venerdì 28 settembre 2007

Da Moreno

Anche se un pò tutta la musica ed il suonarla hanno sempre fatto parte del mio lavoro, per un certo periodo seguii scrupolosamente, da buon studentello, l’esercizio dell’ascoltare solo la musica classica ed evitare il rock in genere, sia suonarlo che ascoltarlo, pratica poi che mantenni e consolidai negli anni seppur applicata con la dovuta relatività. Alcune sere fa mi son ritrovato per un’offerta di lavoro, direi dopo quindici anni di clausura a suonare ed a comporre del rock, hard rock (e non storcete le bocche).
E’ stato uno shock notare che mentre stavo suonando quella musica - che poi è stata il primo amore e come dire ce l’ho nel sangue – sono arrivati degli ‘io’ che volevano farmi sentire in colpa per ciò che stavo facendo. Ho visto chiaramente che questi ‘io’ non sono nient’altro che vecchi ‘io’ di Lavoro conditi con la pregiata spezia del dominio femminile.
Credo che, da un punto di vista questo tipo di ‘io’ potrebbe essere il modo di manifestarsi di un così detto “lavaggio del cervello”, nel caso in cui effettivamente prendano il comando dei centri inferiori e se poi in aggiunta ci spruzziamo sopra un po’ di considerazione interiore, beh … a chi ci sta di fronte sempre ammesso che ne conosca i meccanismi, non sapremmo resistergli, ci farebbe fare ciò che vorrebbe e se poi andasse ulteriormente ad arricchire la pietanza citando qualche simbolo atavico ad esempio di tipo religioso, che oramai fa parte del patrimonio genetico dell’essere umano direi che ‘l’ipnosi, secondo il mio modo di vedere è lo stato che più si avvicina a tal descrizione di esser succubi, quel particolare stato che è tra il primo ed il secondo dove pur non percependo la realtà che ci circonda ne facciamo parte ed interagiamo con essa tramite comandi altrui, tramite i comandi di chi tiene le redini in mano, tramite i comandi dell’ipnotizzatore, è uno stato questo dove il Lavoro non ha nessuna speranza, dove il Lavoro non è possibile come invece potrebbe esserlo nel secondo stato.
Per riallacciarmi pure al mio precedente post, dopo queste considerazioni mi sto chiedendo se tutti i cari amici (forse ex ancora non lo so) che hanno i miei CD di classica e che - qui nuovamente ringraziandoli di cuore per i tanti elogi ricevuti - li hanno usati con mia somma gioia per molti eventi più o meno formali ritenendoli veramente adeguati e consoni a tali situazioni, ora, che sono fuori dalla Scuola, continuano ancora ad ascoltarli ed usarli o l’ipnosi ha preso maestosa il sopravvento?
Dato che attraverso il Rock ci son già passato alcuni giorni or sono, a questo punto, per verificare più a fondo ciò che ho osservato non mi resta altro che fumarmi intenzionalmente un buon sigaro mentre mi guardo “L’ultima tentazione di Cristo” e vedere che ‘io’ arrivano.
Non mancando nemmeno questa volta di dare un caloroso abbraccio a tutti coloro che si considerano miei amici, ai forse ex-amici, ed ovviamente nemmeno di abbracciare i lettori occasionali ed i curiosi e volendo sottolineare che nulla di ciò che ho scritto è rivolto personalmente a chicchessia ma che serva solamente da riflessione e stimolo per Lavorare, colgo questo momento per congedarmi augurandovi ciò che augurate a me.
Rispettosamente,
Moreno

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