occhi e con coraggio si aprono all'ignoto, a quello che è e sarà..il vero salto nell'ignoto! Il presente è quello che è, non una costruzione artificiosa, una sequenza, il presente è molto, molto di più, il cuore che batte, la pioggia che cade, la mente che pensa, il sangue che scorre, nessuna sequenza lo potrà mai ingabbiare!!!
Vi voglio bene, a presto.
Scusate la mancanza di struttura di quuesta lettera, sono pensieri in libertà, riflessioni spontanee, ne seguiranno altre!

Avevo 19 anni

Nella sezione "Tutto quello che avreste dovuto sapere sulla Fellowship of Friends" (di lato sulla sinistra) abbiamo pubblicato la traduzione della toccante testimonianza di More History Needed? sulla sua personale esperienza con Robert, pubblicata il 27 settembre sul blog inglese.

Approfittiamo per ringraziare chiunque voglia spendere del proprio tempo per permettere a tutti la lettura in italiano di interventi così rilevanti... Chi volesse proporre altro materiale, può indirizzarlo a walt-whitman@libero.it.
Un saluto a tutti.
Walt

mercoledì 26 settembre 2007

da Old Fish In The Sea

La seguente è una traduzione dal blog inglese: Old Fish risponde a "Vinnie the Fish", un accanito sostenitore della Fellowship che afferma di non essere toccato dai comportamenti personali di Robert in quanto, a suo dire, non danneggiano nessuno ed è "dominio femminile" giudicarli.
Crediamo utile proporre questo toccante messaggio anche qui come materia di riflessione. Buona lettura.


Grazie per il tuo post, Vinnie. Personalmente, apprezzo l’idea di essere liberi dalla moralità comune. Capisco che è una delle cose che interferiscono con la presenza. Sono contento se sono più libero, in questo modo.
Ho visto anch'io le cose come le vedi tu. Fino a un certo punto ho cercato di separarmi dalla mia concezione di mondo eterosessuale americano del 20mo secolo per poter meglio comprendere Robert.
Sono stato nella Fellowship per molti anni, aggrappandomi all’idea che ciò che Robert faceva era strano, non sbagliato e che era un’opportunità per imparare. Mi sono detto che Robert, indirettamente, mi aiutava a liberarmi dallal moralità comune con il suo oltrepassare apertamente i limiti di tale moralità. Mi sono detto che dovevo la mia indipendenza anche al fatto che non era possibile adorare Robert. C’è del vero in tutto questo, ma nel migliore dei casi è solo un aspetto.
Dici di pensare che con le sue azioni Robert non abbia mai voluto danneggiare nessuno. Ciò può essere vero a un livello molto superficiale, ma proviamo per un momento a “immergerci insieme più in profondità”. Se ferisco qualcuno con le mie azioni, ripetutamente, e continuo a soddisfare i miei desideri (non bisogni), non sono in parte responsabile della ferita che provoco?
Sono sicuro che Robert sia a conoscenza del fatto che le sue azioni feriscono gli altri (ha ferito molte persone e lui lo sa). Comprende anche che le sue azioni mettono a rischio il benessere della Fellowship (una volta ha detto che il sesso, più che l’alcool, potrebbe affondare un’organizzazione come la Fellowship). Nella stessa occasione, diede la colpa della caduta dell’Impero romano all’incapacità dei romani di controllare i loro appetiti sessuali. Temeva che il sesso potesse provocare la fine della sua scuola.
Quindi, anche se Robert non ha ferito intenzionalmente qualcuno nello specifico, sa benissimo che le sue azioni feriscono gli studenti da oltre 30 anni. Ha ricevuto le lettere. Ha visto studenti lasciare la FOF, letteralmente, dalla sua camera da letto. È sopravvissuto a vertenze legali per milioni di dollari intentate da chi era rimasto ferito, arrabbiato, amareggiato, e ha messo a rischio la Fellowship. Gli è stato detto di quanto negativamente la sua cattiva reputazione avesse influito sulla vendita del vino. Ha letto gli articoli di giornale e pagato per cercare di metterli a tacere. Ha buttato fuori dalla Fellowship delle persone colpevoli solo di voler apertamente discutere e conoscere le cose. Ha ripetutamente bloccato ogni privilegio per quelli non interessati a fare sesso con lui. Ha bloccato l’aperto scambio di idee durante gli incontri perché non poteva rischiare che una persona qualunque parlasse delle sue abitudini sessuali, nonché di tutti i danni e ferite che ciò provoca. Ha ripetutamente danneggiato e ferito famiglie e mogli. Ha distrutto dei matrimoni. E il dolore continua.
Puoi ancora dire che non ha mai voluto ferire intenzionalmente nessuno? Penso che sarebbe più appropriato dire che non è stato in grado o non ha voluto controllare i suoi desideri, nonostante gli effetti maligni che ne potevano risultare.
Il problema che sollevo riguardo al comportamento di Robert non deriva dalla repulsione istintiva o dalla mia educazione, ma ha piuttosto a che vedere con il senso comune e la connessione pratica verso l’utile e l’inutile.
Personalmente, trovo che il comportamento di Robert mostri scarso giudizio, mancanza di considerazione per gli individui e mancanza di maturità per quanto riguarda il benessere della scuola. E una persona che manifesta scarso giudizio e ha una relazione immatura con i propri desideri egoistici, non voglio davverlo chiamarlo “il mio maestro”. Maturità, a volte, significa mettere da parte i propri interessi egoistici per il bene comune.
Tutti facciamo errori, ma Robert sembra non imparare dai propri errori. Egli non ha imparato (o lo ha imparato troppo lentamente) che non poteva predire il futuro e che l’influenza c non gli parla attraverso le targhe automobilistiche. Egli ha ripetutamente messo a rischio la fiducia che riponiamo in lui, la stabilità finanziaria della Fellowship, e ha ferito alcune persone cui presumibilmente teneva. Ho assistito per anni alle cause giudiziarie, alla dipartita di studenti sinceri, alle conseguenze sull’andamento della vigna e delle altre attività in cui la Fellowship si rapporta con il mondo esterno, tra cui un’organizzazione di cui facevo personalmente parte. Il costo per la Fellowship del comportamento sessuale di Robert, ivi comprese le cause legali, la perdita di studenti, nonché il prezzo pagato da ogni studente individualmente, verosimilmente arriva a milioni di dollari.
Probabilmente pensi che io sa identificato con le influenze A. Lascia perdere per un momento. Immergiamoci entrambi più a fondo. La questione più importante è la fiducia. Non posso, con il mio essere spirituale, avere fiducia in una persona che non rifletta saggezza, maturità e comune buon senso nella propria vita. Non posso credere che una persona che ha sprecato così tanto e ripetutamente possa spender saggiamente buona parte delle mie entrate. Non posso, con le mie emozioni, avere fiducia in una persona che ha ferito così tanti per soddisfare i suoi desideri sessuali.
Quale maestro di bambini, so che non posso far entrare il sesso nella relazione maestro-allievo. Il risultato sarebbe certamente la distruzione della fiducia e la fine del mio insegnamento. Ciò che sta avvenendo ora con Robert e la Fellowship era da sempre prevedibile. Quando infrangi la fiducia, metti fine alle possibilità.
I giovani uomini che vanno con Robert sono ingenui. Restano feriti. Lui dice loro di essere un angelo in un corpo umano. Ciò che la Fellowship guadagna è insignificante. Devono esserci altre vie per insegnare la libertà dal dominio femminile e l’indipendenza psicologica.
Credo anche che la mancanza di giudizio di Robert continui a ferire altri, in altri modi. Ricevono un danno gli studenti che ne imitano la mancanza di frugalità e buon senso in relazione al sesso. Ricevono un danno i bambini in modi che troverei spiacevole discutere in questo forum.
Mi piaci, Vinnie. Mi puoi capire? Ti piacciono alcune cose della Fellowship. Così a me. La questione è che il comportamento di Robert mette in pericolo ciò che io e te amiamo. Mette in pericolo perfino ciò che Robert ama, e Robert è incapace di fermare se stesso da sè.
La mia opinione è che Robert debba essere fermato. Lui non lo farà e non può farlo. È nell’interesse di tutti, specialmente di chi è nella Fellowship.
Io, Vinnie, sono un vecchio pesce. Posso capire il tuo modo di vedere, ma io ho visto troppo, ho visto i miei ingenui amici rimanere feriti e ho visto gli effetti malefici del giustificare un comportamento non utile. Il nostro sviluppo personale significa imparare a non giustificare le nostre debolezze. Come possiamo imparare questa onestà mentre giustifichiamo le debolezze del nostro maestro? Robert ha bloccato il sogno che ebbe lui stesso di una grande civilizzazione basata sull’evoluzione personale costruendo un muro tra la Fellowship e la vita esterna. Il muro è fortificato dalle sue abitudini sessuali. Ci sono modi più sani di vedere il mondo e di insegnare. Puoi dare il tuo aiuto affinchè ciò si fermi o puoi almeno smettere di sostenerlo con i tuoi pagamenti?
http://fellowshipoffriends.wordpress.com/2007/09/17/the-fellowship-of-friends-discussion-part-21/#comment-8073

martedì 25 settembre 2007

da Mi ritorni in mente

Grazie Cogito Ergo Sum per aver riportato quei tre episodi di "vita reale" della Fellowship.
Mi ha colpito il fatto che mentre queste azioni disgustose venivano perpretate, noi membri (io non c'ero, ma avrei potuto esserci) lasciavamo che accadessero.
Lasciando che le ingiustizie vengano compiute senza far intervenire la propria ragione e il proprio giudizio a discriminare se qualcosa sia giusto o sbagliato, con il passare del tempo ci si trova sempre più narcotizzati. Su un'altra scala, è ciò che è avvenuto, per esempio, nella Germania nazista, dove la massa è rimasta indifferente allo sterminio degli ebrei.

lunedì 24 settembre 2007

da Gabriella F.

