mercoledì 8 agosto 2007

Da Michele:
Ho trovato in soffitta una vecchia scatola con centinaia di daily cards di una decina di anni fa. Tra di esse ce n'è una che dice

"People who leave the School cannot stick with anything, not even themselves".
"Chi lascia la Scuola non può attaccarsi a nulla, neanche a se stesso".
Un messaggio terrificante. Se lasci la setta ti ritroverai solo, senza più nulla al mondo, disperato. La tua vita sarà inutile, in effetti non ti resterà che il suicidio.
Per fortuna non è vero.
Ma in quanti non lo hanno verificato, forse anche per paura? E, mi chiedo, perchè spaventare gli adepti in questo modo?
A cementare la Fellowship of Friends c'è, di fatto, la paura di "andare all'inferno", di essere risucchiati dal sè inferiore. La Fellowship of Friends è' una setta. Il suo leader, Robert Burton, non avrebbe bisogno di spaventare gli adepti se la sua azione fosse limpida.
Un'altra daily card è datata 12 aprile 1995 e dice:
"Today it is three years until April 12, 1998".
"Oggi mancano tre anni al 12 aprile 1998".
Il 12 aprile 1998 sarebbe dovuta crollare la California, vi ricordate? E la guerra nucleare sarebbe dovuta avvenire nel 2006.
Per fortuna non è successo. Delle mancate profezie se ne è parlato abbastanza. Tralasciamo anche il fatto che adesso la Fellowship si ripara dietro pietose bugie, dicendo che le profezie erano simboliche. Ma forse non si è parlato molto del fatto che entrambe queste previsioni servissero a cementare la setta contro il mondo esterno. A tale scopo, cosa potrebbe servire meglio dell'incombente catastrofe?
Basta guardarsi intorno, cercare un po', e nelle altre sette si ritrovano tutte queste cose: paura della dannazione se lasci, catastrofi incombenti, abusi sessuali sugli adepti. Le cose che fanno una setta.

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