lunedì 18 febbraio 2008

Entrare o non entrare?

da Perplesso
Ciao. Ho incontrato recentemente una scuola. Non credo sia la fellowship, e posto qui solo per chiedervi un vostro parere prima di cacciarmi in questo nuovo guaio. Il primo impatto con questo gruppo è stato positivo, ottima conferenza, un ottimo oratore, ed un ottimo ricapitolamento del perchè uno dovrebbe dannarsi tanto a cercare di scappare dalla galera in cui viviamo. Sono state anche molto positive le serate successive. L'organizzazione e l'ordine dimostra che si sono prodigati molto per prepararsi e mettere su le serate.
Nell'ultima serata hanno fatto una presentazione dei passi che si dovrebbero fare se si entrasse in una scuola: una presentazione con due schemi, uno a me sconosciuto l'altro parzialmente conosciuto.
Ora, io mi ricordo i dettagli più inutili e mi dimentico delle cose più macroscopiche... e questo spesso mi mette nei guai, altre volte mi manda in crisi, come in questo caso. :)
Comunque sia, il primo dei due schemi presentava i passi che si sarebbero fatti:

  • uscire dalla casella condivisa da "morti", segnatevi questo termine, da addormentati e da quelle che invece cominciano a ridestarsi,
  • per raggiungere la conoscenza,
  • la consapevolezza
  • e quindi l'evoluzione.
Di questo schema non mi preoccupo molto (anche se pensavo che solo alcuni tipi di persone ponessero l'accento sul fatto di essere circondati dai morti e... come li chiamano? Ah si, dai bambini...).
Il secondo schema invece presentava l'idea dell'esoterismo, dei cerchi interni dell'umanità con lo schema a cerchi di Ouspensky... peccato che questo secondo schema invece sia diverso non per la forma ma per i contenuti. Il cerchio esterno è sempre quello della confusione delle lingue. Il primo dei tre cerchi interni è quello dell'umanità (e non quello "essoterico"), il secondo è quello degli studenti il terzo quello della scuola. (Eh?). Il cerchio della confusione delle lingue è riservato proprio a loro, ai morti.
Dagli scritti di Ouspensky pensavo che il cerchio di confusione delle lingue fosse la nostra condizione ordinaria, mia, tua e del moderatore di questo blog prima che diventasse un uomo numero 7 (scusi moderatore), e che dentro ai tre cerchi le persone conoscessero, calcolassero e contemplassero le leggi universali imparate tramite la scuola.
È possibile che lo schema visto somigliasse SOLO fisicamene allo schema che ho già avuto la sventura di conoscere per i fatti miei e quindi fosse una cosa diversa (tra l'altro, lo trovate sul libro di Kenneth Walker, L'insegnamento di Gurdjieff, mentre è solo descritto in Frammenti e in La Quarta Via)...
pero'... non lo so... non mi fido... ma allo stesso tempo non mi fido di me stesso che non mi fido. Vedete: non mi va di rifare lo stesso errore: ho gia' avuto troppi guai a causa di gente che non parlava in maniera sufficientemente kosher con i termini esoterici (il verme che abita in me vorrebbe ancora strozzare quei macrobiotici che indicavano con yang il femminile, con yin il maschile, e che asserivano che il riso pestato, oltre ad essere il piatto piu' gustoso del mondo, guarisse dal cancro... non ho dati per discutere su questo ultimo punto, ma per quanto mi riguarda il riso pestato alla loro maniera non è il piatto più gustoso del mondo, anzi, fa abbastanza schifo :p).
Ouspensky suggeriva di "esitare", però non mi andrebbe di perdere il treno perchè continuo ad essere una pecora.
E voi, cosa dite?

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