Grazie a Cogito ergo sum per aver riportato questi episodi che parlano da soli e lasciano l'amaro in bocca ... (vedi il suo post È davvero una scuola d'amore...?).
Grazie anche a tutti coloro che trovano ancora utile intervenire qui offrendoci i propri pensieri ed emozioni così preziosi e "terapeutici"; almeno, per me.
Ehi, Un amico che non vuole vendervi niente: nel tuo eloquente elenco hai dimenticato una profezia: il crollo della borsa del 1984 che avrebbe dovuto provocare una gigantesca crisi economica che ovviamente non avvenne ma in funzione della quale diversi membri di allora fecero scelte che non avrebbero fatto ...
Riguardo ai tristi episodi riportati da Cogito ergo sum, vorrei solo osservare che nulla meglio di tali comportamenti cinici ci può mostrare fino a che punto il condizionamento psicologico e il fondamentalismo possano minare il buon senso e il buon cuore di un essere umano ... Non sarà un caso di danno all'essenza?
Un abbraccio,
Gabriella

da Per chi capisce l'inglese:
Words on non-duality, Tony Parsons:
http://www.youtube.com/watch?v=T5-zMV1x6q0
P.S. Potrebbe cambiare la 'vostra' vita!

domenica 23 settembre 2007

da Moreno:

E’ un caldo e assolato sabato pomeriggio nel secondo giorno dell’equinozio d’Autunno, la temperatura è gradevole, estiva, i colori, gli odori ed i suoni entrano prepotentemente nei sensi, come fossero un invito ad una festa, come fossero un invito per l’Essenza a ricordare l’esistenza, come fossero un richiamo alla presenza … a noi stessi, ad un tuffo nel momento. Come spesso accade in questi vividi momenti, impressioni e percezioni passate si fondono in uno scambio alchemico, i cervelli collimano, si vedono l’un l’altro con meno barriere, con meno respingenti e comunicano tra di loro scambiandosi informazioni (con un linguaggio speciale, il linguaggio dell’essere) per alcuni istanti, portando nuove comprensioni, mettendo in parole ciò che in realtà già sapevamo, solo che stavano in un altro cervello, ad un altro livello, con un linguaggio differente ed intraducibile in parole, intraducibile nel linguaggio ordinario. Vari punti di vista letti recentemente trovano giusta collocazione secondo il Sistema che sto sperimentando e verificando da capo. Mi riferisco ad una frase contenuta in un recente post, di cui mi sono sentito e mi sento tuttora in parte responsabile, dato che mi ha dato non poco da riflettere in questo ultimo quinquennio, anche perché c’è stato un periodo in cui questa frase usciva saltuariamente con noncuranza pure dalle mie labbra e che cito di seguito:
"Questo maestro e questa Scuola mi stanno aiutando ad essere presente? Se la risposta è si, tutto il resto è irrilevante o, meglio, non sono fatti miei.”
Se questo ‘pensiero’ potesse essere più o meno accettabile verso sé stessi dal punto di vista di uno Studente, non lo è almeno da un altro punto di vista, dal punto di vista di un Direttore di un Centro, a meno che non abbia un generoso respingente che ne copra alcuni o parecchi aspetti e una comprensione e livello d’Essere non congrui al non facile ed importante ruolo che ricopre. Se presumibilmente – e ciò che seguirà vuol essere solo un'analogia – è vero che il Papa colloquia ed ha maggior influenza con la ristretta cerchia dei suoi collaboratori più fidati, con il clero ecclesiastico che è più vicino a lui e di cui ne è il diretto responsabile, il loro responsabile Spirituale, la loro guida, il loro Padre psicologico ed impartisce loro ordini e comprensioni sul da farsi, è altresì vero che i Parroci - paesani o meno - sono i Padri psicologici e responsabili Spirituali di una sana e corretta Guida delle Anime e corpi loro affidati, della Parrocchia loro affidata.
E’ pure vero che “meno siamo coscienti, meno siamo responsabili”, ciò non toglie che per affidare la Guida di una Parrocchia ad una persona, questa dovrebbe venire attentamente e seriamente valutata e soppesata al fine di “Rendere le Anime libere” e non seguendo la via di minor resistenza, magari molto comoda economicamente per pagare l’affitto della Casa d’Insegnamento. Se ciò che parte dal Padre è corrotto, quasi immancabilmente i figli, che ne ricevono la diretta Influenza, a loro volta, saranno corrotti. Se la parte più forte della macchina è corrotta - il cervello istintivo - tutto il resto, immancabilmente, ne seguirà il triste declino – a parte in un caso di cui ne ho solamente il sentore ma non la verifica -.
Il Parroco succitato, dovrebbe venire inserito nel suo ruolo, solo per meriti oggettivamente acquisiti e visibili dal suo ’Essere’. Dovrebbe avere una discreta comprensione delle fondamentali debolezze dell’Essere, comprensione del significato Essoterico e di quello Esoterico del Mondo o meglio dei Mondi a lui prossimi, di avere comprensione delle principali Leggi che regolano la vita organica e psicologica e l’interazione tra di esse, comprendere che abbiamo quattro cervelli, un tipo di corpo ed un centro di gravità fautori di come normalmente ci relazioniamo sia con il Mondo Essoterico che con quello Esoterico, che abbiamo una personalità e voglio sottolineare, una Essenza, focalizzabile pure come Centro Emozionale. Con tale comprensione, un tale Parroco non prenderebbe tutti i suoi Fedeli sullo stesso piano dell’Essere, comprenderebbe che Essenze differenti hanno comportamenti differenti senza contare che potrebbero avere pure subito shock differenti nel corso delle loro vite e che quindi ad uno stesso stimolo possano avere reazioni del tutto differenti da altre Essenze seppure simili, anche reazioni diametralmente opposte in certi casi. Un tale Parroco, non prenderebbe sullo stesso piano - non prenderebbe formatoriamente - un Marziale con un altro Marziale o con un Venusiano ad esempio, saprebbe che il primo probabilmente non avrebbe difficoltà alcuna a rispondere “No” con fermezza e fierezza in una data situazione e saprebbe pure che il secondo invece, pregno della sua “Non esistenza” direbbe di “Si” a chiunque ed a qualsiasi cosa piuttosto di non dover apparire, piuttosto di non dover esistere e non vado a “toccare” o meglio a condire l’esempio appena citato con la pregiata spezia del ”Dominio femminile” o educazione, altrimenti, potremmo far fare a quasi qualsiasi Essenza quello che vorremmo, basterebbe saper pigiare i tasti giusti, in verità pochi. Se il Parroco non avesse questo tipo di Essere e comprensione, che speranze avremmo per i suoi Fedeli? Che cosa potremmo sperare per il loro bene? Dareste voi in mano la vostra Essenza ad una tal Guida che tra l’altro, guarda caso, è l’anagramma di Giuda? Non sarebbe come mettere un agnello nella tana di un Lupo e sperare che non venga azzannato o mangiato?
Forse , “Nel nome del Padre” possiamo accettare qualsiasi imposizione di verità e sostenerla il fatto rimane però che senza aver acquisito “Essere”, nel “Nome del Padre” possiamo seriamente danneggiare i Figli e che i piatti rimarranno comunque da lavare non avendo insegnato ai figli ed a noi stessi il ‘come’, inoltre, il “Dominio femminile”, questa antica spezia, ci fa recitare il ruolo di burattini semplicemente perché siamo inseriti in una Scala Gerarchica. Non è forse verificabile quanto sia difficile per un Parroco non partecipare ad una Messa tenuta dal Papa nella propria Parrocchia? Non è forse verificabile quanto sia difficile non partecipare a tutti gli altri costosi eventi tenuti dal Papa in quella occasione anche se il Parroco non ha il becco di un quattrino? “Nel nome del Padre” possiamo dire pure di tutto ciò che accade che è bene e va bene così anche questo è Lavoro, resta il fatto che, giammai darei in pasto mio figlio ad un tal Padre non so voi ed inoltre, non necessariamente tal Figlio dovrebbe essere quello biologico, potrebbe pure essere il Figlio che stiamo partorendo dai nostri Sforzi, dal nostro personale Lavoro.
Questi pensieri sono il resoconto finale di un mia recente ottava da Parroco di cui solo ora ho maggior comprensione. Ho cercato di fare il meglio che ho potuto per trasferire quanto più correttamente e sinceramente possibile le mie verifiche alla Parrocchia, in molte occasioni mi son sentito impotente nei confronti di direttive Vescovili alquanto discutibili, qualunque ragione avessi potuto addurre e lo feci in svariate circostanze, risultava però del tutto vana in relazione al Cammino che seguivo e che seguo tuttora, il Quarto Cammino. Tali ragioni sembravano non essere conformi al pensiero della Curia.
Chissà se leggeranno questo post i vari Vescovi , Parroci e la Curia tutta, forse ancora si considerano amici o forse ex-amici? Mah! Comunque, citerò un detto popolare “Chi è causa del suo mal pianga sé stesso”. Se non verifichiamo per noi stessi il “mal” tramite i benedetti sforzi intenzionali , non sapremo mai cosa è il “ben”, riguardo il “piangere sé stesso” invece, teniamo le lacrime per il rimorso, almeno se abbiamo la capacità di provarlo ancora e sostenerlo può essere fonte di inestimabile valore e bellezza.
All’inizio di questa terza decade del settimo mese vi abbraccio, non facendo meno come di consuetudine, di augurare a voi tutti ciò che augurate a me e “Che il Lavoro sia con voi”
Sinceramente, Moreno.

sabato 22 settembre 2007

da Un amico che non vuol vendervi niente:

Suvvia ragazzi basta!
Lasciate andare Robert per la sua strada, con i suoi alti e bassi!! Non abbiate paura, l'influenza C non esiste e se esiste non è certo prerogativa della fof ma di tutti, della vita intera, dal più bello al più brutto, dal più alto al più basso.

Avete mai verificato:
- La teoria delle 9 vite
- La citta' celeste del paradiso
- La luna che mangia le persone "della vita" (a quest'ora dovrebbe essere un pianeta enorme!!!)
- Gli angeli che volano durante gli incontri di Robert

Predizioni fallite:
- Caduta California 1998
- Fine del Mondo 2006
- la scuola produrra' 7 esseri consci

Ce ne saranno di sicuro delle altre... Robert è solo una persona eccentrica, che può essere affascinante ma anche rivoltante, lasciamo perdere L'essere conscio - ma che vuol dire??Svegliatevi davvero!! Ma dal miraggio della fof e di Robert!! Coraggio!! Fiducia in voi stessi e nelle vostre semplici e misteriose vite!! Non riducetevi ad un sistema di credenze limitato e limitante...

È davvero una scuola d'amore...?

