sabato 1 dicembre 2007

da Michele

Quando ero molto giovane, forse neanche vent'anni, tentai di lavorare nella vendita porta a porta di enciclopedie. Non ero portato per quel lavoro, o forse era il mio ritratto immaginario a limitarmi: fatto sta che che provai solo per qualche giorno, appena quel poco per ricevere una infarinatura su come si vende un prodotto come quello. Si trattava di una enciclopedia medica.

Ci si presentava alla porta del potenziale cliente e si suonava il campanello. Si dichiarava, per farsi aprire la porta, che si intendeva solo fare una intervista. Si procedeva a fare l'intervista, se necessario dopo aver negato di voler vendere alcunchè al povero intervistato. L'intervistato rispondeva alle domande senza avere sospetti. Proprio le risposte che lui dava, sarebbero state utilizzate in seguito contro di lui, per intrappolarlo. Nella seconda fase dell'intervista, infatti, si scoprivano le carte. Ed era molto difficile per lo sventurato sottrarsi all'acquisto SENZA CONTRADDIRE ciò che prima aveva affermato rispondendo alle domande. Perchè una persona cerca di mantenere la coerenza tra come si comporta e ciò che pensa e che dice. Contraddirsi è spiacevole.

Questo trucco è usato anche da Scientology. Da quello che ne so, cominciano con il proporti un test di personalità. Quando si comincia a rispondere, si è già cominciato a rimanere intrapppolati. Alcuni non riescono a districarsi e così comprano un prodotto che non avrebbero mai comprato. E quel prodotto li intrappola, li rende dipendenti psicologicamente e economicamente.

Qualche giorno fa, passando in automobile nel ritorno a casa, ho visto un gazebo di Scientology. Sul tavolo pile di libri di L.Ron Hubbard pronti per essere venduti e attorno due o tre adepti dall'aspetto elegante e con un fare sicuro di sè.
L'adepto più sicuro di sè - il membro anziano, responsabile dell'ottava - stava parlando a un piccolo gruppo di ragazzetti, avranno avuto si e no diciotto anni.
Ho fermato il lento procedere dell'automobile, ho tirato giù il finestrino e ho detto loro con voce sonora: "E' una setta!". Loro si sono voltati, interrogativamente. Gli ho detto ancora: "E' una setta!". Uno dei ragazzetti sorrideva, come a dire "si, adesso me ne libero". Il reclutatore di Scientology ha replicato "Sanguinaria, è una setta sanguinaria, signore!". Io ho rialzato il finestrino e sono andato via. Qualche minuto dopo sono tornato indietro a piedi, dopo aver parcheggiato, e ho visto con piacere che il gruppo di giovani era sfuggito al reclutamento.
Ho guardato gli adepti e pensato a come stanno, loro che ti attaccano se insinui che Scientology è una setta, loro che di fatto sono intrappolati in una setta e non lo sanno.

Purtroppo, non c'è niente da fare con gli adepti. A cercare di convincerli, si ottiene il risultato opposto. Non hanno orecchie per te. Un motivo è che pensano di essere illuminati mentre tu sei nelle tenebre, pensano di far parte di una ristretta cerchia di umanità privilegiata e magari superiore. Se le tue argomentazioni mettono in pericolo le loro convinzioni, ti etichettano come il diavolo o una figura equivalente.
Le sette in generale usano un po' tutte le stesse tecniche, Fof compresa. Un semplice ed efficace principio su cui le sette fanno affidamento è proprio quello cui accennavo prima: che si pensano e si dicono cose coerenti con ciò che si è detto in precedenza e con il proprio comportamento. Sicchè quando la setta riesce a controllare il comportamento (e questo nella fof passa attraverso gli esercizi) sta controllando anche il pensiero. Per esempio viene chiesto agli adepti di non avere contatti con gli ex-membri. Questo è controllo del comportamento. Ne conseguirà il controllo del pensiero perchè l'adepto tenderà a formulare pensieri coerenti con il proprio comportamento (imposto dall'esterno). Il proprio comportamento di escludere gli ex-membri dal proprio mondo verrà razionalizzato nel pensiero con argomentazioni che convalidano il comportamento stesso. Se queste argomentazioni mancano, o se mancano in una certa misura, la persona sarà parzialmente "anestetizzata". La sua coscienza sarà parzialmente anestetizzata, in maniera di non vedere contraddizioni tra il proprio comportamento e il proprio pensiero.
Questo fatto di essere controllati accade a persone che hanno grande fiducia nella propria capacità di non essere influenzati e di pensare indipendentemente e senza condizionamenti. Credo che sia proprio questo il guaio di noi esseri umani, che ci rende preda delle sette: pensiamo di non essere influenzabili, ma è solo un ritratto immaginario, presunzione. La realtà è che noi esseri umani siamo molto influenzabili e manipolabili.

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