sabato 6 ottobre 2007

da Moreno

La mente che mente
Quando la mente della non-verifica o apparato formatorio prende il sopravvento riduce tutta la conoscenza e le verifiche nostre ed altrui, per meglio dire riduce l’espressione del nostro ed altrui essere in due fazioni diametralmente opposte ed è veramente arduo vedere le gradazioni comprese tra questi due poli incluse pure le ottave laterali con il loro armonico movimento ed intersecamento in poche parole vorrebbe applicare od indurre la propria visione del mondo o la propria verità agli altri, vorrebbe che ad esempio se fossimo centrati emozionalmente gli altri dovrebbero pure esserlo oppure se fossimo centrati motoriamente gli altri dovrebbero esserlo altrettanto e sopra di tutto può essere attiva nel cercare le conferme di ciò e non è paga di ciò che non conosce proprio perché non è sede di verifica, non è sede di comprensione, vorrebbe che tutto il Mondo fosse come noi siamo, anche se alla fine quasi sicuramente ci darebbe un grosso fastidio e scontentezza e alla fine saremmo comunque degli infelici.
E' come se applicassimo ad un bel quadro colorato – e questo si può facilmente farlo al computer - il filtro del bianco e nero, perderemmo tutte le sfumature e ricchezza di gradazioni colorate pur mantenendone inalterate le forme ed i contorni della pittura ma avendone comunque completamente snaturato la forma originale del quadro stesso avendone irrimediabilmente corrotto il messaggio originale.
Per la mente formatoria i termini come Scala e Relatività sono sconosciuti in quanto tale mente è stata progettata per altro uso e dunque non fanno parte del suo corredo come è giusto che sia. Uno dei punti cruciali è che purtroppo funziona troppo, interagisce troppo e troppo parla, funziona in modo automatico e soprattutto non ha bisogno di attenzione alcuna, ripeto, di nessuna attenzione. Se applicassimo questo filtro del bianco e nero ad un insegnamento esoterico per esempio, potremmo desumere che ciò che passerebbe dal quel setaccio sia solo la forma estremizzata di tale insegnamento come il crederci ciecamente o il rifiutarlo a priori questo nel caso di un apprendista, nel caso di un insegnante invece potrebbe essere forse fantasticare su nuove teorie sostenendo l’insostenibile, sostenendo il non-verificabile in ambedue i casi comunque vi è una costante, lo snaturamento della forma originale.
La mente della non-verifica può sostenere se stessa e le sue fantasticherie solo con l’eccesso, il potere, la corruzione, il crimine, con il sonno insomma. Una fede assoluta ad esempio potrebbe facilmente scivolare nel fanatismo religioso o nel fanatismo da stadio con atti alquanto estremi. Spesso in questo caso Il Jack di Quadri va a nozze con la Regina di Cuori resta il fatto comunque di un lavoro sbagliato dei centri, una forte disarmonia essenziale.
Il cervello della non-verifica non si preoccupa minimamente di verificare alcunché, infatti, non è il suo compito, per lui la verifica non esiste. Per capire più a fondo come funziona l’apparato formatorio dobbiamo tener conto che percepisce attraverso due tipi di percezioni opposte ad esempio bianco o nero, sì o no, vero o falso ed è pure quella parte del cervello che è appagata dalle statistiche cioè se ho sentito alla TV o da chicchessia al bar che il 51% delle persone ha risposto che è vero che siamo consapevoli e possediamo una libera volontà allora lo sono anch’io e tanto mi basta, mi basta a tal punto che potrebbe persino trasformarsi in una Crociata nel nome del Signore. Da questo punto di vista la percezione di noi stessi, degli altri e della realtà cui siamo circondati è limitata alla dualità, dagli opposti. Per spiegarlo meglio, proviamo a supporre che l’apparato formatorio sia un magazziniere che abbia a disposizione solamente due stanze, una bianca e l’altra nera per immagazzinare tutti i pacchi di differenti colori e gradazioni che arrivano. Quei colli che saranno di colore prevalentemente chiaro tipo rosa, giallo arancione verranno messi nella stanza bianca, quelli di colore rosso, verde, blu e viola in quella nera, il magazziniere immagazzinerà sempre per approssimazione. Di fatto, starebbe al capo vendite in base alle richieste sopra vedere direttamente il carico del magazzino e renderlo disponibile alle richieste ma di fatto, questo capo vendite è oramai in uno stato continuativo di pausa caffè o siesta quindi il magazziniere non sentendosi supportato dal suo superiore proverà lui ad interagire con i clienti e quindi alla richiesta di un oggetto di colore rosa lui poveretto né prenderà uno a caso dalla stanza bianca ed alla richiesta di un oggetto verde né prenderà uno a caso dalla stanza nera. Da un certo punto di vista si potrebbe enunciare pure che la mente formatoria sia uno dei centri di gravità dell’interazione con il mondo interiore ed esteriore del secondo stato. Spero che questo scritto possa servire da spunto per il Lavoro, possa portare terze forze per riflettere e verificare personalmente un’area dello psichismo dell’essere umano. Semplicemente ora uno più uno inizia a darmi come risultato due.
Ritengo al momento di non avere più un Maestro individuabile in un agglomerato biologico che mi indichi la Strada, tutti voi siete la Strada e tutti voi siete i Maestri, da voi sto imparando e dalle Leggi universali che ci regolano che sono portatrici di tanta saggezza, tutto questo comprende i miei Maestri.
E’ in questo mese dell’ottava Lunazione che vi ringrazio per l’aiuto datomi, ringrazio gli amici vicini, lontani, futuri e passati e come d’uso non farò a meno di augurare a tutti Voi ciò che augurate a me.
Moreno

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