da Cogito ergo sum
Gli episodi seguenti sono stati riportati da diverse persone nel blog inglese. Personalmente, ne ho anche avuto testimonianza diretta. Mi hanno colpito profondamente per la totale mancanza di “amore” che li caratterizza: oserei dire che denotano cinismo. Parlare di queste cose non è facile per nessuno; si vorrebbe non saperle, si vorrebbe poterci non credere; si vorrebbe che non fossero accadute, che fosse solo un incubo. Ma non è così e nascondere la testa sotto la sabbia non serve. Qualcuno ha detto che "la verità è una cura".
Episodio 1
Sono in molti a conoscere questo episodio … C’è stato un tè diretto da Robert a casa di uno studente. Uno dei partecipanti era un uomo anziano con una malattia degenerativa agli occhi. È stato un membro fedele e attivo della Fellowship per 30 anni. Ha l’abitudine di chiudere frequentemente gli occhi per brevi periodi di tmpo a causa del fastidio che prova. Lo fa da anni.
Era seduto fuori dal campo visivo di Robert, ma ascoltava i suoi commenti che, come sempre, erano sollecitati da Asaf che invece poteva vedere lo studente in questione. Dopo l’incontro, Asaf si è rivolto a Robert dicendogli che quello studente aveva chiuso gli occhi durante l’evento e che questo era un chiaro indicatore della sua mancanza di rispetto per Robert e il suo insegnamento. Veniva chiesto a Linda T. di comunicare allo studente che gli era stato dato un “leave of absence” (allontanamento forzato dalla Fellowship) di due mesi e che doveva andarsene da Oregon House entro 48 ore. Lo studente spiegava il perché avesse chiuso gli occhi e faceva presente a Linda di non possedere un'auto, di non poter guidare e di non avere alcun luogo dove andare con un preavviso così breve. Con durezza gli veniva detto, “Ti arrangerai in qualche modo”.
Questo incidente ha rappresentato la “goccia che ha fatto traboccare il vaso” per molti. Questo tipo di crudeltà e mancanza di sensibilità va al di là di ogni comprensione. Ma come tutti sappiamo, i membri della Fellowship e soprattutto i responsabili, i direttori e altri vicini a Robert non hanno problemi a giustificare comportamenti inumani e, ancor più drammatico, sono incapaci di rendersi conto di quanto siano inumani.
La Fellowship of Friends non credo abbia il diritto di obbligare qualcuno a lasciare la sua casa: è una violazione dei diritti civili. Senza contare l'ulteriore violazione dei diritti civili cui quella persona è stata sottoposta per ripristinare la sua “membership”.
Episodio 2
(estratto da un post di Elena, ma riportato anche da altri)
Robert ha chiesto a Gloria C. (una studentessa molto anziana, ndt) di non partecipare più a cene o altro con lui perché aveva mangiato troppi pasticcini durante un tè cui aveva preso parte. Le è stato detto che era troppo istintiva. E suo marito e tutti noi non siamo stati capaci di alzarci in piedi per difendere una studentessa che è stata nella Fellowship per oltre 30 anni, che ha un’anima bellissima, valutazione e amore per Robert e per la Fellowship. Siamo rimasti là seduti e abbiamo permesso che una persona, in quanto anziana, venisse eliminata dalle impressioni di Robert poiché lui non può sopportare nulla che non sia il suo mondo conscio immaginario in cui si avvicendano solo le bambole ... Mi viene da vomitare se penso che ho lasciato che ciò accadesse.
Episodio 3
Questa storia parla di un altro membro della Fellowship, fedele per oltre 30 anni. Questa persona vive a Oregon House vicino ad altri membri della Fellowship, in un piccolo “trailer” dove non c’è spazio per tutte le sue cose molte delle quali vengono, di conseguenza, immagazzinate all’esterno. Un giorno, i vicini si sono lamentati della cosa con la Fellowship. Alla studentessa è stata data una scadenza dai dirigenti della Fellowship per spostare le sue cose. Ma lei non è riuscita a rispettare tale scadenza. La Fellowship è arrivata con un camion, ci ha caricato tutte le sue cose e le ha gettate via. Com’è possibile che una cosa così sia legale?

Ho riportato questi tre episodi solo per provocare una riflessione: può essere una scuola d’amore quella in cui accadono cose di questo tipo?
Un abbraccio a tutti.

da Walt
Data l'attualità delle notizie che fornisce, pubblico qui di seguito la "Lettera di KarmaG" che è stata ricevuta qualche giorno fa ed è già stata pubblicata nella pagina "Tutto quelle che avreste dovuto sulla Fellowship of Friends".


da KarmaG.
Questa mia lettera è destinata a tutti coloro che vogliono avere informazioni a proposito della Fellowsphip of Friends. Mentre a coloro che ne fanno già parte, voglio semplicemente dire che avete tutte le informazioni a disposizione per mettere in discussione se siete o no, in una setta. Sono uscita dalla scuola dopo 20 anni e vi garantisco che per il mio Ego, non è stato facile ammettere di aver speso soldi, tempo e metà della mia esistenza terrena a far parte, non di una scuola conscia, ma bensì, ad una Setta. Vi risparmio i discorsi filosofici, analitici e poetici, di quello che ho avuto in cambio. Lo potere trovare nei post precedenti, scritti da studenti e che condivido. Le informazioni che seguono le ho raccolte nel Blog in lingua inglese.
Recentemente, A__f B. e la sua nuova moglie A sono giunti al Centro di Milano. Per chi non lo sa, la verità è che Asaf e sua moglie A., sono in esilio forzato e non possono rientrare negli Stati Uniti perché è stato commesso un crimine Federale. Lo sposo si era dimenticato di un piccolo particolare: era già sposato con un'altra, si tratta di bigamia. Il primo matrimonio era mirato all'ottenimento della carta verde ... La loro venuta al Centro di Milano non è altro che un atto di sopravvivenza, il Centro, con i suoi studenti benestanti e non, dovrà cercare di garantire lo stesso livello di vita a cui il piccolo principe è stato abituato da Robert. Eventi di vario tipo e costo, sono previsti per molto tempo.
Si dice che Robert, dopo il fallimento dell'ultimo evento FGBD , farà una piccola replica in Europa per poter raccogliere fondi, l'uscita di oltre 400 studenti ha recato una perdita di oltre 4 milioni di dollari alle casse della FoF. L'ufficio immigrazione americano, a quanto pare, ha revocato i visti religiosi a circa 70 studenti, rispedendoli al loro paese natio. Molti di loro fanno parte del cerchio interno sessuale di Robert; infatti, si recherà in Europa per 5 settimane per poter stare vicino a molti di loro. si parla già di mantenere i suoi favoriti, con stipendi, che arriveranno direttamente dalla California.
Anche la nostra carissima Ana M. F___i., dovrà ritornare nel suo paese natio, dopo aver servito per anni Robert come" Madama". Il suo compito è quello di viaggiare su e giù per il mondo di centro in centro, per procurare nuovi amanti al suo caro amato maestro.
Se pensate di entrare in una scuola che si dichiara della Quarta Via, e siete giovani, carini , tipi solari lunari venusiani, non dovete nemmeno incontrare il maestro per essere scelti a far parte del suo harem, Ana M. F___i ha questo compito preciso per lui: attraverso una vostra semplice fotografia, che mostrerà a Robert, vi farà ottenere un visto religioso come ministro della sua chiesa. Vi sarà data la possibilità di lasciare il vostro paese per andare a vivere in America (il sogno Americano), vivere alla Galleria (casa museo) con Robert. Sarete stipendiati con mansioni non proprio religiose, parteciperete alle sue orgie con altri studenti a base di video porno, Viagra e chissà quant'altro. In cambio naturalmente di essere a sua totale disposizione giorno e notte per soddisfare i suoi appetiti sessuali.
Dimenticavo: dovete essere maggiorenni ed eterosessuali. Se siete fortunati, vi farà sposare una delle figlie degli studenti anziani, regalandovi così la residenza eterna in America. Ma non dovete preoccuparvi se la vostra coscienza vi parlerà: ci sarà pronto per voi un gruppo di studenti del cerchio interno, di pronto intervento, specializzati ad aiutarvi a trasformare tutte le vostre sofferenze, umiliazioni, procurandovi scuse per poter trasformare tutto quanto, vi diranno che questo è il vostro pagamento per raggiungere con Robert il Paradiso.
Se volete entrare in una setta dove Robert è il maestro, uno che si dichiara uomo numero 7.5, pervertito sessuale, e ha bisogno continuamente di giovani studenti eterosessuali per saziare le sue parti più basse o, come le chiama lui, il suo Re di Fiori, fate pure.
Sono uscita da questa setta perché dopo anni di bugie non sono più riuscita a difendere l'indifendibile.
KarmaG.

mercoledì 19 settembre 2007

da Gabriella F.
Estremamente interessante la pagina suggerita da Michele, oserei dire “inquietante” ...

Negli ultimi mesi (e credo faccia parte anche questo del processo di lasciare la Fellowship) mi sono vista e ho visto tanti amici chiedersi cose del tipo: "Mi ha fatto anche bene la Fellowship o ho solo perso il mio tempo? E adesso come vado avanti? Tutti quegli anni ..."
Sapete cosa penso oggi? Magari non interessa; e allora scusate, ma lo dico lo stesso.
Penso che le estati seguano gli inverni, qualunque cosa noi facciamo, fino al nostro ultimo giorno; e chissà se sarà estate o inverno o primavera o autunno, quel giorno...
Penso che quelle domande facciano ancora parte della programmazione Fellowship e siano alimentate dalla paura delle funeste conseguenze del lasciarla.
Penso che ogni essere umano voglia essere speciale, e a volte ci creda anche: prima siamo speciali perché “cerchiamo”, non ci basta la vita, cerchiamo ... Poi, speciali perché crediamo di aver trovato. E poi, ancora speciali perché siamo stati capaci di “disilluderci”, di capire che non avevamo trovato niente.
Già. Perché non c’è niente da trovare. È tutto qui. È tutto già qui e c’è sempre stato. Non c’è bisogno di essere speciali, né ‘più fortunati’.
I poeti sanno parlare in musica di quello che vedono, “con parole profonde che ci parlano” (non sarà "presenza" ...?).
Osservo le mie piante sul terrazzo e so che sta per arrivare l’autunno.

Da Mi ritorni in mente:
È salutare per i membri e gli ex-membri della Fellowship of Friends leggere le testimonianze di appartenenti ad altre sette: porta relatività a temi verso i quali siamo stati abituati a non avere relatività affatto.
Sto parlando in particolare della presenza, che è il tema focale nella Fellowship of Friends. La presenza è tutto. Senza di essa nulla ha senso. Quando la si raggiunge si vedono le cose da una diversa, più alta prospettiva.
Il resto del mondo non persegue la presenza. È quindi qualcosa di molto speciale nel mondo, praticata quasi in esclusiva da un cerchio molto ristretto. La presenza è la pratica specifica del culto, nella Fof.
Leggendo le testimonianze dei membri di altre sette, si capisce che anche queste praticano qualcosa di corrispondente e forse altrettanto potente, forse addirittura più potente.
Non è possibile capire di che cosa, di caso in caso, si tratti.
Questa constatazione comunque toglie quel senso di unicità e mi incuriosisce ad approfondire la reale natura di ciò che abbiamo inteso come “presenza”.
Guardare poi a questa pratica come a una delle tante pratiche settarie, mi rivela un elemento che le accomuna: il fatto che sono fortemente emozionali, talmente tanto che si parla di emozioni superiori, fuori dell’ordinario.
Non bisogna però sentirsi tanto speciali: gli esseri umani giungono in certi casi a tali emozioni partecipando a riti di gruppo o di massa, come pregare o cantare in coro, o negli stadi, o davanti a una persona estremamente carismatica che tutti venerano come una divinità.
E guardando le immagini delle persone in queste situazioni, si vede gente che sviene, o è in estasi, o in una specie di trance che, chissà perché, mi ricorda gli incontri.

martedì 18 settembre 2007

Da Marco:
Caro Moreno, bello leggerti.
Senza pretesa di verità né di esaustività. Solo spunti. "Io" appunto, sdoganati da Mi ritorni in mente. grazie Mi ritorni in mente.
Lo scopo "ufficiale" nella FOF è creare un'anima immortale. Si tratta di uno scopo non verificabile, uno scopo affascinante, uno scopo che attiva la regina di quadri, e con quella le altre. Le regine, lo sappiamo, sono voraci, hanno bisogno di quacosa di cui "innamorarsi", da "cercare", col rischio di finire per dipenderne. D'altra parte nella FOF il metodo per raggiungere cotanto scopo è che attraverso il continuo ritorno alla presenza, la consapevolezza che ne deriva si rafforzi e infine si consolidi, si "cristallizzi". Perciò il Lavoro, in ultima analisi, consiste nel concentrarsi massimamente sull'essere presente, preferendo la presenza agli io, i quali vanno lasciati scorrere, eventualmente riconosciuti nella loro ricorrenza/meccanicità, ma non analizzati, non presi in considerazione in quanto portatori di "conoscenza", seppure inconscia, da verificare. In altre parole una Via più mistica che psicologica? una Seconda Via (del monaco) più che una Quarta via? ma una Seconda Via senza il suo proprio scopo trascendente: la comunione con Dio, da invocare (inaccessibile) e riconoscere (immenso) fuori di sé per poi trovarlo, infine, dentro di sè. D'altronde nella quarta via l'assoluto è al di fuori della portata dell'uomo. Una Via del monaco senza Dio?!

