mercoledì 23 gennaio 2008

Esperimenti di ricordo di sé

da Anonimo

È possibile tenere a mente qualcosa continuativamente?
Faccio i miei esperimenti di "ricordo di sè". Verifico che "non mi ricordo di me stesso", ossia che se mi impongo di esserci, mentre sperimento il mondo, riesco per un breve periodo di tempo e poi mi dimentico.
Dico che questa è una verifica che "non mi ricordo di me" e che "il ricordo di sè non è meccanico".
Forse sarebbe più appropriato dire che in generale non mi ricordo di nulla, non solo di me stesso.
Se per esempio cerco di rendermi conto continuativamente del fatto che ho un naso, per un certo periodo riesco, poi questa consapevolezza svanisce. Lo stesso accade se cerco di tenere continuativamente a mente una nozione qualunque, per esempio che siamo nell'anno 2008. Per breve tempo si riesce, ben presto si dimentica.
Sembra che questa incapacità valga per tutti, in tutti i campi.
Gurdjieff fece leva su questa contraddizione dell'essere umano, con i suoi allievi, e su essa fondò la quarta via. Ouspensky sulla Prospettiva Nevsky fece la sua prima verifica di "non ricordare se stesso". Lo stesso verificarono i suoi compagni - che non ricordavano se stessi. La verifica era giusta, fondata su fatti reali, anche se forse se ne potrebbero formulare conclusioni diverse. Il fatto che gli sforzi di ricordarsi di sè servano a qualcosa di più di una maggiore conoscenza di sè, o che producano effetti più ampi di una certa maggiore consapevolezza nel momento, rimane per molti solo un mito, una cosa affermata da Gurdjieff e mai veramente verificata.
La mia esperienza è stata che il cosiddetto "ricordo di sè" è al di sopra del mio livello. Il mio rapporto emozionale con questa verifica è stato in realtà quello di chi si sente in colpa, in debito. Era un compito che non riuscivo a ottemperare, una sfida improba che non potevo vincere.
Ma forse altre persone, se le interrogassi sul perchè secondo loro non riusciamo a ricordare noi stessi, mi risponderebbero che fa parte della nostra natura, che siamo fatti così, e non sentirebbero questo come un problema. D'altra parte anche per noi che abbiamo incontrato la quarta via questo problema si è presentato solo a un certo punto, quando Gurdjieff ci ha messo a parte di un segreto.
Ma era un segreto o un trucco? è ragionevole chiederselo, perchè in effetti riuscire a impegnare delle persone in un compito nel quale non possono avere successo è una trappola senza pari.

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