domenica 23 settembre 2007

da Moreno:

E’ un caldo e assolato sabato pomeriggio nel secondo giorno dell’equinozio d’Autunno, la temperatura è gradevole, estiva, i colori, gli odori ed i suoni entrano prepotentemente nei sensi, come fossero un invito ad una festa, come fossero un invito per l’Essenza a ricordare l’esistenza, come fossero un richiamo alla presenza … a noi stessi, ad un tuffo nel momento. Come spesso accade in questi vividi momenti, impressioni e percezioni passate si fondono in uno scambio alchemico, i cervelli collimano, si vedono l’un l’altro con meno barriere, con meno respingenti e comunicano tra di loro scambiandosi informazioni (con un linguaggio speciale, il linguaggio dell’essere) per alcuni istanti, portando nuove comprensioni, mettendo in parole ciò che in realtà già sapevamo, solo che stavano in un altro cervello, ad un altro livello, con un linguaggio differente ed intraducibile in parole, intraducibile nel linguaggio ordinario. Vari punti di vista letti recentemente trovano giusta collocazione secondo il Sistema che sto sperimentando e verificando da capo. Mi riferisco ad una frase contenuta in un recente post, di cui mi sono sentito e mi sento tuttora in parte responsabile, dato che mi ha dato non poco da riflettere in questo ultimo quinquennio, anche perché c’è stato un periodo in cui questa frase usciva saltuariamente con noncuranza pure dalle mie labbra e che cito di seguito:
"Questo maestro e questa Scuola mi stanno aiutando ad essere presente? Se la risposta è si, tutto il resto è irrilevante o, meglio, non sono fatti miei.”
Se questo ‘pensiero’ potesse essere più o meno accettabile verso sé stessi dal punto di vista di uno Studente, non lo è almeno da un altro punto di vista, dal punto di vista di un Direttore di un Centro, a meno che non abbia un generoso respingente che ne copra alcuni o parecchi aspetti e una comprensione e livello d’Essere non congrui al non facile ed importante ruolo che ricopre. Se presumibilmente – e ciò che seguirà vuol essere solo un'analogia – è vero che il Papa colloquia ed ha maggior influenza con la ristretta cerchia dei suoi collaboratori più fidati, con il clero ecclesiastico che è più vicino a lui e di cui ne è il diretto responsabile, il loro responsabile Spirituale, la loro guida, il loro Padre psicologico ed impartisce loro ordini e comprensioni sul da farsi, è altresì vero che i Parroci - paesani o meno - sono i Padri psicologici e responsabili Spirituali di una sana e corretta Guida delle Anime e corpi loro affidati, della Parrocchia loro affidata.
E’ pure vero che “meno siamo coscienti, meno siamo responsabili”, ciò non toglie che per affidare la Guida di una Parrocchia ad una persona, questa dovrebbe venire attentamente e seriamente valutata e soppesata al fine di “Rendere le Anime libere” e non seguendo la via di minor resistenza, magari molto comoda economicamente per pagare l’affitto della Casa d’Insegnamento. Se ciò che parte dal Padre è corrotto, quasi immancabilmente i figli, che ne ricevono la diretta Influenza, a loro volta, saranno corrotti. Se la parte più forte della macchina è corrotta - il cervello istintivo - tutto il resto, immancabilmente, ne seguirà il triste declino – a parte in un caso di cui ne ho solamente il sentore ma non la verifica -.
Il Parroco succitato, dovrebbe venire inserito nel suo ruolo, solo per meriti oggettivamente acquisiti e visibili dal suo ’Essere’. Dovrebbe avere una discreta comprensione delle fondamentali debolezze dell’Essere, comprensione del significato Essoterico e di quello Esoterico del Mondo o meglio dei Mondi a lui prossimi, di avere comprensione delle principali Leggi che regolano la vita organica e psicologica e l’interazione tra di esse, comprendere che abbiamo quattro cervelli, un tipo di corpo ed un centro di gravità fautori di come normalmente ci relazioniamo sia con il Mondo Essoterico che con quello Esoterico, che abbiamo una personalità e voglio sottolineare, una Essenza, focalizzabile pure come Centro Emozionale. Con tale comprensione, un tale Parroco non prenderebbe tutti i suoi Fedeli sullo stesso piano dell’Essere, comprenderebbe che Essenze differenti hanno comportamenti differenti senza contare che potrebbero avere pure subito