mercoledì 23 maggio 2007

Ai confini del mondo scrive

Sono nella scuola da 25 anni e ci sono ancora. È strano: 15 giorni fa, dopo una crisi di due anni ho deciso di restare.
Per ora, mi sono chiesta razionalmente perchè: non c'è risposta, anzi, tutto rema contro...
Ma c'era una strana sensazione e un sapore di stati più alti evocati dall'arrivo di Robert che mi hanno indotto a rimanere e sentire ancora per un po' l'aria che tira.
Forse, non sono mai stata uno studente modello, né tanto meno fanatica; ho sempre preso dalla scuola quello che ritenevo utile per la mia evoluzione, e glissato su tutto ciò che non capivo o mi appariva tirato per i capelli o frutto di buona fede, un po' fuori di testa.
Mi sono sempre rifiutata di assecondare i capricci di Robert (regali,ottave per antiquariato o altro, ecc. ecc.).
Insomma, la forma della scuola è assurda e non mi sono mai confusa con il dito che indica la luna.

Cosa rimane? Rimango io e il mio centro emozionale, la commozione sempre più profonda per la bellezza che trovo in ogni cosa e in ogni persona, una pietà che non sapevo di possedere nei confronti di ogni esssere più debole, la voglia e il tentativo di aiutare, ma anche la capacità di chiedere aiuto, l'intensità del presente e l'infinito umorismo della vita. Forse, mi sono costruita una scuola nella scuola per sopravvivere così tanto tempo e forse non è più possibile. Vedremo.

Un abbraccio a tutti. Spero di ricevere risposte e continuare insieme in questo continuo stupore della vita.

1 commento:

  1. Molto bello quello che scrivi, credo che per molti sia stato così, nonostante il tentativo di omologazione

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