lunedì 31 marzo 2008

Vampirismo in Via Zanella

da Mi Ritorni in Mente
Qualche notte fa ho avuto un sogno un po' movimentato - quasi un incubo.
Ero convocato in Via Zanella. L'edificio era stato ristrutturato, e così anche la teaching house, ma i lavori non erano ancora terminati.
Nel sogno ero un ex-studente (come nella realtà), ma ero stato convocato nonostante questo perchè c'erano due nuove cult-leader nel centro. Si trattava di due donne russe, molto alte e autoritarie. La più importante delle due aveva i capelli rossi e ricci ed era vestita da cavallerizza. Mi venne detto che si trattava dell'erede di Gurdjieff. Discendente diretta in tutto e per tutto, importantissima. Adesso il centro di Milano seguiva lei - nel sogno non si parlava di che sorte fosse toccata a Robert e alla sua cerchia.
Venivo invitato nella biblioteca. Non sapevo perchè avevo accettato l'invito. Ero un po' titubante e un po' curioso. La casa era molto diversa, spoglia, più ampia. Nel seguire le inquietanti "maestre" intravedevo degli studenti del centro vestiti in livrea che impassibili e silenziosi facevano le ottave.
Dopo i primi momenti di colloquio in biblioteca mi rendevo conto che le due maestre erano in realtà due vampire. Iniziavo allora a fuggire nella casa. Mi avventuravo in un lungo corridoio, ma tutte le stanze erano senza finestre e senza uscita. Correvo, ma la vampira mi braccava.
Alla fine riuscivo ad arrivare alla porta di casa, ma sull'uscio c'era un adepto che aveva messo un aspirapolvere con la spina elettrica innestata sul pavimento bagnato. Sapevo che era una trappola mortale. Allora cercavo di costringere l'adepto a uscire prima lui. A sbloccare la situazione arrivava poi un altro adepto che staccava la spina dell'aspirapolvere per farmi uscire. Nel varcare la soglia sapevo che la spina elettrica sarebbe stata subito riattaccata per fulminarmi. Con un salto raggiungevo le scale, senza toccare il pavimento, e poi correvo giù verso la salvezza, ma sapevo che comunque ormai ero stato vampirizzato...
Ho lasciato la Fellowship da oltre un anno e ancora faccio sogni come questo. Pensandoci bene, non è strano. Ci vuole tempo. Il lavoro su di sè nella Fellowship è qualcosa in cui ho concentrato per quasi vent'anni le mie migliori energie. Non è strano che ancora mi ritorni in mente. L'elaborazione di una così lunga storia non può risolversi in un breve lasso di tempo.
Non ho più molto da dire, nel blog. Quando leggo degli ultimi deliri di Robert mi sembra assurdo che ci sia ancora qualcuno che lo ascolta, che non si rende conto che si tratta di un folle. E mi sembra assurdo che per così tanto tempo, a non realizzare che stavo seguendo un folle, ci sono stato io. Per fortuna "mi sono svegliato", ma veramente...
Un saluto a tutti quelli che ancora leggono questo blog.

La via del lavoro, secondo me

da Romolo
Leggo i commenti. Quel che avverto è che questa associazione di cui si parla ha sfruttato la buona fede di chi era in cerca di se stesso, di chi voleva "lavorare" per ritrovarsi, per scopi che nulla avevano a che fare con questo. E soprattutto, agendo in modo da condurre all'identificazione dei propri membri con il capo, con il leader, unico depositario della verità assoluta. Eppure lo stesso signor G. disse sempre ai suoi allievi di non avere fiducia in nessuno, nemmeno in lui stesso, ma di verificare sempre le sue parole nella vita, di sperimentare, di non smettere di sperimentare: ecco secondo me qual'è la via del lavoro, quello silenzioso, quello che vede il "gruppo" come la possibilità di un nutrimento, di ricevere un'influenza, che poi però occorre vivere e sperimentare nella vita, quella reale, quella di ogni giorno. Altrimenti, l'alternativa è una setta che violenta la mente delle persone e le allontana dalla realtà, come mi sembra sia avvenuto nel caso della felloship of friends. Dal loro sito statunitense vedo che stanno progressivamente abbracciando tutto lo scibile possibile in fatto di religioni e spiritualità. Almeno così un equivoco è terminato, ma purtroppo molti altri temo che possano nascere da questo nuovo orientamento. Per fortuna esiste ancora chi in modo lieve e non invasivo continua in silenzio la strada del lavoro su se stesso, nella vita.
Grazie di avere ospitato il mio commento.

