lunedì 30 luglio 2007

da Gabriella F.
Non mento se dico che mi commuovo nello scrivere queste righe. Provo gioia, come in altri momenti.
C'è una cosa che voglio dire qui della festa a Como: sabato mattina, mentre preparavo il cibo, mi ha colto un fugace, seppure ardente momento di malinconia. Mi sono ricordata di quanti eventi abbiamo fatto in questa casa, quante cene con studenti che ora non sento e non vedo più. E quanti ne avrei potuti pensare.
Fortunatamente quel momento di malinconia passava presto e poi arrivavano gli amici, e la sera passava dolcemente, e si scambiavano presenza, comprensioni, risate e la semplice gioia di stare insieme. Tutta la sera e anche il giorno dopo ho "sentito" quell'intensa energia che sentivo a volte dopo gli incontri e gli eventi nella Fellowship, quando la Fellowship era ancora la scuola che avevo amato. Solo che sabato la sentivo un po' "farina del mio sacco".
Ho sentito che qualcosa ci appartiene. Come se avessi viaggiato tanto, come in cerchio, per poi tornare a riprendere quello che è mio. Ho capito che siamo noi la fonte e non deve essere per forza necessario che qualcun altro ci dica cosa fare.
E come ha detto Kevin "l'amicizia non appartiene alla scuola e non finisce con la scuola".
Nemmeno la presenza e le possibilità appartengono alla Fellowship.
Appartengono a ciascuno di noi,
Grazie a tutti, davvero,
Gabriella

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