domenica 19 agosto 2007

da Gabriella F.
Qualche giorno fa, conversando al telefono con un'amica che ha lasciato la Fellowship da un paio di mesi, abbiamo avuto una comprensione che voglio condividere qui tra amici invisibili ... (ma so che ci siete...!)
Lasciare qualcosa come la Fellowship of Friends è un processo lungo, abbastanza doloroso, e non può che essere così. È come lasciare qualsiasi altra "dipendenza". Anzi, un po' come una tossicodipendenza. Non fraintentendetemi, mi riferisco al peso psicologico che una cosa di questo genere ha, in modo diverso, su ciascuno.
Ci tengo anche a dire che, seppure all'interno di questo processo doloroso, a 6 mesi dall'aver lasciato, sto molto bene e sto godendo della mia vita come non facevo da tanto tempo; non mancano nemmeno i momenti di presenza, né gli amici...
Ho notato che quando metto un messaggio sul blog dove parlo sinceramente di quello che provo man mano che realizzo quello che è successo, ricevo poi alcuni “feedback” preoccupati del mio stato d'animo, con amore, certo, ma preoccupati ...
Bene, io credo che andare incontro alla verità e vederla sia un passo da fare. Un passo che può rendere più forti e più liberi. D'altronde, l'abbiamo fatto anche quando siamo entrati nella Fellowship of Friends: eravamo o no disposti a vedere noi stessi? Adesso c'è un'occasione ancora migliore ...

Dopo 6 mesi, vedo le cose diversamente da come le vedevo nell’immediato, anche retrospettivamente. Senza rancore, senza rimpianti, ma diversamente. Come se qualcosa stesse decantando. Come il vino che invecchia. Come i fagioli messi a mollo per una nottata...
E mi rendo conto che la paura è un fattore che dovremmo analizzare più a fondo: quanto ci ha tenuto nella Fellowship of Friends e quanto ci impedisce di analizzare il fenomeno con gli occhi ben aperti persino dopo esserne usciti.

E se ci vediamo tra noi, se decidiamo di frequentarci, come mi auguro, mi piacerebbe sì che fosse per "andare avanti", ma senza nasconderci la verità su ciò che è stato. Tanto più siamo sinceri, tanto più ricco sarà il raccolto della nostra esperienza. E non "grazie" alla Fellowship o a Robert, ma grazie a noi stessi.

Un abbraccio affettuoso a tutti in questo agosto che comincia a rinfrescare,
Gabriella

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