shock differenti nel corso delle loro vite e che quindi ad uno stesso stimolo possano avere reazioni del tutto differenti da altre Essenze seppure simili, anche reazioni diametralmente opposte in certi casi. Un tale Parroco, non prenderebbe sullo stesso piano - non prenderebbe formatoriamente - un Marziale con un altro Marziale o con un Venusiano ad esempio, saprebbe che il primo probabilmente non avrebbe difficoltà alcuna a rispondere “No” con fermezza e fierezza in una data situazione e saprebbe pure che il secondo invece, pregno della sua “Non esistenza” direbbe di “Si” a chiunque ed a qualsiasi cosa piuttosto di non dover apparire, piuttosto di non dover esistere e non vado a “toccare” o meglio a condire l’esempio appena citato con la pregiata spezia del ”Dominio femminile” o educazione, altrimenti, potremmo far fare a quasi qualsiasi Essenza quello che vorremmo, basterebbe saper pigiare i tasti giusti, in verità pochi. Se il Parroco non avesse questo tipo di Essere e comprensione, che speranze avremmo per i suoi Fedeli? Che cosa potremmo sperare per il loro bene? Dareste voi in mano la vostra Essenza ad una tal Guida che tra l’altro, guarda caso, è l’anagramma di Giuda? Non sarebbe come mettere un agnello nella tana di un Lupo e sperare che non venga azzannato o mangiato?
Forse , “Nel nome del Padre” possiamo accettare qualsiasi imposizione di verità e sostenerla il fatto rimane però che senza aver acquisito “Essere”, nel “Nome del Padre” possiamo seriamente danneggiare i Figli e che i piatti rimarranno comunque da lavare non avendo insegnato ai figli ed a noi stessi il ‘come’, inoltre, il “Dominio femminile”, questa antica spezia, ci fa recitare il ruolo di burattini semplicemente perché siamo inseriti in una Scala Gerarchica. Non è forse verificabile quanto sia difficile per un Parroco non partecipare ad una Messa tenuta dal Papa nella propria Parrocchia? Non è forse verificabile quanto sia difficile non partecipare a tutti gli altri costosi eventi tenuti dal Papa in quella occasione anche se il Parroco non ha il becco di un quattrino? “Nel nome del Padre” possiamo dire pure di tutto ciò che accade che è bene e va bene così anche questo è Lavoro, resta il fatto che, giammai darei in pasto mio figlio ad un tal Padre non so voi ed inoltre, non necessariamente tal Figlio dovrebbe essere quello biologico, potrebbe pure essere il Figlio che stiamo partorendo dai nostri Sforzi, dal nostro personale Lavoro.
Questi pensieri sono il resoconto finale di un mia recente ottava da Parroco di cui solo ora ho maggior comprensione. Ho cercato di fare il meglio che ho potuto per trasferire quanto più correttamente e sinceramente possibile le mie verifiche alla Parrocchia, in molte occasioni mi son sentito impotente nei confronti di direttive Vescovili alquanto discutibili, qualunque ragione avessi potuto addurre e lo feci in svariate circostanze, risultava però del tutto vana in relazione al Cammino che seguivo e che seguo tuttora, il Quarto Cammino. Tali ragioni sembravano non essere conformi al pensiero della Curia.
Chissà se leggeranno questo post i vari Vescovi , Parroci e la Curia tutta, forse ancora si considerano amici o forse ex-amici? Mah! Comunque, citerò un detto popolare “Chi è causa del suo mal pianga sé stesso”. Se non verifichiamo per noi stessi il “mal” tramite i benedetti sforzi intenzionali , non sapremo mai cosa è il “ben”, riguardo il “piangere sé stesso” invece, teniamo le lacrime per il rimorso, almeno se abbiamo la capacità di provarlo ancora e sostenerlo può essere fonte di inestimabile valore e bellezza.
All’inizio di questa terza decade del settimo mese vi abbraccio, non facendo meno come di consuetudine, di augurare a voi tutti ciò che augurate a me e “Che il Lavoro sia con voi”
Sinceramente, Moreno.

2 commenti:

  1. siete una massa di pezzi di merda fanatici pazzi
    da ricoverare - fate schifo al cazzo cacati di merda - mi fate pene siete soltanto de frustrati complessati del cazzo
    dovete sucareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

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  2. Centri Gurdjieff-Ouspensky devono bruciare insieme a voi e tutte le vostre famiglie!!

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