"lo scpopo deve essere correttamente formulato, compreso e ricordato" (P.D.Ouspensky)

Da Michele:
Consiglio la lettura della pagina http://xenu.com-it.net/txt/comb.htm per valutare quanto alla Fellowship of Friends si possa applicare la definizione di setta distruttiva.

Riporto di seguito alcuni brevi brani:

Con l'andare del tempo i leader delle sette sviluppano il bisogno di sempre maggior potere. Una cosa che rende queste persone così pericolose è la loro instabilità psicologica, e il fatto che credano veramente alla loro stessa propaganda. Non si tratta semplicemente di scaltri truffatori che vogliono arricchirsi. Dalla mia esperienza ho imparato che la maggioranza crede veramente di essere "Dio" o il "Messia" o un maestro illuminato.
(…………….)
Un altro aspetto importante della leadership è il flusso di potere organizzativo. L'organizzazione ha una struttura con un reale equilibrio di potere? Molti gruppi distruttivi hanno consigli direttivi ma si tratta sostanzialmente di burattini del leader. La vera struttura è a forma piramidale con il leader della setta come capo onnipotente (apice). Sotto di lui (o lei) c'è un nucleo di sottotenenti assolutamente asserviti. Sotto di loro ci sono i sotto-leader. La struttura operativa non permette controlli ed equilibri. Il leader ha potere assoluto. Lord Acton ha spiegato bene quando ha scritto: "Il potere tende a corrompere, e il potere assoluto corrompe in modo assoluto."
(…………….)
Se un leader ha un passato criticabile e struttura la sua organizzazione in modo che il potere sia completamente centralizzato e controllato da lui, il gruppo ha i presupposti per essere una setta distruttiva. Se invece il sistema ha possibilità di controllo ed equilibrio, e il leader è disponibile ad ascoltare i bisogni e gli scopi dei membri ne conseguirà un'organizzazione molto più salubre.
(…………….)
Il mantenimento (difesa) del gruppo si ottiene con attività deliberatamente architettate per minare le relazioni del nuovo membro con famiglia e amici.
(…………….)
Il criterio finale per giudicare il gruppo è la libertà di andarsene. Per spiegarsi in breve, i membri delle sette distruttive sono prigionieri psicologici. Come ho spiegato, le sette distruttive inculcano fobie nella mente dei membri in modo che abbiano paura a lasciare il gruppo. Nel far questo chiudono fuori dalla porta la libera scelta. C'è stata la libertà di entrare, ma non si ha la libertà di lasciare il gruppo distruttivo. Nei fatti, agli occhi dei culti distruttivi non esistono ragioni "legittime" per abbandonare il gruppo.

domenica 16 settembre 2007

da Adriana R.
Mando la traduzione di un intervento sul blog in inglese del 16 settembre:

da Old Fish in the Sea:
Non sono religioso, ma...
Se ho una preghiera stasera è che voglio imparare a vedere che cosa c’è di sbagliato nella mia vita e ad avere il coraggio di affrontarlo, o almeno di togliermi dalla sua influenza.
Samuel S, Joel, Dale e Pamela O, Dennis e Elena L., Maety A., Stephen W., Patrick e Susan T., James T., Sandra C., e molti altri – tanti, tra le persone più sincere, dotate e intelligenti lasciarono ed io ero a stento curioso.
Da alcuni ho ricevuto delle lettere. Le ho lette, sono penetrate, magari hanno anche ferito, alcune mi hanno persino dato da pensare, addirittura sconvolto fisicamente, ma presto ho respinto il messaggio e sono tornato alla mia comodità, tornato a supportare Robert e la FOF. Incredibile! È difficile comprendere che i miei respingenti fossero così impenetrabili.
Poi c’è stata la lettera Buzbee. 1984, 1998 anche 2006. La mia personale esperienza di tradimento. Così tante occasioni per lasciare.
È scioccante e triste non aver avuto la fiducia o la forza di dare alle mie percezioni lo spazio di cui avevano bisogno ed invece togliermele di torno, aggrappandomi fortemente alla mia traballante visione del mondo secondo la FOF. Scioccante e triste guardare Robert e il suo entourage giorno dopo giorno, sapendo che cosa questo implicasse, senza nessuno sforzo per aiutare a fare pulizia o almeno a smettere di supportare.
Triste aver respinto così profondamente una tal quantità di comportamenti da culto ed i meschini commenti del maestro. Ancora più triste aver anche chiamato trasformazione il respingente, a volte.
E se qualcuno ne parlava, nervosamente abbassavo lo sguardo o cercavo di aiutarli a respingere come me. Non ne volevo parlare troppo a lungo.
A cosa ci serve la nostra intelligenza se non possiamo usarla per migliorare le cose?
Cosa sarebbe successo se avessimo potuto ripulire la FOF e ricondurla in buon padre di famiglia , riportala ad equilibrio, frugalità, decenza, equità, amore e semplicità? So che molti ci hanno provato. Non credo fosse possibile. Sinceramente credo che il sogno fosse troppo forte e troppo prevalente e che per lo più fossimo impauriti da Robert, impauriti che ci venisse chiesto di lasciare la FOF, di venire umiliati ed espulsi.
Ho pagato caro per la mia incapacità di lasciare la FOF. Il karma di Robert in qualche modo si estende a tutti noi che lo abbiamo supportato e che eravamo conosciuti per esserci associati, e continua ad influenzare alcune delle mie relazioni di lavoro. Oggi l’ho viso chiaramente. Davvero in qualche misura siamo giudicati per le nostre compagnie.
Se ho una preghiera stanotte è che voglio imparare a vedere cosa c’è di sbagliato nella mia vita ed avere il coraggio di affrontarlo o almeno di togliermi dalla sua influenza.
I migliori auguri a tutti,
Old Fish
http://fellowshipoffriends.wordpress.com/2007/08/30/the-fellowship-of-friends-discussion-part-20/#comment-7589

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E adesso aggiungo una mia considerazione che in questi giorni mi sta girando per la testa e che questo intervento ha chiarito.
La maggior parte di noi ha reagito così come descritto da Old Fish, in misura minore o maggiore, creando un codice di comportamento di rassicurante appartenenza al gruppo.
È la meccanicità della struttura di gruppo.
In questo caso però c’era da aspettarsi, anzi da pretendere, che la guida del maestro ci avrebbe evitato di cadere in risposte meccaniche e probabilmente, proprio perchè fiduciosi in questo, credevamo di trasformare quando probabilmente stavamo solo respingendo ed accettando l’inaccettabile.
Penso ancora che con ragione abbiamo accettato l’inaccettabile: avevamo fiducia in chi ci stava guidando verso il miracoloso. Se era per usare il buon senso, bastava quello che ci avevano insegnato le nostre mamme e le lezioni della vita.
Ma dov’era il nostro maestro mentre tutta la sua scuola cadeva in un’ovvia ottava discendente?
Con affetto,
Adriana Russo

sabato 15 settembre 2007

Da Edson:
Vorrei aggiungere, con tutto il rispetto per gli argomenti del commento di Andrea C., una breve precisazione che non vuole essere una forzatura ma solo uno spunto: Sei certo che se vai a imparare l'inglese e/o vai a comprare un maglione non ti interessa che cosa viene fatto del denaro che paghi? E se scoprissi domani che la tua scuola dove impari l'inglese usa il denaro delle iscrizioni per mantenere traffici illegali; sfruttamento della prostituzione, o se sapessi che il tuo negozio preferito di maglioni in realtà è una copertura della mafia che reinveste il tuo denaro in mezzi di trasporto per il contrabbando di forza lavoro clandestina grazie ai quali molte persone soffrono e vengono sfruttate? Prendilo come un gioco del se.... ma forse cambieresti scuola di inglese e negozio visto che forse ne esistono altri.
Gli esempi sono apparentemente assurdi ma sono tali per creare l'idea del paradosso e del fatto che esiste la relatività in ogni cosa.
Un abbraccio ed i miei sinceri auguri

Da Edson:
Salve a tutti,
Approfitto dell´ultimo messaggio di Mi ritorni in mente per condividere alcuni pensieri e informazioni con gli altri bloggers.
Come mi sembra di avere percepito da alcuni messaggi (per esempio il penultimo di Gabriella) non sono l´unico a credere che forse stia arrivando il momento di prendere una direzione un poco diversa rispetto al blog per il rischio di cadere poi nel vortice che ha (secondo me) travolto un po' il blog in inglese, quello cioè di diventare un botta e risposta tra quelli che insistono nel descrivere quanto siano oramai corrotti la FoF e Robert e quelli che difendono con ogni sorta di motivazione (dal "se la scuola mi aiuta non devo discutere quello che fanno Robert e gli altri" al " credo che siano tutte invenzioni create da studenti falliti e pieni di rancore") tutte le attività ed i comportamenti della scuola e dei suoi membri .
Ribadendo il mio pensiero, ci sono e ci saranno determinate occasioni in cui tutti i conti dovranno tornare e ognuno sarà responsabile per se stesso, come nel momento del viaggio al termine del play moltissimi maestri e saggi di ogni epoca (inclusi molti di quelli citati spesso nella FoF e accreditati tra i più santi) ci ricordano che saremo "soli" e che dovremo mostrare dove siamo arrivati e cosa avremo fatto, non nello schema di premio/punizione, che non sarebbe altro che riproporre condizionamenti e illusioni della mente, ma semplicemente di comprensione ed equilibrio nel corso di un evento di grande impatto energetico, psicologico e spirituale.
Per tornare al messaggio di Mi ritorni in mente, oltre a dimostrare in realtà un atteggiamento tra i più alti possibili, il suggerimento di cercare di aiutare Robert è molto realistico e acuto e riassume (sempre secondo il mio parere) la stessa essenza di un qualsiasi LAVORO spirituale, secondo la quale, oltre a cercare di vedere la realtà del presente (senza illusioni, dominio femminile) non fermandosi al modello: "LUI MAESTRO = NON SONO DEGNO DI CORREGGERLO TANTOMENO EVIDENZIARE CHE FORSE POTREBBE AVERE BISOGNO DI AIUTO" ma dimostrando considerazione esterna (che dovrebbe essere la base di una fotografia fatta con amore) .
Tutto questo mi si è rivelato in modo ancora più evidente durante una recente lettura di un libro che tratta l´esperienza di oltre quarant´anni di uno psichiatra di fama internazionale di origine Ceca che successivamente si è trasferito ed ha continuato le sue ricerche in numerose università degli Stati Uniti di nome Stanislav Grof.
Cercherò di riassumere al meglio e sinteticamente quindi rimando alla lettura di testi dello stesso Grof per i dettagli e le verifiche su quello che scrivo. Grof afferma, sulla base di più di 40 anni di esperienze su se stesso e su pazienti in terapia psichedelica (con uso di sostanze psichedeliche LSD etc.), pazienti e operatori sanitari che hanno praticato tecniche di terapia come la respirazione olotropica (tecnica ideata dallo stesso Grof che rievoca le stesse esperienze ottenute dai farmaci psichedelici) e soggetti che hanno avuto esperienze spontanee di tipo transpersonale; che alcune delle cause di molti comportamenti, atteggiamenti, tendenze, disturbi, e rappresentazioni simboliche o archetipi nell'ambito di stati onirici o visionari devono essere ricercate nel vissuto perinatale e/o transpersonale oltre che nella biografia post natale.
Egli descrive e riconosce quattro diverse fasi o MATRICI PERINATALI di BASE che hanno caratteristiche e manifestazioni riconoscibili e che , specie se rinforzate da esperienze traumatiche non risolte negli anni successivi portano ad una serie di comportamenti, tendenze , e atteggiamenti molto precisi che vanno poi inquadrati per intensità e complessità delle manifestazioni.
Per concludere: tra le manifestazioni della matrice III e la fase di transizione con la matrice IV, troviamo delle tendenze a definirsi Divini, superiori, speciali, visioni o convinzioni di catastrofi imminenti (crolli terremoti, crisi della borsa, crisi economiche), atteggiamenti sadici e/o estremamente dominanti e di non considerazione dei bisogni altrui e tendenze a deviazioni sessuali specialmente di tipo escatologico (mangiare, bere cospargersi con urine e feci, muco etc)ed altri.
Con questo non viene negata neanche una possibile reale esperienza con il divino e/o crisi spirituale sincera, ma si sottolinea il fatto che le altre manifestazioni sono il sintomo di una cristallizzazione sbagliata di alcuni aspetti che creano atteggiamenti devianti poiché la crisi spirituale, che è un tentativo di auto guarigione che l'intelligenza divina dentro ognuno di noi mette in atto, ha subito in qualche modo una deviazione non utile.
Vi passo questi dati non come una diagnosi o una rivelazione, ma solo per evidenziare che ci sono cose che non conosciamo e che sono state codificate e studiate seriamente da altri nel mondo. Ognuno ne faccia ciò che crede e vi assicuro che non esiste giudizio né contraffazione deliberata o involontaria dei dati per avvicinare forzatamente la descrizione della matrice al caso noto.
Preciso anche che non ho avuto esperienza o testimonianza diretta delle pratiche sessuali alla Galleria e che quindi i dettagli a cui mi riferisco sono presi da testimonianze che tutti abbiamo letto. Resta il fatto che nel contesto della matrice descritta si associano perfettamente agli altri dettagli.
Ringrazio tutti della pazienza e spero di non avervi annoiato o infastidito con questo messaggio, se così fosse ne pagherò comunque le conseguenze personalmente.
Un abbraccio.

