giovedì 5 luglio 2007

da Mariella
Sì Moreno hai ragione, ad un certo punto il lavoro diviene molto, molto personale, nel senso che ci si trova a tu per tu con se stessi con i vari quesiti sul come lavorare e se ci sono stimoli ancora al lavoro su di sé. Dove vogliamo andare?
Ce lo siamo ripetuti più volte credo nel corso degli anni e forse ce lo ripetiamo ancora adesso, o forse no.
In questa settimana ho avuto la spiacevole “occasione” di ritrovarmi a dover usare ciò che conoscevo del lavoro interiore per fronteggiare una situazione di disagio emotivo. Bè…a titolo personale e informativo posso dire che ancora funziona il lavoro su di sé; la prima linea c’è ancora; ciò che è cambiato per me è che la uso senza dover pensare che così facendo mi guadagno un posto in paradiso o da un’altra parte, che non guadagno un pezzo di Eternità, ma semplicemente provo ad acuire il dolore, che sia immaginario o no, non ha importanza, il dolore è dolore. Nella FOF invece quando si parla di dolore immaginario è come quelle persone che quando dici “mi fa male la pancia” ti rispondono “ma sì…, tanto è psico-somatico”! E allora? Sarà anche psico-somatico, ma a me la pancia fa male lo stesso!! il dolore è dolore, che sia dato da una caratteristica o da un evento traumatico, il senso di disagio c’è, e a volte è insopportabile.
Il lavoro su di sé quindi se serve, si usa; ma il ricordo di sé a me non da lo stesso risultato di sopportazione del disagio in generale, come mi da invece il darsi lo scopo di accettare lo stato, che sia di arrabbiatura, di tristezza, di insofferenza: accettarlo, non castrarlo. Leggevo su un libro scritto da uno psichiatra piuttosto famoso qui in Italia: il libro si chiama “Non siamo nati per soffrire” e la frase apposta sul retro recita: “Il modo migliore per superare il dolore, è provare a non mandarlo via”.
E’ vero. Ed è Esattamente il contrario di quello che nella FOF viene insegnato, dove il dolore acquista un senso solo se è “trasformato” ?!??...(caso mai accettato e digerito, mai respinto).
Infatti tanta gente che è rimasta attaccata ai dogma della FOF ancora non è uscita dalla depressione.
Un saluto caro a tutti.

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