domenica 6 maggio 2007

Lettera di commiato di FenceRider (W. Heinz)

26 aprile 2006
Quando leggiamo una favola, sospendiamo il nostro non credere per poterci godere la storia. Questo permette allo scrittore di portarci in un mondo magico – un mondo di simbolismo, poteri impossibili, trionfi, mostri immaginari e angeli. Allora, mentre stiamo nel letto e leggiamo – in uno stato di realtà sospesa, la vita sembra valere la pena, essere piena di scopi e avere una direzione. I nostri cuori sono colmi.
La favola ci spinge a credere molte cose bellissime ma impossibili (predizioni, targhe automobilistiche, sequenze preistoriche, città eterne del paradiso, crystallization ear smoke, angeli nella stanza, connessioni con gli Egiziani, sequenze preistoriche– e così via). E anche se non ci crediamo, lasciamo andare quel tanto che basta da essere trasportati.
Abbiamo sospeso il nostro non credere per poter apprezzare le possibilità offerte e imparare ciò che Robert ha da insegnarci. L’effetto ipnotico è molto forte quando un gruppo di persone insieme provano a essere presenti, si viaggia in una specie di stato di trance, attraverso le pagine della favola. Nessuno vuole spezzare l’incanto. La favola è troppo bella e quelli che non fanno parte dell’incanto diventano ovviamente una forza contraria. Loro devono essere rimossi, velocemente, prima che (come un virus) infrangano l’illusione. Impariamo a guardare da un’altra parte. Loro ci fanno sentire così scomodi.
I tulipani, la musica d’arpa, il canto, le palme, i begli abiti, la lieve brezza, l’acqua delle fontane che scorre e l’aria tersa, le dolci conversazioni, le donne e gli uomini - bellissimi, i bellissimi occhi presenti, i dolci sorrisi di benvenuto, le illusioni d’amore, le illusioni di cose importanti da fare, tutto dà vigore alla storia.
Ma la realtà, come la mosca che continua a piazzartisi sulla fronte mentre leggi, continua a provare a rompere l’incanto. Scacciamo la mosca, senza farci molto caso, e ignoriamo la distrazione. La storia è troppo bella. Evitiamo i blog dove le mosche abbondano. Evitiamo certe conversazioni. Troviamo giustificazioni che scaccino le mosche. Assumiamo sterminatori professionali. Quelli che notano le mosche sono etichettati come perduti. Stanno perdendo la favola.
Per me la favola è giunta al suo compimento. Non vedo ragione per continuare a sospendere il mio non credere. Non scelgo più di credere al nonsenso. Deve essere stata una bella favola per durare 31 anni! 31 anni!- oh my, dove è andata la mia vita? Quale lavoro ho evitato? Perchè non ho messo giù il libro? Ma la storia era così bella e copriva il vuoto, la mancanza di scopo, the lack of belonging, le battaglie prive di senso, tutte quelle cose da cui volevo scappare da giovane.
Adesso voglio solo essere semplice, onesto, non pretenzioso, amorevole.
Ciò è sufficente. Non voglio che le costellazioni siano più vicine. Il libro era troppo lungo. Sono stanco di leggere.
Sono fuori dal recinto!
”A lungo siamo vissuti, abbiamo gioito, carezzato insieme;Delizioso! ora la separazione – Addio, Fantasia!”….Whitman
FenceRider (a.k.a William Heinz)wlheinz@comcast.net

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