da Walt
Stanno arrivando dei brevi commenti di pura negatività, con linguaggio scurrile. Poiché sono privi di contenuto utile alla discussione in corso, tali commenti non verranno pubblicati.
Grazie a tutti.

da Gabriella F.
Caro Andrea C.,
grazie per aver condiviso qui le tue comprensioni e il tuo stato d'animo.
Ho provato cose molto simili in passato e, scusa se mi permetto di dire questo, le stesse contraddizioni.
Per me, l'aspetto più doloroso e difficile è stato rendermi conto che la scuola, l'insegnamento di Robert, la seconda linea, non funzionavano più.
Mi ricordo che agli incontri prospettivi dicevamo che "una scuola ha lo scopo di promuovere l'evoluzione nei suoi partecipanti". Ebbene, a un certo punto del proprio cammino penso sia utile chiedersi cosa questo significhi, tornare alle ragioni per cui abbiamo raggiunto, ma anche chiedersi dove siamo arrivati dopo tanti anni e dove vogliamo andare.
Per quanto mi riguarda, se è pur vero che la Fellowship in una certa misura ha promosso l'evoluzione, se non altro in termini di conoscenza della propria meccanicità, ho sentito che non poteva portarmi oltre.
È una contraddizione dolorosa dover continuamente "oscurare" a se stessi i comportamenti di colui che si considera il proprio Maestro, la propria guida spirituale, giustificandoli con un presunto "collegamento con le forze superiori". E poi accettare senza discutere un insegnamento sempre più astruso. Insomma, avere "fede", seppure uno degli scopi primari del lavoro fosse "verificare tutto".
Abbiamo sempre detto che più che con le parole si insegna con l'essere, con le proprie azioni. Oggi penso che "le proprie azioni" includano i propri comportamenti, il modo di vivere, quello che si è in grado di offrire agli altri, oltre che a se stessi.
Mi chiedo: è possibile promuovere l'evoluzione nei propri studenti senza curarsi della propria integrità morale, vivendo in modo dissoluto e dispendioso, promuovendo valori come il lusso, il potere, il sesso a pagamento ... tutti valori che ho sempre disprezzato in quanto valori? Non pensare che sia moralista; il denaro, il sesso, sono necessari nella vita di chiunque, ma non possono essere al centro della vita di chi persegue obiettivi più alti.
Eravamo in una scuola che aveva lo scopo di promuovere l'evoluzione spirituale nei suoi membri, non di insegnar loro a giustificare cose ingiustificabili o a respingere, nutrendo l'idea che poiché noi non siamo svegli e Robert sì, noi non sappiamo niente e non possiamo questionare nulla; noi non abbiamo volontà; non comprendiamo nulla; nemmeno dopo 20 anni di scuola. E così, tutto è lecito.
Un'ultima cosa, se vorrai rispondere: sei sicuro che la Fellowship sia l'unica scuola al mondo? E che Robert sia l'unico maestro possibile? Credimi, ti rispetto molto: nella Fellowship ho conosciuto e conosco persone bellissime, sincere, preziose.
Accetta un abbraccio affettuoso e l'augurio di cuore di rimanere nella Fellowship sempre per le ragioni giuste.
Gabriella

da Michele
Caro Andrea C.,
Il rapporto Maestro-studente, più che al rapporto fornitore-cliente, assomiglia a quello Padre-figlio. Se tuo padre avesse dei pessimi comportamenti troveresti la cosa irrilevante? Probabilmente no.
Se vai a imparare l'inglese, o vai in un negozio a comprare qualcosa, paghi ciò che compri e come utilizzeranno quei soldi non è affar tuo, è vero.
Questa triade funziona parzialmente anche nel rapporto maestro-studente. Solo che nel rapporto maestro-studente c'è di più.
È importante, leggittimo e necessario che lo studente guardi al Maestro, veda chi è, come si comporta, come vive la sua vita "privata", quali sono i suoi princìpi morali, come si comporta umanamente. Perchè è lì che lo studente verrà condotto dal suo Maestro. È così che lo studente diventerà seguendo il Maestro. "Tutto il resto" (come dici) non è irrilevante e, che lo si voglia o no, è una cosa che ti riguarda da vicino. Cristo diceva che dai suoi frutti riconoscerai l'albero...
Il tuo post è molto interessante e sincero. Ti mando un abbraccio,
Michele

da Anonimo per Andrea C.
Caro Andrea,
tu scrivi: Robert, per me, è in collegamento con le forze superiori e questa scuola funziona.
Vorrei chiederti cosa vuol dire che RB è in collegamento con le forze superiori?? L'hai verificato?
Dove sono le forze superiori? Mai viste?
Penso che questo è quello che ti hanno portato a credere anni e anni di daily cards, è 'sottile lavaggio del cervello' ai meeting e ai cosiddetti "eventi"... e anche il nostro bisogno di credere a qualcuno, un maestro, un padre per non sentirci soli...
E inoltre, se questa scuola avesse veramente 'funzionato' qualcuno si sarebbe risvegliato... e invece questi studenti più vecchi, 30 anni o più nella scuola, mi fanno veramente pena e mi sembrano molto, ma molto addormentati.... spero comunque tutto il meglio per loro!
Non c'è da avere paura, la scuola è soltanto un concetto nelle nostre menti, la scuola è nella vita, tutto è nella vita, esiste solo la vita!

venerdì 14 settembre 2007

Da Mi ritorni in mente:
Cari amici nella Fellowship of Friends,
sappiamo che Robert sta arrivando in Italia e che ci starà per un certo periodo.
Io personalmente ho lasciato la fof prima che il blog inglese portasse a conoscenza di molti i particolari della condotta sessuale di Robert. Non so, pertanto, se qualcosa sia cambiato, ma credo che purtroppo non sia cambiato nulla.
Se qualcuno, da dentro, vorrà dare notizie sarà veramente benvenuto.
Sta continuando a succedere che studenti all’uopo incaricati girino i centri individuando la carne fresca da offrire a Robert?
Sta continuando, Robert, ad avere una quantità smodata di rapporti sessuali con i suoi giovani studenti eterosessuali?
Continuano a essere rapporti non protetti, sfidando il possibile diffondersi dell’AIDS nella Fellowship?
Cerco di mettermi, per quanto posso, psicologicamente nei panni di Robert, e capisco che in un certo modo è stato trascinato in questi comportamenti da una forza più grande di lui, probabilmente in un quadro psicologico di deviazione.
Una persona di così grande valore come Robert andava aiutata. Una persona cui si vuole bene, va aiutata, non lasciata preda delle sue insane passioni.
Insisto quindi con la mia domanda, che ho già posto poco tempo fa.
Perchè non lo aiutate?
È proprio impossibile chiedere a Robert di moderarsi? Molti esseri umani “ordinari” sono in grado di praticare la castità. E Robert?
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Caro Niente è in dono,
innanzitutto grazie di aver postato e aver esposto il tuo pensiero.
Si dice(va) che “nessuno ha mai perso la scuola per i pagamenti”. Io ho visto persone che non hanno potuto raggiungerla, pur vivendo una situazione abbastanza normale di lavoro e famiglia da mantenere. Non potevano affrontare il pagamento. Si fa presto a dire che avrebbero dovuto fare un secondo lavoro, o un lavoro più pagato, o lasciare la famiglia, o simili (secondo me) cinismi.Oltre a far cassa, attraverso il pagamento la fof seleziona i membri al di sopra di un certo livello economico, escludendo gli altri. Non è questione che sia giusto o sbagliato. Nella mia opinione, semplicemente, non è una bella cosa. E, fosse per me, non sarebbe così.

