lunedì 3 settembre 2007

da Moreno
Graziella cara,
innanzitutto ti abbraccio con tutto il cuore.
Detto ciò, i pensieri che scrivo, non sono accuse o quant'altro a chicchessia, non scrivo niente di così personale, ciò che scrivo è in me, in te ed è comune probabilmente alla maggior parte dei lettori di questo post, le nostre macchine, non sono così originali come crediamo.
Il mio intento è cercare di far pensare tutti noi e me compreso con le nostre verifiche condite dal buon senso, condite dal buon padre di famiglia.
Non credere di essere la sola ad avere avuto certi comportamenti, chi in un modo chi nell’altro, abbiamo tutti i nostri condizionamenti e relative meccanicità, non né siamo esenti, con il lavoro, si affievoliscono, diventano meno impertinenti, meno invasivi, più passivi.
Ciò che abbiamo fatto andava fatto, ciò che facciamo ora pregiudica, in un certo modo, il nostro futuro fare...qualcuno potrebbe dire...allora ciò che facciamo ora andava fatto??
Ciò che possiamo fare ora può, eventualmente far parte del nostro sforzo per esserci, né più né meno ed in quest’ottica, potrebbe forse cambiare il nostro futuro fare, sta a noi verificarlo.
Ci sentiamo in colpa per un qualche cosa?
Non è questo il punto, di dominio femminile ne abbiamo le tasche piene, il punto è come possiamo usare questo per essere noi stessi, tutto qua.
Il futuro, quello meccanico, è molto prevedibile. E' prevedibile il fatto che Moreno e Graziella domani saranno identificati, in immaginazione, esprimeranno emozioni negative con gli stessi soggetti di ieri, come con quelli di oggi e quelli di domani se nulla ieri hanno fatto e niente oggi stanno facendo in tal senso. Ripropongo sempre le stesse sacre verifiche: - Se ieri non ho studiato l'Inglese per quale ragione, diritto o legge universale oggi dovrei saperlo?
Nessuna scusa è richiesta mia cara, però, la sincerità, quella si, personalmente la apprezzo molto, non negatività camuffata da verità, è molto intellegibile, sempre di più è intellegibile il sentimento che supporta l’essere, che supporta le parole … la sintonia, l’unificazione, l’unisono.
Un sentito ringraziamento a te, Graziella, per le ricche parole che hai condiviso.
Augurando cordialmente a tutti voi ciò che augurate a me vi ri-abbraccio,

Moreno

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