lunedì 24 marzo 2008

Allora dolcemente mi svegliai

Allora dolcemente mi svegliai,
E fermandomi, per interrogare la musica del mio sogno,
E interrogare tutte le reminiscenze, la bufera nella sua furia,
E tutti i canti di soprani e tenori,
E le danze orientali, rapite in religioso fervore,
E i dolci strumenti diversi, il diapason degli organi,
E tutti gli innocenti pianti d'amore, dolore e morte,
All'anima mia curiosa, silente levandomi dal letto della stanza dove dormo, dissi,
Vieni, ho trovato il bandolo così a lungo cercato,
Riconfortati, usciamo nel giorno,
Accordandoci lieti con la vita, camminando nel mondo, nel reale,
Nutriti, d'ora in poi, del nostro sogno celeste.

E dissi, inoltre,
Forse quanto tu udisti, anima mia, non era il fischiare dei venti,
Non sogno di bufere scatenate, né il frullo d'ali o il grido aspro del falco,
Non solfeggi della solatia Italia,
Non maestoso organo tedesco, vasto concorso di voci, né strati d'armonie,
Non strofe di mariti e mogli, e neppure il suono di soldati in marcia,
Non flauti, arpe, né squilli negli accampamenti,
Ma, con un ritmo nuovo, che ti s'addice,
Poesie che lanciano un ponte dalla Vita alla Morte, vaghi ed erratici per l'aria notturna, non colti ancora, non ancora scritti,
Che noi, nel chiaro giorno uscendo, noi scriveremo.

da "Della bufera musica superba", Walt Whitman

martedì 18 marzo 2008

Setta o non setta

da Anonimo
Setta o non setta, qualsiasi regola o legge deve avere un suo scopo e chi la applica deve essere consapevole dello scopo, se no è inutile parlare di Via o metodo per promuovere la consapevolezza.
Quello che fa si che una scuola o setta che si voglia diventi una "religione" nel senso meno utile del termine è il formarsi di atteggiamenti non accompagnati dalla consapevolezza dello scopo ma spesso completamente reinterpretati nelle motivazioni.
Gurdjieff chiedeva di non mantenere contatti con gli "ex" per una forma di "compassione" e di sforzo a favore degli studenti che si allontanavano cercando di essere terza forza per superare un intervallo.
In molti studenti fof e nei messaggi che arrivano dalle alte sfere la mia impressione è che si abbia solo lo scopo di "isolare anime perdute di peccatori condannati" con lo scopo di non "contaminarsi" e quindi si è accettata una regola che è nata con uno scopo e la si applica in modo "deviato" a volte senza chiedersi perché.
Non tutti forse seguono questo trend e certamente alcuni hanno chiaro lo scopo "originale" ma il mio commento è relativo ad una tendenza generale.

A proposito di solitudine

da Pensate un attimo
Caro Anonimo,
visto che di solitudine si parla ti dico semplicemente che se una persona lascia l'organizzazione (FOF) e non è più sottoposta alle sue regole (esempio quella di non parlare a chi è uscito), io che sono uscito... mi sento meno solo, e quindi di conseguenza me ne rallegro.
Sono proprio organizzazioni, sette, forme di 'spiritualità' organizzate come la Fof che tendono a creare questa solitudine/separazione dal resto del mondo, basta vedere il continuo bombardamento mentale attraverso messaggi, pensieri, ecc ecc. la scuola/ la vita, persone in o out, studenti/non studenti, cerchio interno/cerchio esterno il senso di unità con la Vita è costantemente minato, ma non ti sembra un crimine contro l'umanità l'esistenza della regola di non parlare più alle persone che lasciano? Anche se sono tuoi amici? Non ti sembra una forma di sonno profondo e di egoismo spirituale?
A me fa molto piacere ogni volta che qualcuno si libera da tutto il fardello di credenze e limitazioni di ogni sistema, sia pure quello tanto sopravvalutato della quarta via.
Meno barriere tra noi, meno solitudine, ciao un abbraccio.

