domenica 20 maggio 2007

Da Diego - A proposito di "brainwashing"

Poco tempo prima di lasciare la Fof ho sentito da uno studente "in uscita" l'idea che venga praticato sugli studenti un sostanziale brainwashing, ossia il lavaggio del cervello.
Lì per lì, questa mi è sembrata una idea assurda e, non so bene perchè, fastidiosa. Ero disposto ad ammettere un po' di condizionamento, "come ci condizionano i mass media e la gente intorno", ma nulla di più. Che si parlasse addirittura di lavaggio del cervello mi sembrò francamente eccessivo.
Adesso, leggendo del materiale su che cosa è effettivamente il lavaggio del cervello e quali sono le tecniche usate, questa certezza sta cominciando a vacillare. Il lavaggio del cervello viene fatto dai regimi dittatoriali sui dissidenti, in una triade, quindi, in cui è necessario un largo uso della forza. Se nella Fellowship c'è una pratica che può essere catalogata come lavaggio del cervello, avrà certamente metodi più leggeri e gentili. Un blogger del sito in lingua inglese, a nome John, sta studiando i fondamenti del lavaggio del cervello e nel post n. 350 dell'8 maggio scorso(http://animamrecro.wordpress.com/2007/04/28/the-fellowship-of-friends-discussion-part-8/#comment-9816) riporta interessanti spunti, che di seguito utilizzo liberamente.

Per procedere al lavaggio del cervello, viene approntato un ambiente apposito, chiamato "ambiente di riforma del pensiero". La caratteristica di base di questo ambiente è il controllo delle comunicazioni umane.
Nella Fellowship il controllo delle comunicazioni si realizza con l’istituzionalizzazione di che cosa uno deve pensare, leggere o di cui deve parlare, così come con chi, dove e quando.
Si opera una certa separazione dal mondo esterno. Fuori della Fellowship c’è la "gente della vita", ossia sei miliardi di macchine addormentate. Le rispettive famiglie sono solo “famiglie biologiche”. Gli studenti diventano così più separati dal mondo esterno e più dipendenti dalla Fellowship emozionalmente, intellettualmente e istintivamente.
L’esercizio/suggerimento di non leggere i giornali e i libri di “influenza b”, di non perdere tempo con letture non correlate con il promuovere la presenza, riduce le letture a ciò che viene pubblicato dal maestro o sul quale il maestro sta conducendo ricerche in quel momento.
Tutto questo tiene lontani gli studenti dal leggere, pensare e parlare della loro vita interiore. La loro vita interiore è etichettata come sè inferiore. A proposito della loro “vita interiore”, agli studenti viene detto che qualunque cosa essi pensino o sentano sono solo degli “Io”, i "diecimila idioti".
Un’altra forma di controllo viene esercitata attraverso la cosiddetta "forma della scuola". L’imposizione di un modo di vestire, ad esempio, è un sostanziale arresto della propria libera espressione, e nel suo piccolo significa che la propria libera espressione è sacrificata alla volontà collettiva. La rinuncia alla volontà individuale sarebbe giustificata dalla vecchia forma della relazione maestro-studente, ma non c’è relazione maestro-studente nella Fellowship.
La volontà collettiva cui va sacrificata quella individuale, chiede sostanzialmente una sola cosa: che ci si astenga dall’esprimere se stessi, i propri interessi o desideri e che si paghi per partecipare a tutti gli eventi possibili. E’ il denaro che determina la partecipazione degli studenti nella scuola, non la volontà cui si rinuncia. Si viene programmati a rinunciare alla propria volontà e continuare a pagare senza mettere in discussione la forma.
Gli unici con una volontà individuale accettati nella Fellowship sono Robert, Girard, Asaf e i pochi scelti da Robert.
Poichè Robert è un uomo numero sette e noi siamo a malapena uomini numero quattro, non possiamo metterlo in discussione perchè non ne abbiamo l’essere. Questo punto di vista di Girard o di altri del circolo interno ha due scopi, che lo facciano coscientemente o incoscientemente. Uno è di giustificare la separazione tra gli studenti e Robert e con essa tutta l’incapacità di Robert di avere semplici e diretti contatti con gli studenti individualmente. L’altro è di mettere gli studenti nella cornice mentale che essi sono esseri inferiori, che non hanno l’essere per discutere le dissonanze.
Sia nel comportamento di Girard che in quello di Robert abbiamo ampiamente visto che sono incapaci di relazionarsi con gli altri in una interazione personale, normale, semplice. Loro si tengono separati attraverso un atto di “buone maniere ma stai distante”, così accolgono le persone, magari le baciano e abbracciano ma è chiaro che si tratta di pura formalità e che non c’è contatto umano diretto o accettazione o amore in questo. Quando stabiliscono relazioni dirette con persone, partner sessuali o mogli, li trattano come oggetti necessari cui non bisogna dare di più che un ruolo funzionale. Mascherano e giustificano questo comportamento con l’assunzione (che la Fellowship ci ha indotto a credere) che loro sono esseri superiori agli altri studenti, che sono più occupati, più importanti, che hanno il tempo contato, ma ciò che essi stanno veramente dicendo è che non sei degno del loro tempo o del loro essere. Mettono gli studenti in uno stato più basso di condizione e stato sociale, per continuare a manipolarli intellettualmente, emozionalmente e istintivamente.
Così facendo non hanno bisogno di forzare gli studenti come farebbe un dittatore: gli studenti li servono volontariamente.
Nonostante loro evitino di stabilire contatti umani semplici e spontanei, hanno dedicato la loro vita a servire gli studenti in situazioni costruite (incontri, cene, eventi), in cui si mostrano benevolenti, amorevoli e comprensivi. Mantengono così l’identificazione emozionale che gli studenti hanno con un essere superiore che li ama.L’impegno di Girard verso Robert è la forza più grande che con la sua ispirazione ha permesso alla Fellowship di funzionare.
Quando gli studenti potranno vedere le motivazioni di Robert a mantenere il suo ruolo e quelle di Girard e Asaf a mantenere il proprio e quello di Robert, cominceranno a capire.

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