da Andrea C.
Personalmente credo che quanto ci sia scritto nel blog sia in gran parte vero, o almeno, è vero per chi quella pressione (mi riferisco sopratutto al plagio sessuale) ha subito. Credo che la perfezione non esiste, ma credo anche che Robert non abbia violentato nessuno e che chi non ha voluto si sia potuto sottrarre. Voglio condividere una mia verifica.
Se vuoi imparare l'inglese vai da un professore e lo paghi. Ma ti verrebbe mai in mente di chiedergli "Scusa come spendi i soldi che ti ho dato e come passi le tue notti??". A me sinceramente non verrebbe in mente. E se qualcuno lo chiedesse a me io risponderei "Me li spendo in Buttanazze! e allora?!?". L'unica domanda legittima che potrei rivolgere al mio Prof di inglese è: "Mi stai insegnando bene l'inglese?"
Allo stesso modo, l'unica domanda legittima che uno studente si deve fare è: "Questo maestro e questa Scuola mi stanno aiutando ad essere presente?" Se la risposta è si, tutto il resto è irrilevante o, meglio, non sono fatti miei. Personalmente, mi sono chiesto perchè allora io volevo controllare e giudicare la vita privata del maestro, ed ho fatto una scoperta inaspettata. Dentro di me - e non ne avevo idea! - ho scoperto di avere "paura" a lasciare la scuola, che fuori ci sia solo morte spirituale. Con questo pensiero, la scuola cessa di essere una scelta e diviene un obbligo. E allora... e allora se sono obbligato a rimanere DEVO accettare tutto anche avance sessuali che non vorrei (salvo poi denunce e risentimento), allora, miseria nera, se sono costretto almeno che sia tutto in ordine, che i soldi vengano spesi bene e senza sprechi, e allora se sono costretto almeno voglio una contropartita!! Se sono costretto, allora si che voglio controllare la tua vita privata! Incredibile, non sapevo di essere così identificato! Naturalmente questo vale per me, ma il meccanismo è sottile e comune.
Ma perché ho questa paura? Perché Robert mi ha condizionato? Forse, in parte, ma soprattutto ho paura perché sento fortemente che in questa scuola c'è il Divino...
Ecco, quindi, che questo blog mi ha fatto guadagnare - attraverso una piccola sofferenza - due cose: una nuova verifica che il lavoro funziona, e una nuova consapevolezza su di me che mi permette di avere una relazione più matura e consapevole con il Maestro e la Scuola. Meno ingenuità e più distacco. Dunque "va tutto bene, Madama la Marchesa" per citare la canzone? No, il processo di crimine esiste ovunque e quando lo incontrerò personalmente agirò di conseguenza, nel frattempo...tento una sequenza! Ricordiamoci che se siamo così come siamo oggi - come scrivi tu con noi tutti a Napoli - questo lo si deve a questa scuola e a questo maestro che così ci ha insegnato ad essere. Da soli saremmo molto diversi. Per me, basta pensare a quando sono con gli amici della vita o con una bella donna discinta...
Questa non è una difesa d'ufficio di Robert, né un sottovalutare il fatto, questa è semplicemente la mia verifica. Molte strade e molti maestri portano alla presenza e non solo Robert, ma, per me, lui è in collegamento con le forze superiori e questa scuola funziona.
Buona serata amici
Andrea

da Walt
Ho ricevuto oggi la "Lettera da KarmaG." rivolta agli attuali studenti della Fellowship contenente ulteriori novità ... Ho provveduto a pubblicarla nella sezione "Tutto quello che avreste dovuto sapere..." . Buona lettura! http://fellowshipoffriends.blogspot.com/2007/09/ho-ricevuto-oggi-e-pubblico-la-seguente.html.

da Gabriella F.
Credo di aver già detto in precedenza che lasciare qualcosa come la Fellowship of Friends è un processo. Processo di cui fa parte tanto l'esserci entrati come l'uscirne.
Per correttezza, non posso che parlare della mia esperienza.
Probabilmente fin da bambina, come molti di quelli che intraprendono un cammino di evoluzione spirituale, mi sono posta domande profonde cui, a un certo punto, "dovevo" cercare di dare risposte.
È da lì che è iniziata quella "ricerca" che solo ora - dopo aver lasciato la Fellowship - so essere in un certo senso infinita. Per fortuna.
I primi 10 anni nella Fellowship sono stati intensi, oserei dire bellissimi. Per un lungo periodo, Robert ha insegnato la Quarta Via in modo appassionato e poetico e la scuola stessa era bellissima. Gli sforzi personali corroborati dal lavoro di scuola mi hanno senz'altro portato a vedere me stessa come non avrei mai potuto fare da sola. Insomma, per me è stato utile, fino a quando è servito.
Negli ultimi anni, qualcosa si era fermato e ciò che potevo offrire/ricevere nella scuola era sempre più formale e meno sostanziale; senza rendermene conto, era divenuta quasi un'abitudine, un circolo sociale, un mondo "protetto" e chiuso in cui ripercorrere strade già battute, con sempre meno intensità, sempre meno sincerità. Almeno per me, ovviamente.
Inoltre, negli ultimi anni l'insegnamento è profondamente cambiato. Sono uscita a fine febbraio scorso e a quel punto la Quarta Via era stata del tutto abbandonata. Si era passati ormai da tempo a un insegnamento frutto solo della "creatività" di Robert, non verificabile, non pratico, che richiedeva fede assoluta. Lo stesso sito della Fellowship of Friends presenta ora quella che era una scuola come una Chiesa, una religione, e Robert è adulato come una divinità. Al centro dell'insegnamento, la famosa "sequenza" che oggi vedo come un'intromissione forzata in quel nulla senza parole nè tempo che è la presenza.
Ho lasciato la Fellowship dopo 20 anni per questi motivi, sostanzialmente; non sapevo dei blog, sapevo solo in minima parte dei comportamenti sempre più amorali di Robert; non ho lasciato per i soldi, seppure il denaro avesse preso sempre più il sopravvento, una crescita esponenziale senza sosta, soprattutto per partecipare agli "eventi" con Robert. Evito di approfondire qui l'uso per nulla “ortodosso” che di tale denaro viene fatto... Lasciamo perdere.
Qualche giorno dopo aver lasciato ho trovato il blog inglese e ho cominciato a udire testimonianze sconcertanti.
Dunque, si è trattato di un processo e forse l'unico possibile per me. L'errore più grave che si potrebbe compiere è pensare che lasciare la Fellowship of Friends sia la fine. Ho lasciato perché si sente di non andare più avanti, perché sentivo la necessità di pensare, di smettere di battagliare; ho cominciato a vedere le cose diversamente, sono cambiata e oggi posso dire che comincio a intravvedere il mio cammino.
E pensando alle paure che vengono alimentate nella Fellowship per scoraggiare l'allontanamento: non si può forse pensare che chi lascia la Fellowship compie un altro passo avanti nel proprio percorso di crescita, anziché andare verso la morte spirituale? Che può essere un altro inizio e non una fine? Credo ci si debba liberare da questo ricatto psicologico.
Oggi sento l'essere presente come un atto di armonia, di unione, di amore. Non può essere il frutto di una battaglia, di una guerra rappresentabile con gli scudi alzati della centuria romana (ho sentito dire questo a uno degli ultimi incontri cui ho partecipato). È più un "lasciare andare", esserci, tornare lì dove siamo sempre stati.
Solo un'ultima cosa: una volta che il processo di eliminazione si è compiuto (penso fosse e sia necessario dire tutte le cose che si sono dette, anche esprimendo la propria indignazione), arriva il tempo di andare avanti e lasciarsi la Fellowship alle spalle.
Ci sono solo due motivi per cui continuo (e forse continuerò) a "postare" in questo blog: il primo, è far sapere ai miei amici che la vita non finisce con la Fellowship. Il secondo motivo, se possibile, è offrire aiuto e affetto a chi, come me, ha deciso o sta decidendo di uscire e di aprirsi a un mondo che non è mostruoso, dove abbiamo molto da fare e molto da scoprire, e dove non si è soli.
Con affetto sincero,
Gabriella

"E noi che pensiamo la felicità
come un'ascesa, ne avremmo l'emozione
quasi sconcertante
di quando cosa ch'è felice, cade."
R.M.Rilke

Da Moreno:
Sempre più di frequente mi ritorna in mente "Mi ritorni in mente" ed i suoi punti di vista, cui mi associo, e tra l'altro, chissà perché...non me ne abbia... forse sbaglio non so … ma mi sembra sia una mano femminile che li scriva.
Riporto una frase scritta in un post:
Nella Fellowship of Friends conoscere i propri io non fa parte del conoscere se stessi. Viene chiesto di "non ascoltare gli io", di"non credere agli io". Ho sentito studenti molto fanatici spingersi fino a dire che "non bisogna pensare". Gli io hanno natura casuale, non si cheteranno mai, sono un inganno del sé inferiore per tenervi addormentati, e non vale la pena di ingaggiare discussioni con essi. Bisogna solo separarsene
quante volte ho ascoltato queste belle ma vane parole pronunciate nella frase in corsivo sopracitata.
Bisogna solo separarsene”…
La domanda che pongo o meglio che mi pongo è:
"Come posso separarmi da qualcosa che non conosco?" Che tipo di sforzo, quale sforzo ed in virtù di che motivo dovrei farlo per separarmi poi da che cosa?? Boooh!!
Vi separereste voi da una persona cui non siete sposati od in relazione alcuna né sentimentale, di sesso, di lavoro, di interessi comuni o di affari? Trovo alquanto arduo separarci da noi stessi senza conoscere noi stessi, non sapremmo da che cosa separarci, non sapremmo cosa è buono e cosa è cattivo, cosa è giusto o cosa è sbagliato in relazione ad uno scopo. La scheggia nel dito ci provoca dolore ed è per questo che vogliamo separarcene, toglierla, estirparla. Quella persona ci sta antipatica ed è per questo che vogliamo evitarla, non vederla, separarcene. I romanzi rosa non ci piacciono ed è per questo che ce ne separiamo, li evitiamo, leggiamo altro, saggistica, ecc. Una camminata dopo cena si…però che sia breve, se lunga, la evitiamo ce ne separiamo, rimaniamo a casa.
La separazione, avviene normalmente dove l'attrito tra i soggetti coinvolti diventa insostenibile - e non vado a trattare ed a sindacarne i motivi legati alla nostra vita sentimentale ora - la vita, è una continua fonte di osservazioni e verifiche.
La nostra mano si distacca bruscamente dalla tazzina del caffè se scotta troppo così come le nostre labbra dal caffè stesso se entrando in bocca, la regina di fiori lo percepisce come troppo caldo, lo percepisce come pericolo.
Mi sembra lapalissiano che se non ci scottassimo mani e bocca non avremmo la più pallida idea da che cosa separarci, perché ed in che modo.
Questo direi che fa parte dell'esperire, condizione necessaria nel Quarto Cammino. Potremmo stare attenti nel toccare una tazzina semplicemente perché qualcun'altro ce l'ha detto che scotta e seguire tal consiglio oppure ingurgitare di un sol fiato il caffè perché toccando il contenitore ne presumiamo la temperatura interna sperando beninteso di non trovarci negli States dove spesso usano bicchieri di polistirolo... temperatura esterna bicchiere - ambiente - ... temperatura interna caffè, 120°.
Dobbiamo divenire consci di noi stessi, poco a poco, sperimentando, facendo sforzi, pagando in prima persona. Dovremo lottare a lungo con i mulini a vento finché non comprenderemo che sono solo mulini a vento e non sono degli smisurati giganti, ben ne scrisse il saggio Cervantes ma se non esperissimo ciò per noi stessi che valore potrebbe avere? Cosa comprenderemmo?
Potremmo sinceramente sostenere la bontà di un vino fidandoci del giudizio di un pur capace e fidato amico? E se sì, fino a che punto?
La separazione meccanica è sotto la legge dell’accidente, accade, si fa da sé, è sinonimo di sonno, di secondo stato, la separazione conscia, inizia dall’osservazione di sé stessi tramite uno o più scopi ben definiti e degli sforzi per raggiungerli. La separazione conscia potrebbe essere rappresentata da una strada che non ha pianura né discesa. La separazione conscia inizia da uno sforzo intenzionale.
Le nostre vite sono intrise di separazioni meccaniche, la vita comincia separandoci dal grembo materno, nascendo, poi, in età adulta ci separiamo dalle nostre famiglie, creandone una propria, più in là ancora, alla fine del nostro ruolo, ci separiamo dalla nostra stessa vita, tutto ciò solo accade, segue la via di minor resistenza ma tutto ciò include pure un certo ammontare di sofferenza, è inevitabile fa parte di un processo di mantenimento universale, è una legge che ci regola, di norma, invisibile. Non eravamo consci dentro ed appena fuori dal grembo materno, come non lo eravamo quando abbiamo formato una famiglia nostra così come quando moriremo da che cosa avremmo dovuto separarci dunque e per quale ragione se ignoriamo?
Non eravamo consci quando abbiamo mandato a quel paese Tizio ed i suoi parenti così come quando avremmo voluto dare un pugno a Caio perché ci ha offeso, da che cosa avremmo dovuto separarci?
Non possiamo separarci dalla nostra mente se non sappiamo quando” mente”, quando considera, quando si identifica, quando è in immaginazione, quando esprime negatività, quando tronfia si gonfia il petto e si pavoneggia per una “pacca sulla spalla”, senza renderci conto di come funziona e di come essa conosce e riconosce le cose.
E’ iscritto sul tempio dell’Oracolo di Delfi “ghothi sauton” ovvero “Conosci te stesso”.
Salutando, in questo settimo mese dell’anno, cortesemente tutti gli scrittori, i lettori più o meno occasionali ed i titubanti del blog e, non facendo a meno di augurarVi tutto quello che augurate a me,
vi abbraccio,
Moreno

da Anonimo88
Solo un consiglio: se proprio volete recapitare copie cartacee a studenti o ex studenti, sarebbe carino farlo a mano e non per posta come in passato. Ci sono stati studenti che avevano marito o moglie non nella Scuola e che hanno avuto problemi quando qualcun altro ha aperto la busta al posto loro...