Un cuore vivo

da Anonimo
Da che mondo è mondo, l'evoluzione spirituale si consegue all'interno di quelle che il mondo vede come sètte. Chi ha fatto parte di una Scuola esoterica sa che la conoscenza e l'essere che in essa circolano non potrebbero esistere all'esterno, nel caos del mondo. Al livello della confusione delle lingue può esistere una religione, fatta da persone che seguono dei precetti esteriori. Ma il lavoro interiore di creazione della propria anima non può essere fatto a quel livello. Occorre lavorare in un ambiente speciale, sotto altre leggi, e se anche il mondo - non capendo e non potendo capire - vede una simile organizzazione come sètta, tuttavia noi sappiamo che al suo interno batte un cuore vivo, l'insegnamento del Maestro. Ovviamente, questo non significa che tutte le sètte siano delle scuole, tutt'altro. Significa che una Scuola Reale, inevitabilmente, prende la forma della sètta.Come riconoscere una Scuola Reale, dunque, resta il problema da affrontare, non se la fof sia o no una sètta. Il criterio che io personalmente ho seguito - sono d'accordo con Moreno - è molto semplice e da noi tutti ben conosciuto: verificare in prima persona l'utilità dell'insegnamento, verificare se l'insegnamento funziona sulla propria persona (non è detto che si sia trovata una scuola adatta, e forse se ne deve cercare un'altra). Io personalmente, se un giorno sentirò che l'insegnamento non funziona per me, semplicemente me ne andrò. Mi sento libero, non costretto a nulla.

domenica 16 marzo 2008

Siamo tutti soli

da Anonimo
A proposito del post "Prima o poi la verità trova la sua strada" del 21 febbraio, forse non è il caso di rallegrarsi alla notizia che alcuni studenti "storici" hanno lasciato anch'essi la scuola. Siamo tutti soli, fuori e dentro la scuola.
Un blog come questo e una scuola come quella non ci renderanno meno soli.

domenica 9 marzo 2008

Una precisazione per Robert

da Pensate un attimo
Sembra che Robert Burton abbia mandato un messaggio a tutti noi che abbiamo lasciato l'organizzazione (che lui chiama una scuola conscia…..!)
QUESTE sono le sue recenti parole sulla situazione:

"La quantità di tempo passata in una scuola conscia non è una polizza di assicurazione - dobbiamo tutti combattere i nostri centri istintivi fino al nostro ultimo respiro. In molti sarebbero ancora nella scuola se l'Influenza C non ci avesse dato la sequenza. Questo mostra che veramente non si può mai smettere di fare sforzi. Anche dopo la cristallizzazione, la presenza non accade da sè." Robert

Il mio messaggio per lui: Robert, non ho lasciato l'organizzazione a causa della sequenza, non m'importa della sequenza, non è nulla al confronto di tutte le tue false profezie di disgrazia per l'umanità e altre assurde storie che hai inventato (compresa quella del fumo e dei lampi di luce ……quel giorno..).
HO LASCIATO PERCHE' HO CAPITO DOPO MOLTI ANNI ….CHE PIU' CHE UN MAESTRO TU ERI UNA PERSONA AVIDA E CORROTTA e che il tuo SCOPO personale era ed è molto più importante di qualunque altra cosa…perchè tu come maestro usi il tuo potere per convincere i ragazzi a fare sesso con te…..ci hai mai pensato veramente a come stanno, loro?Non ho lasciato a causa del tuo insegnamento, benchè in realtà penso che sia SBAGLIATO!

