Ti sei accorto di essere stato in una setta?
da Michele
Caro Moreno,
ma tu ti sei accorto di essere stato in una setta?
Il tuo messaggio a Perplesso potrebbe essere quello di uno che sta ancora dentro. Fai addirittura una classifica: al numero 1 quelli che hanno tratto da un insegnamento un gran beneficio, e che quindi parlano bene del loro maestro; al numero 2 chi si affannava a raggiungere la sufficenza - quindi ne parla meno bene; al numero 3 e seguenti il non molto interessato, il ribelle, il delinquente.... e si parla male del maestro nella misura in cui si è posizionati nella classifica...
Per me questo è un retaggio della setta. È un ragionamento che ti serve per concludere: "se ti è utile, allora la scuola è OK". Per me no, non è tutto qui. Si può e si deve entrare nel merito della natura dell'insegnamento e delle condizioni cui si viene sottoposti nella "scuola" o "setta" o come vuoi chiamarla.
Il mondo è pieno di sette e di adepti cui è sembrato utile entrare. La gente che si trova dentro alle sette, da quelle più innocue a quelle più distruttive, da quelle più ancorate a una vera via a quelle più false, crede tutta che la propria setta gli sia utile. Magari poi non riesce più a uscirne e non se ne rende neanche conto, nè si rende conto del perchè.
Nelle sette si pratica il controllo mentale, che è costituito dal controllo del pensiero, delle emozioni, del comportamento e dell'informazione. Sai di cosa si tratta? Se ti interessa, puoi leggere il libro di Steven Hassan "Mentalmente liberi: come uscire da una setta". Scoprirai come queste tecniche siano praticate anche nella Fellowship of Friends.
Ti saluto con affetto
Michele
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