lunedì 12 novembre 2007

da Mi ritorni in mente

Caro Karnhack,
vorrei dirti brevemente della mia esperienza "dopo-fellowship" fino a questo momento (ho lasciato all'inizio dell'anno).
All'inizio ho soddisfatto la mia curiosità per la cosiddetta PNL. La curiosità è durata ben poco, l'interesse era scarso. Ben presto è cominciato il "blog dello Sceicco" e così ho scoperto delle cose che altrimenti non avrei scoperto. La prima riguarda la persona di Robert Burton e i suoi comportamenti. Sono venuto a conoscenza di notizie riguardanti lui e i suoi comportamenti che, se le avessi sapute prima, sarei senz'altro andato via dalla sua scuola. Ci sono rimasto così a lungo perchè sono stato ingannato. Per questo ho deciso di dedicare una parte delle mie energie, per un certo periodo, a dare la possibilità agli studenti della Fellowship di sapere queste cose. Ho contribuito alla sezione "Tutto quello che avreste dovuto sapere sulla Fellowship of Friends" e nei miei post, come sai, ho fatto ciò che tu definisci "vomitare tutto quello che non trovi giusto sulla Fellowship of Friends". Per me non è stato sfogarmi, non è stata eliminazione di negatività, ma il desiderio di informare gli studenti attuali della Fellowship, per i quali ho stima e affetto.
La seconda cosa di cui mi sono reso conto, è che per circa due decenni sono stato in una setta. In questi mesi, ho dedicato tempo ad approfondire e a studiare che cosa questo significa, come è avvenuto, quali implicazioni ha avuto su di me. Ho letto di altre sette e ho visto come Robert Burton non è unico, ma è straordinariamente simile agli altri cult leader. Ho appreso delle tecniche di controllo del pensiero utilizzate nelle sette, e di come il controllo del pensiero venga esercitato nella Fellowship of Friends. Per me è importante capire questo, se non lo capissi sarei indifeso a un'altra setta. Oppure riproporrei su altri gli stessi meccanismi settari di cui sono stato vittima (lo dico senza autocommiserazione).
Adesso mi sto godendo la libertà e sto passando un periodo "di guarigione". Sto dando tempo al tempo. Ho ancora molta voglia di vivere con amore, con presenza, di aprire gli occhi allo splendore della luce e di ogni istante della mia vita. Ma in modo nuovo, che ancora non conosco. Senza sequenze, e anche senza il linguaggio del sistema. E, forse, nel mio futuro non c'è un'altra scuola.
Per adesso ti mando un saluto, con affetto, e i miei auguri per la tua nuova libertà

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