giovedì 6 marzo 2008

Alla fine ho deciso di "esitare"

da Perplesso
Grazie a tutti. Alla fine ho deciso di "esitare" (soprattutto per dare spazio ad alcuni cambiamenti che stanno arrivando).
Michele:
Il gruppo con cui hai preso contatto potrebbe essere un gruppo distruttivo. Qualche elemento già sembra indicare questo. Dalle parole che riferisci trapela disprezzo per la "gente comune". Sono morti, o addormentati …
A dire il vero se interpretata in un certo punto di vista (male? ditemelo voi) la Quarta Via può essere vista come sufficientemente "sciovinista" da suffragare questo punto di vista. Ouspensky non fa mistero delle proprie osservazioni sulla gente e sugli avvenimenti (il camion pieno di protesi per gambe non ancora tagliate, vagabondi e lunatici, la sua esperienza sulla Nevsky)… ma bisogna aggiungere che la Quarta Via non é affatto lieve verso lo studente che tenta di risvegliarsi (se fai qualcosa che va contro il risveglio, tuo o altrui, compi "peccato")… Il mio problema, Michele, é forse tutto il contrario di quello che dici: cambiando lo schema dell'esoterismo di Ouspensky (includendo quindi l'umanità "normale" e non lasciandola nel cerchio di confusione delle lingue, lasciata ai "morti") dal mio punto di vista oltre a rendere meno grave la situazione rischia a lungo termine di dare adito ad un certo lassismo verso le proprie intemperanze o mancanze (eeeh, dai, che vuoi che sia, fai ancora parte della gente comune)... ma non riesco ancora a capire se queste siano solamente mie paranoie, e se alla fine oggi si permetta anche al pensiero della Quarta Via di evolvere in qualcosa di più leggero, oppure no.
Moreno:
Solo in relazione ad uno scopo ad un desiderio ad una tendenza ed attitudine interiore possiamo iniziare a distinguere ciò che nutre queste parti e ciò che le fa digiunare, altrimenti senza scopo e senza desiderio un Corso di Taglio e Cucito potrebbe essere la soluzione migliore, almeno svilupperemo un'abilità motoria che forse un domani ci potrà tornare utile per rammendarci i vestiti, possiamo essere certi però che se il desiderio è quello di imparare a conoscere, studiare e suonare uno strumento antico come l´ Oud, un Istituto Liceale o per Geometri sono delle Scuole sbagliate.
Ok, ma non mi sembrerebbe però una cosa furba diventare uno schiavo se io alla fine voglio diventare libero. Posso accettare delle regole, ma alla fine il punto della Quarta Via non é quello di diventare un mago (ricordi, anche quello é un ruolo degno per il teatrino del pastore ipnotista e delle sue pecorelle?), ma di liberarti... se vuoi diventare schiavo ti basta entrare in una azienda del terziario avanzato, almeno lì sei schiavo ma ti pagano.
D.

Ultimi deliri

da Pensate un attimo
Dagli ultimi pensieri del Maestro, (piuttosto direi dagli ultimi DELIRI di una persona con qualche 'problemino").
Ma c'è da diventare scemi? Ma l'insegnamento non doveva essere semplice, diretto... ma dov'è il TAO, BUDDHA?:

"Parlare con gli altri, o vederli solamente, può distruggere la quiete equilibrata della mente posseduta da coloro che praticano l'immobilità".
[La Filocalia, Gregorio Palamas]
'Parlare' si riferisce agli 'io' estranei alla sequenza; anche un solo sguardo su di loro causa problemi. I Papiri del Mar Morto dicono: 'Chiunque gesticola con la mano sinistra' - il maggiordomo che ascolta gli 'io' estranei alla sequenza - 'sarà punito per dieci giorni' - i Dieci Comandamenti non andranno a buon fine. * Un manoscritto miniato del XIII secolo, in una Bibbia Latina, raffigura un uomo che discute con il diavolo e gesticola con la mano sinistra. Nelle Scuole, conversare col diavolo significa conversare col sé inferiore - ascoltare gli 'io' estranei alla sequenza. È evidente che il Sistema è stato trasmesso oralmente, perché anche se il messaggio è lo stesso, il manoscritto è stato creato 1.700 anni dopo i Papiri del Mar Morto. "