da Anonimo
Mi dispiace non è in italiano....ma è veramente interessante....
there are no teachers...
http://uk.youtube.com/watch?v=z-EVxtEpyMM

giovedì 13 settembre 2007

da Daniele:
Ciao Karnak Graphik,
le fotocopie dei documenti a cui ti riferisci e di cui parlavo nella mia lettera sono disponibili; devo solo recuperarle in qualche scantinato (come avrai visto la lettera è del 1997, e da allora ho dovuto affrontare qualche trasloco).
Una volta recuperati i documenti (e mi ci potrebbe volerequalche giorno), l'idea sarebbe di scannerizzarli in modo da poterne inserire la versione elettronica sul blog a disposizione di tutti. Naturalmente se ne possono anche fare delle copie cartacee per chi lo preferisse.
Per quanto riguarda gli indirizzi Internet che elencavo nella lettera, ho appena verificato che non sono più attivi.
La cosa non è strana, perché è tipico di Internet che questi siti nascano e muoiano con una certa frequenza. Nel caso però del sito di Stella Wirk, tutti i documenti che facevano riferimento alla FOF dovettero essere rimossi da Stella su richiesta degli avvocati della FOF, che nel 98 la citarono in giudizio insieme ad un altro ex studente e al giornale locale di Marysville (il "Of, By & for the People" che cito nella lettera).
Un sito ancora attivo che riporta alcuni documenti storici della FOF (alcuni dei quali erano anche disponibili sul sito di Stella), e riporta anche l'articolo "Trouble Taints a Cerebral Sanctuary" del Los Angeles Time, è quello di Rick Ross: http://www.rickross.com/groups/fof.html
Qui si può già trovare un bel po' di documentazione, ovviamente in inglese.
Un saluto a tutti,
Daniele

da Walt
Ho ricevuto il brano che segue (tratto da "I non guru del non culto del non metodo" di Isabella Soragna - Jubal editore), estremamente interessante e di cui consiglio a tutti la lettura.
Pubblico in questa pagina solo la prima parte, rimandando il lettore al testo completo che è stato pubblicato nella pagina "Approfondimenti" (http://approfondimentieinsegnamenti.blogspot.com/) appositamente creata. Ci sono dei problemi di impaginazione con articoli molto lunghi e l'idea è che questa pagina resti dedicata a una "discussione" più veloce.
Grazie per aver dato lo spunto per creare una pagina in cui chi vorrà potrà inserire lunghi testi, pubblicazioni sue o di altri, e quant'altro desideri condividere. Come sempre, inviate a
walt-whitman@libero.it qualunque testo o pubblicazione che volete venga inserita. La prima parte dell'articolo verrà comunque pubblicata qui con il collegamento al testo completo.
Grazie di cuore del tuo contributo, anonimo amico.
Walt

Visitavo un giorno il centro Friedrich Dürrenmatt, noto scrittore svizzero ed ammiravo i suoi dipinti surreali. Accanto vi erano anche didascalie ed una frase, tratta da un suo scritto, il Soliloquio, mi colpì: "È solo quando non sono pensato che sono quello che sono: nulla".
Quanti altri personaggi o sconosciuti sono arrivati a questa conclusione? Non a causa di uno stato depressivo o di un'ambizione filosofica, semplicemente perché era la fine di un'investigazione profonda e coraggiosa.
Nella mia lunga ed appassionata ricerca dall'infanzia ad ora è passato più di mezzo secolo, eppure la mia convinzione infantile, intima, non imparata, è rimasta la stessa. La domanda "chi o che cosa sono e che cos'è il mondo" mi ha portato a navigare in tutte le religioni più o meno conosciute, a incontrare psicologi, scienziati e sciamani per entrare nel vivo di essa ed estrarne il nettare che potesse estinguere la mia sete.
Parlo di me come esempio, ma potrei parlare di chiunque altro che me lo avesse raccontato.
Vi è un denominatore comune che appare al momento in cui ci si affaccia su questo annullamento ed è quando, avendo scartato ogni possibile spiegazione o causa, si arriva in un limbo dove il pensiero è totalmente assente. Anche il senso di essere non ha più luogo.
Molti si fermano impauriti perché a quel punto non ci sono più punti di riferimento, per altri anche il concetto di "nulla" è appunto un pensiero che ha un valore relativo, transitorio e inconsistente, su cui non si può contare.
È il pensiero di esistere, di essere coscienti a creare la paura della morte, ma allo stesso tempo non si osa retrocedere ulteriormente, anche se questo potrebbe significare la fine del dolore, come diceva Jiddu Krishnamurti.
...
... continua a leggere http://approfondimentieinsegnamenti.blogspot.com/2007/09/chi-o-che-cosa-sono-e-che-cos-il-mondo.html

mercoledì 12 settembre 2007

da Karnak Graphik
Mi riferivo al post "Una lettera agli studenti italiani" (http://fellowshipoffriends.blogspot.com/2007/08/una-lettera-agli-studenti-italiani.html).
Verso la fine dell'articolo c'è scritto: "Se desideri prendere visione dei documenti sopra elencati, puoi naturalmente metterti in contatto con me e sarò lieto di fartene avere una copia. So bene che c'è una regola nella scuola che te lo proibisce. Ma, se la regola ha come scopo quello di agire da terza forza per permettere agli ex-studenti di rientrare nella scuola, allora contattandomi non la infrangerai."
Ciao

da Walt
Ho ricevuto il seguente messaggio che volentieri pubblico. Non so a chi il mittente si riferisca, forse a tutti i "postanti" nel blog, forse a qualcuno nello specifico, o forse ancora fa riferimento a cose lette nella pagina "Tutto quello che avreste voluto sapere sulla Fellowship of Friends" (link qui di fianco). Pertanto, chiunque desideri rispondergli può farlo.

da Karnak Graphik
Ciao,
sono interessato a visionare i documenti elencati nel tuo blog, potresti farmi avere una copia? Non ho mai avuto la prova di verificare quello che tu ed altri avete detto nel blog.
A presto.
XYZ

Da Walt:
Cari amici,
I messaggi appena pubblicati e firmati da Niente è in dono e Buon Lavoro ci sono giunti non firmati neanche con uno pseudonimo. Mi sono permesso quindi di attribuire un nome estratto dal testo, per permettere a tutti di fare riferimenti appropriati, altrimenti impossibili. Spero che i nomi che ho trovato non dispiacciano agli autori: invito tutti a firmare i messaggi "anonimi" con uno pseudonimo di propria scelta.
Il vostro vecchio Walt

Da Buon Lavoro:
Caro Niente è in dono,
tu hai ragione su questo, tutto ha un prezzo e anche l'anima, se vogliamo costruirla dobbiamo pagarla. Sei anche stato fortunato ad avere avuto aiuti. Forse sei speciale. Altri, nonostante siano arrivati a condurre una miserevole vita, pur di far fronte alle richieste della scuola, non hanno avuto la medesima fortuna tua. Comunque, credo che dignità, integrità morale (attenzione non moralismo) debbano essere parte integrante di una organizzazione che si prefigge lo scopo dell'evoluzione. Mi è stato sempre insegnato che l'esempio è il miglior insegnamento. Purtroppo tutti noi sappiamo che quando eleggiamo un leader inconsapevolmente deleghiamo a lui molte delle nostre aspettative e ne imitiamo i comportamenti e, spessissimo, ne siamo così influenzati da perdere il nostro senso critico, il nostro libero arbitrio e la capacità di verificare. Il LAVORO, è qualcosa di così alto e così strettamente individuale che nessuno, ma proprio nessuno, può dirti quello che è veramente utile per te. Solamente la connessione che hai con il Divino dentro di te è la Tua Guida. I dubbi sono veramente una santa cosa, sei ci spingono a verificare dove siamo e dove vogliamo andare.Vorrei dirti un'altra cosa, per me esiste una linea di condotta molto molto semplice: tutto ciò che crea divisione dentro e fuori di me non è "buono", tutto ciò che crea unione, riconciliazione e gentilezza dentro e fuori di me è "buono". Ti sembra semplicistico? I grandi Maestri sostengono che le "Verità" Divine sono semplici e che la mente umana complica le cose. Rifletti, se stare nella Scuola, ti porta a questo, allora restaci e buon Lavoro. Non preoccuparti di quello che fanno gli ex. La Quarta Via è nella Vita ed è la Vita.
Ti abbraccio con tutto il mio amore.