"C'è il rischio che il nemico vi illuda mostrandovi qualche forma illusoria della verità".
[La Filocalia, Gregorio il Sinaita]
La 'verità' è il BE lungo. Mentre avviene, c'è il pericolo che il sé inferiore illuda il nove di cuori con pensieri che trova più interessanti della presenza divina. Robert Browning ha detto: 'Essere così falso, così in errore'. * Una statua nella Cattedrale di Norimberga, in Germania, raffigura il tentatore. In realtà, è l'imperioso nove di fiori, dietro il quale si nasconde il perfido intento di distruggere la sequenza e i quattro respiri silenziosi. Egli ha la mano destra sullo stomaco - è orgoglioso di se stesso. La sequenza intonata in immaginazione è un grosso problema per noi. È una delle incredibili tattiche del sé inferiore contro di noi. Maometto ha detto: 'Mio Signore! Consentimi di entrare e di uscire con fermezza'. Hafiz disse: 'Siete sicuri, siete davvero sicuri?' -siete certi che il be breve e il BE lungo abbiano agito?
Ibn Arabi ha detto: 'Non vi è alcuna innovazione nel mio insegnamento' -nella mia sequenza. È rimasto col tema della sequenza. La via del risveglio è perfetta e non occorre pensare di cambiarla creativamente; dobbiamo solo comprenderla personalmente e in profondità. Maometto disse: 'Beati coloro che non vengono sedotti dall´innovazione'; beati coloro che l´innovazione non seduce con 'io' estranei alla sequenza. Di recente, alcuni studenti hanno avuto l'idea di iniziare la sequenza con i quattro respiri silenziosi; questo, però, allontana l'energia necessaria per eseguire tre sequenze. È molto difficile completare una sequenza e siamo fortunati se possiamo farne due o tre di seguito. Se be -la stella del mattino - è saldo, segna l'entrata del terzo occhio in una sequenza ed è ben definito."

Vi prego amici ancora 'dentro' fate qualcosa!!!
Leggetevi il TAO, leggetevi Nisargadatta, leggetevi Ramana Maharashi, leggetevi chi volete ma smettetela di seguire questi vaneggiamenti, fanno male alla salute!
L'uomo non è piu' in se'.... non vi ingannate pensando che tutti quei pensieri assurdi siano il frutto di una coscienza più alta e che le chiavi siano il segreto esoterico....le chiavi non esistono, è tutto inventato... vi prego svegliatevi, ribellatevi anche dolcemente ma fatelo!! Smettetela di autoingannarvi, APRITE GLI OCCHI< IL PRESENTE E' GIA' QUI e non ha bisogno di nessuna stramaledetta chiave!
baci a tutti

martedì 4 marzo 2008

Pensavamo di essere speciali

da Floria
Mio povero Moreno, ma che farnetichi? "Giusta Scuola, ... gruppo...."???
Ma certo che lo sappiamo cosa è male per qualcun altro, ammesso che prima lo abbiamo realizzato su noi stessi. Mi sto ripulendo sangue, cuore e mente dall'influenza intossicante FoF ed il fatto che la tua esperienza forse non sia stata una delle più devastanti non cambia il fatto che il pericolo esista nelle viscere di qualsiasi associazione pseudo-religiosa/esoterica.
Vorresti dirmi che il fatto che ci siano persone che muoiono di cancro ai polmoni a 40 anni, mentre altri fumano apparentemente indisturbati per tutta la vita, neutralizza l'oggettiva tossicità del fumo?
Dovresti astenerti dal sottolinearne una casuale neutralità che è ingannatoria e non pertinente.
Pensavamo di essere così speciali, completamente unici e diversi dal resto delll'umanità.
Che tu ti stia ancora illudendo che la tua esperienza non sia comune ed ordinaria tanto quanto quella di milioni di altre persone che si uniscono ad un gruppo o Scuola ritenendola "IT" e mancando di riconoscerla semplicemente per quello che è, una volgarissima SETTA?
Siamo TUTTI dei prevedibili clichè.
Che umiliazione, lo so, anche io guardavo agli ALTRI gruppi, scuole ecc., convinta che solo la mia fosse vera, giusta ed UNICA, per poi realizzare che sono stati scritti centinaia di libri proprio su gente ESATTAMENTE come me...e te.
Let it go, caro Moreno, sei/siamo stati ordinariamente comuni, prima lo accetti e prima te ne liberi.
F.