Da Edson:
Salve a tutti,
Siamo credo tutti d’accordo che ogni cosa debba essere pagata e certamente chiunque abbia vissuto almeno 20 anni lo ha già potuto verificare in ogni aspetto della propria esistenza.
Anche Gurdjieff, così come altri maestri si faceva pagare e ha realmente mantenuto nei momenti di grave difficoltà molti suoi studenti, ma oltre a guardare la luna si può anche decidere di essere consapevoli di avere un dito e di valutare con il proprio buon senso come usarlo.
Con questo intendo che a volte si tende a fare sensazionalismo e di certo ciò non è utile, ma è anche stato evidenziato che qualcuno può decidere di obbiettare sull’acquisto di camice da 1500 dollari per gli accompagnatori, biglietti di prima classe per tutti, hotels di lusso, macchine ,etc..(per non parlare del viagra e vari altri generi non proprio indispensabili) semplicemente perché per stare dietro ai pagamenti e alle donazioni e al supporto casa di insegnamento e agli eventi molto spesso si arriva a dovere rivedere il budget familiare in modo non certo ininfluente. Quindi se qualcuno è ritenuto responsabile della propria capacità di evolvere in senso esoterico può essere ritenuto anche in diritto di valutare con il proprio buon senso come amministrare le proprie finanze. Probabilmente nessuno deve giudicare gli studenti degli stolti creduloni (specie ex studenti che fino a ieri hanno sorriso agli eventi abbracciando tutti) così come nessuno può credere che un ex studente sia un povero patetico fallito che è caduto preda del suo re di fiori a causa dell’indignazione per le “spesucce” della FOF mentre fino a ieri era un saggio e coraggioso paladino della presenza.
Forse da un punto di vista più alto così come è ininfluente che a me vada bene o no quello che succede nella FOF è anche ininfluente che a qualcun altro vada bene o no che si formino “gruppi” di ex FOF o altro.
Ognuno di noi alla fine fa i conti con se stesso e credo siamo tutti degni dello stesso rispetto in quanto esseri umani che fanno del loro meglio per seguire quello che è il proprio play.
Cerchiamo di non mentirci e di non mentire anche sapendo che a volte capita. Probabilmente molti cercano conforto e approvazione negli altri e cercano di convincersi a vicenda di avere fatto la cosa giusta sia dentro che fuori dalla FOF. Esistono anche alcuni studenti ormai praticamente fuori dalla scuola che stanno “osservando“ quelli che sono usciti per vedere che fine faranno nella speranza di potere prevedere che fine farebbero poi loro stessi se decidessero di uscire, come se qualcuno avesse osservato Buddha prima di entrare nella via per vedere se si risvegliava o no non tenendo conto che ognuno è responsabile delle proprie scelte (entro determinati limiti forse) e che quello che sarò io con o senza la scuola non è certo una garanzia o una condanna per un altro che farà la stessa scelta. Esistono migliaia di persone che hanno dato grandi contributi all’umanità in senso non solo materiale, alcuni condividono i loro risultati anche gratis.. altri chiedono poco giusto per sostenere le attività sapendo che poi il pagamento si fa in mille modi e nulla è alla fine regalato dato che abbiamo pagato e paghiamo prezzi psicologici e umani alti per ottenere ciò che ci viene indicato come obbiettivo. Ognuno si senta libero di scegliere dove andare con sincerità e senza ricatti.
Grazie per la pazienza un abbraccio sincero a TUTTI.

martedì 11 settembre 2007

Da Niente è in dono:
Niente è in dono, tutto si paga: se una tale possibilità esiste (creare un anima), anche questa va pagata ed il prezzo è alto."Gurdjieff"
Tu guardi il dito che indica la luna, e non la luna... guardi dove vanno a finire i soldi e non lo sforzo che viene fatto.
Su molte cose sono in dubbio ma non su questo... anche Gurdjieff faceva pagare somme alte ai suoi adepti inoltre manteneva i più squatrinati. C'è da dire che diverse volte quando non avevo soldi mi sono state pagate intere trasferte senza rimetterci una lira.
Per farla breve... mi sta bene che si stia creando un "gruppo" di ex fellowship, ma mi sembra che vi stiate incoraggiando a vicenda per aver fatto la scelta giusta (lasciarla).
Sapete benissimo che da soli non si può lavorare (almeno nella quarta via), quindi, o vi trovate un'altra "quarta via" o uscite dalla "quarta via". Vi prego di non fraintendermi, non vi sto offendendo... sono le parole che dico anche a me stesso.

domenica 9 settembre 2007

Da Mi ritorni in mente:
I "molti io", chiamati anche i diecimila idioti, sono quella moltitudine di unità di pensiero che si presentano automaticamente nella mente umana in un flusso ininterrotto.
Nella psicoanalisi ciò che si sente e si pensa, le proprie ragioni, emozioni - ossia i propri io e il loro contenuto - sono una matassa da dipanare per giungere al cambiamento. Anche il contenuto dei sogni viene ritenuto molto importante.
Nella Fellowship of Friends conoscere i propri io non fa parte del conoscere se stessi. Viene chiesto di "non ascoltare gli io", di"non credere agli io". Ho sentito studenti molto fanatici spingersi fino a dire che "non bisogna pensare".
Gli io hanno natura casuale, non si cheteranno mai, sono un inganno del sè inferiore per tenervi addormentati, e non vale la pena di ingaggiare discussioni con essi. Bisogna solo separarsene.
Effettivamente, in genere, la discussione ingaggiata dagli io è oziosa, non porta a nulla.
Ma è proprio vero che il contenuto degli io non merita nessuna attenzione? Un simile atteggiamento, praticato da persone "normali" come me e voi, non rischia di portare all'estraneazione da se stessi?
L'atteggiamento per cui il contenuto degli io, così come il contenuto dei sogni, è privo di senso e di importanza, equivale a un atteggiamento di chiusura che può precludere molta comprensione.
E' un atteggiamento armato, militaresco. Quando si assumono simili atteggiamenti verso se stessi - perchè di questo alla fine si tratta, di atteggiamento verso se stessi - si giunge facilmente alla depressione e ad avere scarsa autostima, senza sapere bene il perchè.
Forse l'atteggiamento adottato nella Fellowship of Friends non è quello giusto, e non lo è nemmeno quello che vede gli io e il loro contenuto come qualcosa di molto importante.
Forse, tra questi due estremi, bisognerebbe fare uso del buonsenso.

martedì 4 settembre 2007

Cari tutti,
Nel blog inglese è apparso oggi questo messaggio di cui voglio offrire la traduzione perché l'ho sentito profondamente vicino. Spero che possa aiutare chi prova la paura di cui parla l'autore ... e che abbiamo provato tutti. Paura immaginaria. Vi ricordate quella "daily card" di molti anni fa che diceva: "Tuffati nello sconosciuto, è la sola via verso casa" ...?
Buona lettura,
Gabriella

da Old Fish in the Sea - La paura della morte spirituale
Ho parlato con diversi studenti che hanno deciso di rimanere dentro. Tutti dicono di aver messo in discussione Robert, la direzione della scuola, ma hanno paura di lasciare perché, data la propria natura istintiva, temono di tornare a un esistenza biologica istintiva.
Questa è la paura principale. La paura di fare un errore definitivo. La paura di perdere quel barlume di essere. La paura di impigrirsi. La paura della meccanicità. La paura di non raggiungere mai più quei momenti preziosi e di perdere l'essere per il quale abbiamo tutti lavorato così duramente. La paura che, senza una pressione costante (terza forza), il se inferiore prenda il sopravvento. La paura della morte spirituale.
Ora io sono fuori, ma la domanda rimane: e adesso, cosa succederà? Parlo tanto di ciò che ho lasciato perché è più facile che parlare di dove sto andando. È più facile che affrontare il "Non so." Ma in qualche modo, sono certo che tuffarmi nello sconosciuto sia stata la decisione giusta, fuori da quel bozzolo sicuro ma dolorosamente misero. Il bozzolo che Robert ha creato e che io ho accettato, con le sua mura di paura. Il bozzolo in cui pensavamo troppo a noi stessi e a come stavamo evolvendo e a quanto ci dispiacesse non essere evoluti.
C'è poco tempo. C'è molto da imparare. Così tante esperienze semplici da vivere. Così tanto da abbracciare. È ora di lasciare andare la programmazione della Fellowship of Friends, di lasciare andare l'autocommiserazione e la delusione, è tempo di tuffarsi nel mondo - una persona della vita pronta a prosperare, ben preparata, pronta ad amare e a trasformare quello che arriverà.
È tempo di ripulire la lavagna, tenendomi ciò che so, ma invitando la presenza in un modo nuovo - un modo che non sia così autoindulgente, più libero, più rilassato, certamente più amorevole, con meno giudizio e meno preoccupazione di ciò che potrebbe accadere se non lo faccio. È tempo di rendere la presenza un atto di amore e non un dovere.
È arrivata la stagione. È tempo di andare anche se significa mettere a rischio la mia anima. È tempo di essere normale, di essere umano. Che avventura! Spinto fuori sul suolo terrestre con tutti gli altri bruchi. Sta succedendo. Sono grato che ci sia un gran quantità di aiuto e di amore, e io sono felice.
da Old Fish in the Sea - 4 settembre 2007
http://fellowshipoffriends.wordpress.com/2007/08/30/the-fellowship-of-friends-discussion-part-20/#comment-7121

lunedì 3 settembre 2007

da Moreno
Graziella cara,
innanzitutto ti abbraccio con tutto il cuore.
Detto ciò, i pensieri che scrivo, non sono accuse o quant'altro a chicchessia, non scrivo niente di così personale, ciò che scrivo è in me, in te ed è comune probabilmente alla maggior parte dei lettori di questo post, le nostre macchine, non sono così originali come crediamo.
Il mio intento è cercare di far pensare tutti noi e me compreso con le nostre verifiche condite dal buon senso, condite dal buon padre di famiglia.
Non credere di essere la sola ad avere avuto certi comportamenti, chi in un modo chi nell’altro, abbiamo tutti i nostri condizionamenti e relative meccanicità, non né siamo esenti, con il lavoro, si affievoliscono, diventano meno impertinenti, meno invasivi, più passivi.
Ciò che abbiamo fatto andava fatto, ciò che facciamo ora pregiudica, in un certo modo, il nostro futuro fare...qualcuno potrebbe dire...allora ciò che facciamo ora andava fatto??
Ciò che possiamo fare ora può, eventualmente far parte del nostro sforzo per esserci, né più né meno ed in quest’ottica, potrebbe forse cambiare il nostro futuro fare, sta a noi verificarlo.
Ci sentiamo in colpa per un qualche cosa?
Non è questo il punto, di dominio femminile ne abbiamo le tasche piene, il punto è come possiamo usare questo per essere noi stessi, tutto qua.
Il futuro, quello meccanico, è molto prevedibile. E' prevedibile il fatto che Moreno e Graziella domani saranno identificati, in immaginazione, esprimeranno emozioni negative con gli stessi soggetti di ieri, come con quelli di oggi e quelli di domani se nulla ieri hanno fatto e niente oggi stanno facendo in tal senso. Ripropongo sempre le stesse sacre verifiche: - Se ieri non ho studiato l'Inglese per quale ragione, diritto o legge universale oggi dovrei saperlo?
Nessuna scusa è richiesta mia cara, però, la sincerità, quella si, personalmente la apprezzo molto, non negatività camuffata da verità, è molto intellegibile, sempre di più è intellegibile il sentimento che supporta l’essere, che supporta le parole … la sintonia, l’unificazione, l’unisono.
Un sentito ringraziamento a te, Graziella, per le ricche parole che hai condiviso.
Augurando cordialmente a tutti voi ciò che augurate a me vi ri-abbraccio,

Moreno

Da Grazie.lla:
Caro Moreno,
Da poco mi è stato dato, grazie al Greater Fellowship, di ri-prendere contatto con amici che avevo "volontariamente" tenuti a distanza. Ero "in" erano "out", la regola era...
Sono pentita? Si e No...
Vedi, all'epoca, credevo che fosse "importante" - e lo era. Ero, quindi, nel giusto (Graziella all'epoca) e nel falso (mancanza di prospettiva)... Ora che è possibile, chiedo scusa. Questo si! Perchè ho verificato di aver creato sofferenza e credimi, ricevo perdono!
Non giudicare l'amico di ieri. Il non negare la sofferenza vera della "perdita" e non soffrire inutilmente, perchè in verità, niente si perde.
Tanti auguri per la tua nuova vita!